Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’ITALIA E L’INDIA
TRA MITO E STORIA
di Côme Carpentier de Gourdon*
fondato sulla cosmogonia e sulla mitologia, nel secondo una fede missionaria rivelata
61
DOSSARIO
phala, “frutto”. I nomi di altre divinità latine, come Giove (Yava), Saturno (figlio di
62
L’ITALIA E L’INDIA TRA MITO E STORIA
lakshmanrekha del Ramayana, venne costruita l’Urbe; su tutto il territorio del futuro
63
DOSSARIO
Roma e Costantinopoli
La conquista della sponda orientale del Mediterraneo diede a Roma un più facile
accesso alle risorse materiali e culturali della Grecia, dell’Egitto e della Siria, che a
loro volta costituirono il tramite per i contatti con l’Asia, sia attraverso l’Iran (Via
della seta) si attraverso l’Arabia (Via delle spezie). L’entità dei commerci che si
svilupparono tra i porti del Mar Rosso (Coptos e Myos Hormos), il delta mesopotamico
e gli empori marittimi dell’India, soprattutto a partire dal 30 a.C, è stata spesso
sottovalutata; tuttavia, come ci mostrano il Periplum Maris Erythraei ed altre relazioni,
tali traffici furono intensi e coinvolgevano centinaia di imbarcazioni commerciali ogni
anni, quando i venti lo permettevano. Tra le più rilevanti importazioni dall’India, sono
attestati il cotone e la seta, il legno di tek, i diamanti, le perle e le spezie.
È certo che in alcune grandi città di entrambe le regioni si formarono consistenti e
prospere colonie mercantili e che la loro influenza culturale e religiosa fu grande.
Siccome i domini orientali di Roma rimasero ampiamente sotto l’influsso ellenistico,
dall’Italia si continuò a guardare all’India principalmente attraverso il prisma delle
interpretazioni greche e attraverso le relazioni redatte fin dall’epoca delle campagne
di Alessandro da diplomatici quali Megastene e da altri viaggiatori. Se Catone, mosso
da considerazioni pratiche d’ordine morale ed economico, si preoccupava per la grave
perdita di ricchezza che sarebbe risultata dall’amore dei suoi concittadini per il lusso
asiatico e in particolare le spezie e le gemme dell’India, altri erano affascinati dalla
spiritualità braminica, dalla cosmologia e dalle leggende dell’Asia meridionale e da
concetti quali la reincarnazione. Un evidente effetto di questa influenza si trova nelle
mode “indianizzanti” manifestamente adottate dalle classi elevate in età tardoimperiale,
nonché nella popolarità di divinità indo-iraniche quali Sabazio, Cibele e Mithra.
Alessandria fu il centro d’irradiazione delle idee e delle filosofie indiane nel
Mediterraneo. D’altro canto, l’influenza della cultura greco-latina è meno facile da
individuare, perché venne assorbita senza troppe difficoltà nella vasta area indiana ed
anche, forse, perché la divisione della società in caste non agevolò la mescolanza
degli stranieri con la popolazione locale. Vi sono comunque elementi che rinviano alle
origini mediterranee di certi gruppi etnici sulla costa occidentale dell’India, dal Gujarat
EURASIA
al Kerala: in particolare i Kurgi, che vivono nel piccolo Stato meridionale di Mercara,
64
L’ITALIA E L’INDIA TRA MITO E STORIA
65