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Stefano Bonetti

1. Storia della Musica Elettronica e dellInformatica


La musica elettronica nasce intorno alla fine degli anni 40 primi anni 50.
Nella storia della composizione con mezzi elettronici dobbiamo innanzitutto distinguere due
differenti campi di ricerca:

Il primo quello rappresentato dallo studio sul rumore e dal suo utilizzo come elemento
musicale che port ad un allargamento del materiale timbrico ed al superamento della
scala di dodici suoni in favore di una illimitata possibilit di collocazione dei diversi
rumori (e suoni) nello spazio sonoro.
A questa corrente si dedicarono principalmente il futurista Luigi Russolo (Portogruaro,
1895 Cerro di Laveno, 1947) e soprattutto Edgar Varse (Parigi, 1885 - New York,
1965):
- Russolo si occup di una classificazione ampia dei rumori e della loro riproduzione
attraverso lapparato meccanico dei diversi intonarumori (1913).
- Varse affront questo problema attraverso luso delle percussioni a suono
indeterminato e delle sirene: ricordiamo a tal proposito che Varse stato il primo
autore a scrivere un brano per sole percussioni e cio Ionisation per 13
percussionisti (1929/31).
Bench non utilizzassero propriamente strumenti elettronici, Russolo e Varse ebbero
un grande ruolo nell'affermare l'idea di includere il rumore ed i suoni ambientali nella
musica moderna. In effetti la nascita stessa del pensiero musicale elettronico avvenne
quando il concetto di musica si allarg cominciando ad includere al suo interno tutti i
possibili suoni. Come vedremo pi avanti, John Cage sar il primo compositore a
realizzare un brano di musica elettronica utilizzando suoni radiofonici e rumori come
materiale musicale di partenza (Imaginary Landscape #1 del 1939).
- In questo campo di ricerca ancora opportuno ricordare il pensiero Schoenbergiano,
che ipotizzava la realizzazione della cosiddetta melodia di timbri (Klangfarbenmelodie,
citata nel suo Manuale di Armonia), ovvero delle successioni timbriche che generino
un appagamento simile a quello della melodia (ascolto consigliato: Webern, Cinque
pezzi per orchestra, op.10). Una vera realizzazione in questo senso si potr avere
attraverso la musica elettronica.

Il secondo riguarda invece la costruzione di strumenti elettronico-musicali che si


basano sulla trasformazione delle vibrazioni di un circuito elettrico in vibrazioni
acustiche e mirano a fornire nuove possibilit alle orchestre tradizionali. Questi
strumenti avrebbero dovuto cos soddisfare le crescenti richieste dei compositori
contemporanei alla ricerca di nuovi timbri e di nuove sonorit strumentali.

E da questultimo che prenderemo le mosse.

TELHARMONIUM (1897)
Il primo importante strumento musicale elettronico (o meglio elettro-meccanico) fu il
TELHARMONIUM inventato nel 1897 da Thaddeus Cahill (Iowa 1867 - New York 1934).
Funzionamento:
Il circuito di generazione del segnale costituito da 12 assi sui quali sono montati una serie di
alternatori (ricordo che l'alternatore una macchina che viene messa in rotazione da un
motore ed in seguito a questa rotazione genera in uscita una tensione alternata sinusoidale.

L'alternatore viene di solito utilizzato nei sistemi di trasporto per la ricarica delle batterie).
Ogni asse gira ad una velocit corrispondente alla frequenza di una nota della gamma
cromatica. Ogni alternatore produce una corrente alternativa di frequenza uguale alla
frequenza di rotazione dell'asse moltiplicato per il numero di "bobinaggio"; cos, ogni asse
produce la frequenza fondamentale e le frequenze armoniche di ogni nota della gamma.
Non esistendo ancora i trasformatori di corrente, le correnti indotte dovevano essere gi
abbastanza forti per pilotare un trasduttore (ricordo che il trasduttore un dispositivo che
trasforma un tipo di energia in un altro): di conseguenza i rotori del Telharmonium avevano
dimensioni industriali, enormi. Cahill stesso chiam il suo strumento "una centrale elettrica
musicale". I rotori erano montati su assi del diametro di quasi 30cm, lunghi 18m ed azionati da
un motore dalla potenza di 200 cavalli; l'intero strumento pesava circa 200 tonnellate.
Dato quindi che il livello di uscita, nonostante le dimensioni dello strumento, era molto basso e
l'amplificatore non era stato ancora inventato, Cahill dovette rivolgersi all'unico trasduttore
ampiamente sperimentato a quell'epoca, cio il ricevitore telefonico, opportunamente
equipaggiato con un megafono.
Cahill, dopo aver trovato vari finanziatori ben disposti, riusc a costruire questo gigante e
convinse pure la compagnia telefonica di New York a firmare un contratto per la fornitura di
questo servizio. A causa per degli enormi disturbi sulle linee telefoniche che lo strumento
provocava l'impresa fall nel 1908.
Cahill per nella sua geniale invenzione aveva anticipato il principio di funzionamento
dell'organo Hammond (1935).

THEREMIN o ETEROFONO (1917)


Il THEREMIN venne inventato da Leon Termen (1896 - 1993) nel 1917 a Mosca. Lo
strumento dotato di due antenne che servono a controllare l'altezza ed il volume del suono:
quella per il controllo dell'altezza montata verticalmente sul corpo dello strumento
(avvicinando la mano destra a questa antenna si ottiene un suono pi acuto e allontanandola
pi grave), mentre quella per il controllo del volume montata orizzontalmente (avvicinando o
allontanando la mano sinistra il volume si alza o abbassa).
Al fascino della "voce", simile in alcuni registri ad una voce femminile, il Theremin aggiungeva
dunque la misteriosa attrattiva del comando a distanza, con gesti che finivano per assomigliare
ad un rituale magico.
Il Theremin pu essere definito il primo vero strumento elettronico nel senso moderno del
termine. Il Telharmonium, ad esempio, era uno strumento elettromeccanico nel quale
un'oscillazione meccanica (passaggio dei denti del rotore in prossimit di un circuito) veniva
trasformata in una oscillazione elettrica. Qui invece, per la prima volta, l'oscillazione
generata direttamente dalle caratteristiche del circuito elettrico. Una valvola termoionica usata
come amplificatore, una bobina ed un condensatore sono i componenti essenziali di ciascuno
dei due generatori di frequenza principali del Theremin: il segnale audio che ne esce, simile ad
un violoncello e ad una voce, si estende per circa sei ottave.
Nel 1921, con lintento di propagandare lo strumento, Termen riusc a compiere un trionfale
tour europeo e nel 1927 arriv fino a New York dove alla prima rappresentazione (con la
Filarmonica di New York) erano presenti Arturo Toscanini, Sergej Rachmaninoff ed Edgar
Varse: in quella occasione conobbe anche Clara Rockmore che sarebbe ben presto
diventata la prima grande virtuosa dello strumento.

ONDE MARTENOT (1928)


LOnde Martenot uno strumento elettronico a tastiera inventato da Maurice Martenot
(Parigi 1898 - Neuilly 1980) che lo present in pubblico a Parigi nel 1928.
Il suo successo fu grandissimo soprattutto perch l'inventore ebbe la "furbizia" di progettare
uno strumento nuovo ma non troppo insolito nell'aspetto e nei sistemi di controllo.
Il controllo dell'oscillatore a frequenza variabile comandato da una funicella che viene tirata

verso destra o verso sinistra con un'anello; la fune scorre parallelamente ad una tastiera
musicale che fa rassomigliare lo strumento vagamente ad una celesta o ad un piccolo
harmonium. La tastiera all'inizio aveva la sola funzione di indicare allinterprete il punto in cui
andava posto l'anello per ottenere una certa nota, mentre successivamente furono prodotti
Onde Martenot con una tastiera effettivamente funzionante. Come nel Theremin la mano
sinistra agisce sull'intensit del suono attraverso una leva ed in pi sono disponibili 12 registri
timbrici selezionabili con dei tasti.
Un'altra caratteristica peculiare dell'Onde Martenot il risuonatore a forma di lira fornito di
corde che vibrano per simpatia: grazie a questo accorgimento il timbro sinusoidale dello
strumento si arrichisce di armoniche dando cos al suono un colore pi caldo.
Lo strumento si compone di un oscillatore elettronico, di una serie di condensatori elettrici che
vengono inseriti abbassando i tasti, di un altoparlante e di un risuonatore; la sua estensione
di sette ottave, dal do0 al si6. Di eccezionali possibilit dinamiche, pu produrre suoni che
vanno dal pi sottile brusio a un "fortissimo" superiore a quello di una grande orchestra, con
un'enorme variet di colori e di sfumature timbriche.
Lo stesso Martenot insegn il suo strumento al conservatorio di Parigi dal 1947.
Tra i compositori che ne hanno fatto uso nelle loro opere ricordiamo Honegger, Messiaen,
Jolivet e Milhaud.

TRAUTONIUM (1930)
Il trautonium venne inventato dallingegnere Friedrich Adolf Trautwein (Wrzburg 1888 Dsseldorf 1956) nel 1930. Fu il primo strumento elettronico costruito industrialmente dalla
Telefunken.
Il suono era generato da un'oscillatore a bassa frequenza il cui componente principale era un
tubo al neon e la forma d'onda risultante era a dente di sega (forma donda composta da tutte
le parziali pari e dispari con ampiezza inversamente proporzionale al numero dordine: prima
parziale con ampiezza 1, seconda parziale con ampiezza 1/2, terza parziale con 1/3, ecc).
Trautwein fece in modo di sfruttare questa notevole ricchezza armonica: lo strumento
conteneva un sistema di filtri in grado di eliminare o accentuare certe componenti armoniche
realizzando quella che oggi si chiamerebbe sintesi sottrattiva.
Il sistema di controllo era nuovo: al posto dei cursori e delle funicelle, c'era un nastro metallico
premendo il quale lo si portava in contatto con un'altro materiale conduttivo. La resistenza
incontrata dalla corrente che percorreva il circuito variava con la lunghezza del tratto di
materiale conduttivo. Muovendo il dito lungo il nastro, quindi, si potevano selezionare delle
frequenze pi o meno alte, mentre la forza della pressione graduava l'intensit; un controllo a
pedale invece determinava il volume globale dello strumento.
Cera inoltre la possibilit di fissare delle linguette metalliche sul corpo della tastiera in modo
tale da stabilire dei segnaposto per delle frequenze predefinite (similmente alla tastiera del
pianoforte).
Tra i vari compositori che scrissero per Trautonium ricordiamo anche Hindemith, che impar
pure a suonarlo. Tra i pi grandi interpreti invece ricordiamo Oskar Sala, che continua tuttoggi
la sua attivit concertistica.
Tra laltro Sala anche lo sviluppatore del Mixtur-Trautonium e del Concert-Trautonium che
prevedono luso di nuovi componenti elettronici per rendere pi precisa la produzione di
armonici e sub-armonici, e permettere anche la generazione della forma donda quadra (forma
donda composta da parziali solo dispari le quali hanno unampiezza inversamente
proporzionale al numero dordine).
Il trautonium venne utilizzato per le musiche del film gli uccelli di Hitchcock del 1962.

ORGANO HAMMOND (1935)


Laurens Hammond (1895-1973) il fautore dell'omonimo organo che fu presentato
pubblicamente nel 1935: il successo fu tale che Hammond considerato ancora oggi sinonimo
di organo.

Il principo costruttivo dell'organo Hammond simile a quello adottato da Cahill per il suo
Telharmonium ma con una differenza, ovvero l'adozione della valvola amplificatrice che port
ad una drastica riduzione delle dimensioni dello strumento.
Il segnale viene controllato da un sistema di registri, che stabilisce quali armoniche debbano
corrispondere ad ogni singolo tasto. L'organo Hammond un vero e proprio strumento
polifonico il cui timbro somiglia a quello dell'organo a canne.
Nel 1935, 51 chiese avevano gi installato un'organo Hammond, e due anni dopo, solo negli
Stati Uniti, eranno passati ad oltre 3000.

[continuazione primo filone Rumore]


NB:

Nel 1935 lindustria tedesca AEG mette a punto il primo magnetofono, aprendo
la strada alle registrazioni su nastro magnetico (un mezzo utilissimo nella
musica elettronica per la manipolazione dei suoni).
IMPORTANZA DEGLI STUDI RADIOFONICI
Gli studi radiofonici durante i primi anni del 1900 si erano nel frattempo
perfezionati per quanto riguarda le apparecchiature elettroniche. Queste
venivano utilizzate principalmente per le trasmissioni radiofoniche e per le
colonne sonore dei film; grazie a ci si cominciarono a formare degli archivi di
rumori e di effetti speciali che saranno importantissimi per le prime esperienze
in campo musicale-elettronico.

Ascolti: Russolo, Intonarumori Varese, Ionization


MUSICA ELETTRONICA (fine anni 40):

PRECEDENTI:
John Cage (Los Angeles, 1912 - New York, 1992) fu il primo compositore a
realizzare un brano di musica elettronica impiegando suoni radiofonici e
rumori come materiale musicale di partenza.
Il brano, intitolato Imaginary Landscape #1 e composto nel 1939,
utilizza suoni registrati suonati da due giradischi con velocit di rotazione
variabile, percussioni e pianoforte.
John Cage tra laltro ricordato in Italia per aver partecipato alla
trasmissione Lascia o Raddoppia di Mike Bongiorno nel 1958 come
esperto micologo e per aver scandalizzato il pubblico con un concerto per
caffettiere e con varie musiche elettroniche.

Cage, Conferenza del 1937 su Il futuro della musica:


- Importanza dello strumento elettronico con valenza innovativa (soprattutto come
controllore completo del suono in Ampiezza e Frequenza);
- Strumenti utilizzati senza interpreti (quindi un collegamento diretto fra il compositore e
la musica realizzata). Anche Varese sosteneva questa necessit;
- Critica degli strumenti precedenti come inadeguati e critica sulluso che ne viene fatto
dai compositori come imitazione di musica del passato;
- Musica come susseguirsi di dialettiche complete, quindi fra rumore e suoni musicali;
- Importanza degli strumenti a percussione;
- Notazione inadeguata alle esigenze future;
- Forma musicale (macrostruttura della composizione) in relazione con il brano ed il suo
contenuto;

Aspetto improvvisativo e casuale della musica (il caso contrapposto alla serialit);

Note su Imaginary Landscape #1 (1939):


Scritto per essere eseguito in uno studio radiofonico per 4 esecutori e 2 microfoni: uno per il
primo e secondo esecutore e laltro per il terzo e quarto.
- Primo esecutore: Disco al vinile Victor con varie frequenze e rumori registrati (ricordo
che i dischi provenivano dallarchivio radiofonico e venivano utilizzati per testare le
apparecchiature radio)
- Secondo esecutore: Disco al vinile con altre frequenze e rumori
- Terzo esecutore: Cimbalo cinese
- Quarto esecutore: Pianoforte con bacchetta da gong trascinata sulle corde e note
suonate stoppate dal palmo della mano sinistra
Ascolto: Cage, Imaginary Landscape #1
STUDI RADIOFONICI DI PARIGI (Musica concreta) E COLONIA (Musica elettronica)
Definizioni:
Musica Concreta (Pierre Schaeffer e Pierre Henry): Manipolazione di suoni registrati
(con registratori a nastro);
Musica Elettronica (Stockhausen e Heimert): Generazione di suoni partendo dal
silenzio (attraverso generatori di onde sinusoidali), dunque si compone il suono stesso;
Musica Mista: Suoni registrati, suoni elettronici e strumenti acustici;
Musica Informatica: Fusione delle varie tecniche.

MUSICA CONCRETA
Pierre Schaeffer (1910-1995), ingegnere e annunciatore della RadioDiffusion Francaise,
compone nel 1948 il primo brano di Musica concreta dal titolo Etude aux Chemins de
fer (Studio sulla ferrovia), utilizzando come materiale sonoro dei suoni registrati nei pressi
della stazione di Parigi (quindi il rumore dei motori a vapore, delle rotaie, delle porte, dei fischi
del treno, e cos via) sottoposti a svariate manipolazioni1.
La composizione venne trasmessa via radio insieme ad altri brani simili durante una serata
intitolata Concerto di rumori ed ebbe un successo inaspettato.
Per quanto riguarda il termine Musica Concreta, questo venne coniato dallo stesso Schaeffer
per indicare un tipo di musica nella quale i compositori hanno concretamente a che fare con
dei suoni e non astrattamente con dei simboli che li rappresentano come nella partitura.
Anche in questo caso, luso del magnetofono apr nuove possibilit di manipolazione: inoltre,
con lintroduzione nel 1950 delle piste multiple, diveniva possibile sovrapporre registrazioni
diverse o inviare i suoni da ogni pista ad altoparlanti collocati in vari luoghi, con la possibilit di
ottenere effetti anche spaziali.
Ascolto: Schaeffer, Etude aux Chemins de fer
MUSICA ELETTRONICA (PURA)
Il fautore dello studio elettronico di Colonia Karlheinz Stockhausen (1928).
Negli anni 50/52 Stockhausen va a studiare composizione nella classe di Olivier Messiaen a
Parigi e qui entra in contatto con Schaeffer; da questa esperienza realizzer uno studio
intitolato Etude utilizzando un generatore di onde di un ufficio postale.
Per quanto riguarda il concetto di editazione o manipolazione significava a quel tempo
agire a livello manuale sul nastro attraverso tagli (fatti con le forbici) che potevano essere di
vari tipi, incollature, sovrapposizioni, alterazioni della velocit del nastro o della sua direzione
(avanti o indietro), loop (ripetizioni cicliche di sezioni pi o meno lunghe) e cos via.
1

Tornato a Colonia, ancora eccitato dallesperienza parigina, convince i tecnici locali ad allestire
uno studio per la creazione di musica elettronica: nasce cos nel 1953 lo studio di Colonia.
Fra i vari punti fondamentali della concezione musicale di Stockhausen ricordiamo laspetto
dello spazio sonoro come elemento formale e compositivo (proiezione del suono nello
spazio). Ad esempio nello studio di Colonia aveva realizzato un tavolino girevole su cui era
installato un altoparlante e attorno al tavolo erano posti vari microfoni che catturavano il suono
proveniente dallaltoparlante stesso; in modo tale la registrazione che ne derivava conteneva
anche una sua interpretazione spaziale.
Ascolti: Stockhausen, Studi I e II, Gesang der Junglinge
Dopo queste prime esperienze europee, nacquero studi in tutto il mondo...
MUSICA ELETTRONICA NEGLI STATI UNITI E IN ITALIA
COLUMBIA (1953/54):
Le prime esperienze di musica elettronica vengono fatte in studi privati: tra questi ricordiamo
lo Studio di Princeton a Columbia assieme ai due fautori Vladimir Ussatchewsky e Otto
Luening.
Attrezzature:
- Registratore AMPEX a 2 canali
- Microfoni vari
- Apparecchiature per il trattamento del feedback (loop ad anello). Vedi il fenomeno che
si provoca dalla vicinanza del microfono con laltoparlante.
- Generatori di onde sinusoidali e quadre
- Frequency shifter (spostava lo spettro in frequenza)
MILANO (1955):
Studio di fonologia della RAI di Milano creato da Luciano Berio e Bruno Maderna.
Produzione di musica concreta e musica elettronica (musica mista).
Attrezzature:
- 1 Ondes Martenot
- 9 generatori di suoni sinusoidali
- 1 generatore di rumori (rumore bianco somma di tutte le frequenze udibili)
- Filtri vari (passabanda, -basso, -alto e a banda variabile)
- 1 generatore di impulsi
- 1 eco magnetica e di una stanza per leco naturale
- Un modulatore dampiezza e un modulatore ad anello
- Magnetofoni standard e a velocit variabile
- Tempophon, strumento per la trasposizione del suono in altezza senza variarne la
durata
Lo studio viene realizzato da Alfredo Lietti, mentre il tecnico Marino Zuccheri collabora con i
musicisti per la realizzazione delle composizioni. Secondo le parole dello stesso Berio ...lo
Studio di fonologia di Milano il risultato di un incontro fra la musica e le possibilit dei nuovi
mezzi di analisi e trattamento del suono e si pone come sintesi fra le differenti e spesso
contrastanti esperienze straniere, fra le esigenze pratiche della produzione radiotelevisiva e
cinematografica e le necessit espressive del musicista che voglia sperimentare le possibilit
dei nuovi mezzi sonori elettronici.
Le produzioni si concretizzano sia nella composizione di forme autonome sia in programmi
sperimentali per il Premio Italia e colonne sonore ed effetti speciali per la prosa radiotelevisiva.
Berio, Maderna, Nono, Cage (1958, Aria per Cathy Berberian), Pousseur, Castiglioni,
Clementi, Donatoni, Gentilucci sono i nomi pi illustri che hanno fatto dello studio di fonologia
della Rai di Milano uno tra i pi autorevoli centri di sperimentazione della musica elettronica
contemporanea.

Anche qui il lavoro del compositore si basa sulla creazione di suoni, sulla registrazione e poi sul
gran lavoro di rifinitura compiuto con le forbici e la colla sul nastro. Da ricordare che in questo
campo lunit di misura era il centimetro o meglio i cm al secondo che erano 76,2.
Ascolti:
Berio, Thema (Omaggio a Joyce), 1958
- Si basa sulla lettura registrata dellinizio dellundicesimo capitolo dellUlisse di Joyce (il
capitolo delle sirene). La voce quella di Cathy Berberian, registrata e manipolata
attraverso le varie tecniche elettroniche (sovrapposizioni, echi, treni di impulsi,
cambiamento di velocit della lettura, tagli, ecc.).
Berio, Momenti (1960)
Maderna, Continuo (1958)

LEPOCA DEI SINTETIZZATORI


Come abbiamo visto, negli anni 50 le apparecchiature utilizzate dai compositori di musica
elettronica non erano costruite espressamente per i musicisti stessi, ma essenzialmente erano
utilizzate dalle radio per compiere test radiofonici oppure per la realizzazione di colonne
sonore.
Questi strumenti per porteranno allidea di realizzare un SINTETIZZATORE, quindi un
generatore sintetico del suono, finalizzato espressamente alla composizione musicale.
Nel 1957 la RCA realizza il sintetizzatore Mark II, un sintetizzatore analogico controllato da
nastri di carta perforata. La macchina era enorme e troppo complessa perch potesse avere un
qualche successo commerciale: nel 1959 per grazie alla Fondazione Rockefeller fu acquistata
per il centro di musica elettronica dellUniversit di Columbia-Princeton ed utilizzata quasi
esclusivamente dal compositore Milton Babbitt (Philadelphia, 1916).
Gli anni pi importanti per lo sviluppo dei primi sintetizzatori analogici commerciali furono gli
anni 60 e tra i pi famosi ricordiamo quelli di Robert Moog (1934) e quelli di Donald Buchla
(1937).
Il sintetizzatore Moog (dal nome dello stesso fautore) ebbe un successo enorme, tanto che
Moog considerato sinonimo di Sintetizzatore.
I primi sintetizzatori sviluppati da Robert Moog e Herbert Deutsch (compositore) avevano una
struttura modulare: i moduli (oscillatori, filtri, generatori dinviluppo, miscelatori) potevano
essere collegati fra loro da cavi, cosa che rendeva possibile una grande variet timbrica (e
permetteva anche di ampliare il sistema un po per volta).
Fu lo stesso Moog che nel 1967 dette il nome di sintetizzatore ai suoi strumenti ed in
quello stesso anno i suoi strumenti cominciarono ad avere un enorme successo commerciale:
ricordiamo ad esempio che nel 1969 il disco "Switched on Bach" di Wendy Carlos o meglio
Walter, arrangiato e suonato con un un sintetizzatore Moog fu il primo grande successo
discografico di musica elettronica.
I sintetizzatori di Buchla erano anchessi modulari, ma si differenziavano dagli altri soprattutto
per il tipo di interfaccia utente: non utilizzavano la solita tastiera tipo pianoforte, ma delle
superfici di controllo a sfioramento. Inoltre permettevano di memorizzare una sequenza di
eventi da suonare automaticamente (praticamente un sequencer).
Nel 1977 venne realizzato il primo sintetizzatore digitale: il Synclavier realizzato da Sydney
Alonso e Cameron Jones. Nel 1979 usc poi una nuova versione, il Synclavier II, che
divenne in breve tempo un grande successo commerciale soprattutto per il suo ampio utilizzo
nell'industria cinematografica e nella produzione della musica pop.
Nel 1983, Ikutaro Kakehashi, fondatore e presidente della Roland, assieme a Dave Smith,
presidente della Sequential Circuits ed in collaborazione con altri produttori, definisce un
protocollo di comunicazione fra strumenti musicali elettronici che viene chiamato MIDI
(Musical Instruments Digital Interface - Interfaccia digitale per strumenti musicali).
Questo protocollo consente tuttora a strumenti elettronici di vari produttori di dialogare tra
loro, in modo tale che, per esempio, una tastiera Roland possa controllare un sintetizzatore
Yamaha.
Nello stesso anno il DX7 della Yamaha diventa il primo sintetizzatore MIDI di successo,
soprattutto anche grazie allinvenzione della sintesi per Modulazione di Frequenza da parte
di John Chowning (che vendette il suo brevetto alla Yamaha).
Nel 1984, Dave Oppenheim sviluppa un'interfaccia MIDI per computer Macintosh: in questo
modo un home computer pu dialogare con le periferiche musicali di tipo MIDI: si apre cos
la strada ad un nuovo genere di software musicale.
Dagli anni 90 in poi, grazie allenorme passo in avanti compiuto dalla tecnologia e grazie
anche allabbassamento generale dei prezzi, gli strumenti elettronici si diffondono sempre pi

inglobando una vasta cerchia di musicisti Pro e Home.


NB: Da ricordare che linvenzione dei sintetizzatori portatili ha sancito anche la nascita della
Musica Elettronica dal vivo (Live electronics, anni 60/70): prima si poteva solo registrare e
rieseguire la musica elettronica attraverso altoparlanti.

STORIA DELLINFORMATICA E NASCITA DELLA MUSICA INFORMATICA

STORIA DEL COMPUTER


Precedenti:
(Tratto da Wikipedia)
A parte l'Abaco, che il pi antico strumento di calcolo usato dall'uomo, le prime macchine
costruite per effettuare meccanicamente operazioni di calcolo, tali che ad un variabile input
dell'utente producessero un corrispondente output come effetto di un processo dei dati
immessi determinato da una regola matematica o logica, sono sorprendentemente molto
antiche.
Le prime importanti esigenze di calcolo riguardarono principalmente l'astronomia, disciplina
legata da un verso a concezioni religiose o comunque spiritualiste, e per altro verso ad
applicazioni estremamente pratiche come quelle per la navigazione marittima.
Dal requisito della portatilit e dalla presenza di un congegno capace di sottoporre ad un
preordinato processo quanto immesso dall'utente, si suole riconoscere in queste prime
macchine i primordiali antenati delle macchine moderne.
Ad esempio, la macchina di Anticitera, dal nome dell'isola dell'Egeo dove fu ritrovata, fu
presumibilmente realizzata intorno al primo secolo avanti Cristo. Consisteva in un piccolo
congegno meccanico, per l'epoca molto sofisiticato, capace di riprodurre il moto del Sole e di
alcuni altri astri, sopperendo ai relativi calcoli altrimenti necessari per determinare le loro
posizioni, ovviamente secondo le curve teoriche allora ipotizzate.
1642 - Blaise Pascal, matematico e filosofo francese, costruisce la prima macchina
calcolatrice meccanica in grado di eseguire addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni. In suo onore
viene chiamata PASCALINA.
1650 - Il matematico inglese Edmond Gunter inventa il REGOLO CALCOLATORE con cui si
possono eseguire moltiplicazioni, divisioni ed operazioni complesse utilizzando scale
logaritmiche.
1674 - Gottfried Leibnitz scopre il sistema binario e concepisce una macchina in grado di
eseguire le quattro operazioni: CALCOLATORE A SCATTI DI LEIBNITZ.
1833 - Macchina analitica di Babbage
Charles Babbage, nel 1833 progetta una macchina per l'elaborazione dei dati che anticipa
genialmente lo schema funzionale di un moderno computer (MACCHINA ANALITICA). La
macchina non fu mai realizzata perch incompatibile con la tecnologia meccanica dell'epoca.
Il 5 giugno 1833, ad un ricevimento tenuto dalla Somerville, la contessa di Lovelace, Ada
Byron (1815-1852), figlia del poeta Lord Byron, Ada ebbe modo di incontrare Charles
Babbage, all'epoca vedovo quarantunenne: Ada rimase affascinata dall'universalit delle idee
di Babbage, e, interessatasi al suo lavoro, inizi a studiare i metodi di calcolo realizzabili con la
macchina analitica. Nel 1842 Ada scrisse quello che pu definirsi come il primo programma
della storia del computer: si trattava di un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli.
Il linguaggio di programmazione Ada, sviluppato e promosso dal Dipartimento della Difesa
degli USA intorno alla fine degli anni '70, stato cos chiamato in suo onore.
1847 George Boole (matematico inglese) concepisce gli operatori logici (nascita
dellAlgebra Booleana).
Infne nel 1889, Hermann Hollerith (1860-1929) brevett l'utilizzo di schede perforate la cui
lettura avveniva mediante l'analisi di circuiti elettrici (chiusi in corrispondenza dei fori della

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scheda) e fond la societ Tabulating Machine Company, che in seguito sarebbe divenuta la
IBM.
Tra il 1935 e il 1945, negli Stati Uniti e in Europa, con iniziative indipendenti, si cerca di dare
pratica realizzazione al sogno di Babbage utilizzando le possibilit offerte dalla nuova
tecnologia elettronica.
Un passo in avanti fu compiuto grazie allinvenzione del rel (un interruttore elettromeccanico) ed il suo utilizzo nei calcolatori che da meccanici divennero elettro-meccanici.
In quegli anni, in Germania, Konrad Zuse costruisce i primi prototipi di calcolatore con
tecnologia a rel (Z1, Z2, Z3).

PRIMA GENERAZIONE (VALVOLE TERMOIONICHE)


NB: 1904, John Fleming, fisico ed elettrotecnico inglese, inventa la valvola termoionica (usata
nelle apprecchiature radio come amplificatore di segnale).
1946 Sar negli Stati Uniti che verranno creati i primi calcolatori a valvole termoioniche:
il 16 Febbraio 1946 entra in funzione lENIAC (Electronic Numerical Integrator and
Calculator), presso l'Universit di Filadelfia, il primo elaboratore della storia a non possedere
al suo interno parti meccaniche in movimento, ma solo circuiti elettronici. Era stato realizzato
per scopo militare.
Era una macchine enorme, con 18.000 valvole termoioniche, che pesava 30 tonnellate,
assorbiva una potenza di 175KWH e si estendeva su una superficie di 180mq.
Per linserimento e la visualizzazione dei dati si utilizzavano schede perforate.
- Ulteriore passo in avanti: il programma viene inserito nella memoria centrale e pu
essere cambiato.
C'era ancora un importante passo logico da compiere per arrivare al computer come
concepito oggi, e cio inserire il programma da eseguire nella memoria centrale, la memoria
veloce della macchina. Questo schema venne proposto gi nel 1945 da John von Neumann,
uno scienziato di origine ungherese emigrato negli Stati Uniti, ma realizzato solo un paio di
anni dopo.
Nasce cos lEDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer): questa nuova
macchina basata sul concetto di programma memorizzato e cio vengono registrati al
proprio interno nella memoria non solo i dati su cui lavorare, ma anche le istruzioni per il suo
funzionamento. Il calcolatore diventa cos Elaboratore, capace cio di eseguire operazioni
aritmetiche e prendere decisioni logiche, previste da un programma creato dalluomo.
SECONDA GENERAZIONE (TRANSISTOR)
1947 - La seconda generazione di elaboratori elettronici caratterizzata dalla definitiva
scomparsa delle valvole e dalla loro sostituzione con il TRANSISTOR, inventato da tre
scienziati della Bell Corporation nel 1947 (William Shockley, Walter Brattain e John
Bardeen): il transistor pi efficiente, pi affidabile, pi piccolo, pi duraturo, pi veloce e
pi economico delle valvole di vetro.
Con limpiego del Transistor ed il perfezionamento delle macchine e dei programmi,
lelaboratore dunque diventa pi veloce e pi economico.
Il primo computer di seconda generazione viene prodotto su scala industriale appena nel 1957
ed il suo nome Modello 2002 della Siemens.
Per la memorizzazione la tecnologia usa schede perforate, nastri magnetici e dischi magnetici.
I nastri magnetici (decisamente ingombranti rispetto ad oggi) permisero la creazione delle
prime banche dati potenzialmente illimitate, mentre i primi dischi furono la base dei sistemi
operativi.
ITALIA 1954 Il primo calcolatore elettronico installato in Italia entra in funzione al
Politecnico di Milano. Prodotto dalla Computer Research, il CRC-102 impiega come memoria

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un moderno tamburo magnetico che aumenta notevolmente le sue prestazioni: il tempo che
intercorre tra un guasto e laltro, infatti, superiore alle tre-quattro ore.
TERZA GENERAZIONE (CHIP)
1958 - La terza generazione di elaboratori caratterizzata da macchine ancora pi veloci, pi
affidabili, di dimensioni ridotte e meno costose. Il tutto grazie allimpiego del CIRCUITO
INTEGRATO (IC) o CHIP, inventato da Jack Kilby, un impiegato appena assunto alla Texas
Instruments e che rivoluzioner tutto il futuro dellelettronica (dentro al chip troviamo
migliaia di transistor miniaturizzati).
Le prime macchine basate sui circuiti integrati furono i computer della IBM (International
Business Machines), che riusc ad installare oltre 3000 esemplari in tutto il mondo. I circuiti
integrati aumentarono la velocit dei computers di circa 1000 volte.
ITALIA 1959 La Olivetti presenta il primo progetto di calcolatore elettronico di produzione
italiana: lELEA 9003 (Elaboratore Elettronico Automatico), basato totalmente su una
architettura a transistor.
1963 Un gruppo di ricercatori americani (guidati da Douglas Engelbart) progetta e realizza
un rivoluzionario sistema di posizionamento rapido del cursore sullo schermo: per la sua forma
particolare viene chiamato inizialmente mouse, nome che lo accompagner per il resto della
sua esistenza. Tuttavia, non fu introdotto subito nel mercato: solamente nel 1981 fece la sua
comparsa insieme ad un computer della Xerox.
1964 Il primo linguaggio di programmazione semplificato nasce in un college del New
Hampshire: il Basic (Beginners All Purpose Symbolic Instruction Code) creato da John
Kemeny e Thomas Kurtz. Ne verranno elaborate numerose versioni, di cui una ridotta
appositamente per essere installata nei primi computer domestici a met degli anni 70 (autori
della riduzione furono William Henry III ovvero Bill Gates e Paul Allen).
1964 vengono sviluppati alcuni dei software pi importanti mai immessi nel mercato. A
giugno la IBM mette a punto il primo word processor della storia, mentre un gruppo di
ricercatori americani getta le basi del sistema OCR (riconoscimento automatico dei testi). Fu
anche presentata la prima tavoletta grafica capace di inviare al computer i disegni tracciati
sulla sua superficie da una stilo.
1965 Nel 1965 nasce il sistema operativo, cio un programma di base che ha il solo
scopo di far funzionare la macchina ed i programmi che vengono installati (viene scritto in
linguaggio C).
Due specialisti dei laboratori della AT&T (Bell Laboratories) gettano le basi del linguaggio
UNIX (sono Ken Thompson e Dennis Ritchie, creatore del linguaggio C), capace di adattarsi
a qualsiasi calcolatore. La prima versione sar lanciata nel 1969, ma bisogner aspettare 10
anni prima che il prodotto diventi commerciale: solo nel 1977, infatti, il sistema sar
largamente diffuso negli ambienti accademici.
1970 ARPANET: rete militare del Pentagono dalla quale nascer Internet.
QUARTA GENERAZIONE (MICROPROCESSORE CPU: Central Processing Unit)
1971 - Tre ingegneri elettronici della INTEL, tra cui l'italiano Federico Faggin, inventano il
microprocessore, un pezzetino di silicio capace di contenere centinaia (poi migliaia e milioni)
di transistor. Alla produzione della Intel si affianca quella della Texas Instruments. Dall'altra
parte dell'oceano, in Giappone, alcune aziende iniziano una produzione parallela di microchip,
senza rispettare i copyright stabiliti dalle rivali americane. Pochi anni dopo, malgrado una
multa miliardaria, il Giappone diverr il maggiore produttore al mondo di microchip.

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1972 - Viene annunciata la nascita del primo "floppy disk: il primo disco magnetico
"flessibile" disponibile sul mercato ha un diametro di 8 pollici (pi di 20 cm!) e pu
immagazzinare fino a 120 Kb di dati.
1972 - Nasce il processore INTEL 8008, con una memoria di 1 Kb. Progettato dagli ingegneri
della Intel, tra i quali sempre Federico Faggin, sar utilizzato per la costruzione di uno dei primi
computer accessibili al pubblico: lo SCELBI-8H venduto a partire dal 1974.
Il processore 8080 sar il cuore dei personal computer (PC) che hanno iniziato la
rivoluzione del mercato informatico domestico.
1972 Nasce "PONG" il primo videogioco da bar. Lo scopo del gioco quello di far rimbalzare
una pallina con una racchetta (o meglio, una lineetta) che scorre orizzontalmente sullo
schermo. Il videogioco arrivato, in mille versioni, fino ai giorni nostri.
1974 - Viene commercializzato il primo calcolatore con l'hard-disk. Sebbene fosse dieci volte
pi capace di un floppy-disk dell'epoca, il primo HD Winchester poteva immagazzinare poco pi
di 1 Mb di dati.
1975 - Contemporaneamente, il fascino del "fai da te" dell'elettronica venne contagiato dalla
febbre dei computer: il numero ormai storico di Popular Electronics del gennaio 1975 mostrava
in copertina una scatola celeste con sopra interruttori e led e il nome in alto a sinistra:
ALTAIR 8800. Il kit, dal costo di 397 dollari, poteva essere ordinato presso la MITS di
Albuquerque, ed era basato sul processore Intel 8080. L'8080 aveva tutta l'unit centrale di
elaborazione (Central Processing Unit, CPU) in un solo chip, ed era dunque il primo
microcomputer a prezzi accessibili alle fasce popolari. Tuttavia, Altair era concepito
come un minicomputer: ne aveva l'aspetto, usava le stesse periferiche e soprattutto aveva
unarchitettura aperta.
1975 - Con i fondi ricavati dalla realizzazione del Basic per l'Altair, Bill Gates fonda la
Microsoft, con sede ad Albuquerque. Oggi la Microsoft ha sede nello stato di Washington,
dove produce sistemi operativi e software per l'80% dei computer del mondo (dal primo
sistema operativo MS-DOS fino alle ultime versioni di Windows Xp e Windows 2003)
1976 - Steve Jobs e Steve Wozniak, due amici programmatori, fondano una societ per la
produzione di computer. Capitale disponibile: zero. Il primo potenziale prodotto l'APPLE I,
uno dei personal computer pi preziosi che un collezionista possa desiderare.
Per produrre i primi esemplari, Steve Jobs costretto a vendere il suo furgoncino "Westfalia",
mentre Steve Wozniak si libera di alcuni computer della HP. Il sacrificio ha ripagato i due
inventori: la APPLE sar annoverata, pochi anni dopo, tra i colossi dell'informatica.
1977 - La Apple lancia sul mercato il suo secondo prodotto, l'Apple II. Sar il computer con
la storia pi incredibile: con le successive versioni verr commercializzato per oltre 12
anni, un record rimasto ancora imbattuto. Viene da molti considerato il PRIMO VERO
E PROPRIO PERSONAL COMPUTER (PC).
1980 - Il personal computer pi economico viene progettato, costruito e commercializzato
dall'inglese Clive Sinclair. E' lo ZX-80, un'altra pietra miliare nella storia dell'informatica.
Diffusissimo all'inizio degli anni '80, fu la base di lancio per tutti i successivi computer prodotti
da Sinclair (allo ZX-80 seguir lanno successivo lo ZX-81).

1981 - Il 12 agosto 1981, IBM immette nel mercato un personal computer che rivoluzioner il
mondo dell'informatica: il PC IBM o IBM 5150.
Nella sua prima versione era dotato di microprocessore Intel 8088 a 4,7 MHz, con 16 KByte di
RAM, espandibili a 640, senza disco rigido, con massimo due drive per floppy disk da 5.25" a
160Kb, un monitor a fosfori verdi e sistema operativo PC-DOS 1.0 (DOS, Disk Operating
System), sviluppato dalla Microsoft e ceduto in licenza all'IBM.

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Il costo di questo PC era elevato (circa 3.000 dollari), la capacit di elaborazione bassa, la
possibilit di gestire grosse moli di dati era legata all'acquisto di costosissimi dischi rigidi, o
unit a nastro esterne. D'altra parte come tutti i prodotti IBM era una macchina solida e
affidabile, che godeva dell'ottima assistenza IBM, che garantiva un livello di servizio
impensabile per gli altri costruttori di microcomputer e personal computer dell'epoca; era
espandibile tramite un bus interno per schede di espansione, caratteristica che oltre al PC IBM
solo l'Apple II allora possedeva. Mentre il resto degli home/personal computer di allora non
riusciva a scrollarsi di dosso una certa immagine da "tecno-giocattoli", il PC IBM nasceva
invece come una macchina "seria" con cui poter lavorare.

ANNI 80 (Il personal computer entra nelle case home computer)


Prendendo spunto dal successo commerciale dell'Apple II e dell'Altair 8800, altre ditte
cominciarono a costruire e vendere i primi home computer. Tra i modelli pi famosi possiamo
elencare:

Tandy Radio Shack TRS-80 (agosto 1977): il primo home computer acquistabile per
meno di 600 dollari
Commodore PET (dicembre 1977): il primo computer integrato:
tastiera/schermo/memoria di massa a nastro magnetico
Atari 400/800 (1979): all'avanguardia per capacit grafiche, sonore e possibilit di
espansione
Commodore VIC-20 (1980): il primo computer al mondo ad essere stato venduto in
oltre un milione di unit
Commodore 64 (settembre 1982): il pi venduto modello di computer di tutti i tempi:
pi di 10 milioni di unit
Apple Macintosh (1984): il primo home/personal computer basato su una Interfaccia
grafica)
Atari ST (1985)
Commodore Amiga (giugno 1985): il primo home/personal computer basato su una
Interfaccia grafica a colori (tipo Macintosh)

La seconda rivoluzione di Apple: il Macintosh (1984)


Nel 1984 la Apple produce il secondo passaggio evolutivo che porta agli attuali personal
computer. Dopo l'insuccesso dell'Apple Lisa, che, nel 1983 fu il primo computer (commerciale e
su larga scala) dotato di serie di interfaccia grafica e di mouse, troppo costoso, e con un design
poco appariscente, l'azienda di Cupertino (California) decide di ritentare l'impresa col
Macintosh, decisamente pi elegante nel design e nell'approccio all'interfaccia grafica.
Nasceva cos il concetto WIMP: Windows Icons Mouse and Pointer (o secondo altri Pull-down
menu).
Presentato con uno spettacolare spot televisivo il primo modello di Mac fu messo in vendita al
prezzo di 2.495 dollari.
Queste le sue caratteristiche:
CPU Motorola 68000 a 7,8336 Mhz (8 MHz).
Dimensione registri: 16 bit (una WORD, ossia 2 byte).
Memoria RAM espandibile a 512 Kb.
Risoluzione grafica: 512 x 342 pixel.
Schermo integrato da 9" monocromatico.
Audio: estensione 4 ottave, 8-Bit, Mono, 22 KHz.
Floppy disk drive da 3,5", con capacit di 400 KB su singola faccia.
Peso: 7,5 kg.
Il Macintosh ottenne un successo di mercato senza precedenti, grazie al suo approccio
amichevole (user-friendly) e alla facilit d'uso del suo sistema operativo, il Mac OS. La sua

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interfaccia grafica (GUI) usava per la prima volta metafore facili da comprendere, quali il
cestino, la scrivania, le finestre, gli appunti, ecc. aprendo finalmente l'uso del computer anche
a persone con limitate conoscenze informatiche.
In seguito al successo mondiale del Macintosh, molte di queste caratteristiche innovative
furono mutuate dalla Microsoft nella creazione del proprio sistema operativo Windows,
scatenando una battaglia legale durata oltre un decennio.

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COMPUTER MUSIC (ovvero Musica informatica o Informatica Musicale)


Nel 1957 Max Mathews (n. 1926), presso i Bell laboratories,
sviluppa Music I, il primo programma per computer per
generare suoni.
Dallentusiasmo di questo primo software di generazione
sonora, nel 1968, nascer "Music V", che divenne ben
presto il modello base della maggior parte del successivo
software musicale.
Ricordiamo che numerosi telefilm e serie di fantascienza degli
anni 70/80 utilizzeranno musiche generate al computer.
Naturalmente, in quegli anni, non si parlava ancora di Personal Computer ma si lavorava
presso i grandi centri di calcolo delle universit. Pensando che la potenza di un grande
elaboratore (detto mainframe) di quegli anni era di molto inferiore a quella di un personal
computer di oggi, e che ad ogni mainframe erano collegate decine di utenti
contemporaneamente, si comprende come la vita del musicista non fosse delle pi facili: anche
perch ciascun utente aveva una certa priorit per luso della macchina, e le priorit dei
musicisti non erano di solito fra quelle pi elevate. Questo significava lanciare il programma la
sera e trovare il risultato al mattino, e quindi correggere gli inevitabili errori e ri-lanciare il
processo per giorni, settimane o addirittura mesi (tratto da R. Bianchini, Il suono virtuale, Ed.
Contempo)
Dal programma Music III, Max Mathews e Joan Miller introdussero il concetto di unit
generator, unit di generazione nella sintesi del suono. Una unit generator un modulo
usato per costruire vari algoritmi informatico-musicali; consisteva inizialmente di oscillatore,
filtro, addizionatore, moltiplicatore, generatore di numeri casuali e generatore di inviluppi. Il
percorso del segnale prodotto da un modulo poteva essere interconnesso con altri moduli per
creare algoritmi anche complessi. Con queste UG si poteva facilmente implementare la sintesi
additiva, sottrattiva e non-lineare (come la FM del famoso DX7 della Yamaha).
Come gi detto, Music V ha avuto molti discendenti nei successivi 30 anni tra i quali
ricordiamo Mus10 dell'universit di Stanford, Music360, Music11 e "CSound" (1985) realizzati
da Barry Vercoe per conto del Massachusset Institute of Technology (MIT) (da Gabriel
Maldonado, Nascita della computer music).
Caratteristica comune di questi programmi per la generazione di suoni il concetto di
Orchestra e Score: nellorchestra, lutente definisce tramite algoritmi i propri strumenti
musicali, mentre nella score determina quando e come questi strumenti debbano suonare nel
tempo. Dalla compilazione di Orchestra e Score viene generato il file sonoro.
Fra i compositori di computer music ricordiamo per limportanza:

1. Jean-Claude Risset (sperimentatore del rapporto acustico tra strumenti acustici e di


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sintesi)
John Chowning (inventore della sintesi in FM)
Barry Truax (coinventore con Roads della sintesi granulare applicata alla musica)
Curtis Roads (coinventore con Truax della sintesi granulare applicata alla musica)
Paul Landsky (inventore della sintesi per LPC - Linear Prediction Code)
James Dashow (autore del linguaggio di sintesi MUSIC 30)
Richard Boulanger (CSound e The CSound Book )

Tutte queste persone sono capisaldi della storia della computer music e ognuno di loro ha
aperto una branca di ricerca seguita poi da molte altre persone.
Ricordiamo ancora che il gi citato Gabriel Maldonado autore di una versione di CSound
dedicata al video in tempo reale (CSoundAV).

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IN ITALIA
In Italia lintroduzione del computer nella musica avvenne grazie a Pietro Grossi, a Pisa, alla
sezione elaboratori del CNR (Centro Nazionale di Ricerca); tale sezione venne creata su
suggerimento di Enrico Fermi e le prime esperienze risalgono al 67/68.
piccola biografia di Pietro Grossi:
P. Grossi nato a Venezia nel 1917, violoncellista e compositore, ha svolto attivit
concertistica ed stato docente di violoncello al Conservatorio di Musica di Firenze dal 1942 al
1985, promuovendo in quell'ambito anche la creazione di cattedre di musica elettronica e di
informatica musicale.
1961 - fonda a Firenze l'associazione "Vita musicale contemporanea" (1961-1967)
1962 - compie le prime esperienze nel campo della musica elettronica
1963 - crea a Firenze lo Studio di Fonologia musicale di Firenze
1965 - trasferisce lo Studio di Fonologia all'interno del Conservatorio di Firenze ed
ottiene l'istituzione della prima cattedra di musica elettronica all'interno dei
Conservatori italiani
1966 - abbandona l'attivit di violoncellista
1967 - cura insieme a Domenico Guaccero una trasmissione radiofonica per conto della RAI
sulla musica elettronica
1968 - viene inciso il primo disco a 45 giri per l'etichetta General Electric GE -115 con musiche
realizzate presso lo Studio di Fonologia di Firenze
1968 - partecipa alla organizzazione del Convegno internazionale Centri Sperimentali di Musica
elettronica, svoltosi a Firenze nell'ambito del XXXI Maggio Musicale Fiorentino
1969 - inizia l'attivit di ricerca nel campo della computer music presso il CNUCE dell'Universit
di Pisa, dando vita alla sezione musicologica tuttora operativa (Grossi vi lavora sino al 1994)
1970 - compie la prima esperienza italiana di telematica musicale in collegamento diretto tra
Pisa e Rimini.
Muore nel 2002.

Ascolti consigliati:
- Chowning, Turenas (1972) Basato sulla sintesi per FM (di cui stato linventore)
- Boulanger, Trapped in space (1979) realizzato con Music 11 e poi tradotto in CSound
- Risset, Sud (1985) - Suoni registrati nelle insenature del Golfo di Marsiglia elaborati e
mixati con Music V

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