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• Nel 180 d.C. Marco Aurelio (Imperatore Romano) muore→ Valente gli succede e l’Impero riesce a
difendersi fino al grande disastro nel 378 d.C con la sconfitta di Adrianopoli
→ i Goti passano il confine e Valente e il suo esercito vengono combattuti
└> sale al trono nel 379 Teodosio I che ci mette molto a ricostituire l’esercito
• Teodosio, quindi, unifica per l’ultima volta l’impero e si ritira a Milano dove morirà nel 395
• 395 Alla morte di Teodosio I gli succedettero i figli: Onorio in Occidente e Arcadio in Oriente
└> Questa ripartizione dell'eredità di Teodosio non intendeva condurre a una divisione dell’Impero
Romano, ma i contrasti insorti tra le due parti per questioni territoriali, la crescente diversità degli
spiriti e di tendenze tra Oriente e Occidente posero fine a ogni effettiva unità.
• A causa dell'invasione dei Visigoti, nel 402 Onorio spostò la capitale da Mediolanum, più esposta,
a Ravenna, considerata meglio difendibile in quanto circondata da paludi.
• Il tentativo di portare avanti l’unità degli imperi fu opera di Stilicone→ Scese a patti con i Goti che
minacciavano l’Italia→ venne messo a morte da Onorio nel 408
• Morto Stilicone, nessuno fu più in grado di fermare i Visigoti che, guidati dal Re Alarico, invasero e
saccheggiarono Roma nel 410.
• Nel 475 Giulio Nepote fu eletto Imperatore d’Occidente da Leone I (Imperatore d’Oriente).
• L’Occidente era ormai nelle mani barbariche 476 d.C., anno in cui Odoacre depose
l'ultimo imperatore romano d'Occidente, Romolo Augusto = caduta dell'Impero romano
d'Occidente → Formazione dei Regni Romano-Barbarici
• L'Impero romano d'Oriente, o bizantino, sopravvisse e, sebbene diminuito in forza, rimase per
secoli una potenza effettiva del Mediterraneo orientale fino alla sua definitiva caduta nel 1453 da
parte dei Turchi ottomani.
REGNI ROMANO-BARBARICI
• L’Italia era tutta nelle mani di Odoacre che fu nominato Re dai suoi soldati
└> Inizialmente voleva governare l’Italia come Oreste (padre di Romolo Augusto), ma poi
rinunciò e decise di governare l’Italia come Magister Militum e quindi come funzionario
dell’Imperatore di Costantinopoli, mantenendo il titolo di Re delle truppe barbare.
└> Perché i nuovi popoli scoprirono che l’organizzazione statale romana era molto più raffinata e
complicata della loro. Infatti, i vincitori erano quasi tutti analfabeti, mentre i vinti sapevano
leggere, scrivere, avevano leggi scritte, conoscevano tante cose.
└> I vincitori, quindi, decisero di portare essi soli le armi e di lasciare l’amministrazione della
burocrazia ai vinti + mantengono la lingua latina come lingua ufficiale
• Dopo la conquista di Odoacre, Giulio Nepote (Imp Occidente) chiese aiuto a Zenone (Imp Bisanzio)
per riconquistare il trono d’Occidente.
└> Zenone non volle, ma decise di chiedere a Odoacre di riconoscere Nepote Imperatore
└> Nepote si rifugia in Dalmazia e nel 480 viene assassinato
└> Zenone e Odoacre si contesero la Dalmazia, che alla fine fu ammessa all’Italia
• L’insediamento dei Germani di Odoacre rappresentò l’inizio del processo con cui l’Italia sarebbe poi
finita nelle mani di Ostrogoti e Longobardi, Franchi e Normanni.
• Nel 486 si ruppero i rapporti tra Odoacre e Zenone, così l’Imperatore di Costantinopoli inviò
Teodorico (re degli Ostrogoti) perché soppiantasse l’usurpatore Odoacre e reggesse la penisola per
suo conto
• Gli Ostrogoti, quindi, arrivano a fine 5 sec guidati da Teodorico→ comprende la superiorità della
civiltà romana e cerca di risuscitare l’antico splendore del passato
(da giovane tenuto in ostaggio a Costantinopoli è stato educato e istruito lì = uomo colto)
└> spesso i capi barbari danno in ostaggio i figli come garanzia, ma anche per istruirli
└> Uno tra questi = Wulfila → Tornato a casa Cristiano ariano inventa l’alfabeto Goto
└> Predica il cristianesimo ariano └> traduce la bibbia in Goto
• Nel 527 venne incoronato Imperatore d’Oriente Giustiniano I che riuscì a riconquistare gran parte
dell’Impero d’Occidente, Roma compresa
└> L’Impero torna ad essere romano sotto l’imperatore con l’aureola
• I Longobardi (“dalle lunghe barbe”), nel 568 sotto la guida di Alboino conquistano l’impero
d’occidente→ dominatori spietati, devastatori, distruttori
└> Con la conquista Longobarda l’Italia perse la sua unità politica = Longobardi, Bizantini e poi il
pontefice divennero i suoi padroni.
• Oltre all’Impero bizantino, unico e legittimo successore dell’Impero Romano dopo la caduta della
sua parte occidentale, altre tre identità statuali rivendicarono l’eredità:
REGNO LONGOBARDO
• Il Regno longobardo fu l’entità statale costituita in Italia dai Longobardi tra il 568-569 (invasione
dell’Italia bizantina da parte di Alboino) e il 774 (caduta del Regno ad opera dei Franchi di Carlo
Magno), con capitale Pavia.
• L’effettivo controllo sulle due grandi aree, la Langobardia Maior e la Langobardia Minor, non fu
costante a causa della forte autonomia dei duchi e dei loro ducati.
• Re Alboino (primo Re Longobardo d’Italia) affidò il controllo delle Alpi Orientali e Gisulfo (primo
duca del Friuli a Cividale in Friuli) che mantenne maggiore autonomia fino al regno di Liutprando.
• In seguito, furono creati altri ducati nelle principali città per esigenze militari
• Astolfo (Cividale del Friuli, Pavia, dicembre 756) è stato Re dei Longobardi e re d’Italia dal 749 al
756.
• L’ultimo sovrano Longobardo fu il figlio di Desiderio → messo al trono dal padre per garantire una
successione
• Desiderio e sua moglie Ansa furono deportati in Gallia dopo la discesa di Carlo Magno in Italia nel
774 dopo aver conquistato Pavia (solo il ducato di Benevento sfugge alla conquista)
ARTE LONGOBARDA
• Con Arte Longobarda si intende l’intera produzione artistica cui si diede corso in Italia durante il
periodo e nel territorio della dominazione longobarda (568→774), con residuale permanenza
nell’Italia meridionale fino al X-XI sec (Langobardia Minor), indipendentemente dall’origine etnica
dei vari artefici, tra l’altro spesso impossibile da definire
Essendo un popolo nomade, non hanno una storia architettonica alle spalle, ma in compenso sono maestri
di arti minori come L’OREFICERIA
→ Interpretazione schematica contrapposta ad esiti molto più raffinati (equilibrio e compostezza
tipici degli elementi romani)
1. Battesimo e incoronazione di Adaloaldo, il quale era già prenotato per trono già da piccolo
2. Protezione dei tesori della corona, la regallia
3. Conversione degli ariani al cristianesimo
→ Nel tesoro di questa chiesa c’è anche la corona ferrea (deve il suo nome al fatto che secondo
tradizione avesse un chiodo della croce al suo interno)
= corona che venne utilizzata per l’incoronazione del Re d’Italia
CHIESE E EDIFICI
• Duomo di San Giovanni Battista a Monza.
• Monastero di Santa Maria in Valle e Tempietto longobardo.
• Chiesa di San Salvatore a Brescia.
• Castelseprio.
• Chiesa di Santa Maria Fuori porta.
• Monastero di Torba.
• Tempietto del Clitunno.
• Chiesa di San Salvatore a Spoleto.
• Chiesa di Santa Sofia.
OPERE
• Si susseguono i 4 califfi che non sono una dinastia, ma sono i 4 califfi “ben ispirati”:
Abu Bakr, Umar, Utham e Ali
• Con l’assassinio di Alì (661) si crea una rottura nel mondo islamico→ scisma
(attuale islamico sciita governa in Iran)
• Con la morte di Alì inizia una vera dinastia formata da Muwayya = gli Omayadi
• Spostando il baricentro dall’Arabia alla Siria + La Mecca rimane la città santa, ma la capitale diventa
Damasco (cuore dell’Oriente Romano) = spostamento strategico
• Nel 750, la dinastia degli Omayadi viene sterminata e prende potere una nuova dinastia gli
Abbasidi, i quali sposteranno la capitale da Damasco a Baghdad
• Gli Abbasidi annientano gli Omayadi + vedevano gli artisti come dei traditori e corrotti quindi gli
artisti sono costretti a scappare e vanno a Cividale del Friuli dove Astolfo gli fa decorare la cappella
palatina
• Il Dominio Bizantino in Sicilia durerà fino al 828 ovvero alla conquista araba
CITTÀ ARABA → impostata sulla Medina = caratterizzata da agglomerato di piccoli vicoli e divisione ben
riconoscibile dei quartieri, il centro della Medina è la Moschea
MOSCHEA DEGLI OMAYADI – DAMASCO
Pianta quadrangolare organizzata intorno ai seguenti ambienti:
1. Cortile = aperto circondato da portici
2. Sala Ipostila = luogo deputato alla preghiera; ipostila = caratterizzata dalla ricchezza di tante
colonne
3. Mihrab = nicchia scavata nella muratura il cui muro guarda alla mecca ed è super decorato
4. Cupola = simbolo della tensione dello spirito verso Dio e dell’unità dell’Islam, fa riferimento alla
Cupola della Roccia a Gerusalemme (luogo da cui secondo la trazione Maometto sarebbe asceso al
cielo)
5. Minareto = Torre della Moschea da cui il Muezzin chiama alla preghiera
ARCHITETTURA ARABA:
Esuberanza decorativa e ricchezza decorativa geometrica→ arte aniconica = non accetta la
rappresentazione della divinità in forma umana→ si sviluppa un ricco repertorio astratto: Vegetale,
Geometrico ed Epigrafico
IMPERO CAROLINGIO
• Carlo Martello (nonno di Carlo Magno) nel 732 fermò l’invasione musulmana (Arabi) di Aquitania
nella battaglia di Poitiers.
└> Questa vittoria è vista come un atto storico e cruciale per la conservazione della cultura
occidentale.
• Oltre alle sue imprese militari, gli viene tradizionalmente attribuito un ruolo fondamentale nello
sviluppo del sistema franco del feudalesimo.
• Al termine del suo regno, Carlo divise la Francia tra i suoi due figli, Carlomanno e Pipino.
└> Quest'ultimo diventò il primo re della dinastia carolingia.
• Il nipote di Carlo Martello, Carlo Magno, espanse il regno dei franchi e diventò il primo imperatore
dell'occidente dalla caduta di Roma.
• Nel Natale del 800 d. C. Carlo Magno viene eletto da Papa Leone III Imperatore dei Romani (Sarà
prima definito Impero carolingio e poi Sacro Romano Impero).
• L’Impero poi finirà dopo la morte di Ludovico il Pio in quanto sarà diviso tra i tre figli maschi di
Ludovico.
• Al trono salì Carlo il Grosso, figlio di Ludovico II il Germanico, anch’esso sostenuto da Giovanni VIII.
• Tuttavia, dopo l’assassinio del papa nel 882 Carlo il Grosso perse il sostegno dell’aristocrazia contro
Normanni e musulmani.
• Dopo la morte di Carlo il Grosso (887) l’ultimo sovrano carolingio, l’eredità imperiale passa nel X
secolo alla dinastia degli Ottoni, in origine duchi di Sassonia
• Dopo Carlo il Grosso ci fu un trentennio di conflitti in cui la corona imperiale fu contesa da dinastie
in qualche modo imparentate alla dinastia carolingia:
- I Guidonidi (Guido e Lamberto)
- I Bosonidi (Ludovico il Cieco)
- Gli Unrochingi (Berengario del Friuli).
• Dopo la morte di Berengario nessuno assunse la corona imperiale fino all’ascesa di Ottone I di
Sassonia.
ARTE CAROLINGIA → Rinascita tra Ottavo e Nono sec L’Impero Romano ad opera di Carlo Magno
└> “Sacro” Romano Impero perché fondato in nome di Dio e comprende:
Germania, Francia e gran parte dell’Italia (strappata ai Longobardi nel 774)
→ l’idea di rinascita è implicita nella restaurazione imperiale
└> esplicito riferimento al mondo classico= recupero culturale di qlc che
si conosce poco (cultura bizantina = unico punto di riferimento)
= L'arte carolingia comprende il periodo dall'VIII al IX secolo, quando si affermò la dinastia dei Pipinidi (da
Pipino di Landen), chiamata poi carolingia in onore di Carlo Magno, sovrano dei Franchi, che fu incoronato
imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Leone III, nella basilica di San Pietro in Vaticano, nella notte
di Natale dell'anno 800.
└> Volontà di creare un linguaggio che possa essere comune in tutto il territorio:
└> RECUPERO volta botte e a crociera→ idea di dare stabilità all’impero anche attraverso le sue strutture
└> Desiderato e ricercato e non ottenuto in maniera letterale perché secoli di incuria avevano lasciato
pochi reperti di testimonianze romane
→ l’anello di congiunzione del mondo occidentale con quello romano è la tradizione bizantina
= realizzazione di opere che in realtà non hanno niente a che vedere con il mondo classico
• Il dominio Longobardo si conclude verso la fine dell’VIII quando i Franchi di Carlo Magno
sconfiggono i Longobardi presso le chiuse di Susa nel 774
• Carlo Magno attua una politica di espansione che porta il Regno dei Franchi ad occupare e
controllare gran parte del territorio Europeo
• Carlo Magno elegge capitale dell’Impero Aquisgrana e qui costruisce un sontuoso palazzo
Imperiale:
→ Oggi rimane solo la cappella palatina, realizzata tra la fine dell’VIII e i primi anni del IX
attribuita all’architetto Oddone da Metz con la collaborazione di Eginardo
(Eginardo = storico; Carlo Magno riunisce nella corte di Aquisgrana l’accademia palatina le migliori
menti del suo regno→ nel tentativo di recuperare il possibile del mondo classico)
- Edificio a pianta centrale: ottagonale all’interno e doppio matroneo a dodici lati all’esterno
- All’interno c’è il nucleo ottagonale con otto pilastri che reggono gli archi su tre livelli e la cupola
ad otto spicchi
- Guardando la parete possiamo osservare un primo livello di archi, degli arconi su due livelli
tagliati da un doppio ordine di colonne
- Al primo livello poi c’è una galleria, percorribile solo dall’imperatore e la sua corte, che
conduceva alla tribuna imperiale → collocata tra le due torri scalari e in asse con l’altare
= simboleggia il rapporto privilegiato tra l’Imperatore e la divinità
Rimando a San Vitale a Ravenna = modello di Riferimento→ Ma purtroppo questa cappella ha ben poco di
classico (tendenza all’horror vacui, la decorazione dicroma bianca e verde) = riprese ideali non reali
• Arti Figurative → Oratorio di Santa Maria Foris Portas = Raffigurazioni naturalistiche:
Rappresentazione della natività che vede la Madonna distesa, partoriente e sofferente con
particolare attenzione ai volumi che richiama le pitture romane, ma anche per il patos e ai
sentimenti
└> Ciò che la rappresenta al meglio sono: Le decorazioni dei codici miniati→ LA MINIATURA
(minium = rosso cinabro utilizzato dagli amanuensi per decorare i libri)
└> Monasteri = centri di diffusione e conservazione culturale in un periodo di de urbanizzazione
• Nel IX Milano è un centro molto importante, in questi anni viene infatti realizzata la prima basilica
di Sant’Ambrogio (quella odierna è stata completamente rifatta dopo il 1000)
→ L’altare di Sant’Ambrogio = decorato con lamine d’oro e di argento, caratterizzato dai due fronti:
1. Fronte verso navata → episodi della vita di Cristo realizzato completamento in foglia d’oro
lavorata a sbalzo + pietre preziose e smalti
2. Fronte verso l’abside → episodi della vita di Sant’Ambrogio, realizzato in lastre d’argento,
parzialmente decorate in oro + pietre preziose e smalti
• Nel 962 Ottone I di Sassonia (figlio di Enrico l’Uccellatore) si fece incoronare imperatore a Roma e
ricostituisce il Sacro Romano Impero che viene detto “germanico “
• Gli seguì Ottone II che non riesce a contenere le ribellioni dei feudatari tedeschi e che morì nel 983.
• Ci fu poi Ottone III di appena tre anni, per cui l’Impero venne tenuto in reggenza dalla madre
Teofane; egli muore a ventidue anni senza eredi
• Il titolo di re d’Italia e imperatore passa quindi a Corrado II detto il Salico della casata di Franconia,
che reggerà l’Impero fino al 1125
ANGILBERTO II
• Angilberto II è stato un arcivescovo franco, a capo dell'arcidiocesi di Milano dal 27 o 28 giugno 824
alla sua morte.
• Angilberto è un uomo molto ambizioso:
1. Costruisce la seconda cattedrale: la cattedrale di Santa Maria Maggiore (sotto la parte centrale
del Duomo attuale).
2. Probabilmente costruisce le 4 chiese degli arcangeli.
3. Lavora molto dentro la chiesa di Sant’Ambrogio.
4. A Civate (alle porte di Lecco) costruisce la grande abbazia di San Calogero a nord-est, a nord-
ovest invece costruisce il San Giorgio di Origgio e l’ultima è la chiesa dei Santi Primo e Feliciano
a Leggiuno. Tutte collegate ai maggior vincoli stradali.
CHIESE E EDIFICI
• La Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
• Cattedrale di Essen.
• Abbazia di Corvey→ WESTWERK
• Basilica dei Santi Pietro e Paolo «Reichenau».
• Chiesa di San Giorgio.
OPERE
• Altare e ciborio.
• Miniatura di Ottone I e Ottone III.
• Antependium di Basilea.
• Situla di Gotofredo.
• Otto imperator.
→ Ottoniana a e carolingia hanno la capacità di mischiare più stili → sfocia nell’ARTE ROMANICA
DINASTIA DI FRANCONIA (salica)
• I suoi esponenti imperiali furono Corrado II, Enrico III, Enrico IV ed Enrico V.
• Il periodo storico dominato da questa dinastia fu caratterizzato dal forte scontro con il papato in
seguito alla cosiddetta lotta per le investiture.
• Con la locuzione lotta per le investiture si fa riferimento allo scontro tra papato e Sacro Romano
Impero che si protrasse dall'ultimo quarto dell'XI secolo fino al 1122 e riguardante il diritto di
investire (cioè di nominare) gli alti ecclesiastici e il papa stesso.
• Agli inizi del 1026 Corrado si recò a Milano, dove l'arcivescovo Ariberto d'Intimiano lo incoronò Re
d'Italia.
• Dopo aver superato l'opposizione di alcune città, raggiunse Roma, dove, il 26 marzo 1027 venne
incoronato Imperatore da Papa Giovanni XIX.
• Nel 1035 a Milano scoppiò una vera e propria rivoluzione, che coinvolse l'arcivescovo e vassalli
maggiori (i capitanei) da una parte, e vassalli minori (i valvassori) dall'altra.
• I feudatari minori si sentivano minacciati dal potere sempre crescente di Ariberto e si ribellarono
• Corrado II, forse chiamato dallo stesso Ariberto, ma convinto che ormai quest'ultimo costituisse un
pericolo per il sovrano, in quanto aveva accentrato nelle proprie mani troppo potere, scese in Italia.
• Dopo essere giunto in Italia Corrado fece incarcerare Ariberto in una fortezza vicino a Piacenza.
• Il gesto di Corrado venne visto come un insulto a Milano, e la solidarietà cittadina ebbe la meglio
= tutte le parti, compresi i valvassori, si riaccostarono all'arcivescovo, che armò la popolazione e
fortificò le mura della città.
• Proprio durante questo assedio, Corrado emise una disposizione cui proprio i minores, aspiravano
= con la Constitutio de feudis (8 maggio 1037) i valvassori ottenevano l'ereditarietà e l'inalienabilità
delle loro terre e dei loro titoli.
• La Constitutio ebbe però l'effetto di compattare la classe dei milites (i nobili sia maiores sia
minores) che si strinsero ancora di più intorno all'arcivescovo, vero garante degli interessi milanesi.
• Nel 1040 Ariberto si riappacificò con Enrico III il Nero, figlio e successore di Corrado II, e ottenne la
revoca della scomunica.
• La riforma della Chiesa dell'XI secolo consistette in una serie di riforme della Chiesa cattolica per
riacquisire il suo prestigio.
└> L'apice di suddetta riforma si ebbe però durante il pontificato di papa Gregorio VII (iniziato nel
1073) il quale, fervente sostenitore del primato papale sopra qualsiasi altro potere, entrò
duramente in conflitto con l'imperatore Enrico IV di Franconia, dando inizio alla lotta per le
investiture.
• Lo scontro ebbe risvolti gravi e inediti, con l'imperatore che arrivò ad ordinare al pontefice di
dimettersi dal proprio ruolo e questi per tutta risposta giunse a scomunicare e deporre il primo.
• Celebre il viaggio che Enrico intraprese nel 1077 per chiedere perdono a Gregorio VII, ospite in quel
tempo della contessa Matilde di Canossa.
• Con il concordato di Worms, Callisto II stabilì delle precise regole in materia di investiture
ecclesiastiche, ponendo quindi fine alla cosiddetta "lotta per le investiture", iniziata oltre trent'anni
prima tra Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV.
• Il sistema politico europea è segnato dallo scontro tra Chiesa e Impero aggravato dallo Scisma
d’Oriente (0 divisione tra cristiano occidentali e orientali)
→ ciò comporta al dilagare della corruzione per garantire i propri interessi
└> Finché Gregorio VII (che combatte la corruzione) nel 1075 crea il Dictatus Papae che sancisce
la supremazia della Chiesa.
• Nasce il Monachesimo cluniacense→ a Cluny dall’abate Berno = riforma religiosa, sociale ed eco
Le chiese Romaniche si sviluppano soprattutto presso gli assi viari, in particolare quelli di pellegrinaggio, ne
abbiamo due principali in Europa:
1. Dalla Francia verso Roma = Francigena o Romea→ i pellegrini la percorrevano per recarsi alla
tomba del primo Papa e per vedere la Veronica ovvero la vera immagine del Cristo
2. Verso Santiago del Compostela = conduce alla sepoltura di San Giacomo Maggiore
└> Si tratta di una infinita possibilità (punti intermedi) di congiunzione tra varie città
└> I pellegrini di nazionalità diverse si spostano tra le varie città e portano a vari scambi culturali
= in questi punti intermediari vengono costruite le Chiese
Elementi caratteristici della Chiesa Romanica:
1. Le facciate:
- A capanna = con due spioventi
- A salienti = con doppi spioventi
- Turrita = delimitata da due torri in facciata
2. Le specchiature Lombarde = archetti pensili, che probabilmente all’inizio servivano come elementi
di scarico poi piano piano si atrofizzano e diventano elementi decorativi
4. Archi a tutto sesto (incrocio di volte a botte crea una volta a crociera) ed archi a sesto acuto
5. Edifici più pesanti che di conseguenza si avvalgono di pilastri o colonne molto grandi
→ Cattedrale di Modena
- Protiro a doppia edicola con leoni stilofori
- Loggia aperta
- Due portali laterali
- Lesene (solo decorative) e paraste (hanno una funzione portante)
- Rosone
- All’esterno notiamo degli enormi contrafforti = per sorreggere la spinta laterale delle volte
Dal X secolo si sviluppano i nuclei urbani→ città medievale = circondata da mura e il fulcro è la Chiesa e la
piazza
└> si assiste all’edificazione di numerose chiese in cui lo spazio viene ripensato in funzione delle nuove
esigenze del clero
- Presbiterio più ampio e spesso sopraelevato
- Recinzioni che dividono lo spazio del clero da quello dei fedeli
- I percorsi interni alla Chiesa e le cripte diventano sempre più vasti
ROMANICO ITALIANO → Area Tosco-Laziale = risveglio architettonico e artistico dopo l’anno 1000
└> tendenze al recupero classicista (inteso tardo-antico, paleocristiano)
• Area Pisana: Volterra, Lucca e Siena, ma anche lungo l’arco del Tirreno→ influenza in Liguria,
Sardegna, Corsica fino alle Baleari → tutte le zone toccate dal commercio pisano
→ Battistero = uniformità stilistica degli arconi + copertura mista (inizialmente era conica poi
nel tredicesimo sec Pisano ha aggiunto la copertura sferica) a pianta circolare con matroneo
circolare che si affaccia sulla fonte battesimale
→ Lucca, Basilica di San Martino: Si riprende l’uso di gallerie una sopra all’altra, qui però
troviamo una maggiore decoratività
└> San Michele: colonne una diversa dall’altra, elementi decorativi plastici attraverso la
dicromia marmorea: vestibolari medievale, animali = Romanico Lucchese
• Area Fiorentina
ARTISTI DEI LAGHI = Maestri comacini (Comaschi: Cum = Con + Machinis = strumentistica
ingegneristica con cui si mette in piedi un’opera→ sapevano gestire molto bene un cantiere)
• Vengono citati per la prima volta nell’antico testo nell’editto di Re Rotari che contiene una legge:
1. Se questi artisti provocano danni con i ponteggi devono risarcire parte del danno
→ Cummachiones: Macchio = socio → tasso alto di elaborazione del diritto societario
(l’Impero Romano conosce molte forme di sociates, il mondo germanico invece no, quindi questa gente era
bravissima a gestire una società)
Qualità:
1. Compresenza delle competenze specifiche → ci voleva una ditta
2. Continuità nel tempo→ sopravvivere alle ingiurie attraverso la successione di persone
└> Inventano un sistema: padrinato artistico = battesimo con come padrino un altro artista, di
un’altra ditta→ stage formativo con la ditta di un’altra famiglia
└> Si creano veri e propri borghi di tutti artisti di cui nel giro di tre generazioni diventano tutti
parenti
3. Ricerca di nuovi mercati in giro per il mondo→ poi tornavano a casa:
- facevano i figli (eredi)
- costruivano la chiesa del villaggio gratuitamente per dimostrare di essere l’artista migliore
della comunità: il prevalente
- andavano in osteria (stube): narravano delle loro varie esperienze = luogo di conoscenza
→ Sono loro i fondatori del romanico lombardo
CHIESE E EDIFICI
• Basilica di San Vincenzo e San Giovanni a Galliano.
• Basilica di san Vincenzo in Prato.
• La Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
• San Nazaro Maggiore a Milano.
• San Celso a Milano.
• Basilica del Santo Sepolcro a Milano.
• Basilica San Pietro ad Agliano.
• San Carpoforo a Como.
• Basilica di San Fedele a Como.
• Basilica di Sant’Abbondio a Como.
• San Giacomo a Spurano di Ossuccio.
• Santa Maria Maddalena di Ossuccio.
• Abbazia di San Pietro al Monte.
• Santa Maria Maggiore a Bergamo.
• San Salvatore a Capo di Ponte.
• Basilica palatina di San Michele a Pavia.
• San Teodoro a Pavia.
• Duomo di Cremona.
• Rotonda di San Lorenzo a Mantova.
• Rocca di Canossa.
• Basilica di San Giulio nell’isola santa di Orta.
• Abbazia di Fruttuaria.
• Cattedrale di Saint-Bénigne a Dijon.
• Abbazia di Cluny.
• Duomo di Modena.
• Abbazia di Nonantola.
• Cattedrale di Parma.
• Cattedrale di San Giorgio a Ferrara.
• Chiesa di San Zeno a Verona.
• San Michele in Val di Susa.
• Cattedrale di San Martino a Lucca.
• Santissima Trinità di Saccargia provincia di Sassari.
• Chiesa San Pietro di Zuri.
• Duomo di Fidenza.
• Battistero di Parma.
• Duomo di San Lorenzo a Genova.
• Piazza dei Miracoli a Pisa.
• Battistero di Firenze.
• Basilica di Sant’Angelo in Formis.
• Basilica di San Nicola a Bari.
• Cattedrale di Trani.
• Cattedrale di Santa Maria Annunziata.
ARTE COSMATESCA
• Abside di San Clemente.
• Pavimento in stile Cosmati del Duomo di Terraccina.
• Chiostro a San Giovanni in Laterano.
• Chiostro di San Paolo fuori le mura.
• Pulpito di Ravello.
OPERE
• Il Cristo stante e gli affreschi a Galliano.
• Evangelario di Ariberto.
• Il crocefisso di Ariberto.
• La Pace di Chiavenna.
• Affreschi chiesa di Sant’Orso ad Aosta.
• Affreschi nel battistero di Novara.
• Ciclo dell’apocalisse, Gerusalemme celeste e ciborio a Civate.
• Calco di decoro a Pavia.
• Pulpito nella basilica di San Giulio.
• Miniature della rifondazione di Modena.
• Rilievi sulla facciata del duomo di Modena.
• Portale maggiore della cattedrale di Parma.
• Il lunettone di San Zeno a Verona.
• Sculture duomo di Fidenza.
• Sculture battistero di Parma.
• Madonna di Fontevivo.
• Statua di Oldrado da Tresseno.
• Statue duomo di Genova.
• Pulpito di maestro Guglielmo a Pisa.
• Interni battistero di Firenze.
• Interno Sant’Angelo in Formis.
• Pavimento cattedrale di Santa Maria Annunziata.
ARTISTI
• Guglielmo da Volpiano (962-1031): pulpito si San Giulio, abbazia di Fruttuaria.
• Lanfranco (XI secolo- XII secolo): duomo di Modena.
• Wiligelmo (XI secolo- XII secolo): sculture duomo di Modena.
• Benedetto Antelami (1150-1230): scultore e architetto cattedrale di Parma, duomo di Fidenza,
battistero di Parma, sculture del battistero, Madonna di Fontevivo.
• Niccolò (XII secolo): cattedrale di San Giorgio a Ferrara, chiesa di San Zeno a Verona, San Michele in
Val di Susa.
MONDO CELTICO
• Mondo celtico romanizzato in Britannia + Mondo celtico non romanizzato in Irlanda e Scozia.
• Questa situazione muta nel quinto secolo quando Irlanda inizia una cristianizzazione.
└> La cristianizzazione dell’Irlanda porta fino ad oggi esempi di arte classica.
• Dalla fine dell’VIII secolo arriverà una nuova ondata da est: i Normanni, (York capitale britanna
vichinga).
ARTE CELTICA = in contemporanea al fenomeno del romanico italiano, gli archeologi generalmente
usano "celtico" per riferirsi alla cultura dell'età del ferro europea dal 1000 a.C. circa in poi, fino alla
conquista da parte dell'Impero Romano della maggior parte del territorio interessato.
• L'arte celtica antica si estende in Gran Bretagna fino al 150 d.C. circa
• L'Arte altomedievale della Gran Bretagna e dell'Irlanda, con i suoi capolavori quali il Libro di
Kells, è ciò che la maggior parte del pubblico oggi considera come "arte celtica" (spec. per il mondo
anglosassone) ma si tratta in realtà della c.d. "Arte insulare".
• Questa è la parte più nota ma non certo l'unica dell'arte celtica dell'alto medioevo ed
include anche l'arte dei Pitti di Scozia, una popolazione non celtica.
• Tipicamente, l'arte celtica è ornamentale, evita le linee rette e usa solo occasionalmente la
simmetria, senza l'imitazione della natura centrale nella tradizione classica, che spesso coinvolge un
simbolismo complesso.
• L'arte celtica ha utilizzato una varietà di stili e ha mostrato influenze di altre culture nei loro
nodi, spirali, motivi chiave, lettere, zoomorfi, forme vegetali e figure umane.
OPERE E CHIESE
• Elmo di Sutton Hoo.
• Libro di Durrow.
• Evangelario di Lindisfarne.
• Libro di Kells.
• Calice di Ardagh Hoard.
• Iona, isola santa.
• Monastero di Clonmacnoise.
I VICHINGHI – NORRENI
• I Vichinghi credevano nei loro dèi = difficoltà nella cristianizzazione → saccheggiano per distruggere
i luoghi di altre religioni.
• Questi popoli si evolvono tra il VI e l’VIII sec d.C. secondo modalità che si codificano nella tipologia
del villaggio = La conformazione del territorio un fiordo, un villaggio, un porto, una valle dietro
stante.
• Gorm il Vecchio, cerca di mettere insieme la Jutland e le due grandi isole: isole di Roskilde e l’isola
su cui il vescovo Absalon fonda Copenaghen, Diodense.
• Più una quarta parte la Scania (ora Svezia) da Malmo alla cattedrale di Lund fatta dagli artisti dei
laghi, cuore della chiesa danese.
• Poi abbiamo la Norvegia, la costa più la grande ansa a U della penisola meridionale, la partizione è
doppia, le valli interne sono spesso separate dalle catene montuose e i fiordi sono raggiungibili via
mare ma autonoma.
└> Sono questi i territori dei norvegesi che con la loro bravura come pirati darà il nome di
Norreni a tutti i popoli scandinavi.
• Infine, la Svezia che invece è a evidenza l’unione dei due popoli, tra gli svedesi a sud e i goti che
abitavano nella zona centrale tra Stoccolma e i grandi laghi.
→ Questo è il mondo germanico, i tre grandi poli di quelli che saranno la Danimarca, la Norvegia, la Svezia.
• Mentre in Danimarca si può parlare di stato, in Svezia l’operazione è più lenta e ancora più lenta in
Norvegia.
└> Basti dire che dopo la grande attività unificatrice di Harald I detto Bellachioma nel IX sec. la
Norvegia riesplode nelle faide e solo con i grandi re dell’XI secolo Erik e Harald la Norvegia
riconquista l’unità. → Erik (il Santo, ascia di sangue) ha evangelizzato la Norvegia e Harald
(dallo spietato giudizio), fondatore di Oslo.
• In Scandinavia abbiamo queste popolazioni nord germaniche Svedesi, Norvegesi e Danesi. Poi
abbiamo un popolo ugrofinnico i Finni che occupano la parte meridionale dell’attuale Finlandia. E
poi ci sono gli inuit gli eschimesi, che occupano una zona più ampia di oggi per due ragioni:
1. Il clima→ si crede ci sia stata una piccola glaciazione nell’VIII e nel XVII sec. Della seconda
sappiamo che a Parigi i preti dicevano messa e dovevano stare attenti a non far congelare il
vino. Una cosa del genere è successa tra VIII e IX.
└> Questo ha voluto dire che da Uppsala in su era terra degli eschimesi e quindi erano molto più
diffusa e poi saranno i vichinghi a ricacciarli in su.
• Nel XII e XIII secolo la periferia del mondo vichingo (l’Islanda) conobbe una straordinaria fioritura di
letteratura scritta, se oggi l’abbiamo lo dobbiamo agli islandesi.
• L’VIII il IX, X e XI secolo le grandi invasioni e la codificazione dei regni→ Il passaggio da villaggio a
realtà più grosse, erroneamente contee.
• In questa complessa civiltà uno dei pochissimi luoghi panvichinghi è il grande tempio di Uppsala.
└> Uppsala era una delle capitali del Regno di Svezia, ma soprattutto era la sede del grande
santuario di Frey.
• Frey era venerato a Uppsala, ogni 9 anni si faceva un sacrificio per specie dove era conservata una
statua di Frey, alta dieci metri, dove ogni anno veniva cambiata la parte più importante del suo
corpo (il pene).
└> Ogni anno un abete nuovo (albero di Natale è il pene di Frey, combinato con Yggdrasil il
grande frassino che unisce mondo degli dèi al mondo degli uomini, la festa di Holle, che
viene cristianizzata nella festa del Natale).
→ Dopodiché si desemantizza e diventa un oggetto dove la coincidenza delle grandi feste invernali
vichinghe con il Natale, favorisce l’utilizzo natalizio.
→ Queste tre grandi etnie: germaniche (svedesi, norvegesi, danesi), finlandesi ed eschimesi sono i popoli
che abitano la penisola scandinava.
ARTE NORRENA si tratta di un'arte che ha molto in comune sia con l'arte tardo-antica e quindi con
quella romano-barbarica che con quella cosiddetta celtica coeva, sviluppatasi nell'arcipelago britannico.
La Scandinavia ha sempre avuto forti legami artistici con il resto del mondo germanico e quindi anche con i
territori controllati (politicamente, culturalmente e quindi anche artisticamente) da Roma.
Inoltre, durante l'epoca vichinga, gli Scandinavi entrarono in stretto contatto con gli altri popoli del Nord
Europa e dell'Eurasia (soprattutto settentrionale): Celti, Ugro-Finni, Slavi, Turchi, Iranici, ecc.
Quindi i manufatti di arte vichinga possono spesso esser scambiati per manufatti di arte celtica, arte anglo-
sassone, arte iberno-anglo-sassone, ecc.).
• Nell’XI sec. nella Normandia ci sono due grandi movimenti, (primogenitura maschile), un gruppo di
fratelli gli Hauteville partono dalla Normandia e vanno in pellegrinaggio a San Michele sul Gargano
e arrivati si accorgono della situazione italiana, gli staterelli derivanti dal ducato di Benevento e i
domini bizantini e gli Arabi in Sicilia che si fanno guerra.
• Personaggi carismatici come Roberto il Guiscardo e Ruggero il Gran Conte conquistano l’intera Italia
meridionale dando origine all’arte Normanna specialmente in Sicilia.
• Dall’altro lato sempre nell’XI Guglielmo attraversa la Manica e arriva in Inghilterra e fonda
l’Inghilterra Normanna, cioè l’Inghilterra Wessex con capitale Winchester che controlla gli antichi
domini anglosassoni e celtici e darà origine alla dinastia reale.
→La civiltà europea del X si trova a che fare con tre fenomeni permanenti di pirateria: la pirateria
vichinga da Nord, la pirateria araba, i Saraceni, da Sud, e la pirateria slava da est.
OPERA E CHIESE
• Testa di animale su una drakkar.
• Chiesa di Holle.
NORMANNI = Vichinghi di origine Danese o Norvegese che nel 911 si insediano stabilmente nella Francia
Settentrionale (prende da loro in nome di Normandia).
• Il popolo Normanno una volta ottenuta la terra vi si insedia stabilmente, si converte al
Cristianesimo e adotta il sistema feudale
└> Si arruolano come mercenari, per i signori locali in contrasto con il potere bizantino
└> Iniziano ad acquisire dei feudi = Nel 1043, sotto la guida di Guglielmo d’Altavilla,
ottengono anche il feudo di Melfi, strappato ai bizantini
→ In pochi anni guidati da Roberto in Guiscardo i Normanni conquistano gran parte dell’Italia meridionale
ponendo fine al dominio secolare dei bizantini nella regione
• Papa Leone IX, allarmato dalle conquiste normanne, organizza una spedizione militare per arginarle
└> Sconfitto nella battaglia di Cividale (1053) in Puglia è costretto ad intavolare una politica di
alleanza
= 1059 accordi di Melfi tenuti da Ildebrando di Soana, Roberto il Guiscardo e Niccolò II
• Grazie all’alleanza con i Normanni la Chiesa si libera dalla presenza dei Bizantini
(perché dopo lo scisma d’Oriente non sono più sottoposti alla sua autorità spirituale)
└> + trova una sponda politica e militare nel conflitto contro l’Impero che si stava inasprendo
sempre di più a causa della lotta per le investiture
• In questo modo gli Altavilla (diventati conti di Puglia, Calabria e Sicilia) unificano sotto il loro
governo tutto il territorio del mezzogiorno, e avviano la conquista della Sicilia
• Approfittando delle ribellioni di alcuni signori locali contro l’amministrazione araba, il fratello di
Roberto il Guiscardo, ovvero Ruggiero d’Altavilla, sbarca in Sicilia nel 1061 e in trent’anni riesce a
cacciare i saraceni dall’isola
• Nel 1130 Ruggiero II riunifica i territori normanni del meridione e quelli siciliani → Re di Sicilia
└> Stabilisce la sua corte a Palermo e nel 1039 conquista anche Napoli
→ Con l’unificazione dell’Italia Meridionale (Re) i Normanni danno vita ad un potere politico centralizzato
└> Prima di loro il sud d’Italia aveva subito un forte frazionamento dei centri di potere =
- Domini Longobardi
- Domini Bizantini
- Città libere governate dai propri magistrati che solo nominalmente rispondevano
all’Imperatore d’Oriente
- Dal IX sec gli Arabi avevano conquistato la Sicilia sottraendola ai Bizantini
• Il governo Normanno risponde di un sistema feudale centralizzato e ciò permette uniformità nella
gestione del regno
└> ciò rende impossibile lo sviluppo dei comuni tipici del Nord Italia
• I normanni adottano una politica di tolleranza nei confronti delle varie culture che convivono sotto
il loro dominio (latini, greci, longobardi, ebrei e arabi) che possono infatti conservare i loro costumi
e il loro credo religioso
└> I Re Normanni si circondato degli esponenti illustri delle varie culture integrandoli nella gestione del
potere
→ Il Regno Normanno diventa centrale negli scambi commerciali e culturali del mediterraneo
= garantiscono un periodo di florida crescita del regno
ARTE NORMANNA
• L'arte normanna si sviluppò in Sicilia durante il periodo della dominazione dei Normanni
└> che avevano sostituito gli arabi a partire dal 1060, per farne dal 1130 un Regno
└> passerà poi nelle mani alla dinastia sveva nel 1198, con Federico II.
• L'ARCHITETTURA normanna è uno stile architettonico che rientra nel più ampio alveo del romanico
e che venne sviluppato dai Normanni nelle varie terre su cui estesero il loro dominio nell'XI e XII
• I manufatti costruiti in questo stile comprendono sia architetture religiose che militari e civili e sono
caratterizzati dall'uso dell'arco a tutto sesto, in seguito ogivale e da proporzioni che li rendono
particolarmente massicci in confronto alle altre varianti regionali del romanico.
• Negli stessi anni, col dominio degli Altavilla in Sicilia, lo stile normanno si sviluppò anche in
quell'area, subendo influenze bizantine e saracene, che rientrano in quella che è detta architettura
arabo-normanna.
CHIESE E EDIFICI
• Chiesa Incompiuta di Venosa.
• Complesso di San Giovanni degli Eremiti a Palermo.
• Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (Martorana) a Palermo.
• Chiesa di San Cataldo a Palermo.
• Palazzo dei Normanni a Palermo.
• Chiesa di Cefalù.
• Castello di Zisa.
• Cattedrale di Monreale.
OPERE
• Cappella palatina, controfacciata e trono del Palazzo Normanno a Palermo.
• Sala di re Ruggero.
• Mantello di Ruggero II.
• Cristo pantocratico a Cefalù.
• Mosaico di Guglielmo II.
ARTE BIZANTINA
• Si parla di periodo bizantino intorno al V secolo, quando l’Impero Romano si scinde in due parti:
- Oriente = capitale Bisanzio (Istanbul)
- Occidente = capitale Ravenna (402)
• Bisanzio inizia la sua vita come città romana e diventa baricentro d’Oriente
• Dopo Giustiniano le invasioni dei longobardi e degli arabi fanno nascere l’impero romano d’oriente
└> Gli arabi conquistano Nord Africa, Medio Oriente, Cartagine, Alessandria d’Egitto, Antioca e
Gerusalemme→ Bisanzio sopravvive.
• Bisanzio si trova a fronteggiare un altro problema = i bulgari
└> Arrivano dall’Asia centrale
ARCHITETTURA
• Gli edifici Bizantini sono prettamente spogli esternamente (spesso solo mattoni cotti)
└> ma molto ricchi all’interno → idea legata alla religione Cristiana: uomo = semplice all’esterno,
ma ricco nell’animo
• Spesso viene utilizzata la pianta centrale = Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna
• Capitello in gusto bizantino: Pulvino = a forma di tronco di piramide rovesciata
└> sopra al pulvino molto decorato VS colonne semplici
└> Si concentra nell’abside e nel presbiterio = cioè il luogo dove l’accesso era consentito solo ai
presbiteri ovvero i Preti, per la celebrazione della liturgia
I due riquadri a mosaico ai lati dell’altare = Il corte dell’Imperatore Giustiniano e di sua moglie Teodora
• Le figure sono ieratiche = composte, immobili + volti simili tranne Giustiniano, il vescovo e il
dignitario di corte centrale
• Particolarità: hanno le aureole anche se non sono santi + dignitario che sposta la tenda e fa vedere
la fontana = la porta per il regno dei cieli
• Curiosità: Giustiniano e la sua corte sono rappresentati in uno spazio di luce dorata, mentre il
corteo dell’Imperatrice è collocato tra elementi che suggeriscono uno spazio più reale
└> Alle sue spalle si intravede o una sala del trono (= l’Imperatrice nell’atto di uscire dalla sala del
trono del suo palazzo, seguita dalle dame mentre un dignitario le apre la porta scostando la
tenda) o il nartece stesse di San Vitale (= sfondo delle due absidi mentre si appresta ad entrare)
• Dettagli che danno impressione di movimento =
- Nel corteo di Giustiniano le braccia orizzontali dei personaggi suggeriscono come frecce uno
spostamento a destra
- Nel corteo di Teodora gli assi inclinati delle figure suggeriscono un movimento verso sinistra
che culmina nel gesto del funzionario che apre la tenda
• La funzione dei mosaici di Giustiniano e Teodora = essi sono rappresentanti del potere politico e di
conseguenza sono rappresentati mentre portano il calice e la patena (due oggetti che vengono
portati all’altare durante la celebrazione della messa)
└> I riquadri nella zona absidale = portano le loro offerte direttamente a Cristo rappr nel catino
→ Con questa rappresentazione si voleva suggellare l’accordo tra i rappresentanti del potere politico e
religioso, Giustiniano e Massimiano, accomunati dalla stessa sottomissione a Cristo
GOTICO CAPETINGIO
Caratteristiche del gotico francese capetingio:
• Uso sistematico dell’arco a ogiva (due archi di sostegno, i costoloni, che si vanno ad incrociare nel
punto della chiave di volta) con la conseguente possibilità di uno sviluppo verticale
• Il sostegno con archi rampanti esterni + La presenza di guglie decorative
• Presenza massiccia di vetrate, penetrava molta luce = sinonimo di luce divina
• Arco a tutto sesto sostituito l’arco a sesto acuto = per enfatizzare l’altezza
→ Esempi di gotico capetingio lo troviamo appunto nell’abbazia di Saint-Denis, dove vediamo lo sviluppo
dell’arte di fare vetrate; il rosone; le due torri; dentro il coro a deambulatorio
→ Questo stile si ripercuote anche in altre cattedrali e chiese francesi come Notre Dame de Paris, la
cattedrale di Reims e la cattedrale di Chatres.
CHIESE E OPERE:
• Vetrata di Suger.
• Saint-Denis a Parigi.
• Notre-Dame de Paris.
• Cattedrale di Reims.
• Cattedrale di Chatres.
GOTICO CISTERCENSE = Frutto di una grande riforma benedettina nella abbazia di Citeaux
Si denomina architettura cistercense quella sviluppata dai monaci cistercensi nella costruzione delle loro
abbazie a partire dal XII secolo, momento dell'espansione iniziale di questo ordine religioso.
└> L'ordine cistercense nacque come riforma di quello cluniacense, con il desiderio di eliminare tutto il
peso che esercitavano nella vita temporale.
└> L'ordine sarebbe stato vittima del difetto che aveva censurato in origine = terminato in ricchezza
• La sua figura decisiva fu Bernardo di Chiaravalle.
└> Pianificò e diresse il disegno iniziale (Chiaravalle II, a partire dal 1135), influì sul programma
dell'ordine e partecipò attivamente alla costruzione di nuove abbazie.
CHIESE E OPERE:
• Abbazia di Fossanova.
• Abbazia di Chiaravalle.
GOTICO FRANCESCANO
L’ordine francescano divenne in Italia mezzo di diffusione di uno stile gotico alquanto originale
• Adottò nuovamente la copertura a capriate lignee, invece delle volte a crociera costolonate
└> scelta originata dalla precisa volontà di proporre un’architettura «povera», in linea con i
concetti di povertà materiale su cui si è sempre fondato l’insegnamento francescano
→ San Francesco viene quasi sempre rappresentato nell’iconografia tradizionale nell’atto di predicare agli
animali o con le stigmate.
• Le prime costruzioni in gotico francescano furono quelle legate a San Francesco e alle Clarisse,
come la chiesa di San Damiano fondata da Chiara d’Assisi fondatrice appunto delle Clarisse.
• Altri edifici strettamente legati al santo sono la Porziuncola e la cappella del Transito.
• La basilica di San Francesco d’Assisi
• Infine, abbiamo la basilica di Santa Chiara.
CHIESE E OPERE:
• Santuario di San Damiano.
• Porziuncola.
• Cappella del transito.
• Basilica di San Francesco d’Assisi.
• Basilica di Santa Chiara.
SCULTURA:
• Mentre per quel che riguarda la scultura abbiamo il busto di Barletta, rovinato dagli angioini.
• Per quel che riguarda la scultura abbiamo alcuni esempi come il busto di Pier delle Vigne e la testa
di Giove.
• Infine, abbiamo il sarcofago di Federico.
ARCHITETTURA:
• Federico decide di porre il baricentro del suo potere nel continente; infatti, il palazzo reale lo
troviamo a Foggia e a Lucerna troviamo un castello dove Federico teneva la sua guardia.
• Un altro castello federiciano è quello di Gioia del Colle.
• A Capua sappiamo ci fosse la porta delle due torri, non pervenuta a oggi.
• E l’ultimo grande capolavoro architettonico federiciano è quello di Castel del Monte.
CHIESE E OPERE:
• Exultet di Salerno.
• De arte venandi cus avibus.
• Busto di Barletta.
• Palazzo reale a Foggia.
• Castello di Lucera.
• Gioia del Colle.
• Castel del Monte.
• Porta delle due torri a Capua.
• Busto di Pier delle Vigne.
• Testa di Giove.
• Sarcofago di Federico II.
GOTICO PISANO – SCUOLA PISANA
Dopo il tracollo del mondo svevo, Nicola da Bari si trasferisce a Pisa dove diventa NICOLA PISANO e dà origine
al gotico pisano con chiari riferimenti alle sculture di Castel del Monte
• Nicola lavora al rilievo del lunettone della chiesa di San Martino a Lucca.
└> Dopo il prestigio ottenuto da questo lavoro si trasferisce a Pisa dove esegue il pulpito del
battistero e completa l’esterno del battistero.
• Dal 1264 al 1267 si sposta a Bologna dove esegue la tomba di San Domenico su commissione dei
domenicani.
• Nello stesso periodo la sua impresa, supervisionata da suo figlio Giovanni, si occupa del pulpito del
duomo di Siena (tra l’84 e il 97)
• Infine, la sua ultima grande opera dal 1275 a 1278 è data dalle formelle della fontana maggiore di
Perugia.
GIOVANNI PISANO
• Giovanni si occupa del duomo di Siena tra l’84 e il 97
• Una delle sculture più notevoli è la Maria di Mosè facente parte di un ciclo mai completato.
• Giovanni esegue altri due pulpiti: il pulpito di Sant’Andrea a Pistoia e il pulpito nella cattedrale di
Pisa.
• Altre sculture attribuite a Giovanni sono la Madonna con Bambino e Margherita di Bramante.
ARNOLFO DI CAMBIO
• Arnolfo esegue il ritratto di Carlo d’Angiò con il sovrano ancora in vita, uno dei pochi esempi dopo
quelli di Federico II e di Clemente IV.
• Lavora al mausoleo di Adriano V, e alla fontana degli assetati di cui abbiamo solo alcuni frammenti
(1277-1281).
• Si occupa del mausoleo del cardinale De Braye e del ciborio di San Paolo fuori le mura.
• Altro ciborio a cui si dedica è quello di Santa Cecilia in Trastevere.
• Sempre a Roma esegue il monumento funebre di Annibaldi e il Presepe.
• Altro mausoleo è quello di Bonifacio VIII.
• A San Pietro in Vaticano troviamo la statua bronzea di San Pietro.
• Abbiamo rinvenuto un documento che attesta il pagamento ad Arnolfo per la costruzione della
cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze di cui abbiamo alcune sculture, celebre la statua di
Bonifacio VIII.
• Ultima opera è la basilica di Santa Croce a Firenze.
TINO DA CAMAINO
Giovanni Pisano ebbe Camaino come allievo, ma più importante fu il figlio, Tino da Camaino che eseguirà il
mausoleo di Enrico VII.
Dopo la morte di Tino 1337 le redini della scuola pisana saranno prese da Giovanni di Balduccio che
lavorerà molto a Milano.
GOTICO ANTELAMICO
Dopo Benedetto Antelami la sua cultura mutatasi in gotico si diffonde nella basilica di Sant’Andrea a
Vercelli.
Questa cultura si diffonde nella Pianura Padana e se un estremo è l’operazione vercellese l’altro estremo è
l’abbazia mercuriale di Forlì dove troviamo la prima fase della lavorazione del MAESTRO DEL CICLO DEI
MESI, probabilmente allievo o seguace di Antelami, la cui opera più illustre è il ciclo dei mesi del Duomo di
Ferrara.
• Dagli anni 40 viene affrescato il monastero dei quattro angeli coronati sotto Innocenzo IV, ultimo
papa federiciano.
• Papa Gregorio muore e diventa papa Niccolò III Orsini (Orsini = antica e importante famiglia romana)
• Sotto Niccolò III verrà affrescato il Santa Sanctorum dal MAESTRO DEL SANCTA SANCTORUM,
capostipite della ditta che sfornerà i tre grandissimi artisti romani:
1. CAVALLINI = il più bravo: affreschi e mosaici a Santa Cecilia in Trastevere; ciclo di affreschi
nella parte inferiore della basilica superiore di Assisi; Bacio di Giuda
2. RUSUTI: affresco al Palazzo Senatorio; Nozze di Cana
3. TORRITI: mosaico in San Giovanni Laterano; Sinopia di Torriti; Storie del Nuovo
Testamento basilica di San Francesco; Ciclo a mosaico a Santa Maria Maggiore a Roma
• INSIEME: anni ‘80 affreschi nella basilica superiore di Assisi / RUSUTI & TORRITI: La Madonna
SCUOLA FIORENTINA:
CIMABUE
• In parallelo alla scuola romana negli anni 70 abbiamo l’affermazione di Bencivelli di Giuseppi detto
Cenni di Pepo, ovvero, Cimabue.
• Cimabue nacque a Firenze e si occupa dei crocifissi di San Domenico ad Arezzo, e la basilica di
Santa Croce a Firenze.
• Cimabue eccelle nelle maestà di cui abbiamo molti esempi.
• Cimabue è l’artista della figura di San Francesco come lo conosciamo oggi e di alcuni affreschi ad
Assisi.
• Una cosa importante da notare è che Cimabue, che è fiorentino, viene assunto a Pisa per occuparsi
del mosaico del duomo di Pisa.
CORRENTE SENESE:
Alle correnti pisana, umbra, fiorentina e romana si affianca un’altra, la corrente senese. Il cui primo
esponente è Guido da Siena.
La vera rivoluzione dell’arte senese è rappresentata dagli affreschi nella cripta del duomo, probabilmente
del maestro Duccio
SIMONE MARTINI
Allievo di Duccio fu Simone Martini che oltre a realizzare degli affreschi nel duomo di Siena, sarà anche
artefice della cappella di San Martino ad Assisi.
(La dinastia angioina fondata nel 1266 da Carlo I D’angio, poi Carlo II, alla sua morte avrebbe dovuto
succedergli suo figlio Ludovico che aveva però rinunciato al trono per farsi frate francescano, diventa
arcivescovo di Tolosa e muore giovane assistendo gli appestati. Sul trono, quindi, sale suo fratello minore
Roberto D’angio.)
└> Martini realizza l’incoronazione di Roberto d’Angiò da parte di Ludovico di Tolosa.
• Dopo Assisi e Napoli, Martini torna a Siena e realizza il polittico di Santa Caterina e il Beato
Agostino Novello.
• Nel palazzo pubblico di Siena Simone effigia l’affresco a Guidoriccio da Fogliano 1328.
• Altro capolavoro a Siena è Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita.
• Tra il 1335 e il 1336, Simone partì per Avignone, alla corte di Benedetto XII.
• Una delle prime opere del periodo avignonese fu il Polittico Orsini.
• Ad Avignone Simone Martini eseguì anche degli affreschi per la cattedrale di Notre-Dame des Doms
di Avignone, su commissione del cardinale Jacopo Stefaneschi.
MATTEO GIOVANETTI
Oltre a Martini, altri artisti di cui abbiamo traccia ad Avignone sono: il maestro del codice di San Giorgio e
Matteo Giovannetti.
Del primo abbiamo tracce del codice, mentre di Giovannetti abbiamo tracce a Santa Maria Nuova a
Viterbo e poi abbiamo gli affreschi nelle sale di Avignone.
Affresca la sala del papa e del cervo + Realizza la cappella di San Marziale e di San Giovanni.
Altri affreschi li ritroviamo nella certosa di Notre-Dame-du-val-de-Bénédiction.
COMO E DINTORNI
• Como entra nell’orbita dei Visconti dal 1338 e nel 1341 = viene realizzato un ciclo di affreschi a
Sant’Abbondio.
• Como entra nell’orbita dei Visconti dal 1338 e nel 1341 viene realizzato un ciclo di affreschi a
Sant’Abbondio. Quest’ultimo realizza anche gli affreschi al Castel di San Pietro.
• Il committente di Sant’Abbondio, dei santi Cosma e Damiano e castel Pietro è Bonifacio
Boccabadati, vescovo di Como, che oltre a farsi fare una lapide a Sant’Abbondio ne fa realizzare
un’altra alla cattedrale di San Lorenzo a Lugano.
GIOVANNI DA MILANO
Nel 300 si ha una rivoluzione nel gotico che s’impronta a Como e con Giovanni da Milano.
• Giovanni lavora a Firenze a Milano.
└> A Firenze lascia il polittico di Ognissanti e un ciclo dedicato a Santa Caterina e Gioacchino a
Santa Croce
→ Qui gli succede ANDREA DA FIRENZE che realizza degli affreschi nel suo stile a Santa Novella.
• Nel 1354 realizza il polittico con Madonna e santi a Prato, lavora a San Marco a Milano e a San
Lorenzo, lavora a un ciclo di affreschi all’abbazia di San Pietro e Paolo a Viboldone.
• Dopo questi lavori iniziano gli oratori viscontei, come l’oratorio di Santo Stefano a Lissone e
l'Oratorio a Sant’Ambrogio e Caterina a Mocchirolo.
• Altro oratorio visconteo è quello di Albizzate. L’oratorio di Solaro è di fine ‘300.
• Ed è in questo periodo che ci ricongiungiamo con l’attività campionese.
MILANO E DINTORNI
L’attività dei maestri campionesi a Milano inizia a inizio Duecento.
Rilievi sulla porta romana, il ciclo di affreschi di San Lorenzo. Nel Canton Ticino troviamo il ciclo degli apostoli
del maestro di Rovio. A Sant’Ambrogio abbiamo un unico pilastro affrescato di quel periodo e la tomba di
Guglielmo Cotta. Abbiamo gli affreschi del Santo Sepolcro a Milano e l’abbazia di Morimondo con decorazioni
floreali simili al Santo Sepolcro. Alla Rocca di Angera troviamo un ciclo di affreschi lombardi.
Il crocifisso della basilica di Sant’Eustorgio e gli affreschi di San Giovanni in Conca.
In contemporanea abbiamo il Maestro di Como che lavora a San Fedele e il Maestro di Santa Faustina e
Liberata. La torre di Massimiano e l’abbazia di Casorezzo. Sant’Eustorgio, chiesetta di Mamete, gli affreschi
di Chiaravalle. Abbiamo il Maestro di Fissiraga che esegue la tomba di Fissiraga che lavora anche al battistero
di Varese. San Bassiano e San Gottardo, l’abbazia di Chiaravalle.
GIOVANNI DA CAMPIONE: Protiro di Santa Maria Maggiore e il battistero di fronte; Monumenti funebri
dei della Scala
MASO DI BIANCO: la cappella di San Silvestro; la cappella Bardi di Vernio nella basilica francescana di Santa
Croce a Firenze
• Uno degli esponenti dopo Giotto che avrebbe potuto dare molto all’arte italiana è Maso di Banco,
che purtroppo muore a causa della peste nera del 1348-1349.
I FRATELLI CIONE
• Nel periodo della peste vengono fuori quattro fratelli di cui solo tre degni di nota:
1. Andrea di Cione (detto l’Orcagna): polittico nella cappella Strozzi; rosone del duomo di
Orvieto
2. Nardo di Cione, Matteo: affresco del trionfo della morte a Santa Croce a Firenze; il paradiso
della Vergine nella cappella Strozzi
ENTRAMBI: tabernacolo di Orsa San Michele
3. Jacopo di Cione: trittico e una Madonna con bambino
SPINELLO ARETINO→ Esiste un primo giottismo stroncato dalla peste e un neo giottismo che inizia con gli
Orcagna e termina con Spinello Arentino.
GIUSTO DEI MENABUOI→ crea un GIOTTISMO PADOVANO: lavora all’abbazia di Viboldone; Affresca il
battistero di Padova; basilica di Sant’Antonio Padova
BUONAMICO BUFFALMACCO: Si occupa di parecchi cicli apocalittici, a Parma e nel campo santo
monumentale di Pisa.
GUARIENTO ARPO: Reggia carrarese; cappella di San Giorgio annessa alla basilica di Padova
Artisti di questa corrente sono Pietro da Rimini, Giovanni Baronzio, Giovanni da Rimini e i fratelli Giuliano
e Zangolo.
Di questa scuola abbiamo gli affreschi nel Pieve di San Pietro in Silvis, cappella di San Nicola ad Assisi e
l’abbazia di Pomposa.
TOMMASO DA MODENA (Allievo di Vitale): Ciclo di Sant'Orsola nella chiesa di Santa Margherita degli Eremitani;
affresco dei quaranta domenicani seduti
TARDO GOTICO (secondo 300 e primo 400) PRAGA
• Il tardo gotico è pluricentrico, il primo mondo è il mondo francese = Come il manoscritto delle ore
del duca di Berry, arazzo a Parigi, pala al Louvre.
• A Colonia è attivo STEFAN LOCHNER dove realizza una adorazione dei Magi.
• Capitale Praga, da ricordare Enrico VII, imperatore amico di Dante, morto avvelenato e sepolto nel
mausoleo che TINO DI CAMAINO gli realizza nel duomo di Pisa.
└> Enrico aveva avuto un figlio, Giovanni, che era un grande capo militare del 300, ma purtroppo
diventò cieco
└> Prima di diventare cieco aveva sposato erede al trono di Boemia per cui suo figlio Carlo diventa
Re di Boemia e Sacro Romano Imperatore e fa di Praga la sua capitale e città meravigliosa.
• Praga è una città per un terzo gotica, per un terzo barocca, per un terzo liberty per cui questa grande
stagione che va dalla metà del 300 alla metà del 900; in questi 600 anni Praga è diventata una città
meravigliosa.
└> C’è la grande Praga gotica del secondo 300, c’è la Praga barocca che gli artisti dei laghi realizzano
nel 600 e c’è la grande Praga ecclettica e liberty.
└> Cattedrale di san Vito che è un capolavoro gotico oltre al ponte Carlo, che unisce le due rive
della moldava e il Castello di Karlstejn
• Quando muore Carlo, il figlio, Venceslao (Imperatore di Boemia) nomina Giangaleazzo Visconti duca
di Milano
└> Giangaleazzo mantiene un rapporto stretto con l’Impero che l’aveva nominato duca cioè Praga
= Praga-Milano: Duomo di Praga gemello a quello di Milano.
GIANGALEAZZO VISCONTI
• Giangaleazzo alla morte del padre, Galeazzo II, diventa padrone di metà dei domini della casa; l’altra
metà era di suo zio Bernabò
└> Risolve il problema ammazzando Bernabò → diventa padrone della Lombardia.
• Con una serie di conquiste Giangaleazzo riesce ad espandersi verso il Piemonte, il Veneto, l’Emilia, la
Toscana e alla sua morte nel 1402 il dominio lombardo ha ampiamente superato i limiti della
Lombardia storica anche attraverso dei protettorati, la repubblica Genovese
• Quando muore i suoi figli sono piccoli, lo stato esplode e si passa a signorie autonome come a Cantù
e a Lomazzo.
• Dal 1412 alla morte di Giovanni Maria (primogenito di Giangaleazzo), il fratello Filippo Maria ultimo
dei visconti riesce a ricostruire un dominio meno espanso ma comunque importante.
• Giangaleazzo è artefice della fondazione del Duomo di Milano e della certosa di Pavia, dove metterà
solo una pietra e sarà continuata dagli Sforza.
DUOMO DI MILANO
• Alla realizzazione del duomo si susseguono due artisti lombardi: GIOVANNINO DE GRASSI e JACOPINO
DA TRADATE.
• Quest’ultimo diventa il maggiore scultore del Duomo
• Del primo invece abbiamo alcuni disegni che ha fatto e si è occupato di uno dei portali della sacrestia.
• Giovannino era figlio di Salomone de Grassi che raffigura un manoscritto con Davide e Golia, in cui si
vede una guglia che sarà da base alla guglia del duomo.
Trittico→ Nella certosa di Pavia troviamo un trittico in avorio, avorio lavorato a Milano, voluto dalla famiglia
Embriaci, famiglia lombarda trapiantata a Genova.
Altra fabbrica tardo gotica lavora alla cattedrale di Como, dove troviamo traccia di TOMMASO RODARI.
Negli anni in cui Filippo Maria ha riconquistato lo stato di Milano c’è un genio MICHELINO DA BESOZZO,
elegante e lussuoso artista tardo gotico. Opere piccole finite un po’ ovunque.
Altri artisti sono STEFANO DA ZEVIO e il suo allievo ANTONIO PISANO a cui dobbiamo la Madonna nel roseto.
GOTICO INTERNAZIONALE
Come il ciclo dei mesi a Trento e la salita al calvario di Giacomo Jaquerio. Il castello di Fénis e i dipinti nel
castello della Manta a Saluzzo.
PISANELLO
Fu uno dei più grandi esponenti del gotico internazionale.
Realizza la Madonna della quaglia e Torneo-battaglia di Louvezerp (Palazzo ducale di Mantova).
Nel 1426 realizza un monumento a Niccolò Brenzoni. Affresca la basilica di Sant’Anastasia a Verona dove
abbiamo la raffigurazione di San Giorgio e la principessa.
Oltre a essere un pittore era anche un medaglista, sua la Medaglia di Giovanni VIII Paleologo, prima moneta
moderna della storia.
BONIFACIO BEMBO
Pittore e miniatore della metà del Quattrocento. Di cui abbiamo dei tarocchi per i Visconti-Sforza.
GENTILE DA FABRIANO
Altro artista di cui abbiamo opere come una Madonna con bambino; il polittico di valle Romita;
un’adorazione dei Magi.
ARTE FIAMMINGA
• La pittura fiamminga è una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a
Jan van Eyck.
• Caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei
dettagli.
• Interlocutore del mondo figurativo è il ducato di Borgogna che include la Borgogna storica e Fiandre
(Belgio, Olanda, Lussemburgo)→ polo in grado di creare dialettiche diverse da quelle italiane.
• Mondo Borgognone matrice arte fiamminga.
CLAUS SLUTER
Claus si occupa del Pozzo dei Profeti nella certosa di Champmol. E realizza anche la tomba di Filippo l’Ardito.
ROBERT CAMPIN
Realizzò la Trinità dei pannelli Flémalle e l’annunciazione nel trittico di Mérode, la madonna del Parafuoco
e uno bellissimo ritratto d’uomo.
Sue sono le Ore di Torino, un dipinto della nascita di san Giovanni battista, il polittico dell’agnello mistico,
la Madonna in una chiesa gotica, le tre Maria alla tomba, la Crocefissione e il giudizio finale, l’umo con
anello, stigmate di San Francesco, Léal Souvenir, Ince Hall Madonna, il ritratto di un uomo con turbante
rosso che si rifà al ritratto di Campin, ritratto dei coniugi Arnolfini, la Madonna del cancelliere Rolin, il
ritratto del cardinale Niccolò Albergati di cui abbiamo anche la sinopia, la Madonna di Lucca, la Madonna
del canonico van der Paele, il ritratto di Jan de Leeuw, il ritratto di Baudouin de Lannoy, il ritratto di Santa
Barbara, il trittico di Dresda, ritratto di Margareta van Eyck, sua moglie, Madonna con bambino alla
fontana, il ritratto di Giovanni Arnolfini in cui ritorna il turbante rosso, l’annunciazione, il volto di Cristo,
San Girolamo nello studio, donna che fa il bagno, fonte della Grazia, la Madonna di Jan Vos.
BARTHÉLEMY D’EYCK
Fratello maggiore di Jan, realizza il trittico dell’annunciazione e la miniatura del Livre du cueur d’amour
esprit.
PETRUS CHRISTUS
Artista fiammingo appartenente alla seconda generazione dopo Robert Campin, Rogier Van der Weyden e
Jan van Eyck. Realizza l’annunciazione Friedsam e uno splendido ritratto di fanciulla.