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L’Europa 1

alla vigilia del Mille


Gentile - Ronga - Rossi

ERODOTO MAGAZINE
Corso di storia, Cittadinanza e Costituzione

Unità

L’Europa alla vigilia del Mille


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Unità 0 VIDEO La mentalità religiosa
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alla vigilia del Mille
PERIODIZZAZIONE

▪ Medioevo = «età di mezzo»


(epoca compresa tra l’età classica greco-romana e il Rinascimento).

▪ Secondo la periodizzazione più diffusa, il Medioevo inizia nel 476


(caduta dell’Impero romano) e termina nel 1492 (scoperta dell’America).

▪ Il Medioevo è suddiviso in:


• Alto Medioevo, dal 476 al 1000;
• Basso Medioevo, dal 1000 al 1492.

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I PROTAGONISTI DEL MEDIOEVO

▪ In età medievale, i territori dell’Occidente erano occupati e organizzati da:


Il battesimo
di Clodoveo, tavoletta
• le popolazioni di origine germanica, che sin dal III secolo d.C. in avorio del IX
si mossero verso i confini dell’impero di Roma e poi ne occuparono secolo. Amiens,
Museo della
l’intero territorio, formando i regni romano-barbarici; Piccardia.

• il Regno dei Franchi, che conobbe


un’importante evoluzione e si
caratterizzò per una significativa
ricezione del messaggio cristiano;
• la Chiesa di Roma, che rappresentò
un riferimento stabile e organizzato
e si impose come una vera
e propria istituzione politica.

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CARTA Il mondo tra il V e il X secolo
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IL REGNO DEI FRANCHI

▪ Il regno dei Franchi avviò una politica


di espansione e si trasformò in un impero, con
l’ambizione di rievocare
l’antico Impero Romano.

LIN IMMAGINE COMMENTATA La conversione di Clodov


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CARTA L’estensione dei regno dei Franchi

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L’IMPERO CAROLINGIO

▪ Carlo Magno (742-814) fu incoronato imperatore nell’anno 800 da papa Leone III.

▪ Il suo impero comprendeva i territori oggi corrispondenti alla Francia, alla Germania,
alla Svizzera, all’Austria e all’Italia settentrionale.

▪ L’estensione del territorio e il forte legame


con la Chiesa alimentarono l’ideale
della rinascita dell’antico impero
di Roma («Sacro Romano Impero»).

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IMMAGINE COMMENTATA
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L’incoronazione di Carlo Magno

L’incoronazione di Carlo Magno da parte


di papa Leone III in una miniatura medievale.

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DUE CENTRI DI POTERE

▪ L’impero carolingio era caratterizzato dall’alleanza


tra il potere spirituale della Chiesa cattolica di Roma
e il potere temporale dell’imperatore:
• la Chiesa aveva la sua struttura organizzativa nei monasteri, governati
dagli abati, e in una rete di parrocchie
che formavano le diocesi, governate dai vescovi;
• l’imperatore esercitava il suo potere con l’aiuto di conti, marchesi e
duchi. I fedeli delegati del sovrano erano riuniti nella corte, il palatium,
con sede ad Aquisgrana.

Statuetta equestre di Carlo Magno,


IX secolo. Parigi, Museo del Louvre.

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Chiesa, Impero e il potere universale

Le due Istituzioni più potenti nell’Europa del IX secolo furono quindi l’Impero e la Chiesa.
Il conflitto fra queste due istituzioni caratterizza tutto il basso Medioevo, in quanto entrambe concepivano il
loro potere come UNIVERSALE, ossia come un potere esercitato sull’intera comunità di cristiani, senza
limiti territoriali o di contenuto.
Ognuna delle due istituzioni rifiutava di essere subordinata all’altra e pretendeva di esercitare il potere in
modo illimitato.
L’idea dell’esercizio del potere in ambito medievale era molto diversa da quella attuale in cui i poteri sono
separati e limitati, proprio per impedire che un’istituzione possa prevaricare le altre.
(Es Governo, Parlamento, Magistratura, Enti locali, ecc.)

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LA FINE DELL’IMPERO CAROLINGIO
▪ Alla morte di Carlo Magno (814) si scatenò un lungo contrasto tra i suoi
eredi per la spartizione dei territori dell’impero.
▪ Con il Giuramento di Strasburgo (842) e poi con il Trattato
di Verdun (843) i territori dell’impero furono spartiti tra
i tre nipoti di Carlo Magno:
• a Lotario venne riconosciuto il Regno d’Italia, più una
regione a occidente del Reno, chiamata Lotaringia; a lui venne concesso
il titolo di Imperatore.
• a Ludovico il Germanico venne attribuito
il Regno di Germania;
• a Carlo il Calvo fu affidato il Regno di Francia.

LIN Tondo in avorio raffigurante Carlo Magno


CARTA L’impero carolingio dopo il Trattato di Verdun con la moglie longobarda Ermengarda.
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LA DIVISIONE
DELL’IMPERO CAROLINGIO

▪ La suddivisione avvenuta
tra i successori di Carlo Magno
non era semplicemente
geografica: alle tre grandi zone
corrispondevano ormai tre nuclei
nazionali abbastanza definiti: italiano,
tedesco, francese

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LA SOCIETÀ FEUDALE

▪ Il feudalesimo è l’organizzazione politica, economica


Il momento dell’«omaggio» in una miniatura del XIII
secolo. Perpignano, Archivio Dipartimentale. Il
giuramento di vassallaggio era un atto amministrativo
e sociale che si affermò a partire dall’impero carolingio documentato, tanto da essere trascritto su un testo
notarile.
e che si basava sul sistema vassallatico.

▪ Il sistema vassallatico consisteva in una serie di rapporti di reciproca


fedeltà, aiuto e obbedienza che legavano il più forte al più debole,
chiamato vassallo, «uomo di un altro».

▪ Il vassallo riceveva dal signore un feudo, cioè un territorio da


governare, e alcuni privilegi, chiamati immunità.

LIN IMMAGINE COMMENTATA Le tre fasi della cerimonia di investitura


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▪ Il Capitolare di Quierzy,

▪ Il potere del re e dell’Imperatore vengono limitati in seguito all’emanazione nell’877, dell Capitolare
di Quierzy,
Carlo il Calvo riconobbe l’ereditarietà dei feudi. Con questo provvedimento si stabilisce che il feudo
poteva essere trasmesso ai propri eredi. Il feudatario diventa così un piccolo sovrano sul proprio
territorio, esautorando i poteri del re o dell’Imperatore.

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I TRE ORDINI

▪ Secondo la teoria dei tre ordini (elaborata


intorno al 1015 dal vescovo Adalberone di Laon),
la società feudale era armoniosamente
tripartita in tre gruppi:
• coloro che pregano, gli oratores, cioè il clero;
• coloro che combattono, i bellatores, cioè i nobili;
• coloro che devono garantire a tutti i mezzi
di sostentamento, i laboratores,
cioè i contadini e gli artigiani.

I tre ordini della società medievale,


miniatura da un manoscritto del
XIV secolo.

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LE INVASIONI DEL IX-X SECOLO

▪ Tra la fine del IX e il X secolo l’Europa occidentale


fu sconvolta da una serie di invasioni di popolazioni
provenienti da nord, da nord-est e da sud:
• gli Arabi, chiamati dagli Europei Saraceni,
si dedicarono al saccheggio e ad atti
di pirateria lungo le coste meridionali dell’Italia;
l’impresa più consistente fu la conquista della Sicilia;
• i Vichinghi, che gli Europei chiamavano Normanni, si insediarono nei territori Guerriero saraceno a cavallo;
affresco del XIII secolo.
Pernes-les-Fontaines,
settentrionali della Francia e qui ottennero dal re alcune contee da cui ebbe Tour Ferrande.
origine il ducato di Normandia;
• gli Ungari si insediarono in Pannonia ed effettuarono incursioni soprattutto in
Germania, in Francia e nell’Italia settentrionale.
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LE INVASIONI DEL IX-XI SECOLO

▪ La nuova ondata di invasioni suscitò


molto timore tra le popolazioni
e suscitò bisogno di protezione.

Vichinghi sul drakkar


(1100),
da una miniatura
dell’abbazia
di Saint-Aubin, in
Francia.
L’imbarcazione era
usata per scopi
militari o per viaggi
di esplorazione.

LIN
CARTA Le invasioni del IX e X secolo
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L’INCASTELLAMENTO

▪ Per difendersi dalle invasioni, a partire


dal IX secolo, signori e sovrani fecero costruire dei
castelli, edifici fortificati che potevano fornire un
rifugio in caso di necessità.

▪ È questo il fenomeno dell’incastellamento.

▪ Attorno alle mura si formarono dei villaggi


e i castelli divennero centri di potere autonomi.

▪ Si formarono vere e proprie signorie locali.

LIN
IMMAGINE COMMENTATA
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Ricostruzione di un castello. Il castello
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Il Sacro Romano Impero

• Alla fine del X secolo L’Impero


comprende una compagine di
popolazioni germaniche
corrispondenti agli attuali
• Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo,
Francia Orientale, Svizzera.
• Inoltre l’Imperatore è re di
Germania, di Borgogna e Italia

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La fragilità dell’Imperatore

• La posizione politica
dell’Imperatore risulta fragile in
quanto dipendente dall’appoggio
militare dei grandi signori
germanici.
• La sua elezione dipendeva infatti
dall’assemblea riunita dei principi
tedeschi e doveva essere poi
consacrata dal papa

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I nemici dell’autorità Imperiale

• L’autorità dell’imperatore è quindi indebolita da tre elementi

• Il Papa
I grandi signori feudali

• I Comuni

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Ottone I di Sassonia 962-973 d.C

• Nel 962 Ottone I, duca di Sassonia, acquisisce il titolo di Imperatore


• Nello stesso anno egli promulga il Privilegium othonis, un documento secondo il quale:
• Vengono riconosciuti la proprietà e i diritti della Chiesa;
• Il Papa, una volta eletto, deve prestare giuramento all’Imperatore;
• L’Imperatore, inoltre, ha il diritto di esprimere un parere preventivo sull’elezione del
Pontefice.
• Il Papa deve consacrare imperatori esclusivamente di origine germanica.

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La politica di Ottone I contro i nobili

• Di fronte alle tendenze autonomistiche dei nobili tedeschi, Ottone I incrementò la forza dei
vescovi, nominandoli lui stesso e attribuendo loro benefici di tipo feudale (VESCOVI-
CONTI)
• In questo modo si crea una schiera di vescovi a lui fedeli;
• Inoltre, essendo vincolati dal voto del celibato, Ottone annulla il problema dell’eredità del
feudo: alla morte del vescovo il feudo torna di nuovo in possesso dell’Imperatore;
• Viene riconosciuto Imperatore anche dall’Imperatore di Bisanzio e gli si sottomettono anche i
ducati Longobardi di Spoleto e Benevento

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I successori di Ottone I

• La politica di Ottone I ebbe come conseguenze :


• un generale rafforzamento dell’autorità imperiale su quella papale e sull’autonomismo dei
signori feudali;
• una determinazione in senso nazionale dell’Impero,(SACRO ROMANO IMPERO
GERMANICO);

• I Successori di Ottone, Ottone II e Ottone III, non riescono a proseguire la brillante carriera di
Ottone I.
• Finisce con loro la dinastia di Sassonia.

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IL SACRO ROMANO
IMPERO GERMANICO

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L’Italia meridionale intorno all’anno Mille

• Fino ai primi decenni dell’XI


secolo l’Italia meridionale è così
suddivisa:
• Ducato longobardo di Benevento
• Possedimenti bizantini (Puglia,
Basilicata, Calabria)
• Possedimenti arabi (Sicilia)

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L’arrivo dei Normanni

• Nei primi decenni dell’XI secolo alcune formazioni di mercenari Normanni arrivarono in
Italia a sostegno dei signori locali contro la dominazione bizantina.
• Tra questi si affermò la famiglia degli Altavilla, proveniente dalla Normandia.
• Nel corso della prima metà dell’XI secolo i Normanni, partendo dalla conquista dei feudi di
Aversa e Menfi, arrivarono di fatto a controllare tutta l’Italia Meridionale.

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La posizione del Papa

• Inizialmente il Papa Leone IX fu ostile all’espansione normanna ma successivamente si


alleò con loro.
• Tale cambiamento di politica fu determinato dalla definitiva rottura del Papa con l’Impero
bizantino a seguito dello scisma d’Oriente del 1054.
• Successivamente, Niccolò II concesse a Roberto il Guiscardo (L’Astuto) il titolo di duca di
Puglia, Calabria e Sicilia, in qualità di vassallo.
• Inoltre questa nuova alleanza stimolò la cacciata degli Arabi dalla Sicilia da parte del
fratello di Roberto, Ruggero d’Altavilla.
• Nel 1130 Ruggero II d’Altavilla unificò tutti domini del Sud Italia nel Regno di Sicilia,
con capitale Palermo.

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Lo scisma d’Oriente (1054)

• Nel 1054 si giunse a uno scisma tra la Chiesa di Roma (cattolica) e la Chiesa di
Bisanzio (ortodossa)
• Con l’espressione scisma d’Oriente si intende la separazione della chiesa cristiana
ortodossa da quella romana cattolica.
• Lo scisma si produsse in primo luogo per motivi teologici riguardanti la natura della
Trinità: i Bizantini ritenevano che la figura di Gesù non potesse essere equiparata a
quella di Dio padre e dello Spirito Santo.
• Ma alla base dello scisma vi erano anche ragioni di natura politica in quanto il
patriarca di Costantinopoli (Michele Cerulario) non riconosceva il Papa ( = vescovo
di Roma) come capo del mondo cristiano.

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Le caratteristiche del regno normanno

• l regno Normanno costituiva una potenza territoriale e militare di notevole importanza e


di proporzioni considerevoli, specie a confronto con la frammentata realtà politica dell'Italia
centro settentrionale.
• Facendo tesoro delle strutture amministrative e organizzative ereditate da arabi e bizantini, i
re Normanni imposero una organizzazione centralizzata. Il potere Regio tuttavia, non era
l'unico presente nel regno in quanto esistevano grandi feudatari, laici ed ecclesiastici, dotati
di ampie autonomie che esercitavano poteri di tipo signorile.
• Anche se nel quadro del regno Normanno alcune città mantennero gradi di autonomia, il
centralismo Normanno impedì la formazione di un movimento comunale paragonabile a
quello che andava sviluppandosi nella parte centro-settentrionale

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LA CRISI DELLA CHIESA

▪ Tra il IX e il X secolo la Chiesa versava in una profonda crisi:


• il papato era subordinato all’autorità imperiale
dal Privilegio di Ottone;
• le famiglie nobili romane erano in continua lotta tra loro per far
eleggere papa un loro rappresentante;

• nei gradi inferiori della Chiesa, spesso si ricorreva


alla simonìa per ottenere il titolo di vescovo-conte; Ottone I, con il suo Privilegio, aveva
subordinato il papato all’autorità
• nel clero era molto diffuso il nicolaismo; dell’imperatore.

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L’ABBAZIA DI CLUNY
▪ Nel 910 a Cluny, in Borgogna, venne fondata un’abbazia
che intendeva opporsi a ogni fenomeno di corruzione
ecclesiastica
e dedicarsi soprattutto alla spiritualità attraverso lo studio e
la preghiera.
▪ Il monastero venne sottomesso all’autorità diretta del
Papa, in modo da evitare l’ingerenza di feudatari locali
▪ I cluniacensi basavano la loro fede sulla fedeltà alla regola
benedettina e sulla purezza di vita.

▪ L’abbazia di Cluny divenne presto il centro monastico più


potente e influente dell’epoca. Consacrazione dell’altare della chiesa dell’Abbazia di
Cluny
da parte del pontefice, miniatura dell’XI secolo.
LIN
K IMMAGINE COMMENTATA L’abbazia di Cluny
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I MOVIMENTI PER LA RIFORMA DELLA CHIESA

▪ Molti nuovi ordini religiosi seguirono l’esempio di Cluny (es. i cistercensi nel 1098).
▪ L’esigenza di una riforma della Chiesa venne sostenuta anche da movimenti popolari (es.
movimento della patarìa a Milano nell’XI secolo).

▪ Da queste realtà provennero anche due papi, per dimostrare


che la volontà di riformare la Chiesa era sentita a tutti i livelli:
Alessandro II (1061-1073) e Gregorio VII (1015-1085).

▪ Il predecessore di Gregorio VII, papa Nicolò II, nel 1059,


Mulino mistico,
aveva convocato a Roma il Concilio Lateranense capitello dal chiostro
dell’Abbazia della
per stabilire nuove regole sull’elezione papale: per riaffermare l’autonomia della Chiesa, Sainte Madeleine, a
Vezéley.
l’elezione del pontefice fu affidata ai cardinali.

L’Europa 31 Mulino mistico,


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capitello dal chiostro
L’IDEALE CAVALLERESCO

▪ Durante l’epoca feudale si creò un clima di violenza e di sopraffazione. Cavaliere in battaglia,


miniatura dagli Annales
genuenses,
▪ In questo contesto la Chiesa intervenne per limitare e correggere XV secolo. Parigi,
Biblioteca nazionale di
i soprusi, promuovendo la «pace o tregua di Dio»: la proibizione, Francia.

pena la scomunica, del ricorso alla guerra in un determinato periodo.

▪ Le «paci di Dio» contribuirono alla costruzione


di un ideale cavalleresco, esaltato dall’epica letteraria,
sul modello della Chanson de Roland.

▪ L’etica cavalleresca aveva come fondamento


le virtù della lealtà e del coraggio.

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IMMAGINE COMMENTATA La Chanson de Roland
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LA FEDE CRISTIANA NEL MEDIOEVO

▪ L’Europa medievale era unita dalla fede cristiana.

▪ La mentalità religiosa dell’uomo medievale


si caratterizzava per una visione dualistica:
la lotta tra il bene e il male.

▪ Nelle credenze popolari medievali si attribuiva grande


rilevanza ai miracoli e soprattutto ai santi, intesi come
intermediari tra Dio e gli uomini.

▪ Era diffuso il culto delle reliquie, alle quali venivano


attribuiti poteri sovrannaturali.

I dannati, particolare del Giudizio Universale, XI secolo. Torcello,


basilica di Santa Maria Assunta.

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