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Storia moderna 04/03

Colonizzazione inglese del nord america

Nel 500 l’nighilterra non riesce a competere con portogallo e spagna per una serie di motivi, ingh serie di
problemi politici, religiosi, legati alla necessità di estendere la riforma anglicana. Questo paese
essenzialmente isolato in europa, si trova in una posizione di inferiorità, impedimento di affacciarsi
nell’oceano atlantico. Rispetto alle colonie del centro-sud,il nord america si presenta privo di materiali
preziosi. Tutto quello che avevano trovato gli spagnoli e i portoghesi. Un altro elemento caratteristico, uno
dei punti, cause della riv. Americana, quando gli inglesi si affacciano nella costa orientale. In quest’area gli
inglesi non trovano numerose popolazioni, queste popolazioni dunque non suscitano interesse. Popolazioni
non organizzate come gli inkas o gli aztechi. Debolezza colonizzazione inglese: iìprimo tentativo isola di
roanoke, dura 3 anni e attrae un ristrettissimo numero di coloni 240. Ogni colonia, caratteristica del
successo era il rifornimento dalla madre patria. Mettere sempre l’ottica comparativa con sp e porto. Questa
colonia fallisce per 2 motivi principali, motivi da affrotnare nela colonizzazione vera e propria. Mancanza di
rifornimenti dalla madre patria. Colonia privata, supporto scarso dalla corona. 2. Ostilità dei nativi, nel nord
america (inglese) i primi coloni che arrivano devono organizzarsi in piccoli gruppi per uscire, poca
autonomia. Si rendono conto che i veri dominatori sono i nativi americani. Non appena gli inglesi inizaiano a
strappargli le terre, coltivazione etc. entrano in contrasto. La citta spagnola aveva radicalmente modificato
il paesaggio, testionianza del successo delle loro conquiste. Al contrario i territori inglesi non erano riusciti a
modificare il territorio a causa dello scarso numero di abitanti. Si stimano 240.000 spagnoli fra centro e sud
america. La colonia di roanoke, primo insediamento inglese, fallisce miseramente. Personaggi legati alla
corte di elisabetta prima che affermano che la colonizzazione inglese nel mondo atlantico è necesaria anche
se per il momento era stata un fallimento. Un personaggio importante nella mentalità coloniale inglese è il
cartografo richard Hakluyt, egli celebra le conquiste inglesi del periodo che non ci sono state. Celebra le
scoperte di drake e altri navigatori perché pensa siano le basi dell ‘inizio della colonizzazione inglese.
Secondo lui l’espnaisone inglese, così come successo in irlanda, deve espandersi al di fuori delle isole
britanniche, il nord america è lo sbocco primario. È una terra inesplorata, una terra “vergine” da colonizzare
dagli inglesi per poter raffrozare il potere degli elisabettiani e dei tudor. Nel 1600, primi cambiamenti, nel
1603 si passa dai tudor agli sduard, chi si interessa a promuovere gli interventi coloniali. Chi ha interesse
attualmente ad avviare un processo di colonizzazione è la virginia company of london, l’obiettivo dichiarato
è quello di avviare un processo di colonizzazione, invitando una serie di coloni a partire nell’america del
nord per avviare un processo agricolo. Il problema è che si ha il supporto della classe mercantile che si
rende conto che i commerci dell’inghilterra così come sono non bastano, esclusivi in europa. Per competere
con spagna portogallo e in seguito con la francia c’è la necessità di espandere il raggio di commerci.
Tuttavia la nobiltà di corte non si fida dei risultati sperati da questa compagnia, quindi senza i nobili il
capitale a disposizione era inferiore. 1607, prima colonia permanente in virginia, nominata in nome del re
james town, tuttavia continuano i problemi. Essendo una compagnia provata ha bisogno di un costante
rifornimento di beni, i durissimi inverni causarono quasi la totalità dei coloni a morire di fame. Gli inglesi
hanno necessità di conquistare nuove terre per l’agricoltura, gli inglesi consideravano queste terre prive di
ogni autorità. La legittimità di chi possiede le terre causa degli scontri con le popolazioni native. I coloni
inglesi di jamestown si dedicano alla coltivazione del tabacco. Quando gli inglesi iniziano ad avviare questa
coltivazione su scala agricola entrano in contrasto con i nativi. Iniziano i raids, il più grave nel 1622 con
l’uccisione di 347 coloni, quasi un terzo di tutto l’insediamento. Gli inglesi cominciano a contrastare: due
conseguenze drastiche dopo l’attacco. Reazione degli inglesi, che portano avanti una serie di azioni militari,
rapporti si inclinano in modo molto grave, sterminio delle popolazioni native. L’attacco dei nativi ha un
effetto anche in inghilterra. Nel giro si pochissimi anni si ha lo scioglimento della compagnia. Il re decide che
un intervento diretto è necessario. Questa compagnia inizia ad entrare sotto il controllo reale. Questo
significa una maggiore quantità di denaro, maggiore supporto, un esercito. Da quando la compagnia passa
sotto il controllo del re dei rifornimenti più costanti sono disponibili. Nel giro di decenni questo consente di
portare un numero più elevato di migranti. Si è passati da centinaia di persone a migliaia di persone, che
cominciano cambiare significativamente il paesaggio. La colonia più famosa con 25.000 coloni è quella di
Jamestown. Fra il 1630 e il 1640 si stima che quasi 18.00 persone siano partite per le americhe. Livello
eterogeneo delle persone che decidono di partire. Vogliono migliorare la loro condizione economica.
Posizione di svantaggio per chi decide di partire. Numerosi sono i servi a contratto, persona che stipulava
un accordo di 5-8 anni con chi organizzava la spedizione, che si impegnava di dargli vitto e alloggio e a
pagargli il viaggio dall0inghilterra sino in america. Contratto estremamente svantaggioso, loro non avevano
alcun diritto, perido di tempo che durava spesso più dei 5-8 del contratto. Hanno un livello leggermente
superiore degli schiavi nativi. Persone giovani, la maggior parte vengono dalle zone povere di londra o dalle
zone rurali. La parte nord, l’attuale new england, attira un gruppo di coloni che partono non per motivi
economici o per migliorare la loro condizione sociale ma per motivi religiosi. I puritani. I puritani sono una
setta, un gruppo, una branca molto ortodossa del protestantesimo inglese. Nascono con la riforma
anglicana, ma rispetto agli anglicani sono dei protestanti estremisti. Le loro differenze: sono contro la
gerarchia e il modo di gestire la chiesa deve essere autogovernato. Per loro cvi sono delle chiese… rifiuto
della società anglicana. Più la riforma va avanti, più i puritani visto come gruppo radicale, persone
potenzialmente pericolose si iniziano delle misure repressive nei loro confronti. Il rpimo gruppo di puritani
che decide di abbandonare l’inghilterra si rifugiano nella città di leiden, non riescono ad integrarsi dal punto
di vista sociale e linguistico. I paesia bassi sono zone che attirano questo tipo di gente. Decidono di
emigrare nuovamente verso il nord america. La prima meta dei puritani è la zona dell’odierna new york,
loro ottengono una concessione(un permesso scritto dal re o dalle compganie private che permetteva a
queste persone di stabilirsi in un determinato territorio, permesso generico data la vastità dell’america),
prima spedizione nel 1620 composta da 150 fra coloni e marinai. Si trovano in una zona spopolata “cape
cod”, a causa della morte dei primi contatti dei nativi con gli europei. L’espansione spagnola ha colpito
anche i nativi di quella zona. Agli occhi di un gruppo estremamente religioso, strutturato, il fatto di trovarsi
in una terra con così pochi nativi viene considerata come una grazia divina per permettergli di stabilirsi in
quel territorio. I rapporti con i nativi al contrario della virginia, i puritani instaurano un rapporto amichevole
con le poche popolazioni rimaste della zona. Si rendono conto che per ottenere la colonia devono ottenere
il loro bene placido. Si rendono conto che per i primi tempi è buono mantenere una condizione di pace. Si
instaura il commercio di pelli animali, castoro e animali di pellicia rivendute in europa ad un prezzo
consistente. La colonizzazione puritana, vogliono ricreare in america quello che avevano lasciato in
inghilterra. Immigrazione composto da due tipi di ipersone: o dall’est o dal sud-ovest. Tra il 29 e il 40
partono quasi 13.000 persone che arrivnao in massachusetts. Loro presentano questa colonia come la
nuova città di dio. La migrazione puritana verso l’america viene associata a un’idea di provvidenza divina,
chi lascia l’ingh segue un disegno divino a cui nessuno può sfuggire. Nella mentalità puritana le difficoltà
come malattie vanno accettate perché mandate da dio. Le loro leggi vengono “importate”, la loro società
perfetta in nord america. Vi p scarsissimo spazio per le libere iniziative. Si forma una compagnia
strutturalizzata, viene eletto un governatore della compagnia di massachussets. John winthrop, ricoprirà la
carica per 4 volte. La vita politica religiosa e sociale nel caso dei puritani, colonia del massachussets è
diretta da un ristretto gruppo di persone, i selectmen che gestiscono vita religiosa e vita politica senza
alcuna distinzione. Si può parlare di teocrazia. I selectmen gestiscono le terre, la vita religiosa. Non si lascia
spazio ad alcuna iniziativa personale. Anche chi ha diritto a votare sono pochi. Si crea una specie di
oligarchia. Ci si rende conto che è necessario estendere il diritto di voto a tutti i membri della comunità.
Uno dei problemi è il fatto dell’intolleranza verso i crimini religiosi. Nel mondo puritano uno dei problemi
principali è che la vita religiosa dominava ogni aspetto. La blasfemia, l’adulterio, la bestemmia, venivano
punite con torture o addirittura con la pena di morte. Problemi con i nativi americani. Se inizialmente i
rapporti erano stati cordiali, rapporti necessari per sopravvivere ai freddi inverni del new england. i puritani
iniziano a sentire un sentimento di superiorità nei confronti dei naitvi. Le epidemie erano cicliche che
colpiva anche gli europe che erano immuni, mentre per i nativi americani significava una strage. Per i
puritani la morte di questi nativi appariva come un altro segno divino, si sentivano in diritto di popolare
quella terra. Ai ,oro occhi la morte dei nativi era un “regalo” fatto da dio. Nel caso dei puritani, no sono
interessati di evangelizzare i nativi, non sviluppano un programma di evangelizzazione, unica eccezione
John eliot che cerca di convertire i nativi della zona con scarsissimo successo. Fu il primo a pubblicare il
trattato, vocabolario che permette agli inglesi la lingua nativa. Da qui deriva il suo successo, dal vocabolario
di lingua nativa. Non tutte le prime colonie inglesi in nord america sono protestanti. La colonia di Maryland
per esempio fa eccezione. Il fondatore di questa colonia fu cecile calvert, un nobile inglese cattolico. Lui
riesce ad ottenere dal re un permesso per poter avviare il processo in questa zona. La caratteristica di
questa colonia è l’ammissione del cattolicesimo, unica colonia che tollera il cattolicesimo. Colonie che
ufficalmente idpendono dal re di inghilterra ma in pratica i governatori impostano le forme di autogoverno
che decide le leggi e chi ammettere nella colonia. Si forma sul modello inglese la House of Commons,
formata da proprietari <protestanti. È un esperimento di tolleranza religiosa e politica che va avanti fino alla
rivoluz. Americana. Non ci saranno scontri pesanti con i nativi. L’espansione inglese non si rivogle soltanto a
quelli che sono gli odienri stati-uniti ma anche ai caraibi. Quando gli inglesi si affacciano nelle terre
caraibiche non sono soli. Dovranno fare i conti con gli olandesi e i francesi. Gli inglesi cercano di
impossessarsi delle isole antille. Zona estremamente contesa per gli imperi. Caraibi punto fondamentale sia
per i commerci, tappa ricorrente per le navi che volevano commerciare in quella zona. La presenza inglese
nel 500 è pressochè irrilevante. Non si riesce a colonizzare alcuna isola. Le cose camviano agli inizi del 600.
Si rendono conto che le piccole isole dei caraibi hanno un clima mgliore rispetto a quello del nord america,
per potervi piantare delle piantagioni…. Nel 1624 Warner fonda un piccolo insediamento a st. kittis.
Espansione veloce nel giro di 8 anni. La caratteristica di queste isole è che rispetto al nord america queste
diventano subito delle mete estremamente interessanti da chi vuole espatriare per trovare una condizione
di vita migliore. Nel 1650 si stimano circa 50.000. le caratteristiche che invogliano i coloni sono : la
possibilità di un insediamento permanente, la possibilità di produrre prodotti agricoli in modo stabile per
essere esportati verso la madre patria, il clima, …. Il controllo da parte della corona in questa fase è
scarsissimo, non vi è controllo politico e fiscale. L’indipendenza fiscale è motivo di rivolte così come
avvenne nella rivoluzione americana. Caratterstica dell’economia di queste isole, la canna da zucchero.
Produzione che richiede una manodopera costante, a ciclo continuo. Ci si rende conto che i coloni inglesi
non bastano. Gli schiavi afro-americani portano avanti questa produzione. Nel 1645 si stimano 20.000
schiavi utilizzati nella produzione di canna da zucchero e tabacco. Questa produzione cambia il quadro delle
altre produzioni. Emerge un elite coloniale di piantatori e il numero di proprietari di terrre diventa sempre
più ristretto

Conclusioni:

espansione non immediata, sostenuta da privati e non dalla corona, tre zone principali, massachussets
colonizzazione della virginia e maryland (unica eccezione la colonia cattolica)

forme di autogoverno, autonome, leggi promulgate in sede.

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