Dal punto di vista militare in questo periodo vennero introdotte nuove armi e nuove
tattiche che segnarono la fine degli eserciti organizzati su base feudale e
incentrati sulla forza d'urto della cavalleria pesante. Sui campi dell'Europa
occidentale videro la luce gli eserciti professionali, scomparsi dai tempi
dell'Impero romano. Si tratt�, ancora, del primo conflitto in cui si impiegarono in
Europa le armi da fuoco, in particolare le bombarde, utilizzate per la prima volta
ad opera degli inglesi nel corso della battaglia di Cr�cy.
Indice
1 Il contesto storico
1.1 Francia
1.2 Inghilterra
2 Cause della guerra
3 La fase edoardiana
4 Guerra carolina
4.1 Armagnacchi e Borgognoni
5 Guerra dei Lancaster
6 Giovanna d'Arco e la vittoria francese
6.1 Giovanna d'Arco
6.2 Pace di Arras e fine delle ostilit�
6.3 Trattato di Picquigny
7 Trattati della guerra dei cent'anni e dei conflitti ad essa correlati
8 Conseguenze della guerra
9 Ruolo delle popolazioni basche e bretoni nella guerra
9.1 Gaelico-Bretoni
9.2 Baschi
10 Costi della guerra
10.1 Finanziamento delle campagne
10.2 Spese delle autorit� locali
10.3 Crisi finanziaria e devastazione del territorio
11 Armamento e tattiche militari
11.1 Nuove armi
11.1.1 Arco lungo
11.1.2 Nuove corazze
11.1.3 Armi da fuoco
12 Cronologia essenziale
13 Personaggi di rilievo
13.1 Re di Francia
13.2 Re d'Inghilterra
13.3 Eroi francesi
13.3.1 Altri protagonisti francesi
13.4 Eroi inglesi
13.5 Altri personaggi
14 Le conseguenze
14.1 Le innovazioni tecnologiche
14.2 Lo scisma d'occidente
15 Note
16 Bibliografia
16.1 Atlanti storici
17 Voci correlate
18 Altri progetti
19 Collegamenti esterni
Il contesto storico
Variegati, e spesso conflittuali, erano stati i rapporti tra Francia ed Inghilterra
nei secoli precedenti, sin da quando Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia
e quindi vassallo del re di Francia, era asceso al trono inglese; il matrimonio tra
Enrico II d'Inghilterra ed Eleonora d'Aquitania (nel 1152) aveva poi portato alla
Corona inglese l'Aquitania e la Guienna, mettendo cos� in mano ai sovrani
d'oltremanica, in qualit� di feudatari, vasta parte del territorio francese.
Francia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Francia
medievale.
Regno di Francia
Nel 1302 nella battaglia di Courtrai (cittadina situata nelle Fiandre Occidentali),
in cui i francesi si trovarono di fronte le milizie delle citt� fiamminghe insorte
contro il dominio di Filippo IV, si assistette alla prima grande sconfitta della
cavalleria feudale, determinata in gran parte dall'inadeguatezza delle tecniche di
guerra.[6]
Inghilterra
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Medioevo
inglese.
Edoardo I d'Inghilterra
L'Inghilterra, a differenza della Francia, nacque gi� nel 1066 come stato unitario
in cui tutte le terre erano sotto il controllo del re ed il potere dei vassalli era
relativamente debole. Tale unit� politica permise ai monarchi inglesi di dedicarsi
ad azioni di conquista su larga scala all'estero e di ampliare quindi notevolmente
i propri possedimenti al di fuori dei confini originari del regno. Nel 1152 Enrico
II, gi� duca di Normandia, duca d'Angi� e conte del Maine (tutti feudi francesi),
spos� Eleonora d'Aquitania ottenendo in dote l'immenso feudo francese del ducato
d'Aquitania: per eredit� e matrimonio, il primo re della dinastia Plantegeneta si
ritrovava ad essere il principale possessore di terre nel regno di Francia, poich�
i suoi feudi erano ben pi� estesi di quelli del re di Francia. Sul fronte interno,
Enrico tent� di rafforzare il proprio controllo sulla Chiesa non facendosi scrupolo
di assassinare Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury, colpevole di aver
ostacolato il suo ridimensionamento dei privilegi ecclesiastici (1170). Presto, il
ducato di Bretagna, tra la Normandia e l'Aquitania gi� inglese pass� in mano ai
Plantageneti e nel 1180 tutta la parte ovest del regno di Francia apparteneva di
fatto al re d'Inghilterra.
Dal punto di vista istituzionale l'autorit� del re d'Inghilterra era pi� debole e
nello stesso tempo pi� forte di quella del re di Francia. La debolezza risiedeva
nei forti poteri del parlamento (tra i quali era anche presente il diritto di veto
su qualsiasi imposizione fiscale) mentre la forza era dovuta alla rete capillare di
funzionari regi, detti sceriffi, che controllavano il territorio. Il peso della
nobilt� nell'esercito, inoltre, era relativamente basso poich� si preferiva che i
feudatari inviassero al sovrano contributi in denaro piuttosto che contingenti di
cavalieri.
Oltre alla causa principale, quella dinastica, gli storici ne hanno individuate
altre: sicuramente la conquista francese delle Fiandre, territorio legato
commercialmente all'Inghilterra, contribu� non poco allo scoppio della guerra,
soprattutto quando gli inglesi finanziarono apertamente la rivolta che nelle
Fiandre era divampata contro i francesi. A ci� si aggiunga la confisca da parte di
Filippo VI dei feudi della Francia settentrionale che erano propriet� dei sovrani
inglesi da secoli, sin dai tempi del normanno Guglielmo I d'Inghilterra. Non
trascurabile appare poi il ruolo ricoperto da Roberto III d'Artois, cognato di
Filippo VI e grandemente impegnatosi nel favorirne l'ascesa al trono, che cadde in
disgrazia quando venne accusato di essersi impadronito con la frode (e forse con
l'assassinio della zia Mahaut) della contea d'Artois; per sfuggire alla condanna
nel 1336 si rifugi� in Inghilterra alla corte di Edoardo III di cui divenne
ascoltato consigliere. Roberto, desideroso di vendetta, foment� le pretese
dinastiche e i sentimenti antifrancesi del suo protettore, fungendo anche da utile
contatto con la nobilt� della Francia settentrionale, ostile a Filippo.[8]
La fase edoardiana
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra dei
cent'anni (1337-1360).
Battaglia di Cr�cy
In seguito alla disfatta la Francia sprofond� nel caos: i borghesi di Parigi,
stanchi delle continue svalutazioni monetarie e della richiesta di sempre nuove
imposte, strapparono al Delfino la Grande Ordonnance (1357) che concedeva agli
Stati Generali il potere di autoconvocarsi, il potere di deliberare sulle
imposizioni fiscali e infine il diritto di eleggere propri rappresentanti nel
Consiglio del Re, mettendo cos� la monarchia sotto controllo. Questa situazione
indusse il Delfino a scendere a patti con gli inglesi; quando giunse a Parigi la
notizia degli accordi di Londra che concedevano agli inglesi la sovranit� su un
terzo della Francia senza contropartita, i borghesi si ribellarono (rivolta di
�tienne Marcel, del 1358). A questo punto per� Carlo fugg� da Parigi e organizz�
una controffensiva, vessando ulteriormente la popolazione rurale per rifornire
l'esercito. Scoppiarono cos� numerose rivolte di contadini (le cosiddette
jacquerie). Tuttavia i grandi borghesi parigini si rifiutarono di appoggiare le
rivendicazioni contadine: l'esercito dei nobili riusc� facilmente ad avere ragione
dei ribelli delle campagne che vennero massacrati. Parigi era isolata, Marcel fu
assassinato e il Delfino pot� tornare in citt�. Tuttavia il regno di Francia era
stremato e il re Giovanni il Buono si affrett� a concludere definitivamente un
patto con l'Inghilterra, concedendo a Edoardo III, col trattato di Br�tigny (1360),
l'intera parte sudoccidentale della Francia ottenendone in cambio la rinuncia alle
pretese dinastiche.
Guerra carolina
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra dei
cent'anni (1369-1389).
Una volta salito al trono Carlo V di Francia si ritrov� a fronteggiare una
situazione difficile: la Francia era nel pieno di una vasta crisi economica, un
terzo del regno era controllato dagli inglesi e le rivolte contadine ed autonomiste
(come quelle fiamminghe) si susseguivano senza sosta, anche a causa degli aiuti
inviati dall'Inghilterra agli insorti. A peggiorare ulteriormente le cose c'erano i
continui tentativi di Carlo il Malvagio, duca di Navarra, di ottenere la corona. Si
presume che ci siano stati perfino tentativi da parte sua di avvelenare il
sovrano[senza fonte]. Il pi� grande dei problemi del regno fu il diffondersi di
fenomeni di brigantaggio dovuti alla grande smobilitazione di truppe (le cosiddette
Grandes compagnies, vere e proprie armate di briganti che terrorizzavano le
popolazioni, rubando ed uccidendo sul loro passaggio). Nonostante tutti questi
gravi problemi che mettevano il regno di Francia in ginocchio, Carlo V stabil� che
occorreva riprendere le armi per riconquistare le terre perdute e, per fare ci�,
fece ricorso ad un pretesto.
Carlo V di Francia
Una condizione degli accordi di pace prevedeva che in cambio della rinuncia inglese
al trono di Francia il re francese avrebbe perso la sovranit� su tutte le terre
cedute. Carlo V tuttavia volle ignorare il fatto pretendendo che il Principe Nero,
feudatario in Aquitania, gli prestasse giuramento di fedelt�. Al rifiuto del
Principe la Francia rispose con la dichiarazione di guerra ed il conflitto con
l'Inghilterra riprese (1369).
Questa volta la superiorit� militare inglese non fu pi� tanto netta: la nuova
tattica francese ideata da Bertrand du Guesclin e consistente nel cosiddetto
"sciopero delle armi", ovvero nell'evitare lo scontro campale prediligendo una
guerra di logoramento, colse del tutto impreparati i nemici che abituati alla
vecchia guerra d'incursione si prodigavano in lunghe e infruttuose spedizioni di
devastazione. Carlo V perci� riusc� a conseguire innumerevoli successi e a
riconquistare la maggior parte delle terre precedentemente perse, in meno di dieci
anni. Nel 1380 gli inglesi conservavano solo Calais, Cherbourg, Brest, Bordeaux e
Bayonne. La vittoria sembrava a portata di mano, ma ormai la Francia doveva far
fronte a nuove rivolte.
Oppresse dal peso di una pesante fiscalit� le citt� delle Fiandre si erano
ribellate e pretendevano il riconoscimento dell'indipendenza (1378). La rivolta fu
probabilmente, come gi� detto, finanziata dagli inglesi[senza fonte] che da sempre
avevano interessi in quella regione e che speravano in una nuova vittoria delle
milizie cittadine fiamminghe contro la cavalleria pesante francese, come era gi�
avvenuto nella battaglia di Courtrai o degli Speroni d'Oro. La Francia tuttavia con
l'aiuto di Filippo II di Borgogna sconfisse i ribelli a Roosebeke (1382). Il duca
borgognone fu ricompensato dal Re con l'annessione delle Fiandre ai propri domini.
Armagnacchi e Borgognoni
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra civile
tra Armagnacchi e Borgognoni.
Dopo la morte di Carlo V (1380), il figlio Carlo VI sal� al trono di Francia sotto
la reggenza dei quattro duchi d'Angi�, Borgogna, Orl�ans e Berry. La politica
francese in questo periodo prosegu� sulla falsariga di quella seguita sotto il
monarca precedente e in questo modo la posizione dei Valois continu� a rafforzarsi.
Nel 1385 tuttavia il giovane sovrano prese direttamente le redini dello Stato ma
con esiti tutt'altro che positivi: il re infatti dimostr� subito una personalit�
instabile e mostrava i primi segni della pazzia che si pales� ufficialmente a
partire dal 1392 e che priv� il paese della sua guida.
A partire dal 1393 la Francia fu governata da un consiglio di reggenza presieduto
dalla regina Isabella. Il membro pi� influente del consiglio era il duca di
Borgogna (Filippo l'Ardito) che era anche lo zio del re Carlo VI mentre il fratello
del re, Luigi d'Orl�ans, cercava di contrastare il potere di Filippo.
Nel 1404 Filippo l'Ardito mor� e suo figlio, il nuovo duca di Borgogna Giovanni
senza Paura, ebbe nel consiglio di reggenza un'influenza molto minore del padre e
si scontr� con Luigi d'Orl�ans per ottenere il controllo della Francia. Nel 1407
l'uccisione del duca Luigi ad opera dei partigiani di Giovanni fece sfociare la
lotta per il potere in una vera e propria guerra civile.
Il successore di Luigi fu il figlio Carlo che nel suo desiderio di vendetta
raccolse intorno a s� diversi nobili, detti orleanisti, e nel 1410 si alle� con il
suocero Bernardo VII, conte d'Armagnac, ed i suoi cavalieri guasconi (da cui il
nome di Armagnacchi). Egli intraprese cos� un'accanita lotta contro la fazione dei
Borgognoni. Questi ultimi per tentare di vincere non esitarono a chiedere l'aiuto
degli inglesi aprendo l'ultima e decisiva fase della guerra dei cent'anni.
Battaglia di Azincourt
Enrico V approfittando di queste lotte interne intervenne a favore dei Borgognoni e
annient� l'esercito francese nella battaglia di Azincourt (1415). Il destino della
Francia sembr� segnato (in quell'evento cadde fra l'altro prigioniero il
maresciallo di Francia Jean II Le Meingre detto Boucicault): le forze congiunte
degli inglesi e dei borgognoni occuparono in breve tempo l'intera parte
settentrionale del regno, Parigi cadde e gli armagnacchi furono costretti a
scendere a patti: Caterina, figlia di Carlo VI, and� in sposa ad Enrico (trattato
di Troyes, 1420).
Cos� alla morte di Carlo VI e di Enrico V (1422) il figlio del re inglese, Enrico
VI, venne incoronato a soli nove mesi "Re di Francia e d'Inghilterra". La madre,
Caterina di Valois, fu allontanata dal figlio e non lo pot� educare poich� il
consiglio di reggenza inglese (che fu costituito per l'et� prematura del nuovo re
ed era capeggiato dal signore di Bedford) pensava potesse influenzare il bambino
facendolo passare dalla parte francese.
Gli inglesi a questo punto pensarono che fosse giunto il momento propizio per dare
il colpo di grazia al regno di Francia e violando i patti stipulati a Troyes si
apprestarono ad assediare Orl�ans, citt� simbolo della parte armagnacca, mentre il
delfino Carlo VII impotente si era ritirato nel Sud.
Principali battaglie
Mentre per Giovanna sarebbe stato opportuno continuare la guerra fino alla totale
cacciata degli inglesi, il sovrano prefer� intavolare delle trattative col nemico.
La Pulzella allora continu� le proprie spedizioni fino a quando nel 1430 fu
catturata dai Borgognoni a Compi�gne e consegnata agli inglesi per 10.000 lire
tornesi,[10] processata per eresia e infine condannata a morte (1431) senza che
apparentemente Carlo VII intervenisse. La figura di Giovanna fu riabilitata
solamente al termine della guerra (1456), per diventare un personaggio leggendario
della storia francese e uno dei simboli pi� significativi della Francia monarchica
e cristiana. Con la Rivoluzione francese del 1789 anche questa immagine, come
tantissime altre dell'Ancien R�gime, sar� spazzata via o perlomeno oscurata dai
nuovi simboli della rivoluzione. Nel 1920 (a 489 anni di distanza dalla sua morte)
Giovanna d'Arco fu canonizzata da papa Benedetto XV e nello stesso anno la Francia
le dedic� una festa nazionale tuttora in vigore.
Trattato di Picquigny
Edoardo IV d'Inghilterra
Le disfatte subite in Francia non portarono subito alla pace poich� un qualunque
trattato avrebbe portato alla rinuncia da parte degli inglesi a qualsiasi pretesa
sul trono francese e inoltre l'Inghilterra in quel periodo era sconvolta dalla
guerra delle due rose. Solo il 29 agosto 1475 Luigi XI, nuovo re di Francia, ed
Edoardo IV, nuovo re d'Inghilterra, si riunirono con le loro rispettive corti a
Picquigny per firmare il trattato che avrebbe messo fine alla guerra. I conflitti
anglo-francesi ripresero nei primi anni del XVI secolo durante le guerre d'Italia e
poi nuovamente verso la fine del XVII secolo durando fino al 1815 in quella che �
definita da alcuni storici la seconda guerra dei cent'anni.
Baschi
Nel XV secolo il Paese Basco francese era ancora parte del dominio del re
d'Inghilterra (il B�arn era semi-indipendente) e solo nel 1461 Bayonne divenne
dominio reale francese e la Guascogna e il B�arn feudi francesi.
Non � da sottovalutare la crisi delle finanze dei belligeranti che comport� immense
conseguenze all'economia dell'Europa intera. A causa del passivo sempre pi�
profondo i regni dovettero fare ricorso massiccio al credito impegnandosi con le
maggiori banche del tempo, tanto da essere costretti a volte a dichiarare
bancarotta, come l'Inghilterra (1343). Ci� port� al fallimento delle due pi�
importanti famiglie di banchieri dell'Europa del tempo, i Bardi e i Peruzzi.
Nuove corazze
riproduzione di tipica armatura europea della seconda met� del XIV secolo
Nel Duecento le armature consistevano in lunghe cotte in maglia metallica dette
usberghi, in cui le parti composte da piastre di metallo erano limitate. Col
passare degli anni la corazza cominci� ad evolvere in un elaborato sistema di
piastre per meglio proteggere dalle nuove perfezionate armi da getto: la parte in
maglia diminu� a vantaggio delle piastre metalliche, ora ben articolate e foggiate
su misura da artigiani specializzati nella realizzazione anche di un singolo
elemento, e il costo complessivo aument� a dismisura. Il notevole incremento delle
spese sopportate per l'armamento contribu� all'impoverirsi di molte famiglie nobili
ed all'aumento della pressione fiscale sui feudi.
Armi da fuoco
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Polvere nera
e Artiglieria.
La polvere da sparo � un'invenzione attribuita ai Cinesi e la sua prima menzione
appare su un testo del 1044. Questa miscela fu presto utilizzata per lanciare
proiettili infilati in lunghe canne di bamb� o di legno. La prima formula europea
per la produzione di questo esplosivo fu scritta da Ruggero Bacone nel 1267.
Lo scisma d'occidente
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Scisma
d'Occidente.
Quando papa Urbano VI trasfer� la corte papale definitivamente da Avignone a Roma
(1378) i francesi non accettarono la decisione e nominarono un antipapa, Clemente
VII, aprendo cos� il grande scisma d'Occidente. La divisione tra le due curie
spacc� l'Europa intera poich� mentre la Francia e i suoi alleati si posero sotto il
papato avignonese, gli altri Stati (e in particolar modo l'Inghilterra e i suoi
alleati) scelsero essere d'obbedienza romana. Le divisioni politiche si estesero
anche al piano confessionale.
Note
^ Il termine � entrato in uso, inizialmente presso gli storici anglosassoni, circa
a met� del XIX secolo; cfr. Contamine 2007, pag. 7
^ Antonio Desideri, Storia e storiografia, p. 486.
^ Altre date sono tradizionalmente il 1492, scoperta dell'America, e il 1517,
affissione delle tesi di Martin Lutero; cfr. Gabriella Piccinni, I mille anni del
Medioevo, 2� ed., Milano, Bruno Mondadori, 2007 [1999], p. 436, ISBN 978-88-424-
2044-6.
^ Burne, pag.17
^ Le Fiandre acquistavano la lana inglese e gli inglesi compravano il vino nel
Bordolese: �il denaro percepito a Brouges e a Gand pagava le botti di vino
provenienti da Bordeaux�, come scrive Andr� Maurois nella sua Storia d'Inghilterra,
citata da Antonio Desideri, Storia e storiografia, pp. 510-512.
^ Si privilegiava ancora il combattimento corpo a corpo e nelle cariche la
cavalleria pesante ritenendosi disonorevole per la nobilt� il combattimento a
distanza.
^ Tommaso di Carpegna Falconieri, L'uomo che si credeva re di Francia. Una storia
medievale, Roma-Bari, Laterza, 2005, ISBN 978-88-420-7619-3.
^ Seward, pag. 30-31
^ Contamine 2007, pag. 14-15
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�ditions Latines, 2003, p. 222, ISBN 2-7233-2038-3.
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Voci correlate