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Le due cause più frequenti in Italia sono la patologia litiasica e l’abuso di alcool
Pancreatite necrotico-emorragica
Pancreatite acuta
PRESENTAZIONE CLINICA
Dolore addominale fisso, non crampiforme, in epigastrio ed
ipocondrio sinistro più intenso nelle prime ore. Irradiazione
posteriore per irritazione dei plessi nervosi retroperitoneali
(dolore a barra)(Mondor:colica biliare che dura più di 6 ore è una pancreatite)
Obiettività addominale contradditoria per scarso coinvolgimento
del peritoneo (organo retroperitoneale) Reazione di difesa solo in
< 30 % dei pazienti all’esordio
Nausea e vomito legati a fenomeni vagali
Ileo paralitico peristalsi torbida o assente
Iperpiressia nel 60 % dei pazienti (inizialmente di tipo
infiammatorio-tossico per rilascio di citochine infiammatorie,
successivamente per infezione del tessuto necrotico o di raccolte)
Pancreatite acuta
PRESENTAZIONE CLINICA
Dolore
E’ il sintomo principale e si presenta come continuo, non responsivo agli analgesici
accentuato dall’uso di oppiacei che determinano contrazione dello sfintere di Oddi
Condiziona un atteggiamento antalgico da parte del paziente: flessione delle cosce
sull’addome in decubito laterale o più tipicamente seduto con il busto piegato in avanti
Segni e sintomi
1. Ittero: determinato dalla compressione esercitata sulla porzione distale del
coledoco dalla testa del pancreas aumentata di volume per l’edema o
l’infarcimento emorragico
2. Versamento pleurico bilaterale o monolaterale più frequente a sinistra
3. Insorgenza a livello cutaneo di macule steatonecrotiche derivate dalla
saponificazione dei grassi per azione delle lipasi sulle cellule adipose
Prevenzione dell’infezione: trattamenti antibiotici ad ampio spettro anche fra loro associati
sono indicati per prevenire l’infezione di aree di necrosi in caso di pancreatite necrotica
Diagnosi di necrosi infetta: in caso di necrosi infetta è fondamentale una diagnosi precoce
mediante TC con eventuale aspirato per definire un trattamento antibiotico mirato. Rare
infezioni monobatteriche più frequentemente infezioni polimicrobiche resisti al trattameto
medico
Trattamento: DRENAGGIO PERCUTANEO TC GUIDATO O INTERVENTO
CHIRURGICO DI NECROSECTOMIA
Pancreatite acuta
PSEUDOCISTI PANCREATICHE
Imaging ecografico e
tomografico di pseudocisti
pancreatica
Pancreatite acuta
DIAGNOSI
Inizialmente si basa sul dolore addominale associato ad iperamilasemia
Esami di Laboratorio
Amilasi sierica: aumenta nei primi 2-3 giorni dall’esordio della sintomatologia e
può altrettanto rapidamente normalizzarsi
Amilasi urinaria: rimane elevata anche per due settimane nei pazienti con
funzionalità renale conservata
Aumento anche dei livelli sierici di lipasi, elastasi e tripsina
Leucocitosi neutrofila
Aumento dell’emoglobina e dell’ematocrito secondari a emoconcentrazione per
perdita di fluidi
Iperglicemia per squilibrio tra la produzione di glucagone ed insulina
Ipocalcemia per deposizione di calcio sui focolai necrotici e per l’ipoalbuminemia
Pancreatite acuta
DIAGNOSI – Esami Strumentali
TC addome con m.d.c.
Sensibilità del 90%; utile per diagnosi, stadiazione, prognosi, indicazioni
terapeutiche, drenaggio di raccolte e follow-up
Nelle pancreatiti acute severe prima di 48-72 ore dall’esordio dei sintomi possono
non esserci segni radiologici di necrosi
Una limitazione diagnostica è la definizione della necrosi infetta (ad eccezione del
20% dei casi in cui all’interno delle raccolte si identificano bolle gassose)
Ecografia addominale
La ghiandola spesso non è visualizzabile per il concomitante meteorismo
intestinale legato all’ileo paralitico
Utile per la visualizzazione delle vie biliari e identificare l’eventuale genesi
litiasica della malattia
Pancreatite acuta
DIAGNOSI – Esami Strumentali
ECOGRAFIA ADDOMINALE
TC ADDOME
Pancreatite acuta
TERAPIA MEDICA
Terapia di Supporto (sedazione del dolore, riequilibrio idroelettrolitico, copertura
antibiotica, apporto nutrizionale)
Terapia Intensiva (prevenzione/trattamento dello shock e delle complicanze
generali)
Terapia Specifica (inibizione della secrezione pancreatica con il digiuno, SNG,
somatostatina ed octreotide, inibizione degli enzimi pancreatici con il gabesato
mesilato)
TERAPIA CHIRURGICA
Bonifica della via biliare
Terapia delle complicanze
Pancreatite acuta
TRATTAMENTO ENDOSCOPICO
Drenaggio del dotto pancreatico con rimozione di litiasi
Digiuno con posizionamento di SNG ed utilizzo di IPP; NPT per supporto nutrizionale
Infusione di s.f. o Ringer lattato per reintegrare la volemia. Al bisogno trasfusione di sangue o
emoderivati
Monitoraggio continuo della diuresi per il bilancio idro-elettrolitico
Monitoraggio dei parametri vitali, SatO2 e PaO2 con EGAsAnalysis
Emocromo con formula, creatininemia, elettroliti, Mg, Ca ed eventuale correzione
Rx torace ed ecografia addominale
Analgesici per il dolore, somatostatina ed octreotide per ridurre la secrezione pancreatica
In caso di necrosi pancreatica uso precoce di antibiotici i.v. (imipenem-cilastatina 500 mg x 3/die)
MONITORAGGIO IN TERAPIA INTENSIVA
Pancreatite acuta
TERAPIA CHIRURGICA
ERCP urgente con sfinterotomia in tutti i casi di pancreatite acuta severa a genesi
biliare e nei casi di ittero, colangite e/o colecistite
Colecistectomia
Decompressione biliare con posizionamento di tubo a T (tubo di Kher) nella via biliare principale
Colecistectomia
Trattamento delle pseudocisti che non regrediscono spontaneamente (derivazione
cistoduodenale, cistodigiunale o cistogastrica)
Drenaggio di ascessi
Trattamento di emorragie
Pancreatite acuta
IMMAGINI INTRAOPERATORIE
Pancreatite acuta
IMMAGINI INTRAOPERATORIE
Pancreatite acuta
IMMAGINI INTRAOPERATORIE
Pancreatite cronica
DEFINIZIONE
Disordine infiammatorio progressivo caratterizzato da un’irreversibile
distruzione del pancreas con perdita permanente della funzione esocrina ed
endocrina associato a dolore cronico invalidante
EPIDEMIOLOGIA
7-10 casi / 100000 per anno
Maggiore incidenza nei paesi industrializzati
80% dei pazienti è alcolista
Picco di incidenza fra 25 e 50 anni con storia di 10 anni di abuso di
alcol
Nelle forme alcoliche rischio 15 volte maggiore di sviluppare
cancro pancreatico
Pancreatite cronica
CLASSIFICAZIONE PATOGENETICA
Tossico-metabolica
Abuso di alcol, fumo, ipercalcemia, IRC, farmaci e tossine
Idiopatica
Due picchi di incidenza a 20 e 60 anni
Genetica
Insorgenza nell’adolescenza; rischio 50 volte maggiore di sviluppare un tumore pancreatico
Autoimmune
Isolata o associata ad altre patologie autoimmuni (colangite sclerosante, CBP, Sd. di Sjogren)
Ostruttiva
Pancreas divisum, disturbi dello sfintere di Oddi, ostruzioni duttali (neoplastiche o post-traumatiche)
Pancreatite cronica
EZIOLOGIA E PATOGENESI
80 % dei pazienti con storia di abuso di alcol
20 % dei pazienti con forme autoimmuni, familiari, ostruttive, post-pancreatite
acuta o idiopatiche
Esami di Laboratorio
Amilasi sierica e urinaria: elevata nelle fasi iniziali, può normalizzarsi nelle fasi
avanzate per progressiva distruzione del parenchima pancreatico
Aumento nelle fasi iniziali anche dei livelli sierici di lipasi, elastasi e tripsina
Leucocitosi neutrofila
Indici di funzionalità epatica (AST, ALT)
Indici di colestasi (Fosfatasi Alcalina; gamma GT, bilirubinemia totale e diretta)
Test di funzione endocrina (emoglobina glicata, glicemia, insulinemia,
glucagonemia e test di tolleranza insulinica)
Test di funzione esocrina (stimolo secretinico, amilasi, lipasi, chimotripsina e
bicarbonato)
Pancreatite cronica
DIAGNOSI – Esami Strumentali
Rx diretta addome
Permette di visualizzare, quando presenti, le calcificazioni pancreatiche
Ecografia addominale
Sensibilità e specificità rispettivamente del 70% e 90%
Aumento volumetrico del pancreas, alterazioni del profilo e dell’ecostruttura
Calcificazioni, pseudocisti e dilatazione del dotto di Wirsung
Pancreatite cronica
DIAGNOSI – Esami Strumentali
TC addome con m.d.c.
Sensibilità e specificità rispettivamente del 94% e 95%
Reperti caratteristici: dilatazione del dotto pancreatico principale, atrofia del
parenchima e calcificazioni
Utile nel follow-up, per identificare complicanze vascolari (pseudoaneurismi e
trombosi venose) e nella diagnosi differenziale con le neoplasie del pancreas
TC ADDOME
Pancreatite cronica in
paziente con abuso
alcolico e diabete mellito
tipo 2: pancreas
aumentato di volume
con microcisti e
calcificazioni
Pancreatite cronica
DIAGNOSI – Esami Strumentali
RM DEL PANCREAS E VIE BILIARI
Permette di eseguire biopsie, brushing, aspirazione del succo pancreatico per esami
istologici e citologici. Sfinterotomia biliare e/o pancreatica
Rischio di complicanze del 4% (pancreatite acuta, perforazione duodenale e sanguinameto)
e mortalità del 0.4%
E’ ESAME NON DIAGNOSTICO MA TERAPEUTICO !
Pancreatite cronica
TRATTAMENTO MEDICO
Disfunzioni
sfinteriali possono
essere alla base di
pancreatiti ricorrenti
idiopatiche o
pancreatiti croniche
Si procede a sfinterotomia
endoscopica
Dilatazione di eventuali stenosi
duttali con rimozione di calcoli se
presenti
Posizionamento di stent nel dotto
pancreatico principale
Rimozione dello stent dopo
risoluzione della cisti (4-6 settimane)
Pancreatite cronica
TRATTAMENTO ENDOSCOPICO
Cistogastrostomia in caso
di cisti del corpo o della
coda del pancreas
Cistoduodenostomia in
caso di cisti della testa
pancreatica
Indicazioni
Dolore
Dolore cronico non responsivo a terapie non chirurgiche, frequenti ricoveri per riacutizzazioni del dolore
Fibrosi peripancreatica
Ostruzione duodenale, colica, via biliare principale, occlusione vena splenica con ipertensione portale
Indicazioni
Prevede solo un tempo
Pazienti con lesioni del corpo-coda demolitivo
Rottura del dotto pancreatico non minor morbilità e mortalità
rispetto alla DCP
trattabile con pancreatico-
digiunostomia Complicanza più
In presenza di complicanze frequente fistola
localizzate nel pancreas distale pancreatica
(pseudocisti o trombosi della vena
splenica)
Litiasi della colecisti
Gilberto Poggioli
LITIASI DELLA COLECISTI
Presenza di calcoli biliari nel lume della colecisti
EPIDEMIOLOGIA
È una delle principali cause di morbilità nei Paesi Occidentali
Incidenza: 150.000 nuovi casi/ anno
Colpisce circa il 14% della popolazione generale adulta
PRESENTAZIONE CLINICA
Sovrainfezione
batterica
Possibile
progressione
VANTAGGI DELLA
LAPAROSCOPIA
Assenza di ileo dinamico post-
operatorio con più rapida
ripresa della ricanalizzazione
Riduzione del dolore post-
operatorio e della degenza
Miglior risultato estetico
COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA
Filmato 2
LITIASI DELLA COLECISTI
TERAPIA
COLECISTECTOMIA LAPAROSCOPICA ( gold standard)
COLECISTECTOMIA LAPAROTOMICA
Laparotomia sottocostale ds
Isolamento e legatura di dotto
cistico e arteria cistica
Colecistectomia retrograda
anterograda in casi particolari
LITIASI DELLA COLECISTI
TERAPIA
COLANGIOGRAFIA INTRAOPERATORIA
Colangiografia
Dilatazione della VBP,nella norma:
con calcolo normale
al terzo inferiore
svuotamento in duodeno del mdc
del coledoco, senza opacizzazione del duodeno
LITIASI DEL COLEDOCO
CLINICA
Dolore intermittente
Febbre
Ittero ostruttivo ( prurito-urine ipercromiche e
feci acoliche)
Nausea
Vomito
LITIASI DEL COLEDOCO
DIAGNOSI
Laboratorio:
↑ di fosfatasi alcalina, gammaGT, transaminasi e bilirubina totale e diretta
Ecografia
ColangioRM
COMPLICANZE
Colangite
Caratterizzata da insorgenza improvvisa di febbre anche elevata accompagnata
da brividi intensi
Pancreatite
dovuta al reflusso di bile ed enzimi pancreatici
TRATTAMENTO
Endoscopico
Dilatazione del coledoco e calcolo
Chirurgico nel tratto terminale
LITIASI DELLA COLECISTI