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Il trasporto vescicolare viene utilizzato per portare delle sostanze fuori dalla cellula, e si parla di
esocitosi, oppure per portare delle sostanze della cellula, e si parla di endocitosi.
Questo trasporto avviene attraverso vescicole per separare dal resto della cellula quello che è il
materiale da trasportare da una parte all’altra. Questo materiale viene isolato dal resto della cellula
perché altrimenti andrebbe incontro a delle reazioni chimiche attraverso i diversi enzimi che sono
presenti all’interno del citosol. Se racchiudo il materiale in vescicola sono quindi sicuro che nessuno
degli enzimi presenti all’interno del citosol può alterale la molecola che si trasporta.
Tipos De Transporte Vesicular
Il trasporto vescicolare è un trasporto di molecole e di sostanze varie che avviene attraverso vescicola.
La molecola da trasportare è quindi racchiusa all’interno di una vescicola. Il trasporto vescicolare si
divide in due categorie:
- L’endocitosi
- L’esocitosi.
LA ENDOCITOSIS
L’endocitosi è il meccanismo che porta all’internalizzazione delle sostanze nella cellula mentre
l’esocitosi porta materiale all’esterno della cellula. Attraverso questo bilanciamento tra il meccanismo
di endocitosi e quello di esocitosi rimane costante la superficie della membrana plasmatica.
L’endocitosi e l’esocitosi sono infatti meccanismi che riguardano la membrana plasmatica, si tratta
di materiale che entra o esce dalla cellula.
L’endocitosi può essere di diverso tipo a seconda della grandezza del materiale da internalizzare:
- Pinocitosi:che è un’endocitosi in fase fluida di sostanze con diametro minore di 150
nanometri.
- Fagocitosi :che è un’endocitosi che porta all’internalizzazione di sostanze con diametro
maggiore di 150 nanometri.
Endocitosis mediata da un recetor
La endocitosi mediata da un recettore che porta all’internalizzazione specifica di determinate
sostanze sulla base del riconoscimento ligando-recettore. Il ligando è la sostanza che deve essere
internalizzata mentre il recettore è una proteina integrale della membrana plasmatica.
Un particolare tipo di esocitosi, quindi per portare fuori del materiale dalla cellula, è poi la
gemmazione in cui le sostanze da trasportare all’esterno si concentrano in un determinato punto della
membrana plasmatica. A causa della concentrazione delle sostanze la membrana plasmatica si curva
e si stacca una vescicola di trasporto secretoria. Dalla gemmazione dipende poi anche la
comunicazione intercellulare, ci sono ovvero sostanze solubili che vanno a regolare quello che è il
meccanismo di un’altra cellula e sostanze invece incapsulate all’interno di una cellula che vanno
sempre a regolare il metabolismo di un’altra cellula che prende il nome di cellula target.
L’endocitosi mediata da recettori è un meccanismo di internalizzazione di sostanze a partire
dall’ambiente extracellulare verso l’ambiente intracellulare mediata da recettori. I recettori sono
proteine integrali di membrana. Il trasporto avviene attraverso le vescicole, o fossette rivestite da
clatrina, che permettono anche di concentrare i recettori. La clatrina quindi oltre a permettere la
curvatura della membrana permette anche di concentrare i recettori. Questi ultimi devono essere
concentrati per ottimizzare il processo. Concentrando un recettore in una determinata zona della
membrana plasmatica ovviamente il meccanismo si ottimizza perché in quel punto ci saranno tutta
una serie di molecole uguali che saranno trasportate all’interno della cellula.
LA EXOSCITOSIS
L’esocitosi è la fusione di vescicole intracellulari con la membrana plasmatica per permettere il
rilascio del contenuto della vescicola all’esterno della cellula. Ad essere trasportati tramite il
meccanismo di esocitosi sono:
- Innanzitutto la componente della matrice extracellulare che è formata da fibre collagene.
- Neurotrasmettitori,
- Enzimi
- Ormoni.
- Prodotti di scarto.
Tutto questo materiale viene portato quindi all’esterno racchiuso in vescicole attraverso il
meccanismo dell’esocitosi. Ovviamente ogni volta che una vescicola si fonde con la membrana
plasmatica avviene un aumento della superficie della membrana plasmatica che viene compensato dal
meccanismo di esocitosi. L’esocitosi fa in modo che la membrana plasmatica rimanga sempre la
stessa. Quindi i due meccanismi di endocitosi ed esocitosi si bilanciano proprio per garantire che la
superficie totale della membrana plasmatica rimanga uguale nel tempo.
Exocitosis Constitutiva
Durante l’esocitosi la cellula porta del materiale all’esterno in base a delle tempistiche, ovvero un
portare all’esterno continuamente dl materiale. Un esempio è rappresentato da tutte le componenti
della matrice extracellulare che continuamente sono sintetizzati dalla cellula e per questo sono
continuamente riportati all’esterno.
Ovviamente l’esocitosi costitutiva che avviene continuamente comprende oltre al caso della matrice
extracellulare quello degli anticorpi. Quindi con l’esocitosi costitutiva abbiamo una fusione non
regolata delle vescicole con la membrana plasmatica. Le vescicole durante questo meccanismo sono
rivestite da proteine COP I.
Exocitosis Regulada
Si parla invece di esocitosi regolata quando questo meccanismo avviene solo in determinati processi
della vita della cellula in risposta ad uno stimolo.Un esempio basta pensare agli ormoni o ai
neurotrasmettitori. Il neurotrasmettitore viene rilasciato all’esterno della sinapsi da un neurone solo
quando c’è un meccanismo di depolarizzazione della membrana plasmatica dell’assone. Lo stimolo
può essere di natura fisica come avviene per i neurotrasmettitori o di natura chimica quando avviene
attraverso il legame specifico di una molecola ad un recettore che si traduce in un imput per la cellula
di portare all’esterno delle molecole attraverso il meccanismo di esocitosi regolata. Un altro esempio
di esocitosi regolata è quello del trasporto degli enzimi digestivi solo dopo che è stato introdotto del
cibo. Gli enzimi digestivi non vengono continuamente secreti all’interno dello stomaco ma solo
quando viene introdotto il cibo. Lo stimolo in questo caso è proprio l’introduzione del cibo.
L’esocitosi si dice regolata perché viene indotta da stimoli particolari e quindi riguarda anche cellule
specializzate. L’esempio fatto prima degli ormoni in particolare riguarda le ghiandole endocrine
mentre l’esempio delle ghiandole dello stomaco rappresenta un esempio di ghiandole esocrine. Altre
cellule specializzate come abbiamo visto sono quelle nervose in cui lo stimolo è di tipo fisico, si tratta
ovvero di un fenomeno elettrico della membrana. Nell’esocitosi agisce un ligando esterno che lega
una molecola che poi si traduce con un imput all’interno della cellula per portare fuor del materiale.
In questo caso entra in gioco anche l’aumento della concentrazione dello ione calcio. Lo ione calcio
è molto importante perché va a determinare diversi tipi di processi nella cellula e il suo store è il
reticolo endoplasmatico liscio. Nel momento in cui avremo il legame tra recettore e ligando si innesca
all’interno della cellula una risposta che porta allo svuotamento del reticolo endoplasmatico di calcio
che si traduce poi in una induzione della esocitosi, un meccanismo che porta all’esterno materiale
chiuso in vescicole. Nel caso dell’esocitosi regolata le vescicole sono rivestite da clatrina.
La Fagocitosis
La fagocitosi quindi è un processo che porta all’internalizzazione di particelle grandi e che avviene
solo in cellule specializzate del sistema immunitario come i macrofagi. I batteri per esempio o le
cellule morte vengono rimosse dal circolo in modo che non vadano ad innescare dei danneggiamenti
ai tessuti proprio attraverso questo processo di fagocitosi. In questo caso esistono dei recettori perché
il riconoscimento su quella che è la sostanza da eliminare deve essere specifico altrimenti la cellula
inizia ad internalizzare a caso e questo rappresenta un danno. La formazione della vescicola che porta
all’interno la sostanza da eliminare non avviene attraverso la formazione di una molecola di
rivestimento quale la clatrina ma interviene il citoscheletro. Quest’ultimo va ad innescare un
innalzamento con la relativa formazione dei due braccini che circondano la sostanza e prendono il
nome di pseudopori. Gli pseudopori si sollevano, circondano la sostanza e la portano all’interno della
cellula.
La fagocitosi è un processo che riguarda solo cellule specializzate che sono in grado di fagocitare e
di distruggere poi le particelle internalizzate. Tra le cellule specializzate nell’attività fagocitaria
abbiamo i macrofagi, i granulociti neutrofili e le cellule dendritiche. Le particelle di materiale che si
va a considerare in questo caso sono maggiori di 250 nanometri.
Il meccanismo di fagocitosi funziona grazie alla formazione di pieghe della membrana plasmatica che
prendono il nome di pseudopodi grazie all’intervento del citoscheletro e in articolare grazie alla
formazione dei microfilamenti di actina. Questi microfilamenti di actina vanno a sollevare le pieghe
che si incontrano in alto portando all’interno della cellula il materiale. Questo materiale poi si fonde
con i lisosomi e avremo la degradazione. Nell’immagine possiamo osservare un macrofago, in
particolare ci sono dei batteri ingeriti dalla cellula che vengono poi degradati all’interno dei lisosomi.
Come si può vedere i batteri sono presenti anche all’esterno vicino agli pseudopodi che si stanno
formando.
La fagocitosi permette l’internalizzazione di patogeni e cellule morte ed è un processo selettivo che
avviene sempre con un meccanismo specifico attraverso i recettori. Lo scopo della fagocitosi è
quello di degradare il materiale ingerito e poi produrre antigeni per la risposta immunitaria sulla
base del materiale ingerito.
Il disegno ci fa vedere il batterio un patogeno in generale, con gli pseudopodi che si vengono a formare
grazie all’intervento del citoscheletro. Il batterio viene spinto all’interno della cellula tramite una
vescicola che prende il nome di fagosoma. Avviene poi la fusione con un lisosoma attraverso gli
enzimi idrolitici che andranno a degradare completamente il patogeno e a trasportare all’esterno quelli
che sono i prodotti di scarto. Quello che invece può essere riciclato passa all’interno della cellula
come molecole semplici per essere riutilizzato. I prodotti di scarto vanno invece all’esterno della
cellula.
La prima immagine di microscopia elettronica a trasmissione ci fa vedere la fagocitosi. In particolare
nella prima immagine possiamo osservare un batterio in cui si può osservare il materiale genetico che
non è incluso nel nucleo perché parliamo di procarioti. Possiamo inoltre osservare la parete batterica
e gli pseudopodi che stanno circondando il batterio. La seconda immagine è di microscopia elettronica
a scansione e ci mostra un altro esempio di fagocitosi in cui si possono osservare i patogeni da
eliminare e gli pseudopodi. Il microscopio a trasmissione a differenza dell’altro ci permette di avere
una visione tridimensionale del processo di fagocitosi.
La Pinacitosis
La pinocitosi è un importo non selettivo di fluidi che vengono rilasciati nel citosol. Si vengono a
creare delle zone che portano all’interno le sostanze da trasportare e una volta che si staccano
all’interno della cellula eliminano il fluido che hanno inglobato. A seconda che le sostanze da
internalizzare siano di grandi o piccole di dimensioni avremo:
- La micropinocitosi: internalizza delle sostanze fino a 200 micron. Dalla membrana si solleva
il braccino che circonda la sostanza e si stacca all’interno.
- La macropinocitosi: le vescicole che si vengono a formare sono più piccole in quanto le
sostanze che si trasportano all’interno hanno una grandezza massima di 65 nanometri.