fanno parte del pessimismo storico e assieme ai Grandi Idilli formano l'opera I Canti. Scritti con un registro semplice, immediato. Fanno parte L'infinito e Alla luna e Leopardi in questa opera vuole rappresentare un quieto rifugio dal tempo e dallo spazio ma non sarà mai sganciato dal presente, egli prova a perdersi nei suoi pensieri ma è comunque consapevole che il presente esiste e non permette la fuga nel sogno. Le Operette morali: scritte nel 1824 si entra nella fase del pessimismo cosmico, si tratta di testi in prosa e il loro scopo era quello di mostrare il vero, di mostrare la sofferenza dell'uomo da parte della natura e la falsità della realtà. Scritte in un linguaggio elevato, difficile e con questo Leopardi realizza il suo obiettivo di dare alla lingua italiana la ricchezza e la varietà di termini tipica del 1500.
I Grandi Idilli: vengono anche chiamati canti
pisano-recanatesi e di questi fa parte A Silvia, Il passero solitario, Il sabato del villaggio; in questi canti Leopardi tende a valorizzare l'aspetto sentimentale della poesia e egli non cerca più una consolazione ai dolori della vita ma esprime il rimpianto per una giovinezza svanita e solo il ricordo del passato provoca in lui sensazioni piacevoli Il ciclo di Aspasia: fanno parte A se stesso, II pensiero dominante e venogno ispirati dall'esperienza amorosa di Leopardi, Si nota in maniera molto diretta l'esternazione del dolore, la sofferenza di Leopardi. Questi spingono Leopardi a un nuovo impegno ideologico-politico per rifiutare i miti illusori del progresso e definire un'idea di solidarietà basata sulla verità. I Piccoli e Grandi Idilli assieme al Ciclo di Aspasia formano i Canti i quali contengono anche Le canzoni che sono i primi componimenti di Leopardi. Le Canzoni sono di spinta civile e patriottica, ci sono nmerosi spunti verso la società corrente cioè corrotta e inerte. Fanno parte L'ultimo canto di Saffo, A Angelo Mai, All'italia.