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ENRICO COSIMI
SINTESI DEL SUONO
LEZIONE 2
ENRICO COSIMI
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LEZIONE 02
1 SOUND SOURCES
1.1 OSCILLATORI (Parte II)
1.1.1 MODULAZIONE DI FREQUENZA
E necessario distinguere tra diversi tipi di modulazione di frequenza:
Il limite tra banda sub audio e banda audio variabilmente indicato tra i 10 - 15 Hz.
Una modulazione di frequenza pu essere ciclica o transiente; nel primo caso, si utilizza ad esempio
una sorgente di tensioni cicliche, come un LFO; nel secondo caso ad esempio una tastiera si utilizzer
una sorgente dal comportamento non ripetitivo.
In tutti i casi, i parametri significativi per identificare una modulazione sono:
profilo del vibrato: il profilo del vibrato, ovvero il suo andamento, strettamente legato alla forma
donda emessa dalloscillatore modulante;
contenuto armonico risultante: fintanto che la modulazione di frequenza rimane in banda sub
audio, il contenuto armonico esclusivo retaggio delloscillatore portante;
ampiezza del vibrato: lampiezza del vibrato dipende dalla quantit di segnale emesso
dalloscillatore modulante; questa quantit viene espressa in termini di indice di modulazione, tanto
pi lindice elevato, tanto pi il vibrato risulter ampio;
composizione del segnale audio: nella modulazione di frequenza in banda sub audio, iloscillatore
modulante non appare nelluscita audio finale (si confronti, a tal proposito, il diverso funzionamento
della modulazione di ampiezza AM).
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LEZIONE 02
Se il modulante genera una sinusoide pura con frequenza pari a 100 Hz ed il portante (cio
loscillatore modulato) genera una sinusoide pura con frequenza pari a 500 Hz, la modulazione di
frequenza produrr le frequenze 100 (fm), 400 (fc-fm), 500 (fc) e 600 (fc+fm); tutto questo valido per
tutte le armoniche presenti nei segnali modulante e portante.
1.1.1.4 Modulazione di frequenza lineare in banda sub audio
E assimilabile al normale comportamento del vibrato.
1.1.1.5 Modulazione di frequenza lineare in banda audio
La tecnica di FM in banda audio permette di generare una massiva quantit di armoniche partendo da due
semplici sinusoidi, C e M, con notevole risparmio di gestione. Risulta fondamentale per la FM la capacit di
produrre suoni armonicamente complessi con unestrema economia strutturale: pochi elementi facilmente
controllabili possono infatti generare timbriche interessanti e molto pi costose se prodotte con le tecnologie
tradizionali.
1.1.1.5.1 Intonazione percepita nella FM esponenziale
Se la modulazione di frequenza segue un andamento esponenziale, la frequenza del carrier viene modulata
non pi per intervalli simmetrici sopra e sotto la frequenza nominale, bens seguendo gli intervalli musicali,
ovvero seguendo la legge esponenziale: partendo da una frequenza centrale, per salire di un dato intervallo
musicale (ad esempio unottava 200 400 Hz, con intervallo 200 Hz) bisogner percorrere pi Hz che per
scendere (ad esempio 200 100 Hz, con intervallo 100 Hz). In risultato audio della FM esponenziale ci sar
pertanto una frequenza percepita del carrier modulato come progressivamente crescente mano mano che
si cresce allontanandosi dalla frequenza nominale di partenza e mano mano che aumenta lindice di
modulazione. In pratica: non possibile utilizzare melodicamente il timbro nel rispetto del temperamento
equabile.
Se controlliamo in frequenza un oscillatore che produce una sinusoide a 440 Hz utilizzando un oscillatore
modulante che produce una sinusoide con ampiezza pari a 2V picco picco, otterremo nelloscillatore
destinazione uno spostamento di intonazione pari a +1 ottava / -1 ottava (cio unottava per ogni Volt di
ampiezza del segnale modulante). In pratica, loscillatore modulato arriver ciclicamente alle frequenze
massima e minima di 880 Hz (unottava sopra) e 200 Hz (unottava sotto). Quando la frequenza di
modulazione arriva in banda audio, lalternanza delle due nuove intonazioni diventa talmente veloce che il
nostro orecchio percepir un valore intermedio pari a 880 200 = 660 Hz, un valore fuori tonalit rispetto ai
440 Hz originali.
1.1.1.5.2 Intonazione percepita nella modulazione di frequenza lineare
A differenza della FM esponenziale, landamento lineare garantisce la corretta intonazione del risultato
audio.
Se moduliamo in frequenza linearmente un oscillatore che produce una sinusoide a 440 Hz mediante un
oscillatore modulante a 220 Hz, otterremo sidebands pari a 440 + 220 e 440 220 Hz, cio 660 e 220.
Quando le due armoniche vengono alternate tra loro a velocit audio, la frequenza media percepita sar 660
220 = 440 Hz, perfettamente in tonalit con la frequenza originale.
Calcolare le frequenze delle sidebands
E possibile prevedere i valori in frequenza che assumeranno le diverse sidebands generate nella FM (e
quindi il contenuto armonico del segnale risultante) mediante la semplice formula:
Cf nMf [n=0,1,2,3,4]
Cf la Carrier Frequency (la frequenza delloscillatore/operatore portante; Mf la Modulator Frequency (la
frequenza delloscillatore/operatore modulante); n la serie di numeri interi.
Rifacendonsi a J.Haas: la frequenza del portante (Cf) pi e meno tutti i numeri interi multipli della frequenza
modulante (C m).
Cioe:
Cf, Cf+Mf, Cf-Mf, Cf+2Mf, Cf-2Mf, Cf+3Mf, Cf-3Mf, Cf+4Mf, Cf-4Mf.
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Se, come nel caso dello schema superiore (da Doepfer), la frequenza del segnale master superiore a
quella del segnale slave, il restart forzato della forma donda slave si traduce in una perfetta aderenza alla
frequenza delloscillatore principale; il segnale audio prodotto dalloscillatore slave non presenter
significative variazioni timbriche.
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Le cose si complicano sensibilmente se, come nello schema superiore, la frequenza del master inferiore a
quella dello slave. In questo caso, il restart forzato dello slave comporter una serie di picchi intermedi
corrispondenti ai cicli abortiti prematuramente. La sequenza dei picchi intermedi produce in ascolto un forte
incremento armonico che arricchisce in maniera inconfondibile il segnale emesso dalloscillatore slave.
1.1.2.2 Soft Sync
La sincronizzazione morbida agisce sul segnale slave senza spezzarne il ciclo: in corrispondenza del restart
imposto dal segnale master, allinterno delloscillatore slave verr semplicemente forzata la frequenza alla
normale produzione del ciclo. In pratica, nelloscillatore slave viene ristretto il periodo la frequenza
preservandone lintero andamento.
1.1.2.3 Da un punto di vista tecnico
La sincronizzazione ottenuta utilizzando a livello circuitale appositi impulsi definiti di sincrono. Quando la
dente di sega di un oscillatore master decade, viene liberato un impulso di sincrono che poi convogliato sul
sync buss. In regime di Soft Sync, qualsiasi oscillatore slave collegato al sync buss (internamente o
mediante appositi patch cords) scaricher la propria dente di sega appena ricevuto limpulso di
sincronizzazione. Con tutti gli oscillatori slave collegati al sync buss, la frequenza risultante sar quella
delloscillatore master accordato pi in alto; in pratica loscillatore pi lento scaricher la propria dente di
sega solo se gi in procinto di farlo.
In regime di Hard Sync invece, la scarica della dente di sega nelloscillatore schiavo diventer operativa
senza riguardo per il punto del ciclo in cui ci si trova loscillatore. Se lo slave ha frequenza inferiore al
master, questo comportamento equivalente al soft sync; ma se lo slave pi acuto del master verranno
prodotte grosse quantit di sideband armoniche e con conseguenti bizzarri cambiamenti timbrici.
Patch SS007 Sync
1.1.3 Phase Modulation
La modulazione di fase utilizza la stessa tecnologia impiegata nella DX7 Yamaha, ovvero
nellimplementazione commerciale della tecnologia originale Linear Frequency Modulation sviluppata da J.
Chowning.
Se, allinterno di un oscillator dotato di PM Input (phase modulation input o, se preferite, di indice di
modulazione regolabile), viene inviata una tensione di controllo, la forma donda originalmente generata
dalloscillatore viene variata di fase, cio viene letta con uno spostamento in gradi bidirezionale direttamente
legato alla polarit del segnale modulante ricevuto.
Il vantaggio di questo metodo, rispetto alla normale FM lineare che la modulazione non risente delle
eventuali componenti DC presenti nel segnale modulante. Queste componenti potrebbero far deviare, in
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modo crescente o calante, lintonazione delloscillatore modulato dalla frequenza nominale. Quando si
utilizza la Phase Modulation si riesce ad evitare questa deviazione e, quindi, il sistema da preferirsi se
laccurateza dellintonazione particolarmente importante.
Una prova interessante consiste nel realizzare un circuito di auto modulazione, ovvero nel collegare
allingresso di modulazione luscita dello stesso oscillatore: se si utilizza la Phase Modulation, non ci sono
variazioni significative nellintonazione originale; con le altre tecniche, pu verificarsi la condizione di DC
offset.
Patch SS008a Phase Mod
Patch SS008b Feedback Mod
1.1.4 Modellazione fisica delle corde pizzicate
Un altro modo di generare segnali sonori consiste nellutilizzare una linea di ritardo eccitata da un transiente
appositamente generato; il sistema particolarmente diffuso ed ha trovato pi di unapplicazione significativa
negli ultimi 23 anni di Computer Music.
Di base, la delay line con feedback accordato sulla tastiera il sistema pi efficace e, per certi versi
economici per ottenere una significativa simulazione del comportamento sonoro tipico delle corde
pizzicate.
Sviluppato originariamente da Kevin Karplus e Alex Strong nel 1983, e successivamente perfezionato da
D.A. Jaffe, J.O. Smith e C. Sullivan negli anni successivi, lalgoritmo di Karplus-Strong utilizza come
sorgente sonora eccitatrice un breve transiente di rumore, ed una linea di ritardo la cui uscita sottoposta,
prima di essere reimmessa in feedback, al filtraggio di un modulo passa basso (ed, in alcuni casi
particolarmente sofisticati, ad un modulo all pass per le regolazioni microtonali). Una volta che limpulso di
rumore ha riempito le celle di memoria della linea di ritardo, luscita di questa viene collegata in feedback al
suo ingresso, creando un anello chiuso che, ad ogni passaggio, subisce lazione filtrante. Fintanto che la
frequenza di taglio del filtro rimane sufficientemente elevata, il segnale in feedback rimane continuo nella
sua ampiezza, ma quando il filtro si chiude successivamente per influire sulla banda passante, il segnale
perde parte delle armoniche superiori ad ogni passaggio, simulando la tipica caduta di energia esponenziale
delle corde pizzicate. Le note pi basse dureranno naturalmente pi a lungo delle note pi acute, sottoposte
maggiormente allazione del modulo di filtraggio.
I parametri a disposizione, a parte la generazione del transiente iniziale che indispensabile per eccitare la
linea di ritardo, comprendono la possibilit di accordare la linea di ritardo (possibiilit espressa in semitoni e
centesimi di semitono), il decadimento (decay) del segnale, e lattenuazione delle frequenze pi acute
(damp).
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Lla costruzione del timbro percussivo prevede la necessit di poter dosare individualmente le componenti
necessarie; il Drum Synthesizer Oscillator messo a disposizione da Clavia fornisce buona parte delle
attrezzature sonore necessarie alla costruzione timbrica; sono infatti disponibili:
Una coppia di oscilaltori Master e Slave, dotati di Frequency, Amplitude Decay e Level.
Un Noise Filter Multimode (HP-BP-LP) dotato di Frequency, Resonance, Sweep Amount e Decay.
Un Bend Envelope per i due oscillatori Master e Slave.
Una generazione Click indipendente sul transiente iniziale
Una regolazione di Noise Volume.
Il sistema prevede, inoltre, laccesso immediato a 32 preset factory, e la possibilit di editare liberamente i
parametri di sintesi.
Patch SS010 Drum_Synth
1.2 Noise Generator
1.2.1 Colori del rumore
In maniera analoga a quanto succede con i fenomeni ottici, si parla di rumore bianco (white noise) quando il
segnale generato contiene al suo interno tutte le frequenze dello spettro acustico con egual peso sonoro; il
suo timbro facilmente assimilabile al suono causato da un getto di vapore o, se preferito, al rumore
prodotto da unapparecchio televisivo completamente fuori sintonia.
Purtroppo, il normale comportamento del nostro orecchio percepisce il rumore bianco privilegiando le
frequenze medio acute, a discapito di quelle medio basse: per garantire una (apparente) eguaglianza
timbrica, diventa necessario filtrare il rumore bianco attraverso un modulo passa basso che, con una
pendenza (slope) pari a -3 dB/Oct, provveder ad attenuare le frequenze pi acute. Il risultato di questo
filtraggio prende nome di rumore rosa (pink noise) e, ad un ascolto veloce, risulter maggiormente
bilanciato nelle sue componenti timbriche.
Un terzo tipo di rumore, viene ottenuto filtrando in maniera particolarmente drastica il rumore bianco; il
rumore a bassa frequenza (low frequency noise o slow random) significativamente privo di componenti /
frequenze acute e pertanto il suo timbro viene facilmente assimilato ad un rombo continuo; concettualmente
assimilabile ad un Control Voltage in banda sub audio con escursione pari a +/- 5V, viene ottenuto lasciando
operativa una banda di frequenza contenuta tra 0.1 e 10 Hertz.
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Chiaramente, nelle strutture pi limitate, la generazione del rumore pu essere inserita direttamente
allinterno delle possibili forme donda emesse da uno degli oscillatori disponibili; in tutti i casi, necessario
ricordare che le diverse colorazioni del rumore possono essere sempre ottenute processando il segnale
attraverso un modulo di filtraggio passa basso.
Patch SS011 Noise
1.2.4 Rumore come sorgente di modulazione
Oltre che come segnale audio, il noise generator pu essere utilizzato come sorgente di tensioni casuali utili
a modificare (modulare) il comportamento di altri moduli. Gli esempi pi banali sono relativi allimpiego
sullintonazione degli oscillatori e sulla frequenza di taglio del filtro.
Patch SS012 Noise Mod
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