Sei sulla pagina 1di 26

FILIPPO II

DI SPAGNA
IL REGNO
• 1556 dopo l’abdicazione di Carlo V diventa
Re di spagna
• Il suo regno comprende la Spagna, i
territori italiani (Milano, Napoli, Sicilia e
Sardegna), i Paesi Bassi, la Franca Contea,
i territori americani (dal Cile alla Florida) e
(in un secondo momento) le Filippine
• L’impronta è fortemente centralista: viene
ridotta l’autonomia delle Cortes, tutto deve
passare dal governo centrale
• Il potere è detenuto dal re e dai Consigli,
che possono essere territoriali o funzionali
• Sede politico-amministrativa del regno è
Madrid, capitale dal 1561
FIGLIO DELLA RIFORMA
• Vive in lui l’ideale universalistico della monarchia
• Sovrano dalla fede fervente, riconosce la legittimazione
divina del suo potere e segue i principi della chiesa
riformata
• Fa ampio utilizzo dell’Inquisizione contro le minoranze
religiose
• 1559 condanna al rogo i luterani di Siviglia e Valladolid
• Attua una politica di repressione nei confronti dei
moriscos di Granada e dell’Aragona: vieta loro ogni
comportamento che rendesse riconoscibile la loro
appartenenza. 1568-70 scontro armato con i moriscos di
Granada (sostenuti da alcuni nobili), si conclude con la
repressione e la deportazione in Castiglia e
Estremadura, fino all’espulsione definitiva nel 1609
• Perseguita anche i conversos: si sviluppa l’ideologia
della limpieza de sangre
GLI ARISTOCRATICI
• Filippo colpisce i moriscos anche per colpire gli
aristocratici, che li utilizzavano come soldati
• La reconquista aveva prodotto una nobiltà fortemente
militarizzata: i nobili vivevano in castelli fortificati e
difesi da eserciti privati
• Filippo sequestra castelli e armi, scioglie gli eserciti
privati e riduce i privilegi degli aristocratici
• Elimina la faida
LA BATTAGLIA DI LEPANTO
• Carlo V non aveva risolto il problema della
pirateria e della tensione con gli ottomani nel
mediterraneo
• La situazione si aggrava perché gli ottomani si
alleano con gli «Stati barbareschi» del nord-
Africa, ai quali forniscono armi in cambio di
denaro
• 1570 i turchi conquistano Cipro, possesso
veneziano
• Pio V promuove la formazione di una Lega
Santa (Venezia, Spagna, Genova, Toscana,
Savoia) per espellere gli «infedeli» dal
mediterraneo
• 7 ottobre 1571 la flotta cristiana, guidata da Don
Giovanni D’Austria sconfigge i turchi nella
battaglia di Lepanto
L’ANNESSIONE DEL PORTOGALLO
• 1578 muore il re del portogallo Sebastiano in una
spedizione in Marocco
• Non ci sono eredi diretti e Filippo II, in quanto zio di
Sebastiano può ambire a una successione legittima
• Per mettere pressione sui nobili occupa Lisbona nel 1581
e viene incoronato re nel 1582, unendo finalmente la
penisola iberica sotto una sola corona e incamerando gli
ampi territori coloniali portoghesi
I PAESI BASSI
• Patria di Carlo V, terra straniera per Filippo II, che ne affida il governo alla sorellastra Margherita
d’Austria
• La politica di austerità religiosa imposta da Filippo in tutti i suoi territori si scontra inevitabilmente
con il calvinismo dei paesi bassi
• Alla tensione religiosa si aggiunge lo scarso rispetto delle autonomie locali (in favore
dell’Inquisizione) e l’alta fiscalità (in un momento di crisi)
• I nobili (anche cattolici) si ribellano. Viene mandato il duca d’Alba che seda la rivolta e istituisce il
Tribunale dei Torbidi
• 1576 le truppe spagnole saccheggiano Anversa e la devastano (non erano pagate)
• Cattolici e calvinisti si uniscono contro l’occupante, guidati da Guglielmo d’Orange
• Filippo richiama il duca d’Alba, sostituito prima da Giovanni d’Austria, poi da Alessandro Farnese
• Farnese approfitta dell’insofferenza dei cattolici per l’intransigenza dei calvinisti per instaurare una
trattativa separata con le province cattoliche del sud, che si sottomettono alla Spagna in cambio di
autonomia, formando l’Unione di Arras
• Le provincie del nord proseguono la guerra. Nel 1581 dichiarano decaduto Filippo II e annunciano la
nascita della Repubblica delle sette provincie unite
L’INGHILTERRA
• L’elezione di Elisabetta I mette definitivamente
fine alla speranza di ricondurre l’Inghilterra al
cattolicesimo
• L’Inghilterra sostiene i Paesi bassi nello
scontro con la Spagna, sostiene i corsari che
attaccano le navi spagnole nei Caraibi e
organizzano flotte di trasporto merci
nell’Atlantico in competizione con quelle
spagnole
• Filippo II decide che occorre attaccare
l’Inghilterra: nel maggio 1588 da Lisbona
parte l’Invencibile Armada
• La spedizione è disastrosa: la flotta viene
sbaragliata nella Manica e le navi superstiti
affondate dalle tempeste a largo della Scozia
LA CRISI
• La Castiglia, principale fonte di ricchezza, va in crisi nel settore
principale, quello agropastorale
• Anche le importazioni d’argento dalle Americhe divengono sempre più
impraticabili
• La persecuzione dei moriscos e dei conversos aveva di fatto eliminato la
classe borghese e commerciale spagnola, senza la quale non venivano
prodotte ricchezze
• Il costo delle guerre non è sostenibile nemmeno tramite la forte fiscalità,
crescono i debiti nei confronti delle banche e l’inflazione
• 1596 Filippo dichiara, per la terza volta durante il suo regno, bancarotta
L’ITALIA
• Carlo V non aveva risolto il conflitto con la
Francia. Si risolve nel 1557 quando Emanuele
Filiberto di Savoia guida le truppe di Filippo II
alla vittoria nella battaglia di San Quintino. La
Francia firma il trattato di Cateau-Cambresis, che
sancisce il dominio spagnolo sull’Italia, rafforzato
dal matrimonio di Filippo II con la figlia del re
francese Enrico II
• Alla Spagna appartenevano i Regni di Sicilia,
Sardegna e Napoli (governati da un viceré) e il
Ducato di Milano, oltre allo stato dei Presìdi (porti
fortificati sulle coste toscane)
• Il resto della penisola, formalmente libero, era
quasi tutto assoggettato di fatto alla Spagna,
tranne Venezia
MILANO
• Milano mantiene un ruolo
fondamentale e una certa
autonomia, punto fondamentale
a metà strada fra Madrid e le
Fiandre
• Inoltre Milano è città
protagonista della
Controriforma, grazie
all’episcopato di Carlo
Borromeo
IL DUCATO DI SAVOIA
• Dopo Cateu- Cambrésis, i Savoia avevano ottenuto il
riconoscimento del dominio sulla Savoia (territorio
francese) e sul Piemonte
• 1563 Emanuele Filiberto sposta la capitale del ducato a
Torino
• Emanuele Filiberto dà un’organizzazione statale al
ducato, riorganizzando il potere esecutivo, formando
un esercito permanente e accentrando il potere
FIRENZE E VENEZIA
• Carlo V aveva riportato i medici al potere nel 1530,
permettendo l’abbattimento della Repubblica
Fiorentina
• Cosimo I de’Medici trasforma il ducato in Stato
regionale, riorganizzandone l’amministrazione e
annettendo militarmente il ducato di Siena (1557)
• 1569 il papa attribuisce a Cosimo il titolo di
granduca di Toscana. Alla morte di Cosimo, la sua
opera viene proseguita dai figli Francesco I e
Ferdinando I
• Venezia mantiene autonomia politica ma comincia la
sua crisi come potenza navale e commerciale: da un
lato i grandi commerci hanno come nuova sede
l’Atlantico, dall’altro Gran Bretagna e Olanda sono
le nuove protagoniste del Mediterraneo, oltre alla
costante presenza dei turchi
L’INGHILTERR
A
ELISABETTIAN
A
I TUDOR

• Alla morte di Enrico VIII il potere passa prima a


Edoardo VI poi a Maria I, moglie di Filippo II
• 1558 sale al trono Elisabetta I Tudor, figlia di
Enrico VIII e Anna Bolena
• Eredita un regno segnato dalla riforma religiosa
e dalla reazione di Maria, riprende la strada
dell’anglicanesimo
LA QUESTIONE RELIGIOSA
• 1559 Atto di uniformità, ripristina il Book of common prayer
• Negli anni ‘60 cresce l’opposizione (anche politica) dei cattolici, che la spinge a rimuovere i
vescovi dissidenti e di imporre ai funzionari pubblici un giuramento di fedeltà alla regina e di
ostilità al papa
• 1569 i nobili cattolici del Nord organizzano una insurrezione e Elisabetta la reprime con la forza
• 1570 Pio V scomunica la regina
• Intanto in Scozia la regina Maria Stuart (cattolica) era stata deposta dai lord protestanti in favore
del figlio Giacomo I ed era scappata in Inghilterra. Gli oppositori di Elisabetta vedono in lei,
cattolica e di stirpe regale, l’alternativa a Elisabetta
• 1587 La regina decide di far decapitare Maria per alto tradimento
• Comincia la repressione del cattolicesimo: i cattolici perdono i diritti civili e la libertà di culto
• Si infiamma il conflitto con l’Irlanda, resistente e cattolica
L’ECONOMIA
• I contratti agrari copyhold vengono trasformati in
leasehold, aumentando la produttività dei terreni
• Decisiva la politica delle enclosures, attraverso la quale
i terreni senza proprietà privata, utilizzati dalle
comunità per pascoli, legname e orti vengono delimitati
e poi assegnati in proprietà a privati
• Le materie prime più redditizie sono i metalli e il
carbone
• Cresce il settore tessile a livello manifatturiero
• Nasce l’impero mercantile inglese: nascono le
Compagnie di commercio, favorite da Elisabetta, che
concede loro il monopolio di alcune rotte in cambio di
una partecipazione agli utili
• Si sviluppa anche un’intensa attività di pirateria più o
meno autorizzata che colpisce i commerci spagnoli,
degno di memoria Francis Drake
LA
FRANCIA
IL PROBLEMA RELIGIOSO
• La Francia è la patria di Calvino e qui si diffonde in modo particolare la sua dottrina
• Il calvinista Teodoro di Beza organizza la chiesa francese ugonotta, che conosce un’espansione
particolare nel sud-ovest del paese e in alcune regioni settentrionali
• Gli ugonotti presto si dotano di eserciti privati, allestiti dalle grandi famiglie aristocratiche
convertite (su tutte i Borbone), per difendere le loro chiese dal movimento cattolico radicale
capeggiato dai duchi di Guisa
• 1559 muore Enrico II in un torneo per le nozze di Filippo II
• L’erede è Carlo IX che ha solo dieci anni, per cui il potere viene retto dalla madre Caterina de’
Medici
• 1562 Caterina vuole evitare il conflitto: proclama la libertà di culto. In reazione Francesco di
Guisa fa massacrare un gruppo di ugonotti in Normandia, durante una celebrazione
• Scoppia la guerra civile. Caterina, dopo la morte di Francesco di Guisa, riesce a restaurare
brevemente la pace ma ormai la guerra coinvolge anche le grandi potenze calviniste e cattoliche
internazionali
LA NOTTE DI SAN BARTOLOMEO
• Come estremo tentativo di conciliazione, Caterina fa sposare la figlia
con il re di Navarra, Enrico di Borbone (ugonotto)
• Nel frattempo stava prendendo potere il capo degli ugonotti Coligny,
che organizza un intervento armato nei Paesi Bassi contro la
dominazione spagnola
• Caterina capisce la pericolosità dei progetti di Coligny e decide di
eliminarlo: viene organizzato un attentato che fallisce ma che apre la
via al massacro della Notte di San Bartolomeo (24 agosto 1572)
• Vengono giustiziati molti capi ugonotti e il popolo parigino (cattolico)
comincia una violenta azione anti-ugonotta  la guerra civile si
inasprisce
LA FRANCIA BORBONICA
• 1574 muore Carlo IX e prende il potere il fratello Enrico III
• Enrico non ha figli maschi quindi in vista della successione si aprono nuovi conflitti
• Enrico di Guisa aveva creato una Lega cattolica sostenuta da Filippo II e dal Papa,
ponendosi come figura di riferimento. Enrico invece sceglie come possibile erede il
cognato Enrico di Borbone
• Scoppia la «guerra dei tre Enrichi». Enrico di Guisa viene fatto uccidere dal re, il
quale a sua volta lo uccide a causa della sua scelta di designare un ugonotto come
erede
• Rimasto solo, Enrico di Borbone capisce che per instaurare un regno forte e stabile
occorre convertirsi al cattolicesimo, temendo un’offensiva combinata della Lega
Cattolica e delle truppe spagnole stanziate nei Paesi Bassi
• 1594, un anno dopo essersi convertito Enrico IV diventa re, dando inizio alla dinastia
dei Borbone
L’EDITTO DI NANTES E LA FINE
DEI CONFLITTI
•1598 Editto di Nantes, Enrico IV pone fine alla guerra
religiosa dichiarando libertà di coscienza agli ugonotti,
ma limitandone la libertà di culto ad alcuni territori
•Gli ugonotti riacquistano i diritti civili e il controllo di
alcune piazzeforti armate in tutela della loro incolumità
(La Rochelle, Montpellier) e si impegnano a non allearsi
con potenze straniere contro la monarchia
L’AMMINISTRAZIONE DEL
REGNO
• Risana il debito attraverso al politica della venalità delle cariche:
cessione di cariche pubbliche ai privati dietro pagamento di
importanti somme
• 1604 introdotta la paullett, imposta che garantiva la trasmissione
delle cariche acquistate in via ereditaria
• 1600 fa annullare il matrimonio con Margherita di Valois, che
non gli aveva dato eredi e sposa Maria de’ Medici
• 1610 viene ucciso in un attentato da un cattolico fanatico
L’EUROP
A
DELL’EST
LA RUSSIA
• 1547-1584 regno di Ivan IV. Convinto di essere l’erede del potere universale di Roma e
Costantinopoli, incarna il modello dello zar
• Centralizza il potere riducendo quello dell’aristocrazia, forma un esercito permanente
per lo stato e una milizia privata per sé
• Comincia una politica di espansione territoriale verso la Siberia e il Mar Caspio
• Conduce una politica interna sanguinaria e cruenta, passando alla storia come «Ivan il
terribile»
• L’impronta tirannica della politica interna e la rapida espansione territoriale attirano le
attenzioni dell’occidente sul nuovo impero russo
• 1584 muore Ivan IV e inizia un periodo di profonda crisi interna e di grande debolezza
statale. Oltre alla crisi economica e agraria, la Russia è minacciata da invasioni svedesi e
dall’ambizione dei polacchi di conquistarne il trono
• 1613 viene nominato re Michele III Romanov, che risolve le tensioni con Polonia e
Svezia e riorganizza lo stato. Inizia la dinastia dei Romanov
LA POLONIA
• Il regno di Polonia e il Granducato di Lituania costituiscono insieme lo stato più
grande d’Europa (comprende Polonia, Lituania, Bielorussia, parti importanti di
Ucraina, Lettonia ed Estonia.
• Non è una monarchia solida, ma una monarchia parlamentare all’’interno della
quale la Dieta (assemblea dei nobili) assume via via sempre maggior potere e
indipendenza
• Il re Sigismondo II Augusto conquista Livonia e Curlandia (paesi baltici) e
trasforma lo stato Polacco-Lituano in confederazione. Crea un clima di tolleranza
religiosa che evita di generare conflitti religiosi come avviene nelle altre terre
• Con il successore, Sigismondo III comincia un’operazione di cattolicizzazione
della Polonia, vista come baluardo della cristianità (in quanto confinante con
Svezia, Russia e Impero ottomano)

Potrebbero piacerti anche