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LA SOCIETA’ FEUDALE
Essa era tripartita in tre ordini:
1) Gli Oratores; Il clero, coloro che pregano
2) I Bellatores cioè i nobili, coloro che combattono
3) I Laboratores cioè i servi, coloro che devono garantire a tutti
i mezzi di sostentamento
L’appartenenza ad una classe non implicava differenza di fronte
alla legge, invece nel Medioevo gli uomini non godevano degli
stessi diritti. La nobiltà e il Clero erano sostanzialmente esentati
dal pagamento delle tasse, e non potevano esercitare mestieri
disonorevoli. Dunque l’ordine è un insieme di uomini che hanno
gli stessi diritti.
LA CHIESA E LO SCONTRO CON L’IMPERO
LA SACRALITA’ DEL POTERE REGIO
I re, vedendo la progressiva crescita dei feudatari, decisero di
accentuare gli aspetti della sacralità con il rito dell’unzione papale
durante l’incoronazione, la quale equivaleva come una sorta di
santificazione, tanto che in Francia il re si era attribuito poteri
miracolosi come la guarigione. Questi erano re taumaturghi
perché il mito del tocco miracoloso voleva dimostrare che Dio
operava tramite il corpo del re.
LA RIFORMA DAL BASSO
La riforma della chiesa venne sostenuta in primo luogo da
movimenti popolari che combattevano la corruzione del clero
La lotta per le investiture
Enrico IV reagì con estrema durezza al Dictatus Papae: nella
seconda metà dell’anno mille convocò a Worms un concilio di
vescovi tedeschi che deposero il papa, tanto che Enrico IV mandò
una lettera al papa in cui lo malediceva. Le più grandi
ripercussioni della lotta si ebbero in Germania: infatti i feudatari
si ribellarono all’imperatore, con l’intento di approfittare della
situazione per sottrarsi alla sua autorità.
Per impedire la distruzione dell’impero il re decise di accordarsi
con il papa Gregorio VII per togliere la scomunica. Tanto che il re
si recò a Roma per chiedere il perdono. Solamente al terzo giorno
acconsentì a togliergli la scomunica.
LA MENTALITA’ MEDIEVALE
La mentalità religiosa
L’Europa medievale era un continente di fede cristiana infatti
quasi tutti erano stati battezzati. La mentalità religiosa dell’uomo
medievale era caratterizzata della visione dualistica: la lotta tra il
bene e il male, il primo, interpretato da Dio, il secondo
interpretato da satana, una creatura di dio, un angelo, che aveva
rifiutato Dio dando origine all’inferno.
<<Come in cielo, così in terra>>
Nel medioevo l’uomo non faceva alcuna distinzione tra reale e
sovrannaturale. Infatti era accettata l’idea che la terra e il cielo
erano strettamente collegati. L’universo veniva concepito come
un sistema di sfere concentriche tra le quali, quella più elevata
era riservata a Dio, che imprimeva il moto ai corpi celesti.