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Studio e analisi di pannelli QRD passivi

Introduzione

 Nei teatri di vecchia costruzione le pareti riccamente decorate con motivi


ornamentali in bassorilievo, stucchi, nicchie e statue provvedevano ad una buona
diffusione: la qualità acustica di alcuni di questi teatri è tuttora insuperata.
 In tempi più recenti la costruzione di sale da concerto architettonicamente più
essenziali e quindi prive di qualsiasi decorazione evidenziarono immediatamente
pessime qualità acustiche che solo verso la fine del secolo scorso vennero
attribuite alla mancanza di un’adeguata diffusione dell’energia sonora
nell’ambiente; si ritornò quindi a trattare le superfici degli ambienti in maniera tale
da ottenere, per mezzo di asperità di diverse forme e dimensioni distribuite
irregolarmente, un buon coefficiente di diffusione.
 Inoltre, a partire dall’introduzione del cinema "parlato", della radio,della TV e quindi
della distribuzione musicale la tecnologia si è mossa per ottenere caratteristiche di
fedeltà sempre maggiori e l'impiego di spazi acusticamente "trasparenti".
Che cos’è un diffusore?
 I Diffusori (o diffusori) sono strumenti utilizzati per controllare i riflessi
nell'ambiente di ascolto (come echi, rimbombi e risonanze) in ambienti in cui
si richiede alta fedeltà e basso riverbero in particolare posizionati nelle pareti
posteriori e nei punti di prima riflessione;
 Possono essere usati in alternativa (o anche in aggiunta) alle comuni
tecniche di assorbimento perché non eliminano l'energia del suono, ma la
utilizzano per ridurre efficacemente gli echi distinti e le riflessioni,
garantendo comunque un’ottima qualità e spazialità sonora.
 Esempio pratico:
Una normale parete, essendo una superficie riflettente, rifletterà la maggior
parte dell'energia con un angolo uguale all’angolo di incidenza, invece con
un diffusore l'energia verrà irradiata in molte direzioni e molto sfasata,
diffondendo l’energia sia nel tempo che nello spazio.
 Anche se i diffusore acustici migliorano la diffusione del suono, il principale
motivo per cui vengono costruiti è per ottenere delle correzioni di carattere
acustico/ambientale nelle architetture interne che presentano particolari
problematiche di propagazione del suono.
Principio di Huygens per la diffusione
 Il principio di Huygens è un metodo di analisi applicato ai problemi di propagazione
delle onde.
 DEF.: Ogni elemento dΣ di un fronte d'onda Σ si può considerare formalmente come una
sorgente secondaria di onde sferiche in fase con la primaria e di ampiezza proporzionale a
quella dell'onda primaria e all'area dΣ. La perturbazione prodotta in un punto dello spazio si
può sempre ottenere come sovrapposizione di tutte le onde sferiche secondarie che
raggiungono quel punto.

Esemplificazione del principio di Huygens-Fresnel nella Onda riflessa è diffusa in diverse direzioni (Pannello ord. 7 QRD)
diffrazione di un'onda piana attraverso una fenditura.

 Ogni punto della superficie che riflette l'onda è, in pratica, un nuovo trasmettitore che
emette onde e queste si sovrappongono.
 Nei diffusori succede che la riflessione avviene in tempi e spazi ritardati e sfasati grazie alla
presenza di insenature.
 L’energia del segnale viene suddivisa per ogni punto di diffusione e diffusa (le frecce
indicano le nuove posizioni) nell’ambiente anziché riflessa.
Come nascono i diffusori
 Fu Manfred Schroeder nei primi anni ‘60 a chiedersi se fosse possibile individuare
una superficie che realizzasse una diffusione il più possibile uniforme. Il punto di
partenza del suo studio teorico era incentrato sulle sequenze di massima lunghezza
(maximum lenght sequence o MLS) ovvero sequenze binarie pseudocasuali che
hanno la peculiare caratteristica di avere la trasformata di Fourier (ovvero lo spettro
di potenza) estremamente piatta.

 Il suono, in quanto funzione spaziale dei coefficienti di riflessione lungo una


direzione, è caratterizzato da uno stretto legame tra il diagramma polare e la
trasformata di Fourier. Uno spettro di potenza piatto entro una banda
sufficientemente ampia significa che si può ottenere un’ampia distribuzione di
angoli di riflessione ovvero una buona diffusione. Gli studi teorici di Schroeder lo
portarono a concludere che se avesse realizzato una superficie avente per
coefficienti di riflessione una successione binaria data dalla sequenza MLS, avrebbe
ottenuto un grande numero di angoli di riflessione ognuno dei quali irradiante una
uguale intensità sonora.
Come nascono i diffusori - 2
 Il limite del modello sviluppato era che funzionava solo con una frequenza ben
precisa, ma furono fondamentali per i successivi sviluppi di diffusori che lavoravano
a bande di frequenza più larghe.
 Nel 1983 Peter D’Antonio, partendo dalle
considerazioni di Schroeder, realizzò un
diffusore con delle scanalature con profondità
differente e larghezza identica, delimitati da
pareti rigide e sottili, sfruttando il principio di
Huygens.
 Inviando una nota, prodotta da un oscillatore, verso un pannello pieno di scanalature
parallele, di profondità definita, disposte secondo una sequenza precisa su una
superficie originariamente liscia, si sono misurati gli effetti di diffusione; ossia la
capacità del pannello di restituire il suono su angoli diversi da 180° speculare tipico
della superficie piatta.

 Questo è possibile in virtù della profondità dei pozzetti, determinata da una


sequenza pseudocasuale detta dei residui quadratici (quadratic residue sequence).
La matematica ci aiuta a capirne il significato.
Un pò di matematica
Il modello matematico che determina la costruzione dei reticoli del
diffusore è detto resto quadratico e si basa sulla sequenza di
successive estrazioni di radice, dei quadrati di numeri interi, con
modulo riferito ai numeri primi, che determinano la sequenza di
massima lunghezza.
La formula che consente di conoscere la profondità S[n] delle
scanalature partendo dal numero di scanalature volute e dalla loro
posizione n è:
S[n] = n2 % N

dove N è uguale al numero di cavità, e deve essere un numero primo.


N indica tipicamente l’ordine per la nomenclatura del pannello.
Il quadrato dell‘i-esima cavità determina lo sfasamento introdotto da
ciascuna delle scanalatura e l'operatore modulo (la %) normalizza il
valore mantenendo periodico.
La formula non genera la misura, ma i livelli di profondità.
A che serve il modulo?
Cavità 0 – Profondità: 0
Cavità 1 – Profondità: 1
Cavità 2 – Profondità: 4

Cavità 3 – Profondità: 2 – Periodi sfasamento 1

Cavità 4 – Profondità: 2 – Periodi sfasamento 2

Cavità 5 – Profondità: 4 – Periodi sfasamento 3

Cavità 6 – Profondità: 1 – Periodi sfasamento 5

Diffusore di ordine 7. La profondità evidenziata in verde è quella che si avrebbe senza l’operatore modulo. I numeri
rossi sulla sinistra sono le profondità effettive (è la posizione al quadrato)
Le linee azzurre mostrano la parte rimossa dal modulo perché multiplo della lunghezza d’onda.
Quelle rosse l’effettiva profondità risultante dalla formula.
Progettare il diffusore
Fino ad ora le dimensioni delle cavità dipendono dalla frequenza di
progettazione del diffusore, dato fondamentale affinché
l’applicazione del diffusore restituisca gli effetti voluti.
La larghezza delle cavità
determina la frequenza di taglio ad alta frequenza (HF),
Deve essere minore della metà della lunghezza d'onda
Per calcolare la profondità si usa la seguente funzione:
D[n] = s[n] * (DF / 2 N)
Dove D[n] è la profondità della scanalatura ennesima, s[n] il valore
ricavato prima, DF la frequenza di progettazione e N il numero di
scanalature.
Per quanto riguarda la larghezza delle scanalature (W):
W = DF * 0.137
(il rapporto DF/W > 7 garantisce maggiore sicurezza dal momento
che come detto prima W deve essere costante e piccola rispetto
alla frequenza di progettazione)
Pannelli ordine 7
 Per fare un esempio, ecco il fondo per il pannello popolari pannelli di ordine 7.

posizione quadrato modulo


n n^2 7
0 0 0
1 1 1
2 4 4
Diffusore di ordine 7
3 9 2
4 16 2
5 25 4
6 36 1
7 49 0

Diffusore di ordine 23
Tipici pannelli QRD
Le sequenze delle profondità:
 Per il pannello di ordine 7: [0 1 4 2 2 4 1]
 Per il pannello di ordine 11: [0 1 4 9 5 3 3 5 9 4 1]
 Per il pannello di ordine 13: [0 1 4 9 3 12 10 10 12 3 9 4 1]

Notare che l'altezza di una singola unità di profondità è diversa per ciascuno dei pannelli.
Altri pannelli
A scopo illustrativo i pannelli QRD fino all’ordine 37
Sezioni inutilizzate
 E’ evidente che per quando riguarda la costruzione di questi pannelli, le sezioni
inutilizzate in fondo, evidenziate in grigio, vengono eliminate:
 La costruzione del pannello di ordine 7 avrà solo 4 livelli
 La costruzione del pannello di ordine 11 avrà solo 9 livelli
 La costruzione del pannello di ordine 13 avrà solo 12 livelli
 Il pannello N7 è il più economico dei pannelli standard, e questo è il motivo per cui
è il più diffuso in commercio
 E’ possibile risparmiare in spazio e materiali creando pannelli “avanzati”:
 Livello di profondità = ((posizione cavità)2 + V)%N con V numero a caso
 Si sposta la fase, mantenendo la coerenza tra tutti i livelli in modo da ridurre il
massimo livello di profondità

Pannello di ordine 13 normale Pannello di ordine 13 ottimizzato


Limiti di frequenza
 Per quanto riguarda il limite inferiore possiamo considerare tre concetti principali:
1. La frequenza di progettazione nell’equazione del QRD. Si tiene conto della massima
riflessione ottenuta con multipli della frequenza di progettazione
2. Le leggi sulla diffrazione. Studiando la diffrazione delle onde sonore sulle cavità del
diffusore è possibile determinare che c’è relazione tra profondità delle scanalature e
limite inferiore di frequenza (cutoff) in un rapporto di un ottava.
3. La lunghezza del periodo: il sistema restituirà un suono più diffuso tanto più il periodo
è grande rispetto alla lunghezza d’onda incidente.

 Metodi empirici sono stati sviluppati dai costruttori di diffusori che calcolano la
frequenza di taglio inferiore con la seguente formula:
F-low = DF * 0.75
che considera solo la frequenza di progettazione e la moltiplica per una costante.
 Per quanto riguarda il limite superiore sono stati fatti ragionamenti teorici analoghi,
ma si è visto che i costruttori utilizzano la seguente formula empirica:
F-high = DF * 3.66
Calcoli per il diffusore QRD
 DATI:
 Numero di scanalature N = 13
 Frequenza di progettazione DF = 1200Hz
 Velocità del suono 344 m/s
 PROCEDIMENTO:
 Livelli di profondità S[n] = n2 % N
 Per n=1 ↠ s[1] = 1
 Per n=4 ↠ s[4] = 16%13 = 3
 Per n=10 ↠ s[10] = 100%13 = 9
 DF (Lunghezza d’onda) = λ = v/f = 344/1200 = 0.286 m
 W (larghezza) = DF * 0.137 = 0.286 * 0.137 = 0.03927 m = 3,927 cm
 Livelli di altezza delle cavità D[n] = s[n] * (DF / 2 N):
 Per n=1: D[1] = 1 * 0.286/(2*13) = 0.011 m = 1,1 cm
 Per n=4: D[4] = 3 * 0.286/(2*13) = 0.033 m = 3,3 cm
 Per n=10: D[10] = 9 * 0.286/(2*13) = 0.0992 m = 9,92 cm
 Banda di lavoro:
 F-high = DF * 3.66 = 4389 Hz
 F-low = DF * 0.75 = 900 Hz
Tabella per il diffusore QRD
Profondità delle cavità Cavità 1: 1.1 cm sn = 1
Cavità 2: 4.41 cm sn = 4
Cavità 3: 9.92 cm sn = 9
Cavità 4: 3.31 cm sn = 3
Cavità 5: 13.2 cm sn = 12
Cavità 6: 11 cm sn = 10
Cavità 7: 11 cm sn = 10
Cavità 8: 13.2 cm sn = 12
Cavità 9: 3.31 cm sn = 3
Cavità 10: 9.92 cm sn = 9
Cavità 11: 4.41 cm sn = 4
Cavità 12: 1.1 cm sn = 1
Cavità 13: 0 cm sn = 0

Diffusore di ordine 13
Numero di cavità

 Aumentando il numero di scanalature, l'efficacia di diffusione aumenta

Diffusione del segnale con 2 periodi di QRD di ordine diverso.


Dal basso verso l’alto N = 7, 17, 37, 89
Pannelli inversi
Un pannello inversa è sostanzialmente il negativo di un pannello
standard.
Si utilizzano per insatllazioni multiple e rendono più performante lo
sfasamento.
A differenza dei pannelli standard, il pannello inverso si svilupperà in
tutta la profondità di progettazione e ricoprirà tutto il periodo
I disegni seguenti mostrano la sequenza di passaggi per ottenere un
pannello inverso, utilizzando un pannello N7.

Pannello standard. Flip del pannello. Pannello inverso.


La parte inutilizzata deve
essere inclusa.
Pannelli inversi
Da questa immagine è evidente come, a differenza del pannello
standard, nel pannello inverso affiancato al pannello standar ricoprirà
tutto il periodo.
Installare più pannelli
 A volte conviene installare più pannelli per contrastare la concentrazione del
segnale a certe angolazioni, fenomeno noto come “lobing”.
 La disposizione dei pannelli e la loro tipologia non è casuale, ma si segue un
codice, detto codice di Barker.
 L’1 nella sequenza indica un pannello standard.
 Il -1 in sequenza indica un pannello inverso, che ha un diverso set di angoli di
diffusione agli altri
Sequenze di Barker

 Una sequenza di Barker indica la sequenza di pannelli standard o inversi da


utilizzare in caso di installazione di più pannelli QRD
 Ecco un esempio...

Sequenza di Barker con tre pannelli N13 e un pannello I13


Costruzione
Il pannello deve essere di materiale non poroso, con i punti di contatto ben saldaticuciture ben
chiusi, e senza panno sulle aperture. Ciò ridurrebbe al minimo le perdite di assorbimento.

Per ridurre al minimo il peso, il fondo dei pozzetti può essere realizzato utilizzando pannelli
piuttosto che un blocco solido che arriva fino al tabellone, lasciando vuoti anche le parti piene e
riempendo i vuoti con schiuma espansa.

Array di 4 pannelli Xenon di ordine 23 realizzati con schiuma espanza


Hacking e sviluppi
In commercio sono presenti una moltitudine di modelli costruiti e progettati in maniera
leggermente diversa da quanto detto sinora.
E‘ possibile che questo avvenga per avere la possibilità di brevettare il pannello come propria
invenzione e quindi averne l‘esclusiva, oppure perchè da rilevazioni ed esperienze passate si
ottengono effettivi miglioramenti.

Soundscapes ha sviluppato un pannello di ordine 7 con un design ancora più sottile e con
accorgimenti per catturare meglio le onde diffuse.

Altre varianti brevettate


Analisi 3D

Comportamento in una sala senza diffusori QRD

Comportamento in una sala con diffusori QRD

E’ evidente che dopo la riflessione il QRD diffonde molto meglio il segnale


Sitografia
 http://www.subwoofer-builder.com/qrd.htm
 http://www.ptoproject.it/index.html?tech/myQRD.htm
 http://en.wikipedia.org/wiki/Diffusion_(acoustics)
 http://it.wikipedia.org/wiki/Diffusore_di_Schroeder
 http://www.soundonsound.com/sos/1997_articles/jan97/controlrooms.html
 http://www.mh-audio.nl/diffusor2.asp#calcul
 http://www.palli.it/
 http://www.phy.mtu.edu/~suits/diffusers.html
 https://ccrma.stanford.edu/~kglee/pubs/2dmesh_QRD_rev1/node2.html
 http://soundex.ru/index.php?act=Attach&type=post&id=263
 http://www.subwoofer-builder.com/qrd.htm
FINE

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