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LE RIVOLUZIONI INGLESI

L’ASSOLUTISMO INGLESE E LE RADICI DELLE RIVOLUZIONI


Il Seicento è un secolo di grandi cambiamenti per l’Inghilterra. Le due rivoluzioni
inglesi comportano il passaggio da un modello politico assolutistico (in cui il Re
concentra su di sé tutti i poteri) al primo esempio di costituzionalismo.
Il Costituzionalismo è un sistema politico che prevede la separazione dei poteri
esecutivo, legislativo e giudiziario. Il potere del re è limitato dalla Costituzione e dal
Parlamento.
Arriviamo a ciò attraverso due rivoluzioni: una con grande spargimento di sangue,
l’altra che è passata alla storia con l’espressione Glorius Revolution proprio perché è
stata fatta senza alcun spargimento di sangue. Analizziamo le varie fasi:
Alla morte di Elisabetta I, nel 1603 la corona passa a Giacomo I Stuart, che
promuove una politica assolutista e antiparlamentare, favorendo la Camera dei
Lords.
Il potere dell’alta nobiltà è minacciato dalla nuova aristocrazia dei piccoli proprietari
terrieri (gentry) e commercianti arricchitisi con l’industria della lana.
La piccola nobiltà trova la sua rappresentanza politica all’interno della Camera dei
Comuni mentre l’alta nobiltà trova la sua rappresentanza nella Camera dei Lords
che ovviamente era favorita da parte del Re.
Fin qua abbiamo parlato della situazione politica: divisione della società in classi
sociali: nobili, piccoli nobili e borghesi.
Sul piano religioso l’Inghilterra del Seicento è divisa tra diverse confessioni:
 Chiesa anglicana (che è la chiesa del Re; infatti Enrico VIII all’epoca di Lutero si
era staccato dalla chiesa di Roma e aveva fondato la chiesa anglicana cioè la
chiesa inglese in cui il papa è lo stesso Re );
 Chiesa puritana (ispirata al calvinismo);
 Chiesa cattolica (in Irlanda);
 Chiesa presbiteriana (Chiesa di Stato scozzese ispirata al calvinismo, nata con
John Knox).

Le confessioni religiose in Inghilterra, Scozia e Irlanda.


Il puritanesimo inglese si diffuse tra la gentry e i ceti medi. Con Giacomo I i puritani
vengono sistematicamente perseguitati. Molti di loro, tra cui i Padri Pellegrini,
emigrano in Olanda e nel Nuovo Mondo, dove fondano le prime colonie come il
Massachussets.
Si crea una contrapposizione tra il paese (rappresentato dalla Camera dei Comuni) e
la Corona.
Quando sale al trono re Carlo I si accentua la politica assolutistica rispetto al suo
predecessore Giacomo I e, poiché il popolo si sente minacciato, viene redatto
un documento chiamato: Petition of Rights (1628) proposto dalla Camera dei
Comuni alla Corona con lo scopo di controbilanciare il potere del re, specificare le
prerogative del Parlamento e impedire l’assolutismo garantendo la rappresentanza
politica ai ceti medi.
In risposta a questo documento cosa fa Carlo I?
LA GUERRA CIVILE
Carlo I scioglie il Parlamento, non tiene minimamente conto di questa richiesta di
diritti, e per undici anni governa come un monarca assoluto cercando di rafforzare il
potere della Chiesa anglicana contro i puritani.
La Scozia, vedendo questo eccessivo assolutismo del Re, si ribella e dichiara guerra
all’Inghilterra. A questo punto Carlo I è obbligato a convocare il Parlamento per
poter finanziare la guerra contro gli scozzesi.
Inizia così la guerra tra Scozia e Inghilterra. Il Re continua a non capire la situazione e
fa arrestare i leader dell’opposizione provocando una grande protesta popolare a
Londra tanto che è costretto a fuggire dalla capitale.
Inizia così anche la guerra civile tra Corona e Parlamento:
La Corona ha l’appoggio dell’alta aristocrazia (Camera dei Lords), degli strati più
ricchi della gentry e dei sostenitori della Chiesa anglicana. L’esercito regio è formato
da mercenari chiamati cavalieri.
Il Parlamento ha l’appoggio dei ceti intermedi (piccoli proprietari terrieri e
commercianti), dei presbiteriani scozzesi e dei puritani. L’esercito del Parlamento
non è composto da soldati di professione ma da volontari che combattevano perché
credevano in questa giusta causa.
Nell’esercito parlamentare si distingue Il puritano Oliver Cromwell che riorganizza
l’esercito parlamentare (New Model Army) e si allea con la Scozia. Carlo I viene
catturato e consegnato al Parlamento che lo deve processare e giudicare. Questo è
un fatto importantissimo e nella storia europea si è verificato ben poche volte.
Nel 1648 il conflitto si conclude con la vittoria delle truppe parlamentari. Carlo I
viene condannato a morte e giustiziato in nome del popolo inglese.
Sin qua abbiamo la prima rivoluzione inglese.
Cosa succede dopo la morte di Carlo I?
Il Parlamento abolisce la Camera dei Lords e la Chiesa anglicana, e dichiara decaduta
la monarchia (1649). Viene creata la repubblica del Commonwealth, guidata da
Cromwell.
Cromwell però, salito al trono, instaura anche lui una dittatura personale autoritaria.
L’unica cosa positiva del periodo di governo di Cromwell è la sua politica economica
che favorisce lo sviluppo della proprietà privata e le aziende agricole. Lui promulga
una legge chiamata Atto di navigazione che venne adottata per danneggiare le
attività commerciali sui mari delle Province Unite cioè dell’Olanda. Ciò porta alla
prima guerra anglo-olandese (1652-1654), vinta dall’Inghilterra.

LA RESTAURAZIONE DELLA MONARCHIA E LA GLORIOSA RIVOLUZIONE


Alla morte di Oliver Cromwell, non essendoci eredi, il Commonwealth entra in crisi:
nel 1660 viene restaurata la monarchia con Carlo II Stuart, il quale, memore di
quello che era successo al suo predecessore, cerca compromessi con il Parlamento
in ambito economico e religioso. Il clima di tolleranza viene controbilanciato dal Test
Act (1673), legge che impone il giuramento di fedeltà alla Corona e alla fede
anglicana alle alte cariche politiche e militari del Paese.
Si formano all’interno del Parlamento due schieramenti:
 whigs (ceto urbano liberale) sostengono la superiorità del Parlamento;
 tories (alta nobiltà terriera) legati alla Corona e alla Chiesa anglicana.
Gloriosa rivoluzione (1688)
I tories prevalgono e nel 1685 sale al trono re Giacomo II, che però rappresenta una
minaccia per entrambe le fazioni in quanto filocattolico. Nel 1688 il Parlamento
all’unanimità allontana Giacomo II e offre la Corona a Maria II Stuart e a suo marito
Guglielmo III d’Orange (primo ministro olandese).
Questa è la seconda rivoluzione inglese che passa alla storia col nome di Gloriosa
Rivoluzione in quanto viene attuata senza spargimenti di sangue.
Quando sale al trono Maria II Stuart viene emanata il Bill of Rights, cioè la Carta
Costituzionale inglese che tutela le libertà civili dei sudditi e chiarisce il potere
legislativo del Parlamento.
L’Inghilterra diventa la prima monarchia parlamentare della storia, basata sui
principi del costituzionalismo che è quel tipo di potere che bilancia il potere del Re
tramite la Costituzione e la presenza del Parlamento.

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