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Appunti italiano:

Arcadia:

- È una accademia letteraria fondata a Roma nel 1690 da Gravina e Crescinbeni, insieme ad
altri 12 letterati
- Il nome è un riferimento alla regione greca; simbolo di una vita innocente e tranquilla, i
membri si vestivano anche da pastori
- Pubblicò 13 volumi di rime (ultimo nel
- Nel 1925 fu trasformato in un istituto di cultura nel campo degli studi storico-letterari
- Nasce come reazione al barocco, in nome di ideali di classicità e razionalismo, diede vita a
una poesia che rispecchiava la dolcezza di vita del mondo intellettuale settecentesco
prerivoluzionario
- I romantici videro in essa solo la loro superficialità; che fu condannata come indifferenza di
fronte a problemi politici e sociali del tempo
- “Arcadico” con significato dispregiativo (poeti cantori di idilli, lontani dalla realtà)

Modelli:

- Teocrito, Virgilio (Bucoliche), Jacopo Sannazaro


- Filosofia: Cartesio (idee chiare e distinte)

Caratteri poesia arcadica:

Palestra letteraria:

 Ritorno a forme metriche tradizionali (sonetto, canzonetta)


 Linearità sintattica
 Musicalità

Metastasio (1698 – 1792)

 Pseudonimo di Pietro Trapassi


 A 12 anni venne udito dal Gravina mentre improvvisava versi, venendo adottato e
rinominando il cognome in Metastasio
 Il Gravina gli fa abbandonare l’improvvisazione, gli diede una solida istruzione classica e, in
Calabria gli fece studiare la filosofia cartesiana
 A Napoli nel 1721 conobbe la Romanina, cantante famosa, che innamoratasi di lui lo prese
sotto la sua protezione ---- scrive il suo primo melodramma “Didone abbandonata”
 Negli ultimi anni della sua vita sta a Vienna

Riforma di Metastasio:

 Riforma il libretto del melodramma, disordinato e caotico, tipico del Barocco


Principi base:

- Superiorità del libretto sullo spartito musicale


- Separazione netta tra opera seria e opera buffa
- Semplificazione delle trame: una principale e una parallela collegata (razionalizzazione del
caos delle passioni)
- Vicende tratte dalla mitologia o dalla storia, spesso con lieto fine
- Distinzione netta tra recitativo (azione scenica) e aria (momenti lirici)
- Sintassi lineare e chiara
- Lessico semplice

Carlo Goldoni (1707 Venezia – 1793 Parigi)

- 1748 – 1753: lavora al Teatro Sant’Angelo; mette in atto la sua riforma del teatro,
distaccandosi dai modelli della commedia dell’arte
- 1750: la bottega del caffè
- 1752: la locandiera
- 1753 – 1762: lavora al Teatro San Luca; producendo “il campiello”, “la trilogia della
villeggiatura” e le “baruffe chiozzote”
- Parigi (1762 – 1793):
- Incaricato di dirigere la Comedie italienne
- Ottiene pensione di corte
- 1784: scrive la biografia (Memoires)
- 1792: abolizione della pensione di corte; muore l’anno dopo in miseria

Commedia dell’arte:

- La prima volta che si sente questo termine, è il 1750 ne “Il teatro comico” di Goldoni
- Indica gli attori che recitano le “commedie dell’arte”, usando maschere e improvvisando,
riferendosi al coinvolgimento di attori professionisti, ed usa la parola “arte” come sinonimo
di mestiere
- Nasce in Italia nel XVI secolo e rimane popolare fino alla meta del XVIII secolo, età della
riforma goldoniana
- Rappresentazioni basate non su testi scritti, ma canovacci
- All’aperto e scenografia con pochi oggetti
- Compagnie composte da 10 persone, 8 uomini e 2 donne

Goldoni ha studiato su due libri:

Il mondo:

- Mostra vari caratteri di persone e le dipinge al naturale


- Gli oggetti delle passioni umane
- Informa di avvenimenti curiosi e dei correnti costumi
- Istruisce sui vizi e difetti più comuni
- Persone virtuose che resistono ai vizi

Il teatro:

- Fa conoscere i colori con cui si devono rappresentare i caratteri, le passioni, gli


avvenimenti; oltre al modo per ombreggiarli e dargli maggiore rilievo
- Impara cosa è più adatto a meravigliare o a far ridere; usando i difetti e il ridicolo in modo
ironico

Principi riforma goldoniana:

- Preminenza testo scritto sul caos dell’improvvisazione (contrasto con il barocco)


- Razionalizzazione degli intrecci, con storie lineari e semplici
- Prima da caratteri più personali alle maschere, poi li sostituisce con personaggi sempre più
naturali, con moderazione
- Eliminazione elementi volgari e plebei

Ideologia -> illuminismo popolare:

- Interpretazione semplificata dell’illuminismo


- Animato da un progresso civile e razionale
- Riconosce valore e dignità a tutte le classi sociali
- Disinteresse verso le tematiche religiose
- Ideologia priva di punta rivoluzionaria; aspirazione a mondo razionale con accettazione
delle gerarchie sociali; caratterizzata da nessun eccesso
- Ognuno deve accettare il proprio posto nella scala sociale
- Fedeltà ai valori della tradizione mercantile veneziana

Realismo goldoniano:

- I borghesi assumono un ruolo centrale


- Rappresentazione critica della nobiltà; con molti vizi e privi di moralità
- I servi prima erano maschere/stereotipi; poi diventano più “vivi”; criticando la ragione
borghese dei padroni
- Bonomia non così sdolcinata in Goldoni; nella socievolezza non c’è nulla di tranquillo, vi è
nervosismo ed irrequietezza
- Lieto fine -> matrimoni anziché risolvere problemi portano a litigi e conflitti
Parini (1729 Bosisio – 1799 Milano)

- 1754: diventa precettore in casa della duchessa Serbelloni


- 1763: ripubblicazione del mattino lo rende celebre
- 1765: ripubblica il mezzogiorno
- 1768: il conte Firmian gli affida la gazzetta di Milano
- 1791 sovrintendine della scuola di Brera

Filosofia di Parini:

Assomiglia all’Illuminismo per alcuni aspetti:

- Principio di uguaglianza
- Critica verso religiosità ipocrita
- Umanitarismo e solidarismo sociale
- Condanna guerre di religione e inquisizione
- Apprezzamento scoperte scientifiche

Ne rinnega altri

- Materialismo e libertinismo
- Ateismo e atteggiamenti anti ecclesiastici
- Considerazione della borghesia come classe sociale preminente al posto dell’aristocrazia

Le Odi:

- Punto di riferimento per Foscolo, Manzoni e Leopardi

3 fasi:

1) Prima determinata dalle concrete problematiche sociali; il classicismo e il moralismo del


poeta si confrontano con questioni che riguardano la qualità della vita e il benessere
sociale
2) Predomina la dimensione educativa
3) Fase neoclassica; la poesia costruisce immagini di classica bellezza in cui vibrano emozioni e
nostalgie erotiche

Il Giorno:

- Opera più importante di Parini


- Egli pubblicò solo due poemetti, il Mattino e il Mezzogiorno
- Progettò un poema in endecasillabi sciolti (il Giorno) diviso in 4 parti (Mattino, Meriggio,
Vespro, Notte)

Argomento:

- Il poeta, sotto le vesti di precettore, istruisce un giovin signore sul modo migliore e più
conveniente alla sua casta sociale di trascorrere le varie parti della giornata
- Atti frivoli e futili preoccupazioni
- Personaggi tipici del mondo nobiliare
- Vespro e Notte = considera tutta l’aristocrazia
- Intento: colpire la vacuità di gran parte dell’aristocrazia milanese; si lega ai programmi civili
e progressisti dell’Illuminismo; forza educativa dell’utile
- Bersaglio polemico è la stupidità e l’inerzia del patriziato
- Simpatia per gli umili
- Culto delle virtù familiari
- Sdegno contro le ingiustizie sociali
- Avversione contro la superficialità
- Compresenza di due componenti diverse: una sensistica (sfumature sensoriali e segni della
realtà più concreta) e rococò (eleganza e musicalità)
- Dietro all’ironia vi è una forma di risentimento e di nostalgica partecipazione per il mondo
dell’aristocrazia
- Notte: gioca sull’ opposizione luce – oscurità

Giudizio storico:

- Distinzione tra i contenuti civili, politici e morali della sua letteratura e gli aspetti stilistici e
poetici
- Definito come il primo poeta della nuova letteratura che sia anche un uomo (ha dentro di
se un contenuto vivace, appassionato, religioso, politico e morale)

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