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Il tramonto

del mondo antico

Dalla caduta dell’impero romano


ai nuovi regni romano-germanici

GIARDINA©2013, GIUS. LATERZA & FIGLI, ROMA-BARI


Prima di cominciare
Come muoversi nella mappa
Le premesse

Le novità di Costantino

Il cristianesimo e i barbari

L’Occidente romano: i regni


romano-germanici
L’Italia dei Goti e dei Romani

Lo splendore d’Oriente

I Longobardi e i Bizantini
in Italia

Fine

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Come muoversi
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Le premesse

Dove Quando

Dopo la morte
Tra Oriente e Occidente
di Diocleziano

Le novità di Costantino Linea del tempo

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Quando

565: Corpus Iuris


410: Sacco di Civilis
Roma da parte 493-526: regno
di Alarico, re dei del goto
Visigoti Teoderico in 590: Gregorio
Italia Magno papa

476: Odoacre 535-554: guerra 568: i Longobardi 643: Editto di


depone l’ultimo greco-gotica in invadono l’Italia Rotari
imperatore Italia tra Bizantini
d’Occidente e Goti
330: fondazione
di Costantinopoli

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Le novità di Costantino
Dopo Diocleziano, agli inizi del IV secolo d.C. si aprì una tremenda
stagione di lotte tra gli eredi per il potere

Nel 312 d.C. presso il Ponte Milvio a Roma Costantino, figlio di


Costanzo Cloro, sconfisse definitivamente Massenzio, figlio di
Massimiano Erculio

Dal 312 al 324 d.C. l’impero fu governato da Costantino


(Occidente) e Licinio (Oriente). Nel 324, però, prevalse Costantino

Costantino:

◼ comprese subito la necessità di regolamentare la presenza del


cristianesimo nell’impero

◼ fondò una nuova Roma, cui diede il suo nome: Costantinopoli

◼ trasformò la società

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Costantino e il cristianesimo
Costantino promosse una serie di iniziative a favore del cristianesimo:

◼ nel 313 d.C. emanò l’editto di tolleranza che consentiva la libera professione religiosa

◼ nel 325 d.C. convocò a Nicea il primo Concilio universale della Chiesa per risolvere il
conflitto tra ortodossia (la giusta dottrina) ed eresie. Costantino fino alla sua morte
(337 d.C.) fu un acceso difensore dell’ortodossia

◼ assunse numerosi provvedimenti istituzionali ed economici a favore della Chiesa

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Costantinopoli
Costantino fondò Costantinopoli nel 330 d.C. in una posizione
geografica eccezionale

La città sorgeva sull’antica Bisanzio ed era al centro delle più


importanti rotte commerciali tra Oriente e Occidente: un ponte
tra l’Asia e l’Europa

Fu edificata seguendo il modello di Roma. Furono creati: Costantinopoli

◼ un senato

◼ un circo

◼ le terme

◼ fori

◼ palazzi residenziali

Un ruscello e sette piccole collinette ricordavano il Tevere e i sette


colli di Roma

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Costantino e la società

La società era come una “piramide”: al vertice vi erano le grandi


famiglie aristocratiche, mentre alla base vi era la grande massa
dei coloni (contadini) e degli schiavi

I sudditi dovevano pagare le tasse, svolgere il servizio militare,


esercitare sempre la stessa professione (che diventava
ereditaria) al fine del buon funzionamento della società

Costantino stabilì che i coloni, che pagavano un affitto al grande


proprietario per lavorare la terra, non potessero abbandonare il
suolo
enorme fu il vantaggio dei proprietari che
ebbero così manodopera assicurata

La condizione dei coloni diventò molto peggiore di quella degli


schiavi: questi ultimi erano schiavi per legge, ma possedevano
una relativa autonomia

La morale cristiana aveva contribuito molto a migliorare la


condizione degli schiavi

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Il cristianesimo e i barbari
Nel IV secolo d.C. i Romani dovettero cedere molti territori delle
province orientali alla Persia, mentre in Occidente i confini erano
premuti da Visigoti e Unni

L’imperatore Valente, che dal 364 governava con Valentiniano,


tentò una soluzione pacifica con l’ingresso e l’integrazione dei
Visigoti in Tracia

Fu un fallimento: il conflitto si riaccese e si arrivò alla sconfitta


romana di Adrianopoli nel 378

Il dialogo tra Romani e barbari fu possibile solo grazie alla diffusione


del cristianesimo: fondamentale fu la traduzione in gotico della
Bibbia da parte del vescovo Ulfila A Tessalonica nel 380
Teodosio aveva
Anche Teodosio (379-395) tentò un’integrazione civile e politica tra emanato un
Romani e barbari. Ma nel 390 represse nel sangue una violentissima importantissimo
rivolta contro i Goti scoppiata a Tessalonica editto che
proclamava il
Per questo l’imperatore subì l’esclusione dalla comunità cristiana dal cristianesimo unica
vescovo Ambrogio religione ufficiale
dello Stato
Teodosio si pentì ufficialmente: era la prima volta che un imperatore
si sottometteva all’autorità morale della Chiesa

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Migrazioni di popoli germanici
tra IV e V secolo

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In Occidente: i regni
romano-germanici
In Occidente i barbari vivevano ormai al di qua del confine: il potere imperiale si era
evidentemente indebolito

In Oriente Teodosio aveva affidato a Stilicone, valente generale imperiale di origini


barbare, l’educazione dei figli Arcadio e Onorio, designati rispettivamente
imperatore d’Oriente e d’Occidente

Alla morte di Teodosio l’impero si divise: Stilicone si occupò solo di Onorio e guidò la
difesa dell’Occidente invaso dai barbari

Per vincere, Stilicone chiese contributi finanziari straordinari, che accentuarono


l’ostilità (di molti e del senato) verso di lui: nel 408 fu ucciso dai suoi soldati

L’Occidente precipitò nel caos: l’Italia fu invasa dai Visigoti, guidati da Alarico, e
Roma fu saccheggiata nel 410

All’inizio del V secolo nacquero i regni romano-germanici, che col tempo


adottarono nuove soluzioni di governo

Nel 476 il generale germanico Odoacre prese in mano il governo dell’Italia,


deponendo di fatto l’ultimo imperatore romano: Romolo, detto con spregio
Augustolo

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I regni romano-germanici
La carta illustra a grandi linee l’Europa dei regni romano-germanici nel
VI secolo. Ma di lì a pochi anni si sarebbero verificate considerevoli
trasformazioni

Gli Angli e i Sassoni


fondarono
nell’Inghilterra
meridionale sette
piccole unità
territoriali
indipendenti; le
popolazioni celtiche
indigene si opposero
Il regno ostrogoto in Italia fu
con forza e diedero
istituito nel 493 e tramontò nel
vita a un costante
554, quando l’imperatore
moto migratorio
d’Oriente Giustiniano
verso la Bretagna,
riconquistò la penisola. Gli
nella Francia
Ostrogoti, o Goti d’Oriente,
nordoccidentale,
erano detti così perché si erano
dove crearono una
insediati da tempo nella
forte compagine
penisola balcanica
che difese
tenacemente la
propria autonomia
fino all’XI secolo

Nel 534, i Franchi inclusero nei


propri confini il regno
burgundo

I Visigoti, o Goti d’Occidente, dopo essere stati espulsi dalle Gallie a opera Il regno vandalo, in Africa, crollerà
dei Franchi, nel 507, consolideranno progressivamente il loro dominio sulla sotto i colpi della riscossa
penisola iberica. Nel 585 metteranno fine al regno degli Svevi dell’impero d’Oriente nel 534

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Nuove soluzioni di governo dei
regni romano-germanici
I Germani non avevano un loro sistema amministrativo, né
apparati stabili di governo

Decisero così di conservare il funzionamento delle strutture


dell’impero romano

I Romani rimasero attivi nella società germanica, svolgendo


importanti compiti amministrativi

Anche la lingua dei Romani, il latino, fu usata per redigere per


iscritto le leggi germaniche. L’istituzione delle leggi scritte si
affermò tuttavia con il tempo

Chiunque fosse sottoposto a giudizio, poteva scegliere di


essere giudicato secondo il diritto romano o secondo il diritto
germanico

Unica eccezione in questo quadro fu l’Africa, dove i Vandali


cancellarono qualunque traccia dello Stato romano

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L’Italia dei Goti e dei Romani

L’Italia fu conquistata definitivamente dai Goti, guidati da


Teoderico, nel 493

Teoderico stanziò le proprie truppe solo in alcune zone dell’Italia,


concentrandole nella Pianura Padana e nei territori vicini alla
capitale, Ravenna

Teoderico, grande estimatore della cultura romana, ritenne


vitale realizzare la solidarietà tra Goti e Romani, e si fece aiutare
dal coltissimo ministro Cassiodoro

I Goti diventavano gli unici veri custodi della “civiltà” Aureo emesso
per celebrare la vittoria
su Odoacre
Teoderico morì nel 526, lasciando il regno al piccolo Atalarico, al
posto del quale governò di fatto la madre Amalasunta

Amalasunta dovette fronteggiare l’opposizione dell’aristocrazia


gota e fu uccisa nel 535

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Il Palazzo di Teoderico
nel V-VI secolo

Stabilita la capitale
del regno a
Ravenna, Teoderico
promosse numerosi
interventi
architettonici e
artistici. Fra gli edifici
legati al nome del
sovrano i più famosi
sono il suo Palazzo,
di cui rimane traccia
nel mosaico in
figura, la Basilica di
Sant’Apollinare
Nuovo e il Battistero
degli Ariani

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Lo splendore d’Oriente

L’impero d’Oriente ebbe una particolare fioritura e viene ricordato


come impero bizantino dall’antico nome della capitale
Costantinopoli (Bisanzio)

I Bizantini si sentivano i continuatori della tradizione imperiale e i


custodi della vera fede cristiana

Questa visione si concretizzava nella figura dell’imperatore, che


era al tempo stesso cesare (monarca) e papa (somma autorità della
Chiesa)
cesaropapismo

L’imperatore, scelto da Dio, era a capo di un’articolata struttura


amministrativa, di un esercito stabile, di un’economia vivace

Giustiniano fu l’imperatore che incarnò il sogno di riunire Oriente e


Occidente

Dopo la morte di Giustiniano, l’impero bizantino si ridusse a un terzo


dei suoi territori e si accentuò la frattura, soprattutto culturale, tra
Oriente e Occidente

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Giustiniano
Giustiniano governò dal 527 al 565 e cercò di riunire
Occidente e Oriente attraverso:

◼ una lotta religiosa contro paganesimo ed eresie

◼ una lotta militare contro Slavi e Burgundi, contro


i Persiani in Oriente, contro i Vandali in Africa e contro
gli Ostrogoti in Italia (guerra greco-gotica, 535-554)

Aiutato dai generali Belisario e Narsete realizzò conquiste


di breve durata

L’opera più importante di Giustiniano fu la realizzazione del


Corpus iuris civilis (565), una “raccolta di diritto civile” di
tutte le leggi imperiali

Esso è alla base dello sviluppo della scienza giuridica


moderna

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I domini bizantini
sotto Giustiniano

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L’impero bizantino
nell’VIII secolo

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Longobardi e Bizantini
in Italia
Nel 568 in Italia giunse una nuova popolazione germanica, i
Longobardi, o ‘uomini dalle lunghe barbe’

Rimase in Italia fino alla metà dell’VIII secolo

Dovette convivere con i Bizantini, con i quali venne a patti per la


spartizione del territorio in

◼ Longobàrdia, area longobarda

◼ Romània, area bizantina

La società longobarda era prevalentemente guerriera: il re era


scelto per le sue virtù di condottiero

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I principali re longobardi d’Italia

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L’Italia divisa tra Longobardi e
Bizantini

Ravenna era la capitale dei domìni bizantini


in Italia. Vi risiedeva l’esarca, il governatore,
da cui deriva il nome dato alla regione:
Esarcato

Ancona, Senigallia, Fano, Pesaro e Rimini


costituivano la Pentapoli, erano cioè le
‘cinque città’, controllate dai Bizantini, che
si affacciavano sulla costa marchigiana ed
emiliana dell’Adriatico. La Pentapoli
comprendeva anche la sottile fascia dei
domìni di Bisanzio nell’entroterra

Roma rientrava sotto il controllo bizantino,


ma ospitava il vescovo della Chiesa
romana, cioè il papa, destinato a divenire
presto capo indiscusso della comunità
cristiana d’Occidente. L’autorità pontificia
cresceva nell’ex Occidente romano,
contribuendo all’autonomia di Roma dal
potere dell’imperatore d’Oriente

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La società e le istituzioni
longobarde
Il re longobardo affidava il governo dei territori più lontani ai duchi, che erano
piuttosto autonomi

I ducati a loro volta erano controllati da funzionari inviati dal re, i gastaldi

I Longobardi, che giunsero in un’Italia desolata e distrutta dalla guerra greco-


gotica, si riunivano in piccoli gruppi familiari, le fare, che erano anche unità
militari con funzione di controllo e di difesa

La società era composta da:

◼ arimanni, uomini liberi e guerrieri

◼ aldi, semiliberi, che non possedevano nulla e avevano bisogno della


protezione di un padrone

◼ servi

Col tempo i Longobardi si integrarono con le popolazioni che già vivevano in


Italia: a partire dalla fine del VI secolo nei cimiteri Longobardi e Romani
venivano sepolti insieme. Importante fu l’azione di papa Gregorio Magno

L’integrazione portò i Longobardi a formulare alla metà del VII secolo la prima
raccolta di leggi scritte

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L’Editto di Rotari

Il re Rotari (636-652) nel 643 emanò la prima raccolta di leggi


scritte, in latino: l’Editto di Rotari

Esso chiariva:

◼ la struttura della società longobarda

◼ Le pene comminate in base al reato e al ruolo ricoperto nella


società

◼ il sistema economico, basato essenzialmente sull’agricoltura


guidrigildo:
e sulla caccia
denaro da versare
alle vittime di
ferimento o di
omicidio o ai loro
parenti per evitare
la vendetta privata

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Il guerriero longobardo
In questo disegno ricostruttivo è raffigurato un
exercitalis (guerriero) longobardo

La testa è protetta da un elmo lamellare,


realizzato cioè con sottili lamelle metalliche
accostate fra loro e disposte come fossero
spicchi. L’elmo ha guanciali per la
protezione del volto e paranuca in anelli di
L’armatura (di origine orientale) lascia ferro
scoperte le braccia ed è costituita da
lamelle metalliche rettangolari tenute
insieme con lacci di cuoio
Lo scudo convesso è in legno ricoperto di
cuoio e presenta un umbone centrale,
ovvero una borchia metallica

Le armi principali sono la spatha, una


spada a due tagli, o il sax, la spada
corta a un solo taglio

Sulle scarpe sono fissati gli speroni metallici,


indispensabili per governare il cavallo.
Questo particolare dell’equipaggiamento
identifica il personaggio come un cavaliere

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Gregorio Magno
Fondamentale per i rapporti di convivenza tra Longobardi e
Romani fu il papa Gregorio Magno, che:

◼ fu un eccellente amministratore dei possedimenti della Chiesa


i proventi
di Roma, sparsi tra Italia, Gallia, Dalmazia e Africa erano destinati
anche alle
chiese povere
◼ curò i rapporti diplomatici con gli altri vescovi occidentali e ai monasteri

diventò l’unico punto di riferimento in


Gregorio
Occidente, gettando Magno allo
le basi per il potere temporale dei scrittoio e tre
monaci, IX
papi, cioè del loro potere politico secolo

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Fine

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