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storia
Nato come il più giovane dei cinque figli del re Enrico II d’inghilterra. I suoi
fratelli si chiamavano Guglielmo, Enrico, Goffredo e Riccardo Inizialmente
non venne previsto che Giovanni potesse ereditare terre significative. tuttavia,
a seguito del fallimento della rivolta capeggiata dai suoi fratelli maggiori,
Giovanni divenne il figlio prediletto del padre Enrico che lo nominò signore
d’Irlanda nel 1177 e gli conferì terre in Inghilterra e nel continente.
I fratelli maggiori di Giovanni, Guglielmo, Enrico e Goffredo morirono giovani
e quando Riccardo divenne re nel 1189, Giovanni fu un suo potenziale erede
al trono.
Già durante l'assenza di Riccardo, impegnato nella terza crociata, lui tentò
infruttuosamente di ribellarsi contro i reggenti per conquistare il potere.
Dovette aspettare, tuttavia, la morte di Riccardo, avvenuta nel 1199 per
essere proclamato re d'Inghilterra giungendo anche a un accordo con Filippo
II di Francia che gli riconobbe il possesso delle terre angioine continentali
grazie al trattato di pace di Le Goulet, stipulato nel 1200.
Quando scoppiò nuovamente la guerra con la Francia, Giovanni ottenne
subito alcune vittorie, ma la mancanza di risorse militari e del supporto dei
normanni, bretoni e angioini determinò la perdita delle sue terre nella Francia
settentrionale nel 1204. Giovanni trascorse, quindi, gran parte del decennio
successivo nel tentativo di riconquistare questi possedimenti, aumentando gli
introiti delle tasse, riformando le forze armate e ricostruendo le alleanze
continentali.
Le riforme giudiziarie promosse da Giovanni ebbero un impatto duraturo sul
diritto inglese, oltre a fornire un'ulteriore fonte di entrate.
Una diatriba con papa Innocenzo III gli costò una scomunica nel 1209 che,
tuttavia, venne ritirata quando si risolse la disputa quattro anni più tardi.
Nel 1214, la sconfitta nella battaglia di bouvines mise fine ai tentativi di
Giovanni di sopraffare il re francese Filippo. Quando fece ritorno in
Inghilterra, dovette anche affrontare una ribellione di molti dei suoi baroni,
contrariati dalle sue politiche fiscali e dal trattamento che riservò a molti di
essi. Sebbene Giovanni e i baroni avessero accettato il trattato di pace
sancito con la Magna Carta del 1215, nessuna delle due parti rispettò
davvero le sue condizioni. Poco dopo scoppiò una guerra civile che vide
contrapposte la fazione reale a quella dei baroni ribelli che poterono contare
sull'aiuto di Luigi di Francia. Alla fine del 1216 Giovanni morì di dissenteria
mentre stava conducendo una campagna militare nell'Inghilterra orientale. I
sostenitori di suo figlio Enrico III continuarono la guerra fino a ottenere, l'anno
successivo, la vittoria sui baroni e sul re di Francia.
Il suo regno è stato oggetto di un significativo dibattito, in particolare a partire dal 16 secolo. Alcuni
storici hanno espresso un giudizio positivo su Giovanni considerandolo "un amministratore duro,
un uomo capace, un comandante capace".
tuttavia altri concordano sul fatto che egli ebbe anche molti aspetti negativi come "tratti di
personalità spiacevoli e persino pericolosi", come la meschinità, la perfidia e la crudeltà.
Queste qualità hanno fornito un vasto materiale per gli scrittori di fantasia dell’epoca vittoriana e
Giovanni resta ancora oggi un personaggio ricorrente nella cultura popolare occidentale,
soprattutto nel ruolo di cattivo nei racconti e nei film che hanno come soggetto la leggenda di
Robin Hood.
Fulcro della trama è la lotta ai soprusi di quest'ultimo da parte degli abitanti di Nottingham,
capitanati da robin hood e dall'amico little john. Famosa è la canzone Giovanni il re fasullo di
Inghilterra, dove i cittadini si fanno beffe del re Giovanni. In questa versione, infatti, il principe è
ossessionato dal denaro, tassando ingiustamente i suoi poveri sudditi, ed è anche molto infantile.