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Francesco Polchi
Francesco.polchi@gmail.com
Sommario
INTRODUZIONE ............................................................................................................................. 1
MICROFONI ................................................................................................................................... 2
Risposta in frequenza ................................................................................................................ 2
Direzionalit .............................................................................................................................. 3
Omnidirezionale .................................................................................................................... 3
Figure unidirezionali (cardioide, supercardioide, ipercardioide) .......................................... 4
Tipi di trasduttore...................................................................................................................... 5
Design fisico e configurazioni .................................................................................................... 6
Tecnica X-Y............................................................................................................................. 7
Tecnica Stereosonic o Blumlein stereo ................................................................................. 7
Tecnica Mid Side o M/S ......................................................................................................... 7
Tecnica ORTF ......................................................................................................................... 8
Tecnica con testa artificiale o bineurale................................................................................ 8
MIXER AUDIO ................................................................................................................................ 9
DIGITALIZZAZIONE E REGISTRAZIONE ......................................................................................... 11
CONCLUSIONI ED ESPERIENZE PERSONALI ................................................................................. 13
INTRODUZIONE
Anche se avviene in maniera spesso del tutto impercettibile a noi, la registrazione la
sonorizzazione e la riproduzione di audio per video coinvolge una lunga serie di processi. Primo
il suono deve essere catturato, poi registrato, amplificato ed infine riascoltato attraverso
altoparlanti o cuffie per essere apprezzato dallutente finale. Linsieme dei macchinari
attraverso i quali si raggiunge questo obbiettivo noto comunemente come catena audio.
Comunemente, ad oggi, quando viene registrata una clip video con uno smartphone il
processo di registrazione immediato, si inquadra il soggetto, si preme il pulsante di
registrazione e lo si ripreme di nuovo quando la clip intesa come terminata. Le fasi di cattura
e registrazione sia dellaudio che del video sono effettuate in maniera automatica e
contingente dalla stessa apparecchiatura.
Nel mondo dellaudio video professionale, ad ogni modo, le cose sono differenti. In primis la
cattura la registrazione e la riproduzione sono tutte gestite da apparati differenti tra loro, e
secondo ma importantissimo ci sono altri stadi intermedi nei quali laudio, di nostro interesse,
ma anche il video, vengono editati per correggere errori o per rientrare in tempi prestabiliti,
processati per migliorarne le qualit ed enfatizzare determinati punti piuttosto che altri,
processati differentemente a seconda della destinazione finale del prodotto.
Ad oggi lediting audio si pu poi avvalere di potenti software su computer, che regalano
possibilit dintervento su praticamente tutti gli aspetti e flessibilit duso oltre ogni
immaginazione. In ogni caso, anche con tutte queste possibilit al proprio servizio, ad oggi
ancora molto difficile se non impossibile trasformare una cattiva take in qualcosa di buono. Per
avere dellaudio di qualit serve registrare dellaudio di qualit.
per questo che occorre prestare attenzione e la massima cura in tutti gli aspetti della catena
audio, sin dalla fase fondamentale della registrazione, ed per questo che il ruolo del fonico
di vitale importanza.
Analizzeremo di seguito i vari aspetti di una catena audio, con in mente lo scenario applicativo
della registrazione di audio per video odierna, discutendo delle scelte, le motivazioni e le
problematiche che possono insorgere in determinate situazioni.
MICROFONI
La prima macchina che troveremo nella nostra catena audio sar quasi certamente un
microfono. I microfoni servono ad una funzione molto semplice: convertire lenergia
meccanica acustica (il suono) in energia elettrica, un segnale audio che poi potr essere
registrato, editato o riascoltato.
Bench la funzione del microfono sia molto semplice, in realt esistono molti tipi di microfoni
differenti, sia come costruzione, sia come caratteristiche di ripresa, che possono essere pi o
meno adatti a determinate riprese rispetto ad altre.
evidente che la scelta del microfono adatto alla particolare situazione di fondamentale
importanza per la buona riuscita della ripresa. Ci sono vari parametri che possono
schematizzare il comportamento di un microfono e che ci possono permettere di effettuare
una scelta ponderata in base alla situazione.
Risposta in frequenza
Il nostro orecchio pu percepire suoni con una gamma di frequenze che va da 20Hz a
20.000Hz, ma non li percepisce tutti alla stessa maniera, ma noto che sia pi sensibile nella
banda centrale delle frequenze piuttosto che ai suoi estremi.
Allo stesso modo ogni microfono avr una sensibilit caratteristica per ogni frequenza che lo
investe, e che caratterizzer il segnale audio che detto microfono generer. Non detto per
che il migliore microfono per una data ripresa sar per forza quello che riprender in maniera
pi fedele lambiente che lo circonda.
Un microfono che avr ad esempio una sensibilit minore nella zona delle basse frequenze, ad
esempio potrebbe rendere dialoghi molto pi intellegibili riducendo al contempo la ripresa di
rumori di fondo indesiderati, come i suoni a bassa frequenza spesso causati dagli impianti di
aerazione.
inoltre importante tenere a mente che il suono di un microfono e la sua conseguente
efficacia, sono intrinsecamente legati al suo posizionamento relativamente alla fonte da
catturare, al fatto di essere o meno nascosto da uno strato di stoffa etc.
Il modo per essere certi del risultato sonoro, solo quello di ascoltare i vari microfoni nelle
varie configurazioni.
Direzionalit
Potremmo descrivere la direzionalit di un microfono, come la sua capacit di riprendere suoni
che arrivano da fonti di diverse direzioni ed angoli. Alcuni microfoni possono recepire suoni
molto bene da tutti gli angoli di provenienza, altri invece tendono ad escludere suoni che sono
fuori da un determinata direzione. La comprensione della direzionalit di un microfono
fondamentale per poterlo sfruttare al meglio nelle varie situazioni.
Il metodo comune di illustrare questa caratteristica, attraverso dei grafici che ne descrivono
le cosiddette figure polari, un grafico circolare che illustra lattenuazione introdotta dal
microfono nel riprendere lo stesso suono proveniente da direzioni diverse.
La differenza di diagramma polare tra vari microfoni ci mette nella posizione di poter scegliere
gi dalla riprese e dal posizionamento se e come escludere eventuali sorgenti sonore
indesiderate.
Omnidirezionale
Come si evince dal nome un microfono con figura
polare omnidirezionale riprendere in maniera
quanto pi simile suoni provenienti da angolazioni
differenti. In accordo con questa definizione il
grafico che lo rappresenta semplicemente un
cerchio.
Questo genere di microfono pu essere vantaggioso
nei casi in cui si voglia usare un solo microfono per
riprendere voci o suoni provenienti da pi direzioni,
assumendo che le fonti sonore siano di intensit
simile.
Inoltre un microfono omnidirezionale pu essere
usato per riprendere anche lambiente in cui si svolge la situazione di ripresa, che pu aiutare a
rafforzare lidentit dellimmagine ad esempio, tenendo per conto che questultimo non pu
e non deve sovrastare il soggetto primo della ripresa sonora.
Altro aspetto vantaggioso che soffre in maniera quasi impercettibile del cosiddetto effetto
prossimit, un effetto, desiderabile o meno, per il quale, le frequenze pi basse tendono ad
essere enfatizzate in microfoni a figura diversa, come ad esempio i cardioidi.
Il problema principe rimane intrinseco nel suo punto di forza, essendo equamente sensibile in
tutte le direzioni, riprender allo stesso modo anche rumori indesiderati, quindi, a meno di
essere in una situazione del tutto controllata, una figura polare di questo genere rimarr
difficilmente gestibile.
Tipi di trasduttore
Ancora una volta ripetiamo che i microfoni servono ad un solo scopo, convertire le onde
sonore in segnale elettrico. La parte del microfono che fisicamente si occupa di questo si
chiama trasduttore o capsula. Differenti tipi di trasduttori si occupano di questo lavoro in
maniere differenti, e ognuno di questi tipi ha delle caratteristiche che possono o meno essere
adatte ad un determinato scopo.
Per il nostro interesse possiamo prendere in considerazione due tipi di trasduttori, da qui in
poi microfoni dinamici e microfoni a condensatore.
I microfoni dinamici usano semplicemente un magnete, una bobina di conduttore e una
membrana per convertire le onde sonore in segnali elettrici. La membrana, sollecitata dalle
onde sonore, vibra solidalmente alla piccola bobina che gli collegata, muovendo questultima
allinterno del campo magnetico generato dal magnete permanente. La variazione di campo
magnetico concatenato alla bobina genera in essa una corrente elettrica, che attraverso al
connettore al quale questultima collegata passa agli elementi successivi della catena audio.
Microfoni dinamici di qualit offrono una ripresa sonora molto buona, legata ad una
robustezza complessiva sia agli urti che alle condizioni di uso molto buona, e allassenza della
necessit di alimentazione per funzionare. Di contro i microfoni dinamici non possono essere
miniaturizzati oltre certi limiti, il che limita molto il loro uso come microfoni camera oppure
rende del tutto impossibile la realizzazione di lavalier dinamici.
I microfoni a condensatore invece funzionano in maniera differente, la capsula, con la
membrana o le membrane libere di vibrare formano un condensatore, vibrando esse si
avvicinano o si allontanano tra loro, variando al contempo la capacit del condensatore che
formano. La variazione di detta capacit viene tradotta in una variazione elettrica da un
apposito circuito amplificatore.
Non essendoci bobine mobili o magneti permanenti la struttura pu essere miniaturizzata
notevolmente e le membrane possono essere notevolmente pi leggere e piccole. Di contro un
microfono a condensatore avr necessit di una fonte di alimentazione elettrica esterna per
poter funzionare, atta ad alimentare il circuito interno del microfono e a caricare le due
membrane (armature) del condensatore.
Nonostante la necessit di energia elettrica, le capsule a condensatore offrono molti vantaggi,
in primis possono essere miniaturizzate al punto di risultare vestibili e quasi invisibili pur
mantenendo le loro funzionalit, poi la presenza della circuiteria interna garantisce un livello
elettrico di uscita maggiore rendendo meno problematica la trasmissione del segnale a
distanze maggiori o la ripresa di onde sonore molto deboli.
Lenergia elettrica al microfono viene fornita o da batterie interne allo stesso, specie per i
microfoni radio, o tramite il collegamento bilanciato XLR, con una connessione elettrica
denominata Phantom Power.
Tecniche a coincidenza
(XY, MS, Stereosonic)
Tecniche ad esclusione
(AB, ORTF, NOS, Testa artificiale)
Tecnica X-Y
La tecnica XY utilizza o un microfono a doppia
capsula coincidente di cui una capace di ruotare,
oppure come in figura due microfoni discreti,
posti nella stessa maniera.
I due microfoni, che devono avere figura polare
cardioide, formano un angolo tra loro che pu
variare dai 90 ai 110, andare oltre potrebbe
causare un buco nellimmagine stereo.
(M+S) e (M-S) che di fatto corrispondono alla decodifica stereo e che vengono inviate ai canali
Left e Right.
Questa quindi una tecnica di decodifica stereo oltre che di ripresa stereo.
Tecnica ORTF
La tecnica ORTF (Office de Radiodiffusion Tlvision Franaise) una tecnica costituita da 2
microfoni cardioidi distanti 17 cm tra
loro e disposti a formare un angolo di
110.
La tecnica ORTF combina quindi sia la
differenza di volume determinata da
suoni che arrivano pi o meno in asse
ai due microfoni della coppia, sia la
differenza di tempistiche che il loro
distanziamento di 17 cm genera.
Considerate tutte queste caratteristiche, figure polari, capsule, design fisico e configurazioni,
possiamo cercare di dirigere le nostre scelte delle attrezzature e delle metodologie di ripresa
incrociando i dati citati con le esigenze di produzione che stiamo affrontando. Un sopralluogo
dei luoghi delle registrazioni, preferibilmente in orari simili a quelli che saranno durante la
MIXER AUDIO
Il mixer audio lelemento che naturalmente troviamo dopo i microfoni nella nostra catena
audio. Ci consente di alimentare i microfoni che ne abbisognano, amplifica, controlla e smista i
segnali e ne permette lascolto.
Seguendo il percorso del segnale audio, il mixer, specie per il nostro interesse potrebbe offrire
molte funzioni che ci permettono di controllare laudio che verr ripreso.
Guadagno o Gain
Filtro Passa-Alto
Equalizzazione
Compressore
Fader
Monitoria dascolto
Visualizzazione
livello
Pan Pot
del Per poter tenere sotto controllo anche il livello dei picchi che laudio
che stiamo registrando produce, opportuna la presenza di un
misuratore di picco, che ci consentir immediatamente a colpo
docchio di intuire qual il livello al quale stiamo lavorando in quel
determinato istante.
Nelluso in fase di registrazione audio per video, molto pi probabile
che i pan pot siano utilizzati pi che per ricreare lequilibrio
stereofonico della scena partendo dalle sorgenti mono, per assegnare
ad un canale o ad un altro per registrazioni multitraccia
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DIGITALIZZAZIONE E REGISTRAZIONE
Ad oggi la registrazione sia di audio che di video avviene in formato per lo pi digitale questo
ha aperto possibilit quasi infinite, sia per portabilit editabilit e riproducibilit. Il processo di
digitalizzazione per va affrontato in maniera corretta tenendo bene a mente il suo
funzionamento per evitare problematiche impreviste.
Per digitalizzare un evento sonoro, dovremo convertire il segnale elettrico audio che ci arriva
dalla nostra catena audio in un codice binario interpretabile da una qualsiasi macchina. Il
primo passo da effettuare sar trasformare il segnale continuo nel tempo in un segnale
quantizzato, ovvero con un numero discreto di valori nel tempo.
Per far ci stabiliremo due grandezze, la frequenza di campionamento e la risoluzione.
La frequenza di campionamento rappresenta quante volte in un dato lasso di tempo, il secondo
*s+, la misura dellampiezza del segnale viene effettuata e registrata. Il numero di eventi al
secondo, la frequenza si misura in Hertz:
[Hz]
Secondo il Teorema del campionamento di Nyquist-Shannon questultima deve essere almeno
uguale o superiore al doppio della frequenza con la quale levento cambia nel tempo per
essere certi di poter ricostruire il segnale senza perdita di informazioni
Se prendiamo quindi lo spettro audio udibile 20-20.000Hz la frequenza di campionamento
secondo il teorema deve essere almeno uguale o superiore a 40.000Hz, senza tenere conto che
frequenze superiori, anche se non udibili, saranno presenti ed indurranno problemi.
Nel caso che frequenze superiori alla met della frequenza di campionamento siano presenti
del segnale le ripetizioni allinterno dello spettro campionato andrebbero a sovrapporsi,
rendendo distorta la sua successiva ricostruzione, in un fenomeno chiamato aliasing. Per
evitare questo effetto il segnale da campionare viene sempre prima filtrato da un filtro Antialiasing, sostanzialmente un filtro passabasso che si occupa di tagliare le frequenze non
ammissibili per la frequenza di campionamento.
Nella realt per impossibile realizzare filtri analogici che taglino completamente le
frequenze indesiderate, perci nella pratica si utilizzano filtri antialias meno precisi,
ammettendo un sovra campionamento di un fattore K, per ricostruire il segnale poi si usa un
filtro digitale passa basso seguito da un decimatore, allo scopo di eliminare i campioni
ridondanti. In questa maniera si riesce a costruire una soluzione ibrida, un filtro analogicodigitale con pendenza elevatissima e costo contenuto anche se a discapito di una maggiore
velocit richiesta al convertitore.
Le frequenze di campionamento standard attualmente sono 44,1KHz, 48Khz, 88,2KHz, 96Khz,
176,4KHz, 192Khz. La frequenza di campionamento a cui registrata la musica di un normale
cd audio , ad esempio, 44,1KHz.
La risoluzione indica invece quanti valori pu assumere la grandezza al momento di essere
quantizzata. Essendo una digitalizzazione essa si esprime nel numero di bit necessari alla
descrizione di tutti questi valori. Risoluzioni comuni sono 16, 24 e 32bit; con 16bit ad esempio
possibile descrivere 65536 valori differenti, con 24bit 16.777.216 valori.
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Il numero di valori descrivibili con un dato numero di bit sar calcolabile nella maniera
seguente:
Valori assumibili = 2n
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registrati come Ancillary Data (dati ausiliari) allinterno dei dati relativi alla crominanza del
video. Il caso in cui laudio venga registrato, embedded alla traccia video questultimo
potrebbe sottintendere sia che venga registrato direttamente allinterno di un camcorder sia
che venga registrato in un registratore esterno appositamente adibito. Questo anche il caso
pi frequente, specialmente dove la quantit di tracce audio da registrare separatamente
congrua con quelle disponibili nel formato di registrazione combinato, sia quando, ad esempio
per motivi di praticit, in troupe esterne opportuno mantenere bassa la quantit di
strumentazione per evitare ingombri eccessivi. I camcorder professionali offrono infatti tutti
opportunit di gestione avanzata dellaudio, dalla connettivit bilanciata (XLR) alla possibilit di
fornire Phantom Power, alla monitoria, sia in cuffia, sia con metering visivo.
Nel caso che laudio sia registrato separatamente in un registratore adibito sar opportuno
prevedere che le registrazioni audio e video abbiano il medesimo Time Code in maniera di
agevolare le fasi successive di montaggio ed editing. In ogni caso sempre opportuno
prevedere dei segnali utili alla successiva re sincronizzazione delle tracce audio-video, ne
esempio principe il ciak, che proprio grazie alla co presenza dellimmagine del ciak stesso che si
chiude che del caratteristico audio impulsivo rende facile la sincronizzazione delle tracce in
fase di montaggio. Inoltre, anche se registrato a parte, opportuno che nelle tracce video sia
presente il cosiddetto audio camera, cio laudio registrato dai microfoni interni dei
camcorder, utile a posteriori come audio di servizio per la sincronizzazione.
Dopo questa trattazione dei principali aspetti che coinvolgono le fasi di ripresa audio per video,
si comprende come essa sia molto simile, ma allo stesso tempo differente dalla ripresa di
audio per campo esclusivamente musicale.
Nel corso dei 6 mesi di stage formativo garantiti dal bando, ho avuto modo di testare nella
realt gran parte delle nozioni apprese durante le ore di teoria, mettendo in pratica sia le
tecniche studiate, sia testando soluzioni adattate ai casi reali di interesse.
Il passaggio dalla teoria alla pratica , seppur spesso spiazzante, necessario in quanto permette
di affrontare problematiche difficilmente trattabili su carta e rendendo necessaria a volte
lideazione di soluzioni ad hoc, spesso anche contrastanti con quanto la teoria vorrebbe.
necessario infatti conoscere le regole per poterle infrangere, specie in situazioni live dove le
tempistiche e le possibilit sono anche molto ridotte.
Ho avuto la possibilit sia di affrontare situazioni controllate, come montaggi in studio, sia
esperienze di audio per video, in situazioni live anche molto diverse tra loro, come troupe ENG,
troupe per prodizioni video, conferenze, e regie live per eventi streaming, potendo esplorare
vari aspetti in situazioni sempre differenti tra loro.
In tutte queste esperienze per altro ho potuto anche studiare da vicino gli aspetti della
produzione video, come i software (montaggio, compositing, etc.), le strumentazioni fisiche
come registratori, mixer video, messe in onda, luci, camcorder, ed in special modo come questi
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due mondi, audio e video si fondano, in una produzione completa, in maniera continua ed
imprescindibile.
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