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La rivoluzione:

I detonatori della rivoluzione furono la guerra e la crisi e finanziaria. La Scozia era calvinista; si oppose subito
all’imposizione del sistema, ecclesiastico e dichiarò guerra a re Carlo I. Il sovrano inglese aveva perso il
controllo delle forze armate e l’appoggio dell’élite finanziaria londinese. Perché dopo il 1628 il rapporto tra
Carlo e il parlamento era divenuto conflittuale. 13 aprile 1640, fu convocato il Parlamento dove il re richiese
l’abolizione della ship money (la tassa sulle navi) e la conferma della Petition of right (limita il potere del
re). Carlo I lo sciolse dopo pochi giorni, corto parlamento. Fu convocato un nuovo parlamento, lungo
parlamento. Che segnò l’isolamento di re Carlo. Strafford (primo ministro) fu accusato di tradimento e
giustiziato nel 1641. Un’altra crisi fu la questione irlandese, aveva visto lo sviluppo della religione
protestante. Da qui l’emergere di conflitti religiosi tra cattolici e calvinisti.

La propaganda puritana passò in parlamento, nel novembre del 1641, con ‘la Grande Rimostranza’:
considerava nemici dell’ordine gli appartenenti alle sette religiose cattoliche.

1641, Carlo tentò di arrestare i capi dell’opposizione parlamentare, nel 1642. Non ci riuscì e lasciò la capitale
e iniziò la guerra civile.

La prima rivoluzione in Inghilterra (1642-60):


Si possono distinguere 4 fasi:

∞ Guerra civile (1642-49). C’erano nella società inglese due schieramenti. Nel partito del re
militavano l’aristocrazia, la chiesa anglicana, i grandi proprietari nobiliari. Nello schieramento di
opposizione parlamentare militavano gli esquires della gentry, professionisti, mercanti, artigiani.
L’esercito degli oppositori del re cominciò a conseguire alcune vittorie, grazie alla disciplina militare
di un capo militare Oliver Cromwell. Fu la new model army -l’esercito ideato da Cromwell- a
sconfiggere i realisti nel 1645. Vinta la resistenza del re Carlo, che nel 1646 si arrese pure agli
scozzesi e fu consegnato al parlamento di Londra. Emergevano ora conflitti interni allo schieramento
che aveva combattuto il re. Erano riconoscibili 3 forze politiche, presbiteriani (conservatori, fautori
di una chiesa calvinista). Gli indipendenti, il gruppo della new model army (si opponevano a
qualsiasi chiesa). I levellers (livellatori, che predicavano l’assoluta libertà religiosa, la
democratizzazione della società). Il ruolo di centro tra le diverse forze fu assunto da Cromwell e
Henry Ireton. Il radicalismo dei livellatori si era diffuso tra la new model army e i presbiteriani, che
cercavano di accordarsi con il re per il ripristino dell'autorità monarchica, chiedevano lo
scioglimento della nuova armata. Cromwell epurò dal parlamento tutti i presbiteriani, lasciandovi
solo i suoi fedelissimi, e andò all’attacco dell’esercito di Carlo -appoggiato dagli scozzesi, e lo
sconfisse a Preston. Il re fu processato e condannato per alto tradimento: il 30 gennaio 1649 Carlo I
venne giustiziato.
∞ Dalla proclamazione del Commonwealth al protettorato di Cromwell (1649-53). Cromwell e il
parlamento dichiararono decaduta la monarchia. Nel maggio del 1649 fu proclamata la repubblica
unita di Inghilterra, Scozia e Irlanda (commonwealth). In politica estera si perseguiva l’unificazione
del paese. Per la riconquista della Scozia e dell’Irlanda furono adottate due linee, prima furono
garantite condizioni di maggiore tolleranza mentre con la seconda Cromwell uccise quasi 600.000
irlandesi tra 1549 e 1560. Lo strumento più importante per la politica espansionistica inglese fu
l'atto di navigazione, riserva all’Inghilterra il monopolio del commercio nordamericano. Era un atto
di guerra contro l’Olanda. Nel 1653 Cromwell scioglieva il lungo parlamento. Una carta
costituzionale lo nominò Lord protettore del commonwealt.
∞ Dittatura militare (1653-58). Iniziava una vera dittatura militare. Il territorio diviso in 11 province era
sottoposto a governatori militari e l’esercito era ora costituito da militari, fedelissimi a Cromwell. I
moderati dell’esercito difendevano la carta costituzionale del ‘53- e i realisti -che si battevano per un
ritorno alla monarchia.
∞ Dalla morte di Cromwell alla restaurazione di Carlo II (1658-60). Con la morte di Cromwell il figlio
Richard non garantiva più la sicurezza dei ceti abbienti. Era necessaria la restaurazione di un ordine
politico più solido. Carlo II rientrava così in Inghilterra, la monarchia era restaurata, insieme alla
camera dei lord e la chiesa anglicana.

La restaurazione degli Stuart da Carlo II a Giacomo I:


Camera dei Comuni. Fu grazie ad essa che, dopo il 1660, non si ebbe una pura e semplice restaurazione
dell’assolutismo monarchico. Un altro lascito della prima rivoluzione fu lo sviluppo di più moderne forme
organizzative di lotta politica: nacquero i due schieramenti: I Tories credevano nel diritto divino dei re, nella
religione di stato anglicana. I Whigs credevano nell’autorità del parlamento, nella libertà religiosa.

1678, il parlamento votò il Test act, tutti gli ufficiali potevano esercitare la carica solo dopo la professione di
fede anglicana. 1679, il Parlamento approvò l’habeas corpus ad subjiciendum, ovvero l’abolizione del
carcere preventivo, e il divieto di qualsiasi restrizione arbitraria e illegale della libertà. L’alleanza di Carlo II
con Luigi XIV preoccupava gli ambienti finanziari e commerciali britannici, cominciava ad essere chiaro che
Luigi XIV avesse sostenuto l'Inghilterra, nella guerra contro l'Olanda.

Il successore di Carlo, il fratello Giacomo II accentuò la frattura tra il governo e l’opposizione parlamentare,
era cattolico, abolì le disposizioni del test act. Ma il partito Whigs era più forte di quello dei Tories e la
società civile rivendicava la libertà di stampa allora John Locke elaborava una più moderna teoria della
rappresentanza.

La gloriosa rivoluzione e la dichiarazione dei diritti:


Fu un larghissimo schieramento formato da Whigs e Tories a offrire la corona d’Inghilterra allo Statolder
d’Olanda Guglielmo III d’Orange e a sua moglie Maria Stuart, figlia di Giacomo II, entrambi protestanti.
1688→ un piccolo esercito olandese sbarcò sul suolo inglese, Giacomo II fuggì presso Luigi XIV. 1689, Il
primo atto di Guglielmo III fu l’emanazione del Bill of Rights (la dichiarazione dei diritti): rappresentò la fine
della monarchia assoluta e definì il nuovo equilibrio costituzionale inglese fondato sulla limitazione dei
poteri del re. La fonte della sovranità era il re nel parlamento, il parlamento era il rappresentante della
volontà della nazione.

Un’ anomalia nello schema europeo: l’Olanda nel 600:


L’Olanda nel XVII secolo fu un’anomalia nello schema europeo: fu l’unico paese d’Europa a sottrarsi alla
stagnazione economica generale; riuscì a liberarsi dal dominio della Spagna.

Dopo la tregua dei 12 anni con la Spagna i paesi bassi si trovarono divisi in 2 parti:

1. le province unite.
2. i paesi bassi meridionali.

La divisione era politica religiosa ed economico-sociale. 1602, fu creata la compagnia delle indie orientali,
un’associazione fondata sia sul libero acquisto di azioni da parte dei cittadini, sia su una concentrazione di
capitali. 1648, La pace con la Spagna significò, per l’Olanda, conquiste territoriali e il riconoscimento della
supremazia economica sui paesi bassi meridionali. 1650 la compagnia delle indie occidentali aveva fondato
nell’isola di Manhattan, America del Nord, la città di Nuova Amsterdam (occupata dagli inglesi nel 1664 e
rinominata la Nuova York, attuale New York). Dal 1653 al 1672 è sperimentata una nuova forma di governo
senza Statolder. È il gran pensionario Jan de Witt a governare lo stato.

Conflitto anglo-olandese:
La prima guerra anglolandese (1652-54) si combatté per:

1. l’idea inglese del monopolio e della supremazia marittima; 2. l’idea olandese della libertà dei mari.
Nel 1670 viene firmato un accordo segreto a Dover, tra Inghilterra e Francia→ prevede un attacco congiunto
contro l’Olanda. Due anni dopo, la Francia attacca l’Olanda -dove Guglielmo III d’Orange è al comando, dal
1672. Questa guerra si conclude con la pace di Westminster che riconosce il fondamento dei principi
liberistici. L’alleanza tra Carlo II Luigi XIV trova opposizione nella city londinese.

La guerra anglo-olandese fu di natura prevalentemente commerciale. Sia Olanda che Inghilterra, hanno
perseguito un progetto egemonico. Non essendo riuscita nessuna delle due ad affermare tale progetto, alla
fine hanno cambiato i loro rapporti.

1677→ Maria -figlia del futuro re d'Inghilterra Giacomo II- va in sposa a Guglielmo III d'Orange.

1678→ è siglata un'alleanza difensiva anglo-olandese.

1688→ lo statolder Guglielmo III d'Orange entra Londra e Corona la gloriosa rivoluzione.

Assolutismo e antico regime: una prospettiva europea:


ASSOLUTISMO: deriva dalla formula ‘rex legibus solutus’: ‘’il re è sciolto dal vincolo delle leggi’’, il sovrano è
legislatore e giudice supremo. Vi erano alcuni limiti: imposto dalla legge divina, il dovere di rispettare
ordinamenti. L’assolutismo è uno stadio più evoluto dello stato moderno. Al vertice della società di ordini si
colloca la nobiltà di origine antica, cui segue la nobiltà di dignità, mentre chi esercita un lavoro manuale si
ritrova in basso nella scala gerarchica.

ANTICO REGIME: nacque durante la Rivoluzione francese, il suo significato negativo. Era tutto ciò che si
opponeva alle conquiste della rivoluzione. Questo termine, usato in coppia con quello di assolutismo sta a
indicare i caratteri del rapporto tra lo stato e la società nei centocinquant’anni che precedono la Rivoluzione
francese.

Nell'antico regime europeo vi erano due vie estreme, opposte allo Stato moderno: 1) la via francese. 2) la
via polacca. 1660→La pace di Oliva segnò l’inizio dell’ascesa della Prussia degli Hohenzollern.

Luigi XIV: la via francese allo stato moderno:


Luigi XIV, il re sole, avviò un processo di consolidamento dello stato moderno che coinvolse il governo del
territorio, la politica economica, la politica internazionale. Francia diventa prima potenza in Europa poi
sostituita dall’Inghilterra.

∞ Società e stato: La diversità era formalizzata nel riconoscimento da parte del sovrano nella
distinzione tra pais d’election e pays d’etat: i primi ricadevano sotto l’amministrazione giudiziaria e
fiscale dello stato, i secondi erano rappresentati da Stati provinciali, che potevano contrattare con la
corona il carico fiscale. I ceti dominanti della società francese erano le nobiltà -antica e moderna.
L’organizzazione dello stato con Luigi: La centralizzazione dello stato e le sue pubbliche istituzioni,
persino in un’epoca in cui Luigi affermava ‘lo stato sono io’, dovevano fare i conti con la diversità. Gli
interessi dei parlamenti si scontravano con il progetto monarchico di riformare l’ordinamento
giudiziario. Il parlamento vuole eliminare l’assolutismo. Luigi voleva bloccare correnti e movimenti
religiosi non aderenti all’ortodossia cattolica. Perciò nel 1685 Luigi XIV sostituì l’editto di Nantes con
l’editto di Fontainebleau e obbligò tutti i francesi a osservare e praticare la religione cattolica.
∞ Economia e politica economica: La seconda metà del 600 fu un’età di stagnazione per l’economia
francese. Tutti gli stati nell’età dell’assolutismo soffrivano di alcune carenze nella loro economia.
Colbert, ministro del re sole, si pose l’obiettivo di riattivare le finanze statali, inoltre impegnò
cospicui capitali statali per promuovere nuove imprese manifatturiere, formò 5 compagnie
commerciali privilegiate sul modello olandese-inglese alimentate dai capitali statali e dall’apporto di
uomini di corte. Il loro sviluppo fu collegato a una vasta politica coloniale verso Canada e Senegal.
∞ Il settore fiscale: legato al mercantilismo era il protezionismo→ la realizzazione di una grande
riserva di metalli preziosi nelle casse dello stato doveva ottenersi grazie ad alti dazi doganali sulle
merci importate e incentivi e incoraggiamenti alle esportazioni. Grazie all’aumento delle
esportazioni la disponibilità finanziaria dello stato era aumentata, ma nell’arco di pochi anni sia la
sfavorevole congiuntura economica sia la politica bellicista di Luigi XIV avrebbero esaurito le risorse
accumulate da Colbert.
∞ Politica internazionale di Luigi XIV: il primo impegno bellico di Luigi XIV fu la guerra di devoluzione.
Alla morte di Filippo IV (1665), Luigi, che ne aveva sposato la figlia Maria Teresa, rivendicò una parte
dei domini spagnoli e occupò i paesi bassi meridionali e la franca contea. Con la pace di Aquisgrana
(1668) furono riconosciute alla Francia le conquiste territoriali nei paesi bassi spagnoli ma le fu
imposta la restituzione della Franca Contea. La guerra della lega di Augusta (1686-97), prevedeva
una coalizione formata da Spagna, Inghilterra, Olanda, Svezia, Austria e altri stati minori che
combattè contro l’occupazione francese. Il conflitto si concluse nel 1697 con la pace di Ryswick
(risvik): la Francia fu costretta a restituire tutto, tranne la città di Strasburgo.

L’assolutismo in Prussia e Austria:


Una tappa importante nell’ascesa della Prussia è la Pace di Oliva del 1660, in cui la Prussia viene annessa al
Brandeburgo e si afferma un compromesso con la nobiltà che domina la Dieta. Si affermava una via
dell'assolutismo che aveva un fondamento nobiliare. Una monarchia in fase di consolidamento potrebbe
definirsi quella dell’Austria, sotto Leopoldo I d’Asburgo (1658-1705). Il suo predecessore, Ferdinando II,
aveva unificato i ducati austriaci e il regno di Boemia sotto il profilo di un comune sentimento religioso.
Ferdinando e Leopoldo si posero anche l'obiettivo di rafforzare l’amministrazione pubblica e di formare un
esercito permanente. L’Ungheria si rivelava un ostacolo alla creazione di un assolutismo omogeneo e
accentrato. 1660→ la Transilvania insorse contro il dominio turco. Gli ottomani ebbero la meglio e si
diressero verso Vienna ma a 100 chilometri dalla capitale vennero sconfitti dalle truppe austriache di
Raimondo Montecuccoli. Il sovrano annullò tutti i privilegi politici di cui godevano gli ungheresi e diede il via
a una repressione delle minoranze protestanti. La reazione fu la rivolta dei magiari nel 1678, appoggiati dai
turchi. 1683→Vienna fu assediata dai turchi. Nel 1699, con la pace di Carlowitz, i turchi cedettero agli
austriaci Ungheria e Transilvania.

Spagna e Italia: un’età di decadenza?


Dopo la pace di Vestfalia e nel corso del XVII secolo la Spagna perse alcuni pezzi importanti del suo mosaico.
Tra il 1659 e il 1678→ la Francia allargò i suoi confini a spese dei territori della Corona spagnola: la
monarchia dei re cattolici restava comunque una potenza imperiale: la Spagna non aveva più l’egemonia in
Europa ma aveva superato la crisi degli anni 40. L’impero spagnolo era assai debole e non aveva più la forza,
di proteggere i propri territori dalle aggressioni esterne.

La Castiglia (fa parte del regno di Spagna), nel corso del XVII secolo, subì un declino demografico, una crisi
agraria commerciale ed artigianale. Dopo lo spostamento dei traffici verso l'Atlantico e la comparsa degli
hombres de negocios -grandi operatori d'affari, inglesi olandesi e francesi, che dominavano la scena
internazionale- l'Italia si trovò tagliata fuori dalle direttrici del traffico internazionale. Dal punto di vista
politico l’Italia era un laboratorio di esperienze differenti. In tutti gli stati italiani, le funzioni pubbliche della
vita politica, andarono estendendosi e meglio organizzandosi.

⛬ Piemonte sabaudo: fu influenzato dal modello di politica interna della Francia di Luigi XIV. Carlo
Emanuele II (1663-75) adottò una politica mercantilistica, assunse il potere con un colpo di stato Vittorio
Amedeo II. Il Piemonte ebbe mire espansionistiche verso la Lombardia, ribaltando le alleanze e firmando nel
1696 l’armistizio con la Francia.

⛬ Genova. Luigi XIV dopo aver bombardato la città nel 1685, perché non aveva interrotto la sua relazione
con la Spagna, la costrinse a un atto sottomissione diplomatica.
⛬ Lo stato Pontificio. Dopo la pace di Vestfalia non fu più in grado di realizzare una presenza significativa
sulla scena internazionale. Vi era la tendenza all’accentramento dei poteri.

⛬ Venezia. Il suo ruolo internazionale era ormai in netto declino. La guerra di Candia (1645-1669) contro gli
Ottomani si concluse con perdite enormi per la repubblica.

⛬ Granducato di Toscana. La politica estera fu dipendente dalla Francia anche perché il granduca aveva
sposato Margherita d’Orleans. Crisi demografica e crisi economica non colpirono la Toscana.

⛬ Regno di Napoli. Ci fu un efficace intervento assolutistico dello stato: dalla repressione del banditismo
baronale a una maggiore tutela dell’ordine pubblico e a un controllo sugli abusi del clero. Le congiunture
belliche non consentirono una politica riformatrice.

⛬ Sicilia. Scoppia una rivolta tra il 1674 e il 1678 che rischia di mettere in discussione il dominio spagnolo
sull'isola. La Sicilia era nel pieno di una crisi di sussistenza. Nel 1675 la città proclamò la sovranità di Luigi
XIV. Tra il 1675 e il 1676 la Francia riuscì ad aggiudicarsi un forte vantaggio sulla Spagna e nel 1678
quest'ultima riuscì a sconfiggere il disegno separatista siciliano: la restaurazione assolutistica significò un
ripristino del dominio del baronaggio feudale e della chiesa.

⛬ Sardegna. visse alcune trasformazioni nel corso del XVII secolo. I parlamenti avevano perso buona parte
delle loro prerogative e della loro importanza politica. Tuttavia, lo sviluppo delle istituzioni amministrative
del regno sardo rafforzò il ceto nobiliare e il ceto togato, che assunse la direzione degli affari pubblici.

I paesi scandinavi:
Nel corso della guerra dei Trent’ anni la Svezia aveva raggiunto una statura internazionale, essendo la
vincitrice insieme alla Francia del conflitto in terra tedesca. La prima guerra del nord scoppiò per il controllo
del mar Baltico.

1655→ Il re svedese Carlo X invase la Polonia. Federico Guglielmo e il re di Danimarca Federico III si
allearono contro la potenza svedese.

1658→ l’esercito di Carlo X assediò Copenhagen costringendo alla resa la Danimarca. Con la pace di
Copenhagen (1660) la Svezia prendeva possesso delle 3 province meridionali della Danimarca. E con la pace
di Oliva Brandeburgo si annetteva la Prussia. Ma a realizzare un modello di assolutismo fu il successore di
Carlo X,Carlo XI. Egli promosse una distribuzione della ricchezza agricola del paese, equilibrando il rapporto
tra i beni della corona, i beni della nobiltà, i beni dei contadini indipendenti.

1665→ La svolta del modello politico della Danimarca si ebbe quando Federico III trasformò la corona da
elettiva in ereditaria.

La via polacca:
La Polonia era una monarchia elettiva. A metà del 600 e per un ventennio la Polonia fu il teatro di una
guerra europea per il controllo del suo territorio→ ne uscì stremata con perdite considerevoli del suo
territorio e con una popolazione diminuita di 1/3. Alla debolezza geopolitica della Polonia si aggiungeva la
sua strutturale anarchia politica: la norma dell’unanimità parlamentare -il liberum veto- poteva paralizzare
lo stato. Il re soldato Sobieski cercò di centralizzare lo stato ma non riuscì. Ascese al trono il principe
Augusto II di Sassonia, appoggiato dalla Russia.

9. SCIENZA, CULTURA E POLITICA


Scienza della politica, scienza dello Stato:
Agli inizi del XVI secolo il principe era il protagonista del pensiero e della vita politica europea. L’assolutismo
si fondava sull'identificazione degli interessi del principe con quelli dello Stato→ la Francia di Luigi XIV ne era
la dimostrazione. Una delle prime riflessioni sul tema è contenuta in un'opera di diritto internazionale -il ‘De
iure belli ac Pacis’- realizzata nel 1625 da Ugo Grozio. Egli affermava che i rapporti internazionali dovessero
fondarsi sul diritto naturale o su quello razionale. Lo Stato doveva essere una società regolata sulla base di
un obbligo contrattuale→ l'autorità doveva essere acquisita in virtù del contratto con il quale i cittadini si
sotto mettevano all'autorità.

Sono alcune convenzioni che attuano il passaggio dello stato di natura alla società civile. Il giusnaturalismo si
presenta come una teoria filosofica- giuridica- politica fondata sul presupposto di un diritto naturale sulla
cui perfetta e unica struttura devono palesarsi -i diversi diritti positivi.

THOMAS HOBBES (1588-1679): la molla di Hobbes è l'egoismo. Nello stato di natura gli uomini sono in
guerra, perciò è necessario uscire dallo status naturalis e passare allo status civilis. Dove l'unione degli
uomini è lo stato. Il contratto che unisce gli uomini nello stato civile è doppio: vi è il contratto che associa gli
individui tra loro (pactum societatis) e il contratto che unisce gli associati al potere supremo (pactum
subiectionis). L'opera in cui è racchiusa la teoria di Hobbes si chiama ‘Leviatano’. La fusione completa è lo
stato. Il monarca esercita la sovranità assoluta ed è la legge naturale, a fondare il diritto e lo Stato→ nasce
l'idea di Stato impersonale.

JOHN LOCKE (1632- 1704): Elabora una nuova teoria sulla sovranità: l'unica fonte della sovranità è il popolo,
e delega il potere al sovrano. Fornisce anche le basi tecniche per le istituzioni liberali, affermando che
bisogna separare l'elaborazione delle leggi dalla loro esecuzione.

La rivoluzione scientifica:
Con il termine ‘rivoluzione scientifica del 600’ si intende l'insieme dei mutamenti profondi avvenuti nella
cosmologia -cioè nella concezione dell'universo-, nel metodo della ricerca e della conoscenza.

1543→ il dibattito intorno al sole, alla Terra, ai pianeti e alle stelle è introdotto da Niccolò Copernico, e da
Giovanni Keplero. Tuttavia, è con Galileo Galilei che la teoria copernicana eliocentrica -la terra gira attorno al
sole, ha la sua dimostrazione più chiara e rigorosa. 1632→Galileo pubblica ‘Il Dialogo sopra i due massimi
sistemi del mondo’. Esso è all'origine dello scontro tra scienza e fede.

1633→inizia il processo a Galilei davanti al Santo uffizio dell'Inquisizione. Per la Chiesa Cattolica è la parola
rivelata ad essere fonte di legittimità del sapere scientifico, per Galilei la natura è regolata da rapporti
matematici. Il risultato inevitabile fu la rottura con l'istituzione ecclesiastica.

1633→ Galilei, a giugno il tribunale ecclesiastico lo condanna al carcere. 1992- Papa Giovanni Paolo II
cancella la condanna di Galilei. Lo stesso papa riconosce la grandezza di Galilei, la cui opera scientifica è una
tappa essenziale nella metodologia della ricerca. Cartesio (1596- 1650). Autore del ‘Discorso sul metodo’,
nel 1637, egli esalta la forza della ragione; elogia il dubbio come strumento per raggiungere la verità. Per
investigare la verità delle cose è necessario un metodo che va dal semplice al più complesso. Per Cartesio la
capacità dell'intelligenza sta nel concepire le relazioni fra le preposizioni semplici e nell’utilizzare tutte le
risorse dell’intelletto. Il XVII secolo è per i progressi compiuti nelle diverse branche della scienza, nascono la
fisica moderna e due sue parti importantissime: la dinamica e la statica. Isaac Newton scopre la legge della
gravitazione universale, Christian Huygens costruisce l'orologio a pendolo, Robert Boyle è il fondatore della
chimica moderna, William Harvey pubblica studi fondamentali sulla circolazione del sangue, Marcello
Malpighi scopre il sistema dei vasi capillari. Il nuovo metodo scientifico coinvolge anche la medicina,
nascono fisiologia e l’anatomia.

10. GUERRE ILLUMINISMO E RIFORME.


Le guerre europee.
Le guerre della prima metà del Cinquecento erano guerre per il predominio europeo, in cui protagonisti
erano: la Francia e la Spagna. La pace di cateau-cambrésis aveva sancito la supremazia dell'impero spagnolo
sul continente europeo. Nella seconda metà del Seicento l'Europa era ormai multipolare→ ruolo
importantissimo l'Inghilterra, la Prussia, la Russia e la monarchia austriaca. Fu proprio quest’Europa
multipolare il nuovo soggetto politico internazionale in grado di contrastare l'egemonia della Francia di Luigi
XIV. In questa Europa tra fine Seicento inizio Settecento il principio dell'uguaglianza formale e giuridica degli
Stati sovrani è messo seriamente in discussione. L’equilibrio fra i grandi stati costituiva il principio
fondamentale per la pace universale, secondo Sabaudo Vittorio Amedeo II! Alcuni scrittori francesi del 600
avevano approfondito il rapporto di interdipendenza tra gli stati e avevano elaborato una teoria
dell'equilibrio→ tale equilibrio veniva connesso con l'unità etico-culturale del dell'Europa.

Il massimo teorico dell'equilibrio come fattore di stabilità politica internazionale fu David Hume, autore del
trattato ‘On the Balance of Power’ del 1752. La rivalità tra gli stati è determinata dal conflitto d’interessi
commerciali e politica estera e interna. In realtà anche le diverse opzioni dinastiche erano pretesti per
regolare i conti tra le potenze:

I. prima guerra di successione spagnola -che si conclude con il Trattato di Utrecht del 1713- la Francia
esce isolata, Spagna Olanda e Svezia si indeboliscono ed emergono Russia, Russia, Austria e Gran
Bretagna.
II. successione al trono polacco -che si apre nel 1733- fa tornare in primo piano lo scontro tra Asburgo
e Borbone, tra Austria e Francia. Anche piccole potenze come il Piemonte Sabaudo riescono a
inserirsi nella contesa. Con la pace di Vienna del 1738 si conclude il conflitto.
III. guerra di successione austriaca -dal 1740 al 1748- l'Inghilterra si schiera con Olanda e Austria contro
la Francia; Re Federico II di Prussia entra in conflitto con l'Inghilterra.

La pace di Aquisgrana del 1748 chiude la questione dell'assetto italiano, ma il conflitto tra Inghilterra Francia
e Spagna investe i continenti extraeuropei (la guerra è divenuta globale).

Guerra di Successione spagnola (1702-14).


1700: Carlo II di Spagna muore senza eredi. L'erede universale per testamento: nipote di Luigi XIV, col nome
di Filippo V. Perciò si teme un’unificazione tra Francia e Spagna e quindi nascono i 2 schieramenti: coalizione
anglo-austro-olandese e la coalizione franco-spagnola. Nel 1702 guerra tra la coalizione.

1703, Portogallo e Piemonte dalla coalizione franco-spagnolo alla coalizione anglo-austro-olandese. 1706
Battaglia di Torino: I francesi sono costretti ad abbandonare il Piemonte. Carlo d'Asburgo, figlio di Leopoldo,
entra a Madrid ma viene cacciato. 1707 Truppe austriache entrano a Napoli e termina la dominazione
spagnola del regno. 1708/9 Gli eserciti inglesi e austriaci sconfiggono le truppe francesi nel Belgio. 1711
Muore Giuseppe I d'Asburgo: sale al trono di Vienna il fratello Carlo VI d'Asburgo. Pace di Utrecht (1713) e
pace di Rastadt (1714): la Spagna va a Filippo V.

Alla fine della guerra di successione spagnola furono poste le premesse per un nuovo equilibrio italiano. Si
applicò il metodo delle barriere, in cui Stati cuscinetto come il Belgio -tra Francia e Olanda- e lo Stato
Sabaudo -tra Francia e Austria- prevenivano eventuali conflitti.

L’EUROPA MULTIPOLARE SI ESTENDEVA SEMPRE DI PIU’. La dinastia asburgica ottenne successi anche sul
fronte dei Balcani. l'AUSTRIA aveva sottratto territori agli ottomani. La SVEZIA, conclusa vittoriosamente la
Prima Guerra del Nord, aveva conquistato l'egemonia nel Baltico. La Seconda Guerra del Nord, combattuta
da Polonia, Danimarca e Russia contro la Svezia di Carlo XII, si concluse nel 1721 con la pace di Nystad→ la
Svezia perdeva il ruolo di grande potenza e la Russia di Pietro il Grande affermava la sua egemonia nel
Baltico. In RUSSIA nasceva l'ultima e più duratura forma di assolutismo europeo con Pietro I. Nella seconda
metà del XVII secolo la Russia si era trasformata sul piano economico sociale.

Federico I di Brandeburgo, raccolse l'eredità del padre, unendo tutti i territori della famiglia Hohenzollern in
una formazione centralizzata. In Prussia vi è una politica protezionistica, uno sviluppo delle Industrie delle
attività urbane. Il successore di Federico I -Federico Guglielmo I (1713- 1740) continuò a preoccuparsi del
numero e dell'addestramento dei suoi soldati. Il dispotismo degli Hohenzollern bloccò lo sviluppo di
istituzioni rappresentative moderne e distrusse la forza politica dei Ceti. Le città e le campagne furono
schiacciate dal peso dei junker -nobili dediti soprattutto alle armi-, la nobiltà rimase la classe dominante e,
fino al XIX secolo, non si sviluppò una classe media urbana.

PROGRESSO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE IN RUSSIA. Nei settori metallurgico e tessile, nacquero
nuove manifatture essenzialmente statali. Si andava sviluppando anche la piccola produzione mercantile.
Pietro I aveva favorito la formazione di una nobiltà di servizio. Lo zar promosse fortune e arricchimento di
gruppi non nobili; incrinò la compattezza della nobiltà. Nel 1703 Pietro fonda SAN PIETROBURGO, che nel
1715 divenne capitale.

Le potenze dell’Europa dopo la guerra di Successione spagnola.


Guerra di successione polacca (1733-38). Polonia sta diventando dal punto di punto di vista strategico
e viene presa di mira dalla: SVEZIA, RUSSIA e PRUSSIA. 1733 Augusto II di Sassonia muore, e abbiamo
le due candidature alla sua successione: Stanislao Leszczynski, suocero di Luigi XV sostenuto dalla
Francia e dai polacchi, e Federico Augusto II Di Sassonia, sostenuto da Austria, Russia e Prussia. Lo zar
Pietro il Grande penetrò in territorio polacco e insediò sul trono Federico Augusto Di Sassonia.
1735→cominciano le trattative segrete tra Francia ed Austria. Il ribaltamento delle alleanze e il
riavvicinamento tra Francia e Austria indusse Carlo VI a stipulare la pace di Vienna. 1738→Carlo VI
promulga la pace di Vienna. Secondo le clausole di questo trattato: Federico Augusto II era
riconosciuto come re di Polonia; a Leszczynski era attribuita la Lorena; a Carlo di Borbone - figlio di
Filippo V di Spagna- erano attribuiti i regni di Napoli e Sicilia (che divenivano autonomi); l'Austria
manteneva il dominio della Lombardia e guadagnava il Granducato di Toscana.
Guerra di Successione austriaca (1740-48). 1740 Carlo VI d'Asburgo muore e sale al trono la figlia
Maria Teresa. Federico II di Prussia occupa la Slesia austriaca rompendo l'equilibrio stabilito dalla Pace
di Vienna; Luigi XV si allea con Federico II, si aggiungono Filippo V di Spagna e il figlio di Carlo VII di
Napoli per combattere l'Austria. L’equilibrio stabilito dalla Pace di Vienna fu rotto dal re di Prussia -
Federico II- che occupò la Slesia austriaca, la Francia si alleò con la Prussia. 1743→ verso la fine
dell'anno Francia e Inghilterra entrarono in conflitto. La coalizione Franco-spagnola combatteva contro
quella Austro-inglese, nella quale entrò anche Carlo Emanuele III. In Italia gli austriaci tentarono di
attaccare il Regno di Napoli ma vennero sconfitti dalle truppe di Carlo VII di Borbone nel 1744. 1747, al
Colle dell'Assietta le truppe piemontesi fermarono l’invasione francese. 1748→ viene firmata la pace
di Aquisgrana. Secondo le clausole del trattato: a Maria Teresa fu riconosciuta l'eredità paterna,
furono riconosciuti i nuovi confini della Prussia, con l'annessione della Slesia. L'assetto politico
territoriale italiano: Regno di Sardegna ai Savoia. Milano agli Asburgo d'Austria. la Repubblica di
Venezia indipendente. la Repubblica di Genova indipendente. I ducati di Parma, Piacenza e Guastalla
andavano a Filippo di Borbone- Farnese. Granducato di Toscana, andava alla dinastia degli Asburgo-
Lorena. Regno di Napoli e il Regno di Sicilia, indipendenti, erano sotto il governo dei Borbone di
Spagna. Tale aspetto politico-territoriale- rimase invariato fino all'ascesa di Napoleone Bonaparte.

Che cos’è l’illuminismo?


Il secolo dei lumi vide l’uso spregiudicato della ragione applicata a tutti i campi. L’illuminismo circolava nelle
scoperte scientifiche: chimica, biologia, zoologia, genetica, elettrologia. Possiamo riconoscere 4 fasi:

1. Tardo 600 e gli anni Trenta del 700. Fu questa l’epoca della crisi della coscienza europea, l’età del
pre-illuminismo.
2. Tra gli anni Trenta e cinquanta del 700 ci fu il periodo di formazione della più importante iniziativa
editoriale degli illuministi: l’Enciclopedia (scritto dai Diderot e d’Alembert). L’attenzione passò dai
problemi religiosi al primato delle questioni politiche e sociali.
3. Tra gli anni ’60 e settanta del 700 ci fu l’economia al primo posto e l’esperienza di governo
illuminato di alcuni sovrani assolutisti.
4. Nel ventennio precedente alla Rivoluzione francese la crisi dell’antico regime.

La prima idea guida del dibattito illuministico fu il nesso religione-libertà-tolleranza; il tema fu affrontato per
la prima volta dall’olandese Spinoza. In Olanda visse per alcuni anni un altro dei padri fondatori del
moderno principio della tolleranza: Bayle.

Ci furono poi le correnti del deismo (l’affermazione dell’esistenza di Dio entro una religione naturale non
rivelata) e dell’ateismo. Deista fu Voltaire, mentre fra gli atei ci fu Diderot. Voltaire fu il più popolare degli
illuministi; scrittore di ‘’L’elogio dell'Inghilterra’’. L'idea guida della tolleranza era strettamente connessa con
quella della libertà di pensiero. L’illuminismo fu una cultura universale, cosmopolita, ma anche fortemente
connotata nelle diverse aree europee. Parigi fu al centro di tale movimento→ qui i philosophes -intellettuali
dell'illuminismo- si posero l’obiettivo di dirigere la società, investendone con il lume della ragione tutti i
settori e gli aspetti.

Ragione, esperienza e pubblica felicità: fondamenti e fini delle nuove scienze dell’uomo.
❍ MONTESQUIEU. opera: “Lo spirito delle leggi”, pubblicato nel 1748. I punti di partenza dell'opera sono
due: la varietà storica di legge, istituzioni, usi e costumi; l'esigenza di costruire in ordine intellegibile in
questa varietà. Da qui parte un itinerario teso a definire una teoria politica e una sociologia politica. l’ideale
della libertà politica per Montesquieu: essa consta non solo della separazione tra i tre poteri dello stato ma
anche dell’equilibrio tra stato e società. Una massima fondamentale de ‘Lo spirito delle leggi’ è “il potere
freni il potere”.

❍ JEAN JACQUES ROUSSEAU. la cui opera principale è ‘’Il contratto sociale’’ del 1762. Tale opera parla del
contratto sociale che fonda la società civile. Con il patto si passa dallo stato di natura allo stato civile. Per
Rousseau si può conciliare la necessità dell’associazione con la libertà e la felicità di cui gode l’individuo
nello stato di natura solo se i diritti individuali vengono totalmente alienati a favore della comunità che
costituisce la base della società. Ci può essere solo una sovranità legittima → questa è la sovranità
democratica.

❍ CESARE BECCARIA. nel trattato “Dei delitti e delle pene” denunciò la tortura e la pena di morte come
strumenti giudiziari inumani e sostenne l’esatta proporzionalità tra reato e pena→ doveva avere come fine il
recupero del reo.

❍ ADAM SMITH. La sua opera del 1776, “Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni” è il
testo base della scienza economica moderna. Smith ha come riferimento la società inglese del suo tempo.

Da un lato ci sono la proprietà fondiaria e il capitale, dall’altro la forza produttiva del lavoro. Il lavoratore
non gode più dell’intero prodotto del suo lavoro ma ne è stato espropriato. La teoria dei prezzi tiene conto
delle tre classi naturali: il salario dei lavoratori, il profitto, la rendita fondiaria. per Smith è il lavoro sociale/la
quantità di lavoro necessaria che crea il valore. Per concludere, Smith distingue il lavoro produttivo -che
attraverso il risparmio dell'imprenditore, crea beni materiali- dal lavoro improduttivo -che non produce
plusvalore, ma solo servizi.

Le forme dello sviluppo economico.


DEMOGRAFIA ED ECONOMIA. Il 700 è un secolo di espansione economica; il saldo attivo della popolazione
fu dovuto alla diminuzione del tasso della mortalità; lo sviluppo democratico ci mette dinanzi ad un’Europa
a diversa velocità, in cui è differente la capacità di far fronte alle crisi.

L’AGRICOLTURA. Sino al 1850 occupò ancora il primo posto nell’economia dell’Europa. Il Settecento vede la
coesistenza di aree di agricoltura estensiva -dove l'aumento della produzione si ottiene attraverso l'aumento
della superficie e aree di agricoltura intensiva -dove si cerca di massimizzare la produttività della terra
attraverso la concimazione, e nuovi attrezzi. Le più alte rese agricole sono nei Paesi Bassi. La redistribuzione
della ricchezza e la differenziazione sociale crescente nella popolazione rurale furono le due conseguenze
della maggiore produttività della terra. L’aumento della domanda contribuì a spingere in alto i prezzi dei
prodotti agricoli.

L’EUROPA DELLE CITTÀ. L'Europa del Settecento fu l'Europa delle città; soprattutto delle metropoli. Le città
più popolate: Londra, Parigi, Napoli seguirono Vienna e Amsterdam. In queste grandi metropoli si esercitò la
capacità politica degli Stati.

LE BASI MATERIALI ED ECONOMICHE. Le basi dell’antico regime cominciarono a mutare nel corso del XVIII
secolo. L'accumulazione del capitale favori l'accentuazione del conflitto tra diritto di proprietà e privilegio
del possesso. I valori del merito e del industriosità/ imprenditorialità divennero un modello positivo. Il
processo che, nel corso del XVIII secolo, iniziò a disarticolare la società dell'antico regime non fu né lineare,
né prevedibile e né finito→ lineare non fu perché non si attuò un passaggio elementare, prevedibile non fu
perché non avevano le idee chiare, definito non fu perché nello scontro tra forze della conservazione e forze
del progresso, le seconde nascevano all'interno delle prime.

TRASFORMAZIONE DEGLI ORDINI TRADIZIONALI DELLA SOCIETÀ’. La nobiltà di sangue dell'Europa centro-
orientale è differente dalla corrispondente dell'Europa mediterranea. In Francia l’alta nobiltà era
prevalentemente una nobiltà di corte. Nel processo di trasformazione della nobiltà, a Oriente come ad
Occidente, giocò un ruolo fondamentale lo Stato→ a Oriente creò la nobiltà di servizio, a Occidente favorì
una più accentuata dialettica interna al mondo nobiliare. Quasi dappertutto la nobiltà era una cassa che si
riconosceva in Valori e comportamenti comuni; faceva eccezione l'Inghilterra.

Le riforme dell’assolutismo illuminato.


L’età dell’assolutismo illuminato rappresentò lo sviluppo più maturo dei principi e delle funzioni dello stato
moderno. Il processo riformatore gettò le basi per la crisi del vecchio ordine economico, sociale e politico
ma non fu sufficiente per la sua trasformazione radicale→ per raggiungere questo obiettivo fu necessaria la
rivoluzione. Si può distinguere tra assolutismo e dispotismo. Monarchia dispotica era quella dello zar di
Russia che trattava i sudditi come schiavi, faceva applicare pene brutali, governava oltre la legge. Monarchia
assoluta era invece il regime del sovrano per diritto divino che governava attraverso la legge. Una seconda
distinzione interna all’assolutismo era fra quei regimi in cui il potere dei sovrani era limitato da altri organi e
regimi in cui la libertà d’azione del sovrano era meno vincolata.

∞ L’amministrazione centrale: ci fu uno sforzo più consistente per rendere più efficace, l’esercizio del
potere monarchico. Ministeri e segreterie di stato divennero gli organi politico-amministrativi più
importanti. Il XVIII secolo rappresentò il passaggio da un sistema di governo in cui rapporti tra politica e
amministrazione erano confusi ad un modello di divisione di produzione tra il Governo e la burocrazia.
Questo passaggio di graduale distinzione tra sfera politica e amministrativa fu il risultato di un processo
e si completò solo nello stato del diritto. Furono le riforme dell'assolutismo illuminato a spingere verso
un apparato amministrativo più efficiente, soprattutto quelle di Maria Teresa d'Austria accentuarono
l'esigenza di un accentramento del potere e funzionari competenti.
∞ Le riforme fiscali: Tutti gli stati ricorrevano all'imposizione in diretta, poiché di più facile riscossione, ma
essa generava malcontento e rivolte perché spesso colpiva i ceti produttivi più deboli.
∞ Le riforme intervennero in materia fiscale e tesero a fornire allo stato strumenti di certificazione
relativamente più attendibili, Attraverso la compilazione dei catasti si passò a piani organici di
accertamento della ricchezza mobiliare.
∞ La riforma della giustizia: le riforme dei sovrani assoluti furono limitate sia nella loro natura che nel
grado della loro efficacia, ma le giurisdizioni privilegiate non furono abolite.
L’assolutismo illuminato in Prussia e Austria.
♪ La potenza prussiana: con Federico II (1740-86) la Prussia consolidava il suo ruolo di grande potenza. La
formazione della potenza prussiana fu avvantaggiata sia dall’assetto interno della Germania sia dalla politica
internazionale. Ma furono soprattutto gli sviluppi della congiuntura politica internazionale ad avvantaggiare
la Prussia→ dapprima lo scacco subìto dagli Asburgo durante la guerra dei Trent’anni. l’ascesa della potenza
svedese. la logica dell’equilibrio. Nel 1748, con la pace di Aquisgrana Federico II ottenne il riconoscimento
dell’annessione della Slesia, sottratta all’Austria. Tra il 1756 e il 1763 la Prussia fu impegnata nella guerra dei
7 anni. L’impegno di energie finanziarie e militari fu enorme. Il modello dell’assolutismo illuminato -cioè di
una monarchia assoluta che promuove riforme per rafforzare l’unità e la centralizzazione del potere politico-
trovò nella Prussia di Federico II un luogo di efficace applicazione. Egli aveva ereditato il militarismo e il
rigido calvinismo del padre. Federico II attuò riforme campo dell’amministrazione e della giustizia. Stimolò
programmi pubblici in campo agricolo e industriale. Ma le basi della società prussiana rimasero immutate e
persisteva la servitù della gleba.

♪ L’Austria di Maria Teresa e Giuseppe II: l’ascesa al trono della figlia di Carlo VI -Maria Teresa d’Asburgo
(1740-80) aprì una fase di riforme anche per l’Austria. Ma le riforme teresiane furono superate in quantità e
qualità da quelle del figlio Giuseppe II. Egli alla morte del padre Francesco Stefano, fu nominato coreggente
degli stati ereditari asburgici e, regnò sul trono che era stato di Maria Teresa. La pubblica amministrazione
fu resa più professionale: le sue gerarchie furono organizzate in base al merito. Anche La giustizia fu
investita dalla politica riformatrice dell’imperatore: fu introdotto il nuovo Codice penale (1787). Giuseppe II
interveniva sulle basi materiali della società e quindi suscitò forti opposizioni, ciò suscitò l’ostruzionismo del
ceto nobiliare. Il successore Leopoldo II fu costretto a ripristinare il potere della nobiltà.

♪ La Russia di Caterina II: Morto Pietro I il Grande, la nobiltà di corte condizionò gli zar successivi. La moglie
di Pietro III -Caterina- appoggiandosi al clan degli Orlov si impadronì del potere con un colpo di stato nel
1672 e fece poi assassinare il marito. Molte delle riforme si ispirarono ai principi dell’assolutismo illuminato.
In politica internazionale ci fu l’annessione della Crimea nel 1783 e la costruzione di Odessa e
Sebastianopoli. Così nel 1773 scoppiò una rivolta. Il suo effetto fu il consolidamento dell’alleanza tra lo zar e
l’aristocrazia. Alla fine del regno di Caterina II la Russia era un po' meno uno Stato autocratico e un po' più
uno stato feudale→ aveva esteso il suo territorio rispetto agli inizi del regno di Pietro il Grande. Il confine
della Russia occidentale raggiungeva il fiume Dnestr.

♪ Il riformismo scandinavo: La Svezia era più avanzata e articolata, l'aristocrazia aveva abolito i ranghi
interni; le attività manifatturiere avevano consentito la formazione di una borghesia imprenditoriale e
mercantile. Nonostante le riforme illuminate promosse da Gustavo III, monarchia assoluta si rivelava debole
(a causa dell’avanzamento della società civile).

♪ Spagna: Il ridimensionamento della potenza spagnola favorì il recupero demografico, la crescita della
popolazione e la ripresa della produzione agraria furono limitate alle aree rurali. Sia in Spagna che in
Portogallo la potenza della Chiesa di Roma era enorme e si esprimeva attraverso privilegi, manomorta
ecclesiastica -cioè il diritto di proprietà perpetuo e privilegiato connesso ai beni ecclesiastici dichiarati,
inconvertibili ed esenti da imposte. L’iniziativa riformatrice di Carlo III di Borbone fu più progetto e meno
realizzazione.

♪ Portogallo: L'attività riformatrice fu opera del ministro Pombal. il nome del marchese di Pombal è legato
alla ricostruzione di Lisbona dopo il violento terremoto del 1755→ ridisegnò il centro cittadino, realizzando
un modello di città illuministica. L’azione riformatrice dei sovrani illuminati si svolse a fu incisiva in 3 stati
italiani: il regno di Napoli dei Borbone, la Lombardia austriaca e la Toscana dei Lorena.

♪ Regno di Napoli: nel 1734 sul trono napoletano saliva Carlo di Borbone, riformò l’amministrazione
centrale attraverso la costituzione di dicasteri e segreterie più funzionali. Promosse la riforma dei tribunali
fondata sui controlli e le limitazioni delle giurisdizioni feudali e mise in atto il primo vero tentativo di riforma
fiscale globale, attraverso un catasto onciario che tassava i beni della chiesa. Nel 1759 moriva Ferdinando VI
re di Spagna, senza eredi→ Carlo di Borbone veniva chiamato sul trono di Spagna come Carlo III.

♪ Lombardia: dopo la pace di Aquisgrana cadde sotto il dominio austriaco. Durante il regno di Maria Teresa
furono promosse alcune riforme: fu completato il nuovo catasto, l’amministrazione fu centralizzata e il
personale reclutato in base al merito. I due figli di Maria Teresa accelerarono il processo riformatore.

♪ Granducato di Toscana. Pietro Leopoldo promosse due riforme molto importanti: la prima chiamata
allivellazione, concedeva ai mezzadri, i terreni di proprietà dello stato in cambio di un canone annuo fisso; la
seconda fu il nuovo Codice penale (1786) che aboliva la pena di morte, la tortura. I sudditi del Granducato
acquisirono diritti sul piano della libertà.

Dalla guerra dei Sette anni alla spartizione della Polonia.


Le tensioni europee dopo la pace di Aquisgrana non si erano sciolte→ Il sistema dell'equilibrio europeo
stava entrando in crisi, a causa dell'impossibilità di bilanciare la forza delle potenze secondo l'ottica che
aveva caratterizzato l'età delle guerre di successione. 1756→ scoppiava la guerra dei 7 anni (1756-63) tra la
Francia e l’Inghilterra, combattuta su fronti europei, sul fronte indiano e su quello americano. Federico II si
alleò con l’Inghilterra mentre la Francia si alleò con l’Austria, con Russia. La guerra dei 7 anni rivelò il
protagonismo militare della Prussia di Federico II, la fragilità del sistema politico militare della Francia
coloniale, e la supremazia sui mari dell’Inghilterra.

1762→ Federico II firmava la pace separata con lo zar Pietro III di Russia.

1763→Federico II firmava la pace con l’Austria, ottenendo la conferma dell’annessione della Slesia e
l’unificazione territoriale del dominio Hohenzollern.

1763→ La pace firmata a Parigi tra Francia e Inghilterra, questa estrometteva la Francia dall’America
settentrionale e riconosceva l’espansione inglese in India.

La Guerra dei Sette Anni spostava altrove l'asse dell'equilibrio: verso America, Asia, Africa.

Dopo la morte del principe imposto sul trono polacco, Augusto III di Sassonia, Caterina II di Russia e
Federico II di Prussia invasero la Polonia per imporre il loro candidato Stanislao Poniatowski, la nobiltà si
riunì nella Confederazione di Bar, dopo 4 anni di guerra schiacciarono la ribellione dell’aristocrazia.

1772→Russia, Prussia e Austria procedettero alla prima spartizione della Polonia.

1792→i soldati di Caterina II invasero la Polonia perché Poniatowski cercò di trasformare la monarchia
polacca da elettiva in ereditaria. Nel 1793 fu compiuta una seconda spartizione a favore di Russia e Prussia.
Nel 1794 un’insurrezione nazionale fu repressa nel sangue e nel 1795 ci fu la terza spartizione. Con essa il
paese scomparve del tutto.

11. IL MONDO OLTRE L’EUROPA: L’ESPANSIONE COLONIALE


Le vecchie potenze coloniali: spagnoli e portoghesi in America
Spagna e Portogallo, possedevano estesissimi territori oltreoceano. I risultati raggiunti, erano l'integrazione
di vastissimi territori in un'unità politico dinastica e il controllo economico-amministrativo. Nella corsa
all'espansione coloniale in Asia e in Africa, Portogallo e Spagna vennero esclusi.

✓ IMPERO COLONIALE SPAGNOLO. comprendeva gran parte dell'America Meridionale, Le isole dei Caraibi, il
Messico, la Florida. Si trattava di un impero essenzialmente americano, al cui vertice vi erano:

➔ Vicerè in Messico e in Perù; ➔ generali, capitani e governatori negli altri paesi.


I poteri del viceré e di cariche equivalenti erano assai ampi, e di natura politica, militare, giudiziaria e
finanziaria. Si trattava di individui reclutati nelle file della aristocrazia castigliana. Assistiti dalle Udienze -
magistrati che amministravano le province maggiori ed esercitavano il potere in caso di assenza del viceré.

Nel corso del XVIII secolo ci fu la ripresa demografica che permise all’agricoltura di svilupparsi. Anche la
chiesa e gli ordini religiosi accumulavano grandi proprietà.

Gli elementi deboli del sistema coloniale spagnolo erano quattro:

1. il primo fu il rapporto stato-economia.

2. il secondo fu la fragilità militare.

3. il terzo furono la corruzione e la scarsa efficienza dell'amministrazione coloniale.

4. il quarto fu la chiusura e il conservatorismo dei gruppi dirigenti coloniali.

✓ POSSEDIMENTI COLONIALI DEL PORTOGALLO. Comprendevano il Brasile, coste africane (Angola e


Mozambico), indiane, indonesiane e in alcune isole del Pacifico. Solo agli inizi del 700 la scoperta di
giacimenti auriferi fece diventare loro la principale ricchezza. Il Brasile era inserito in un sistema
commerciale triangolare→ I suoi vertici stavano in Portogallo in Angola e nel Brasile. Le direttrici del Brasile
furono due: verso l'Europa, verso l'Angola le esportazioni dalle colonie servivano per raddrizzare il bilancio
del Portogallo. In entrambi i sistemi l'espropriazione coloniale serviva per colmare il deficit della bilancia
commerciale della madrepatria.

Le nuove potenze coloniali: olandesi, inglesi e francesi in Asia.


∞ OLANDA. Nel 600 viveva il suo secolo d'oro: Amsterdam era il centro della navigazione ciò era dovuto
anche alla superiorità tecnologica. La banca di cambio svolgeva un ruolo internazionale→ faceva da
intermediaria nei pagamenti interstatali e offriva ai Ceti europei più elevati una sicura possibilità di
investimento in caso di crisi finanziarie. Il capitale commerciale olandese era interessato al commercio
delle spezie, alcune compagnie commerciali raggiunsero l'India, il Giappone e la Giava. 1602→ Le
compagnie concorrenti si unirono in un'unica Compagnia olandese delle Indie orientali, ottenne il
permesso di esercitare per 21 anni il monopolio del Commercio olandese. La compagnia aveva una
struttura federalista, in cui ogni abitante poteva investire nelle spedizioni la cifra che voleva, ed era a
capitale internazionale. Gli olandesi non realizzarono piani di vera colonizzazione, poiché l'interesse
primario era costituito dai guadagni delle società. I segnali di crisi si avvertirono nel 700. 1799→La
Repubblica Batava -nome assunto dall'Olanda nel 1795- proclamò colonie dello Stato olandese i
possedimenti delle compagnie.
∞ INGHILTERRA. Gli inglesi penetrarono in Asia con la East India Company; Tuttavia, solo alla fine del XVII
secolo assunsero un ruolo di leader nella espansione coloniale. La concorrenza olandese venne
surclassata nel 600, poiché ci fu una crescente importanza dei tessuti in cotone piuttosto che delle
spezie. 1678→ con una serie di provvedimenti protezionistici, fu proibito all'Inghilterra l'importazione
dalla Francia di stoffe in lino e in seta. Ne derivò un aumento di domanda dei tessuti indiani in cotone
che provocò una caduta della domanda di manufatti in lana. 1700→ una spedizione legislativa vieta la
diffusione dei tessuti indiani in seta e in cotone. Superato questo momento critico la lavorazione di
cotone inglese rifiorì.
∞ FRANCIA. Le linee direttrici dell'espansione francese, verso le coste africane e quelle dell'India orientale,
furono realizzate per mezzo delle compagnie commerciali. Fu Colbert a promuovere la creazione di una
grande compagnia commerciale privilegiata i cui affari a si orientano verso il Madagascar; l'isola di Giava
e l'India meridionale. 1670→ gli olandesi sconfiggono la flotta del Re Sole in India. Negli anni successivi
alla Compagnia venne affidato il monopolio del tabacco, che garanti entrate agli azionisti. Rispetto alle
compagnie olandesi ed inglesi, quella francese era arrivata a più tardi in Asia.
Le strutture del capitalismo coloniale.
La East Indian Company fonda la sua prima fase di prosperità, nella seconda metà del 600, e i primi del 700;
riprende lo sviluppo. Il più importante articolo di esportazione fu l’argento grezzo → proveniva dall'America
spagnola. Il primo articolo di importazione dall'Oriente in Europa fu il pepe. Con l'incremento della
domanda gli olandesi furono superati dagli inglesi. Tra XVII e XVIII secolo due nuovi prodotti erano entrati
tra consumi europei: il caffè e il the.

Dal commercio al dominio.


Il controllo commerciale divenne uno strumento per il fine del dominio politico, L'India costituì il modello di
un nuovo dominio coloniale. A metà del Settecento l'impero indiano era gravemente indebolito.

∞ IL BENGALA. La Guerra dei Sette Anni e la conquista inglese del Bengala avrebbero segnato il destino
politico dell'India. Il Bengala era divenuto per il commercio europeo l'area più importante dell'India. I
principi del Bengala contrastavano le concessioni e a seguito di una congiura ordita dagli inglesi contro il
principe del Bengala esplose nel 1757 il conflitto tra Bengala ed Inghilterra. 1764→ a seguito della
battaglia di Buxar gli inglesi sconfissero le truppe del Bengala. Venne fatto prigioniero Shah Alam e
imposte le basi dello sviluppo della dominazione inglese diretta.

12. LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.


Una vera rivoluzione.
Tra il 1750 e la prima metà del 1800 una parte dell’Europa centrale fu investita da una grande
trasformazione nelle basi dell’economia, nell’ordine sociale, nei modelli di vita. L’origine del processo fu la
trasformazione della vecchia manifattura del cotone in sistema di fabbrica. La rivoluzione industriale portò a
un aumento della produttività e del reddito individuale, migliorò le condizioni di vita e l’equilibrio tra
popolazione e risorse, trasformò il volto delle città europee. Ma ebbe anche i suoi costi: lo sfruttamento
coloniale, l’assenza di regole e di norme di tutela per i collaboratori; fu sfruttato il lavoro di donne e
bambini.

L’Europa prima della rivoluzione industriale.


La società europea del XVII e XVIII secolo era prevalentemente agraria, solo alcune aree agrarie dell’Europa
si trovarono meglio preparate all’industrializzazione.

⚑ OLANDA: tra il Cinquecento e Il Seicento gli olandesi reagirono allo squilibrio tra popolazione e risorse con
l'aumento degli addetti sui terreni agricoli. L'Olanda, attraverso una rivoluzione agricola, che permise di
collocarsi in una favorevole economia di scambio.

⚑ FRANCIA: la situazione agraria in Francia era diversificata: vi erano ancora obblighi di tipo feudale. I nuclei
industriali sorsero nelle aree mercantili intorno a Parigi, in Alsazia e in Lorena.

⚑ EUROPA MEDITERRANEA: Poco preparata allo sviluppo industriale, ci fu stagnazione agricola e mancato
decollo industriale.

⚑ GERMANIA presentava un dualismo tra la parte orientale, dominata dalla proprietà feudali, e la parte
occidentale, aperta alle trasformazioni.

⚑ INGHILTERRA: fu il paese che subì nel 700 le più importanti trasformazioni agricole; introduzione di
macchinari; inserimento dell'agricoltura nel commercio internazionale consentirono alla potenza inglese di
integrare rivoluzione agricola e rivoluzione industriale per stabilire il primato economico internazionale del
Paese. L’Inghilterra arrivò per prima alla rivoluzione industriale grazie alla presenza di manifatture rurali a
domicilio, alla disponibilità di materie prime, alla diffusione del pensiero scientifico, alla disponibilità
all’innovazione. Inoltre, il potere d’acquisto e il tenore di vita degli inglesi erano assai più alti rispetto al
resto del continente europeo: i prerequisiti della rivoluzione industriale in Inghilterra erano:

● La localizzazione delle risorse naturali; ● L’integrazione tra agricoltura e industria;

Cambiamenti tecnologici e sviluppo industriale in Inghilterra.


Il settore economico inglese del cotone fu il primo a varcare la soglia della rivoluzione industriale. Furono
introdotti nuovi macchinari per la filatura e altre invenzioni per la cardatura e la torcitura, il candeggio
chimico e la stampa a rullo. Anche le potenzialità di sviluppo dell’industria del ferro erano molto alte. Un
nuovo convertitore di energia, la macchina vapore, e lo sfruttamento del carbone fossile permisero lo
sviluppo e la diffusione della rivoluzione industriale inglese.

Il sistema di fabbrica.
La rivoluzione industriale significò la separazione tra i proprietari dei mezzi di produzione e i produttori
diretti (imprenditori e lavoratori). Tra il 1780 e il 1830 i lavoratori diedero vita a movimenti di protesta
formando così la classe operaia. Si formarono il movimento luddista (1820 e 1830) il cui nome deriva dalla
distribuzione di un telaio meccanico e il socialismo utopistico. Tra il 1812/13 furono distrutti molti telai
meccanici, la fase del luddismo finì con la legge del 1812 che della distribuzione dei telai ne faceva un
delitto punibile con la morte. Il bersaglio dei luddisti era la libertà della capitalista di distruggere le
consuetudini del mestiere con il nuovo macchinario.

13. LA RIVOLUZIONE AMERICANA.


Le colonie inglesi in Nordamerica.
Nel 1620 I padri Pellegrini intrapresero un viaggio che li avrebbe condotti nel Massachusetts, che porto alla
nascita delle colonie inglesi in America. Nel XVII secolo ci furono altri insediamenti che diedero vita a nuove
colonie come New Hampshire e il Connecticut. Le nuove colonie formarono la Confederazione delle colonie
unite della nuova Inghilterra.

1644 ➝ flotta inglese conquista New Amsterdam e la ribattezzò New York

1732 ➝ colonie inglesi sono 13. La libertà americana si manifestò come possibilità di mettere in pratica
ipotesi di convivenza religiosa e sociale, al motivo religioso si aggiunse il motivo economico.

Le singole colonie si diedero ordinamenti accettati da tutti i coloni e riuscirono a vanificare i tentativi di
centralizzazione di costituzione di una burocrazia imperiale. Al centro degli ordinamenti vi era l'Assemblea
coloniale, sede della rappresentanza per singole comunità che costituivano politicamente la colonia.
Rapporto ideale e politico tra America e Inghilterra: Vi era un sentimento di appartenenza a una comunità
unitaria, imperiale inglese. La fedeltà delle colonie e la madrepatria fu favorita dalla politica internazionale.

Lo sviluppo economico e sociale.


Nel 700 nelle colonie inglesi d'America ci fu un'enorme crescita demografica, grazie alimentazione europea
e all'elevata produttività dell'agricoltura. Al sud c'era la piantagione del tabacco, al Nord la base economica
delle società era la piccola chiesa comunità puritana, mentre al centro incontriamo una sezione di cui le
colonie di New York, della Pennsylvania, del New Jersey costituirono la sezione più dinamica c'era un
sistema di agricoltura mista e una rete portuale che rafforzava il commercio. Fino alla metà del XVIII secolo il
quadro di riferimento economico per le colonie americane fu l'impero britannico, ma a partire dal 1730
l'accentuarsi dei conflitti con l'Inghilterra crearono le premesse per una seconda fase del rapporto tra
colonia e madrepatria.
Le radici del conflitto con la madrepatria.
Intorno al 1730 cominciò a formarsi nei coloni americani la coscienza di costituire un corpo politico unitario
diverso, separato dall'Inghilterra. 1730-1770 ➝ si accentuano le ragioni di conflitto che opponevano i coloni
agli inglesi e che contribuirono a formare l’autocoscienza americana, le ragioni erano di natura economica e
politica (avevano un diverso principio di sovranità). Gli eventi che contribuirono ad approfondire il solco tra
coloni e madrepatria furono tre: Il risveglio religioso in America (1730-1740), La guerra dei 7 anni e I
provvedimenti fiscali decisi dall'Inghilterra negli anni 60. Il grande risveglio fu un’ondata di fermento
religioso, le colonie furono investite dalla speranza che l'America potesse realizzare una società giusta dove
il popolo eletto potesse portare alla vittoria di Cristo sul demonio.

La guerra dei 7 anni combattuta tra i coloni americani contro i coloni francesi assunse le tinte di una guerra
santa tra antipapisti e papisti, gli anni successivi furono deludenti per i coloni americani: da un lato
diventava meno indispensabile il sostegno militare dell'Inghilterra e dall'altro lato l'Inghilterra faceva pagare
il conto della guerra dei sette anni.

1763 ➝ Il parlamento inglese con la Proclamation Line intese bloccare l'avanzare delle colonie verso l'ovest
e il continuo pericolo di guerre contro gli indiani.

1764-1765 ➝ Sugar Act e Stamp Act Tradussero le richieste inglesi nuove imposte per le colonie.

1766 ➝ il Parlamento inglese revocò lo Stamp act ma promulgò il Declaratory act = Si ribadiva che le colonie
erano soggette all'autorità del parlamento.

1767 ➝ Il parlamento approva una serie di imposte alle colonie per le merci importate dalla madrepatria e
sospese l'assemblea di New York.

La guerra d’indipendenza.
1770 ➝ Inglesi repressero la rivolta a Boston uccidendo cinque persone, il parlamento abolì dazi e imposte
1773 ➝ Parlamento inglese approva il Regulating Tea Act ➡ concedeva alle indie orientali il monopolio del
the. Boston tea party = i coloni gettarono in mare le casse di te
1774 ➝ Si diffusero molti scritti contro il parlamento inglese, Thomas Jefferson ribadì la distinzione tra
corona e parlamento, sosteneva che i coloni non erano vincolati alle decisioni del parlamento. L’ipotesi che
si avanzava era quella di un Commonwealth britannico, ma l’Inghilterra lo considerò inaccettabile

1774 ➝ 1 CONGRESSO CONTINENTALE: Le colonie riunite decisero il boicottaggio del commercio con la
Gran Bretagna, ci furono i primi scontri armati

1775 ➝ 2 CONGRESSO CONTINENTALE ➡ nomina George Washington come comandante delle truppe

1776 ➝ pubblicazione del Common Sense e della Dichiarazione d’indipendenza = data della rivoluzione
Nella dichiarazione di indipendenza sono espressi i principi ispiratori della nazione americana che sono tre:
il diritto all'indipendenza e la libertà è un diritto naturale, attraverso il contratto sociale i governi si
impegnano a rispettare tutti i diritti inalienabili degli individui, il rapporto tra governanti e governati è
fondato sul consenso di quest'ultimi.

1777 ➝ George Washington riorganizzò le forze armate che sconfissero gli inglesi nella battaglia di Saratoga
1778 ➝ A fianco degli americani interviene la Francia

1783 ➝ PACE DI VERSAILLES ➡ fine della guerra anglo americana ➡ Inghilterra riconosce l’indipendenza.
Una rivoluzione costituzionale.
Dopo la Dichiarazione d’Indipendenza molte colonie avevano messo a punto nuove carte costituzionali.
1777 ➝ Congresso continentale approva gli articoli di confederazione, erano attribuiti al congresso i poteri
di difesa e politica estera, prerogative dei singoli Stati e delle loro assemblee erano tutti gli altri poteri. La
rivoluzione portò impoverimento.

1787 ➝ convocata la Convenzione di Philadelphia con il compito di rivedere gli articoli della costituzione ed
elaborare una nuova carta costituzionale, in vigore (1788).

Il Potere legislativo ⇨ Congresso degli Stati Uniti.

Potere esecutivo ⇨ Presidente degli Stati Uniti.

Potere giudiziario ⇨ Corte Suprema.

Il principio che ispirò il costituzionalismo americano fu quello della divisione e limitazione del potere: la
stabilità e l'efficienza dell'esecutivo dovevano conciliarsi con maggiore libertà e sicurezza per i cittadini.
1789 ➝ George Washington eletto presidente e rieletto nel 1793

1791 ➝ La Costituzione ampliata a 10 emendamenti ➡ prestata maggiore attenzione ai diritti dei singoli

Gli indiani.
Erano venuti dall'Asia passando per l'estremo nord, erano chiamate pellerossa, ignoravano l'esistenza degli
emigranti europei. Lungo la costa nord orientale vivevano gli irochesi che erano dediti all'agricoltura e alla
caccia e diedero vita alla lega delle cinque nazioni. Gli indiani del sud erano organizzati secondo un sistema
di clan. La prima fase del rapporto tra inglesi e indiani fu relativamente pacifica, ma nelle economie di
scambio vi erano le premesse di una distruzione della popolazione indigena. Fu la seconda fase a portare a
compimento lo sterminio delle popolazioni indiane.

Neri e schiavi.
Le prime importazioni di schiavi neri in Virginia si ebbero nel 1619. La schiavitù prese piede in America per
vincolare la manodopera alla terra: il suo sviluppo fu legato all'attività economica delle piantagioni di
tabacco. La schiavitù e il lavoro nero facevano parte dell'economia ma anche dello stile di vita sociale civile
di una parte degli Stati americani del sud.

1774 ➝ Il congresso continentale cercò di porre fine all'importazione di schiavi. Nella prima costituzione
Jefferson aveva denunciato la responsabilità del re di Inghilterra nel mercato degli schiavi neri. Gli inglesi
offrirono più occasioni di libertà ai neri se questi si fossero arruolati nelle loro file .

1804 ➝ schiavitù solo in alcuni stati del sud

14. VALORI, SIGNIFICATI E INTERPRETAZIONI DELLA RIVOLUZIONE


FRANCESE.
La Rivoluzione francese accelerò la crisi dell'antico regime e gettò le basi della civiltà politica
contemporanea. Ci fu il crollo della monarchia per diritto divino, abolizione della feudalità e dichiarazione
dei diritti dell'uomo e dei cittadini, sovranità come espressione della volontà popolare, si sviluppò l'idea
liberale e il nuovo principio dove ognuno è singolo detentore della sovranità collettiva. i nuovi valori della
convivenza civile divennero la libertà, l'uguaglianza e la fratellanza fra gli uomini. 1790 ➝ Burke in
“Reflection on the revolution in France” afferma la superiorità del regime monarchico inglese.
15. LA PERIODIZZAZIONE DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE.
Trasformazioni e crisi dell’antico regime.
Nella Seconda metà del 700 ci fu un aumento della popolazione e mutamenti nell'agricoltura e nella
distribuzione della proprietà terriera. Alla vigilia della rivoluzione, il settore primario dell’economia francese
-l’agricoltura- presentava i seguenti caratteri:

➔ l’85%dellapopolazionevivevanellecampagne ➔ ilsettoremercantiledell’agricolturaerainespansione

➔ lo sviluppo dell’agricoltura non consentì lo sviluppo dell’accumulazione del capitale

➔ persisteva la struttura feudale

L’espansione e modernizzazione economica investirono la Francia, che arrivò dopo l'Inghilterra alla
rivoluzione industriale a causa della mancata integrazione tra agricoltura e industria, metodi di produzione
arcaici, limitazione della domanda interna e scarsa disponibilità di risorse minerarie. L'1% della popolazione
faceva parte della nobiltà, lo 0,5% al clero e il resto era il Terzo Stato che era il prodotto sociale delle
trasformazioni delle campagne e dei ceti urbani.

Nello stato di crisi che portò alla rivoluzione confluirono fattori diversi:

● le tensioni interne alla società, le insoddisfazioni di una parte della nobiltà e del clero, esclusa dai livelli
più alti del privilegio;

● il malcontento dei ceti popolari soprattutto parigini e dei contadini, colpiti prima dallo squilibrio tra
aumento dei prezzi e crescita lenta dei salari, poi dalla crisi agraria del 1788-89

● l’influenza delle idee illuministiche presso ceti intellettuali

● l'arretratezza del sistema politico rispetto ai fermenti in atto nell’economia e nella società.

● la crisi politica e finanziaria della monarchia

Il lungo regno di Luigi XV aveva avuto il suo periodo più felice durante il ministero del cardinale Fleury ➡ età
di pace grazie al saldo del bilancio dopo il fallimento di Law. Luigi XVI reintegrava i parlamenti ma
promuoveva anche una politica riformatrice. L'impegno della Francia alla guerra di indipendenza americana
contribuì a dissanguare le finanze pubbliche ➡ Necker fece ricorso a un indebitamento pubblico, fallì e
venne allontanato nel 1781. 1789 ➝ Luigi XVI fu costretto a richiamare Necker e promettere la
convocazione degli Stati generali.

Gli stati generali


Lo Stato francese era sulla storia della bancarotta, a ciò si aggiungevano le conseguenze derivanti dal
pessimo raccolto del 1788 che causò una gravissima carestia. ➜ l’economia francese stava attraversando
una congiuntura sfavorevole. Necker cercò di non assumere nessuna iniziativa politica di rilievo sino alla
convocazione degli Stati generali.

1788 ➝ Il parlamento di Parigi dichiarava che i tre ordini dovevano riunirsi e votare separatamente, Neckar
si riprometteva l'abolizione dei privilegi fiscali e ridimensionamento dei poteri della nobiltà, a favore del
terzo Stato.

1789 ➝ Gli Stati generali si riuniscono a Versailles, su richiesta del re, una metà era costituita da
rappresentanti del terzo Stato, l'altra metà formata da rappresentanti della nobiltà e del clero. Nobiltà e
clero prima rifiutarono la proposta del Terzo Stato di riunirsi in un’unica assemblea.
1789→ i rappresentanti del terzo stato, del clero e dei nobili liberali, si proclamarono Assemblea Nazionale
Costituente.

Assemblea nazionale costituente .


I tre ordini non si erano dissolti e l'assemblea nazionale costituente fu il prolungamento degli Stati generali.
Il terzo Stato promosse la creazione di una milizia controllata dalla municipalità di Parigi, ma il popolo della
capitale si organizza autonomamente: assalì postazioni militari per la ricerca di armi, uffici del dazio e
simboli del potere fiscale

1789 ➝ la Bastiglia venne assalita da artigiani, operai e mercanti ➡ Luigi XVI richiamo Neckar al governo e
licenziò le truppe straniere. Nelle campagne ci furono rivolte antifeudale, infatti nel 4/8/1789 l'assemblea
nazionale decise l'abolizione dei privilegi feudali. L'assemblea proclamava la dichiarazione dei diritti
dell'uomo e del cittadino in cui erano enunciati i principi dell’89:

➢ ‘’Gli uomini nascono e rimangono liberi ed eguali nei diritti’’: essi sono padroni della loro persona; purché
rispettino la libertà altrui, possono esplicare liberamente la loro attività fisica e intellettuale, parlare e
scrivere, lavorare e inventare; la legge è uguale per tutti; le professioni e le funzioni pubbliche sono
accessibili a tutti senza distinzione di nascita;

➢ Lostatoassicuraalcittadinol’eserciziodeisuoidiritti;

➢ Ilprincipiodiognisovranitàrisiedeessenzialmentenellanazione;

➢ Se lo stato viene meno ai suoi doveri il cittadino ha il diritto di resistere all’oppressione.

Mancava l’approvazione del re che avvenne solo dopo la marcia su Versailles (5-6/10/1789)➡ re costretto
al trasferimento al palazzo di Tuileries.

Luglio 1790 ➝ approvazione della Costituzione civile del clero. L'attività legislativa e le scelte politiche
dell'assemblea nazionale furono coronate nella Costituzione del 1791:

o Conferma di tutti gli articoli riguardanti le libertà fondamentali del cittadino della dichiarazione dei
diritti dell’89
o La divisione dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario in tre autonomi organismi politici
o Concentrazione del potere legislativo in un’assemblea legislativa (475 rappresentanti, 4 anni di
carica)
o L’attribuzione al sovrano del potere esecutivo (diritto di veto, prerogative limitate dai poteri militari-
diplomatici-di politica estera; trattati e dichiarazioni di guerra/pace votate dall’Assemblea
o L’attribuzione del potere giudiziario a giudici eletti dal popolo
o Il carattere gratuito dell’istruzione primaria

Nella costituzione del 1791 erano realizzate le idee ispiratrici dell'Illuminismo come la separazione dei
poteri e la nuova concezione della rappresentanza fondata sulla democrazia parlamentare.

1791 ➝ Luigi XVI a provato a fuggire dal paese, ma fu bloccato arrestato e condotto sotto scorta a Parigi.

In base alla collocazione dei deputati nell'assemblea si formarono gli schieramenti di destra (nobili liberali) e
di sinistra (deputati più radicali).

1791 ➝ Federico Guglielmo II insieme all’imperatore di Sassonia firmò la dichiarazione di Pillnitz. Luigi XVI
fu costretto ad accettare la nuova Costituzione.
Assemblea legislativa (ottobre 1791 - agosto 1792).
1791- Si riunisce l’ assemblea legislativa composta da deputati foglianti, giacobini e cordiglieri. Una nuova
sinistra si formava nell’assemblea legislativa

1792 ➝ Luigi XVI sotto la pressione dei girondini dichiarò guerra all'Austria, l'assemblea legislativa proclamò
che la patria era in pericolo. Il popolo parigino (sanculotti) assalì il palazzo delle Tuileries e costrinse Luigi
XVI a mettersi sotto la protezione dell'assemblea legislativa che votò la deposizione del sovrano. La caduta
della monarchia rappresentò la vittoria del movimento democratico. I sanculotti invadono le carceri.

A risollevare le sorti della rivoluzione fu la vittoria francese sull’esercito austroprussiano a Valmy, 20


settembre 179.

La convenzione.
21/9/1792 ➝ La convenzione (nuova assemblea) proclamò la Repubblica e subito pronunciò la formula "la
Repubblica francese è una e indivisibile".

1793 ➝ condanna a morte del re Luigi XVI e fu ghigliottinato ➡ europa monarchica da vita alla prima
coalizione antifrancese.

La convenzione dichiarava guerra all'Inghilterra, Olanda e Spagna ma le terre conquistate furono perse e ci
fu una crisi finanziaria. La conseguenza fu una guerra civile che interessò soprattutto il dipartimento della
Vandea.

1793- venne redatta una nuova costituzione con l'elezione a suffragio universale maschile con il sistema
uninominale dell'assemblea legislativa.

Il terrore Tra il settembre 1793 e luglio 1794.


In questo periodo si attuò un aumento del potere esecutivo con un progressivo slittamento verso la
dittatura rivoluzionaria.

il primo passo fu il rimpasto del comitato di salute pubblica e il secondo passo fu il controllo del comitato su
tutta la società e sui comitati di vigilanza, mentre il terzo passo fu l'organizzazione di una giustizia
rivoluzionaria.

1793 ➝ La convenzione votò la legge dei sospetti che imponeva a tutti cittadini l'obbligo di un certificato di
civismo (i fondamenti di un regime di dittatura, definito il terrore).

Robespierre era stato eletto dagli Stati generali nel 1793 ed era divenuto uno dei leader del partito
giacobino e anche membro del comitato di salute pubblica.

Il suo potere era in ascesa, aveva nemici come gli arrabbiati che erano legati alle istanze più estremiste del
popolo parigino e gli indulgenti inclini alla tolleranza e alla moderazione politica.

1794 ➝ Robespierre impone il “Grande terrore”, Raccolse le forze militari francesi e conseguì la vittoria di
Fleur East contro gli eserciti stranieri, questa vittoria consentì alle armate rivoluzionarie di penetrare in
Belgio e occupare la Catalogna. Un complotto fatto dai membri del comitato di salute pubblica ed esponenti
della convenzione fece arrestare Robespierre e lo fece ghigliottinare.

Termidoro 1794-95.
Nel 1794 la convenzione decideva la chiusura dei club dei giacobini, la nuova politica economica portò alla
fine dell'economia regolata e alla liberalizzazione del commercio, ciò provoca la rivolta dei sanculotti.
1795 ➝ La convenzione approva la costituzione dell'anno III, eliminò l’articolo essenziale della
dichiarazione del 1789 “gli uomini nascono e rimangono liberi ed uguali per diritti”.

Il suffragio universale ritornava a doppio grado. Con la costituzione dell’anno III i termidoriani fecero valere
il principio della separazione dei poteri, del ritorno a una democrazia rappresentativa E del primato della
legge.

Il primo direttorio (1795-1797).


La crisi, i problemi di liquidità finanziaria, la guerra, la divisione del paese condizionarono la politica del
direttorio

1795 ➝ Congiura degli eguali (contro direttorio) di Babeuf e Buonarroti. Il direttorio stipulò il trattato di
Basilea con la Prussia e il trattato di Aja con l’Olanda. La guerra per il direttorio era indispensabile per diversi
motivi: per consolidare l'unità nazionale, per far valere il principio delle frontiere naturali, per bilanciare la
crisi finanziaria. Ci furono tre armate contro l'impero asburgico: in Europa occidentale, in Svizzera e in Italia.

Napoleone e la campagna d’Italia.


Il direttorio aveva assegnato il comando dell'armata d'Italia a Napoleone Bonaparte: piegò il regno di
Sardegna costringendo Vittorio Amedeo III a firmare l'armistizio di Cherasco, fece l'ingresso a Milano dove
creò una nuova municipalità composta da patrioti, e costrinse il direttorio a rivedere i suoi piani.

Napoleone assedia Mantova e passa ai territori pontifici costringendo il Papa Pio VI a firmare la pace di
Tolentino dove doveva rinunciare a Bologna, Ferrara e la Romagna, nel 1797 firma i preliminari per la pace
con l'Austria.

Il secondo direttorio (1797-1799).


La vittoria dell'armata d'Italia fece passare in secondo piano le sconfitte subite sul fronte germanico.
L'abbondanza dei raccolti tra il 1796 e 97 fece crollare il prezzo dei prodotti agricoli. La destra monarchica
era in ripresa, le elezioni del marzo 1797 furono un trionfo.

3-4 settembre➝ armata comandata da Napoleone occupò Parigi e arrestò i capi realisti.

1798 ➝ manipolazione risultati delle elezioni per i consigli, i giudici.

Il secondo direttorio promosse la riforma finanziaria e militare. Per ridurre il debito pubblico fu dichiarata la
bancarotta e con la legge del 30 settembre del 1797 fu resa efficiente la riscossione delle imposte, si ridusse
il debito pubblico e ci fu l'istituzione del servizio militare obbligatorio.

Le repubbliche italiane.
Con il termine patrioti si designarono i partigiani della rivoluzione francese negli altri paesi. Napoleone
favorì l'affermazione delle correnti moderate la cui base sociale era costituita da esponenti illuminati della
aristocrazia e della ricca borghesia.

1796 ➝ Prima repubblica in Italia, la Cispadana, formata da Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Bologna.

1797 ➝ Repubblica Cisalpina (riconosciuta dal trattato di campoformio) formata da Bergamo Brescia e la
vitellina, ci fu anche la Repubblica di Genova.

1798 ➝ Pio VI fu espulso e nella città fu proclamata la Repubblica romana, il re di Napoli (Ferdinando
Quarto) sferrò un attacco contro l'esercito francese nel Lazio, la occupa per tre giorni, ma poi ritornerà ai
francesi. 1799 ➝ le truppe francesi entrano a Napoli ci fu l’abolizione della feudalità Il modello politico
istituzionale stabilito dai francesi riprese i principi ispiratori della costituzione del 95. + Abolizione feudalità.

La seconda coalizione e il colpo di stato del 18 Brumaio.


Dopo Campoformio solo l'Inghilterra contrastava la Francia rivoluzionaria. Napoleone pensa una spedizione
in Egitto al fine di minacciare l'interesse coloniale britannico. Nel 1798 la flotta francese salpò da Tolone e
altri porti italiani e si impadronì di Malta, nella battaglia delle piramidi le forze egiziane furono sconfitte, ma
successivamente Nelson riuscì a sconfiggere la flotta francese. 1799 ➝ entrò Sieyès (nuovo rimpasto al
direttorio) Il cui progetto era usare Napoleone per promuovere un colpo di Stato, egli accettò la proposta
ma il suo progetto era tenere il potere personale. Il 18 brumaio dell’anno VIII, i consigli furono trasferiti da
Parigi a Saint Cloud.

Napoleone Console.
Dopo il colpo di Stato, Napoleone e Sieyès composero il nuovo organismo che esautorò il direttorio: il
consolato. Il primo atto del consolato fu la costituzione dell’anno VIII, che non conteneva una dichiarazione
dei diritti. A Napoleone venne conferita la carica di primo console il cui progetto era amalgamare l'eredità
dell'assolutismo con quella rivoluzionaria e porre sotto la sua leadership le nuove forze borghesi. Napoleone
poté riprendere la guerra contro l'Austria. 1800 ➝ Napoleone sorprese l'esercito austriaco in Piemonte,
occupa Milano e sconfisse gli austriaci a Marengo. Ricostruì la Repubblica cisalpina e ligure.

1801 ➝ Gli austriaci furono costretti a firmare la pace di lune villa che ristabilì in Italia la situazione
precedente al trattato di Campoformio e riconobbe alla Francia il possesso della riva sinistra del Reno.
↳Stipulato il concordato con la Santa sede retta da Pio VII, il concordato risolveva il contrasto con Roma ma
conservava il controllo dello Stato sulla Chiesa. Il cattolicesimo era religione della grande maggioranza dei
francesi. 1802 ➝ Napoleone console a vita . 1804 ➝ leggi raccolte nel Codice civile

16: L’IMPERO NAPOLEONICO


Bonaparte imperatore
Napoleone rafforzò il suo potere, l'ennesimo plebiscito approvò la proclamazione dell'impero.

La Francia napoleonica si presentava come uno Stato in cui coesistevano uno schema monarchico-
costituzionale e saldi elementi di rinnovamento sociale e di democrazia, maturò la borghesia degli affari,
della proprietà fondiaria, della politica e della amministrazione (nuova classe dirigente). Ci furono due
pilastri istituzionali:

● CODICE CIVILE: Appariva determinante la regolamentazione del possesso (il cittadino era preso in
considerazione in qualità di proprietario e doveva essere protetto) altro perno era la famiglia, il recupero
della figura del padre e definizione delle leggi di successione.

● NUOVO SISTEMA SCOLASTICO: La scuola e l'università furono oggetto di particolare interesse da parte
dell'autorità pubblica e nei licei di Stato con il pagamento di una retta entravano i figli dei notabili.

Alla conquista dell’Europa (1806-10).


1803 ➝ La dieta del sacro Romano impero aveva riconosciuto la divisione del territorio tedesco e
l'estensione dei confini francesi
1805 ➝ Napoleone pensò di attaccare l'Inghilterra, il piano non funzionò e la flotta franco-spagnola fu
sconfitta a Trafalgar, Napoleone era a conoscenza del fatto che il predominio sul mare inglese corrispondeva
la superiorità francese nelle battaglie in terra. 1805 ➝ vittoria di Ulm e Austerlitz dei francesi

1806 ➝ Conquista del regno di Napoli da parte di Massena, il fratello maggiore di Napoleone (Giuseppe)
salì al trono di Napoli. Inizia una quarta coalizione antinapoleonica, La cui risposta di Napoleone fu il blocco
continentale = tentativo di dissanguare economicamente gli inglesi. Napoleone entrò a Berlino e riuscì a
sconfiggere il regno di Prussia ➡ nasce il regno Vestfalia

1807 ➝ PACE DI TILSIT ➡ riconosciuto il Regno di Vestfalia e creazione Granducato di Varsavia

↳Napoleone entrò in Portogallo e Spagna

1808 ➝ Giuseppe Bonaparte Re di Spagna.

1810 ➝ da Napoleone e Maria Luisa d’Austria nasce Napoleone Francesco Carlo = Re di Roma.

L’italia napoleonica.
Nel 1802 la Repubblica cisalpina era diventata Repubblica italiana, trasformata in regno d'Italia nel 1805. Lo
Stato del regno d'Italia era organizzato così: il Consiglio di Stato aveva compiti consultivi nelle problematiche
politico amministrative (elaborava i progetti di legge), il Senato approvava i progetti di legge, i ministeri si
occupavano degli affari interni ed esterni della giustizia, delle finanze e della guerra.

L’insieme dei codici francesi introdotti nel regno d'Italia rappresentò il nuovo quadro normativo a cui
attenersi. Sul terreno finanziario furono definiti i nuovi criteri ai quali dovevano sottostare tutte le
amministrazioni: l'imposta fondiaria fu adeguata a seguito dei nuovi rilievi catastali. Altri territori italiani
furono annessi al regno d'Italia. Tutta l'Italia (no Sicilia no Sardegna) erano napoleoniche.

Le campagne di Russia
Intorno al 1810 l'impero napoleonico aveva raggiunto la sua massima espansione in Europa. L'impero
germanico era stato riorganizzato. AUSTRIA E PRUSSIA erano indipendenti. SVEZIA. Nel 1809 l'esercito dello
zar Alessandro I aggredì la Svezia e le sottrasse la Finlandia.

La fine dell’impero
Il sistema napoleonico mostra la sua crisi e in breve tempo si scompagina la rete di alleanze che faceva capo
a Napoleone.

1813➝ sesta coalizione antifrancese. Battaglia di Lipsia dove Napoleone fu sconfitto

1814 ➝ Il Senato francese dichiarò decaduto l'imperatore, il crollo di Napoleone rappresento anche la fine
del regno d'Italia.

CONGRESSO DI VIENNA: discussione assetto della nuova europa

1815 ➝ Napoleone ideò uno sbarco clandestino a Cannes e proseguì i suoi propositi, sottopose a plebiscito
una carta costituzionale, approvata con molte astensioni e un piccolo margine di consenso. Combattè a
Waterloo e venne sconfitto, nel rientro a Parigi abdicò definitivamente. Luigi XVIII Salì al trono di Francia e
Napoleone venire spedito in esilio a Sant'Elena

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