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QUESTIONARIO

1. Prova a riassumere le caratteristiche principali del madrigale del ‘500. 


2. Commenta e analizza il bianco e dolce cigno di Arcadelt
3. Quali sono le principali novità introdotte da Claudio Monteverdi per il  madrigale.
4. Descrivere lo stile compositivo del principe Carlo Gesualdo da Venosa, anche con il
commento e l’analisi di qualche suo madrigale.
5. Cosa erano gli Intermedi e descrivi qualche esempio di Intermedio?
6. Che ruolo ha avuto la “Camerata de’ Bardi” nella nascita dell’opera in musica?
7. Cosa intendiamo per stile recitativo?
8. principali tra l’Euridice di Peri e l’Orfeo di Monteverdi? Quali sono le differenze
9. Quali sono gli esponenti principali della “Camerata de’ Bardi”?
10. Qual è la struttura delle prime opere in musica?

RISPOSTE

1) Le caratteristiche del Madrigale sono 5:


 Completa attenzione per il testo poetico
 Piena attenzione a tutte le voci
 I madrigalismi
 Uso del contrappunto ad imitazione
 Accordi con cromatismi o consonanti

2) Il bianco e il dolce cigno è uno dei brani più importanti di Arcadelt. Il testo è formato in
quattro parti:

 Nei versi 1-3 si afferma l’analogia tra il cigno e il poeta evidenziando la sofferenza che lo
accomuna.
 Nei versi 4-6 si evidenziano le differenze all’interno dell’analogia
 I versi 7-8 colgono l’assurda condizione dell’amante
Ascoltando il madrigale, si evince la grande sofferenza

3) Monteverdi scrisse otto madrigali in due periodi:

 1-5 quando era al servizio dei Gonzaga (1587/1605)


 6-8 quando era a Venezia come M. di Cappella nella chiesa di San Marco uno dei luoghi più
prestigiosi d’Europa.
Lo stile dei primi 5 madrigali risente fortemente l’influsso del linguaggio descrittivo e di modi
intensamente espressivi, come: improvvisi slanci melodici, urti armonici dissonanti,
sfruttamento delle voci acute. Questi avvengono soprattutto dal libro IV in poi, dove si
accostano allo stile recitativo in cui l’autore prescrive un solo accordo, lasciando agli esecutori
la scelta di valori meglio corrispondenti.
Lo stile Veneziano si dedica all’esplorazione piena delle risorse della monodia da camera e allo
stile recitativo sfruttando a pieno le voci solistiche e gli strumenti.
Il linguaggio madrigalesco consegue così una ricchezza di mezzi espressivi, stilistici e formali.
La sua figura occupò nei primi decenni del 17° secolo una posizione di grande rilievo nel
panorama musicale. Tutto ciò è dovuto sia dalla esperienze stilistiche maturate
successivamente e anche da un ricco vantaggio di mezzi stilistici e formali.

4) Carlo Gesualdo da Venosa compose madrigali all’età di 19 anni che, pur rifacendosi allo stile
Monteverdiano, mostrano uno stile originale ed orientato verso la sperimentazione

 Mostra il suo interesse per il testo letterario


 Il suo stile compositivo è ricco di virtuosismo e di contrappunti
 Originalità dello stile e per la modernità di certe soluzioni armoniche che arriveranno
poi ad infrangere rigidi canoni del contrappunto del suo tempo facendo uso di
cromatismo, della modulazione de di armonizzazioni ardite rendendolo un esempio per
molti artisti del 900, in particolare Stravinski.

“Sento che nel partire” parla di un poeta afflitto dal sentimento della morte in contrapposizione
alle incertezze d’amore.

5) L’intermezzo è un brano d’orchestra eseguito tra un atto e l’altro con lo scopo di intrattenere il
pubblico.

6) La Camerata De Bardi contribuì alla nascita del Recitar Cantando e del Melodramma (uno
spettacolo con canto, musica e azione scenica)

7) Lo stile recitativo è una composizione utilizzata prevalentemente nei melodrammi, concerti,


oratori e soprattutto dell’opera.
Nel recitativo il cantante si esprime attraverso uno stile sillabico accompagnato dal basso
continuo.

8) Fra le varie differenze tra l’Euridice di Peri e L’Orfeo di Monteverdi, troviamo:


 I brani corali di Peri sono all’unisono
 L’Euridice è formato da 5 capitoli
L’Orfeo da 5 Atti preceduti da un Prologo
 Il recitativo del ritmo dell’Euridice è libero con versi sciolti
Quello dell’Orfeo viene interrotto da un certo numero di pezzi che hanno uno svolgimento
chiuso a se stesso.
 Nell’Euridice sono assenti le ripetizioni di parole, non periodica e irregolare alla sonata ritmica
Nell’Orfeo il profilo vocale delle arie impiega una gamma più ridotta di valori ritmici e si fa uso di
qualche ripetizione
 L’ambito vocale dell’Euridice è assai delimitato, di rado supera la 5
Nell’Orfeo i brani corali sono più ampi e distesi

9) I massimi esponenti della Camerata Debardi sono: lo stesso Conte Debardi, gli intellettuali
dell’epoca e i musicisti. Ricordiamo Vincenzo Galilei, padre di Galileo Galilei; Jacopo Peri; Emilio De
Cavalieri.

10) La struttura è composta da: ARIA, DUETTO, RECITATIVO, ARIOSI e CONCERTATO in vari
intermezzi.

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