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IL MEDIOEVO CONTESTO STORICO-GEOGRAFICO

Il medioevo è definito età di mezzo, iniziando nel 410, con il sacco


di Roma, e finisce nel 1492, la scoperta dell’America.
Di solito il medioevo si suddivide in due periodi a loro volta
differenti: L’alto Medioevo, che va dal 410 d.C all’anno 1000 circa,
e il Basso Medioevo, che va dall’anno 1000 circa al 1492.
Nel novecento fu introdotto inoltre una nuova periodizzazione
chiamata Tarda Antichità, che comprende l’epoca del III al VIII
secolo d.C., usata per descrivere l’epoca di transizione tra il
mondo antico e quello medievale.

LA SOCIETA’ FEUDALE
Essa era tripartita in tre ordini:
1) Gli Oratores; Il clero, coloro che pregano
2) I Bellatores cioè i nobili, coloro che combattono
3) I Laboratores cioè i servi, coloro che devono garantire a tutti
i mezzi di sostentamento
L’appartenenza ad una classe non implicava differenza di fronte
alla legge, invece nel Medioevo gli uomini non godevano degli
stessi diritti. La nobiltà e il Clero erano sostanzialmente esentati
dal pagamento delle tasse, e non potevano esercitare mestieri
disonorevoli. Dunque l’ordine è un insieme di uomini che hanno
gli stessi diritti.
LA CHIESA E LO SCONTRO CON L’IMPERO
LA SACRALITA’ DEL POTERE REGIO
I re, vedendo la progressiva crescita dei feudatari, decisero di
accentuare gli aspetti della sacralità con il rito dell’unzione papale
durante l’incoronazione, la quale equivaleva come una sorta di
santificazione, tanto che in Francia il re si era attribuito poteri
miracolosi come la guarigione. Questi erano re taumaturghi
perché il mito del tocco miracoloso voleva dimostrare che Dio
operava tramite il corpo del re.
LA RIFORMA DAL BASSO
La riforma della chiesa venne sostenuta in primo luogo da
movimenti popolari che combattevano la corruzione del clero
La lotta per le investiture
Enrico IV reagì con estrema durezza al Dictatus Papae: nella
seconda metà dell’anno mille convocò a Worms un concilio di
vescovi tedeschi che deposero il papa, tanto che Enrico IV mandò
una lettera al papa in cui lo malediceva. Le più grandi
ripercussioni della lotta si ebbero in Germania: infatti i feudatari
si ribellarono all’imperatore, con l’intento di approfittare della
situazione per sottrarsi alla sua autorità.
Per impedire la distruzione dell’impero il re decise di accordarsi
con il papa Gregorio VII per togliere la scomunica. Tanto che il re
si recò a Roma per chiedere il perdono. Solamente al terzo giorno
acconsentì a togliergli la scomunica.
LA MENTALITA’ MEDIEVALE
La mentalità religiosa
L’Europa medievale era un continente di fede cristiana infatti
quasi tutti erano stati battezzati. La mentalità religiosa dell’uomo
medievale era caratterizzata della visione dualistica: la lotta tra il
bene e il male, il primo, interpretato da Dio, il secondo
interpretato da satana, una creatura di dio, un angelo, che aveva
rifiutato Dio dando origine all’inferno.
<<Come in cielo, così in terra>>
Nel medioevo l’uomo non faceva alcuna distinzione tra reale e
sovrannaturale. Infatti era accettata l’idea che la terra e il cielo
erano strettamente collegati. L’universo veniva concepito come
un sistema di sfere concentriche tra le quali, quella più elevata
era riservata a Dio, che imprimeva il moto ai corpi celesti.

LA SOCIETA’ FEUDALE (SECONDO MARC BLOCH)


Prende in esame le origini del sistema feudale e ne individua le
basi considerando la presenza di un’aristocrazia guerriera e un
sistema gerarchico che legava un capo e i suoi subordinati.
I meccanismi attraverso l'evoluzione della società europea, dalla
dissoluzione dell'impero carolingio e dalle ultime invasioni
barbariche fino alla rinascita del primo Duecento. Egli ripercorre
la formazione dei vincoli di dipendenza, che emergono
attraverso l'interagire dell'ambiente e dei legami tra uomo e
uomo, dandoci un'articolata definizione delle classi sociali e del
governo degli uomini.
Il feudalismo europeo Causato dalle invasioni barbariche
(germaniche)
Caratterizzato da:
- rallentamento della vita di relazione
- circolazione monetaria troppo atrofizzata per permettere
una burocrazia stipendiata
- mentalità attaccata al sensibile e al prossimo.
La società feudale fu una società diseguale, piutosto che
gerarchizzata
Infatti la regolarità dell’ordinamento sociale è troppo male
assicurata per permettere la rigorosa costituzione di caste
regolari.
Sempre si riscontra una rigida soggezione economica di una
gran moltitudine di umili ad alcuni potenti
Il feudalesimo estese e consolidò le forme di sfruttamento
precedenti (quali la villa romana e la chefferie germanica)
dell’uomo da parte dell’uomo
Congiungendo il diritto al reddito del suolo, col diritto al
comando: ne fece la signoria
A profitto di un’oligarchia di prelati o di monaci, incaricati di
rendere propizio il ciclo, e soprattutto a guadagno di
un’oligarchia di guerrieri
Tra la classe dei capi e dei guerrieri di professione ci fu quasi
una completa coincidenza
Il legame umano caratteristico fu quello del subordinato ad un
capo prossimo -> uomo di un altro uomo
Vari elementi intervennero a nascondere la verità
dell’obbligazione:
-L’ereditarietà: naturale in una società in cui la famiglia
conservava una salda struttura;
-L’usanza dell’accasamento: patto in base al quale il vassallo
diventa membro del consiglio del signore e resta sostegno
militare;
-La pluralità degli omaggi.
La lealtà dell’accomendato (vassallo) rimaneva, in molti casi,
una grande forza, ma, a prevenire il frazionamento essa si
dimostrò inefficace.
Nel secolo XI la tendenza alla disgregazione era troppo forte.
In nessun paese, la popolazione rurale cadde totalmente nei
vincoli di una dipendenza personale ed ereditaria.
Quasi ovunque, se pur in numero variabile a seconda delle
regioni, sopravvissero allodi, grandi o piccoli.
*Allodio: proprietà libera di tasse e oneri feudali.
Il concetto dello Stato non scomparve mai in maniera assoluta e,
dove conservò maggior forza, degli uomini continuarono a
chiamarsi “liberi”, nel senso antico della parola, perché
dipendevano solamente dal capo del popolo o dai suoi
rappresentanti .

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