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Il suono
Il suono viene prodotto dalla vibrazione periodica di un corpo pi o meno elastico; affinch
un suono possa propagarsi e dunque essere percepito dal nostro apparato uditivo ha
bisogno di un mezzo di propagazione anchesso elastico (come laria, lacqua, il metallo,
ecc.).
Ad esempio nel caso dellaria, quando un corpo elastico viene messo in vibrazione, questo
genera dei fenomeni di compressione e rarefazione dellaria stessa i quali si propagano
fino a raggiungere la membrana timpanica del nostro orecchio generando una sensazione
uditiva: lorecchio diventa cos un trasduttore capace di trasformare lenergia meccanica
della vibrazione in energia elettrica, ovvero in impulsi elettrici che vengono trasmessi al
cervello.
Questo procedimento di propagazione fa s che la particelle trasmettano l'energia oscillando
e non muovendosi fisicamente nella direzione di propagazione del suono1.
Londa sonora di tipo longitudinale: le vibrazioni cio avvengono nella stessa direzione
in cui si propaga il suono2.
Il suono di per se stesso pu quindi definirsi come un fenomeno di trasporto di energia
meccanica da un punto ad un altro, ma anche come una sensazione uditiva determinata
da vibrazioni acustiche.
NB: La propagazione del suono sferica.
Per capire come questo avvenga in pratica consideriamo la struttura dellaria. Questa formata da tante
molecole unite fra di loro da legami elastici. Quando un corpo vibra, comunica il suo movimento alla
prima molecola daria: questa molecola spostandosi in avanti spinge la molecola successiva, la quale
spinge quella a sua volta successiva, e cos via. Un attimo dopo i legami elastici richiamano indietro la
molecola nella sua posizione iniziale di equilibrio. Per effetto della forza dinerzia la molecola supera il
punto centrale di equilibrio, raggiungendo una posizione quasi speculare al punto di massima escursione
in avanti. Questi movimenti si trasmettono alle molecole contigue in un certo tempo e per effetto di tali
movimenti avremo delle zone in cui vi compressione dellaria, e delle altre in cui vi rarefazione.
Queste diverse zone si ripeteranno a partire dalla sorgente nel senso di propagazione del suono: questo
effetto prende il nome di onda longitudinale (Pietro di Mascolo, Il Suono).
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Onde Trasversali e Onde Longitudinali: Per onda trasversale (opposta a longitudinale) si intende una
vibrazione perpendicolare alla direzione di propagazione. Onda longitudinale invece, come gi detto,
quella che vibra secondo la direzione di propagazione.
elastica di richiamo della molla, la quale risulta perci allungata rispetto alla sua condizione
naturale (figura 2.1)...
Se si perturba il sistema, ad esempio tirando il corpo di massa verso il basso, per poi
lasciarlo andare, leffetto che si osserva una sua oscillazione attorno alla posizione di
equilibrio...
Una visualizzazione pratica pu essere realizzata collegando un pennino alla massa
oscillante e registrando landamento del moto su carta trascinata da un rullo a velocit
costante (figura 2.2).
o Periodo:
Il periodo (T) la quantit di tempo che viene impiegata per completare un intero
ciclo dellonda (si misura in secondi):
T=1/F
(dove F = frequenza)
(dove T = Periodo)
Fase
Per spiegare la fase, che espressa in gradi (), dobbiamo rappresentare il moto
sinusoidale considerando il moto di una ruota nel tempo (moto armonico semplice).
Esempio:
A questo proposito ricordiamo anche la definizione di RMS, ovvero Root Mean Square (Radice quadrata
della media). Questo il modo di misurare e rappresentare i valori di tensione e corrente che possiede
unonda di corrente alternata ovvero il cosiddetto Valore Efficace: in altre parole la RMS la potenza
che viene sviluppata dallonda (che rappresenta meglio il suo contenuto energetico).
Il valore RMS viene calcolato elevando al quadrato l'ampiezza di ciascun punto della forma d'onda,
facendo poi una media matematica dei risultati ottenuti ed infine facendone la radice quadrata
(corrisponde a circa 0.707 * Picco dampiezza).
90
180
270
360 (0)
Quindi preso un punto sulla linea del tempo, possiamo determinare la fase dellonda
sinusoidale partendo da quel punto. Questa grandezza essenzialmente utile
quando si pongono in relazione due forme donda aventi la stessa frequenza,
ricordando che:
1) Le ampiezze di due onde in fase si rafforzano quando le onde sono sommate;
2) Due onde di ampiezza uguale si cancellano completamente quando sono
sommate con fasi di 180;
3) Quando si sommano, le ampiezze di due onde parzialmente fuori fase si
sommano in alcuni punti e si sottraggono in altri.
opp.
=v * T
v (m/s )
Aria
344
Anidride Carbonica
259
Alcool Etilico
1207
Acqua
1498
Rame
3750
Ferro
5120
Vetro
5170
Intensit
Lintensit di un suono lintensit della sensazione sonora da esso provocata, in
base alla quale si distinguono soggettivamente i suoni in forti o deboli.
Lintensit viene percepita non linearmente ma logaritmicamente e viene misurata
in dB (deciBel che appunto una scala logaritmica in base 10. Ricordo che il
logaritmo l'operazione inversa dell'elevamento a potenza).
(I) dB = 20 * log10(A.A.)
A.A. (Ampiezza Assoluta)= 10^(dB/20)
(NB: ogni 6dB il suono raddoppia o dimezza la sua intensit)
**
Ora prendiamo un suono complesso, cio un suono composto da molte frequenze
(parziali), e lo visualizziamo nel dominio del tempo:
Lo spettro di frequenza di un suono varia continuamente nel tempo: questo deriva dal fatto
che ogni sinusoide che compone il suono varia la sua ampiezza nel tempo e dunque
modifica anche la forma del grafico spettrale.
Unaltro tipo di rappresentazione grafica del suono dato dal Sonogramma, che
praticamente una rappresentazione tridimensionale: sullasse delle y avremo la Frequenza,
sullasse delle x avremo il Tempo, mentre lintensit dei colori ci dar lAmpiezza (dal pi
scuro, il nero = silenzio, al pi chiaro, bianco = massima ampiezza). Vedi esempio:
tempo ---->
Frequenza (Hz)
200
600 (200*3)
1000 (200*5)
1400 (200*7)
ecc.
Ampiezza
1
1/3
1/5
1/7
ecc.
**
Frequenza (Hz)
200
400 (200*2)
600 (200*3)
800 (200*4)
1000 (200*5)
ecc.
Ampiezza
1
1/2
1/3
1/4
1/5
ecc.
**
Onda Triangolare
La forma donda triangolare ha un contenuto armonico simile alla forma donda quadra
(parziali dispari); lampiezza per inversamente proporzionale al quadrato del numero
dordine.
Parziale
1
3
5
ecc.
Frequenza (Hz)
200
600 (200*3)
1000 (200*5)
ecc.
Ampiezza
1
1/32
1/52
ecc.
**
ampiezza
**
tempo ---->
**
Riflessione
Fenomeno che si verifica quando unonda sonora incontra un ostacolo e da questo viene
riflessa.
a) Un'onda che incide su una superficie piana viene riflessa con un angolo di riflessione
uguale a quello di incidenza (in direzione opposta);
b) Una superficie convessa riflette verso lesterno il suono, disperdendolo;
c) Su una superficie concava la riflessione converge sul fuoco della superficie curva
(fp);
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o Rifrazione
Con questo termine si indica il fenomeno secondo il quale un'onda che attraversa
due mezzi di diversa densit cambia direzione nel passaggio dall'uno all'altro.
Tale comportamento facilmente spiegabile se teniamo presente ci che
abbiamo detto sulla velocit del suono in mezzi di diversa densit.
Diffrazione
La diffrazione un fenomeno che permette di udire un suono anche se fra
sorgente e ascoltatore si frappongono degli ostacoli. Il suono ha la capacit di
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a) Un suono che abbia una lunghezza donda molto grande rispetto alle dimensioni dellostacolo subir un
impedimento irrilevante da parte dellostacolo stesso
b) Un ostacolo le cui dimensioni siano rilevanti rispetto alla lunghezza donda del suono costituir un
impedimento per la propagazione del segnale
c) Una piccola apertura su una parete ampia ostacola il segnale e in seguito diventa un nuovo punto sorgente
di emissione per il suono
d) Una grande apertura non ostacola la propagazione del segnale
Assorbimento
Quando un suono viene in contatto con un superficie viene assorbito, ossia
lenergia meccanica che esso trasporta va attenuandosi. Lassorbimento del
suono dipende dal materiale di cui costituito lostacolo.
Pu essere descritto anche come un forma di conversione di energia acustica
(meccanica) in energia termica perch quando un suono viene a contatto con un
ostacolo, gli trasferisce energia che viene dissipata sotto forma di calore.
Questa fenomeno viene sfruttato nel campo dellisolazione acustica utilizzando
materiali cosiddetti acusticamente coibenti, cio materiali porosi come il
polistirolo espanso, impasti legnosi o plastici, lana di vetro, ecc.
o Risonanza
La risonanza, consiste nella facolt da parte di un corpo elastico, di convibrare
spontaneamente quando viene eccitato da vibrazioni esterne la cui frequenza
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o Battimenti
E un fenomeno legato alla sovrapposizione di suoni di differente frequenza e
sono chiaramente percepibili quando le frequenze dei due suoni sovrapposti
differiscono di poco.
Leffetto risultante consiste in una variazione nel tempo dellintensit del suono
(un salire e scendere del volume) con una frequenza pari alla differenza delle
due frequenze primitive.
Ad esempio prendiamo due suoni: uno di 440Hz e laltro di 442Hz: il risultato
sar un battimento con frequenza di 2Hz.
o Effetto Doppler
Questo fenomeno si verifica quando o la sorgente sonora o lascoltatore si
trovano in movimento. Il classico esempio che si pu fare quello della sirena di
un'ambulanza che arriva velocemente verso di noi, ci supera e prosegue nel suo
percorso.
Quando l'ambulanza ferma e la sirena emette un suono, questa genera dei
fronti d'onda a distanza costante l'uno dall'altro e ad una certa frequenza.
Quando invece il mezzo in movimento e si avvicina all'ascoltatore, la stessa
sirena genera un suono con dei fronti d'onda pi ravvicinati rispetto a quando il
mezzo era fermo perch muovendosi comprime i fronti d'onda. Dato che ora i
fronti d'onda sono pi ravvicinati percepiamo una frequenza pi alta cio un
suono pi acuto. Quando il mezzo ci supera, allontanandosi distanzia i fronti
d'onda e dunque percepiamo un suono pi grave perch ci arriva una frequenza
pi bassa.
Interferenza
In acustica significa la coesistenza nello stesso spazio sonoro di due o pi onde,
le quali pur agendo separatamente ma contemporaneamente sulle particelle del
mezzo di propagazione, sommano positivamente o negativamente i loro effetti.
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IL RUMORE
Il rumore si manifesta essenzialmente come un suono: vi sono molti tipi di rumore e molte
sono le cause che lo generano, dunque non in realt possibile dare una definizione generale
di rumore.
Distinguiamo comunque il rumore in due tipi: a banda stretta e a banda larga.
Rumore a Banda Stretta
Come si pu dedurre intuitivamente dal nome, questo tipo di rumore occupa una banda di
frequenza limitata. Fonti di rumore di questo tipo sono:
Emissioni elettromagnetiche
Sono quelle generate da cellulari, televisioni, asciugacapelli e altri elettrodomestici che per
fortuna raramente si trovano all'interno di uno studio di registrazione. Sono anche generate
dai cavi di corrente: maggiore l'amperaggio (la quantit di corrente) che scorre nel cavo,
maggiore sar l'emissione elettromagnetica nelle sue vicinanze. Questo perch in
prossimit di ogni conduttore in cui scorre una corrente presente un campo magnetico
proporzionale alla corrente stessa.
Il fenomeno dell'induzione diviene pi pronunciato se il conduttore che lo genera viene
avvolto in forma di spirale: buona regola dunque evitare di creare matasse di cavi di
potenza che andrebbero sempre distesi in tutta la loro lunghezza.
Vibrazioni
Si verificano soprattutto in situazioni live in cui le persone camminano continuamente sul
palco che spesso di legno e che trasmette ottimamente le vibrazioni alle aste dei
microfoni che le trasmettono ai microfoni e che a loro volta le mandano al mixer.
Rumore termico
Questo rumore generato dal calore insito in qualsiasi componente elettronico. Il calore fa
s che all'interno del componente si verifichino delle collisioni di elettroni in tutte le direzioni
e a tutte le velocit generando delle correnti a tutte le frequenze. Le ampiezze di queste
frequenze ossia le intensit delle correnti sono mediamente costanti in quanto la direzione
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Rumore bianco
Si intende con questa termine un rumore di ampiezza costante su tutto lo spettro di
frequenza (contiene tutte le frequenze udibili).
Viene generalmente usato a scopo di test oppure nel caso della sintesi sottrattiva.
Rumore rosa
Dato che il rumore bianco costante a tutte le frequenze, vuol dire che l'energia associata
ad ogni ottava non costante. Per esempio l'energia compresa nella banda 20Hz-40Hz non
sar la stessa di quella della banda 5KHz-10KHz. Ovviamente quest'ultima banda avr
un'energia associata molto maggiore pur essendo sempre la larghezza pari a un'ottava in
quanto il secondo intervallo di frequenze molto pi largo del primo; in altre parole
contiene pi frequenze dunque complessivamente pi energia4.
Il rumore rosa, usato anch'esso con finalit di test, presenta un decremento di 3dB ogni
volta che una frequenza viene raddoppiata (dunque per ogni ottava): in questo modo
l'energia associata ad ogni ottava rimane costante su tutto lo spettro.
Rumore marrone
Il rumore marrone ha un andamento simile al rumore rosa salvo per il fatto che si ha una
caduta di 6 dB (invece di 3 dB) per ogni raddoppio di frequenza (dunque per ogni ottava).
Ricordo che per passare da una qualsiasi frequenza alla sua ottava superiore il rapporto da applicare
2:1; la progressione delle frequenze musicali infatti procede in senso logaritmico (a base 2).
Ad esempio partendo da una frequenza di 110Hz, la sua ottava sar 220Hz, mentre la sua 15 sar
440Hz e cos via.
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Bibliografia:
Note:
Gli esempi precedenti contrassegnati con [**] sono tratti da Marco Sacco, Corso di
Ingegneria del Suono
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