Alberto ELLI
Significato della parola copto
Periodo copto: anche testimonianze pagane
Da termine con valenza etnica assume un significato religioso
Lingua copta: ultima fase evolutiva di una tradizione linguistica di diversi millenni
E’ una lingua creata “a tavolino”, con intenti prettamente religiosi
Particolarità:
- Sempre scritta da sinistra a destra
- Drastica semplificazione grafica: uso dell’alfabeto greco maiuscolo e di segni
derivati dal demotico
- Scrittura delle vocali
- Differenziazione in dialetti : Sahidico, Bohairico, Fayyumico, Akhmimico …
- Inserisce nel lessico una notevole quantità di termini derivati dal greco
Con la conquista araba cede gradatamente il passo all’avanzata dell’arabo
A partire dal XVI secolo è una lingua morta
Il dialetto Bohairico è utilizzato come lingua liturgica
Alfabeto Copto
Lettere derivate dal demotico
Il “Padre nostro”
Nota a tutti l’importanza dell’Egitto per la ricostruzione delle prime civiltà umane avanzate
Meno noto è invece il ruolo dell’Egitto nella formazione della prima cristianità
Alessandria diventa polo di incontro tra la civiltà greca e la civiltà egiziana
Qui, in connessione più o meno diretta con preesistenti gruppi giudaici, si diffonde una
vasta gamma di forme di cristianesimo
L’Egitto cristiano si configura come uno dei principali laboratori dell’evoluzione teologica
del cristianesimo antico:
- gnosticismo, un movimento teologico e religioso di grande levatura culturale,
- manicheismo
- cristianesimo platonico, culturalmente qualificato, che avrà ripercussioni enormi
nella storia del pensiero cristiano
- arianesimo
- monachesimo
A seguito di una ribellione, tra il 115 e il 117, alla fine del regno di Traiano e all’inizio di
quello di Adriano, la comunità ebraica d’Egitto venne praticamente distrutta.
Anche i cristiani, che essendo di origine ebraica erano in pratica indistinguibili dagli altri
Ebrei per i Romani, subirono identica sorte.
Sulle ceneri di questo primo cristianesimo, di matrice ebraica e legato a Gerusalemme,
sorgerà poi lentamente un altro cristianesimo, i cui membri proverranno ora
dall’ambiente pagano, greco (i greci erano l’élite dominante, in particolare ad
Alessandria) ed egiziano, autoctono, ossia copto.
Di questo “vuoto” approfitta lo gnosticismo per imporsi. Basilide, Valentino
Il fatto che le fonti registrino solo questi personaggi senza citare la presenza di una
gerarchia ecclesiastica strutturata non deve far pensare che questa non esistesse, ma che
tale gerarchia non riesce a qualificarsi culturalmente rispetto ai maestri gnostici.
La Chiesa copta fa la sua prima comparsa ufficiale nella storia solo alla fine del II secolo,
verso il 190, con il vescovo di Alessandria Demetrio (188-230), il primo vescovo di
Alessandria che non sia soltanto un nome. Undicesimo successore di san Marco
Origene insegna in una struttura che in un certo qual modo è sotto l’egida del vescovo,
pur mantenendo una sua autonomia, cosa che alla lunga porterà però allo scontro tra le
due figure e al successivo allontanamento di Origene.
Il fatto che a Demetrio subentrino poi due vescovi, Eracla (231-247) e Dionigi (247-264),
che erano stati direttori del Didaskaleion, indica che la scuola è ormai completamente
integrata nella struttura ecclesiastica.
Con Eracla si ha un primo allargamento della rete episcopale, con la nomina di 20 vescovi
Con Dionigi il Grande la Chiesa egiziana fa il suo primo serio incontro con la persecuzione.
Problema dei lapsi
Dionigi fu inoltre il primo vescovo alessandrino a cooperare con gli altri vescovi cattolici al
di fuori dell’Egitto, come testimoniano i suoi contatti coi vescovi di Roma, Laodicea e
Armenia, azione che proietterà, per i prossimi due secoli, la Chiesa egiziana sul
palcoscenico mondiale.
Persecuzione di Diocleziano (284-305) e Galerio (293-311): ne abbiamo una vivida
descrizione nella Storia Ecclesiastica di Eusebio di Cesarea.
Questa esperienza segnò maniera irreversibile la Chiesa Copta: la sua “era” , chiamata “era
dei martiri”, parte dal 284, anno della salita al potere di Diocleziano.
Uscita esangue dalla persecuzione, la Chiesa copta si trova in breve tempo a dover
fronteggiare due crisi profonde e laceranti:
- scisma meliziano, fenomeno di contestazione del potere del vescovo di Alessandria
- crisi ariana. Concilio di Nicea (325) e Atanasio (328-737)
La maggior parte del popolo e dei monaci egiziani si schierano dalla parte del loro
patriarca. La Chiesa egiziana si separa dalla Grande Chiesa.
Per circa 70 anni sul trono di san Marco si succedono, a seconda delle vicende storiche, o
un vescovo calcedonese o uno anti-calcedonese, mentre gli imperatori cercano, a suon di
decreti, di ristabilire l’unità religiosa. Henoticon di Zenone (481)
Pur in un clima ostile, questo è anche il periodo del fiorire culturale dei copti
Contatti con Roma. Bolla Cantate Domino del 4 febbraio 1442 al Concilio di Firenze
In questo periodo continuarono tuttavia i tentativi della Santa Sede di ristabilire l’unione
con la Chiesa Copta; vista tuttavia l’infruttuosità dei tentativi di dialogo, papa Benedetto
XIV (1740-1758) abbandonò l’idea di riunire la Chiesa Copta con Roma e intraprese i
primi passi per giungere all’istituzione di una Chiesa Copta Cattolica
L’arrivo dei Francesi di Napoleone nel luglio 1798 segnò l’inizio della fine per la casta
militare dei mamelucchi e l’inizio di un lento e non ancora concluso processo di rinascita
dell’Egitto, con la sua apertura verso il mondo occidentale
Per quanto riguarda i Copti, benché questi fossero rimasti inizialmente delusi dal
trattamento riservato loro dai “fratelli Cristiani”, il fatto che l’amministrazione finanziaria
dell’Egitto fosse interamente nelle loro mani contribuì a risollevare la loro situazione
sociale
La spedizione francese contribuì a risvegliare presso gli Egiziani la presa di coscienza della
loro nazionalità e promosse il cambiamento, anche se solo embrionale, dello statuto dei
Cristiani in Egitto.
Prima umiliati e sottomessi, i Cristiani cominciarono allora a vivere con maggior libertà e
sicurezza, prendendo gradualmente coscienza del loro ruolo e concorso nella storia del
proprio Paese.
Un processo difficoltoso, irto di ostacoli, lungo e ancor oggi lontano dal compimento,
destinato a fare dei Copti degli Egiziani a pieno titolo, ebbe il suo inizio proprio in quegli
anni.
Cirillo IV (1854-1861) e il Tempo della riforma
- ai laici viene concesso di condividere col clero la responsabilità della gestione
dei beni ecclesiastici
- rinnova il sistema scolastico ispirandosi al modello europeo
- In queste scuole si forma la futura élite intellettuale e sociale cristiana, dalla
quale usciranno anche dei leader nazionali
- Prime cure per la formazione del clero. Ma brucia le icone
- Pioniere dell’ecumenismo. Contatti con la Chiesa di Russia
In questi decenni la storia copta è scritta dai laici più che dal clero
Cirillo VI (1959-1971) e il Tempo del rinnovamento
- Da questo rinnovamento il clero emergerà quale depositario della leadership
della comunità, a discapito dei laici che fino ad allora erano stati alfieri della
rinascita copta
Tawadros II (2012-)
Monachesimo oggi
Decadimento sotto i musulmani
Cirillo VI e le Scuole della Domenica
Rinnovamento anche nei conventi femminili: suore contemplative; suore attive; vergini
consacrate, diaconesse
DAYR ANBA ANTUNIYUS
a – Chiesa di sant’Antonio b – resti di una chiesa antica c – il Qasr
d – Il refettorio e – celle f – Chiesa dei Santi apostoli
Ritenuto il primo e più antico monastero al mondo.
Per motivi non noti i lavori di questo team furono interrotti prima di essere terminati.
Un nuovo team di pittori venne così riunito, dopo alcuni decenni di interruzione (al
massimo cinque), per terminare il lavoro.
Questo secondo gruppo era forse costituito da Copti, ma il loro lavoro appartiene a un
altro mondo artistico. Essi fanno parte di un’estetica mediterranea, che combina
elementi appartenenti alle tradizioni bizantina e islamica
La chiesa di Sant’Antonio
I Patriarchi
Giacobbe Isacco Abramo
Graffito del francescano Bernadus Ferulensis Siculus, del gennaio 1626
Pisentius Mosè il Nero
Macario il Grande Macario Alessandrino Macrobio(?) Vergine e Bambino
Gabriele Michele
Bishoy Giovanni Colobos Sisoes Arsenio
Mentre trafigge il generale Euchius, che voleva distruggere il suo santuario a Lydda
Menas Teodoro Stratelate Sisinnio
Giorgio Phoebammon
Graffito armeno nella Cappella della Deesis: “Santo, santo, santo, Signore!”
Abside della Cappella della Deesis
GRAZIE