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Dante

domenica 10 dicembre 2023 22:04

QUANDO E DOVE NASCE= Dante nasce a Firenze nel 1265 da Arrighiero di Bellicone (era un cambiavalute , all'epoca era considerato
un lavoro poco onorevole) e da Bella degli Abati
FAMIGLIA= La famiglia di Dante apparteneva ai guelfi ed erano una famiglia di piccola nobiltà;

EVENTI IMPORTANTI
-NEL 1274 Incontra Beatrice per la prima volta-> 9 anni In queste due date vediamo l'uso dei numeri
-Nel 1283 Incontra beatrice per la seconda volta -> 18 anni Intervallo di 9 anni =3x3-> il numero 3 rappresenta la trinità
-Nel 1285 Dante sposa con un matrimonio combinato Gemma Donati, dal matrimonio nascono alcuni figli
-Nel 1290 Beatrice muore
-Nel 1292-1294 Dante compone la -> VITA NUOVA
-Nel 1295-1300 Partecipa alla vita politica del comune
-Nel 1300 Viene eletto priore
-Nel 1301 Inizio del suo esilio Bonifacio VIII e avviene la produzione letteraria , in questo periodo prova forte dolore
-Nel 1303 Soggiorna a Verona
-Nel 1310 Discesa di Arrigo VIII in Italia e speranze di ritorno a Firenze -> scrive il DE MONARCHIA
-Nel 1315 Rifiuta di entrare a Firenze umiliato
-Nel 1321 Dante muore a Ravenna a 56 anni (Malaria)

COMPONIMENTI
TITOLO DATA GENERE LINGUA ARGOMENTO
RIME Primi anni Poesie(sonetti e canzoni) Volgare -Vario-> lingua amorosa
ottanta -Tenzone con forese donati
Del -canzoni dottrinali
duecento
VITA NUOVA 1292-1294 Prosimetro (componimenti Volgare -Autobiografia sentimentale e spirituale incentrata
in prosa sull'amore per Beatrice e sulla virtù capace di rinnovare
E versi alternati in modo La vita del poeta
equilibrato)
CONVIVIO 1304-1307 Trattato filosofico con Volgare -Banchetto di sapienza specie filosofica offerto a coloro che
canzoni dottrinali non conoscono il latino ma desiderano nutrirsi di sapere
(prosimetro)
DE VULGARI 1304-1308 Trattato linguistico letterario Latino -La lingua volgare in Italia e la letteratura volgare
ELOQUENTIA
DE MONARCHIA 1316-1317 Trattato politico Latino -Il potere imperiale, nei suoi fondamenti e nei suoi rapporti
con il potere papale
DIVINA 1304-1321 POEMA Volgare -Volontà di trasmettere altissimi messaggi filosofici e morali
COMMEDIA -Viaggio individuale di Dante dal peccato alla redenzione
-Affidamento alla ragione per individuare il male e
allontanarlo

-IL PENSIERO DI DANTE ->uomo del suo


Dante concepiva una struttura basata su principi universali su una gerarchia al cui vertice è Dio
- Divino-> terreno
- Ordine perfetto
- Conoscenza universale
- Storia come manifestazione della volontà divina

-ECCLETISMO= Ossia la tendenza a fodere intorno all'asse portante aristotelico-tomistico apporti di dottrine diverse

EVOLUZIONE TEOLOGICA
Nella Commedia Dante manifesta un pentimento che nasce dall'evoluzione del suo pensiero in direzione teologica
È ormai convinto che non su questa terra, ma solo nella vita ultraterrena si possa giungere alla verità che è unica e universale e si
identifica con Dio

ARMONIA DELL'UNIVERSO= il mondo terreno non è opposto o distinto rispetto alla sfera divina , anzi l'immagine visibile e tangibile
della solo vera realtà ossia quella celeste

Gli avvenimenti storici per Dante sono inseriti nel progetto divino .
PROVVIDENZA=Volere attivo di Dio , il suo progetto e la sua azione nella storia dell'uomo , ha istituito l'impero e la chiesa , l'uno sul
piano materiale (la pace) e uno su quello spirituale (la salvezza)
-Il viaggio ultraterreno è voluto da Dio affinché Dante non solo si salvi come individuo ma porti all'umanità un giudizio e una profezia.

LE TRE FASI DELLA POETICA DANTESCA


- Prima fase-> - adesione ai modelli della poesia cortese-stilnovistica: modello guittoniano poi stilnovista
- superamento del modello prestilnovistico con la "poetica della lode"
- Seconda fase-> -sperimentalismo: opere con impianto, temi e stili diversi=apprendistato per il plurilinguismo della commedia
-intenti anche dottrinali=trattati in prosa
- Terza fase -> -commedia: altissima funzione religiosa
-pluristilismo
1° fase poesia stilnovista, 2° fase superamento stilnovo e trattati, 3° fase commedia

VITA NUOVA -> giovane (scritta a Firenze) , rinnovata dall'amore di Beatrice

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VITA NUOVA -> giovane (scritta a Firenze) , rinnovata dall'amore di Beatrice
-1292-1294
Romanzo della memoria-> autobiografia , romanzo di formazione , maturazione come poeta

-Prosimetro-> Componimenti in prosa in versi alternati in modo equilibrato


- 42 capitoli in prosa
- 31 testi poetici
PROTAGONISTI:
- BEATRICE
- AMORE
- DONNE DELLO SCHERMO

CONTENUTO:
-Il primo incontro fra il poeta e Beatrice , avvenuto quando il poeta sta compiendo il nono anno di vita.
-Nove anni dopo l'incontro si ripete e Dante riceve il dono del saluto , subito dopo al poeta appare in sogno Amore, che tienein
braccio Beatrice addormentata, la nutre dal cuor di Dante
-Donne dello schermo->alle quali egli dedica , solo in apparenza il proprio amore = le chiacchere che nascono da ciò allontanano
Beatrice che negherà a sua volta il saluto -> facendo precipitare Dante in una fase molto dolorosa

IL PRIMO INCONTRO CON BEATRICE-> non ci sono mai dettagli concreti sul dove e il quando (prosa)

causa sconvolgimento e afasia sul modello della tradizione cavalcantiana

- -parte iniziale parla dell'incontro


-parte successiva degli effetti
-parte finale la tirannia dell'amore
DAL PUNTO 6 INIZIA LA DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI

primo incontro con beatrice: causa sconvolgimento e afasia sul modello


della tradizione cavalcantiana

La teoria degli "spiriti"


Nell'innamoramento si materializzano le forze presenti nell'uomo
Che ne regolano l'organismo in quanto deve essere vivente: sono
Gli "spiriti" che rappresentano la personificazione delle facoltà da
Cui deriva la vita

Mentre per l'amico guido l'amore è un fatto devastante , per dante l'evento
Amoroso è un primo movimento dell'anima verso la perfezione spirituale

2 testo
TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE (sonetto) , PASSAGGIO DA AMORE CORTESE A MISTICO

Sonetto in prosa , rappresenta il superamento dello stilnovo


Racconta chi è beatrice

Dante osserva che negli ultimi tempi la forma di


Beatrice è divenuta sempre più vasta.
Dante compone il sonetto affinché non soltanto
coloro che la possono vedere direttamente ma
anche gli altri sappiano di lei
Miracol mostrare
Mostrasi
COBLAS CAPFINIDAS = FINIRE UNA
STROFA E INIZIARE LA SUCCESSIVA CON
PAROLE IMPARENTATE

CHIASMO INCROCIA-> MIRACOL


MOSTRARE E MOSTRASI MIRA

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STROFA E INIZIARE LA SUCCESSIVA CON
PAROLE IMPARENTATE

CHIASMO INCROCIA-> MIRACOL


MOSTRARE E MOSTRASI MIRA

3 TESTO (prosa)
LA MIRABILE VISIONE -> post scrittum = rimanderà all'opera ->divina commedia = beatrice lo accompagna nel paadiso
presagio della scrittura della commedia con protagonista beatrice

presagio della scrittura della commedia con protagonista beatrice

RIME
-Raccolta di poesie ordinata a posteriori = non da Dante
-composte tra il 1283-1307=età giovanile -> scrittura parallela con altre opere vita nuova , de vulgari eloquentia

Composizione:
-rime giovanili
-rime pre -stilnoviste
-rime della maturità e del tempo dell'esilio
-rime petrose-> scritte per la donna pietra = rime insolite, suoni aspri e crudi (le ritroveremo nell'infermo della
divina commedia)

1 testo (sonetto)
GUIDO , I'VORREI CHE TU E LAPO ED IO -> fa parte delle rime giovanili (guido = stilnovista amico di dante)

figure retoriche Guido io vorrei che


tu Lapo ed io:anafora

Parafrasi: Guido, io vorrei che tu, io e Lapo fossimo presi da un incantesimo e messi in una piccola nave
che, in ogni tipo di condizione atmosferica, vada per mare secondo la nostra volontà. In questo modo
né tempeste né altre condizioni minacciose non ci potranno essere d’impedimento, anzi, uniti sempre
dalla concordia, crescerà il desiderio di stare insieme.
E se poi il buon mago ponesse con noi donna Vanna, donna Lagia e la trentesima donna più bella di
Firenze, ragioneremo sempre d’amore e loro saranno contente così come credo lo saremo noi.

SENHAL → soprannome, perifrasi utilizzata nella poesia cortese per non nominare direttamente la
donna oggetto d’amore e risparmiarla dai pettegolezzi di corte dei malparlieri (Lanzangiers).
Ricordiamo infatti che l’amor cortese è carnale e extra-coniugale.

2 testo (sonetto
CHI UDISSE TOSSIR LA MALFATATA =esperimento di Dante che prova la comico realistica
-tenzone = botta e risposta poetico = "rispondere per le rime "

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coperta di cortona:
doppio senso rispetto
alla virilità ne alle doti
di Forese Donati

"De vulgari eloquentia"

1)Quando viene composta l’opera e quali sono i suoi contenuti?

Il trattato letterario "De vulgari eloquentia", composto tra il 1304 e il 1305, si struttura in quattro libri,
ma soltanto il primo è completo, il secondo è incompleto e i due successivi non sono mai stati scritti. Nel
primo libro, troviamo un'introduzione storica e teorica del trattato: si discute la distinzione tra la lingua
regolata e il linguaggio delle nutrici, insieme all'origine delle lingue e alle leggi che ne hanno influenzato i
mutamenti nel tempo e nello spazio. Dante si pone come obiettivo la ricerca del "volgare illustre", una
lingua universale e naturale allo stesso tempo, tra i vari volgari italiani.
Nel secondo libro, rimasto incompiuto, trattato fino al quattordicesimo capitolo, si affronta, nella prima
parte, la teoria dell'eloquenza volgare, partendo dal presupposto della superiorità della poesia sulla
prosa. I libri III e IV non furono mai scritti, sebbene si presumeva che il terzo libro avrebbe dovuto
trattare della prosa illustre, mentre il quarto avrebbe affrontato lo stile comico nella poesia, includendo
anche le forme metriche.

2)L’opera che avete studiato corrisponde alle intenzioni dell’autore o è rimasta incompiuta?
De vulgari eloquentia era progettato per comprendere almeno quattro libri, ma Dante Alighieri scrisse
solo il primo libro in modo completo. Il secondo libro, invece, fu interrotto al quattordicesimo capitolo e
non fu mai portato a termine. I libri successivi, il terzo e il quarto, non vennero mai scritti. Quindi,
l'opera che abbiamo a disposizione è rimasta incompleta rispetto alle intenzioni originali dell'autore.

3)In quale lingua Dante compone l’opera? Perché fa questa scelta?


Dante compone l’opera in latino, per rivolgersi ad un pubblico selezionato (società letteraria, poeti e
prosatori) e a chi avrebbe dovuto accettare il valore del volgare come strumento adeguato alla scrittura
colta.

4)Qual è la finalità dell’opera?


La finalità dell’opera è la riflessione sul volgare illustre; Dante non trova alcuna lingua che possiede le
stesse caratteristiche necessarie a un volgare degno di diventare la lingua letteraria dell’intera Italia.

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5) Riassumere con parole vostre il testo antologizzato (possibile ricorrere all’aiuto del docente, ma prima
è necessaria un’attenta lettura delle note).
Il volgare illustre
In questo brano Dante spiega le caratteristiche che il volgare letterario deve possedere : “ illustre,
cardinale, aulico e curiale”. Infatti, lui desidera una lingua che riunisca in sé virtù tali da renderla adatta a
esprimere opere illuminanti , che rispecchino il prestigio di una corte imperiale degna di questa
definizione.
Nella prima sequenza viene trattato il tema del volgare e del perché gli viene attribuito il nome di
illustre. Per illustre si intende un qualcosa che diffonda luce e che risplenda, chiaro su tutto, come gli
uomini illuminati dal potere diffondono sugli altri una luce di giustizia e carità come Seneca e Numa
Pompilio però in quel momento il volgare di cui si parla è investito da un magistero e da un potere che lo
sollevano in alto, e solleva in alto gli scrittori che lo utilizzano con l’onore e la gloria.
Nella seconda sequenza: si ha il bisogno di trovare un volgare che abbia la cardinalità, prestigio
letterario che deve contraddistinguere il volgare ideale come modello per gli scrittori.
Nella terza sequenza c’è il tema del volgare aulico, viene detto che se in Italia ci fosse una corte
imperiale, il volgare illustre sarebbe utilizzato in quella sede. Dante dice in seguito che qualunque cosa è
tale da essere comune a tutti senza appartenere proprio a nessuno, deve per forza abitare nella corte
imperiale e avervi consuetudine.
Nella quarta sequenza compare il volgare curiale, così chiamato perchè le sue regole devono essere
fissate dalla curia. Alla fine di questa sequenza risulta chiaro il valore anche politico, che Dante
attribuisce alla questione linguistica, perché in Italia non esiste un potere politico unitario ma esiste una
curia, ossia un ceto intellettuale, per quanto disperso.

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