Sei sulla pagina 1di 1

Cosa vuoi imparare oggi?

Giacomo Leopardi -
Riassunto della vita e
delle opere del poeta
recanatese
Appunto di italiano sulla vita di
Giacomo Leopardi che nacque nel
1798 a Recanati, un piccolo…continua
paese
delle Marche. Vengono descritti gli

di Daniele 78' di lettura


(28619 punti) 2,6/5 (8)

Giacomo Leopardi è uno dei più importanti


poeti della letteratura italiana dell'Ottocento.
Le sue vicende personali ci sono note anche
grazie al suo diario personale di ricordi, noto
con il titolo di Zibaldone. Il poeta nacque a
Recanati nell'anno 1798, nelle Marche. Egli
scrisse tantissime poesie importanti e note,
come per esempio A Silvia, poesia
celeberrima, in cui viene descritta la Igura di
Silvia intenta nelle sue attività di vita
quotidiana.

Tra le sue poesie che si trovano nelle raccolte


poetiche de I Piccoli Idilli e I Grandi Idilli, si
ricorda anche Il Sabato del villaggio, in cui
vengono delineati i tratti della poetica
leopardiana. Tra le altre poesie vi sono per
esempio La sera del dì di festa, L'InInito, in cui
viene descritto lo stato d'animo dell'autore
quando ammira l'inInito a partire dal
celeberrimo " Sempre caro mi fu quest'ermo
colle...". Uno dei tratti principali della poetica
leopardiana è per esempio il pessimismo, che
si articola in varie fasi, tra cui per esempio si
ricorda il pessimismo cosmico e il pessimismo
storico. Tra i temi della poetica leopardiana si
ricorda anche per esempio anche la natura.

Indice
BiograIa di Giacomo Leopardi
Pensiero di Giacomo Leopardi
Opere di Leopardi
Altre informazioni sulla vita di Leopardi
Note biograIche su Leopardi
Pensiero di Giacomo Leopardi
Informazioni su Leopardi
Opere di Leopardi
Pensiero e poetica di Giacomo Leopardi
La teoria del piacere
L'atteggiamento titanico
Vita, opere e poetica di Leopardi
PUBBLICITÀ

Prenota ora

Biogra'a di Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi nacque nel 1798 a


Recanati, un piccolo paese delle Marche: sarà
il luogo dove passerà la sua vita. Il padre era
un uomo molto interessato alla cultura, aveva
una biblioteca molto fornita, fondò
l'Accademia dei Diseguali, ma non era bravo
ad amministrare l'economia famigliare: la
diede quindi in gestione alla moglie.
Leopardi nello Zibaldone descrive la madre
come una donna molto fredda, rigida, austera,
non aWettuosa.
I fratelli ricevettero un'istruzione privata ed a
soli 14 anni Leopardi non aveva più nessuno
che potesse insegnargli, sapeva tradurre testi
greci, latini ecc.
Nella sua vita compose 240 opere trattando
temi diversi, si interessò anche alla politica,
condannando il governo di Napoleone.
Ebbe pochissimi amici, i più importanti furono
Giordani, Stella e Ranieri. Con Giordani
intraprese una Itta corrispondenza che gli
permetteva di avere contatti con la cultura
italiana ed europea.
Nel 1819 l'ambiente recanatese divenne
insoWerente per lui. Tentò di scappare, ma
venne scoperto. Nello stesso anno scrisse i
Piccoli Idilli contenenti L'inInito, Alla luna; si
sposta a Roma con l'intento di trovare lavoro e
sperando di trovare una società diversa da
quella che conosceva, ma rimane deluso e
decide di ritornare a Recanati; qui, nel 1823
scrive Le Operette morali.
Nel 1825 sotto richiesta dell'editore Stella si
trasferisce a Milano, successivamente a
Firenze, Bologna e Pisa, dove compone i
Grandi Idilli (1828-1830) contenenti A Silvia.
Per ragioni di salute è costretto a rinunciare a
un incarico oWertogli in Germania. Depresso,
si chiude in casa per 16 mesi non avendo
contatti con nessuno.
Partecipa con Le Operette morali a un
"concorso" indetto dall'Accademia della
Crusca senza vincere: questo lo porterà a una
depressione ancora più profonda.
In questo periodo compone alcune delle sue
opere più importanti come Canto notturno di
un pastore errante dell'Asia, Il sabato del
villaggio, La quiete dopo la tempesta.
Nel 1830 si ritrasferisce a Firenze dove si
innamora di Fanny Targioni Tozzetti, la quale
non contraccambia assolutamente il suo
amore. Su questo tema Leopardi scriverà Il
ciclo di Aspasia.
Nel 1833 accettando l'oWerta dell'amico
Ranieri si trasferisce a Napoli dove scriverà La
ginestra nel 1836 e morirà l'anno successivo.
Durante quasi tutta la vita Leopardi (1817-
1832) scriverà Lo Zibaldone, il titolo indica una
pietanza formata da molti ingredienti infatti è
una sorta di diario scritto senza l'intento di
essere pubblicato, un'opera complessa che
verrà tenuta dalla famiglia Ranieri per molti
anni prima di essere pubblicata. Scritto con
vari registri stilistici, conteneva tutti i suoi
pensieri, le sue idee, le sue vicende private,
stralci di poesie o opere che permisero,solo
nel 1900, di capire in modo più approfondito
le sue opere e quindi avere una visione piu
chiara e apprezzarle al meglio.

Pensiero di Giacomo Leopardi

Il suo pensiero può essere diviso in 3 parti


principali.
Il pessimismo storico o relativo, che va dal
1818 al 1822, tratta di come, secondo lui, la
natura sia benigna, il presente con l'aWermarsi
della ragione è simbolo di soWerenza e solo il
passato attraverso la traduzione dei testi
classici può portare un po' di sollievo
nell'uomo, quando si diventa adulti tutti ci si
accorge che tutti i sogni, le speranze che si
avevano da giovani sono
vaghe,Inte,irrealizzabili
La seconda fase va dal 1824 al 1835 in cui la
natura è maligna, l'uomo soWre per colpa
della natura, l'uomo non raggiungerà mai la
felicità vera perchè non esiste, l'uomo esiste
per soWrire.
La terza fase coincide con l'opera La ginestra,
viene considerato il testamento poetico e
IlosoIco di Giacomo Leopardi: l'uomo deve
unirsi con i suoi simili per cercare in qualche
modo di alleviare la soWerenza e sconIggere
la natura, viene paragonato alla ginestra
perchè così come lei riesce a
ricrescere,riIorire dopo le eruzioni vulcaniche
l'uomo deve impegnarsi e unirsi per un futuro
migliore.

Opere di Leopardi

I Piccoli Idilli: scritti tra il 1819 e il 1821 fanno


parte del pessimismo storico e assieme ai
Grandi Idilli formano l'opera I Canti. Scritti con
un registro semplice, immediato. Fanno parte
L'in=nito e Alla luna e Leopardi in questa
opera vuole rappresentare un quieto rifugio
dal tempo e dallo spazio ma non sarà mai
sganciato dal presente, egli prova a perdersi
nei suoi pensieri ma è comunque consapevole
che il presente esiste e non permette la fuga
nel sogno.
Le Operette morali: scritte nel 1824 si entra
nella fase del pessimismo cosmico, si tratta di
testi in prosa e il loro scopo era quello di
mostrare il vero, di mostrare la soWerenza
dell'uomo da parte della natura e la falsità
della realtà.
Scritte in un linguaggio elevato, diecile e con
questo Leopardi realizza il suo obiettivo di
dare alla lingua italiana la ricchezza e la varietà
di termini tipica del 1500.

I Grandi Idilli: vengono anche chiamati canti


pisano-recanatesi e di questi fa parte A Silvia,
Il passero solitario, Il sabato del villaggio; in
questi canti Leopardi tende a valorizzare
l'aspetto sentimentale della poesia e egli non
cerca più una consolazione ai dolori della vita
ma esprime il rimpianto per una giovinezza
svanita e solo il ricordo del passato provoca in
lui sensazioni piacevoli

Il ciclo di Aspasia: fanno parte A se stesso, Il


pensiero dominante e venogno ispirati
dall'esperienza amorosa di Leopardi.
Si nota in maniera molto diretta l'esternazione
del dolore, la soWerenza di Leopardi.
Questi spingono Leopardi a un nuovo
impegno ideologico-politico per riIutare i miti
illusori del progresso e deInire un'idea di
solidarietà basata sulla verità.

I Piccoli e Grandi Idilli assieme al Ciclo di


Aspasia formano i Canti i quali contengono
anche Le canzoni che sono i primi
componimenti di Leopardi.
Le Canzoni sono di spinta civile e patriottica, ci
sono nmerosi spunti verso la società corrente
cioè corrotta e inerte. Fanno parte L'ultimo
canto di SaWo, A Angelo Mai, All'Italia.

per ulteriori approfondimenti sulle opere di


Leopardi vedi anche qua

Altre informazioni sulla vita di


Leopardi

* L'infanzia: Giacomo Leopardi nacque a


Recanati (nelle Marche) il 29 giugno 1798. È il
primo di cinque Igli, di cui due
particolarmente cari al poeta: Paolina e Carlo.
Il conte Monaldo, suo padre, è un amante
delle lettere, è sollecito verso il Iglio e ne
asseconda gli studi. Dopo che egli ha in parte
sperperato il patrimonio di famiglia è la
madre, Adelaide Antici, donna fredda, severa e
bigotta, ad occuparsi dell'amministrazione
domestica. Precocemente, a soli undici anni,
Giacomo compone versi poetici, le prime
prose, traduce Odi di Orazio. Gli anni che
seguono vedono crescere in progressione il
numero dei componimenti in Italiano e Latino,
le prime Dissertazioni IlosoIche, una
traduzione in ottave dell'Ars Poetica di Orazio.
Tra le pareti di palazzo Leopardi trascorrono
"sette anni di studio matto e disperatissimo"
(così deIniti in una delle prime lettere al
Giordani), anni che compromettono
irrimediabilmente la salute e l'aspetto Isico di
Leopardi. In questi anni di studio impara da
solo il greco e l'ebraico, e più tardi si procura
diWuse conoscenze nelle lingue straniere.
* Il 1815: L'avvicinamento alla poesia avviene
nel 1815, con la traduzione degli Idilli di Mosco
e della Batracomiomachia ("battaglia dei topi
con le rane") un poemetto attribuito ad Omero
(paternità erronea, contestata dal Leopardi).
* Il 1816: Ma è il 1816 l'anno in cui più
distintamente la vocazione alla poesia si fa
sentire, pur tra le tante opere di erudizione
che ancora occupano il campo, l'anno di quella
che Leopardi stesso deInirà conversione
"dall'erudizione al bello": accanto alle
traduzioni del primo libro dell'Odissea e del
secondo dell'Eneide, compone un Inno a
Nettuno, che Inge
* Il 1817: Nel 1817 si registrano nuove
traduzioni e prove poetiche signiIcative
(ricordiamo in particolare l'Elegia I, che
coniuirà nei canti "Il Primo amore", nato
dall'ardente passione ispirata al poeta dalla
cugina Gertrude Cassi Lazzari). Nel frattempo
prende avvio un diario d'eccezione, lo
"Zibaldone dei miei pensieri", destinato ad
accogliere appunti e riiessioni di vario genere
Ino al 1832. Ma in quest'anno Leopardi trova
anche un grande amico in Pietro Giordani.
Dalla immediata e reciproca stima nasceranno
una durevole amicizia e una attivissima
corrispondenza epistolare fondamentale per
la formazione del poeta.
* Il 1818: Nel 1818 Leopardi compone il primo
scritto che abbia valore di manifesto poetico: il
"Discorso di un italiano intorno alla poesia
romantica", in difesa della poesia classica;
inoltre pubblica a Roma, con dedica al Monti,
le due canzoni All'Italia e Sopra il monumento
di Dante.
* Il 1819: Nel 1819 è colpito da una grave
malattia agli occhi che gli impedisce di leggere
e a volte anche di pensare, tanto che più volte
medita il suicidio. Tenta la fuga da Recanati,
fuga che però viene scoperta, a causa del
clima della città, divenuto ormai
insopportabile.
* Tra il 1819 e il 1821: scrive i primi idilli,
mentre continua e giunge all'apice
l'applicazione del poeta al progetto delle
Canzoni, pubblicate a Bologna nel 1824, con
una nuova dedica al Monti e un interessante
apparato di Annotazioni di carattere
linguistico.
* Le Operette Morali:già dal 1820 prende avvio
il disegno delle Operette morali. Attraverso
una schiera di personaggi, alcuni storici
(Cristoforo Colombo) ed altri fantastici e
spesso personiIcazioni di enti astratti
inanimati, sono impietosamente processati i
pregiudizi sui quali si fonda il comune senso
del vivere e la verità, ingrata all'uomo e per
questo sempre negata, Inalmente s'impone
compiutamente, rivelando che la vita è un
deserto, o una biblica valle di lacrime, e la
natura è indiWerente al destino delle sue
creature.
* Luglio 1820: Al luglio 1820 risale, nelle
pagine dello Zibaldone, il primo disegno
compiuto di speculazione IlosoIca in chiave
ormai negativistica: lo si può considerare la
pietra miliare della nuova stagione di un
pessimismo che vede Leopardi gradatamente
allontanarsi dall'alveo dell'ortodossia cristiana,
già messa a dura prova negli anni giovanili
dalle grandi esplorazioni compiute nei territori
delle IlosoIe ed eresie antiche con il
proposito di difendere i valori della tradizione
cristiana, sentiti come razionali,contro le
tendenze mitiche e superstiziose. L'approccio
ai IlosoI sensisti e illuministi (Diderot,
Montesquieu …) apre il varco ad una
riiessione sempre più disancorata e alla Ine
avversa ad ogni professione di fede, sino a
posizioni di dichiarato e irriducibile ateismo e
agnosticismo (cioè sospensione di giudizio di
fronte a problemi che sfuggono alla possibilità
umana di comprensione).
* Dal novembre 1822 al maggio 1823: si
colloca il soggiorno a Roma, presso gli zii
materni. La capitale si rivela però una grossa
delusione: mediocri i letterati e gli uomini in
genere, mediocre il livello del dibattito
letterario, così vivo e vario ai tempi del Monti.
Solo il Neibhur, grande storico tedesco e
ministro di Prussica presso la S. Sede, si
interessa veramente al Leopardi e cerca di
procurargli una carica e uno stipendio presso
il governo pontiIcio: ma il disegno va a monte
per i troppi sospetti nutriti dal Vaticano nei
confronti del candidato.
* Nel 1825: parte per Milano dove l'editore
Stella gli commissiona la direzione di
un'edizione completa di Cicerone, che però
non si farà. Nel settembre è a Bologna, dove
dimora per più di un anno, traducendo il
"Manuale di Epitteto", Ilosofo greco dell'età di
Domiziano, sostenitore di una morale di tipo
stoico: la IlosoIa insegna a distinguere che
cosa è in potere dell'uomo da ciò che
trascende ogni sua libera scelta. Per l'editore
Stella ancora cura un commento alle Rime di
Petrarca
* Nel 1826: torna alla poesia, con i versi "Al
conte Carlo Pepoli", poesia fredda e grigia, sul
modello, che poi resterà senza seguito,
dell'epistola oraziana, e ancora cura l'edizione
dei Versi, dove raccoglie la sua produzione
poetica diversa dalle canzoni.
* Nel 1827: esce a Milano, presso l'editore
Stella, la sua Crestomazia Italiana, cioè una
"scelta di luoghi insigni o per sentimento o per
locuzione raccolti dagli scrittori italiani in
prosa di autori eccellenti d'ogni secolo" (alla
Crestomazia della prosa, seguirà una della
poesia).
* Nel novembre del 1828: Leopardi è a Pisa
(dove compone "Il Risorgimento" e "A Silvia"),
poi ancora a Firenze, poi nel novembre di
nuovo a Recanati, dove lo chiamano la morte
precoce del fratello Luigi e altri problemi
famigliari. Ritrovare i luoghi e gli oggetti
immutati della sua giovinezza suscita in
Leopardi un indicibile moto di sentimenti e
ricordi: ne derivano alcuni tra i Canti maggiori:
Le Ricordanze, La quiete dopo la tempesta, Il
sabato del villaggio, Canto notturno di un
pastore errante dell'Asia.
* Il 1830: Dopo aver inutilmente sperato che le
"Operette" vincessero il premio messo in palio
dall'Accademia della Crusca (che toccò invece
allo storico Carlo Botta), può egualmente
partire per Firenze nel 1830, grazie ad una
sottoscrizione procuratagli da alcuni amici
toscani. Nel capoluogo toscano incontra Fanny
Targioni Tozzetti, oggetto di una passione
accesa quanto incorrisposta e ispiratrice di
una serie di poesie amorose, il cosiddetto
"Ciclo di Aspasia" (questo il nome sotto al
quale si cela l'amata): Consalvo, Il pensiero
dominante, Amore e morte, A se stesso,
Aspasia.
* Il 1831: Inizia nel 1831 i Paralipomeni della
Batracomiomachia (cioè la continuazione della
Batracomiomachia, già tradotta): operetta di
genere eroicomico in ottave, ispirata ai moti
patriottici di quell'anno. Le parti in causa,
patrioti, truppe papaline e austriaci, vengono
calati dentro una Inzione zoomorfa, che li
tramuta rispettivamente in Topi, Rane e
Granchi. L'operetta uscì postuma nel 1845. Nel
1831 vede la luce a Firenze l'edizione dei Canti.
Escono tra l'altro contemporaneamente i
"Dialoghetti sulle materie correnti nell'anno
1831" del padre Monaldo (v. appunto pg. 558),
qualcuno credette di poter attribuire l'opera al
Iglio, costringendo Giacomo a smentire la
paternità di quel libro e aumentando il clima
di antipatia e sospetto nei suoi confronti.
* È degli ultimi anni il proposito di preparare
una scelta delle massime più signiIcative dello
Zibaldone, da stampare con il titolo di
Pensieri, proposito portato a compimento
dall'amico Ranieri dopo la morte di Leopardi.
* Nel 1836: per sfuggire alla minaccia del
colera, si trasferisce alle falde del Vesuvio,
dove compone due grandi liriche: Il tramonto
della luna e La ginestra.
* Nel 1837 improvvisamente muore, a soli 39
anni, per l'aggravarsi dei mali che già da
tempo lo akiggevano.

Note biogra'che su Leopardi

Giacomo Leopardi nasce a Recanati, nelle

Potrebbero piacerti anche