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CULTURA INGLESE

28.09.2021
Dopo la morte di Edoardo Il Confessore, il principe Herold fu riconosciuto come suo
successore legittimo dalla nobiltà inglese, ma la sua legittimità a salire al trono fu contestata
da due principi (dato che la linea di discendenza non era chiara).
1. Haraldr: principe scandinavo. I vichinghi della scandinavia avevano invaso per
l’ennesima volta l’Inghilterra in quel periodo, ma quest’ultimo viene sconfitto da re
Herold.
2. William the Conqueror: vichingo francesizzato => i vichinghi (north men) infatti,
secoli prima avevano invaso parti della Francia secoli prima, mischiandosi con la
popolazione locale e diventando quindi francesi nell’arco di un paio di secoli. William
prima era Duca di Normandia, poi mette gli occhi sull’inghilterra. Infatti, invade il
paese da sud e riesce a sconfiggere il re Herold, già indebolito, nel 1066 nella
Battaglia di Hastings (battaglia epocale che cambia la storia del paese in maniera
radicale)

Guglielmo il Conquistatore diventa padrone dell’Inghilterra, ma non è una cosa così


istantanea: è un normanno che porta con sé la propria aristocrazia, che diventa l’elite
dell’inghilterra, ma ci vuole tempo per eliminare l’aristocrazia inglese già presente sul
territorio e togliergli il potere pur avendo sconfitto il re inglese.

Dopo aver vinto la battaglia di Hastings, entra nella città per essere successivamente
proclamato re.
La cerimonia si tiene nell’abbazia di Westministee, dove l’arcivescovo incorona il re come in
tutta Europa, ma una secondo una tradizione inglese il re veniva incoronato anche per
acclamazione dei nobili e del popolo, presenti durante l’incoronazione.
William è in territorio straniero, è francese e non parla la lingua inglese: al grido delle
persone pensa ci sia una rivolta e le sue truppe attaccano le persone e una parte di Londra
viene anche bruciata.
Malgrado ciò, riceve il giuramento di fedeltà dei nobili inglesi che vivono e governano le
altre parti dell’Inghilterra, ma non da tutti. Soprattutto nel nord alcuni rimangono fedeli alla
vecchia aristocrazia. Il nord era la parte dove la presenza dei vichinghi che avevano invaso
l’Inghilterra tre secoli prima era più forte.
Ad esempio, William deve conquistare York (roccaforte dove erano insediati da diversi secoli
i vichinghi che non gli si erano sottomessi), così York viene distrutta e rasa al suolo.
Sottomette anche con la FORZA, nel giro di qualche anno controlla l’inghilterra.

William è stato anche un amministratore molto in gamba:


 DOMESDAY BOOK (registro catastale): lo compila di gran parte dell’Inghilterra e
del Galles
Importante per poter amministrare il pagamento delle tasse su tutto il territorio => questo
rende l’Inghilterra uno degli stati più organizzati amministrariamente in tutta Europa.
L’elenco di proprietari inclusi, ci mostra che i grandi proprietari erano tutti di origine
normanna, e ciò significa che in pochi anni la vecchia nobiltà anglosassone è ormai eliminata,
i loro possedimenti sono stati dati alla nobiltà normanna.
FAMIGLIE REGNANTI:
- Normanni: 1066
- Plantageniti: 1154, sempre normanni, imparentati ai duchi di Normandia
- Tudor: 1485, inglesi per metà, il fondatore è un piccolo nobile gallese Elisabetta I no
figli
- Stuart: 1603, scozzesi, Anna no figli
- Hanover: 1714, ramo di parentela più vicino agli Stuart, erano tedeschi. Regnano
tutt’oggi e sono chiamati Windsor.

Nell’origine solo i Tudor sono per metà inglesi, poi ovviamente nei secoli queste famiglie si
sono completamente inglesizzate.

Successori di William:
 XII sec, Henry I: lotta per le investiture, cioè conflitto tra chiesa e re per chi deve
nominare i vescovi. Questione eminentemente politica che va avanti per decenni.
 1154 Henry II: primo della casa dei Plantageniti. Sposa Eleonora di Aquitania,
francese, animatrice della corte di Aquitania dove erano presenti i trovatori, gli
occitani, i provenzali, quindi personaggio molto importante per la cultura non solo
francese. Prima di sposare Enrico II è stata moglie del re di Francia.
Grazie a lui l’Inghilterra diventa un regno grande, conquistando anche gran parte della
Francia e Irlanda.

Rapporto conflitturale con la chiesa: Thomas Beckett, vescovo di Canterbury ucciso da lui, e
per farsi perdonare dal papa conquista l’Irlanda dove c’era un clero troppo indipendente dal
clero romano.
 Prima conquista dell’Irlanda da parte degli inglesi

Queste controversie tra il re e il papa sono state regolate con la Constitutions of Claredon,
1164: atti con cui il re è riuscito a restringere i privilegi ecclesiastici e i poteri dei tribunali
ecclesiastici.
Spesso conflitti su chi spetta giudicare dei reati.

Successivamente:
Richard the Lionheart (1189-99): archetipo dell’eroe britannico, re guerriero vincitore.
Allevato da sua madre Eleonora nella corte di Aquitagna, cresciuto con l’idea di nobiltà
romanticizzata tipica della letteratura medioevale di quel periodo, quindi cresciuto e formato
in Francia.
Diventa re dichiarando guerra a suo padre Enrico II istigato dalla mamma Eleonora che nel
frattempo aveva avuto dei contrasti con lui, Il padre muore e lui diventa re.
Appena diventato re parte per una crociata (grande leader militare, unico dei nobili Europei
che in quel periodo ha tenuto testa al Saladino), sulla strada del ritorno è stato preso
prigioniero dall’imperatore del sacro romano impero nonostante fossero alleati nella crociata,
ma non in Europa.
Per rilasciarlo chiedono un riscatto in forma di 34 tonnellate di argento. Per questo riscatto
l’Inghilterra va quasi in bancarotta.
Rimane in Francia dove muore

John Lackland (1199-1216): senza terra, soprannome dato dal padre, non era rimasta
nessuna terra da dare in eredità. Per ragioni casuali poi diventò re perche il fratello Richard
muore.
Non particolarmente abile, sul fronte francese il re francese era molto abile che riconquista
gran parte dei territori conquistati dall’inghilterra in Francia in precedenza. (1214)
Come compensazione i baroni inglesi, ai quali erano assegnati per la gestione questi territori,
chiedono parte del potere, qualcosa in cambio per aver avuto queste perdite.

Questi sono il retroterra della Magna Charta (1215): documento imposto a John con cui il re
è stato costretto a fare concessioni in vari ambiti dell’amministrazione pubblica, concessioni
fatte sia alla nobiltà sia al clero.
63 articoli e un preambulo, essa riguarda vari aspetti legate alla struttura feudale della società,
il commercio, le città, altre specificamente la chiesa
Sezione riguardante il diritto e la giustizia: in particolare clausula 39
🟢 Nessun uomo può essere arrestato, imprigionato, privato, esiliato, oppresso ne aggredito o
fatto aggredire, se non sulla base di un giudizio legale da parte dei suoi pari o dalla legge
inglese.
IMPORTANTE => clausula di garanzia di libertà personale, nessuno può essere condannato
senza un motivo effettivamente reale.
Questa clausula nel passare del tempo ha avuto un grande significato simbolico, Edward
Coke la definisce come simbolo di libertà per gli inglesi, simbolo anche per distinguersi
dalle altre nazioni.

Legato a questo principio formulato nella Magna Charta abbiamo l’Habeas Corpus Act, atto
in periodo medioevale ma riformulato in maniera sempre più chiara e completa durante i
secoli successivi (per esempio nel 1960). La prima riformulazione con una completezza
moderna risale al 1679.
Habeas Corpus = abbi il tuo corpo, per una persona coinvolta in un processo legale è una
norma che serve a garantire e tutelare la libertà dell’individuo e a prevenire l’arresto illegale.
Legato alla Magna Charta.
Sospeso poche volte, con molto fastidio da parte della popolazione, a volte sospeso per
motivi di sicurezza nazionale (guerre napoleoniche, negli USA durante la guerra di
secessione) per reintrodurlo poi il prima possibile.

 Magna Charta lato positivo del regno di John Lackland.


John fu anche scomunicato dal papa poiché si rifiuto di accettare la nomina di un
arcivescovo, così che mandò un ambasciatore al re del marocco dicendo che se l’avesse
aiutato in una guerra contro il papa lui si sarebbe convertito all’islam e l’avrebbe aiutato nella
diffusione dell’islam. Ovviamente il re del marocco rifiutò.

1216, il re Luigi di Francia invade inghilterra e prende il potere. John scappa, cerca di
organizzare una resistenza contro il re Luigi ma si ammala e muore.
Il re di Francia regna solo per un anno, cacciato dalla nobiltà inglese e al suo posto viene
messo Enrico III, figlio di John (ragazzo facile manovrabile)

BRITISH LAW
LAW parola di origine scandinave, risale al 9th secolo e non mostra basi del diritto romano, a
differenza della maggior parte dell’Europa.
Fonti della British Law, dato che non deriva dal diritto romano:
- COMMON LAW: è il tipo di legge più antica ed è quella che distingue il diritto
inglese da quello presente nelle altre nazioni. Origine alto-medioevale, precedente
all’invasione normanna. Costumary law = Legge consituodinaria (basata sul
precedente, il giudice vede se questo reato è gia stato trattato in precedenza su altre
persone e la applicherà la sentenza prodotta in precedenza. In pratica sono le sentenze
prodotte dai giudici, che diventano norma che tutti devono rispettare). Primariamente
prodotte dalla King’s Court ma anche dai tribunali delle varie contee. Non si possono
abrogare, bisogna sempre rifarsi al precedente. Questo crea un grande accumulo tale
di norme difficile da gestire. La common law si è creata gradualmente iniziando da
William I, che unifica diversi sistemi legali locali
- EQUITY: sorge nel 14th-15th secolo, data l’inefficenza della common law la
cancelleria (una sorta di secondo tribunale) veniva in contro alle proteste dei cittadini
ai quali veniva concesso una specie di secondo processo, quindi si sviluppa un corpus
di leggi parallele a quelle della common law. Anch’essa è una legge consitudinaria,
ma prodotta solo dalla Court of Chancery (dipendeva dal Lord Chanselor, cancelliere,
uomo politico con più potere dopo il re => es Thomas Moore, Francis Bacon). Aree di
interesse soprattutto proprietà e contratti. Nel corso del tempo ha creato gli stessi
problemi della common law. Alcuni giuristi tipo Coke hanno cercato di sistemare
queste leggi ma per una vera e propria riforma bisogna aspettare il periodo vittoriano
(1873-1875) di tutta la legge inglese dove la equity e la common law sono state
unificate in un unico corpus e sistemate pur rimanendo separati, equity ritenuta
gerarchicamente superiore.
- STATUTE LAWS: leggi promulgate dal parlamento, discusse, emendate e
promulgate poi nella gazzetta ufficiale. Possono essere abrogate. Leggi un po’
successive dal punto di vista cronologico, perché il Parlamento risale sempre al
medioevo ma ha cominciato ad avere una funziona legislativa alla fine 300, scritte in
inglese dal 400 e diventate la principale fonte della legge inglese dalla fine dell’800.
Quindi il grosso della legge inglese è la Common law e Equity.
- DOCUMENTI ANTICHI: es Magna Charta, Habeas Corpus
- EU LAWS: da quando è entrata a quando è uscita nel 2019

Più antica democrazia europea, non ha una costituzione scritta ma ha questo insieme di leggi.

PARLAMENTO
Il primo parlamento risale al 1295: Model Parliament di Edoardo I. Egli ha aperto questo
parlamento per dare voci a vari settori della società inglese. È stato sovrano in un periodo
molto lungo a cavallo tra 200 e 300 e visse anche molte rivolte così capì l’importanza di
creare un’assemblea dove almeno una parte della popolazione potesse avere diritto di parola
per evitare rivolte armate e disordini

Due camere:
1. Lords e Bishops
2. House of commons: rappresentanti della borghesia più ricca
Il re governa attraversa il King’s Council, il consiglio che riuniva i suoi consiglieri più stretti
(ministri)
Edoardo I era chiamato “the Hammer of the Scots” => rapporto conflittuale con la scozia,
varie battaglie per sottomettere la Scozia dove però fu anche sconfitto da Robert Bruce.
Sotto il suo regno ci furono cambiamenti importanti dal punto di vista dell’amministrazione,
ma ha perseguitato gli ebrei.

Dalla creazione del Parlamento a fine 200, tutta la storia dell’Inghilterra è segnata da un
rapporto conflittuale tra monarchia e parlamento, soprattutto nel corso del 600.
 Due poteri, così come monarchia e chiesa.
400/500 la figura e la funzione legislativa del Parlamento si stabilizza, comincia a crearsi una
classe quasi professionale di politici, senza veri e propri partiti. Le leggi vengono quasi
sempre discusse in parlamento, non promulgate direttamente dal re.

Gli Stuart e la Guerra Civile - 600


James VI di Scozia, re di questa terra dal 1567, diventa James I d’Inghilterra. Diventa re
succedendo Elisabetta I, la quale non ebbe figli. Così diventa re di Scozia e di Inghilterra.
Figlio di Mary, la quale era stata condannata a morta da Elisabetta I.
Ruolo importante nel pacificare il regno in un periodo di conflitti soprattutto religiosi tra
Inghiltera e altri paesi europei.
Gay, esplicitamente con favoriti uomini, il più importante è il Duca di Buckingam ma era
apprezzato per il suo modo di governare

Successore: Charles I, secondo figlio, diventa re perché il primo è morto da piccolo. Re


insicuro, Buckingam diventa il suo consigliere e dopo la morte di Buckingam (ucciso) la
moglie e i figli diventano i suoi consiglieri.
Charles, come tutti i re del periodo era convinto che il diritto del re a regnare fosse basato su
un diritto divino (presenza di arcivescovi all’incoronazione per testimoniare questa cosa).
Quindi governa più per conto suo e cercava di non convocare il Parlamento, chiuso per tempi
prolungati provocando il mancontento dei nobili e borghesi
 1642: Charles si presenta in parlamento per arrestare 5 deputati (MPs), ma i deputati
non lo fanno entrare nel parlamento così inizia una guerra tra monarchici e
parlamentaristi (leader Cromwell, puritani, esercito parlamentare)
 Guerra civile per sette anni poi il Re sconfitto e arrestato nel 1649 e portato a processo
dove viene giustiziato. Eco molto grande in Europa, è stata la prima volta.
Nel giro di un secolo, culturalmente c’è stato un passaggio dall’idea di corpo sacro del
monarca a monarca che viene giustiziato. Il re ha giudicato il tribunale come illegittimo, ma il
tribunale non ha riconosciuto il suo potere divino, bensì lo ha riconosciuto come basato sulla
legge, e in nome della legge inglese (messo per iscritto) è stato condannato a morte.
 Prima volta che un re viene condannato a morte in un processo quindi in nome della
legge e del popolo => CAMBIAMENTO CULTURALE IMPORTANTE.

1649-1660: Interregno, unico periodo repubblicano. Dopo la morte del re c’è stato un periodo
di discussione in parlamento con emersione di fazioni con idee abbastanza avanzate, poi pian
piano la parte conservatrice ha preso il potere e Cromwell è stato nominato Lord Protector,
specie di dittatore. (partita con idea di libertà)
1658 muore e viene succeduto dal figlio, poi nel 1660 viene richiamato il re dal continente.

1660: RESTORATION, chiusura dell’interregno e comincia una fase nuova per la politica e
società inglese. Il re che viene richiamato è uno Stuart, Charles II (figlio di Charles I, i quali
figli erano scappati in Francia dopo la cattura). Re accolto volentieri dopo Cromwell, il re
cerca di riportare un clima di tranquillità.
Anche cambiamento culturale e politico, il re e i suoi nobili portano dalla Francia la moda e
la cultura francese che caratterizza la cultura inglese.
Vengono riaperti i teatri dopo la chiusura da parte dei puritani ma sono dei teatri diversi da
quelli rinascimentali inglesi (chiusi a ferro di cavallo, viene introdotta la danza, la musica e le
attrici che nel rinascimento non potevano recitare).

 Questa epoca si chiude con un nuovo conflitto, ultimo conflitto del 600: James II, re
solo per 3 anni, re cattolico perché cresciuto in Francia, sposa una principessa italiana
cattolica e hanno un figlio. Allevato nella francia del re sole, aveva un’idea del potere
reale come un potere assoluto, in più è cattolico.
Inglesi protestanti decidono di cacciarlo per questi motivi. Cospirazione per sostituirlo con un
altro re: 1688-89 anni della Glorious Revolution/Bloodless Revolution
Come re viene scelto un principe olandese, William of Orange (protestante), sposato a Mary
Stuart (nipote James II ma allevata come protestante), cioè i principi ideali.
Vengono incoronati re e regina alla pari entrambi (unico caso nella storia inglese).
I nobili scelgono i re alle spalle di James II, viene quindi organizzata un’invasione e sbarcano
a sud dell’Inghilterra, salutati festosamente dalla popolazione => stranieri, accolti come dei
liberatori. William promette di dare libertà e stare sotto le leggi dell’Inghilterra.
Questi sono gli anni della Glorious Revolution, è stata sempre celebrata come la loro migliore
rivoluzione, come un trionfo della libertà sul dispotismo di marca cattolica, francesizzante,
assolutistica.

Non è stata bloodless soprattutto in Scozia e in Irlanda, perché William ha dovuto combattere
contro delle sacche di persone rimaste fedeli a Giacomo, soprattutto in Irlanda (cattolici).

Con William e Mary possiamo segnare la fine di quest’aura di sacralità che circonda la figura
del monarca, loro rinunciano in maniera esplicita a questo.
 Differenza con il re sole in Francia.

Questo periodo è stato un passaggio chiave della storia delle istituzioni inglesi ma anche
europee e mondiali => CREAZIONE DI UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE
 I nobili che avevano “scelto” William come re avevano posto delle condizioni: lui
sarebbe stato il re, ma sotto le condizioni scelte dal parlamento.
 Il Parlamento impone al re una serie di limiti più restrittivi rispetto alle monarchie
precedenti. Questi limiti sono promulgati nel Bill of Rights, 1689.
Non viene promulgato solo questo ma una serie di altri atti nel decennio successivo
che danno un assetto istituzionale nuovo, es Toleration Act, che ha dato libertà di
culto a tutti i protestanti dopo quasi 200 anni di guerre di religione. Act of Settlment,
1701 norma che regola la successione al trono: punto principale dice che il re deve
essere protestante, norma che vige ancora oggi.

BILL OF RIGHTS:
- il re non può interferire con le leggi, le leggi vengono fatte dal parlamento
- il re non può imporre tasse, ma solo il Parlamento
- soppressi i tribunali ecclesiastici, conflitto chiesa-stato chiuso
- possibilità di fare petizioni/lamentele al sovrano
- no esercito armato se non con il consenso del parlamento, prima vari eserciti che
rispondevano a vari poteri coesistenti in inghilterra
- libertà di parola in parlamento

 il re aveva più poteri di quello che ha oggi, oggi solo figura simbolica.

Un cambiamento istituzionale così importante non nasce improvvisamente, ma ha dietro un


pensiero. C’è infatti una parte del pensiero filosofico, ispirato soprattutto a John Lock e
Montesquieu (uno dei filosofi più importanti del secondo 600):
- supremazia della legge: tutti sono sottoposti allo stesso modo alla legge, nemmeno il
re è superiore alla legge (diversità con la francia, il re sole dice la legge sono io)
- sistema di checks and bounces: tripartizione del potere (potere legislativo, giudiziario,
esecutivo) in modo che queste parti si equilibrino e non stia tutto nelle mani di una
sola delle parti istituzionali.
PRINCIPI RECUPERATI POI ANCHE DALLA FILOSOFIA ILLUMINISTA FRANCESE,
CHE STANNO POI ALLA BASE DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE E IN TUTTA
EUROPA.

5.10.2021

Inizio 700: dopo William e Mary, segue la regina Anna (sorella di Mary Stuart), abbastanza
debole e regna per poco. Non riesce ad avere figli, con lei finisce l’era Stuart.
Il parlamento così diventa ancora più forte, essendo ormai l’attore più importante nel
panorama politico inglese.

Segue la famiglia Hanover, famiglia tedesca imparentata con gli Stuart. Il re diventa Giorgio
I, passando da un piccolo principato tedesco all’Inghilterra.
Giorgio I era a tutti gli effetti tedesco, non conosceva neanche la lingua. Era un sovrano
relativamente debole (straniero) così il parlamento rafforza il suo ruolo, ed emergono anche
figure istituzionali nuove che prendono sempre più potere a discapito dei re.
Si parla di EPOCA GIORGIANA: serie di re Giorgio che hanno regnato per più di un
secolo, dal 1714 al 1830. (George I, II, III, IV)
 Epoca nuova, trasformazione importante della società inglese, lo segnalano lo stile
architettonico (la campagna si riempie in stile palladiano, neoclassico) e gli inglesi
cominciano a considerarsi come un nuovo Impero Romano (epoca dell’espensione
dell’Impero britannico). Il gusto francese barocco importato dopo la restoration nel
1660 comincia a declinare (dura fino alla metà del 700) sostituito da questo stile
neoclassico.

Giorgio I, oltre al fatto che chiuse sua moglie in un castello, dal punto di vista istituzionale
ha avuto un rapporto conflittuale con il figlio: si formarono due corti che rispondevano una
ad uno e l’altra all’altro.

È anche l’epoca della prima crisi finanziaria al mondo (South Sea Bubble, 1720): primi
segni del capitalismo moderno, dovuta al fatto che l’Inghilterra ha venduto il suo grandissimo
debito pubblico ad una serie di banche che vendono azioni che salgono di valori. Queste
salgono molto di valore per poi scoppiare e provocare un disastro.
 Prima volta che le persone facevano soldi sui soldi, non più sui beni terrieri.

Giorgio II, il successore, parlava inglese con un accento straniero e anche lui fu in conflitto
per molto tempo con il figlio Frederik e anche li si formarono due corti.
Fu un uomo non molto interessato alla politica inglese, invece fu sempre legato a quella
tedesca e spesso si trovava in Germania.
La moglie, Queen Caroline, ha iniziato a cambiare il ruolo della consorte nella politica
inglese: donna colta, è stata lei a sostenere l’importazione dalla Turchia della vaccinazione
contro il vaiolo e la sua diffusione, incoraggiando quindi l’illuminismo)
 Contribuiscono a cambiare l’immagine della famiglia reale (soprattutto la regina).

Il re perde il potere rispetto alle epoche precedenti ma mantiene sempre una funzione
pubblica importante e soprattutto l’immagine della famiglia reale si trasforma.

È stato sotto il Regno di Giorgio I e Giorgio II (prima metà del 700) che, parallelamente a
questa sorta di trasformazione e di riduzione del ruolo politico del re, si afferma il ruolo del
Primo Ministro e il gabinetto dei ministri.
È con la regina Anna (inizio 700) che il cabinet comincia ad affermare in maniera definitiva
la sua funzione di organo che fa la politica (policy-making body), ossia di organo
dell’esecutivo.
Robin Walpole (primo ministro in questo periodo) è stato il primo grande primo ministro, e la
figura che ha consolidato questo ruolo nella politica inglese, governando mentre i reali non si
trovavano in Inghilterra. Impone la pratica che il primo ministro fosse il capo dell’esecutivo e
che quest’ultimo dovesse agire in maniera unitaria.
Prima rendevano conto al re, ora invece tutti devono approvare le decisioni degli altri.
 Re debole rafforza il ruolo del parlamento, del cabinet e del primo ministro.

Un altro importante Primo Ministro si trova a cavallo tra 700 e 800 è William Pitt the
Younger, leader durante il periodo del conflittto tra Francia rivoluzionaria poi napoleonica e
Inghilterra.
Figura molto abile con re debolissimo e lui ha preso in mano la politica inglese. Qui la figura
assume le caratteristiche del primo ministro moderno: capo dell’esecutivo, protagonista della
vita politica inglese, artefice della politica. La figura non si è alterata moltissimo oggi, se non
che ha preso più potere.

Unico episodio di guerra all’interno delle isole britanniche nel 700: Jacobite Insurrection
1745
Altri discendenti degli Stuart, dopo che erano scappati nel continente si erano rifugiati a
Roma e Charles Eduard Stuart è stato allevato li. Lui decide di tentare un colpo di mano, di
sbarcare con truppe in Scozia e rivendicare la corona inglese dicendo che Giorgio II era un
usurpatore.
Sbarca in Scozia con delle truppe (con altre truppe che lo aspettono che ovviamente lo
vedono come un re scozzese, elemento di regionalismo, quindi è benvenuto). Marcia verso
l’inghilterra dove Re Giorgio II manda delle truppe capitanate dal duca di Cumberland e lo
scontro avviene a Culloden nel 1745 dove gli inglesi sconfiggono lo Stuart.
 Jacobite perché era James nel 1688 ad aver perso il trono, o anche Rivolta degli
Stuart.
Per gli scozzesi viene ritenuta la fine dei tentativi di rendersi indipendenti dall’Inghilterra.

1760: diventa Re Giorgio III, nipote di Giorgio II. Non diventa re il figlio Frederick perchè
era morto prima del padre.
Giorgio III si presenta come British (non come i suoi precedenti).
Malattia con crisi epilettiche, oggi si pensa che abbia avuto qualche discorso depressivo,
malattia che lo rendeva non in grado di regnare e apparire in pubblico. Confinato nella sua
residenza di Kew poi dopo il 1810 in maniera permanente.
 Per questo motivo il Parlamento prende pienamente il suo posto, non lo si consultava
neanche più il re
 Periodo di guerre napoleoniche con la Francia

Ha avuto 15 figli, quindi, a differenza delle altre dinastie che avevano problemi di
successione, qui problemi sono anche di carattere politico per la successione.

Guerre dopo il 1789 con la Francia rivoluzionaria e poi con Napoleone, quasi 20 anni molto
difficili che si concludono poi con il Congresso di Vienna del 1815. (RESTAURAZIONE,
RESTORATION: ritorno del re Stuart dalla Francia nel 1660 dopo la fine del periodo di
Cromwell, in inglese quindi non si parla di RESTAURAZIONE).
Il congresso, a cui partecipano le potenze vincitrici e antifrancesi, vede il trionfo
dell’Inghilterra: periodo d’oro dell’Inghilterra imperiale, e lo rimarrà per 100 anni fino alla
Prima guerra mondiale.

Cambiamento più importante nelle istituzioni politiche: 1832 Reform Bill (legge di riforma
elettorale) che allarga molto la base elettorale.
Prima votavano solo un uomo su quindici su base di censo, ora invece votano un uomo su
cinque, sempre su base di censo ma il parametro è stato abbassato.
Poi nel periodo vittoriano (1867 e 1884) ogni riforma ha allargato sempre di più la base
elettorale.

PARTITI POLITICI: lo svilupparsi di una vita parlamentare sempre più influente porta alla
formazione dei partiti politici.
Prima della metà del 600 non esistevano, si creavano delle sorte di gruppi a seconda dei temi
di cui si parlava. I partiti emergono durante la Restoration
Cominciano a formarsi due partiti che dal punto di vista sociale rappresentano:
- Tories: rappresentano la vecchia aristocrazia terriera (old landed aristocracy),
familgie più antiche e legate alla tradizione
- Whigs: nuova nobiltà e la borghesia più ricca, perlopiù di Londra
Rappresentano degli interessi che non sempre coincidono: la seconda è una classe più
mercantile, saranno più interessati a provvedimenti che interessano il commercio,
l’espansione coloniale, gli altri no.
Dai Tories derivano gli attuali conservatori a partire dal 19th secolo, i Whigs si evolvono nel
corso dell’800 nel partito liberale (oggi liberaldemocratico, dal 1988).
Questi due partiti hanno dominato la politica inglese nel 700 e nell’800. Poi a partire dal
tardo 800, il partito più importante dopo i conservatori è diventato il partito laborista
(Labours).
 Nato nel tardo 800, d’ispirazione socialista e dai sindacati. Nel 900 ha una forte
affermazione dato che potevano votare anche le classi più basse.
Dgli anni 80 del 900 si parla di New Labour con uno spostamento più verso il centro.

In epoca più recente ci sono “i Verdi – Greens” (importanti ma più piccoli degli altri) sorto
nel tardo 900, e i partiti regionali:
- Sinn Féin e Ulster Unionists fanno parte dell’irlanda del nord: il primo è il partito dei
cattolici repubblicani che vorrebbero uscire dalla Gran Bretagna e unirsi alla
Repubblica d’Irlanda. Il secondo invece è il partito dei protestanti nordirlandesi
(unionisti)
- In Scozia c’è lo Scottish National Party: ha cancellato il partito conservatore inglese
in Scozia e vorrebbe che diventasse indipendente. Partito più forte in Scozia.
- Partito nazionalista gallese (Plaid Cymru): atteggiamento più ambiguo riguardo
l’indipendenza. Anche loro vorrebbero essere una nazione indipendente, ma mentre la
Scozia ha una certa autonomia economica, il Galles è abbastanza povero. Ambizioni
più ideali che reali, sanno che avrebbero da perdere.

PARLAMENTO OGGI:
Composto da due camere, oggi la più importante è la House of Commons composta da 650
parlamentari (MPs).
I deputati hanno un salario molto più basso rispetto ai deputati italiani e ogni gruppo
parlamentare è guidato da un capogruppo che si chiama whip (anche documenti che vengono
stilati settimanalmente per essere discussi in aula).
Poi c’è la House of Lords, in passato più importante oggi molto meno rilevante rispetto alla
House of Commons. Non ha un numero fisso di componenti, poiché non vengono eletti (a
differenza H.C) circa 700, si dividono in due categorie:
- Lords Spiritual: i 24 vescovi e i 2 archivescovi della chiesa anglicana (Canterbuty e
York)
- Lords Temporal: nobili. I nobili che hanno un titolo ereditario sono solo circa 100
(Hereditary Peers), gli altri sono nobili che ricevono il titolo personalmente ma non
possono trasmetterlo ai figli, sono chiamati Life Peers (=> motivo posti variabili,
dipende dai titoli dati ogni anno per vari meriti)

Bisogna arrivare al ‘900 per arrivare a prendere Primi Ministri dalla House of Commons.
Il potere dei membri della House of Lords è stato molto ridotto, non possono nemmeno
intervenire sulle leggi di carattere economico-finanziario approvate dai Commons. Le leggi di
altro genere possono essere discusse e rimandate ai Commons per essere migliorate, ma al
massimo due volte in un anno.
I Lord proprio perché non eletti non sono soggetti a partiti politici.

DEVOLUZIONE: trasferimento di potere dal centro (Londra) ad una periferi, quindi a


livello di governo locale/regionale. È una forma di decentramento del potere.
Riguarda solo alcune regioni che hanno avanzato richieste di maggiore autonomia, cioè
Irlanda del Nord, Scozia, Galles.
Partito da richieste fatte dalla Scozia a partire dal 1979: la Scozia ha ottenuto una serie di
poteri, poteri giuridici che possono essere utilizzati localmente senza dover più consultare il
parlamento di Londra.
Nel 1999 riapre il Parlamento Scozzese dopo quasi tre secoli (1707): gode di una grandissima
autonomia, un esempio fu la richiesta di referendum che si tenne nel 2014 a proposito
dell’indipendenza della regione.
Anche il Galles e l’Irlanda del Nord hanno un parlamento che gestisce con una certa
autonomia queste regioni. Questi due non hanno lo stesso potere decisionale di quello
scozzese (questo può anche raccogliere delle tasse e tenerle in Scozia ad esempio), poichè dal
punto di vista finanziario dipendono da Londra.

TITOLI NOBILIARI:
Lord – Lady: non significa sempre che la persona sia un membro della House of Lord o che
abbia un titolo ereditario. Anche alcuni gudici della High Court hanno questo appellativo ad
esempio.
The Honourable: the Right Honorauble titolo che ricevono persone che fanno parte del
Prevy Concil

Alcuni titoli sono ereditari (conte, marchese…), mentre altri vengono concessi dalla Regina
due volte all’anno: circa 100 ogni anno ricevono il titolo di dama/dame e cavaliere/knight,
(sir.)
In alcuni casi rari il titolo di Sir è trasmissibile ai figli.
Si è sempre cavaliere o dama di un qualche ordine, gerarchicamente stabiliti: più grande è il
merito più grande è l’ordine, per esempio il più prestigioso è Lord of the British Empire.

SISTEMA ELETTORALE
650 collegi elettorali (Constituencies). Sistema elettorale maggioritario: chi prende più voti
degli altri vince, ma poco rappresentativo.

SEPARAZIONE DEI POTERI


Principio imposto nel XVII secolo ispirato da John Lock. Il potere non è tutto nelle mani del
sovrano assoluto, ma viene diviso per evitare assolutismo.
- Monarca: capo di stato – head of state
- Potere legislativo: nelle mani del parlamento
- Potere esecutivo: governo, ministri e Primo Ministro con sede a Downingstreet
- Potere giudiziario: nelle mani della magistratura, il capo di essa è il Lord Chief
Justice, questo dopo una riforma avvenuta nel 2005. Prima del 2005 non c’era un capo
della magistratura, il Lord Chansellor era il capo del potere giudiziario.

Il monarca al giorno d’oggi è il capo dello stato, il capo dei tre rami del potere, della chiesa
d’Inghilterra e dell’esercito.
 Ruolo per lo più formale.
Non possono introdurre tasse o leggi in maniera arbitraria (già dal Bill of Rights), non
possono spendere denaro pubblico in maniera arbitraria, hanno il potere di conferire
onoreficenze e titoli e presiedono le riunioni del Privy Council.

PRIVY COUNCIL
In origine, cioè dal Medioevo fino all’inizio 700 era l’organo di governo privato del sovrano
(riuniva una parte dei consiglieri più stretti del re). È andato declinando a fine 600, venendo
poi rimpiazzato dal cabinet che ne prende le funzioni in modo un po’ modificato.
Il prevy concil esiste ancora oggi, è composto da circa 400 componenti (circa 20 ministri nel
cabinet) e discutono dei documenti – audising council – che riguardano:
- il governo dei territori inglesi d’oltremare (es Gibilterra).
- conferiscono delle cariche della chiesa Anglicana
- tratta alcuni aspetti delle relazioni internazionali, più di carattere formale.
Concede delle Royal Charters, alcune istituzioni per agire devono avere questa licenza
concessa dal sovrano che si consulta con il Council.
In più all’interno del Council esiste un comitato giudiziario e una sorta di tribunale d’appello
per i paesi del Commonwealth.
Fanno parte diversi ministri e una serie di persone con particolari meriti, sia britanniche sia
che fanno parte del Commonwealth.

SESSIONI PARLAMENTARI
Speaker: capo della camera dei common (come il nostro presidente della camera), dopodichè
esiste la “Question Hour”, cioè 30-40 minuti in cui i ministri rispondono a delle domande.
Il parlamento poi discute i disegni di legge (bills) e alla fine della discussione si entra in
corridoi per votare (yes or no lobbies).
Quando una legge viene approvata viene pubblicata sull’Handser, equivalente della nostra
Gazzetta Ufficiale.

BILLS: sono di due tipi, pubbliche e private. Si definiscono private quando vengono
presentate da un singolo MP ed è una questione che riguarda il suo colleggio elettorale, la sua
contea ecc..
COMMITTEES: nostre commissioni parlamentari che discutono i disegni di leggi. Discusso
ed emendato tre volte in entrambe le houses.
Se approvato da entrambe viene passato al monarca che lo firma e diventa un Act of
Parliament

GOVERNO (EXECUTIVE)
Sede a Whiteholl, mentre primo ministro a Downingstreet. Ci sono vari ministeri/dipartimenti
composti da circa 20/30 componenti. Si avvalgono del lavoro dei dipendenti pubblici – civil
servants, piuttosto efficenti in inghilterra, i quali dipendono dal Cabinet Office

AMMINISTRAZIONE LOCALE
L’amministrazione locale com’è oggi è stata creata dal parlamento nell’800. Le tasse
vengono mandate da Londra (no tanta autonomia finanziaria a livello locale)
Livelli di divisione nell’amministrazione locale inglese:

- Civil Parish: piccola unità che provvede alla gestione di parchi, illuminazione ecc..,
esiste solo nei piccoli centri
- Borough: titolo attribuito permettendo una certa autonomia amministrativa ad alcune
zone
- District Council: formano le contee (al di sotto i barrows, al si sotto i civil parish)
- Contee: in ciascuna contea c’è un Lord Lieutenant, che è il rappresentante della regina
in ciascuna contea. Ruolo formale.

Londra ha uno statuto particolare: nel 1963 è stata creata la contea di Londra (Greater
London) che oggi ha circa 8 milioni di abitanti, di cui 3 milioni nella Innen City cioè la parte
più interna.
È divisa in 32 boroughs (zone) formati da circa 250 mila abitanti l’uno e hanno una certa
autonomia gestionale, ognuno gestisce le scuole, le strade…
Questo perché in passato non c’era un vero e proprio sindaco di Londra, o meglio esisteva ma
era solo sindaco della City (solo del distretto finanziario). Circa 30 anni fa è stato deciso di
istituire un sindaco vero e proprio.
C’è quindi una London Assembly, i due barrows più antichi sono la City e Westminister.
Il governo locale (Londra è un po’ un’eccezione) viene eletto con sistema di simple mayority
ogni 4 anni, amministrazioni locali non ricevono salario. Councils sono presiedute da officer.
Le città hanno un sindaco (in Scozia si chiamano Provost, essendo stata uno stato separato
per molto tempo, ha mantenuto delle istituzioni un po’ diverse nella struttura).
Committes: commissioni per gestioni del governo locale.
Esistono poi i Civil Servants (gli impiegati pubblici)

12.10.21
RELIGIONE: il primo a portare il cristianesimo nelle isole britanniche è St. Patrick nel 432
CE con cristianizzazione dell’Irlanda
Inghilterra: fine 500 Sant’Agostino che converte i sassoni poi gli altri germanici stanziati in
inghilterra
Il monachesimo irlandese attivo per recuperare opere della classicità
664, Synod of Whitby scontri tra chiesa romana e celtica (relativamente indipendente poiché
la chiesa romana era all’inizio) per risolvere queste differenze si organizza questo sinnodo
che si conclude con la prevalenza della chiesa romana, quelle celtiche vengono più
sottomesse a quella romana pur mantenendo un certo grado di autonomia.

1534: conflitto tra monarchia inglese e chiesa romana, europa occidentale tutti cattolico-
romani, parte orientale invece dottrina ortodossa.
Inizio 500 c’era stata la riforma protestante con rottura di Lutero dalla chiesa romana, alcuni
principi iniziano a seguirlo e il protestantesimo inizia a diffondersi in vari territori
dell’Europa centrale partendo dalla Germania.
Inizialmente Inghilterra si schiera dalla parte del papa, della religione cattolica, ma nel 1534
Henry VIII si scontra con la chiesa romana perche vuole ottenere il divorzio dalla prima
moglie (che ovviamente non gli viene concesso) e usa questo pretesto per rompere con la
chiesa romana.
 Si dichiara come capo della chiesa inglese.
Due anni dopo, nel 1536, vengono soppressi i monasteri ciò significa che i preti e i monaci
vengono soppressi, e i monasteri che hanno proprietà immense vengono incamerate dalla
corona. La corona inglese quindi si arricchisce tantissimo, mossa con risvolto economico.

Henry riesce ad avere tre figli, avuti da tre mogli diverse, i quali regnano tutti per un periodo:
- Edward VI, 1547-1553: era il primo designato ma regna per 6 anni e muore. Era
fermamente protestante, a differenza della sorella Mary.
- Mary Tudor, 1553-1558: fermamente cattolica, soprannominata “Bloody Mary”
perché essendo cattolica ha cercato di reintrodurre il cattolicesimo in inghilterra, di
fare ridiventare l’Inghilterra cattolica. Si sposa con il figlio del re di Spagna (cattolica
e nazione più potente in europa). COPPIA DI RE CATTOLICI. Questo crea
confusione e conflitti all’interno dell’Inghilterra: il paese era diventato protestante nel
1534 (ovviamente non in modo immediato), poi dopo 20 anni vi è un ritorno di nuovo
al cattolicesimo. Quindi Bloody perché di tutto questo processo caotico fa parte anche
la condanna a morte di tanti protestanti proprio per la loro fede.
Il suo regno si interrompe rapidamente dopo cinque anni perché muore. Nonostante
sia vista come uno dei sovrani peggiori, ha avuto un ruolo significativo nella storia
della monarchia perché è stata la prima regina donna, il parlamento dunque è dovuto
intervenire per legittimare la regina non come figura di secondo piano, ma con stesso
valore del re. Fu introdotta per evitare che il re di Spagna potesse evitare di diventare
l’unico re d’Inghilterra. Per legge, quindi, poteva esserci anche una regina a tutti gli
effetti e non solo un re. (rafforza il ruolo femminile nella monarchia)
- Elizabeth I, 1558-1603: Elisabetta (prima figlia di Anna Bolena), diventa regina dopo
la morte di Mary regnando per quasi 50 anni. Allevata come protestante, quindi si
torna al protestantesimo e ne rafforza il ruolo, fonda una chiesa nazionale e restringe
lo spazio per i cattolici (discriminati, perseguitati, emarginati).
Una delle grandi regine, non si è mai sposata “io sono sposata al regno di Inghilterra”.
Con lei il paese ha una fase di rafforzamento e ingrandimento su tutti i punti di vista.
Mary Stuart, regina di Scozia (prima di arrivare all’inizio del 600 in Inghilterra con
James) era cugina di Elisabetta che per un conflitto interno in Scozia deve lasciare il
paese. Lei è cattolica ma cerca protezione da Elisabetta sicura che l’avrebbe protetta,
ma per Elisabetta è un grosso problema. Per i cattolici, infatti, Elisabetta è una figlia
illegittima di Henry VIII e per tutto il regno non l’hanno mai riconosciuta (nasce da
un matrimonio non riconosciuto dal papa), quindi secondo i cattolici Mary Stuart
avrebbe più diritto al trono, essendo le famiglie Stuart e Tudor imparentate.
Quindi, per Elizabeth Mary è un pericolo e infatti la tiene imprigionata proprio perché
avrebbe potuto pretendere il trono, fino a condannarla a morte nel 1587 sotto spinta
dei vari nobili sebbene lei non fosse così favorevole, poiché sapeva che questa cosa
avrebbe avuto un eco gravissimo in tutto il continente dato che ha fatto decapitare una
regina.

Sotto Elisabetta viene creata una chiesa inglese indipendente da quella cattolico-romana, e i
pilastri su cui viene costruita sono:
- Book of Common Prayer, 1549: libro di preghiere della chiesa anglicana scritto tutto
in inglese (lingua della chiesa cattolica era sempre stata il latino). Materiale in parte
dalla bibbia altre create ex novo, c’è una revisione nel 1662.
Quindi anche traduzione della Bibbia, caratteristica dei protestanti è quella di leggere la
Bibbia senza mediazione. Alla traduzione collaborano tanti studiosi tra inizio 500 e inizio
600, arrivando alla conclusione della King James Bible 1611, chiamata anche authorized
version. Letta ancora oggi anche se esiste una versione modernizzata. Questo libro ha avuto
una grandissima influenza sulla lingua inglese, dato che tutti hanno letto questa Bibbia e
tutt’oggi la leggono e viene citata con molta facilità dagli anglofoni.
- 39 Articles of Faith, 1562: definiscono le caratteristiche di base della chiesa di
inghilterra, una persona deve accettare questi articoli per potersi definire anglicano.
Da qui in poi tutti i funzionari pubblici per avere cariche pubbliche bisognava giurare
su questi articoli.

Scozia: anch’essa diventa protestante ma in modo diverso. Il predicatore che porta la riforma
in Scozia nel 1560 è John Knox: calvinista molto rigoroso che introduce una forma di
protestantesimo più integralista rispetto a quello inglese. La chiesa viene chimata “the Kirk”,
Church of Scotland, e ha una struttura diversa da quella inglese, con istituzioni diverse.
Questo fa parte delle differenze culturali importanti tra i due paesi, contribuendo a
differenziarli anche sotto questo punto di vista.

SVILUPPI OTTOCENTESCHI:
Tentativo di rinnovamento della chiesa di Inghilterra, chiamato Tractarian Movement (parte
da Oxford) che parte dagli anni 30 dell’800 fino alla fine del secolo/inizio 900

Nell’800 si creano tre rami principali nella chiesa d’Inghilterra:


- High or Anglo-Catholic Church: circa il 20% delle persone aderiscono a questo
ramo. Anglo-catholic non vuol dire che sia cattolica, cioè che fa riferimento al Papa di
Roma.
 Infatti è una parte della chiesa d’Inghilterra completamente indipendente dalla chiesa
romana, però dentro la chiesa d’Inghilterra è il ramo che sottolinea di più la continuità
con la tradizione antica del cattolicesimo romano/sottolineano le loro origini nel
cattolicesimo romano.
Il rituale è più vicino a quello delle chiese cattoliche (ornamenti, messe elaborate, vestiti del
prete più ricchi…), questo perché nella chiesa anglicana, come nella maggior parte delle
chiese riformate, non c’è un culto unificato: ogni prete può proporre un tipo di allestimento,
riti che preferisci.
Chiesa che ha sempre attirato persone dalla fascia alta della società o intellettuali
tendenzialmente conservatori.
- Low o Evaneglican Church: a questa aderiscono circa l’80% degli anglicani. Viene
enfatizzata molto di più la tradizione protestante, quindi si enfatizza la fede nella
Bibbia, nella conversione personale cioè nel rapporto personale tra il fedele e Dio e
tutto ciò che è l’eredità protestante e viene invece ridotto al minimo tutto il legame
con il cattolicesimo romano. Pochissimi arredi, abbellimenti e anche le cerimonie
sono molto semplificate.

Tra i due rami della chiesa non c’è molta simpatia, gli evangelici parlano spesso molto male
dei fedeli opposti, considerandoli dei criptocattolici. Mentre gli altri li guardano un po’
dall’alto in basso.
C’è quindi un’antipatia sia sociale sia dottrinaria.

- Al centro questi due rami principali c’è la Broad Church cha ha avuto molta
importanza nell’800, alla quale aderirono molti liberali del secondo 800 poiché
desideravano una Chiesa moderna per tempi moderni (epoca vittoriana) chiesa attiva
anche a livello sociale, partecipe ai miglioramenti sociali che si puntava a realizzare in
questa epoca. Chiesa che ha raccolto molti seguaci fino a inizio 900. Adesso non più.
Era anche collegata a movimenti socialisti credenti che spesso interagivano con
questa chiesa.

ISTITUZIONI ANGLICANE:
La chiesa anglicana è, tra le chiese riformate, una di quelle che ha mantenuto una struttura più
simile a quella romana. Ovviamente non riconosce l’autorità del Papa, il capo supremo è il
Re, grazie all’atto con cui si è dichiarato Henry VIII. L’arcivescovo di CANTERBURY E
YORK sono i capi spirituali effettivamente più importanti.
Struttura piramidale ed episcopale: piramidale a partire dagli arcivescovi per arrivare ai
vescovi, preti e parroci comuni.
Molte chiese protestanti non hanno gerarchia, esiste un clero ma senza gerarchia in cui viene
eletto un portavoce ma dal punto di vista dottrinario non è superiore agli altri.
 Questa struttura episcopale era proprio una delle cose che non piaceva ai protestanti
inglesi più radicali, perché ritenevano che questo rendesse la chiesa inglese troppo
simile a quella romana, una chiesa ancora mezzocattolica. Per tutto il 500 hanno avuto
un’ostilità verso queste gerarchie; tuttavia, permane ancora oggi la struttura
episcopale

L’organo direttivo è il General Synod in cui si discutono le questioni interne e dottrinarie.


Una riunione particolarmente importante è stata la Lambeth Conference (1867, periodo
vittoriano) per ridefinire meglio la fede anglicana, in che cosa consistesse. È stato stabilito
che ci fossero quattro punti essenziale per chiunque volesse aderire alla fede anglicana:
1. Ritenere vere le sacre scritture
2. Accettare il credo niceno: credo che si recita anche nelle chiese cattoliche (credo in un
solo dio…)
3. Battesimo come sacramento essenziale
4. Comunione: non come la nostra, è solo simbolica; infatti, non c’è il dogma della
transustaziazione, il quale anzi viene proprio rifiutato dagli anglicani come dagli altri
protestanti. È un momento della messa con valore soltanto simbolico.
I 39 Articles of Faith validi ma non bisogna per forza accettarli o giurali per dichiararsi
anglicani.

Un’altra differenza importante con la chiesa romana è l’introduzione del sacerdozio


femminile (anche in altre chiese riformate) nel 1994 allargando la spaccatura con la chiesa
romana. È stata molto discussa e ha provocato l’uscita dalla chiesa anglicana di un certo
numero di vescovi che non hanno voluto accettarlo.
Oggi ci sono circa 90 milioni di anglicani sparsi soprattutto in inghilterra, ma anche nei paesi
anglofoni delle ex colonie.

CHIESA SCOZZESE: fondata nel 1560 da John Knox, di impostazione calvinista. Calvino
agisce a Ginevra dove fonda una chiesa riformata che è stata tra le più influenti con maggiore
diffusione in varie versioni. Dal punto di vista dottinrario è abbastanza diversa dalla chiesa
inglese che è una chiesa riformata ma è più verso la tradizione cattolico-romana, mentre la
Kirk no. Inoltre è una chiesa presbiteriana, cioè gestita da preti e anziani

 Non è una chiesa gerarchica, non c’è una struttura episcopale (come molte chiese
riformate): abbiamo un clero ma senza gerarchia, ci sono solo Ministers, preti (anche
donne) e Elders, membri attivi delle varie parrochie e contribuiscono alla gestione di
esse.
È una chiesa in cui i fedeli partecipano attivamente alla gestione della chiesa
General Assembly: organo direttivo, senza gerarchia, c’è semplicemente un Moderator che
coordina i lavori ma nessuna superiorità gerarchica e a questa assemblea participano sia
Ministers sia Elders.
Più rigida e “integralista” dal punto di vista dottrinario.
Circa 800 mila aderenti  90 milioni chiesa anglicana.
 Essenzialmente c’è solo in Scozia o in qualche ex-colonia dove si erano stanziati dei
migranti.

CATTOLICESIMO ROMANO
I cattolici esistono ancora nonostante siano stati avversati e siano diventati una minoranza. Ci
sono 29 diocesi cattoliche in Inghilterra oggi, l’autorità suprema dei cattolici inglesi è
l’arcivescovo di Westminster Cathedral a Londra (da non confondere con la chiesa
anglicana cioè la Westminster Abbey dove vengono sepolti i re britannici e dove vengono
incoronati).
5 milioni di fedeli inglesi, e anche in inghilterre la chiesa è piuttosto attiva nell’istruzione,
esistono anche le scuole cattoliche.

FREE CHURCHES
Chiese riformate/protestanti ma che non sono quelle anglicane (maggior parte delle persone
appartiene a quelle anglicane), raccolgono i protestanti inglesi che non si sono riconosciute
nella chiesa anglicana.
Le persone appartenenti a queste Chiese venivano chiamate dissenters o non-conformists
(ormai non si usa più questo termine ma nell’800 si).
Toleration Act fine 600: i protestanti hanno avuto libertà di culto ma non con stessi diritti
degli anglicani (chiesa di stato), li hanno avuti solo nel 1828: erano soggetti ancora ad alcuni
limitazioni ma non così severi come i cattolici, i quali nel 1829 hanno avuto libertà di culto.

Dissenters hanno tradizionalmente sempre avuto un legame con il radicalismo politico e poi a
partire dal tardo 800 con il laborismo, quindi sempre legati alla sinistra politica. Quindi sono
chiese che attirano in maggioranza ceti più bassi ma anche persone della fascia intelletuale
 molto forti nelle aree industriali dell’Inghilterra, nelle zone celtiche e anche in Scozia
pur essendoci la Kirk.

ALTRE CONFESSIONI
C’è una grandissima varietà di confessioni religiose riformate in inghilterra, più degli USA

- Chiesa metodista: fondata a fine 700, sorta di chiesa nazionale per i gallesi (per
identificarsi, anche se non è una chiesa gallese) che nasce dal basso per venire in
contro ai bisogni della working class lasciata a se stessa dalla chiesa anglicana
- Chiesa Battista: soprattutto in USA nella parte meridionale
- Salvation Army: non è un’organizzazione no-profit, ma chiesa fondata da W. Booth
nel 1865, tipico esempio di chiesa vittoriana creata proprio con intento di essere utile
socialmente e di intervenire per risolvere i problemi della società

Attualmente la Gran Bretagna è un paese multietnico, quindi ci sono diverse confessioni:


300 mile Ebrei, 1 milione e mezzo musulmani, induisti, buddisti

Poco più della metà della popolazione si è rivelata protestante, circa il 10% cattolici, 2,6%
musulmani e altri non religiosi o atei.

19.10
Amministrazione della giustizia inglese: c’è come da noi una distinzione tra ramo civile e
penale (criminal).
I tribunali in cui viene amministrata la giustizia penale, criminal courts, sono divisi in due
grandi settori:
- Magistrates courts: gestiscono i reati meno gravi (circa il 95% dei reati). Gestiti dai
Justices of Peace (giudici di pace presenti anche in Italia, che non corrisponde però a
quello inglese, dove ha un ruolo molto più importante). Sono presenti circa 30.000
giudici di pace e una buona parte non sono magistrati di professione, ma persone che
svolgono questo genere di attività per un periodo nei tribunali minori. Nei centri
urbani più grandi, le Magistrates courts sono presiedute da Stipendary Magistrates =>
magistrati di carriera, giudici professionisti.
I magistrati possono solo dare multe fino a circa 5.000 sterline e combinare delle
condanne fino a 6 mesi per i reati. Le condanne più leggere a volte sono dei lavori
utili per la comunità.
- Crown courts: vengono giudicati il 5% rimanente dei crimini, reati più gravi.
Condanne sopra i 6 mesi. Presieduti da un giudice aiutati da una giuria popolare
composta da 12 persone (diversa dai tribunali italiani).
Tra questi tribunali il più noto è Old Bailey.

In Scozia, con tradizioni diverse dall’Inghilterra con influenze ovviamente, ci sono differeze.
Si parla di Sheriff Courts, corrispondenti delle Magistrates Courts. Poi c’è la High Court of
Justiciary, corrispondente delle crown courts.

Esistono dei tribunali d’appello, appeal courts, presieduti da un Lord Justice. C’è poi una
Supreme Court of the United Kingdom (un po’ come la corte di cassazione).
 In Italia si può ricorrere in appello se la condanna in primo grado non si ritiene giusta.
In Inghilterra non è possibile, non si è liberi di fare appello, si puù andare solo se
emergono degli elementi sostanziali rispetto a ciò che è stato il primo grado. Per farlo
bisogna fare domanda al giudice che ha giudicato l’imputato la prima volta.

ATTORI NEL PROCESSO:


- Pubblico Ministero (PM), cioè l’accusa si chiama CPS (Crown Prosecution Service)
- I verdetti: un imputato può essere dichiarato solo guilty o not guilty. In Inghilterra
non esiste “assolto per insufficienza di prove”, che è un’assoluzione a tutti gli effetti
ma è una formula che c’era qualche prova che avrebbe pituto essere colpevole ma non
abbastanza, c’è una forma di sospetto. In Scozia esiste invece “not proven”, come in
Italia.
- Difesa: avvocati, che si dividono in:
a. Solicitors: avvocati che operano nelle Magistrates Courts, circa 80.000,
appartengono alla Law Society, lavorano non solo per i tribunali, ma anche per le
aziende. Hanno a che fare soprattutto con questioni di eredità, affari, tasse, aspetti
di carattere amministrativo, non con crimini efferati.
b. Barristers: operano nelle Crown Courts, sono chiamati advocates in Scozia.
Avvocati di livello più alto, penalisti, sono circa 6.000. hanno un’iter di
tormazione più lungo rispetto ai solicitors, formazione che avviene negli Inns of
Court a Londra. Ognuno di questi avvocati appartiene a un bar alla fine del loro
percorso formativo.
QC: Queen’s Council, è un bar con un certo numero di anzianità, sono gli avvocati con più
esperienza che possono diventare giudici.

I giudici vengono chiamati con l’appellativo di Mister Justice, non sono tanti. I tribunali
penali sono collocati solo nelle città più grandi e c’è un minister of justice dal 2007, prima di
allora il Lord Chancellor fungeva anche da ministro della giustizia.

RAMO CIVILE, CIVIL COURTS:


County Courts, ogni distretto ha una sua county courts, quindi 250. In ognuna di queste
County Courts c’è un giudice che lavora da solo (no 12 persone). A Londra c’è la High Court
of Justice, il più importante di giustizia civile.
Esistono anche qui le corti d’appello e poi anche qua una Supreme Court.

FORZE DELL’ORDINE:
dal 1829 esiste una metropolitan force: all’epoca Londra e Parigi erano le due città più
grandi, così emerse l’esigenza di formare un corpo che si occupasse di crimini e giustizia.
Viene formata questa metropolitan force che agisce solo a Londra, ha sede a Scotland Yard.
Le forze di polizia sono poco centralizzate in GB, hanno ognuna una certa autonomia a
livello di contea. Ci sono infatti 52 Local Police Forces nelle maggiori città e nelle contee. I
crimini vengono gestiti localmente senza coinvolgere altre contee, solo i delitti di più ampia
portata si crea una collaborazione tra le zone.
Ognuna di queste 52 corpi di polizia locale ha un Chief Constable (capo della polizia), quindi
il controllo centrale è poco.
Le forze dell’ordine sommate sono circa 300.000 persone in Italia, più del doppio di quelle
inglesi.

BRITONS: cap 3 economia (non da studiare)


Commercio che fa fiorire l’economia dopo lo stop delle guerre. Anche i commercianti nel
700 ha tutto un lato di patriottismo che emerge in vario modo
 I commercianti che si arricchiscono cominciano a fare della beneficenza, per aiutare
la nazione da un punto di vista patriottico
Più la borghesia diventa potente, più il rapporto con la nobiltà muta: in inghilterra ci troviamo
davanti alla prima società in cui la borghesia ha un peso sempre più largo e riduce lo spazio
di potere e sociale dell’aristocrazia.

Società patriottiche formate spesso da artigiani, commercianti (ottica nazionalista che si


fonde all’aspetto commerciale, economico).
Anti-gallic association: antifrancesi, altri che sostengono la marina, l’esercito…
 Sovrapporsi di vari aspetti

Inglesi molto orgogliosi di essere il centro del commercio mondiali, il mercato di tutte le
nazioni.

Cap britishness
700: secolo in cui si cerca di creare un senso di identità unitaria in una nazione che invece era
divisa storicamente in varie regioni. Soprattutto nelle periferie è stato più difficile vedere
emergere questo genere di coscienza nazionale, in particolare nelle zone celtofone.
CONCETTO UNIFICANTE DI BRITSHNESS: concetto che non vuole cancellare il senso di
identità locale; le persone venivano invitate ad aggiungere a questa un senso identitario
britannico unificante, ma questo discorso non funziona per l’irlanda.
 1800 atto di unione, ma gli irlandesi non si sono mai voluti assimilare sin dal 1500.
L’unica eccezione sono i protestanti irlandesi, infatti dopo mille tentativi riesce ad ottenere
l’indipendenza
La regione per cui vale meno il discorso di sentirsi british è sicuramente l’Irlanda: non si sono
mai sentiti british, tranne gli irlandesi protestanti mandati in irlanda nel 500.
Per quanto l’irlanda fosse stata dichiarata parte del Regno Unito nel 1801 con l’atto di
unione, questo senso di britishness vale molto meno, non ha mai preso piede questo senso.
In Scozia e in Galles la situazione è un po’ più ambigua e articolata: ci sono dei sentimenti
antiscozzesi da parte degli inglesi e viceversa, così vale per il Galles ma in Scozia è più forte.
Nel 700 (dopo il 1707, Atto di unione tra EN e SC) John Wils è il campione inglese di questo
sentimento antiscozzese, gli inglesi avevano l’impressione che si desse troppo spazio agli
scozzesi in parlamento, si aveva una sorta di paura che prendessero troppo spazio.
John Wills: oltre ad avere questi sentimenti antiscozzesi è stato uno dei paladini della
richiesta di un suffraggio universale maschile, più di cento anni prima che ciò diventasse
effettiva.
 Politico molto influente all’epoca, con molti nemici: molti contrari a ciò

Il modo in cui è stata “risolta” questa questione fu una sorta di creazione di due livelli di
appartenenza (un livello locale e un livello nazionale => oltre che gallese, inglese o scozzese
una persona era anche british), quindi questo senso nazionale non cancellò quello locale.
 Tra le due non c’era sempre una convivenza pacifica

Cap dominant
CLASSE DIRIGENTE: cambiamento di atteggiamento dall’inizio del 700 agli anni 30
dell’800.
La classe dirigente inglese per cercare di giustificare la propria dominanza deve modificare il
proprio atteggiamento, anch’essa coinvolta in questa onda di patriottismo deve reagire per
l’interesse collettivo e spinta in questo dalla mentalità borghese deve anche darsi una
parvenza di serietà.
 Serietà tipica della borghesia emergente che considera l’aristocrazia come parassiti
È l’emergere della borghesia che costringe l’aristocrazia inglese a modificare la propria
mentalità: deve far vedere che ha una posizione di dominio perche fa qualcosa per la nazione
impegnandosi con uno spirito patriottico, con uno spirito collettivo.
Viene più coinvolta di prima anche nella vita militare per patriottismo, per difendere la
propria terra anche morendo.
Impegno dell’aristocrazia per il bene della collettività, far vedere che si comportano in
maniera morale e responsabile per “giustificare” i loro privilegi.

Cap majesty
Come si è modificata l’immagine della monarchia nel corso del 700: dalla glorious revolution
in poi c’è una perdita del potere, però non diventa superflua ma si riadatta a un nuovo ruolo.
 Non può più gestire il potere come prima, ma ha un ruolo di immagine di collante, di
punto di unione della nazione, comincia a sviluppare un ruolo simbolico sempre più
significativo nel ruolo del 700 che continua per tutto l’800 e arriva fino al potere
attuale.
Borghesizzazione della monarchia, più vicina alla vita media delle persone, rettitudine morale
secondo i principi della borghesia (700).

RUOLO DELLE DONNE


C’è una discussione, non solo in Inghilterra, per quanto riguarda il ruolo delle donne nella
società.
 In GB, quando una donna si sposava la sua esistenza legale veniva sospesa. Non
poteva possedere nulla, prima era figlia di qualcuno poi era la moglie di qualcuno
(che ereditava i suoi beni).
Anche giuridicamente non esistevano le donne, erano “la consorte di…”
Nel pieno 700 comincia a svilupparsi una protesta da parte delle donne, ma anche da parte di
alcuni uomini come William Alexander (1779)
 Dice: in GB permettiamo ad una donna di tenere in mano uno scettro, senno una
donna deve stare a casa semplicemrnte a governare la propria cucina. Non c’è una via
di mezzo.
Da un certo livello sociale in su le donne davvero non facevano niente, ma tra le classi più
basse le donne lavoravano.

SUFFRAGGIO: praticamente tutti contrari al voto alle donne. Per escludere le donne dalla
vita pubblica, era insistere sulla presunta differenza intellettuale tra uomini e donne.
Rousseau, con tutto il suo progressismo sotto certi aspetti, era totalmente un tradizionalista su
questo punto di vista.
 La dignità delle donne sta nel rimanere nascoste, nel non mostrare i propri talenti in
pubblico se ne hanno.

Per tenere le donne “al loro posto” si sviluppa il culto della maternità prolifica.
Vengono fondate anche delle società, es charity, per le donne sposate e le loro abitazioni a cui
danno soldi far si che facciano più figli, considerati la forza della nazione.

1778: vietato assistere ai dibattiti della House of Commons, perché donne si stavano
interessando troppo alla politica.

Questo cambiamento è anche legato all’urbanizzazione: Londra e le altre città iniziano ad


ingrandirsi (rivoluzione industriale secondo settecento), concentrazione delle persone nelle
città industriali.
Nei grandi centri urbani la popolazione è meno tradizionale, dove le donne lavorano nelle
fabbriche e iniziano a interessarsi sempre di più alla vita pubblica e quindi allalavorativa,
quindi alla vita sociale, pubblica quindi politica.
 Questa visibilità comincia a creare sconcerto negli uomini più tradizionalisti.
Uno degli aspetti più visibili era quello della moda: es, alcune donne portavano dei vestiti da
uomo (vietato dalle leggi santuarie).

Fine Settecento: caso di Georgiana, duchessa del Devonshire. Diventa amica stretta di Fox,
politico della fazione Wig che sosteneva il voto per tutti gli uomini che avessero una
proprietà anche piccola, e anche alcune donne.
Georgiana divenne la sua sostenitrice e lo aiutò in vari modi, tra i quali fare discorsi in
pubblico prima di un’elezione.
 Fu presa a bersaglio, si disse che era l’amante di Fox ecc…

Guerra fra Francia rivoluzionaria e Inghilterra che poi si prolunga nelle guerre napoleoniche:
le guerre spesso hanno un effetto di rimescolamento della società molto forte.
- Polemica contro le donne francesi: ritenute troppo frivole rispetto alle donne inglesi
più morali, più sobrie. Britannica cultura più maschile e più autocontrollata, francese
cultura più effeminata e incline a lasciarsi andare ai piaceri anche sessuali (idea
comune)
- Nella propaganda antifrancesi, molti sostennero che la Rivoluzione francese fu dovuta
proprio in parte alle donne.
Es Elmut Dough, 1790 portavoce dei conservatori inglesi e difensore del
tradizionalismo monarchico dopo la rivoluzione. Dough parla della marcia su
Versailles prima della rivoluzione, in cui si sapeva che avevano partecipato molte
donne, come queste donne erano delle furie dell’inferno, le più vili delle donne che
camminano verso versailles per distruggere la monarchia francese. Dall’altro lato si
santificava la regina Maria Antonietta, decapitata dai rivoluzionari.
DIFFERENZA di considerazione tra donne del popolo e donne dell’aristocrazia.
Malgrado gli inglesi fossero antifrancesi, la morte delle regine ha avuto un impatto
emotivo molto forte.
Epoca della cavalleria ormai passata in cui le donne venivano trattate secondo le
tradizioni di galanteria cavalleresca, ora siamo nell’età del denaro in cui le donne non
avranno assolutamente più quella posizione.
La rivoluzione viene vista come soggetta all’influenza delle donne

Le guerre costringono sia i francesi sia gli inglesi a far partecipare a tutto il processo che la
guerra mette in moto, anche le donne.
 Prime guerre in senso moderno, tutta la popolazione viene coinvolta poiché hanno un
impatto anche sulla vita di chi non va al fronte. Le donne da entrambe le parte devono
partecipare, non si può più tenerle chiuse in casa come volevano i tradizionalisti.

Decapitazione: grande impressione anche in GB non solo tra i regnanti, nonostante la guerra
tra i due paesi.

Rivoluzione francese: nonostante ci fossero degli ideali di uguaglianza, fu dato piuttosto poco
spazio alle done malgrado abbiano partecipato in maniera abbastanza estesa al movimento
rivoluzionario.
Dal punto di vista legale ottennero poco: 1793, il governo francese mise fuori leggi le
associazioni femminili (pericolo per una nazione che tentava di stabilizzarsi dopo la
rivoluzione).
1804: Napoleone rafforza l’autorità dei mariti sulle mogli attraverso provvedimenti legali
 A parte lo spirito generale della rivoluzione, ma c’era poco che potesse attirare le
donne inglesi: sia l’aspetto nazionalistico, sia il fatto che ha dato così poco dal punto
di vista legale alle donne e questo fece si che le donne inglesi non sviluppassero un
atteggiamento di simpatia verso la rivoluzione, ma le rese più patriottiche,
filobritanniche.

Le donne, nonostante l’idea che fossero addette alla vita familiare come luogo sicuro,
vengono coinvolte nella vita pubblica stando a casa, sviluppando il “patriottism” cioè lo
spirito nazionalista che si sviluppoò manifestandosi contro gli uomini che non volevano
arruolarsi per combattere contro i francesi.
Pressione sociale sugli uomini da varie parti tra cui e le donne furono sempre piuttosto attive
nello spingere gli uomini ad arruolarsi.
A loro volta, questo fece si che i soldati fossero ben visti, idealizzati, moda dei vestiti ispirati
alle divise militari… culto dell’eroismo militare che si fortifica durante le guerre
napoleoniche e anche dopo il 1815 rimase questo culto dei soldati.

Statua di Achille: monumento per cui furono raccolte 10.000 sterline in una sottoscrizione a
cui hanno partecipato solo le donne nel 1814 per erigere una statua per il Duca di Wellington
(eroe nazionale che ha sconfitto Napoleone).
Iniziativa di sole donne, prima statua di un nudo maschile collocata a Londra e conosciuta
come “The Lady’s Trophee”
 Scalpore, ritenuta troppo ardita e oscena, alla fine si coprirono i genitali con una
foglia di fico
Donne partecipano anche allo sforzo bellico contro i francesi: raccoglievano soldi da mandare
agli uomini coinvolti nelle battaglie, fornivano vestiti (soldati non obbligati ad arruolarsi,
quindi dovevano anche portarsi i vestiti), creavano bandiere per le milizie, altre hanno tenuto
in pubblico dei discorsi dando alle truppe le bandiere da loro cucite in pubblico.
 Facendosi scudo di questa idea di patriottismo contro i francesi, le donne si
guadagnano un posto nella vita pubblica, dalla quale prima erano escluse.
….
Donne che fanno cose che prima erano fatte solo dagli uomini. Si modifica quasi
forzatamente la divisione delle due sfere tradizionali: quella familiare dedicata alle donne e
quella pubblica agli uomini.

Questo succede fino al 1815, dopo la fine delle guerre con il congresso di Vienna e
Inghilterra vincitrice e potenza domninante: anni molto difficili con Ingh indebitata, poco
raccolto, molte proteste fino al turning point
 Peterloo Massacre 1819, folla di persone radunate ad ascoltare uno dei politici che
cercava di aiutare le fasce più basse della popolazione, seguiti da soldati che però
persero il controllo della situazione e caricarono la folla sparando dove vennero uccise
diverse persone, tra cui donne.
La stampa si concentrò molto sul fatto che le donne fossero state caricate e uccise dalla
cavalleria, come se fosse avvenuta una rottura di questo contratto di mutuo rispetto, di
divisione delle due sfere, con l’idea che gli uomini dovessero proteggere le donne.
 C’è un mito della rettitudine britannica sviluppato a partire dal 700, dell’eroismo, che
aveva creato una sorta di standard che andava rispettato. Quando questo standard
veniva infranto si creava una protesta. Retorica della libertà, morale, patriottismo
servono a mettere dei limiti in questo casso all’esercito rispetto ad una protesta
pacifica delle persone.
 Standard che crea dei vincoli anche per la classe dirigente, esercito, polizia

Regina Caroline sposata con il principe di Galles (Giorgio IV): matrimonio mal combinato,
hanno un figlio poi hanno una vita separata, Caroline addirittura va a vivere nel continente.
Nel 1820, Giorgio III muore e diventa Giorgio IV il re. La moglie di Giorgio, Caroline ritorna
perché vuole il suo posto da regina.
Giorgio però, cercò di portarla a processo per adulterio ma la legge inglese prevedeva che per
la famiglia reale, nel caso in cui lei fosse stata riconosciuta colpevole, fosse condannata a
morte (cosa che non valeva per il marito).
 Le donne cominciarono a raccogliere firme a sostegno della regina, identificazione
nella regina. Queste firme ebbero successo e il re e il governo dovettero fare marcia
indietro: il processo non ci fu.
 Prima volta che l’opinione pubblica attraverso delle petizioni è riuscita ad imporre le
proprie richieste in presenza di una legge che avrebbe fatto altro.
Segno del cambiamento dei tempi, di un’opinione pubblica che partecipa alla vita pubblica
dopo aver fatto molto durante la guerra.

Femminizzazione della monarchia inglese: moglie di Giorgio III, tipico esempio di


borghesizzazione della casa reale (13 figli), madre di famiglia che sostituisce la figura del
marito ormai impazzito.
Caroline è una specie di eroina, la loro figlia muore dando alla luce un bambino nel 1817,
perdita per tutta la nazione.
Regina Vittoria: 1837-1901, cambia definitivamente la funzione della monarchia inglese e
consolida questo elemento di femminizzazione della monarchia.
 Le donne potevano identificarsi con queste regine così amate, o con un ruolo nuovo e
potevano guadagnare uno spazio pubblico.
Ruolo molto attivo delle scrittrici: aumento dell’alfabetizzazione con il protestantesimo,
quindi nei paesi protestanti (prima che in quelli cattolici) nel 700 si moltiplicano le scrittrici.
Una particolarmente importante fu Mary Woodstock craft, che fu molto attiva a livello
politico come scrittrice. Scrisse “a vindication of the rights of women”, in risposta al fatto che
c’era un’opera simile sui diritti dell’uomo.
 Iniziatrice del movimento femminista.
Opera in cui, in risposta a Rousseau, che diceva che le donne doveessero vivere
modestamente, restando a casa a curare la familgia, Woodstock la gira a proprio vantaggio: se
è vero che le donne devono stare a casa a educare i loro bambini, allora devono prima
ricevere un’istruzione scolastica loro stesse per poter sviluppare nei loro figli il sentimento
patriottico, di partecipazione attiva alla vita della comunità.
 La società deve cambiare in mod che tutti possano essere dei cittadini consapevoli e
attivi.
 Si capi che la chiave di volta era l’istruzione per poter diventare parte attiva della vita
pubblica, il passo successivo poi fu l’indipendenza economica.
Mary aveva posizioni molto radicali politicamente, quindi ebbe molti nemici, anche dopo la
sua morte durante il parto.
Il marito pubblica una biografia della sua vita sicuramente al di fuori dei canoni accettati
all’epoca, quindi la sua reputazione fu rovinata per molto tempo.

Anche sul fronte opposto c’erano parecchie donne attive e malgrado la differenza ideologica
spingevano anche loro per far guadagnare alle donne uno spazio pubblico.
Hannah Moore: apre una scuola per ragazze a Brisol, scrive opere di varia natura alcuni
commissionati anche dall’arcivescovo di Londra. Attiva dal punto di vista nazionalista,
conservatore, antifrancese (differenza con Mary Woodstock).
Hannah Moore donna che riesce a vivere della propria scrittura (=> fatto nuovo).
Capofila delle donne conservatrici, ma allo stesso tempo, ribadendo il ruolo tradizionale delle
donne, sosteneva l’istruzione per sapere come fare queste cose.
 Dice che non dovevano partecipare alla sfera pubblica, dovevano farlo al limite con i
loro mariti in casa. La realtà è che Hannah Moore ha influenzato molto l’opinione
poubblica pubblicando tantissimi libri.
 Contraddizione

Liberty Caps: le donne sono coinvolte nei movimenti di riforma, per esempio quello
antischiavista. Regalano questi liberty caps ai loro uomini (riprendendo usanza della guerra),
diventa una scusa per andare agli eventi pubblici per dare questi berretti, per fare parte
attivamente della vita politica
 Allargare la base elettorale

Donne coinvolte in altre campagne: es anni 90 boicottaggio dello zucchero, legato alla tratta
di schiavi.

Ormai dopo gli anni rivoluzionari le donne partecipano sempre di più alla vita pubblica
malgrado le limitazioni degli uomini.

Daniel O Colonell: anni 20-30 dell’800 riconosce alle donne un ruolo importante nel
movimento che ha portato all’abolizione della schiavitù nel 1833. Riconosce che fu in parte
un successo grazie anche alle donne.
1869: voto concesso alle donne nelle elezioni locali, vieto delle donne di lavorare più di 56
ore a settimana.
Voto alle donne sopra i 30 anni compare nel 1918 dove si ripete la stessa cosa delle guerre
napoleoniche, poi nel 28 stessi diritti di voto degli uomini.

26.10

Cap men power


Si parla del ruolo degli uomini della classe medio-bassa nel corso del 700-800.
La minaccia di uno sbarco napoleonico è stata presente dal 1795-1815 in Inghilterra, fase di
certa ostilità tra inghilterra e Francia. Dopo questo periodo, nel 900 si tornerà ad un periodo
di maggiore vicinanza in particolare nelle due guerre mondiali.

Visione della classe dirigente inglese verso la lower-class (maggioranza della popolazione):
molti la consideravano peggio dei nemici francesi.
L’elite temeva questa fascia più di quanto temessero i francesi con certa ansia su cosa sarebbe
potuto succedere se la Francia avesse invaso l’Inghilterra ma anche delle ripercussioni sulla
popolazione inglese:
 Preoccupazione di cosa sarebbe successo nel paese con questo patriottismo ormai
sempre più diffuso con coinvolgimento attivo di tutto il popolo e quindi del mettere in
mano le armi al popolo (in precedenza esercito composto da mercenari, non da popolo
addesstrato con leva obbligatoria).
Il duca di Wellington ha parlato del popolo come la “schiuma della terra”, feccia, ma a questo
punto la classe dirigente è stata costretta a fidarsi a coinvolgere il popolo nella guerra e quindi
nella battaglia politica.

Gli anni tra 1775-1825 sono gli anni della rivoluzione industriale, dove in Ing prende piede
per prima con veloce sviluppo delle aree industriali: luoghi ideali per diffusione di idee
politiche e si cominciano a far sentire.
 Già allora dimostrazioni per stipendi, cibo, condizioni di vita

Sul fondo di questa rivoluzione, per convincere queste persone a combattere in modo
patriottico è difficile:
- Guerre napoleoniche numero di persone coinvolte maggiori di tutte le altre guerre
(circa 40.000 soldati all’inizio della guerra, ppoi alla fine si passa a 250.000 uomini +
marina + corpi volontari + guerra praticamente mondiale)
- Milizie: ogni contea in Inghilterra forniva una certa quantità di uomini che venivano
addestrati un mese all’anno per l’esercito. Prima della riv francese si parlava per lo
più di volontari della Middle Class (la prendevano più come una specie di esperienza
per indossare fucili, sapevano che non avrebbero dovuto combattere guerre
veramente, l’esercito vero e proprio era formato da altre persone).

Dal 1797 si diffonde questo pericolo delle invasioni da parte di Napoleone. A questo punto
non basta più l’esercito solito e i pochi volontari della Middle class, ma bisogna reclutare ed
armare molte più persone. Per farlo bisogna fare un censimento, fatto per la prima volta
nell’800, per vedere chi è adatto per la guerra.
Viene passata nel 1798 la legge di “difesa del reame” dove si chiede che ogni contea fornisca
uomini e mezzi in vista di una guerra.
 Tra 1797 e 1800 vengono raccolte tantissime informazioni sulle persone del regno
molto più dettagliate di prima
A tutti gli uomini viene chiesto se volevano arruolarsi per combattere contro i francesi.
Questo perché in inghilterra non c’era la leva obbligatoria, e molte persone rifiutarono anche
se l’ostilità verso la francia esisteva da anni.
La risposta fu molto diversa da contea a contea: nel sud/sud-est (più vicini alla Francia) si
arrivò a più del 50% di adesioni, nelle contee più lontane si arriva anche a meno del 20%, si
sentivano più lontani e meno in pericolo. Nelle nuove città industriali, questa risposta
patriottica fu in generale molto più alta rispetto ad altre zone.
Scozia e Galles: alcune contee non mandarono nemmeno le informazioni richieste.
 Riuscirono ad avere un esercito adeguato

Il governo prima di fare questa proposta si aspettava un coinvolgimento patriottico più dalle
zone rurali che non dalle zone urbane: si pensava che vecchia inghilterra identità più spiccata
e che quindi avrebbe risposto, al contrario le zone di campagna diedero spesso una risposta
molto tiepida per motivi pratici (raccolto)
22% contee rurali, 35% contee urbane
- Zone urbane: le info circolavano di più, c’era più discussione politica, più discussione
del proprio ruolo nella società e quindi più patriottismo. (stessa risposta avvenuta in
Francia)
Primo segno della mentalità individualistica moderna: persone che arrivano da parti diverse
del Paese si trovano a vivere insieme, quindi si scambiano idee, più informazioni quindi più
conformismo si viene a produrre.

Rivista dell’epoca: stato di guerra è una gigantesca macchina in cui ognuno è una rotellina
che deve fare la sua parte: sono più adatti gli operai delle fabbriche (perché già fanno così
anche a lavoro) o il contadino che faceva tutto da se nel suo lavoro, non è un lavoro
monotono? Psicologicamente un contadino (lavoro vario) è meno adatto a comportarsi come
una rotellina piuttosto che l’operaio che lo è già.
RAGIONI PER ARRUOLARSI:
- La guerra ha creato anche disoccupazione: effetto di impoverimento con persone che
trovano una via d’uscita arruolandosi
- Forte spinta alla coscrizione, senso di appartenenza nazionalistica degli inglesi fa si
che ognuno spinga l’altro ad arruolarsi (mogli, figli, nonni pressione ma anche
imitazione tra pari). Minaccia di costrizione sul modello francese: in francia c’era un
modello di costrizione obbligatoria e in Ingh si crea questo modello di pressione
reciproca.
- Il governo spinge il clero, proprietari terrieri/fabbriche a fare pressione sul popolo
affinchè i giovani si arruolassero
- Questi corpi volontari erano corpi dove l’attrezzatura doveva essere comprata dalle
persone: affare per commercianti, erano interessati che i giovani si arruolassero.
- Facendo leva su questa idea di opposizione con la francia, idea di difendere le proprie
libertà, il culto dell’eroismo militare crearono una sorta di coscienza collettiva diffusa
che ha fatto pressione sui giovani per arruolarsi.
- Popolazione molto giovane, 50% sotto i 25 anni.
- attività di propaganda da parte di bande militari soprattutto su persone più povere
(vestiti militari, i giovani guardavano impressionati questi vestiti, la gloria dei
militari) cercando di mettersi in contatto con i più giovani cercando di far vedere i
vantaggi della vita militare (es armi, uscire dal proprio piccolo paese, conoscere
persone provenienti da tutta l’inghilterra)
Perché no leva obbligatoria? Perché si pensava che non sarebbe piaciuta alla popolazione, si
cercava di fare pressione sui giovani anche magari in maniera pressante.
Quando si cercava di far pressione spesso c’erano anche delle reazioni violente, alcuni si
spaventavano, a volte provocavano risse.

Campagna di reclutamente paragonabile con ciò che era avvenuto circa 50 anni prima con le
invasioni Giacobite: nonostante quella fosse stata una minaccia reale con una vera e propria
invasione, la popolazione non si mobilitù pur sapendo che il re stava reclutando scozzesi per
l’invasione.
Nel 1803 c’è stata invece una grandissima risposta pubblica al reclutamento al di là delle
aspettative dellaa classe dirigente, forse perché avevano in mente ciò che era successo a metà
700.
 Significa che tra questi due periodi qualcosa era psicologicamente cambiato, la GB
era quindi un paese con un’identità più definita con una risposta di massa emotiva
molto più forte.

Paura della classe dirigente di armare il grosso della popolazione: nel 1802 il Primo Ministro
può dire che i risultati hanno smentito queste paure che la classe dirigente aveva. C’era un
tempo in cui sarebbe stato pericoloso fidarsi, ma adesso è passato, ci si rende conto che ormai
questa paura di armare il popolo non c’è più. Non hanno usato le armi contro la classe
dirigente inglese (sul modello di quella francese) e questa era la preoccupazione, ma la guerra
contro la Francia ha un po’ spento le ammirazioni degli inglesi simpatizzanti della
Rivoluzione francese.
Idea di libertà tradizionale degli inglesi sempre presente.
Si crea una specie di contratto tra la popolazione e il governo, che a lungo andare sarebbe
stata la base per ogni genere di riforme: il patriottismo e l’emergenza nazionale hanno portato
alla lunga all’emancipazione, il coinvolgimento delle persone attivamente ha fatto si che
finita l’emergenza queste persone abbiano continuato a dire la loro sulle questioni
politiche/sociali.

Effetto di convivenza di persone da diverse parti si è aggiunto alla creazione delle città
urbane: amenta un senso di un’appartenenza più ampia non più solo localistico.

Coleridge: tra 1790-95 è stato un simpatizzante della Rivoluzione francese, è coinvolto anche
lui in questo elemento nazionalistico, sempre meno filorivoluzionario nel corso dell’800
sempre più conservatore.
Scrive: quando la nazione è in pericolo, tutti sono chiamati in gioco e gli interessi collettivi
prevalgono su quelli privati. Le persone di tutte le classi sociali diventano tutti allo stesso
modo uomini politici. È la maggioranza che porta avanti le cose in quel momento e il
giacobinismo è la conseguenza naturale (cioè diventare un po’ filorivoluzionari). Ogni
nazione in cui tutti gli abitanti senza distinzione di reddito sono coinvolti nello spirito
pubblico politico è per quel periodo uno stato giacobino (rivoluzionario).
Questa attività politica diffusa in tutte le classi rende una nazione, secondo Coleridge,
giacobina.

Jacobite: sostegno agli stuart – Jacobine: ala di sinistra filorivoluzionaria sostenitrice della
Rivoluzione francese
In questi 20 anni si crea una solidarietà anche di gruppo tra i vari soldati, a volte solidarietà
anche con i poveri questo perché i soldati volontari venivano tenuti in patria per tenere a bada
le proteste esplose soprattutto perché mancava cibo. Spesso i soldati (persone del popolo) si
rifiutavano, perché erano stati arruolati per combattere contro i francesi, per proteggere il re e
la loro costituzione non per andare contro la loro stessa gente che protesta giustamente.
Molti radicali che criticavano la classe dirigente inglese, si arruolarono nelle forze volontarie;
quindi, il fatto di questo radicalismo non gli impediva di arruolarsi. Magari erano anche
filorivoluzionari ma in quel momento non volevano che l’Inghilterra fosse invasa dalla
francia napoleonica.
Si sono arruolati anche molti dissenters e cattolici
 Fu accolto di tutto tra i volontari, anche dissenters e cattolici che erano esclusi da altri
ambiti e quindi concesse questo spazio anche a questi gruppi discriminati per altre
cose.
Questo pose le basi per i cambiamenti verso i cattolici e i dissenters: si sono impegnati per
l’Inghilterra, dopo la guerra vogliono gli stessi diritti degli altri cittadini => premessa delle
riforme avvenute durante gli anni 20/30

Prima del reform bill del 1832 solo un uomo su 15 votava e le discussioni sul diritto di voto
(che andavano avanti già da molto tempo) tutti capivano che ci sarebbero state pressioni dopo
la guerra da parte di tutti gli uomini che avevano partecipato alla guerra.
 Imitare la francia per rispondere alla francia rivoluzionaria e stare alla loro pari

William Cobet: giornalista radicale scrive appena dopo la guerra con la francia che
l’inghilterra era la nazione più potente, ma senza le mani dei lavoratori comuni l’inghilterra
non lo sarebbe affatto. Non basta solo la classe dirigente, il merito della vittoria è di tutti e
non solo dei generali su cui dopo la guerra vengono riversati soldi e titoli nobiliari.

Dopo Waterloo e il Congresso di Vienna, i Britannici rimasero in parte disorientati da questa


vittoria sotto il punto di vista psicologico e identitario (sul punto di vista politico diventa la
superpotenza europea).
 Per un secolo si erano rapportati continuamente ai francesi, ormai non c’era più
questo pericolo di guerre con la Francia; quindi, bisognava cercare un altro modo per
continuaure a definire la propria identità
Situazione molto difficile dal punto di vista economico dopo la guerra, per cui il movimento
riformista divenne più radicale e violento.
Nel 1800 era stata inglobata anche l’irlanda, per la maggioranza cattolica, quindi il problema
cattolico diventa ancora più pressante.
Dopo il 1815 l’inghilterra è la superpotenza, impero britannico è al suo apoteo che include
circa 1/5 della popolazione mondiale, questo fatto impone un ripensamento sul discorso
dell’IDENTITÁ (forse cose in più nei primi minuti dell’audio del 2.11)
 Tema schiavismo pur insistendo sul fattore della libertà => contraddizione
Il tema di cittadinanza britannica aveva bisogno di una ridefinizione a causa di questi nuovi
elementi.

Seguono una serie di riforme:


- Atto di emancipazione cattolica del 1829: vengono riconosciuti pari diritti ai
protestanti, discriminazione dei dissenters era finita l’anno prima
- 1832: reform bill, estensione del diritto di voto su base di censo ma molto allargato
rispetto al periodo precedente
- 1833: emancipation act, schiavi liberati e dichiarato illegale qualsiasi forma di
commercio legato allo schiavismo.
In realtà il commercio di schiavi era già stato reso illegale nel 1807, ma nel 33 c’è un atto di
liberazione degli schiavi ancora presenti nelle colonie (uno dei primi imperi a renderlo
illegale).
La discussione su questo tema è andata avanti per circa 200 anni con un periodo molto caldo
nell’800.

1834: parlamento inglese rinascimentale bruciato, il nuovo parlamento viene progettato da


Charles Burry (protestante) e da Ghosters Bugin (figlio di un francese cattolico)
 Segno che l’identità nazionale stava cambiando, l’ostilità verso i francesi era sentita
come ormai passata. Impero ormai troppo grande per avere ancora questi pregiudizi
verso la francia e i cattolici. Si trova a contatto con diverse tradizioni religiose

Anche nei radicali filorivoluzionari si accende il nazionalismo e il patriottismo con un certo


rispetto verso le leggi inglesi e la critica verso le classi dirigenti non escludeva un elemento
nazionalisti: volevano magari cambiarla non distruggerla del tutto. Allo stesso modo anche la
classe dirigente aveva uno spirito nazionalista volto a migliorare la GB.

La partecipazione della “gente comune” fece si che i governanti del paese veniva
rappresentata per quella che era, cioè una fazione di minoranza che si avevano il potere, ma
comunque erano la minima parte.
Si iniziarono a fare discorsi sulla detenzione del potere da parte del popolo, il vero detentore
del potere semplicemente delega votando altre persone a gestirlo
 Ribaltamento, il grande potere è nelle mani della maggioranza, bisogna ridefinire il
rapporto con questa elite.

Lord John Russel,1831 nella House of Lords: deve accettare l’idea che il numero di persone
che sosteneva il reform bill paragonato al piccolo numero di quelli che erano contrari,
giustificava il fatto che erano i riformatori la nazione, non i potenti che comandano per
tradizione.

SCHIAVI: abolizione schiavi approvata per far vedere che si aveva un impero enorme ma
aveva liberato gli schiavi e questo serviva come giustificazione morale perché libera gli
schiavi prima degli altri imperi quindi è moralmente superiori agli altri imperi
 Interesse di quasi propaganda a questa liberazione, anche se ovviamente c’era una
larga fetta di popolazione che era moralmente contraria

IMPERIALISMO: idea di sfruttare l’impero per migliorare se stessi così che quando l’impero
cadrà ci ritroveremo con una nazione unita e forte
 Modo insolito di guardare all’imperialismo
IMPERO BRITANNICO: formato da un numero notevole di colonie che però non erano tutte
uguali, esistono diversi tipi di colonie e secono il tipo di colonia c’è stato un trattamento
diverso:
1. Settler colonies: colonie in cui si insediarono un numero significativo di cittadini
britannici, più legate per tradizione alla GB (Canada, USA, Australia, Nuova Zelanda,
dove oggi maggior parte della popolazione è di origine anglosassone).
Con il tempo, prima delle altre hanno avuto una certa autonomia nella gestione,
Londra si limitava a raccogliere tasse (maggioranza britannici) e sono anche le
nazioni in cui l’inglese è la lingua principale e sono diventati indipendenti prima delle
altre

2. Indipendent colonies: larga parte delle colonie, hanno sempre visto un piccolo numero
di cittadini britannici che principalmente ci hanno lavorato (es India e Nigeria). La
gestione è completamente diversa; erano controllate da londra e storia molto diversa
per raggiungere l’indipendenza
3. Protettorati: gestiti o da un monarca o da un’assemblea locale che governava sotto
protezione britannica
 Decisioni che dovevano essere sempre approvate dal governo britannico
(es Zanzibar, isole salomone)
4. Crown colonies/dominions: molti protettorati diventarono crown colonies (una
colonia poteva anche cambiare stato). Governate direttamente dal parlamento inglese
(Westminister) es Hong Kong fino al 1999.

GUERRE COLONIALI: cominciano in realtà dal 500 ma l’inghilterra è meno potente


rispetto agli altri grandi imperi, diventa una potenza coloniale importante a partire dal 700.
Tra inizio 700 e il congresso di Vienna ci isono tantissime guerre tra GB e Francia e almeno 7
sono guerre coloniali.
La più importante è la guerra dei 7 anni (1756-63): combattuta in varie colonie (Cnada,
India) con la quale si è trasformata da un impero commerciale a un impero territoriale. Prima
di questa guerra erano proprietari di territori oltremare ma essenzialmente l’impronta
dell’impero britannico era più commerciale che territoriale
 Più interesse commerciali piuttosto che conquistare territori, a differenza ad esempio
dell’impero spagnolo
Con questa guerra anchr gli inglesi cominciano a pensare a un impero di carattere territoriale,
proprio sconfiggendo la Francia sia in Canada sia in India.

TRATTA DEGLI SCHIAVI: inizia dal 500 ma diventa veramente importante tra il secondo
600 e il 700. In generale sono state deportate circa 12 milioni di persone tra il 500 e l’800.
Venivano comprati sulla costa occidentale africana e portati nei Caraibi per lavorari nelle
piantagioni di canna da zucchero e di cotone.
Inizialmente fu usata anche popolazioni locali ma poi furono decimate da malattie portate
dagli europei, così necessità di portare altre popolazioni per queste produzioni.
Anche il trasporto degli schiavi dall’africa all’america era pericolosissimo, circa 1/3
morivano durante il viaggio e molti di più morivano nel primo periodo dopo raggiunta
l’america, perché era difficilissimo l’adattamento al nuovo mondo (malattie, condizioni di
lavoro orribili)
 Condizioni che migliorarono un po’ a fine 700 non tanto per questioni umanitarie ma
perché si cercava di non perdere troppi schiavi (che venivano comprati)
I figli degli schiavi prendevano lo status giuridico della madre, anche se di norma avrebbero
dovuto prendere lo status giuridico del padre quindi essere riconosciuti come cittadini
britannici (dopo americani. Si fece una modifica a questa legge e i figli delle schiave
illegittimi prendevano lo status della madre così non avevano nessun diritto.

Oltre agli schiavi esistevano nelle colonie anche dei lavoratori bianchi: andavano li con
contratto, fatto a persone molto povere. Con la firma del contratto veniva offerto il viaggio
verso le colonie e li dovevano lavorare per il padrone per pagare questo viaggio.
Le condizioni lavorative erano poco meglio di quelle degli schiavi. In genere, quando dopo
anni finivano di pagare non tornavano neanche più indietro quindi una parte dei discendenti
degli attuali americani discendono da persone arrivate in questo modo.
Oltre a questi c’erano anche i veri e propri deportati: criminali, prigionieri politici mandati in
esilio. => altri antenati degli americani di oggi

1807-1833: due fasi dell’abolizione della tratta degli schiavi e dello schiavismo in se, anche
se continuò illegalmente per anni e in altri imperi venne abolita dopo quindi la tratta
continuò.

Il nord america fu per tutto il periodo fino a fine 700 l’area geografica più importante per
l’impero britannico: prima colonia 1607 Virginia, 1620 arrivo dei padri pellegrini (fondatori
degli USA, cioè dei profughi religiosi appartenenti a chiese perseguitate dagli anglicani che
volevano creare un loro piccolo mondo in cui vivere secondo i loro principi), col tempo si
svilupparono le 13 colonie originarie sulla costa est.
Nel 1630 in USA sappiamo che c’erano circa 600.000 bianchi, diventati 1 milione e mezzo
nel 1783. Di questa popolazione, una parte circa il 20% erano schiavi.

 Colonie avevano una certa autonomia, pagavano solo le tasse, le quali vennero
diminuite gradualmente e nel 1768 rimase solo la tea tax. Gli americani non erano
però d’accordo a pagarle perché gli inglesi non facevano nulla per loro, e questo diede
il la alla guerra d’indipendenza nel 1773.
Nel 1776 ottenne la sua indipendenza e poi 1783 a Versailles venne firmata la pace. In
francia perché i francesi avevano aiutato gli americani a liberarsi degli inglesi, il quale aiuto
fu fondamentale
Motivo: aiutavano una colonia che faceva guerra alla GB e che quindi la indeboliva.

CANADA: vichinghi nella parte orientale già intorno al 1000 ma non sopravvissuti perché
uccisi dalle popolazioni native.
La storia degli arrivi europei inizia nel 1497 con l’arrivo di John Cabbot, all’inizio gli inglesi
non hanno un grandissimo interesse per questi territori (clima) ma nel 1660 fondano la
Hudson Bay (baia rivolta verso il polo) compagnia non solo con scopo commerciale ma
funge anche da amministrazione politica, militare del Canada. Principale obiettivo è il
commercio delle pelli, importante perché le pellicce servivano per produrre il feltro, per
produrre cappelli e proteggersi contro la pioggia.
 Lotta tra ingh e francesi perché era una zona dove procurarsi molte pelli.
Fine 700: varie battaglie finche inglesi riescono a conquistare i territori francesi del canada.
Cagens: popolazioni che oggi vive in Louisiana, stato che all’ora apparteneva alla Francia e
dove i francesi che si trovavano in Canada scappano dopo la sconfitta della Francia contro
l’Inghilterra. Hanno mantenuto le loro abitudini culturali, parlano una varietà di francese con
tratti più antichi.

Quando gli USA diventarono indipendenti, gli inglesi corsero ai ripari perché temevano che il
Canada potesse ribellarsi allo stesso modo al dominio britannico
 Anticiparono questa mossa dando al canada un governo rappresentativo, quindi
divenne una colonia self-government. Malgrado questo nel 1869, al Canada fu
concessa l’indipendenza.
Nel 71, la Hudson Bay Company vendette al governo canadese gran parte del terreno di loro
proprietà che ancora erano nelle mani inglesi.
2.11
Colonie: momento di massima espansione circa 50.

INDIA: per antonomasia la colonia più importante per l’impero britannico soprattutto dopo
l’indipendenza degli USA. Nel 700 il Nord America è il luogo più importante per l’impero,
con questa perdita l’impero manitiene alcune colonie nei Caraibi e in Canada ma cerca di
espandersi in altre zone come l’Asia meridionale; quindi, l’India diventa il centro degli
interessi coloniali britannici

 1600: fondazione dell’East India Company (west india compani che gestiva gli USA,
le piantagioni, Hudson Bay Company che gestiva il Canada) che gestiva l’India e
zone intorno.
Aveva un monopolio commerciale in queste zone che era talmente significativo da rendere
questa compagnia qualcosa di più di un semplice ente commerciale (anche le altre erano
molto più di questo). Diventano una specie di governi di queste colonie, forze politiche,
amministrative e persino militari.
In India c’è una situazione di debolezza politica, soprattutto nel 600 e poi nel 700. L’impero
Moghul si sbriciola in vari staterelli, non c’è più unità così forte da poter far fronte ai tentativi
di penetrazione da parte delle potenze coloniali europee (in India ci sono portoghesi, francesi
e dopo si aggiungono gli inglesi).
Verso la metà del 700, erano così disorganizzati che alcuni sovrani affidano all’east india
company la riscossione delle tasse e la lotta alla pirateria.
East India Company è abile da infilarsi in queste crepe e contrasti che ci sono tra i vari stati
dell’India e comincia a guadagnare potere e importanza.

PUNTO DI SVOLTA È DURANTE LA GUERRA DEI 7 ANNI, nel 1757: conquista del
Bengala, una delle regioni più ricche e popolose (intervento militare), che diventa un
possedimento governato dalla compagnia.
Calcutta diventa la sede dell’east india company, nonostante sia collocata nella parte opposta
rispetto all’Europa (parte est)
Campagna militare molto costosa che suscitò molti malumori in inghilterra, ma alla fine della
guerra dei 7 anni (1763) gli inglesi estromettono i francesi dall’India e gli inglesi possono
man mano allargarsi diventando quasi l’unica potenza coloniale che si espande in India.
 India enorme, riescono a conquistare altre parti dell’India sempre con politiche molto
astute di alleanza con gli stati più forti per conquistare quelli più deboli dividendosi
con la classe dirigente indiana queste conquiste.
 Si alleano con le fasce più potenti della popolazione indiana, per esempio con i grandi
latifondisti e in questo modo tolgono la terra ai piccoli proprietari dandole ai grandi
proprietari con i quali spartiscono i benefici di governare una nazione. La classe
dirigente locale è quindi indotta a stabilire compromessi con i coloni

Stessa cosa a livello di gruppi religiosi: appoggiano quelli più grossi (induisti) dandogli
privilegi, stando dalla loro parte e creano alleanze di interessi con gli inglesi.

Stessa cosa a livello militare: inglesi troppo pochi, senza l’aiuto di una parte della
popolazione locale non sarebbero potuti diventare padroni dell’India.
Creano un esercito con i volontari locali che pagano, sepoys, e si creano delle truppe indiane
utilizzate nel corso dei secoli anche al di fuori dall’India, come nelle due guerre mondiali,
anche se primariamente per espandere e poi mantenere il controllo sull’India.
 Convivenza e collaborazione, anche se ovviamente sempre su livelli subalterni

Parte della compagnia delle indie si spostano in india: quando tornavano in inghilterra erano
diventati molto ricchi e compravano ad esempio tenute che prima potevano permettersi solo i
nobili, non erano quindi molto ben visti dagli inglesi che rimangono in inghilterra che non
sanno ciò che si fa nelle colonie (non proprio in linea con le leggi inglesi)

Introdotto nel tardo 700 la figura del governatore generale della compagnia, quindi dell’India.
Il primo governatore è stato messo sotto processo e condannato una volta tornati in india per
cose illecite.

Fino a circa la metà dell’Ottocento, c’erano circa 45 mila coloni contro 150 milioni di
abitanti.
 Soprendente di essere riusciti a controllarli pur essendo sproporzionati.

Ruolo della compagnia delle indie diventa un punto di discussione nel 1858, quando passa il
suo potere nelle mani direttamente del parlamento, smette di essere un’istituzione che
governa l’India direttamente. Da questo momento arrivano più funzionari pubblici mandati
dal governo e ci sono meno avventurieri e mercanti (che avevano predominato nel 700):
questo anche perché India era il centro da cui si amministravano altre colonie che si
affacciavano sull’oceano Indiano sia a est sia a ovest (Birmania, Malesia, Singapore, Africa)
 Diventa quindi una colonia chiave
Dall’india partiva anche il commercio dell’oppio, soprattutto con la Cina: i britannici, come
le altre potenze europee, avevano cercato nel corso dell’800 espandendosi in Asia di
commerciare anche con la Cina, la quale era però poco interessata perché era una nazione
essenzialmente autosufficiente.
Gli inglesi però volevano allargare il loro mercato (industrializzata prima delle altre,
produceva talmente tanto da poter vendere anche al di fuori del suo impero) e la Cina era un
mercato molto grande.
 Siccome gli inglesi compravano molti prodotti dalla Cina, per pareggiare la bilancia
commerciale trovarono l’escamotage di vendere alla Cina l’oppio che non produceva.
La compagnia delle indie era monopolista del commercio di questo materiale e la cina cercò
di impedire la vendita dell’oppio (si vedevano i danni), gli inglesi insistevano su questa
vendita e ci furono le “guerre dell’oppio” vinte dall’inghilterra che coostrinsero i cinesi a
comprare l’oppio.
 Commercio che continua fino alla fine dell’800, con danni sulla popolazione.
600/700 utilizzato come analgesico, inizio 800 si vedono i lati negativi di questa sostanza e
inizia tutto il commercio illegale. Quando l’ingh fa queste guerre per imporre di comprare
l’oppio sanno benissimo cosa fa questa sostanza, e cercano di nascondere questa cosa. È un
commercio che rende tanto e che viene però nascosto e contemporaneamente continuano a
descriversi come moralmente superiori agli altri.

1857: registriamo la “great mutiny”, cioè una rivolta partita dall’amutinamento militare
allargata poi alla popolazione civile, più importante delle ribellioni della popolazione indiana
nell’800. Finisce soffocata in un bagno di sangue, uno dei motivi per cui dopo che questa
rivolta viene soffocata, il governo inglese pensa che least india company non sia più in grado
di gestire l’India.
Proseguendo in questo periodo, la regina vittoria nel 1877 viene proclamata imperatrice
dell’India e si impegna ad eliminare le peggiori pratiche coloniali introdotte dall’east india
company.
 Moralizzare il dominio coloniale inglese in India.
Il titolo di imperatrice non piaque tanto all’inghilterra, suonava un po’ dittatoriale (ingh
monarchia costituzionale, il titolo di re è tradizionale).
In quel periodo nelle scuole indiane vennero introdotti programmi uguali a quelli delle scuole
inglesi, perché si riteneva che non fosse sufficiente un dominio di tipo
militare/amministrativo ma bisognava “inglesizzare” un po’ gli indiani, educandoli con la
cultura inglese.
La regina vittoria aveva anche un consigliere indiano, si interessò parecchio alle questioni
indiane.
 Non solo interesse della politica inglese per l’india, ma ci furono anche dei movimenti
di indiani verso la GB.

L’India National Congress 1885 è il partito indipendentista che ha portato all’indipendenza


dell’India, fondato con l’obiettivo di arrivare all’indipendenza.
Circa 30 anni dopo il lieder fu Ghandi, indiano che veniva dal Sudafrica: le persone si
spostavano anche all’interno dell’impero non solo verso la GB.
Ghandi avvocato che inizia a interessarsi alle questioni politiche indiane, nel 1915 torna in
India e decide di partecipare a una battaglia politica di liberazione del proprio paese.
 Idea della lotta non violenta, sotto la sua guida gli indiani misero in atto rivolte non
violente.
1947, INDIPENDENZA DELL’INDIA. => punto di svolta nel processo di decolonizzazione.

Appena dopo guerra tra India e attuale Pakistan (pakistan faceva parte dell’India come
colonia britannica), di carattere politico ma anche ideologico e religioso (pakistan
musulmano), guerra piuttosto violenta e provocò spostamenti di enorme quantità di persone
che dal pakistan si spostano nell’attuale india (non musulmani) e molti musulmani in india si
spostarono in Pakistan.

Nella parte est stessa cosa con Bangladesh (musulmana) che nel 1971 volle l’indipendenza
dall’India, guerra sanguinosa che fini nel 71 con indipendenza dello stato.

REGINA VITTORIA: 1837-1901, educazione molto severa e vive abbastanza da reclusa


con l’idea di allevarla come regina. La volevano molto diversa dai re precedenti come il Re
George che avevano svolto il loro ruolo in modo molto criticato.
Si sposa con Alberto, un suo cugino principe tedesco (Inghilterra e Germania legate), ebbero
molti figli e furono anche molto attivi dal punto di vista culturale e
reinventarono un’immagine nuova di creazione di un nuovo modello di famiglia reale (royal
family: termine coniato da alberto). L’idea era quella di creare un modello per le famiglie
borghesi, nelle loro intenzioni potevano essere imitabili da tutti, è un tipo di monarchia
borghesizzata.
Molti figli, il primo non ben visto dai genitori, era un ragazzo un po’ ribelle. Alberto muore
nel 1861 con grande dispiacere da parte della nazione, sovrano molto attivo per
miglioramento delle condizioni dei suoi sudditi.
Dopo la morte si creò l’immagine della regina vedova, e sparì per molti anni dalla scena
pubblica
Nel 97 c’è il giubileo del regno imperiale, 60 anni di regno. La regina ha questo nuovo ruolo
di simbolo, smette quasi di intromettersi negli affari politici soprattutto dopo la morte del
marito (che ancora si interessava alle questioni politiche). Si consolida il ruolo simbolico
della monarchia.

PRIMA DI VITTORIA, IL REGGENTE


Principe George di Galles aveva avuto una educazione rigida ma poi in quanto reggente data
l’infermità mentale del padre, si da ad una vita di piaceri e viene visto molto male dalla
popolazione, soprattutto durante la guerra con la Francia.
Nella società inglese, viene introdotto un nuovo stile, più teatrale, vengono costruiti una serie
di edifici (soprattutto dopo la guerra con la Francia) che danno un nuovo carattere a certe
zone di Londra.
Giorgio diventa re alla morte del padre per dieci anni, con il nome di Giorgio IV, la sua
popolarità non cambia anche quando vuole mettere sotto processo la moglie Caroline, ma
attraverso molte petizioni popolari da parte di donne Caroline può rientrare come regina
Alla morte di Giorgio IV nel 1830 la reputazione della monarchia è al suo punto più basso,
votato come peggior re nella storia d’Inghilterra, anche peggio di Bloody Mary.
L’architettura introdotta da questo principe regente voleva imitare quella parigina, imitando
la grandiosità, sebbene una guerra che durava da molti anni e molti debiti.
Waterloo Bridge per celebrare la vittoria di Waterloo costruito con fondi privati e non
pubblici (mancanza di soldi, e metà della popolazione in quel periodo era composta da
poveri), la ripresa dell’impero avvenne grazie all’espansione dell’impero

APOGEO
Tra il 1815 e il 1914 c'è l'apogeo dell'impero, ci sono 23 milioni di migranti dall’inghilterra
verso le colonie. il 60% vanno negli USA. L'estensione massima dell'impero avviene dopo la
Prima guerra mondiale.
Nel 1900 in 12 su 47 colonie c'era già un governo autonomo, molte come l’Australia erano
ancora colonie ma con una grandissima autonomia, gli inglesi se n’erano già andati nel 1870,
mentre altre erano rette con polso più strette. L'idea di fondo era che le altre colonie non
erano pronte ad essere autonome e quando lo fossero state (socialmente e culturalmente)
l'Inghilterra se ne sarebbe andata.
Nel passaggio tra 800 e 900 da commercio libero si passa ad un commercio tassato. Ciò
accade perche nell’800 quando l’impero britannico era dominante come potenza
commerciale, gli inglesi spingevano per il libero scambio (ha da vendere più che da
comprare), man mano che anche gli altri stati iniziano a diventare forti in ambito
commerciale (USA, Germania, Francia), allora l’impero britannico ricominciò ad introdurre
dazi per impedire di essere troppo invaso dalle merci straniere.

POLITICA SCOLASTICA
Nel 700 gli inglesi, che avevano un impero commerciale, non si interessavano molto di ciò
che accadeva nelle colonie: si lasciava che ogni popolazione continuasse la propria istruzione
con la propria lingua e i propri programmi. Man mano, dalla fine del 700 e nell’800,
diventando impero territoriale, gli inglesi tendevano a introdurre nelle colonie programmi
scolastici in inglese e stesso tipo di programma per tutto l’impero.
 Si capì che non bastava un dominio militare e commerciale, ma anche culturale

CULTURE AND SOCIETY


L'impatto culturale e sociale è enorme. Noi diciamo la “cultura africana” ma non è un
qualcosa di così ovvio: il continente Africa è enorme e spesso le diverse popolazioni africane
non hanno neanche mai avuto contatti tra di loro (es il nord africa è a tutti gli effetti una
cultura mediterranea, e non ha nulla a che fare con il sud-africa). L’idea di “cultura africana”
è un concetto messo in atto dal colonialismo ottocentesco, nonostante la diversicazione
dell’Africa

Certe popolazioni africane non avevano dei veri e propri capi, queste popolazioni dovevano
nominare un capo che prima non c'era (i Kikuyu e gli Igbo), perché quando gli inglesi
arrivavano volevano parlare con dei capi.

I conflitti culturali e anche etnici esistono non solo tra colonialisti e colonizzati ma anche tra
membri delle diverse colonie. C’erano spostamenti da una colonia all’altra, es colonie cinesi
nei caraibi, in africa meridionale… in certi casi si creavano delle tensioni tra queste comunità
e in certi casi gli immigrati dopo le indipendenze sono stati espulsi per una sorta di pulizia
etnica.

LE DONNE E L’IMPERO
L'impero fu primariamente una storia maschile, nella maggior parte delle colonie andavano
solo uomini, tranne ovviamente nelle settler colonies. La visione degli inglesi era quella che
le popolazioni delle colonie fossero dei debosciati, troppo dediti ai piaceri dei sensi e non
sufficentemente controllati. Il fatto che andassero solo uomini nelle colonie faceva sorgere
l'ansia della omosessualità, che era un reato all’epoca in inghilterra, perciò, venne legalizzata
la prostituzione.
La prostituzione era ritenuta meglio del concubinaggio (da cui potevano nascere figli
illegittimi, malvisti sia dagli europei sia dai nativi). Tutte queste manovre ovviamente non
risolsero più di tanto, il concubinaggio con figli illegittimi continuava ad esistere.
Caso dell’Australia dal 1910 al 1970: i figli illegittimi venivano strappati dalle madri
aborigene e allevati in orfanotrofi poi impiegati in lavori di bassissima lega.

IL 20ESIMO SECOLO
Un punto significativo lo si ha con la Guerra Boera dal 1899 e il 1902: boeri = olandesi
insediati in Sud Africa, ci fu una guerra con inglesi contro olandesi per il controllo del Sud
Africa.
Fu una guerra sanguinosa e anche dispendiosa e soprattutto fu la prima volta che una guerra
coloniale fu seguita dai giornali e viene apertamente criticata da una parte della popolazione
inglese (si chiedono se ne vale veramente la pena per conquistare una colonia)

La Prima guerra mondiale è lo spartiacque che chiude il periodo ottocentesco.


Durante la Prima guerra mondiale c'è un episodio che riguarda il rapporto fra l'Irlanda e la
Gran Bretagna: l’Irlanda non è mai stata assimilata alla GB nonostante i tentativi degli
inglesi, ci sono stati molti tentativi irlandesi di ribellarsi durante la Prima guerra mondiale
quando gli inglesi erano molto più impegnati su altri fondi.
Gli irlandesi prendono l'occasione della Prima guerra mondiale per l'Easter Rising, soffocata
con il sangue. Questa fu un po’ il preludio, al quale segue nel 1921-22 una guerra civile e
l'Irlanda ottiene l'indipendenza. La Repubblica d’Irlanda ottenne lo status di “dominion”
indipendente, e gli altri dominion erano molto interessati a questa situazione dell’Irlanda, così
da seguirlo in futuro.
 Irlanda primo dominion che esce dall’impero britannico
Ovviamente parte all'Irlanda è rimasta nella Gran Bretagna, dove più della metà della
popolazione è protestante
Il re che salì al trono dopo il regno di Vittoria (anche qui fine di un’epoca), il figlio Edoardo
VII nel 1901 era l'oppsto di Vittoria. Interessato solo alla bella vita, non gli interessava la
politica e il decennio edoardiano è un po’ l’equivalente della belle époque francese.
Dopo Edoardo c'è Giorgio V che regna fino al 1936, a cui non piace molto apparire in
pubblico. Cambia il nome della famiglia reale da Saxe-Coburg and Gotha (lo cambia perché
erano in guerra con la Germania) in Windsor.
Il figlio di Giorgio V è Edoardo VIII che abdica per stare con l'amante americana divorziata
tra l'altro erano entrambi simpatizzanti per Hitler quindi meglio che abbia abdicato. Il
parlamento aveva deciso che non poteva diventare re se era sposato con lei.
Dopo diventa re Giorgio VI, fratello di Giorgio V nel 1936 era balbuziente. Dopo di lui c'è
Elisabetta II che diventa regina nel 1952.

DECOLONIZZAZIONE
Indipendenza dell’Irlanda nel ‘900, indipendenza dell’India nel 1947: primo di un processo
molto importante, cioè della decolonizzazione.

Negli anni 40 la decolonizzazione ha riguardato soprattutto l’Asia meridionale, negli anni


50/60 le colonie africane e dopo i tardi anni 60 le restanti colonie. L’ultima è stata Hong
Kong nel 1999.
Le colonie, anche dopo l’indipendenza non sono subito fiorite dopo l’indipendenza e spesso
durante la guerra fredda sono state campi di battaglia tra i due blocchi.

CRISI DI SUEZ DEL 1956


È ritenuta un episodio simbolico proprio come spia del declino della Gran Bretagna come
potenza coloniale.
Nel 1869 il canale apre, permetteva di andare ad Oriente senza circumnavigare l'Africa,
canale molto strategico per i commerci soprattutto per l’inghilterra (avevano l’india e il sud
asia) ed è così strategico tanto che nel 1882 conquistano l'Egitto, attraverso il quale possono
avere il controllo del canale.
Nel 1922 l'Egitto ottiene l'indipendenza tranne la zona del canale di Suez, controllata dagli
inglesi. Però il presidente Nasser decise di nazionalizzare anche la zona del canale nel 1956:
scatena la risposta armata della GB, la quale si allea alla Francia e a Israele.
In sede di organizzazioni internazionale (ONU e Commonwelth), questa azione militare fu
criticata e i tre dovettero fare marcia indietro, soprattutto sotto pressione degli USA e
dell’Unione Sovietica
 Dopo la Seconda guerra mondiale questo episodio mise in chiaro che la Francia e la
Gran Bretagna, per quanto molto importanti, non erano più le potenze dominanti a
livello globale
La crisi del canale di Suez segna il declino di questi due paesi e da li in poi inizia il vero e
proprio processo di decolonizzazione, problematico ancora per la Francia che per la Gran
Bretagna

COMMONWELTH
Organizzazione creata dalla Gran Bretagna nel 1931, per mantenere dei legami tra ex colonie
e colonie inglesi. Si capiva che l’impero si stava dissolvendo, quindi crea un’organizzazione
che avrebbe mantenuto dei canali privilegiati tra GB e ex colonie.
Oggi ne fanno parte 53 paesi, rivitalizzato dopo l'ingresso del sud africa alla fine
dell'apartheid.
Ci sono scambi di carattere istituzionale e politico (rapporti privilegiati), commerciale di
scambi senza dazi o con dazi ridotti, ci sono scambi di carattere di istruzione, gli studenti che
fanno parte dei paesi del Commonwealth hanno tasse ridotte per studiare a Londra.
Il secretariat è l’ente che gestisce questa organizzazione.
Il commercio è stato significativamente importante negli anni subito dopo la Seconda guerra
mondiale, oggi lo è meno: circa il 60% dei commerci inglesi erano con l’Unione Europea

1973 UK entra nell'unione economica europea, aveva fatto domanda nel 1961 ma Degoul il
primo ministro francese si oppone: non perché fosse ostile alla Gran Bretagna, ma per paura
che l’ingresso della GB dati i rapporti privilegiati con gli USA, fornisse un’influenza
americana sulla comunità europea.
La partecipazione della GB è stata un po’ sempre riluttante, e nel 2017 c’è stato il referendum
per il quale è avvenuta la Brexit, ma ci sono cose ancora da negoziare come il confine tra la
Repubblica d’Irlanda e l'Irlanda del nord, ma anche perché è difficile eliminare tutti i trattati
fatti in questi 40 anni.

Questa partizione all'interno dell'Irlanda è una questione delicata per i rapporti che ci sono tra
le irlanda e GB e le due comunità protestante e cattolica, che da poco hanno cessato gli
scontri (1968-1998) e che quindi potrebbe far riaccendere degli scontri.
Anche il confine tra Irlanda del Nord e del Sud cambia: minore libertà di movimento per le
persone ma anche difficoltà per gli scambi
 Questo non piace agli irlandesi, soprattutto ai cattolici.

Vorrebbero non avere dogane tra UE e Irlanda.

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