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Tra Oriente e Occidente

Giustiniano
TRA ORIENTE E OCCIDENTE

GIUSTINIANO

Nel 527 Giustiniano diventa imperatore d’Oriente e coltiva sin


da subito l’ambizione di restaurare l’antica unità dell’impero.

Per realizzarla deve intraprendere una serie di guerre di


riconquista ma anche affrontare i conflitti interni.

Giustiniano 527-565
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / GIUSTINIANO

Per rafforzare la propria autorità,


Giustiniano accentra ogni decisione
di tipo religioso, economico,
amministrativo, militare e giudiziario,
sfruttando gli accesi contrasti tra le
classi sociali e avvalendosi del
prezioso sostegno della moglie
Teodora.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / GIUSTINIANO

La rivolta del popolo di Costantinopoli del 532, partita


dall’ippodromo della città, viene repressa nel sangue dal
generale Belisario, su consiglio di Teodora.

Giustiniano trasforma l’episodio in


un’occasione di propaganda costruendo
splendidi edifici nella capitale.

rivolta di Nika 532


TRA ORIENTE E OCCIDENTE / GIUSTINIANO

Tra i provvedimenti più importanti di Giustiniano c’è la riforma del diritto romano:
l’imperatore incarica una commissione di esperti di riordinare e raccogliere tutte le leggi
esistenti in un unico testo, il Corpus iuris civilis o Corpus Giustinianeo, cioè “codice di
diritto civile”. Il lavoro viene affidato a Tribunanio e fu molto veloce che già nel 533
vennero pubblicati i volumi:

1.Le istitutiones

2.Digesto

3.Codex

4.Novelle Costitutiones

E venivano raffigurate delle pene con le regole da seguire, in modo che si sapesse
chiaramente a cosa si andava incontro se non venissero rispettate delle leggi.

Corpus iuris civilis 528-534


TRA ORIENTE E OCCIDENTE / GIUSTINIANO

Se la politica economica dell’imperatore prevede nuove tasse e


nuovi sistemi di riscossione, in ambito religioso Giustiniano
afferma la propria superiorità sul potere ecclesiastico
intervenendo in molte questioni e reprimendo duramente il
dissenso religioso(diaspora tra potere ecclesi.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / GIUSTINIANO

Dopo aver stipulato una pace con i Persiani sul fronte orientale,
Giustiniano inizia la riconquista dell’Occidente:
nel 533 sottrae l’Africa ai Vandali;

tra il 535 e il 553 combatte gli Ostrogoti


in Italia e infine la dichiara una provincia
dell’impero, con capitale Ravenna;

Prammatica sanzione 554


TRA ORIENTE E OCCIDENTE / GIUSTINIANO

nel 552-554 l’impero bizantino ottiene anche la Spagna dei


Visigoti.
L’impero bizantino dopo Giustiniano
TRA ORIENTE E OCCIDENTE

L’IMPERO BIZANTINO DOPO GIUSTINIANO

La riconquista dell’Occidente si rivela però di breve durata.

Dopo la morte di Giustiniano nel 565 e la fine del suo regno


autoritario, vengono alla luce le conseguenze sociali della dura
tassazione e della repressione religiosa.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / L’IMPERO BIZANTINO DOPO GIUSTINIANO

Gli attacchi dei Persiani, dei bulgari e degli unni mettono in


pericolo Costantinopoli, e il baricentro dell’Impero bizantino
ritorna decisamente a spostarsi verso Oriente.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / L’IMPERO BIZANTINO DOPO GIUSTINIANO

I successori di Giustiniano si disinteressano dei territori


occidentali, che nel giro di pochi anni vengono nuovamente
sottratti all’impero bizantino.
Dopo appena tre anni dalla morte del grande imperatore, per
esempio, la riconquista dell’Italia è resa vana dall’arrivo dei
Longobardi.
arrivo dei Longobardi in Italia 568

ritorno dei Visigoti in Spagna 572-584


I Longobardi
TRA ORIENTE E OCCIDENTE

I LONGOBARDI

I Longobardi sono una popolazione guerriera originaria della


Pannonia, l’attuale Ungheria.

La loro società si articola in clan familiari


ed è dominata dall’aristocrazia militare,
che ha la prerogativa di eleggere il re.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / I LONGOBARDI

Guidati dal re Alboino, nel 568 i Longobardi


penetrano con facilità nell’Italia settentrionale
prostrata dalle recenti guerre e abbandonata da
Costantinopoli (che è impegnata a difendere i
confini orientali dell’impero).

Arrivano anche nell’Italia del sud: i Bizantini mantengono il


controllo solo delle principali roccaforti marittime e delle isole.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / I LONGOBARDI

Nel 584 sale al trono il re Autari, che accentra il


potere contenendo le aspirazioni della nobiltà e
riesce a creare in Italia settentrionale un regno
stabile.

Il suo successore Agilulfo, complice anche la moglie


cattolica Teodolinda, firma una tregua con il
papato che pone un freno all’espansione verso sud.
regno di Agilulfo 589-616
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / I LONGOBARDI

Se la convivenza tra Longobardi e Romani è in un primo


momento difficile, con il tempo si raggiunge un’ottima
integrazione.

Ne è una valida testimonianza l’editto emanato dal re Rotari nel


643, la prima raccolta longobarda di leggi scritte, che viene
redatta in latino.

editto di Rotari 643


L’Italia tra Longobardi,
Bizantini e papato
TRA ORIENTE E OCCIDENTE

L’ITALIA TRA LONGOBARDI, BIZANTINI E PAPATO

A partire dalla fine del VI


secolo la penisola italiana è
divisa a metà tra
Longobardi e Bizantini.

Al centro c’è lo Stato della


Chiesa, in via di formazione.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / L’ITALIA TRA LONGOBARDI, BIZANTINI E PAPATO

I Bizantini riorganizzano i loro territori italiani dividendoli in


sette distretti, ognuno governato da un esarca.

Roma è compresa in uno di questi distretti, ma


il papa non si sente realmente protetto dai
Bizantini; Gregorio I, in particolare, durante
un assedio longobardo della città apre delle
trattative con gli invasori.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / L’ITALIA TRA LONGOBARDI, BIZANTINI E PAPATO

I rapporti tra il papato e i Bizantini si rompono del tutto nel 726,


quando l’imperatore Leone III proibisce il culto delle icone, tra
le proteste dei fedeli: anche il papa si oppone, e di fronte alla
confisca dei
beni della Chiesa fa espellere
il duca bizantino che governa
Roma, sostituendogli un
proprio delegato.
TRA ORIENTE E OCCIDENTE / L’ITALIA TRA LONGOBARDI, BIZANTINI E PAPATO

In cerca di un aiuto militare, il papato si avvicina ulteriormente ai


Longobardi, anche grazie alla conversione al cristianesimo del re
Liutprando.

Quando questi conquista nuovi territori bizantini, si ferma alle


porte di Roma, donando anzi al papa la città di Sutri, che
costituisce il primo nucleo dello Stato della Chiesa.

donazione di Sutri 728


TRA ORIENTE E OCCIDENTE / L’ITALIA TRA LONGOBARDI, BIZANTINI E PAPATO

Con il regno di Astolfo (749-756) il dominio longobardo in


Italia raggiunge la sua massima estensione: a questo punto, di
fronte alle pretese sul territorio romano, il papa Stefano II
invoca la protezione
dei Franchi.

L’intervento del loro re Pipino il breve


(756) porrà fine alla storia dell’Italia
longobarda.

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