Vita:
nasce il 23 maggio 1729 a Bosisio in Brianza da una famiglia in condizioni economiche disagiate, a 10 anni
si trasferisce a Milano da una vecchia zia che gli mantiene gli studi, muore nel 1741 e lascia a Giuseppe
uneredit in cambio di una sua ordinazione a sacerdote.
1752_ esordio poetico nei modi letterari del petrarchismo e dellArcadia.
1753_ ingresso nellaccademia dei Trasformatori, centro culturale di Milano, insieme ai fratelli Verri e a
Beccaria, conosce un Illuminismo stemperato in un progressismo moderato e pragmatico.
1754-1762_ precettore presso il duca Serbelloni, nella cui casa sente lentusiasmo per le nuove idee
illuministe.
1763-1768_ precettore di Carlo Imbonati, figlio del duca Giuseppe Maria, a cui dedica lode leducazione
(1764)
Partecipa con vigore polemico alla discussioni letterarie e si schiera con gli illuministi milanesi per una
dimensione concreta e impegnata della letteratura. Pubblica nel 1763 il Mattino e nel 1765 il Mezzogiorno,
due poemetti che ritraggono una nobilt viziata, parassita e corrotta.
Alla morte del conte Imbonati, Parini pot ottenere svariati incarichi pubblici (poeta del Teatro Regio,
direttore della Gazzetta di Milano, professore di Belle Lettere presso le scuole Palatine).
Il suo progressismo moderato ne fa linterlocutore perfetto per gli austriaci , pronti alle riforme di Maria
Teresa.
Allo scoppio della rivoluzione francese Parini sperava in una realizzazione piena dei principi sociali
illuministi, ma temeva gli eccessi dei moti rivoluzionari. Ritenuto dai francesi sostenitore della Rivoluzione
ottenne numerosi incarichi durante loccupazione francese di Milano (1796), ma li perse a causa del suo
moderatismo e della sua ferma intenzione di voler preservare lautonomia milanese. Con il ritorno degli
austriaci sfugge alle ritorsione e morir il 15 agosto 1799.
Ideologia e Poetica :
segue un principio di moderazione, equilibra i diversi e contrastanti atteggiamenti del suo pensiero.
Vive allincrocio di diverse tendenze, risenti gli influssi di ciascuno, ma non ne abbraccia nessuna. Egli vuole
trasformare radicalmente i contenuti senza alterare le strutture letterarie e sociali.
- Il contatto con il mondo nobiliare getta le basi per una critica violenta (Dialogo sopra la nobilt e
Giorno), ma il suo moderatismo lo tiene lontano da posizioni radicali, non vuole che la nobilt sia
soppiantata, tanto meno vede limportanza della borghesia, vuole solo una nobilt nuova, una classe
dirigente riformatrice e moderna.
- Riconosce la validit della scienza contro il pregiudizio e loscurantismo, ma si rifiutava di
sottoporre lintera realt della vita alle ragioni della scienza.
- Critica il fanatismo e il dogmatismo clericale, ma anche lateismo e il materialismo dei pensatori
francesi.
- Gli illuministi lombardi vedevano nella letteratura e nellarte uno strumento atto a diffondere
cognizioni utili e a condurre battaglie socialmente progressive, Parini sosteneva la prospettiva
sociale dellarte, ma si rifiuta di ridurla solo allutile, la poesia deve nascere dallincontro tra finalit
sociali e bellezza.
Le Odi:
la composizione della numerosissime Odi abbraccia gli anni dal 1757 al 1795. Parini medit a lungo di
riunire le poesie in un'unica opera organica, ma non realizz mai questo progetto. La prima edizione del 1791
conteneva 22 testi, la seconde del 1792 25.
Tre fasi compositive:
- 1757-1770_ le odi sono caratterizzate da temi sociali e civili di particolare rilievo, con dimensione
schiettamente pubblica. La Salubrit dellAria si basa sulla contrapposizione fra campagna e citt e
sullesaltazione della vita agreste (Arcadia) e presenta una denuncia della civilt moderna come
trionfo dellindividualismo e perdita di prospettiva comune.
- 1777-1785_ non abbandona la dimensione civile, ma si concentra sulla funzione della cultura e
delleducazione. Gi nel 1764 con lEducazione traccia un modello educativo impegnato e
aristocratico, fondato sul valore delle doti individuali e sulla giustizia, sotto la guida della ragione.
- 1787-1795_ con la Caduta (1785) si annuncia il tema autobiografico, rappresenta se stesso come
esempio sventurato di coerenza e dignit, riafferma i valori che gli furono cari e ne denuncia la