Sei sulla pagina 1di 3

Il termine decadentismo deriva da un verso della poesia languore di uno dei poeti maledetti

varlaing , questo verso diceva : mi sento come l’impero romano nella sua fase finale nella
piena decadenza , quindi i poeti e gli scrittori decadenti specie nella prima fase esprimono la
noia e l’avversione nei confronti della vita e dei suoi aspetti, i poeti decadenti criticano la
borghesia e i suoi valori ma soprattuto la letteratura intesa come scienza infatti questi autori
riprendono dei concetti cari al romanticismo, portandoli alle estreme conseguenze cioè gli
estremizzano i concetti romantici, i poeti del primo decadentismo sono francesi e sono quelli
che vengono chiamati poeti maledetti che sono portavoce di un nuovo modo di intendere la
poesia , per questi poeti la parola assume un significato diverso rispetto a quello letterale, si
carica di significati profondi e diviene un simbolo per esprimere dei concetti per questo
motivo questi autori verranno chiamati simbolisti perché le parole che loro utilizzano non
sono a caso ma sono parole che rimandano a significati più profondi L il più importante tra
questi autori è Charles Baudelaire

I simbolisti possono essere considerati come un sottogruppo del decadentismo e tra i poeti
più importanti abbiamo : Paul verlaine Arthur Rimbaud, stéphane mallarmé e Charles
baudelaire

Questo uso della parola come simbolo viene facilitato mediante l’uso della figura retorica
analogia ( metafora più complessa, perché abbiamo un trasferimento di significato ma più
complesso rispetto a una metafora)
I simbolisti utilizzano continuamente l’analogia perché il linguaggio è volutamente oscuro e
conoscibile solo per pochi , questa cosa dell analogia è voluta perché i simbolisti credono
che la poesia non sia per tutti
Questo linguaggio oscuro e difficile sta a significare la loro estraneità dal mondo circostante
che loro disprezzano e questo anticipa il decadentismo per questo motivo i poeti maledetti si
rifugiano in questi paradisi artificiali mediante l’uso di droga e alcool, come nella
scapigliatura i poeti maledetti criticano la morale cristiana parlando apertamente di sesso
anche omosessuale , il decadentismo riprende alcuni temi del romanticismo europeo quali
lesaltazione del io e dell irrazionale ma mentre gli autori romantici erano sostanzialmente
ottimisti gli autori decadenti non lo sono , per questo prevale limpossibilita di cambiare le
cose , qui domani ora mai la noia è la non voglia di vivere , la nevrosi , la follia oppure in
alcuni casi lesaltazione del bello come concetto fine a se stesso , con la bellezza che non
deve rimandare a significati particolari o profondi es come D’Annunzio , Oscar Wild,
huysmans , questo gruppo viene chaiamato estetismo , deriva L dal greco e significa il bello

baudelaire parlerà di corrispondenze, solo il poeta era in grado di decifrare il significato


nascosto della poesia, ecco perché il poeta viene visto come un veggente, cioè colui che
riesce a vedere cose che gli altri umani comuni non riescono a vedere , questo poesia
influenzerà in italia d'annunzio ma soprattutto pascoli

giovanni pascoli nasce in romagna a metà ottocento da una famiglia agiata il padre era
amministratore di una grossa azienda agricola ma quando pascoli avrà 12 anni il padre verrà
misteriosamente ucciso mentre tornava dal lavoro questo segnerà profondamente la vita del
poeta, la famiglia ora è in ristrettezze economiche ed è anche numerosa (10 figli), la famiglia
rimarrà sempre un punto fermo per il poeta, nonostante le ristrettezze economiche pascoli si
laurea in lettere e successivamente diventare professore universitario in varie università
italiane, dopo una giovinezza travagliata durante la quale pascoli aveva aderito al socialismo
e fu arrestato durante una manifestazione in età matura si trasferirà a castel vecchio in una
campagna di lucca, qui si trasferisce con le sue sorelle e decide di non sposarsi, perché
voleva ricreare il nido famigliare, questo attaccamento alle sorelle era quasi morboso,
questo atteggiamento lo portò a criticarne una perchè si era voluta sposare, quindi pascoli
passerà i suoi giorni finchè non morirà nel 1912

pascoli lo si può definire il più grande rappresentante italiano del simbolismo, non sappiamo
se però egli avesse mai letto le poesie dei poeti maledetti, ma ciò ci fa capire la tendenza
comune degli intellettuali europei che si sentivano estranei rispetto alla realtà circostante,
per pascoli tutto ciò che è esterno non poteva essere spiegato attraverso delle regole
oggettive come affermato dai positivisti, pascoli diceva che la realtà esterna è frutto della
nostra soggettività, gli oggetti ,la realtà risultano deformati privi di una vera consistenza
perchè per il poeta per poter vedere realmente la realtà delle cose bisogna guardare
attraverso gli occhi dei fanciulli,
pascoli dice che per vedere la realtà non bisogna vederla attraverso gli occhi degli adulti ma
dei bambini, perché i bambini riescono a vedere le cose con stupore e meraviglia, con quella
unicità tipica del mondo infantile, se noi riuscissimo a vedere le cose dagli occhi di un
fanciullo da una parte riusciremmo a vedere la realtà vera delle cose e dall'altra la felicità,
anche il sogno può aiutare a vedere il significato vero delle cose come anche
l’immaginazione,

la parola è un simbolo perché rimanda a significati nascosti, perciò è frequente l’uso di


analogie e dell’onomatopea che in pascoli ha la funzione di fonosimbolismo; es come il
suono delle campane din don che rimanda alla sua casa in romagna e sentiva le campane la
mattina oppure il suono ddell’assiuolo "chiù" che assume un valore di morte di suo papà,
ecco perchè si parla di fonosimbolismo
un altro tema ricorre nella poesia di pascoli è la ricerca del nido famigliare, pascoli passerà
tutta la sua vita ricomporre quel nido familiare , quindi la famiglia che era stata duramente
colpita dall omicidio del padre , questa è quasi un ossessione del poeta come lo è anche il
tema della morte che ricorre continuamente nelle sue opere

pascoli descrive spesso ambienti di campagna dove solo apparentemente abbiamo una
situazione iniziale di tranquillità e pace, spesso nelle strofe successive questo paesaggio
ideale sembra quasi trasformarsi, prevalgono l’angoscia, la paura e qualche volta il senso di
morte, queste trasformazioni spesso non seguono dei criteri logici, ma è la parola che
suggerisce altri significati che vanno al di là di quello letterale e per far ciò il poeta si serve di
diverse figure retoriche come l’analogia, la sinestesia ( accostamento di due parole che
appartengono a sfere sensoriali diverse), pascoli si serve anche del’’ossimoro (
accostamento di due parole contrarie es estate fredda), dal punto di vista formale pascoli
predilige un linguaggio chiaro, essenziale e non versi spezzati, di norma segue i versi della
letteratura classica ma non per questo non vuole sperimentare soluzioni innovative ad
esempio nei “poemetti” scriverà una poesia che sarà metà in italiano e metà in inglese
novembre fa parte della raccolta “myricae”
pascoli ha lavorato contemporaneamente a più raccolte
myricae” significa tamerici ( albero grande) e viene da un verso dell’ opera di virgilio “le
bucoliche”, le bucoliche come myricae tratta del tema di campagna della calma e della
tranquillità di questi paesaggi, della laboriosità dei contadini e un clima di quasi fratellanza
tra gli uomini, ma come detto prima, in pascoli questo clima di serenità e pace viene turbato
da un improvviso clima di angoscia , paura e morte, la morte è uno dei temi più ricorrenti e
sono frequenti le allusioni alla morte del padre.

dal punto di vista metrico abbiamo 3 strofe formate da 4 versi ( quartine)


il poeta descrive l’estate di san martino chiamato così perché san martino ricorre l’11
novembre e si dice così quando si ha un novembre caldo, infatti nella prima strofa sembra
che sia estate , sembra che ci sia un momento di felicità in quanto la natura è nel pieno
vigore,

anastrofe= inversione di 2 parole


iperbato = inversione di 3 parole

il gelsomino notturno fa parte dei canti di castelvecchio, castelvecchio era la località dove
pascoli si era rifugiato per ricostruire la famiglia , i canti di castelvecchio riprendono molti
temi presenti nella raccolta myricae come il tema della morte e la descrizione degli ambienti
circostanti e pure rispetto a mirice in questa raccolta si intravedono alcune ossessioni e
pulsioni che lasciano intravedere un pascoli maggiormente negato ai temi del decadentismo
, proprio questa poesia ne è l’esempio
in questa poesia pascoli parla della prima notte di nozze di un suo amico e fa un paragone
tra la fecondazione delle piante che si aprono durante la notte in attesa di essere fecondate

Potrebbero piacerti anche