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Riccardo Rapazzoli

RIASSUNTO I CANTI
- I Canti raccolgono tutta la produzione poetica significativa di Leopardi, ad eccezione dei
Paralipomeni della Batracomiomachia.
- La prima edizione del libro è stata stampata a Firenze nel 1831 e contiene ventitré testi.
- Una seconda edizione, stampata a Napoli nel 1835, contiene trentanove testi, inclusi i
nuovi canti composti a partire dal 1831, frammenti e traduzioni precedenti.
- L'edizione definitiva, curata da Antonio Ranieri, è stata pubblicata a Firenze nel 1845
dopo la morte di Leopardi e contiene quarantuno testi di varia lunghezza.
- Sono stati aggiunti due testi composti da Leopardi nel 1836, La ginestra e Il tramonto
della luna, prima del trentacinquesimo componimento.
- Le date di composizione dei testi vanno dal 1816 al 1837.
- La struttura dei Canti è determinata da tre criteri: cronologico, di genere e tematico.
- Ogni testo dei Canti è autonomo e completo.
- I Canti testimoniano momenti diversi della ricerca poetica di Leopardi e rappresentano
una sorta di "storia di un'anima".
- Nelle canzoni civili (1818-1822), Leopardi affronta argomenti politici e si presenta come
un educatore che esorta a recuperare la grandezza degli antichi.
- Negli idilli (1819-1821), il soggetto lirico rifiuta le pose oratorie e si esprime in modo più
autentico.
- Nei canti pisano-recanatesi (1828-1830), emerge il tema del ricordo e la poesia si collega
intimamente alla filosofia.
- Nel periodo napoletano (1831-1836), Leopardi critica aspramente e sarcasticamente la
società contemporanea.
- Con La ginestra (1836), Leopardi assume una nuova funzione educativa, proponendo un
modello sociale basato sulla solidarietà tra gli esseri umani, contro la natura intesa come
condizione di fragilità umana.
- Nella poesia di Leopardi, il soggetto diventa gradualmente un "io" concreto e biografico,
basato sull'esperienza vissuta.
- Questa rappresenta una novità importante rispetto alla tradizione precedente, che si
basava su un soggetto astratto ed esemplare.
- Nei Canti leopardiani, l'io è presente in modo tangibile, testimone e partecipe delle
vicende rappresentate.
- Inoltre, vi è una tendenza all'oggettivazione e alla riflessione filosofica, con una maggiore
argomentazione e dimostrazione.
- I Canti rappresentano una poesia di pensiero che unisce l'esperienza concreta
all'approfondimento filosofico.
- La produzione poetica di Leopardi può essere suddivisa in tre fasi: canzoni e idilli (1818-
1822), grandi canti pisano-recanatesi (1828-1830), testi d'amore, canzoni sepolcrali e La
ginestra (1831-1837).
- La prima fase dei Canti è costituita dalle canzoni civili, scritte tra il 1818 e il 1822.
- Le prime nove posizioni dell'indice sono occupate da queste canzoni, che presentano
un'impostazione patriottica e civile.
- Leopardi utilizza la struttura tradizionale della canzone petrarchesca e un linguaggio
letterario.
- All'Italia e Sopra il monumento di Dante, scritte nel settembre-ottobre 1818, affrontano il
tema della decadenza italiana e il confronto tra passato e presente.
- Ad Angelo Mai, scritta nel settembre 1820, evidenzia la grandezza degli antichi
confrontata con la viltà dei contemporanei.
- Il tema civile è presente anche nelle canzoni successive, affrontando il rapporto tra
natura e civiltà.
- Le canzoni Bruto minore (dicembre 1821) e Ultimo canto di Saffo (maggio 1822) trattano
il tema del suicidio.
- Bruto minore segna la fine dell'impegno civile del poeta dopo il fallimento dei moti
rivoluzionari del 1821.
- Ultimo canto di Saffo presenta il conflitto tra la poetessa greca infelice e la natura che la
esclude dalla bellezza.
- L'accusa amara al destino umano e agli dei assume toni esistenzialisti e filosofici.
- Il primo amore, collocato in decima posizione, è una composizione in terzine dantesche
del 1817-1818 che focalizza sull'io lirico e la sua storia sentimentale.
- Il passero solitario, scritto successivamente, svolge una funzione di collegamento tra le
canzoni e gli idilli.
- Durante la stesura delle canzoni civili, Leopardi scrive anche gli idilli tra il 1819 e il 1821.
- Gli idilli sono cinque testi di carattere soggettivo ed esistenziale, in contrasto con il
significato civile e oggettivo delle canzoni.
- Cambiano anche il linguaggio e la metrica: Leopardi utilizza un lessico meno formale e
uno stile più colloquiale, pur mantenendo un'impostazione classicistica.
- Abbandona la forma della canzone a favore dell'endecasillabo sciolto, che gli permette
maggiore libertà e aderenza ai sentimenti e ai pensieri senza i vincoli della rima.
- Leopardi rinnova il genere dell'idillio, tradizionalmente dedicato alla poesia bucolica,
celebrazione della serenità della campagna rispetto alle preoccupazioni della città.
- La natura non è solo rappresentata esternamente, ma è rivissuta interiormente dal poeta,
che la vive con una forte tensione sentimentale.
- Il paesaggio diventa occasione per brevi riflessioni esistenziali.
- Nell'Infinito (1819), uno dei capolavori di Leopardi, la visione di un colle e di una siepe
apre un percorso immaginativo e conoscitivo verso l'infinito spazio-temporale.
- La sera del dì di festa (1820) alterna la contemplazione di un'intensa notte di luna e la
riflessione sull'immensità del passato individuale e storico ormai perduto.
- In Alla luna (forse del 1819) la contemplazione del paesaggio lunare permette al poeta di
immergersi nel piacere del ricordo, anche se malinconico.
- Il sogno (1820 o 1821) e La vita solitaria (1821) presentano un taglio più narrativo.
- Il sogno riguarda l'incontro tra il poeta e una fanciulla morta.
- La vita solitaria rappresenta l'immersione del soggetto in un paesaggio che viene
contemplato con affetto e osservato con distacco doloroso.
- Dal 1823 al 1827 Leopardi si dedica principalmente alla prosa e scrive poche poesie, tra
cui "Alla sua donna" e "Al conte Carlo Pepoli".
- Nel 1828, a Pisa, Leopardi riprende a scrivere poesie, tra cui "Il risorgimento" e "A Silvia".
- Nei due anni successivi, a Recanati, scrive altre importanti poesie come "Le ricordanze",
"Canto notturno di un pastore errante dell'Asia", "La quiete dopo la tempesta", "Il sabato
del villaggio" e forse "Il passero solitario".
- Questi componimenti sono collegati tematicamente e strutturalmente, formando un
periodo distintivo nella produzione di Leopardi.
- La definizione di "grandi idilli" usata in passato può essere fuorviante, poiché non tiene
conto del nuovo elemento filosofico che si unisce all'aspetto emozionale delle poesie.
- È più corretto chiamarli "canti pisano-recanatesi" per indicare i luoghi di composizione in
modo neutro.
- "Il risorgimento" segna una grande novità nella poesia leopardiana: il paradosso in cui
l'individuo aspira al piacere ma è consapevole di non poterlo raggiungere a causa della
natura indifferente.
- "A Silvia" rievoca la giovinezza con tenerezza, ma anche con la consapevolezza che le
illusioni dell'età giovanile non si sarebbero realizzate.
- "Le ricordanze" affronta il tema della memoria e presenta un tono malinconico e
incantato.
- "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" esprime il pessimismo cosmico di
Leopardi, riflettendo sulla condizione umana e sulla natura indifferente.
- Nelle poesie "La quiete dopo la tempesta" e "Il sabato del villaggio" si rappresentano
momenti della vita a Recanati, simbolicamente legati alla cessazione temporanea del
dolore o all'attesa illusoria della felicità futura.
- "Il passero solitario", legato all'ambientazione recanatese e al tema della giovinezza
sprecata, funge da apertura agli idilli e anticipa il rimpianto degli anni maturi.
- Formalmente, i canti pisano-recanatesi presentano l'esperimento della canzone libera,
superando il modello petrarchesco convenzionale e adattandosi all'ispirazione con una
metrica e un linguaggio più liberi.
- La terza fase della ricerca leopardiana è caratterizzata da un radicale rinnovamento
poetico.
- Il definitivo abbandono di Recanati e nuove esperienze esistenziali e culturali sono le
cause principali di questo cambiamento.
- I testi di questa fase si orientano in tre direzioni: l'amore come passione concreta e
vissuta, la riflessione filosofica negativa e la polemica contro il mito del progresso.
- Leopardi si rivolge al presente e a ciò che è tangibile e concreto.
- Una vicenda amorosa a Firenze con Fanny Targioni Tozzetti ispira il "ciclo di Aspasia",
composto da cinque liriche.
- Le due canzoni sepolcrali affrontano il tema della morte e la fragilità della condizione
umana.
- Le ultime composizioni di Leopardi includono i Paralipomeni della Batracomiomachia, I
nuovi credenti, la Palinodia al marchese Gino Capponi, Il tramonto della luna e La
ginestra.
- Leopardi denuncia l'infelicità inevitabile della condizione umana e propone una nuova
solidarietà tra gli uomini per affrontare la natura.
- Sulla forma poetica, si utilizzano periodi brevi e complessi, un lessico classicistico e
nuovi termini legati al progresso e alla realtà presente.

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