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- Aristocratico in stato pontificio (molto conservatore) che non sentiva l’ondata illuminista o
romantica del 1800 -> paese culturalmente arretrato, clima fermo e stazionario
- MA: ha a disposizione tanti libri e sviluppa sensibilità letteraria e cultura moderna
- Genitori feudatari del papa severi e religiosi, detestano rivoluzioni
- AUTORE ANACRONISTICO = non sintonizzato con il suo tempo
- Lunga fase di accumulo (erudizione) prima di fiorire prendendo coscienza di ciò che è$
- 1a crisi cecità non riesce più a leggere -> scrive Zibaldone (riflessioni filosofiche sulla
propria esistenza e sul mondo)
- Romantico ma classicista
- Fuoco ultimo L: parlare della verità esistenziale
- concl: uomo destinato ad essere infelice MA la ricerca del piacere produce felicità
. NATURA benigna, madre benevole verso la sua creatura perché gli da la possibilità di essere felice
con l’immaginazione =strumento per creare un sostituto al piacere astratto (è generosissima, altri
animali non la hanno)
Giuseppe Parini
NEL MASCHIO UMOR PIÙ PURO UN VERME STA (1759)
- nasce a bosisio (1729) da una famiglia piccolo-borghese, origini modeste. Accademia dei
Trasformati è luogo di incontri di libera discussione tra persone colte su temi politici/civili.
Milano capitale dell’illuminismo italiano.
- PARAFRASI:
Nel liquido maschile più puro (SPERMA) sta un verme (SPERMATOZOO) che,
una volta uscito, entra in un’altra stanza (UTERO),
e va a depositarsi in un certo uovo (OVULO),
che lo mantiene in vita (FECONDARE).
- Sonetto parla dell’ugualianza biologica degli esseri umani al momento della nascita con
utilizzo di mtafore.
- C’è una scansione cronologia (uso dei poi, poscia..) che è una scansione linguistica che
spinge verso l’ultimo verso che racchiude la morale, l’insegnaento.
- Poscia = poi; soverchio errò = fluisce in abbondanza; nove lune = nove mesi; onde portar =
potrà essere; più = ulteriormente; nicchia = si lamenta (scientifico lamento della
partoriente); insin che = fino a quando; villano = contadino.
IDEE
o Sostiene che gli aristocratici devono meritare la condizione di privilegio attraverso la condotta
che di quel privilegio gli renda degni
o Infatti, le dottrine illuministiche prediligono soprattutto il filantropismo energia di uguaglianza
ed è stato per tutti gli uomini (che coincide con il tradizionale messaggio dell’umanesimo
cristiano (prete))
o Vive nel mondo dell’anziano regime-> divisione tra aristocratici e popolo (+ intellettuali che
cercano di mediare tra le due classi)
o Duplicità della sua posizione (critico nei confronti dei nobili ma sempre al loro servizio)
o svela le imperfezioni di un mondo che vuole correggere ma non rovesciare
o Equilibrio tra due istanze opposte: apre cautamente la poesia a contenuti moderni inserendo
anche terminologie nuove e recupera in modo originale le forme della poesia greca latina
o È un intellettuale che interviene nel dibattito politico-sociale e culturale dell’epoca
o Grazie alla frequentazione da parte del poeta delle case delle principali famiglie aristocratiche
milanesi, consolida la sua vocazione satirico morale
TESTO
- critica la nobiltà perché oziosa, vuota e improduttiva.
- Infatti sperpera le ricchezze che provengono dalle rendite, cioè dal lavoro degli altri, è
oziosa, non solo perché non lavorano, ma ricerca solo il piacere e non si dedica ad attività
di utilità comune. Queste idee vengono sostenute oltre che nel poema “il Giorno” anche
nel “Dialogo sopra la nobiltà”.
- Parini è comunque un autore riformista perché non assume posizioni estreme cioè non
vuole che la nobiltà sia eliminata come sostenevano i rivoluzionari francesi ma vuole solo
che venga educata per svolgere un ruolo attivo all’interno della società come nelle epoche
passate.
Noemi Karakiz 4G
- poema in endecasillabi sciolti, intitolato "Il Giorno", e articolato in quattro parti: Il Mattino,
il Meriggio, il Vespro e la Notte. costituita dalla vita "alla moda" di un nobile "giovin
signore"; Parini però evita l'aggressione diretta e preferisce ricorrere all'ironia, fingendo di
essere un "Precettor d'amabil Rito", che intende indicare al giovane aristocratico il modo
migliore per organizzare la propria giornata. Il finto insegnamento si risolve quindi in una
descrizione particolareggiata dei momenti e delle occupazioni quotidiane dello stesso
signore e della nobiltà contemporanea. Il suo intento ironico è rivelato dal tono quasi
eroico e sublime: si tratta di un acutissimo sistema di rappresentazione indiretta, nel quale
la realtà aristocratica viene avvolta in giri sintattici e sontuose figurazioni mitologiche.
- Effetto prodotto: dare consapevolezza al nobile. Lo abbassa con immagini e dicendo cose
indirettamente.
- Ironico: fa vedere una cosa ma spinge a chiedersi la verita effettuale che c’è dietro