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L’Europa dopo l’anno Mille

200-600

Diminuzione della

popolazione

europea

1000

Inizia il basso

Medioevo

XII sec.

Primi mulini a vento

in Europa

X-XIII sec.

Crescita della

popolazione europea e

sviluppo agricolo

La crescita della popolazione europea dopo il Mille

All’inizio del Medioevo (anno 600) la popolazione europea era drasticamente diminuita.

Nell’anno Mille è quasi raddoppiata e continua a crescere no al picco del 1300.

Le cause principali della crescita demogra ca furono:

-la minore di usione di malattie;

-l’aumento della produzione agricola.

Lo sviluppo dell’agricoltura

-Estensione delle terre coltivate, disboscamento delle foreste e boni ca di terreni paludosi.

-Utilizzo di nuove tecniche di coltivazione che permettono di ottenere raccolti più ricchi.

-Utilizzo di nuovi strumenti, come l’aratro pesante e i mulini a vento e ad acqua.

L’aratro pesante era trainato da Dall’XI secolo si di ondono i


animali
mulini ad acqua per la

dotati di giogo rigido. Aveva le produzione di farina o olio.

ruote e due

lame di ferro: il coltro spaccava I mulini a vento

le zolle; il
vengono introdotti a

versoio rivoltava il terreno in partire dal XII secolo.


profondità.

-L’invenzione dell’erpice L’erpice è formato da tante

lame che sminuzzano le zolle

dopo il passaggio dell’aratro,

trainata dal cavallo

Gli zoccoli dei cavalli sono ferrati per sfruttare meglio la forza dell’animale.

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I protagonisti dello sviluppo agricolo

Lo sfruttamento agricolo di nuove terre fu favorito:

- dai grandi feudatari, che volevano maggiori ricchezze;

- dai monaci che si stabilivano in luoghi selvaggi e incolti per vivere in solitudine, coltivavano
terreni e attiravano i contadini.

Molti contadini accettarono di abbandonare i propri paesi perché nelle nuove terre avevano la
possibilità di vivere più liberi e meno poveri.

La ripresa dei commerci

Con l’aumento della popolazione cresce la domanda di cibi e di beni. La maggiore domanda
stimola i commerci.

Nell’XI secolo in Europa riprendono gli scambi commerciali. Due i bacini di tra co: il
Mediterraneo; il Mare del Nord e il Baltico.

Le vie commerciali tra l’Europa e l’Oriente passano per l’Italia, dove si a ermano le

repubbliche marinare: Venezia, Genova, Amal e Pisa.

-Le vie dei commerci europei

In campo economico e commerciale l’Europa cristiana supera il mondo musulmano.

In nord Europa l’Hansa (“lega” di città) commercia tra il Mare del Nord e il Baltico.

Le navi europee tornano a solcare lo stretto di Gibilterra dopo la riconquista cristiana della
Spagna.

L’Europa prima e dopo il Mille


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Le grandi monarchie dopo l’anno Mille

La Monarchia Francese

Dal 987 Ugo Capeto diede il via alla dinastia dei Capetingi che si caratterizzò per:

- Lotta interna, sempre vinta, contro i Normanni.

- Ra orzamento dei legami con la Chiesa: sacralità alla monarchia in cambio di privilegi e
immunità ai religiosi e alle loro istituzioni.

DIVISIONE TERRITORIALE:

NORD: in uenza del Re d’INGHILETERRA (nonostante fosse un vassallo del Re di Francia) e dove
si parlava la lingua d’oil.

SUD: In uenza del re di Spagna e dove si parlava la lingua d’oc.

SI COMPLICA LA SITUAZIONE:

Enrico II Plantageneto d’Inghilterra, tra eredità e matrimonio (Eleonora d’Aquitania), arriva


possedere metà della Francia tra cui Ducato di Angiò e Normandia.

Ma arriva FILIPPO II AUGUSTO che uni ca la Francia, mette Parigi come capitale e uni ca la
lingua in quella d’oil.

Le riforme tra Filippo Augusto II e Filippo il Bello:

• 1) Prima forma di legislazione unitaria e accentramento burocratico. A capo dei funzionari laici
(non solo nobili ma anche alto-borghesi) che componevano la burocrazia statale, c’era il
Cancelliere.

• 2) Nel 1200 per gestire le entrate e le uscite della Corona venne creata la Camera dei Conti.

• 3) I sovrani concessero al popolo la possibilità di appellarsi a lui per le controversie dei tribunali
considerate ingiuste. Ovviamente non a lui direttamente, ma ad un’istituzione. Nacquero così i
Parlamenti locali: erano delle corti di giustizia

• 4) Ma le riforme più incisive le fece FILIPPO IL BELLO:

Filippo il Bello ebbe il coraggio di emanciparsi sia dalle in uenze dell’Impero che da quelle del
Papato, con il principio «OGNUNO E’ RE NEL SUO REGNO».

Ma si scontrò presto con Bonifacio VIII che aveva il sogno di un grande impero cattolico: nel 1296
il papa aveva proibito al clero francese di pagare le tasse senza il suo permesso. Filippo il Bello
allora si recò in Italia e incontrò il Papa ad Anagni dove gli diede uno schia o morale in quanto lo
arrestò. Bonifacio VIII morirà nello stesso anno: 1303. Ora in Francia il potere temporale è diviso
da quello spirituale.

Nel suo oltraggio il Re di Francia si era avvalso dell’appoggio di una nuova assemblea nella quale
si riunirono tutti e tre i ceti dell’Ancién Regime che prese il nome di STATI GENERALI.

La monarchia Inglese

Nel 1066 il Duca di Normandia Guglielmo il Conquistatore, attraversò la manica e conquistò


l’Inghilterra dove impose il modello feudale. Per farlo accettare alla riottosa nobiltà inglese, il

re favorì l’insediamento della gura dei Baroni e fece un grande censimento e catasto delle terre
inglesi dividendole in contee. Seguì a Guglielmo la dinastia dei Plantageneti, che crearono:

- Una solida amministrazione giudiziaria;

- Dei giudici itineranti che collaboravano con gli sceri locali

- In questo processo fu sempre coinvolta la nobiltà.

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il regno di Giovanni Senzaterra

• La nobiltà sotto il suo regno iniziò a protestare contro il sistema delle contee, dei baroni e degli
sceri . E appro ttarono della debolezza e dell’antipatia popolare nei confronti del Re per
a ancarlo nella gestione del potere.

• Dopo la scon tta di Giovanni contro i francesi a Bouvines (1215), fecero ottenere dal re un
documento scritto:

LA MAGNA CHARTA LIBERTATUM che prevedeva:

- Habeas corpus: nessuno poteva essere

arrestato senza prove!

- Re a ancato nella sue decisioni dal Consiglio della Corona (25 nobili).

- Ciò permise all’Inghilterra di avere un organo che a ancasse il Re nel potere

legislativo, che sarà poi di competenza del Parlamento Inglese

PARLAMENTO INGLESE

• 1240: nasce sull’onda della Magna Carta e all’inizio aveva il semplice compito di consigliare il re
circa amministrazione giustizia e imposte straordinarie.

• 1265: ammessi al parlamento rappresentanti dei borghi e delle città MODEL PARLIAMENT

E cominciò a riunirsi con regolarità a Westminster, allora un piccolo borgo appena fuori Londra.

• 1339: Si divide in CAMERA DEI LORD e CAMERA DEI COMUNI, a seconda del ceto sociale.

Ma continua a comandare il re:

• Il re continua a comandare a ancato nelle sue funzioni di esercizio dei 3 poteri (che restavano
comunque nelle sue mani) da una fedelissima cerchia di membri del Parlamento nominati

direttamente da lui.

• Inoltre gli a ari del Regno erano a dati a:

• 1) Una cancelleria: redigeva e riordinava le leggi;

• 2) Una corte di giustizia

• 3) Un tribunale a scacchiere: sovrintende alle nanze reali.

LA RECONQUISTA

Il processo di formazione della Monarchia spagnola ebbe il carattere di una vera e propria crociata
per la «reconquista» dei territori che da secoli erano dominati dagli arabi. Ciò non comportò una
guerra perenne, ma un’alternanza di periodi di guerra e pace dove gli scambi commerciali e
culturali continuavano a orire tra i due popoli. Tuttavia fu proprio per il sentimento religioso che si

forgiò con il tempo il nazionalismo spagnolo.

La Prima Fase.

Mentre in Spagna si disgregava il Cali ato di Cordova (1030), in Nordafrica gli Almoravidi (popolo
berbero e musulmano integralista) crearono un grande regno sino alle porte di Gibilterra,
conquistando la fama di guerrieri invincibili. Chiamati dagli arabi in Spagna, presto gli Almoravidi
conquistarono l’Andalucia. E le cose cambiarono: a causa del loro integralismo i berberi
perseguitarono i cristiani, gli ebrei e i liberi pensatori. Quindi ne seguì una involuzione sia culturale
che economica. Tuttavia in pochi anni tutto il loro grande impero fu prima spazzato via e poi
sostituito dagli Almohadi, ancora più bellicosi e integralisti! Infatti seguivano un’interpretazione
letterale del Corano.

Per combatterli il Papa Innocenzo III bandì UNA CROCIATA DI RECONQUISTA:

• Francesi e spagnoli scon ssero gli Almohadi nella celebre battaglia di Las Navas de Tolosa nel
1212

• La scon tta ebbe ripercussioni nei possedimenti degli Almohadi in Africa dove si separarono i
regni di Marocco, Tunisia e Algeria in rivalità fra loro.

• Nella penisola iberica si formarono i regni di Aragona-Catalogna, il regno di Castiglia e il regno di


Portogallo!

• La Francia si prese il regno di Navarra nel 1234. Poi si libererà Cordova (Spagna).

• L’ultimo regno islamico era quello di Granada

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La riforma della Chiesa

La corruzione della Chiesa

Nel X secolo i fedeli (non i contadini) cominciano a criticare sempre più il comportamento di alcuni

membri del clero, troppo immischiato con le vicende terrene (politica, a ari, sesso)

Nel 1059 l'obbligo di celibato viene esteso anche ai preti

Nuovi ordini religiosi


Il nuovo monastero di Cluny, in Francia, si basa sulla preghiera e la sobrietà

Cluny diventa un modello

per la Chiesa; centinaia di

monasteri simili sorgono in

tutta Europa

Si di ondono ordini religiosi animati da uno spirito riformatore, a ancati anche da movimenti laici

Il primato del papa

Nei primi secoli dell'era cristiana i vescovi erano molto

autonomi, quello di Roma non era superiore agli altri

Dal V sec. il vescovo di Roma svolge funzioni politiche

sempre più importanti, es. nella lotta contro i barbari

Nell'VIII secolo il vescovo di Roma comincia a essere chiamato papa

Il principio della superiorità del papa all'interno

della Chiesa si a erma davvero solo nell'XI secolo

Cresce l'autonomia della Chiesa

Per ridurre le interferenze dei laici, dall'XI secolo il papa viene eletto solo dai dai cardinali.
L’elezione si svolge in conclave (cioè in isolamento)

Dal XIII secolo la Chiesa a erma il suo potere e ettivo sui territori che aveva accumulato nel
tempo; fronteggia così meglio le pressioni dei laici.

Lo scisma d'oriente

Le di erenze tra Europa occidentale e mondo bizantino aumentano nel tempo

La divergenza più grave riguarda il ra orzamento del papa: i cristiani orientali non ne riconoscono
il primato

Nel 1054 la Chiesa di Roma e le Chiese ortodosse si dividono (scisma d’oriente)

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La lotta per le investiture

Il papa e l'imperatore rivendicano un potere universale

e si scontrano. L'imperatore nomina dei vescovi

Nel 1075 papa Gregorio VII a erma la superiorità

del papato: il papa può deporre re e imperatori,

e solo lui può nominare i vescovi

L'imperatore Enrico IV contesta queste decisioni

Il concordato di Worms

Il papa scomunica Enrico IV, che è costretto a pentirsi recandosi a Canossa

La lotta per l'investitura dei vescovi però prosegue

Concordato di Worms (1122): compromesso e prima divisione tra potere spirituale e temporale.

LO SCONTRO TRA IMPERO E COMUNI

I Comuni italiani si sono potuti a ermare e diventare indipendenti grazie all’indebolimento del
potere dell’imperatore e grazie a:

1) Il lungo scontro con il papa per la nomina dei vescovi-conti

2) L’a ermarsi in Germania di due schieramenti politici che lottavano per la nomina
dell'imperatore:

-I guel : che sostenevano i duchi di Baveria.

-I ghibellini: a favore dei duchi di Svevia.

FEDERICO BARBAROSSA

Quando Federico Barbarossa diventò re la lotta tra guel e ghibellini terminò.

Quando diventò imperatore, sottomise subito i nobili tedeschi, poi cercò di portare sotto la sua
autorità i Comuni italiani.

Quando scese in Italia a Roncaglia, Federico convocò un'assemblea chiamata dieta. In questa
dieta il Barbarossa a ermò che i Comuni non avrebbero più potuto: battere moneta, esercitare la
giustizia, eleggere i propri magistrati.

LA LEGA LOMBARDA

Alcune città, in particolare Milano si ribellarono alla dieta e per punizione Federico Barbarossa
rase al suolo Milano. Però con l'aiuto di papa Alessandro III, 22 città dell'Italia settentrionale si
riunirono in una lega, la Lega lombarda e giurarono a Pontida di combattere contro l'imperatore.

Milano fu ricostruita. Fu fondata in una zona strategica nella Pianura Padana una città in memoria
di papa Alessandro III, Alessandria.

I GUELFI E GHIBELLINI IN ITALIA

Si di usero anche in Italia i termini guel e ghibellini ma con un signi cato diverso:

Guel :erano coloro che nella lotta tra il papa e l'imperatore, sostenevano il papa.

Ghibellini:coloro che sostenevano l'imperatore.

Federico assediò a lungo e inutilmente Alessandria. Poi nel 1176, fu scon tto.

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GLI ERETICI

Erano tutti coloro che davano delle Sacre Scritture un'interpretazione diversa da quella della
Chiesa di Roma.

Si suddividevano in: PATARI VALDESI CATARI o ALBIGESI


Secondo i quali Per quali tutti avevano il Secondo i quali Gesù non
sacramenti dati da diritto di predicare la
era il Figlio di Dio, ma un
sacerdoti malvagi e
parola di Dio e di
angelo inviato da Dio per
corrotti non erano validi amministrare i
salvare gli uomini
sacramenti

FEDERICO II

Federico II, a di erenza di suo nonno si sentiva italiano visto che è cresciuto e vissuto in Italia.

Inoltre favorì la cultura, e si fece costruire molte strutture nel Sud Italia come Castel del Monte.

Gli scrittori della scuola siciliana furono i primi ad abbandonare il latino e a scrivere nella lingua del
popolo, il volgare.

Dopo essere incoronato Imperatore Federico emanò le Costituzioni Mel tane dove, in esse si
stabilivano tutti i poteri dello Stato venissero concentrati nelle mani del sovrano. In ne fondò a
Napoli un’università.

Federico II ebbe contrasti con il papa

La politica di Federico II incontrò l’opposizione di papa Onorio III che temeva che lo Stato
realizzato da Federico diventasse troppo forte, ma egli non aveva il coraggio di intervenire con

durezza. Papa Onorio morì e gli successe Gregorio IX che era molto più deciso del suo
predecessore. Gregorio scomunicò Federico II perchè rimandava sempre la quinta crociata.

Allora Federico si decise a partire ma fece un accordo con i musulmani che ridiedero
Gerusalemme ai cristiani.

Ma Gregorio IX si scandalizzò per il rapporto tra i musulmani e Federico II , e incitò la rivolta

contro l'imperatore.

Poi Federico rivolse la sua attenzione ai Comuni e li scon sse nella battaglia di Cortenuova.

In seguito però fu battuto dalle forze guelfe nella battaglia di Parma.

ANGIOINI E ARAGONESI

Il papa chiamò a governare Napoli e la Sicilia Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia.

A questa decisione si ribellarono: Manfredi, primo glio di Federico II e Corradino, un nipote di


Federico II, ma vennero uccisi tutte due.

I Siciliani si ribellarono al dominio dei Francesi e invocarono l'arrivo del sovrano spagnolo

Pietro III d'Aragona.

I Francesi furono cacciati dalla Sicilia dopo un lungo scontro tra Angioini e Aragonesi.

La Sicilia era sotto il potere degli Spagnoli e il resto dell'Italia meridionale governata dai Francesi.

I COMUNI

I residenti all’interno delle città si riconoscono reciprocamente il diritto di prendere decisioni e si


riuniscono in assemblee, per eleggere dei magistrati, nelle città italiane queste gure vengono
chiamati consoli, in questo modo nascono le città prendono la forma di comuni, cioè entità
politiche autonome.

Dopo i Comuni nascono le signorie: le più importanti quella di Firenze, governata dalla famiglia dei
Medici e quella di Milano, governata dagli Sforza.

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Perché CROCIATE?

• Dalla CROCE che i soldati avevano sulle loro armature: erano soldati di Cristo

LA “CROCIATA DEI PEZZENTI”

• Pietro l’Eremita chiama cavalieri, contadini e vagabondi

• Tutti partono ma non sono organizzati

• Lungo il percorso saccheggiano e derubano

• Fanno strage soprattutto di Ebrei

• Non arrivano in Terra Santa perché vengono sterminati dai Turchi

LA PRIMA CROCIATA (1096 - 1099)

• Molti feudatari europei si mettono in marcia verso Costantinopoli

• Si uniscono ai cavalieri bizantini e trovano accordi sulla spartizione di terre

• Conquistano Nicea, Edessa e Antiochia

• Conquistano Gerusalemme

IL FRAGILE DOMINIO CRISTIANO

• Go redo di Buglione viene nominato “difensore del Santo Sepolcro” e capo degli Stati latini
d’oriente

• Si crea nei territori conquistati un sistema di vassallaggio ma si presentano numerosi di coltà:

-di cili rapporti con i Bizantini

-sistema feudale non accettato

-di cili rifornimenti dalla madrepatria

L’accampamento era nei pressi delle mura assediati

I cavalieri crociati erano abili nello scontro a cavallo. Molto più di cile per loro era l’assedio, che
poteva durare anche mesi

I crociati impiegavano macchine da guerra, catapulte e torri mobili

La croce simboleggia la lotta in nome di Dio

LA QUARTA CROCIATA

• Indetta da Papa Innocenzo III nel 1198, vi parteciparono prevalentemente il Regno di Francia e la
Repubblica Marinara di Venezia.

• Dopo l’assedio di Zara, si ebbe la conquista di Costantinopoli dopo due tentativi, e la nascita

di un breve IMPERO LATINO.

• Tuttavia, con grande rammarico del Papa, non si arrivò alla conquista di Gerusalemme, ma le

potenze si spartirono un enorme bottino.

LA CRISI DEL TRECENTO (XIII-XIV secolo)

Il trecento fu segnato da una serie di carestie ed epidemie; si trattò di un’età che vide il crollo delle
industrie e dei commerci, aumentarono i tumulti nelle città e si di usero le rivolte contadine.
Questo periodo prende il nome di CRISI DEL TRECENTO o AUTUNNO DEL MEDIOEVO.

Gli storici per spiegare la ne del Medioevo sviluppano due tesi: la tesi «depressionista» nella
quale esaltano il periodo di decadenza, crollo demogra co e profondo stato di malessere; mentre
nella tesi «ottimista» sostengono che la crisi sia stata all’origine di un periodo di trasformazione
positivo che ha stimolato i produttori e mercanti a dare luogo ad attività più e cienti. Il fattore
principale del crollo demogra co fu la peste nera (1347-1350), altre cause furono anche la
mancanza di cibo ed acqua e la scarsa igiene a rendere le persone più deboli e quindi più
vulnerabili alle epidemie.

All’inizio del trecento l’Europa contava circa 70 milioni di abitanti che si ridussero a 45 milioni

nel corso di poco più di un secolo.

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Prima della peste…

- Terribili carestie: meno cibo, più fame, abbassamento delle difese immunitarie.

- Cambiamenti climatici: Piogge sempre più frequenti e temperature di qualche grado più rigide
(da due secoli a questa parte) ebbero e etti nefasti sui raccolti delle campagne già colpiti dalle
guerre.

- Conseguenze: il prezzo del grano aumentava sensibilmente durante la carestia, per poi crollare
una volta nita quest’ultima. Questa altalena economica era un male per tutti, soprattutto per i
contadini anche se proprio loro ottennero dei salari più alti e l’opportunità di acquistare o
a ttare terre a causa dei prezzi più bassi dei fondi dovuti al fenomeno dell’inurbamento.

Tuttavia nei terreni abbandonati a causa proprio dell’inurbamento toccarono due sorti: la migliore,
la conversione da terreni da coltivazione a terreni da pascolo; la peggiore, il ritorno in quei terreni
della foresta o peggio della palude.

La crisi del settore tessile

- L’Inghilterra bloccò i commerci con l’Europa continentale e in molte parti d’Italia (Fiandre e
Firenze) il settore tessile senza la pregiata lana inglese andò in crisi e vide molte rivolte degli
operai e degli artigiani.

Ma al contrario proprio in Inghilterra si ebbe un cambiamento in positivo:

• NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO:

- Sistema di produzione decentrato: far lavorare manodopera contadina a basso costo, per avere
più prodotti anche se con qualità minore;

- Materie prime meno costose: cotone, lino e canapa. Il tessile di lusso rimaneva una piccola
eccellenza nelle città e si concentrava

sulla produzione di arazzi.

La crisi in azionistica

- Le banche prestavano soldi alle monarchie che però non erano in grado di restiturili.

Modi che al valore della moneta (vale di meno): perdita di potere

d’acquisto. Furono danneggiati tutti fra cui i banchieri stessi (in Italia le

famiglie dei Peruzzi e dei Bardi, rovinati dall’Inghilterra di Edoardo III,

dichiararono bancarotta).

Continuavano a prosperare i banchieri lombardi (lombard street) e le

repubbliche marinare di Genova e Venezia, al cui potere nei mari si

a ancò nel mare del nord la lega di Hansa (Lubecca, Amburgo, Colonia).

LA PESTE NERA(1347-1350)

Il termine «peste» era utilizzato nel 300 per indicare una serie di malattie epidemiche de nite le
peggiori a causa dell’alta mortalità. La causa patogena della malattia è il bacillo Yersinia Pestis,
un’infezione del ratto, che si trasmette all’uomo attraverso le pulci. I caratteri della peste nera
sono: rigon amenti alle ascelle, all’inguine, al collo, macchie scure e livide, vomito, convulsioni e
febbre. Nell’uomo la peste si può manifestare nella forma polmonare negli ambienti freddi, mentre
nella forma bubbonica negli ambienti caldi ed umidi.

La peste nera che giunse in Europa ebbe origine in Oriente nel 1347; mentre in Cina la peste fu

attestata nel 1333 e probabilmente si di use verso Occidente attorno al 1338-1339 lungo la via di
Samarcanda. La di usione della peste iniziò nel 1347 durante l’assedio da parte dei mongoli,
durante il quale alcuni cadaveri furono catapultati all’interno di alcune navi, trasmettendo così il
contagio in tutti i porti in cuisostarono: Costantinopoli, Trebisonda, Messina e in ne Genova.

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L’anno di maggior contagio:1348

A metà del 1348 l’epidemia si era di usa in tutta Italia, buona parte della Francia, della Spagna e
dell’ Ungheria; alla ne dell’anno in Inghilterra; fu poi la volta di Germania, Belgio, Olanda,
Svizzera e Austria; a metà del 1349 era in Scandinavia e nel 1350 in Svezia; nel 1351 in Russia.

La peste colpì circa un terzo della popolazione europea, con forti di erenze tra regioni e fra
campagne e città. L’incidenza infatti fu minore nelle campagne, dove l’isolamento in cui viveva la
popolazione rendeva più di cile il contagio. Il contrario accadde in città, dove i contatti tra
persone malate e topi, in una condizione di igiene scarsa favorirono maggior contagio; proprio per
questo la mortalità più elevata si registrò in Italia, poiché era l’area più urbanizzata di Europa.

Dopo la Peste nera del 1347-1350 vi furono ricorrenti ondate di contagio: la più virulente fu quella
del 1363-1364 detta la «peste dei bambini» perché colpì chi era nato dopo il 1348 e non era
immunizzato. La peste continuò anche nei secoli successivi, come la peste di Milano nel
1629-1630 narrata da A. Manzoni nei Promessi Sposi.
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