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Ha una forte musicalità, considerato manifesto per questo intersecarsi delle arti.

Testi sciolti, composto da tanti quadri intercambiabili.


Sfogliando un volume si ritrova a leggere di epoche passate trovando qualcosa di analogo alla vita
moderna, applicandolo (l’analogo) ad esso.
Due elementi:
- la musica come sostegno al linguaggio; la ricchezza fonetica delle assonanze, ritornelli
interni, consonanti e vocali (che è un linguaggio analogico di suggestione).
- L’idea che una grande città possa rivelare dei rapporti tra elementi molto diversi l’uno
dall’altro, come il vecchio saltimbanco alla fiera che viene visto come un poeta. Capacità di
creare rapporti, analogie, corrispondenze nella poesia per associazione, per un processe
che tende ad avvinare elementi apparentemente discordanti attraverso il linguaggio.

Lezione 9/10
Tutto ciò si collega al
SIMBOLISMO
Corrente poetica che si fonda sulla teoria delle corrispondenze

PASCOLI
Come entra in elezione con le teorie del simbolismo?
Com’era tradizione continui ad evitare l’innovazione?
Lessico sempre aulico vs nuovo contenuto
Con pascoli, con una raccolta del 1903 „canti di Castelvecchio“, qualcosa nella lirica Italia cambia.
Pubblicate questo, alcione D’Annunzio, le fiale di

Pascoli nasce nel 1855 ed è un autore di transizione, legato a uno e l’altro secolo, però con pascoli
qualcosa cambia.
Lutto, perdita del padre, deve reggere le sorti di una famiglia numerosa e nel corso degli anni perde
altre forme di riferimento. Allievo di Carducci, nel 1905 ha la cattedra di lettere classiche . Si lega a
movimenti socialisti, passa un periodo in carcere e poi si rifugia nel nido familiare.
Differenze con D‘Annunzio.
Muore 1912
L’ambiente è importante.
Prima raccolta di Pascoli è Myricae (1891). Raccolta che si incentra col paesaggio agreste, nulla a
che vedere con la città. È una riguarda che riguarda le piccole cose, i piccoli avvenimenti con un
tono non altisonante né eloquente. C‘è un tentativo di quotidianità, tono medio, poetica del basso
(non si cantano corti, damigelle, vestiti).
Si tratta di componimenti brevi, frammentari, talvolta sono componimenti dettati da illuminazioni
improvvise.
Non solo il lutto per la perdita del padre ma anche gli altri affetti con la famiglia e altri eventi familiari.

Come fa poesia pascoli e perché cambia qualcosa?


Il modo in cui cambia la poesia parte proprio dalla consapevolezza e illuminazione, la banalità del
quotiamo. Qualcosa accade e si apre una scena che non ha nessun significato per noi lettori, ma
aha significato perché il poeta la ritiene significativa quella scena (siamo nell‘individualismo,
soggettivo).

Il lampo – da Myricae
Descrive una scena notturna, pascoli in campagna e un lampo illumina il cielo.
Scena quotidiana, priva di contesto. Il poeta non ci dice dov‘è, non ci spiega gli elementi, spiega che
ce questa casa come tante illuminata dal lampo improvviso nella notte.
Contestò completamente anonimo, però oggi noi vendiamola. Conoscenza di questo testo perché
nell‘individualismo di pascoli ci dice che è importante questo testo.
Si tratta della velocità di un lampo, l‘elenco di aggettivi mima la rapidità, mima l‘apparire e lo sparire
della casa.
Riferimento con a una passante di Baudelaire. Significativa solo per l‘occhio di chi guarda, il lampo
e poi la notte.
È un quadro quasi impressionista.
Pascoli è un poeta simbolista perché una sezione di Myricae è intitolata „le gioie del poeta“, pascoli
ci dice ciò che il poeta deve fare e ciò che e contento di fare o che si accontenta di fare.
Testi meno noti ma che ci danno la visione del poeta.

Il mago – sezione le gioie del poeta


Il mago è il poeta stesso (deducibile dal titolo), poteri che il poeta ha oltre alla sfera dell’umanità.
Poesia come magia, crea un mondo più armonioso rispetto a quello reale.
È un ordine impartito dal poeta alla natura (paesaggio, contesto, ambiente in cui stiamo) affinché
cambi stagione e spunti la primavera.
La siepe fiorisce e il poeta sta trasformando la realtà attraverso le parole, la sta rendendo più bella
e piacevole. È un atto di magia, come se la parola avesse il potere di manipolare a suo piacimento.
I primi tre versi parlano di un argomento e gli ultimi quattro di altro.
Gli ultimi quattro versi: il poeta potrebbe spingersi a fare altro, ad esempio a cercare la gloria, però
non vuole, gli basta comunicare elemento naturale e stare per sé. È una comunione tra il poeta e
l’elemento naturale. Il poeta manda i suoi versi all’aurora che nasce, e non a un popolo, e intreccia
le sue corone (strofe) per i fanciulli, per coloro che desiderano apprende e che hanno sguardo di
apertura alla realtà.
C‘è un potere che il poeta può esercitare… altro potrebbe ma altro non vuole.
In quest’idea di sufficienza, in quest’idea che al poeta basti un discorso privato e intimista, un
discorso legato allo stiperò per la nascita della primavera o un lampo che squarcia la notte,
quest’idea viene ripresa anche in un testo che chiamata contrasto della medesima sezione.

Contrasto
Ritroviamo l’idea di sufficienza di prima
Costruito su due strofe che mette a confronto un modo e un modo di fare poesia

Prima strofa
Artista che attraverso materiali pregiati crea una bellissima fiala di vetro. (Attraverso materiali nobili
si forgia un oggetto). Una fiala che cambia colore che scintilla come un cielo primaverile (soleggiato
e poi pioggia —> gioco di colori che l’artista crea attraverso la manipolazione del reale.

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