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Design e sviluppo del Corebook, seconda edizione: Marco Maggi e Francesco Nepitello
con la consulenza di Leo Colovini
Contributi addizionali e supervisione: Michele Garbuggio
Consulenza storica: Francesca Garello
Direzione creativa: Andrea Angiolino
Project Manager: Valerio Ferzi
Un ringraziamento speciale a: Giovanni Caron, Gregory Alegi, Livia Alegi, Paolo Fedeli, Mauro Longo,
Sergio D’Innocenzo e Alessandro Marmorini.
QUALITY
G MES
INDICE
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INDICE
Heracleia............................................................................73 PARTE IV
Box - L’Ira di Talos..........................................................73 NUOVE REGOLE
Phaistos..............................................................................73
Nuove condizioni.............................................................102
PARTE II Nuovo Equipaggiamento.................................................102
ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI Nuove armi......................................................................103
Nuove Specializzazioni.....................................................104
I Diecimila Dèi dell’Egitto................................................ 76 Nuove Azioni speciali.......................................................104
Culto Tradizionale e Nuovo Culto.....................................76 Box - Usare altre Peritiae al posto di De Scientia.............107
L’Alba degli Dèi.................................................................76 Nuovi Rituali...................................................................108
I principali Dèi del Culto Tradizionale...............................77 Nuovi rituali di Divinazione necromantica......................109
Gli dèi principali del Nuovo Culto.....................................79 Altri rituali.......................................................................110
dèi minori..........................................................................79 Box - I cancelli dell’inferno.............................................111
La fine degli Dèi................................................................80 Box - Creare una Mummia............................................112
La vita dopo la morte........................................................ 81 Nuovi indigitamenta........................................................114
La mummificazione...........................................................81
Box - Regole per la mummificazione.................................81 PARTE V
Le Piramidi....................................................................... 82 NUOVI MOSTRI E PNG
Box - Piramidi di Paura..................................................84
La Sfinge........................................................................... 85
Box - Piramidi di Paura..................................................85 Oggetti e Libri Maledetti.................................................118
Magia Egizia..................................................................... 86 Nuove Capacità Speciali...................................................118
La Necromanzia.................................................................86 Nuovi Poteri Magici.........................................................119
Box - I Fungi Sethi..........................................................86 Nuovi PNG..................................................................... 119
La magia egizia e la superstizione.......................................87 PNG Non Combattenti...................................................119
L’Ermetismo......................................................................87 PNG Combattenti...........................................................121
Box - Nuova Disciplina magica: Necromanzia..................87 Animali........................................................................... 122
Le Tauromachie................................................................ 88 Animali Sacri...................................................................123
Box - Giocare la Tauromachia..........................................88 Creature Fantastiche....................................................... 124
Costrutti Teurgici.............................................................124
Demoni...........................................................................125
PARTE IIII Mummie..........................................................................128
SEGRETI DELL’AEGYPTUS
PARTE VI
Predoni, ribelli e briganti...................................................92 AVVENTURE NELLE
Cercatori di tesori, cacciatori di reliquie e ladri di tombe...92
Sacerdoti, stregoni, necromanti e ribelli.............................93
TERRE D’AEGYPTUS
L’Ordine Ermetico.............................................................93
La Regina degli Spettri e il Fantasma di Alessandro............94 L’Ira di Talos................................................................... 134
Il culto di Talos..................................................................94 Box - Sortes e Premonizioni............................................135
Il ritorno del Figlio di Horus..............................................95 Box - Teocrito Nigro.......................................................136
L’Eresia di Akhenaton........................................................95 Box - I Daidala.............................................................141
Box - Il Faraone Eretico...................................................96 I Predoni della Città Segreta........................................... 142
Il Cerchio degli Usurpati....................................................98 Box - Preveggenza e Premonizioni..................................143
Il Faraone Nero..................................................................98 L’Alba del Sole Nero........................................................ 150
La Stigia e il perduto impero antidiluviano........................98 Box - Nephren-Ka.........................................................151
Apophis, il Signore del Vuoto.............................................99 Box - Gli Urinatores......................................................158
Box - Adversus: Mummie...............................................162
Box - Il sostituto governatore ..........................................166
Box - Il destino di Hirior...............................................167
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INTRODUZIONE
A
egyptus - Le sabbie del tempo e dell’oro è il primo modulo geografico realizzato per la seconda edizione di Lex Arcana.
Il volume è diviso in due sezioni principali.
La prima comprende le prime tre Parti di questo volume, contiene tutte le informazioni necessarie a conoscere la provincia d’Aegyptus:
la sua geografia, la sua storia millenaria, il suo ruolo all’interno dell’Impero, i suoi segreti, le sue leggende e le cospirazioni in atto. Questa
sezione espone dapprima gli elementi geografici e storici (Parte I), poi riti, usanze e costumi peculiari dei popoli della Provincia (Parte II),
infine un elenco delle minacce principali che la affliggono (Parte III).
La seconda sezione, che include le Parti IV, V e VI, raccoglie invece regole aggiuntive e tutta una serie di nuove possibilità dedicate ai Cu-
stodes: nuovo equipaggiamento, nuovi rituali e indigitamenta da imparare, nuovi avversari e mostri da affrontare.
A seguire, vengono presentate tre avventure ambientate in Aegyptus: tre missioni speciali che portano i Custodes nella terra del Nilus, nel
deserto di Lybia e nell’isola di Creta, collegate tra loro senza essere espressamente pensate come una campagna, permettendo così ai giocatori
di poterle affrontare in qualsiasi ordine.
Per quanto riguarda la terminologia specifica, usiamo il termine Aegyptus e l’aggettivo “Egiziaco” per definire l’intera Provincia, mentre
Egitto/Egizio, Creta/Cretese, Cirenaica/Cirenaico, Nilus/Nilotico e Libya/Libico sono riferiti alle sue suddivisioni geografiche interne.
INFORMAZIONI GENERALI
dal rapporto confidenziale
del Magister della Cohors Auxiliaria Arcana
Provincia d’Aegyptus all’Imperatore
Anno ab Urbe condita MCCXXXII
Sappi, Teodomiro, che tra gli anni in cui gli oceani inghiottirono Atlantide e le sue splendide città, e gli anni dell’ascesa dei figli di Romolo, ci
fu un’epoca al di là dei sogni durante la quale fantastici regni erano disseminati nel mondo, come stelle trapunte sul manto celeste. Uno di questi
ancestrali domini dell’uomo, precedenti perfino alla nascita degli dèi che oggi noi stessi veneriamo, è questo misterioso e insondabile Aegyptus, sui
cui segreti e sulle cui minacce mi hai inviato a vegliare.
In questa mia relazione ti riporterò, come di consueto, le note inviate in precedenza da me e da coloro che mi hanno preceduto, aggiornandole alle
ultime informazioni giunte in mio possesso. Fanne l’uso che ritieni più opportuno e sentiti libero di condividerle con gli altri Custodes, gli ufficiali e
i membri del Senato: non vi è nulla tra queste pagine che non sia stato raccolto da me e dai miei segretari con somma attenzione e perizia, e infine
messo insieme secondo i dettami della chiarezza espositiva e della trasparenza.
Allo stesso tempo, molte delle notizie e delle dicerie che mi sono sentito in dovere di trasmetterti e vergare su questi fogli provengono da raccolte di
miti, leggende e superstizioni, ed è arduo per chiunque riuscire a discernere del tutto la verità dalla menzogna, o anche solo dall’illazione o dalla
semplice chiacchiera popolare.
I Custodes inviati in missione in queste regioni, per dirimerne i misteri e gli intrighi, ci daranno in futuro materiale per aggiungere dettagli ulte-
riori a queste notizie o definirle con maggiore precisione.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
GEOGRAFIA Spezie, gemme, oro, avorio, elefanti, manticore e belve per il circo
giungono qui da ogni angolo sconosciuto del mondo, per poi essere
DELL’AEGYPTUS trasportati per la Via Hadriana verso il Nilus oppure risalire il Ca-
nale di Arsinoe che congiunge l’ultima estremità del Mare Rubrum
con il braccio più orientale del fiume Nilus.
utto l’Aegyptus è suddiviso in sette parti, che qui considere- I viaggiatori che dal resto dell’impero giungono nel paese, se esclu-
T remo genericamente “regioni”: diamo la Cirenaica e Creta, lo fanno attraccando ad Alexandria o
Pelusium, i porti più avanzati sul Delta, per poi risalire il fiume -
p Alexandria Magna, la Roma Africana ove necessario - fino a Memphis e alle altre città del suo alto corso.
p L’ampio Delta del Nilus L’Aegyptus è presente nell’immaginario degli abitanti dell’Impero
p Il corso del Nilus da Memphis alla Prima Cateratta da generazioni: chi vi giunge, raramente lo fa senza un bagaglio di
p Il Mare Rubrum e il Deserto Orientale preconcetti, fantasie e aspettative. I mercanti, i marinai e gli artigia-
p Il Deserto della Lybia ni che vi approdano per vendere i loro prodotti, i funzionari che vi
p La Cirenaica si trasferiscono, i sapienti e gli avventurieri che vi si recano in cerca
p Creta - Il perduto impero del mare dei suoi segreti, e persino i nostri Custodes, sono immediatamen-
te soggiogati dai suoi paesaggi inconfondibili e dalle architetture
A ciascuna di queste regioni storiche è assegnato un paragrafo ciclopiche che punteggiano le sue regioni. La loro antichità, pro-
all’interno di questo primo rotolo del mio resoconto e ti rimando a fondissima e spesso oggetto di speculazioni, infonde un senso di
queste sezioni interne per trovarvi dettagli ulteriori e più specifici. vertigine in chiunque li scorga, tranne in coloro che in Aegyptus
Prima di scendere nel dettaglio, tuttavia, mi preme riassumere vi sono nati.
i fatti più importanti che riguardano l’intera Provincia con uno Gli abitanti delle regioni settentrionali beneficiano dei dolci pae-
sguardo generale. saggi costieri, non dissimili da quelli italici: lì, nel regno del grano e
Come ci ricordano i geografi e i cronachisti del passato, l’Egitto è di dell’orzo, della lenticchia e dell’olio, qualunque Romano può sen-
difficile accesso via terra, mentre sul Mare Internum possiede pochi tirsi a casa, godendo degli splendidi tramonti e del clima tempera-
porti di rilievo. Per fare un esempio: Alexandria, il più importante to. Lì sorge Alexandria, tra le metropoli più grandi del mondo: im-
di essi, nonché la maggiore città della Provincia, è difficilmente mensa nel numero di abitanti, costellata di innumerevoli attrattive
accessibile alle navi, anche in tempo di pace, poiché presenta un ed eminentissima nell’influenza culturale e religiosa. Lì si estende la
ingresso stretto e tortuoso determinato dalla presenza di numerosi prospera Cirenaica, ricca di grano e olio, vino e porpora, e di certo
scogli posti appena sotto il livello del mare. A occidente, il paese è la regione più ellenizzata della Provincia. Poco oltre, in mezzo al
protetto dai deserti di Lybia; a sud, lungo la frontiera con la Nubia, Mare Internum, l’antica e misteriosa isola di Creta sorge dalle ac-
troviamo le cateratte non navigabili del Nilus; a Oriente troviamo que, oggi luogo agreste e tappa periferica, ma un tempo capitale di
il Mare Rubrum, circondato da deserti; a settentrione, abbiamo un impero marittimo senza pari e con il vanto di aver dato i natali
come barriere i Sinai Montes fino alla Syria e al Mare Internum. allo stesso Giove.
Dal punto di vista del lavoro e dell’economia, la Valle del fiume È tuttavia il Nilus, il grande fiume che scorre da misteriose e mai
Nilus, che in origine era detto esso stesso Aegyptus, è ricca di col- mappate terre meridionali, a costituire il cuore pulsante della pro-
tivazioni, allevamenti e pesci. In particolare, il Delta rappresenta vincia: nella concezione dei geografi romani (e greci prima di loro),
uno dei principali granai dell’Impero, dove vengono prodotte ogni il corso d’acqua costituisce la cerniera tra l’Africa e l’Asia: a est del
anno immense quantità di grano e legumi, tali da sfamare Alexan- Nilus, il viaggiatore si troverebbe già alle porte dell’Asia.
dria, Roma e molte altre città sparse per le coste del Mare Inter- Anche l’Alto Corso del fiume Nilus è tra le regioni più fertili
num. dell’Impero e da qui discende l’immensa importanza di questo cor-
Non diverso, se non per le dimensioni, il caso di Cyrene e dei suoi so d’acqua per la vita quotidiana del paese e dei suoi abitanti. È già
dintorni, che forniscono in abbondanza grano e prodotti similari stato detto molte volte, ma vale ripeterlo: l’Aegyptus è il suo fiume.
per le esportazioni. Il deserto orientale, tra il Nilus e il Mare Ru- Le temperature qui cominciano a rivelare il carattere africano della
brum, è ricco di miniere d’oro, smeraldi, granito e porfido, e co- provincia. Sono infatti altissime ed è solo la secchezza del clima a
stituisce da millenni la più grande ricchezza della regione. Il Delta rendere le attività quotidiane possibili. Invero, oltre la sottile stri-
non offre approdi rilevanti direttamente affacciati sul Mare Inter- scia di terra bagnata dal Nilus e lontano dalle coste dei mari Inter-
num. Alexandria e gli altri approdi disposti lungo i rami principali num e Rubrum, il viaggiatore incontrerà una regione arida, a tratti
del Nilus, invece, assieme alla Pentapolis della Cirenaica, sono la desertica, con vegetazione rarissima; non vi sono precipitazioni,
vera porta della regione, sia verso il deserto orientale e la Valle del né vi si trovano sorgenti d’acqua sul suolo, con l’eccezione di po-
Nilus che verso il deserto della Lybia. chissime oasi e pozzi ben scavati e protetti. Queste zone desertiche
Molto importanti sono anche i porti sul Mare Rubrum, come Ar- sono chiamate Occidentale e Orientale in base alla loro ubicazione
sinoe e Berenice, che commerciano con la Nubia e l’Oriente oltre rispetto al Nilus.
i confini dell’Impero.
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morti, e il loro discorso, se districato, può insegnarci molti fatti sul si fosse mai vista. Chiesero troppo: Akhenaton, il Faraone Ereti-
nostro passato. Secondo i suoi studi e le sue ricerche sul campo, co, ruppe irrimediabilmente l’alleanza fra gli dèi e l’Egitto e, per
venticinque secoli prima della fondazione di Roma, una casata si questo, fu condannato alla damnatio memoriae. Da allora in poi
impose sulla lunga valle del Nilus con la forza dei carri e della ma- le armi egiziane furono costantemente impegnate in una disperata
gia. Re Serpenti, Re Scorpioni, Re Coccodrilli, Re Sciacalli e Re difesa dei confini e, anche se grandissimi condottieri cercarono di
Falchi si combatterono per cento anni, ma alla fine furono questi arrestare la disfatta che incombeva su di loro, gli uomini si ritro-
ultimi a trionfare. Cessato il clangore delle armi e l’eco del crollo di varono soli contro il nemico. Horus non scese mai più in guerra
mura, la casata dei Re Falchi costituì allora un unico grande regno con loro.
su tutto l’Alto e Basso Egitto, fino alla Prima Cateratta. Il paese fu La cupa notte che seguì quei gloriosi anni non si schiarì più: i Re
riunificato per la prima volta dopo secoli e, sul punto d’incontro del Mare saccheggiarono il Delta molte volte, i nemici del Regno
fra i due regni, venne fondata la nuova capitale Memphis, la Città se ne spartirono i resti, condottieri e principi si diedero guerra l’un
Bianca. Lì, il Re Falco unificatore Narmer divenne il primo fara- l’altro. In questo periodo, l’Aegyptus si chiuse in se stesso stringen-
one, assumendo il nome di Menes, ‘il duraturo’. Questo nome fu dosi ai pochi insegnamenti degli dèi che non erano andati perduti,
consegnato alle leggende ed egli, guerriero e mago, divenne model- ma questo non bastò.
lo per ogni re che gli sarebbe succeduto.
Dopo le grandi gesta di Menes, Horus e gli dèi tornarono a guarda-
re con benevolenza agli affari dell’Aegyptus e degli uomini. Sigla- L’IMPERO DEL MARE
rono un’alleanza con il Primo Re e gli insegnarono come avrebbero
voluto essere venerati dagli uomini, quindi lo premiarono con nuo- La storia di Creta non risale a ere primordiali e preumane come
vi segreti di magia e necromanzia. quella dell’Egitto, ma affonda anch’essa nella vertiginosa spirale dei
Il regno prosperò per secoli e alle conquiste militari si aggiunse- millenni e possiede pari stratificazione di segreti, misteri e perduta
ro quelle della scienza e dell’arte, si affinarono astronomia e ar- magnificenza.
chitettura, poesia e medicina. Questi sono gli anni che videro la Quando ancora le città greche erano capanne di frasche e la Guerra
costruzione delle grandi piramidi, di cento città piccole e grandi, di Troia solo un sogno degli dèi, Creta era già una immensa poten-
di santuari e palazzi, necropoli e mausolei. Le antiche città antidilu- za marinara: le sue navi viaggiavano da un capo all’altro del Mare,
viane andarono perdendosi, sommerse dai flutti o dalle sabbie, e il confrontandosi con i popoli dei megaliti, i selvaggi delle coste e i
ricordo dei millenni antecedenti alla fondazione di Memphis sbiadì primi regni d’oriente e d’occidente, che tuttavia raramente lascia-
e scivolò nella leggenda. vano le rive per avventurarsi in mare.
Senza che nulla cambiasse, al lignaggio di Menes ne successero altri In quel tempo, mentre i re tebani governavano l’Egitto, l’Impero
cinque, ma con la fine di quest’ultimo, la sesta delle loro dinastie, del Mare si estendeva su molte isole dell’Aegaeum e approdi lungo
l’Impero dell’Aegyptus si indebolì notevolmente e gli effimeri so- le coste e il suo potere veniva esercitato da grandi palazzi.
vrani che seguirono non fecero nulla per risollevarne le sorti. Creta è una delle isole più grandi del Mar Aegaeum ed è sicuramen-
Gli dèi, sconvolti dalla mollezza dei loro sudditi, rivolsero la loro te quella che può vantare le origini più antiche. L’isola, grazie alla
attenzione altrove benedicendo a sud una casata principesca della sua importante posizione, ha sempre avuto una vastissima possibi-
città di Thebae che riuscì a crearsi un piccolo dominio, sancendo lità di scali nei commerci con il continente.
così il proprio ingresso nelle cronache dei Re e degli Imperi. Nuo- Chi ha veduto quelle strutture straordinarie riporta di vere e pro-
vamente, i carri corsero per il deserto e la sabbia si intrise di sangue, prie cittadelle, intricatissimi labirinti di stanze, corridoi e giardini,
così com’era successo in passato, fu la stirpe del Sud a uscire vinci- costruiti su più piani. All’interno di questi palazzi si svolgeva tutta
trice dalle fiamme della guerra, e la casata tebana conquistò il Nord la vita della comunità; vi erano mercati, palestre e vi si tenevano
riunificando l’Aegyptus per numerosi altri secoli. rappresentazioni teatrali.
La ruota dei secoli tornò presto a volgersi e una nuova, terribile Sull’isola dovevano essere presenti numerose di queste cittadelle re-
minaccia si profilò per il regno d’Aegyptus: un principe asiatico di gali, ma le due principali erano quelle di Cnossos e Phaistos, che si
cui la storia non ha tramandato il nome prese il Delta del Nilus con spartivano il controllo dell’isola. Cosa avvenne in quei secoli di glorie
un’enorme moltitudine di uomini e pose la sua dimora ad Avaris. dimenticate ed esplorazioni all’alba della civiltà non è dato saperlo,
La dinastia che fondò viene ricordata ancora oggi come quella dei ma vi furono sommosse, rivolte e scontri tra i poteri dell’Impero, fin
Re Pastori, principi stranieri. quando molti di quei centri vennero assaliti e dati alle fiamme.
Circa ottocento anni prima della fondazione di Roma, però, gli dèi Per quanto ne sappiamo, mentre tutti gli altri Palazzi vennero deva-
decisero di proteggere ancora i loro prescelti e, per la terza volta, i stati e abbandonati, quello di Cnossos sopravvisse, accumulando le
guerrieri del Sud diressero i loro carri verso il mare. Il loro principe ricchezze degli altri e divenendo il più splendido tra di essi.
ricacciò l’invasore nelle profondità dell’Asia e riconquistò il trono In seguito a questa vittoria, gli Imperatori del Mare ripresero la loro
dell’Alto e Basso Egitto. espansione e riuscirono ad imporsi su tutto il Mar Aegaeum e sulla
Da quel momento l’Aegyptus conobbe un periodo di splendore Graecia. In questo periodo, circa cinque secoli prima che Roma
mai raggiunto prima. La popolazione era felice e gli dèi garantivano venisse fondata, vi fu il massimo splendore dell’isola sotto il regno
raccolti copiosi e confini sicuri, tutti i paesi pagavano tributi alla di Minosse, figlio di Zeus.
maestà del Faraone e la sua corte a Memphis era la più sfarzosa che Le poche vicende che conosciamo degli anni del re Minosse e della
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ALEXANDRIA MAGNA, 951 AUC, l’imperatore mosse con l’esercito in città per reprimere la
ribellione di Domizio Domiziano nella maniera più dura. I giorni
LA ROMA AFRICANA dell’occupazione di Diocleziano sono rimasti celebri e numerosi sono
i racconti sulle sue legioni flagellate dalla febbre e dalla magia.
Anni dopo, pentitosi di quanto commesso in città, Diocleziano si
omincerò la mia descrizione puntuale delle regioni d’Aegyp- pose come nume tutelare della metropoli facendo costruire un’e-
C tus da Alexandria, città mirabolante e cosmopolita, tanto
grande e importante da meritarsi a buon diritto in questo resoconto
norme colonna in marmo rosa alla sommità del Serapeum e ope-
rando in ogni modo per il risorgere della “Roma Africana”.
quanto e più spazio di quello concesso a una singola regione. Da quel momento, lo splendore della città ha ripreso a crescere e
Alexandria è capitale della Provincia d’Aegyptus, capoluogo della i successori di Diocleziano non hanno fatto altro che supportare
Prefettura Meridionale, la città più grande e incredibile d’Africa questo ulteriore, smisurato sviluppo. Così, Alexandria riconquistò
e una delle più importanti dell’Impero, seconda solo a Roma per nel corso del tempo la sua fama di città stupenda, regale e gloriosis-
grandezza e rilevanza. sima, immortalata dai poemi e dai trattati di innumerevoli scrittori
La città fondata da Alessandro il Grande vanta un ruolo unico in antichi e contemporanei.
tutto il mondo conosciuto, grazie alla sua immensa importanza sto- Oggi, dopo quasi due secoli di pace ininterrotta, Alexandria ha re-
rica, culturale e artistica: la sua Biblioteca è nota in tutto l’Impero cuperato la sua antica bellezza, rifiorita in uno splendore che mi
e persino da Roma o Atene giungono giornalmente studiosi desi- arrischio a dire non esser mai stato eguagliato in passato.
derosi di consultare i preziosi volumi contenenti le opere dei più
grandi autori del passato. Moltissimi architetti non hanno esitato
a definire Alexandria come la città più meravigliosa del mondo, ALEXANDRIA OGGI
paragonabile alla grande Babylonia o alle misteriose città pensili
dell’India, per via degli stupefacenti edifici che rispecchiano appie- Immagina che tutta la sapienza e la tradizione millenaria d’Egitto,
no la raffinatezza e la decadenza del periodo ellenistico. Primo fra tutte le ricchezze dei suoi commerci e dei suoi beni preziosi, tutte
tutti, il maestoso faro, una delle meraviglie del mondo, la cui luce le genti del continente e i viaggiatori delle Indie confluiscano qui e
guida da secoli navi di ogni forma e dimensione verso il più grande qui incontrino appieno lo sfarzo e l’opulenza romana, i sapienti e i
e trafficato porto dell’Africa. mercanti provenienti da ogni angolo del Mare Internum, lo splen-
Nonostante la sua incredibile estensione e magnificenza, la città ha dore greco, i misteri d’occidente e d’oriente.
origini relativamente recenti: venne infatti fondata nel 422 AUC Se riesci a immaginare questa città-universo composita e cosmopo-
per volere di Alessandro il Grande, ma già dopo soli due secoli ave- lita, al contempo profondamente romana, intrinsecamente greca e
va raggiunto le dimensioni attuali. La leggenda vuole che, mentre innegabilmente egizia, con le radici in Africa e i rami rivolti al Mare
le armate del principe macedone preparavano il campo per la notte Internum, allora riuscirai a immaginare Alexandria la Grande!
vicino all’insediamento di Rakhotis, il Re dei Re ebbe un sogno Alexandria sorge su un’ampia striscia di terra che si trova fra il Mare
profetico, il quale gli annunciava che lì sarebbe nata la città desti- Internum e il lago Mareotide. Essa si mostra di primo acchito come
nata a oscurare tutte le altre metropoli del mondo, da Babylonia a un enorme guazzabuglio di dialetti ed etnie, contando oltre mezzo
Persepoli. milione di abitanti provenienti in particolar modo dalle province
Il poeta Arriano ci ha lasciato nella sua Anabasi di Alessandro un d’Asia e d’Africa. Girando per le strade cittadine, ci si rende conto
vivo resoconto della gioia che il Macedone provò, viste le possibilità con stupore e ammirazione di quanti e quali tecniche e stili archi-
che offriva quel sito: gli sembrò che il luogo fosse ideale per fondar- tettonici siano stati usati al suo interno e per quali ragioni abbia da
vi una città, vista la posizione estremamente favorevole. Fu preso sempre suscitato i versi appassionati dei poeti che l’hanno visitata.
dall’entusiasmo per quell’impresa e tracciò di persona la pianta, Nella città, attraversata da arterie principali sempre trafficatissi-
mostrando dove si dovesse costruire la piazza, a quali dèi dovessero me, accenti e dialetti si mischiano fra loro a formare una specie di
innalzarsi i templi e in che luogo, indicando persino dove si doves- linguaggio del tutto particolare e difficilmente comprensibile per
sero costruire le mura perimetrali. gli stranieri: la lingua predominante è quella greca (anche se sor-
In quei giorni, il giovane signore del mondo tornava dall’esplora- ge in Aegyptus, Alexandria è rimasta, a tutti gli effetti, una città
zione del Nilus con gli occhi ancora carichi delle bellezze e della ellenistica), nella quale si inseriscono parole, verbi e modi di dire
magia viste nei suoi pellegrinaggi. di un’infinità di altri popoli, dal latino all’ebraico, dal persiano al
I racconti su Alessandro degli eruditi locali sono infiniti ed è facile punico, restituendo perfettamente l’aria cosmopolita che si respira
per il viaggiatore esasperato sviluppare una persistente antipatia (o in questa grande metropoli. Alexandria è una città divisa fra grande
in casi rari fobia) per quell’antico macedone, precursore del nostro ricchezza e incredibile povertà, nella quale si riversano migliaia di
Impero. mercanti che vendono e acquistano ogni tipo di mercanzia, legale
Alessandro diede allora inizio ai lavori e, dopo la sua improvvisa o illegale che sia, garantendo un enorme afflusso di ricchezze nelle
morte, l’opera di costruzione di Alexandria venne proseguita con casse romane.
fervore quasi maniacale dai primi Tolomei. Oggi ad Alexandria si trovano la maggior parte degli edifici amministra-
Alexandria deve il suo nome al celebre re di Macedonia, ma l’Alexan- tivi dell’intera provincia, che conferiscono alla metropoli una grandissi-
dria romana è dominata dalla memoria di Diocleziano. Come sai, nel ma importanza burocratica. Al suo centro si trova il Caput Viae: il cippo
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miliario che segna le distanze stradali principali per tutta la regione. La sorprese il poeta greco Achille Tazio in occasione della sua prima
città gode anche di un grande prestigio mercantile, motivo per il quale visita ad Alexandria, portandolo a lasciare questa celebre memoria:
ogni giorno è meta di navi, avventurieri e mercanti che giungono fino
ad essa per vendere le proprie merci o per cercare un più facile guadagno. La città è più grande di un continente intero, e il numero dei suoi
La grande nomea di Alexandria non deriva però da nessuno di que- abitanti è superiore a un popolo intero. Nell’osservare la città, pensa-
sti motivi. La città è, infatti, un insieme di culture e religioni che vo che non sarebbe mai stato possibile trovare un numero di abitanti
l’hanno resa una sede di enorme sapere; ed è proprio il sapere che sufficiente per popolarla tutta; ma, guardando gli abitanti, non potevo
ha fatto grande il nome di Alexandria: nessuna città dell’Impero, immaginare esistesse una città capace di contenerli.
nemmeno Roma o Byzantium, può vantare una così grande pre-
senza di saggi, cantori e uomini di scienza come la città di Alessan- Alexandria è stupefacente da ogni punto di vista; fu infatti conce-
dro. Simbolo di tutto questo è il faro che fu edificato per volere dei pita proprio per stupire: nessun Ateniese o Romano abituato alla
sovrani Tolomei ad eterno monito alla stupidità, le cui fiamme, propria città, creata senza alcun criterio, può restare indifferente
come la luce di Prometeo, rischiarano le tenebre dell’ignoranza. dinanzi al rigore geometrico secondo il quale è costruita questa im-
La lingua spontaneamente parlata in città è il greco, data la maggioranza mane metropoli. Alexandria è infatti tagliata da un lungo viale che
di cittadini di origine greca, macedone o trace. Al di là dei discendenti misura circa quattro miglia in lunghezza e dieci pertiche di larghez-
di coloro che seguirono Alessandro nelle sue conquiste e delle popola- za, il quale congiunge le due porte cittadine ad est e a ovest. Lungo
zioni qui condotte in età tolemaica, oggi qualsiasi greco che voglia arric- questo viale si ergono edifici sfarzosi, templi dedicati ai culti più
chire smisuratamente o conoscere i vertici della scienza, della cultura e vari, soprattutto quelli del Nuovo Culto, e ricchissime case private
della modernità, non può che prediligere Alexandria per trasferirsi con eguagliate in opulenza solo da quelle dell’Urbe.
la propria famiglia e le proprie imprese. Il nostro amato latino è come Della metropoli è stato scritto, a ragione, che possiede zone nelle
sempre la lingua ufficiale, ma anche l’egizio vi è molto parlato, assieme quali pare di essere sprofondati nei più bui pozzi del Tartaro e altre
ai cento dialetti delle genti d’Africa e del Mare Internum. di una bellezza tale da fermare il cuore.
La composizione della popolazione presenta infatti diverse mino- Un mistero permea, tuttavia, le misteriose vie di Alexandria. È in-
ranze, che, combinate alle proporzioni prodigiose della città, hanno fatti noto a molti architetti dell’Impero che il piano regolatore su
richiesto la suddivisione in quattro quartieri principali, talmente di- cui venne costruita la metropoli sia rimasto confidenziale e oggi
versi fra loro che si può dire costituiscano delle città separate. Tutto sia stato suddiviso in carte diverse, cifrate, ben custodite in una
questo senza contare la cittadella militare di Nikopolis, che si trova delle ali proibite della Biblioteca. Il motivo di questa bizzarria non
a poca distanza. La città conta una tale moltitudine di abitanti che è chiaro, e non sono in pochi coloro che ritengono che il rigoroso
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y
AVVENTURE
AD ALEXANDRIA
Alexandria è talmente immensa e intrigante che vi si potrebbero giocare intere campagne senza aver mai la necessità di spingere il
naso più in là delle sue mura. Per rendere al meglio, in queste avventure si possono mescolare i temi di storie investigative in città
cosmopolite e tentacolari con le atmosfere egizie, greche e romane di questo modulo di Lex Arcana. Non solo la Parte III presenta
alcune minacce tipiche di Alexandria (L’Ordine Ermetico e lo Spettro di Alessandro), ma praticamente qualsiasi altro tema o pericolo
di questo manuale può trovare radici in questa città: non mancano tra le sue vie più isolate santuari abbandonati dedicati a Seth o
palazzi fatiscenti occupati da Adoratori del Vuoto, seguaci del Faraone Nero, o cerchie di ribelli tradizionalisti che complottano per il
ritorno del Figlio di Horus. Nel fondo dei suoi sotterranei si possono aprire vestiboli dimenticati che conducono a sepolcri occupati
dagli Usurpati, da Abitatori del Vuoto o da creature blasfeme e degenerate provenienti dalla perduta Stygia. Lungo le rive del mare e
dei laghi a poche miglia di distanza dai palazzi cittadini potrebbero giacere i resti sommersi di città risalenti ad ere ancestrali, colonie
di Atlantide, santuari di Tiamat e cittadelle dei Re del Mare, che ancora custodiscono tesori e maledizioni oltre ogni immaginazione.
Allo stesso modo, avventure che abbiano il proprio svolgimento principale in altre regioni d’Aegyptus potrebbero avere le scene iniziali
o finali ambientate ad Alexandria. In questi casi, cerca di lasciare tutto il tempo ai Custodes di godersi un po’ la città e sondare le
infinite possibilità che essa offre.
luminosità rossastra e dai raffinati monumenti della necropoli. Per diretti verso il Mare Rubrum. Questa è la porta di Alexandria per la
questo motivo, erano molti coloro che, ricchi e annoiati, vagavano stragrande maggioranza di coloro che vi giungono: un’esplosione
di notte per il cimitero nella speranza di incontrare la stupenda ma di colori e di linguaggi che non può non colpire chiunque ci metta
pericolosa creatura. piede per la prima volta, attraversando le larghe vie che portano
Oggi, Roma ha proibito ai cittadini di Alexandria di visitare il cimitero alle altre zone della città, gremite di persone che trattano e litigano.
nelle ore notturne, dato che spesso si sono verificate sparizioni, furti Lungo la strada che costeggia le banchine trovano posto gli uffici im-
di cadaveri e rituali di cui non è lecito parlare, ma è risaputo che, se periali, preposti al controllo della merce che entra ed esce dalla città.
qualcuno pagasse abbastanza il tribuno a capo della guarnigione del Qui, alcuni mercanti possono essere costretti ad aspettare per gior-
faro, potrebbe ottenere accesso alla necropoli per cercare la Succube. ni prima che venga concesso loro il permesso di smerciare i propri
Un’altra presenza di cui si sente continuamente parlare in città è beni e non è difficile vedere questi poveretti dormire sopra le loro
quella dei tritoni, che si dice si aggirino tra le acque antistanti il Faro. merci, in qualche luogo riparato dal vento.
Non è chiaro se si tratti davvero di tritoni, sirene, ninfe delle acque Numerose botteghe, locande e taverne danno rifugio ogni giorno
o qualche altro nume prodigioso, ma la loro presenza è un fatto con- a marinai che cercano lavoro o il piacevole conforto di un boccale
creto. In tantissimi li hanno sentiti cantare nelle notti illuni, molti li di birra a poco prezzo, o addirittura di una più pregiata Pelusiana.
hanno visti e qualche pescatore sfortunato ne ha anche raccolto dei L’odore di bevande fermentate è intensissimo, specialmente nelle
resti con le reti, sfidando il biasimo degli dèi e la maledizione che notti estive, e i marinai scommettono ai dadi o alla morra interi mesi
sempre si abbatte su chi infastidisce o sfida le potenze numinose. di stipendio; usare la parola sbagliata al momento sbagliato può facil-
Nonostante le acque che circondino la città siano infestate di cocco- mente far rimediare una coltellata all’incauto visitatore. La gente per
drilli, coloro che finiscono in acqua in quel tratto di mare vengono in bene tende ad evitare il porto nelle ore dopo il tramonto... ovviamen-
genere risparmiati e, a volte, raccontano perfino di esser stati salvati te, per i Custodes queste regole hanno difficile applicazione.
da quelle creature, di cui trattengono un ricordo sfuggente ma reale. Sul limite orientale del grande porto di Alexandria sorgono le maestose
fortificazioni dei Castra Pretoriani Provinciali, orgoglio dei Pretoriani e
dei Custodes che vi sono ospitati; nel grande accampamento vengono
IL PORTO prese tutte le decisioni per il reclutamento e gli spostamenti dei mem-
bri della Cohors Auxiliaria Arcana dell’intera Prefettura Meridionalis.
PIÙ GRANDE D’AFRICA Questa mirabile opera di ingegneria imperiale è un esempio di come,
in passato, architettura romana e greca abbiano potuto fondersi per dar
Le enormi banchine di Alexandria sono da secoli la meta di miriadi vita ad un edificio caratterizzato da una grande bellezza esterna, nella
di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Ogni giorno, mercanzie quale leggerezza e possanza si mescolano magistralmente, e dall’opu-
di ogni tipo, come l’ambra lavorata dei Fenni o le droghe dalla lon- lenza interna dei grandi affreschi e mosaici.
tana Sina, giungono sul suolo egiziano, per poi essere ridistribuite in
ogni angolo del Mare Internum o per essere caricate su carri e battelli
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Marinai rissosi. Un gruppo ben nutrito di marinai è sul punto di scatenare una rissa. La metà di essi sono lavoratori
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del porto stizziti, gli altri sono la chiassosa ciurma di una nave da trasporto appena attraccata.
Contrabbandieri. C’è un piccolo gruppo di Egizi che sembra aggirarsi lì attorno con aria sospetta. È abbastanza
2 facile spiarli e comprendere che sono dei contrabbandieri che vogliono portare un carico a bordo di una nave senza
pagarne i giusti dazi.
Una strana riunione. Un piccolo gruppo di Greci sta seduto in disparte e parla sottovoce in un dialetto strettissimo. Se
si origliasse, si potrebbe scoprire che si tratta dei seguaci di una minuscola setta e che stanno discutendo dei dettami del
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loro credo. Il culto sembra non essere uno di quelli tollerati (un tiro di De Magia o Sensibilitas potrebbe aiutare a capirne
di più).
Immersioni. Un piccolo gruppo di ragazzini si è dato appuntamento su uno dei moli più periferici per andare a
4 fare un giro in barca. I ragazzi vogliono immergersi tra i relitti accumulati sul lato più esterno del porto per cercarvi
qualcosa di prezioso da saccheggiare.
Tritoni! Qualcuno ha avvistato dei Tritoni nelle acque attorno al faro e adesso lo sta raccontando a una piccola folla
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lì sopraggiunta. Non sembrerebbe un folle né un millantatore...
Popina rumorosa. Una delle osterie del porto sembra essere occupata da una festa molto rumorosa. C’è gente che
6 entra ed esce ridendo e bevendo e si sentono grida tutto attorno. A quanto pare, qualcuno sta offrendo da bere a tutti
per un affare andato a buon fine, o per un matrimonio in vista!
Studenti in cerca di emozioni. Un gruppo di giovani studiosi della Biblioteca è in libera uscita. I ragazzi sembrano
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in vena di divertirsi, ma ci sono dei brutti ceffi che iniziano a scrutarli con interesse.
Filosofe! Alcune donne studiose della Biblioteca di tutte le età stanno tenendo un comizio all’aperto, proprio a ridosso
8 dei moli: filosofia, matematica e astronomia... ed espongono anche delle nozioni che nessuno di voi ha mai udito prima!
Alcuni uomini tra la folla iniziano a schernirle, affermando che certe dottrine non sono adatte al genere femminile.
La lirica. Una misteriosa e sinistra musicista siede in disparte. È completamente vestita di nero, dice di chiamarsi
9 Euridice e recita antichissime liriche in qualche vecchio dialetto greco delle isole (interpretabile solo da personaggi
che conoscano il Greco, più un tiro di De Scientia o Ingenium).
10 Al ladro! Una figura minuta passa fulminea lì accanto, inseguita da grida e strepiti: è un borseggiatore in fuga?
Sbarco misterioso. Non è proprio l’orario giusto per gli sbarchi, ma i marinai di una nave da carico hanno deciso
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di scaricare delle pesanti casse rinforzate proprio adesso. Chissà perché, e chissà cosa contengono?
Nave da guerra. Una nave militare proveniente da ovest ha appena attraccato ai moli. Gli armati, però, non sono
12 legionari; sembrano piuttosto guerrieri di un qualche paese straniero occidentale. La cosa non passa inosservata ma,
per qualche ordine misterioso, nessuno chiede alcunchè ai guerrieri o li ferma per controllarli.
Ubriaco in acqua. Qualcuno è caduto in mare e non riesce a risalire sui moli. La gente del posto si riunisce a
13 guardare ma nessuno ha il coraggio di gettarsi a salvarlo, perché stanno arrivando di gran carriera due coccodrilli...
i personaggi possono tentare un salvataggio con un tiro di De Corpore (SD 9).
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Ragazze procaci. Una torma di giovani e giovanette imbellettate e conturbanti si avvicina al gruppo e scherza in maniera
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provocante. Sembrano appartenere tutte a una certa Domina Lucrezia, ma non si capisce se siano al lavoro o in libera uscita...
Luci misteriose. Alcune luci intermittenti, spettrali e misteriose, provengono dall’interno di un edificio abbandonato.
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Si tratta di una lucerna schermata o di un bagliore soprannaturale?
Uno strano carico. Una nave dalla foggia esotica sta caricando un gran numero di casse. A ben guardare si tratta di materiale
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“archeologico”: anfore, sepolcri di pietra, tavolette coperte di iscrizioni. Chi ha ordinato questo genere di merci? e perché?
Mummie in viaggio. Da un magazzino isolato entrano ed escono casse colme di una merce bizzarra: mummie di
diversa antichità, trattamento e dimensioni, assieme a vasi canopi, natron e sali vari. Gli inservienti sono tutti egizi e
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non parlano una parola di latino, a differenza del loro impresario, un uomo grasso e sfuggente. Tutti i permessi sono
in regola, ma chi mai comprerebbe delle mummie?
L’uomo di Melita. Su un battello ormeggiato c’è un uomo dal volto abbronzato. Siede all’ombra, a poppa, e sta giocando
18 da solo con i dadi e delle tavolette di avorio che dice rappresentino la sua fortuna. Dice anche di provenire dall’isola di
Melita ed essere un giramondo in cerca di ingaggio che ha visto delle cose molto strane al porto, da quando è arrivato...
Altri Custodes! Un altro contubernium si aggira per il porto. Li riconoscete, ma sembrano svogliati e privi della
19 dignità che dovrebbe accompagnarli. Sono compagni allo sbando, oppure sono in missione e cercano solamente di
non dare nell’occhio?
La Lamia. Una splendida donna, altera e sinistra, si aggira tra le vie del porto, specialmente di notte. Si raccontano
20 molte storie su di lei, spesso piccanti, e il suo nome sarebbe Lucana. Alcuni dicono che si tratti di una Lamia
(Manuale Base), sempre in cerca di nuove vittime.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
trovare praticanti di qualunque culto che saranno ben lieti di iniziare casa vicina. L’odore del quartiere è sovente insopportabile per il casuale
i viaggiatori ai segreti di Mithra o Cristo, chiaramente chiedendo una visitatore, sia per la presenza di animali (cammelli, cani, uccelli esotici) in
“piccola donazione, per la sopravvivenza del loro povero tempio”. vendita per le vie, sia per il fatto che, non essendovi fogne, le acque nere
Di recente, questo sembrerebbe essere anche diventato il luogo di vengono smaltite attraverso condotti aperti ai lati delle strade. Come se
elezione principale per i raduni segreti degli esponenti dell’Erme- non bastasse, a questo fetore si mescola ovunque il dolciastro profumo
tismo, che qui accennano spesso alle loro dottrine più misteriose. delle spezie e degli incensi, che vengono bruciati da indovini e ciarlata-
Dall’agorà, una serie di piccole vie portano alle parti più esterne del ni. In questo spiacevole ma vitale scenario abbondano gli straccioni e i
quartiere: anche queste sono sempre molto trafficate e costituisco- disperati che chiedono l’elemosina; qui, infatti, si concentrano tutti gli
no il fulcro della vita notturna della città. Le notti di Alexandria immigrati dell’Asia e dell’Africa che cercano fortuna ad Alexandria e pos-
sono famose in tutto l’Impero e, grazie all’illuminazione artificiale sono trovare a Rakhotis un alloggio per pochi soldi. Questi nuovi venuti
e al clima caldo d’Aegyptus, anche dopo il tramonto le strade bruli- eseguono spesso i lavori più umili e vendono le merci più strane, tanto
cano di persone intente a bere o impegnate in conversazione. che , talvolta, i ricchi abitanti di Alexandria trovano divertente passeggia-
re per Rakhotis alla ricerca di manodopera a basso costo o di qualche og-
getto curioso da sfoggiare a convivi o spettacoli. Il quartiere è, quindi, da
IL RIONE EBRAICO sempre un ricettacolo di artisti in cerca di fortuna e di malviventi di ogni
genere. Per le strette vie di Rakhotis si può trovare qualunque ‘profes-
Nella parte più orientale del quartiere greco si apre un piccolo grup- sionista’, dal sicario alla meretrice, dal mimo all’incantatore di serpenti.
po di abitazioni occupate per la maggior parte da cittadini di origine Recentemente, inoltre, il quartiere è diventato un vero e proprio
ebraica. Queste genti, da tempo allontanatesi dalla loro patria, fin dal luogo di ritrovo per i seguaci delle crescenti correnti di malcon-
regno dei Tolomei furono tenuti in notevole considerazione in città. tento che vanno serpeggiando tra gli Egizi, a cui già ho accennato.
Qui hanno la possibilità di riunirsi in rioni composti solo da persone Spesso è da Rakhotis che partono i sobillatori, i forsennati e i sica-
della medesima origine e seguire quasi integralmente le proprie usan- ri che vanno a seminare terrore negli altri quartieri di Alexandria,
ze, come fossero in una sorta di colonia della loro madrepatria. Varca- protetti dall’omertà e dai vicoli bui, sicuri rifugi contro l’autorità
re i confini di questo rione vuol dire oltrepassare un incantato portale romana.
che sembra condurre in un luogo diverso, costruito, vissuto e orga- Roma si è spesso trovata impotente contro il velo di silenzio che
nizzato in maniera differente dal resto della città. Molti dei commerci ricopre Rakhotis ed è capitato più di una volta che i legionari roma-
più esotici di Alexandria passano da questi cortili (amuleti, mummie, ni, frustrati dagli eventi, siano entrati in queste vie armi in pugno
talismani, papiri e tavolette archeologiche, sali e farmaci misteriosi) e e abbiano adoperato brutali uccisioni e arresti sommari. Sempre,
alcuni dei mercanti più ricchi di Alexandria tornano la sera alle pro- però, queste operazioni si sono ritorte contro l’Impero, tramite
prie dimore proprio all’interno dei confini di questo rione. violente rappresaglie e rapimenti negli ambienti nobiliari romani.
Ciò non significa, però, che la gente del luogo sia sempre coesa e Nella zona più centrale del quartiere vi è una sola, ampia taverna, gran-
solidale. Le famiglie del quartiere appartengono a sette e confessio- de come un intero palazzo. Si dice sorga sui resti di uno degli antichi
ni diverse, spesso in contrasto tra loro. I gruppi più tradizionalisti, e dimenticati templi di Rakhotis, antico di millenni, ma oggi è sola-
ad esempio, sono in aperto contrasto con i membri dei culti più mente un enorme covo di malaffare e crimine da cui la maggior parte
recenti, come i cristiani, gli zeloti e gli esseni. degli abitanti di Alexandria si tiene ben lontana. Essa è chiamata “la
Di tanto in tanto, queste sette entrano in aperto scontro e ci scap- taverna del Leviatano”, per via di un enorme mostro marino le cui ossa
pano numerosi morti. Alcuni inviati riferiscono inoltre che, spesso, sono appese all’interno, agganciate al soffitto e pendenti sopra tavoli e
essi usano arti mistiche e maledizioni per fronteggiarsi e dimostrare sgabelli. Per un gioco di parole o uno scherzo macabro, “Leviatano” è
la bontà della propria dottrina. Questi fenomeni hanno sovente anche il nome del gigantesco proprietario della popina, un Nubiano
uno strascico successivo, come prodigi, apparizioni e perfino spiriti colossale che si dice essere un re in esilio dal proprio popolo, scacciato
vendicativi che appaiono per le zone del quartiere, cercando il san- per chissà quali motivi e rifugiato ad Alexandria. Il “Leviatano” è un
gue dei nemici per placare il proprio tormento. capobanda brutale, alto oltre sei piedi e muscoloso come un titano,
che afferma come il “Leviatano” appeso sopra la camera della taverna
sia un mostro da lui sconfitto personalmente a mani nude. Il ciclopico
RAKHOTIS, IL QUARTIERE EGIZIO criminale controlla una banda di fuggitivi del suo stesso popolo e molti
traffici loschi della città, senza che alcuno abbia ancora trovato la forza
Questa parte di Alexandria è la più antica della città, fondata al di sopra di fermarlo con la legge o le armi. In questo locale risse e uccisioni sono
dell’antica cittadina di Rakhotis che Alessandro incluse nel perimetro quasi di rito e non è poi così raro vedere figure austere e riccamente ve-
della sua nuova capitale. Il quartiere si presenta come un insieme di basse stite, in apparenza contrastanti con l’ambiente, prendere contatti con
costruzioni in pietra, collegate tra loro grazie a stretti e tortuosi vicoli i loschi figuri del luogo e sborsare ingenti somme di denaro per chissà
che risentono notevolmente dei dislivelli su cui sorgeva Rakhotis. Questo quali oscuri incarichi.
quartiere è estraneo al piano regolatore con cui venne costruito il resto Anche gli incontri clandestini qui sono realizzati regolarmente e si
della città e, pertanto, vi si possono trovare abitazioni che sorgono nel bel dice che nelle segrete della locanda vi siano imprigionati gladiatori,
mezzo di una strada, scale che non portano più in nessun luogo o cammi- enormi scimmie africane, trogloditi, leoni del deserto occidentale,
namenti sopraelevati che uniscono il tetto di un’abitazione a quello della manticore e altri mostri destinati ai combattimenti.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Mendicanti. I Custodes sono circondati da poveri e accattoni che tendono loro le mani. Tra di essi vi sono bambini,
1-2 storpi, mutilati, malati e veterani di guerra abbandonati a sé stessi. Alcuni di essi sono millantatori e profittatori, ma
molti altri hanno davvero necessità.
Facinorosi. Il Custos con l’Auctoritas più bassa viene indicato da qualcuno e tutti ridono rumorosamente facendogli
3-4
gesti osceni. Se i personaggi vengono alle mani, alcuni facinorosi li circondano e attaccano briga.
Gente di tutti i tipi. Per le vie principali di Rakhotis c’è gente di tutti i tipi e un chiasso notevole. Molti individui vengono
dall’Africa e dal Mare Rubrum, alcuni sfoggiano tatuaggi, costumi e modi di fare veramente impressionanti. Se i Custodes
5-6
stavano cercando una guida o un esperto di qualche linguaggio, luogo o popolo straniero mai sentito prima, possono
provare a cercarlo tra la folla con un tiro di De Societate o Sensibilitas.
La via segreta. Percorrendo una stradina stretta e tortuosa, i Custodes sbucano sul retro di un cortile, dietro una
7 porticina di legno che sembra appartenere a una casa. All’improvviso, si ritrovano nel cuore del rione ebraico della
città.
Il Leviatano. In uno spiazzo centrale del quartiere, i Custodes si ritrovano di fronte a una popina gremita di
persone: è il celebre “Leviatano”. Se vi entrano, saranno investiti da un odore acre di birra e sudore. Nonostante
sia assolutamente proibito, si sta giocando d’azzardo a quasi tutti i tavoli e traffici ancora peggiori si stanno
8 probabilmente consumando negli angoli. Se i giocatori riescono a superare il primo impatto e sanno giocarsela
bene (per esempio, con un tiro di Auctoritas o De Societate), in realtà il Leviatano offre stanze in affitto ai piani più
alti e potrebbe diventare la residenza dei Custodes e la base di partenza per avventure e indagini, visti i numerosi
pittoreschi personaggi che lo frequentano.
L’amico di Thorsten. Un losco figuro di provenienza germanica si avvicina al gruppo e, rivolgendosi al più nordico
dei personaggi (se non ve n’è alcuno, al più alto e chiaro di pelle), dice di averlo riconosciuto come “l’amico (o l’amica)
del vecchio Thorsten”, che è felicissimo di averlo ritrovato e che “tutti i fratelli lo stanno aspettando”. Se il Custos si
9 chiarisce al suo strano interlocutore, questi si scusa e perplesso se ne va via; se invece il Custos regge la parte, l’uomo
chiede di seguirlo e fa strada fino a un’abitazione piccola e scura nel quartiere del Porto. Qui sono riuniti i “fratelli”:
trattasi in realtà di un gruppo di Briganti in cerca d’ingaggio; questi, non appena si accorgono che il Custos non è il loro
vecchio compagno di rapine, attaccano lui e il resto del gruppo per “averli presi in giro così impunemente”.
Bambini. I Custodes sono circondati da un gruppo di bambini che osservano ammiratissimi le loro armi. Se i
10 personaggi scherzano e sono amichevoli (tiro di Auctoritas o De Societate con SD 3), i bambini, che conoscono
benissimo Rakhotis, possono rispondere a qualsiasi domanda sulla gente e sulle vie del quartiere.
Il procuratore. Un greco dall’aria scaltra sta reclutando dei combattenti per gli incontri clandestini del Leviatano.
11 Il prossimo incontro è quella notte stessa e la paga è buona, ma c’è un piccolo dettaglio che l’uomo dimentica di
riportare: il combattimento della serata è previsto in una vasca di fango contro un coccodrillo...
La terribile macchia. I Custodes stanno camminando rasente a un muro quando, da una delle innumerevoli
finestre di Rakhotis, viene svuotato un enorme pitale. Se il Custos non riesce a evitarlo (tiro di Coordinatio o De
12 Corpore con SD 6), l’orrendo contenuto colpisce in pieno volto il personaggio, facendo esplodere tutti i passanti
in una risata. Da allora in poi, e fin quando non si darà una ripulita, la difficoltà di tutti i tiri di Auctoritas e De
Societate del Custos è aumentata di 1 livello.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Tiro
Evento
1d20
Attenti al gorilla! Mentre i Custodes camminano per una viuzza, sentono delle urla terrorizzate provenire dritto di
fronte a loro. Poco dopo, vengono investiti da una folla che, in preda al panico, fugge nella loro direzione. Subito
dietro di loro vi è un gigantesco gorilla in corsa; l’animale è visibilmente terrorizzato e una grossa catena gli pende
13 dal collo. Se riescono a fermarlo, abbatterlo o ammansirlo, i personaggi possono notare un marchio a fuoco sulle
sue carni, che in futuro potrebbero scoprire significare: “Proprietà di Anicio Claudio”. Si tratta di una creatura
utilizzata per incontri clandestini al Leviatano. L’incontro potrebbe diventare l’inizio di una nuova avventura mirata
a investigare gli intrighi di Anicio Claudio e i misteri della sua grande villa.
Miseria e ignobiltà. I Custodes si ritrovano in un’area povera anche per la media di Rakhotis. Lo squallore domina
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ovunque, donne si offrono per pochi soldi e gli uomini guardano in maniera truce i personaggi.
La bottega del Cappadocio. Un mercante di reliquie, artefatti misteriosi, oggetti archeologici e mummie ha la sua
bottega ben nascosta in una piazza secondaria del quartiere (tiro di Sensibilitas con SD 6 per riuscire a notarla).
15 È noto come il “Cappadocio” ed è magro e calvo. Nonostante il suo aspetto inquietante e la sua inaudita avidità,
potrebbe essere molto utile ai Custodes per trovare informazioni speciali legate a misteri, manufatti antichi e tematiche
archeologiche (sempre attraverso tiri di De Societate, meglio se accompagnati da offerte in denaro o reperti preziosi).
Gli assassini. I Custodes si ritrovano in un vicolo secondario, dove vedono alcune figure ammantate che stanno
contando dei sesterzi accanto a un cadavere ancora sanguinante. Se i Custodes si fermano ad ascoltarli, capiscono
che non sono stati loro ad uccidere quella vittima, ma qualcuno chiamato “il Corvo”. Sono dei semplici criminali,
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ma, non appena si accorgono dei personaggi, li attaccano per paura che questi possano denunciarli. Il Corvo è un
potente criminale di Alexandria e, se i Custodes intendessero seguire la traccia, potrebbero incorrere in una nuova
avventura cittadina.
Lo straccione. Un accattone dall’aspetto orrendo e terribilmente puzzolente chiede la carità ai personaggi. Se questi
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rifiutano, li maledice in nome di Apophis. Il Demiurgo può decidere se la maledizione sia reale o meno.
Locale nascosto. I personaggi giungono al piccolo chiosco di un oste proveniente dalla Sicilia che vende vino e cibo
fritto. Molte delle pietanze sono indistinguibili e l’olio sembra essere stato utilizzato sin dai tempi dei faraoni, ma
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ogni cosa è davvero squisita e i prezzi sono irrisori. Il venditore ha anche la lingua molto lunga e può raccontare
molte cose su quanto avviene nel quartiere.
Il Necromante. Un uomo alto e sinistro incede per la via, seguito da tre essere bassi e deformi che si tirano dietro
un pesante e lungo sacco (se i Custodes ascoltano le loro parole scoprono che si chiamano Uno, Due e Tre), che
sembra contenere il cadavere di un individuo enorme. Se i personaggi lo interpellano, questi, senza rispondere
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alle domande, dice con arroganza che i Romani dovrebbero tornare da dove sono venuti e lasciare l’Egitto. Se i
personaggi insistono, l’uomo mostra di avere tutti i permessi di fare quanto sta facendo: è un Alto Sacerdote di Seth
di nome Ram-Amon e non è tenuto a dire altro.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Troppi libri. Rotoli ovunque. In qualunque direzione si girino i Custodes, non vedono altro che stanze piene
di pergamene e scritti disposti caoticamente. Di tanto in tanto, passa qualche strano personaggio che ripete
1-3 mnemonicamente qualcosa che non si riesce a distinguere. Disorientati, i Custodes si distraggono e perdono
cognizione del tempo e dello spazio. Quando riescono a recuperare la concentrazione sono ormai trascorse 1d3 ore
e si trovano al lato opposto della Biblioteca.
La disputa teologica. Due uomini anziani e canuti stanno discutendo di teologia senza tuttavia capirne nulla. Se i
Custodes vogliono intervenire nella conversazione, è sufficiente un tiro di De Magia (SD 6) per trovare argomenti
4 adatti con i quali umiliare i due poveretti. Se il tiro riesce, i due diventano paonazzi e uno di essi, dopo essersi ripreso
dalla pesante onta, comincia a inveire contro i Custodes, continuando a importunarli per il restante tempo di
permanenza nella Biblioteca (aumentare di 1 livello la difficoltà di tutti i successivi tiri di ricerca tra i testi comuni).
L’Archeologo. Uno dei più celebri archeologi d’Aegyptus si trova in Biblioteca per i suoi studi. Si tratta di un
diacono cristiano di origine gallica, Caio Gallico Campolione, uno dei più grandi conoscitori delle antiche scritture
egizie. Si narra che abbia scoperto il codice per tradurre i più antichi geroglifici nel suo piccolo studio di Mons
5 Martis, un piccolo quartiere di Lutetia Parisiorum. Campolione non vuole essere infastidito, ma se i Custodes ci
sanno fare, convincendolo (tiro di Auctoritas o De Societate con SD 9) o aiutandolo in una delle sue ricerche (a
discrezione del Demiurgo), può rivelare l’accesso segreto a qualcuno dei Repositoria o indicare qualche importante
testo di Archeologia che i Custodes stanno cercando.
Straniamento. C’è qualcosa in questa Biblioteca che confonde le menti, gli occhi e i passi. I Custodes si trovano
oppressi da capogiri e potrebbero anche svenire; devono quindi superare un tiro di Ratio (SD 3) per resistere
6
all’atmosfera claustrofobica. Chi fallisce si riprende dopo pochi minuti, ma ha bisogno di uscire immediatamente
dall’edificio e non vuole rimetterci piede per almeno una settimana.
Crollo di scaffali. Mentre cerca di afferrare una cartapecora in alto su uno scaffale, un Custos scelto casualmente
deve effettuare un tiro di De Corpore o Coordinatio (SD 6): se fallisce, una valanga di testi crolla dall’intero mobile
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in una nube di polvere. Ci vorrà un’intera giornata per riordinarli tutti e, se il Custos non lo fa, il Capo Bibliotecario
chiederà ufficialmente la sua interdizione perenne dalla Biblioteca.
Domizio Quintiliano. Camminando in un’area ampia e spaziosa della Biblioteca, i Custodes arrivano a dei tavoli
in cui vi sono delle persone chine sui loro testi. È possibile riconoscere fra questi il governatore Domizio Clodio
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Quintiliano (vedere pag. 26), intento nella lettura di una biografia su un personaggio minore. Se i Custodes lo
avvicinano e si presentano come membri della Cohors Arcana, si mostra affabile e disponibile alla conversazione.
La porta segreta. I Custodes adocchiano una scaffalatura malferma, che sembra spostarsi di poche spanne e poi
tornare al suo posto, non prima di aver fatto uscire un bibliotecario timoroso e prudente. Con una prova di De
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Scientia o Ingenium (SD 2d6), un Custos può scoprire il meccanismo che apre il passaggio segreto che conduce a
uno dei Repositoria (tirare 1d6+2 per determinare quale).
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
La X segna il punto. In un’ala meno frequentata della Biblioteca, i personaggi notano una grande ‘X’ disegnata sul
pavimento di fronte a una finestra riccamente decorata. Proprio al centro della X, le piastrelle sembrano più sottili e
cedevoli, dando l’impressione di poter essere rimosse. Se i Custodes decidono di indagare, devono innanzitutto trovare
10 il modo di non far rumore (qualunque forzatura del pavimento provoca l’immediato intervento di un bibliotecario e il
severo rimprovero del Sovrintendente) e, successivamente superare un tiro di De Corpore o Vigor (SD 6) per rivelare
un cunicolo di accesso a una catacomba. Apparentemente si tratta di un luogo di sepoltura, ma di chi? E quali segreti
nasconde?
Il Disco di Maidos. Un tiro di Sensibilitas (SD 6) consente ai personaggi di notare un rotolo semiaperto scritto in
alfabeto minoico con traduzione etrusca e latina a fronte. Si tratta di un testo di divinazione che originariamente doveva
trovarsi su un piatto di ceramica chiamato Disco di Maidos. Se studiato a fondo (De Magia SD 12; la prova può essere
trasformata in un’azione prolungata che richiede 3, 6 o 9 successi, abbassando la difficoltà rispettivamente di uno, due
o tre livelli; ogni tiro rappresenta una giornata intera di studio), il Disco di Maidos permette di imparare il Lamento di
Rea, una variante del rituale di Sideratio, effettuato secondo l’antico metodo minoico e non quello greco-romano. Il
Lamento di Rea comporta un minor costo in Pietas, ma richiede più tempo.
11 Il Lamento di Rea
Discipline. Chiaroveggenza (SD 9), Precognizione (SD 12).
Costo. 6 Pietas.
Durata. Molto lunga (tutta la notte).
Procedura. Durante un’intera notte di lamentazioni e preghiere, l’officiante osserva gli astri, che devono essere
chiaramente visibili, ripetendo il Lamento di Rea per la perdita dei suoi figli e l’invocazione a Urano perché in futuro
possa salvare Zeus nascituro.
Responso. Favorevole (fas) o sfavorevole (nefas). Più elevato è il grado di successo, più il responso è dettagliato.
Costo di apprendimento. 90 Punti Curriculum.
Titivillus. I Custodes possono chiaramente udire una sinistra risatina inumana provenire dalla sommità di uno scaffale.
Andando a controllare, si vede qualcosa fuggire tra le ombre, impossibile da catturare. È Titivillus, uno spirito burlone
che vive nella Biblioteca e induce i copisti e gli studiosi a sbagliare, rovina le pergamene e fa cadere inchiostro sui papiri.
Nonostante sia nefasto e dispettoso, a volte perfino crudele e abietto, Titivillus conosce tutti i segreti della Biblioteca,.
Qualora i Custodes riuscissero a intrappolarlo con la magia, potrebbe obbedire a un loro ordine, pur di essere liberato.
Titivillus
Grado di Pericolosità: 1
12
Taglia: 2
Valore: DV8
1 dado: Punti Vita, Ratio
2 dadi: Sensibilitas
3 dadi: De Corpore
Punti Vita: 8
Capacità Speciali: Furtivo
Poteri Magici: Immortalità, Velocità Innaturale
Zenodoto Albino. I Custodes incontrano il vecchio Sovrintendente mentre torna ai suoi alloggi, stringendo dei
13 rotoli. Se interpellato, il bibliotecario parla nervosamente e sembra visibilmente scosso. Da cosa deriva la sua
inquietudine? Forse dai suoi studi nel Repositorium X, o da preoccupazioni più mondane?
Le aule dei testi bruciati. Uno stretto passaggio conduce ai laboratori dove alcuni studiosi stanno cercando di recuperare
14 i testi andati perduti negli incendi precedenti. Una scaletta non particolarmente custodita conduce in alto al Repositorium
VII.
f 28
RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Gli Arabi. In un corridoio lontano dai luoghi di studio, un gruppo di quattro Arabi sta discutendo animatamente
nella lingua d’origine. Se i Custodes non si rivelano e almeno uno di essi conosce l’Arabo (in alternativa, è necessario
un tiro di De Scientia con SD 9), gli Arabi, convinti di essere soli, nominano Zenodoto Albino parlando di un
mancato pagamento e che “nel patto” egli avrebbe dovuto prendere in consegna “l’oggetto”. Gli Arabi non si fidano
di riportarlo indietro, ritenendolo “troppo pericoloso”. Prima di andarsene, abbandonano un oggetto su un tavolo:
si tratta di un flauto, sulle cui canne è incisa una brevissima composizione. Un tiro di Sensibilitas (SD 6) permette ai
Custodes di avvertire un senso di minaccia incombente, con intensità proporzionale al grado di successo ottenuto,
mentre un tiro di De Magia (SD 9) rivela che si tratta di una qualche formula di evocazione espressa in note
15
musicali. Se i Custodes decidono di raccogliere l’oggetto e di suonare la melodia che vi è incisa, notano che essa ha
cadenze simili a quelle usate dai popoli del deserto. Nel caso la melodia venga completata, un graffiante e torrido
vento che reca con sé le sabbie rosse del deserto si leva improvvisamente, soffiando con un terribile ululato attorno ai
Custodes. Dopo pochi istanti, appare un Mashit (vedere Manuale Base), che attacca immediatamente i personaggi, a
meno che questi non siano dotati di una qualche protezione contro i demoni. L’oggetto era una richiesta del Grande
Bibliotecario, il quale, all’ultimo momento, aveva rifiutato di acquistarlo spaventato dalla potenza dell’artefatto. Se i
Custodes chiedono spiegazioni, il sovrintendente può rivelare alcuni segreti sul flauto e chiedere ad essi di scortarlo
fino al Repositorium X per riporvi il manufatto.
Libro esotico. Un Custos scelto casualmente trova un testo indiano che descrive con parole esplicite e chiare immagini
molte delle tecniche amatorie di quel popolo felice. Se il Custos inizia a leggerlo, ne viene talmente coinvolto che smette
16
solo dopo 1d6 ore. Dotato di nuove e inaspettate consapevolezze, guadagna immediatamente 1 Punto Esperienza
(ciascun personaggio può ottenere questo risultato solo una volta).
Il Libro dei Morti. Un rotolo che emana un forte magnetismo viene individuato dai Custodes che superano un
tiro di Sensibilitas (SD 3): probabilmente, è stato dimenticato lì da qualcuno che ha accesso a uno dei Repositoria o
forse è stato volutamente mescolato agli altri rotoli per essere dimenticato. Questo testo sembra solo un frammento
17
di un’opera terrificante e complessa, ma contiene comunque una descrizione completa di un rituale necromantico,
scelto casualmente tra quelli descritti a pag. 109 e a pag. 110. Se i Custodes segnalano la cosa al Sovrintendente,
egli può chiedere loro di scortarlo fino al Repositorium IX per riporvi il documento.
Il libro perduto dell’Anabasi. Un volume di piccole dimensioni, apparentemente staccato da un più ampio testo, giace
dimenticato tra gli scaffali di un corridoio illuminato da poche candele. Si tratta di un manoscritto autografo di Arriano,
l’autore dell’Anabasi di Alessandro. Se letto, il volume si rivela una versione alternativa del sesto libro dell’Anabasi stessa: il
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racconto non si conclude con la malattia e la morte del grande principe macedone, bensì con l’addio ai suoi domini e la
sua partenza alla testa di un manipolo di prescelti oltre l’Indus. Un’ultima annotazione dell’autore attesta che Alessandro
sarebbe partito alla ricerca delle favolose fonti dell’immortalità, di cui individua la posizione.
La pila di libri. I Custodes arrivano a una sala dal soffitto altissimo; fra gli scaffali paurosamente ricurvi trovano
una pila di libri e rotoli accatastati l’uno sull’altro fino a raggiungere un’altezza impressionante. La costruzione è
assurdamente pendente, ma non sembra intenzionata a cadere: la vista di questa bizzarria confonde i Custodes tanto
19 da costare 1d3 Pietas a chiunque fallisca un tiro di Ratio con SD 6, ma infondendo uno strano sesto senso a chi ne
è rimasto vittima (fino alla fine della giornata, la difficoltà di tutti i tiri di ricerca si abbassa di 1 livello). La pila è
stata eretta, per fini assolutamente imperscrutabili, da qualche antica e nera creatura che si aggira per i corridoi della
biblioteca.
I livelli sotterranei. I Custodes, dopo aver lasciato le ampie aule della biblioteca, trovano un passaggio secondario che
scende verso corridoi scavati nella pietra grezza. Se i Custodes vi si inoltreranno, dovranno effettuare un tiro di De Natura
o Ingenium (SD 9) per ritrovare il punto di partenza: ogni tentativo equivale a 1d3 ore trascorse nei sotterranei. Con un
20
III grado di successo nel tiro, oppure dopo tre fallimenti consecutivi, scalinate interminabili li conducono ad amplissime
volte dove risiedono divinità ctonie antiche e senza nome: i Custodes hanno trovato un passaggio segreto per le gallerie del
santuario al di sotto della Biblioteca (vedere Repositorium X).
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
y
CERCARE E STUDIARE NELLA BIBLIOTECA
I Custodes che si trovano ad Alexandria hanno il vantaggio di poter cercare tra le aule sconfinate della sua Biblioteca ogni testo che
sia stato possibile conservare e trascrivere attraverso i secoli, specialmente quelli che parlano dell’Egitto. Lo svantaggio è tuttavia
quello che la massa di testi è talmente sterminata che quelli più rari sono difficilissimi da reperire.
Per recuperare un testo comune, un Custos deve solo consultare gli archivi e gli scaffali della sezione appropriata o chiedere ai
bibliotecari. È anche possibile chiedere liste di testi e farseli recapitare nel Repositorium II, oppure chiedere testi per area tematica.
In questi casi l’unico problema è il tempo: ci potrebbero volere delle ore per radunare tutti i testi e consegnarli agli interessati. I
Custodes possono tenerli per quanto tempo desiderano nel Repositorium, ma non possono portarli fuori dalla Biblioteca. In alcuni
casi, anche copiarli è strettamente proibito.
Se i documenti da cercare sono più rari, il Custos avrà bisogno di superare un tiro di De Scientia o Ingenium (SD 6) per trovarli.
Questo tiro può essere sostituito da un opportuno tiro di Auctoritas o De Societate (SD 6) per indicare il testo a un bibliotecario
e convincerlo a cercarlo al proprio posto.
Infine, per cercare tra i libri proibiti, i testi occulti e le raccolte segrete, un Custos deve trovarsi all’interno dello specifico Reposi-
torium ed effettuare un tiro appropriato:
p Se i documenti fanno parte dei Repositoria I, III, VIII o IX, sarà necessario un tiro di De Magia o Ingenium (SD 9 o
più) per trovarli.
p Se fanno parte del Repositorium II, non servono tiri particolari per trovarli.
p Se fanno parte del Repositorium IV, sarà necessario un tiro di De Scientia o Ingenium (SD 9 o più) per trovarli. Per le
ricerche in questo Repositorium, è possibile applicare la Specializzazione Daidala.
p Se fanno parte del Repositorium V, sarà necessario un tiro di De Scientia o Ingenium (SD 9 o più) per trovare quello
che può servire.
p Se fanno parte del Repositorium VI, sarà necessario un tiro di De Scientia o Ingenium (SD 9 o più) per trovare quello
che può servire. La Specializzazione applicabile è, in questo caso, Archeologia.
p Se fanno parte del Repositorium VII, servirà un tiro di De Scientia o Ingenium (SD 12) per estrarli con cura dai residui
dell’incendio, identificarli e restaurarli quanto basta per poterli esaminare.
Ogni tiro corrisponde a circa 4 ore di ricerca, ma bisogna ricordare che trovare un documento non significa automaticamente com-
prenderlo e padroneggiarlo. Sarà sempre necessario decifrarne il testo, comprenderne i simboli o interpretarlo in qualche modo.
La Biblioteca e il Museo sono anche i luoghi ideali dove approfondire le proprie conoscenze di qualsiasi ramo dello scibile.
Se un Custos trascorre un cospicuo numero di giorni a studiare uno specifico argomento teorico (in genere una delle Specializza-
zioni di De Scientia) ed effettua un tiro di Ingenium (SD 6), ottiene di poter diminuire il costo del successivo grado nella relativa
Specializzazione di 10 Punti Curriculum per grado di successo rispetto a quanto richiesto normalmente.
Ad esempio, aumentare una Specializzazione da +3 a +4 costa 80 PC, ma se il Custos ha trascorso un mese studiando quell’argomento e
ha ottenuto un I grado di successo nel tiro di Ingenium, il passaggio da +3 a +4 costa solo (80-10)=70 PC.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
MISTERI E SEZIONI PROIBITE magia, scienze occulte e segreti arcani di tutte le tradizioni, le super-
stizioni e i popoli, purché siano teoricamente consentiti dagli dèi di
Vi sono molte leggende che aleggiano attorno alla biblioteca. Molte Roma e non rientrino tra i culti o le arti proibite.
di esse riguardano i suoi Repositoria e i documenti che vi sono Il Repositorium IV si trova all’interno del Museo ed è dedicato a testi
conservati. Nonostante l’argomento sia tenuto velato al pubblico di tecnologia, scienze perdute, teurgia teorica, matematica, astrono-
comune, i membri della Cohors Arcana hanno il diritto di cono- mia, Daidala e ogni sorta di scienza meccanica, ritenuti pericolosi e
scere la verità e il dovere di custodirla a loro volta. confidenziali: poiché queste conoscenze sono considerate perdute e
I Repositoria esistono e non sono altro che sezioni riservate della pericolose per la stabilità dell’Impero quanto e più di quelle magi-
Biblioteca, a cui solo pochi sapienti o Custos hanno accesso. Anche che, ad esse è stato dedicato un apposito Repositorium, che contiene
quando i Custodes vengono ammessi in queste sezioni, il Reggente anche una straordinaria collezione di oggetti e apparecchi misteriosi,
di quella singola area deve trascorrere tutto il tempo con loro e evidente applicazione pratica delle teorie esposte sui papiri.
controllare che non copino o danneggino qualcuno dei documenti. Il Repositorium V si trova dietro una semplice porta ben chiusa
Il Repositorium I si trova nella Biblioteca del Serapeum, una sezione all’interno della Biblioteca, realizzata in corno e avorio. Qui vengono
distaccata dedicata a testi speciali che si trova all’interno del santuario riposte pergamene, tavolette e iscrizioni in lingue non ancora com-
di Plutone Serapis. È riservato a testi sacri, invocazioni, rituali, divi- prese o tradotte, conservate per scrupolo in attesa di studi ulteriori.
nazioni, presagi e tutto quanto ha a che fare con la sfera del divino, Il Repositorium VI è una raccolta di oggetti, pittogrammi, conge-
legata agli dèi di Roma, agli dèi del Nuovo Culto romano-egiziano e gni e iscrizioni provenienti da un passato incredibilmente remoto:
ai culti tollerati. Qui viene anche tenuta copia di ogni profezia regi- oggetti e documenti irreperibili o provenienti da epoche al di là
strata, dei Libri Sibyllini, di oracoli, sortes, celebri raccolte di premo- dei sogni.
nizioni e fenomeni di ammonimento provenienti dagli dèi. Il Repositorium VII raccoglie i testi bruciati durante gli incendi pre-
Il Repositorium II è quello dato in appannaggio alla Cohors Arcana cedenti, oppure opere così frammentarie da essere più simili a mo-
e si trova in una saletta privata del corpo centrale della Biblioteca. saici da ricomporre che a pagine da leggere. Il Repositorium VIII si
Contiene, oltre a resoconti e relazioni delle gesta della Cohors, co- trova dietro una parete sorvegliata da una coppia di sfingi di pietra,
pie di molti testi utili provenienti dagli altri Repositoria, in genere che ne schiudono l’accesso segreto solo quando il Reggente relativo
i più comuni e innocui. Il Repositorium III si trova sulla terza bal- mormora loro una parola in codice, la risposta al loro enigma.
conata all’interno della sala centrale della Biblioteca, sotto una cu-
pola discretamente illuminata dalla luce proveniente dall’esterno,
comunque sapientemente schermata. È dedicato a testi di mistica,
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
y
LA SEZIONE MALEDETTA
Nell’Egitto di Lex Arcana, il Repositorium X è naturalmente una realtà e costituisce di fatto la più grande raccolta di documenti e
artefatti nell’Impero riguardanti i Grandi Dèi e gli Dèi Esterni, tra i quali Apophis figura come il Demone Faraone. Tra di essi, il
più orribile e disumano è il Libro di Iod, capace di provocare Follia in chi lo sfogli, ma il Demiurgo può creare testi meno pericolosi
(vedere pag. 118).
L’ingresso al Repositorium X si trova al di sotto del Repositorium IX e, per trovarlo, è necessario aprire un secondo passaggio se-
greto nella parete dell’ultima delle alcove del Repositorium IX, piena di iscrizioni che, se trovate, dovrebbero scoraggiare chiunque
dal procedere oltre.
Il vero e proprio magazzino è composto in tutto da tre stanze, ma è anche vero che nel fondo dell’ultima si trova l’imboccatura di un
cunicolo da cui sale un vento innaturale, con delle scale discendenti verso le tenebre che non sembrano essere fatte per piedi umani.
Cercare qualcosa di specifico tra questi documenti vuol dire effettuare un tiro di De Scientia o Ingenium con SD almeno pari a
12. Ma trovare il documento relativo è solo l’inizio: questi testi vanno poi compresi, decifrati e interpretati usando di volta in volta
De Scientia o De Magia, applicando specializzazioni appropriate, evitando le maledizioni e le orrende verità di cui sono imbevuti.
Il Repositorium X è talmente pericoloso che persino il Sovrintendente non ci va mai, se non per gettarci dentro terrorizzato i nuovi
testi che vengono scoperti e portati lì da Custodes e sapienti, ma già questa frequentazione sporadica e accorta sta minando la sua
sanità mentale. Solo un ordine diretto dell’Imperatore può consentire ai Custodes di poterci entrare a pieno diritto.
Per quanto riguarda poi quella scala dalle geometrie impossibili che discende nelle tenebre, nessuno per fortuna ne sa nulla...
Questo archivio è dedicato all’Egitto e ai suoi misteri più pericolo- Su quali possano essere gli eventi che portarono allo sgombero delle aule
si: culti proibiti, profezie nilotiche, necromanzia, libri dei morti e sotterranee non si sa ovviamente nulla, ma le voci dicono che in quel san-
sull’aldilà, elenchi di divinità e demoni e modi di invocarli, prodigi e tuario sotterraneo vengano adesso accatastati documenti e artefatti legati
mostri di Aegyptus e d’Africa. Molte delle scritte sono intessute diret- al più abietto dei culti e alla più abominevole delle scienze: il Culto del
tamente nelle bende delle mummie che sono conservate all’interno o Vuoto di Apophis, l’idolatria degli dèi Esterni, le cronache riguardanti il
su supporti precedenti all’invenzione della cartapecora e del papiro. Faraone Nero, Akhenaton e la Bestia e altre dottrine ancestrali preumane
Il Repositorium IX si trova al di sotto di un’ala della Biblioteca, e degenerate.
nascosto da una scala segreta la cui posizione e attivazione non vie- È opinione condivisa, inoltre, che al di sotto del Repositorium X
ne rivelata neppure ai pochissimi studiosi ammessi all’archivio. È si celino altri cunicoli ancora più antichi di quelli del santuario
dedicato a culti proibiti e malevoli, demonologia, demonolatria e perduto, che comunicherebbero con enormi caverne sotterranee
agli aspetti più deteriori della necromanzia egizia. nelle quali riposerebbero primordiali divinità cieche senza nome né
Questo Repositorium è suddiviso in numerose camere e alcove, intelletto, nemiche della luce e dell’uomo, che forse rappresentano
ciascuna di esse letteralmente coperta di iscrizioni di protezione e la causa dei fruscii e delle inquietanti risate che gli studiosi abituali
contenimento. dicono di aver udito provenire a volte dagli anfratti più oscuri.
Vi sono altri oscuri misteri legati alla Biblioteca: da molti secoli, si
tramanda di padre in figlio la credenza che una terribile maledizione
IL REPOSITORIUM X gravi su tutte le persone che provino a catalogare i manoscritti della
grande raccolta e che la sola organizzazione e classificazione di cer-
Vi è una diceria su cui non posso apportare alcuna prova, ma che sento to materiale porti sventura e distruzione. Gli incendi che più volte
dovervi riferire comunque. Si narra che da qualche parte nella Biblioteca avrebbero colpito la Biblioteca e la fine violenta di ben sei studiosi
vi sia un ulteriore Repositorium ancora più segreto degli altri, la cui stessa che in epoche diverse si occuparono di questo lavoro sembrerebbero
esistenza è celata perfino ai Reggenti e di cui solo il Sovrintendente co- confermare questa maledizione. L’ultima di queste orrende morti è
nosce ubicazione e contenuto. I Custodes che ne sospettano l’esistenza lo stata quella di Procopio Pertinace, un grande letterato cretese che si
chiamano Repositorium X, oppure Omega, ma esso non viene nominato dice fosse riuscito a catalogare anche una parte degli scritti proibiti.
in alcun archivio o documento ufficiale. Sempre secondo questa leggenda, Lo sventurato studioso fu ritrovato senza vita buttato a lato di una
gli architetti greci, nel progettare la Biblioteca, avrebbero abbattuto un stradina maleodorante, morto in seguito ad un terribile spavento:
vecchio santuario presente nell’area e ormai in rovina. La parte sotterranea terrorizzato, si morse la lingua e finì soffocato dal suo stesso sangue.
del luogo di culto sarebbe stata mantenuta in origine come magazzino, Il lavoro dello studioso non fu mai trovato, ma si dice che una parte
ma dopo alcuni secoli sarebbe stata liberata di tutto il materiale per strani della sua catalogazione sia oggi inclusa nella collezione del Reposi-
eventi che si manifestarono al suo interno. torium X.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
L’AMPIO DELTA sorte attorno al Nilus dalle ere antidiluviane all’attuale epoca romana
sono fiorite lungo le sponde del sacro fiume: qui sorsero le grandi città
DEL NILUS del passato e sempre qui si è concentrata la vita da tempi immemori.
Non stupisce che il fiume abbia ancora oggi un ruolo centrale nella
vita e nelle preoccupazioni degli Egizi. La natura non è costantemente
d esclusione della cosmopolita Alexandria, il Basso Egitto è benigna ed esondazioni sfavorevoli possono generare carestie e lutti:
A caratterizzato da una notevole arretratezza culturale, data sia
dalla scarsa presenza romana al di fuori delle città principali che dal
come i loro predecessori, anche i genieri e gli agrimensori romani regi-
strano meticolosamente il livello del Nilus e la sua regolarità, assieme
permanere, in queste terre, di antichissimi costumi rurali. alla portata delle sue esondazioni. Un vasto sistema di dighe e canali è
L’Impero non è mai stato interessato ad un’eccessiva latinizzazio- costantemente mantenuto in funzione e il governatore coordina una
ne dei territori settentrionali della provincia, sia per la loro inutilità vasta forza lavoro nelle settimane che precedono l’inondazione, cosic-
strategica, sia perché i Romani guardano alle millenarie tradizioni di ché tutti i fossi vengano puliti e le chiuse riparate.
questa regione con un sentimento misto di distacco, in quanto po- Il paesaggio è poi costellato da macchine agricole che variano di di-
polazioni così arcaiche rispetto a loro, e di timore, per non rischiare mensioni: le più memorabili sono chiamate in greco mechane e sono
di infastidirle. Nonostante sia in prevalenza occupata da pescatori, delle grandi ruote che irrigano territori altrimenti non raggiunti dalle
uccellatori, contadini e poveri pastori, legati ad attività e usanze po- acque, mosse da animali o da schiavi, o persino dal vento.
vere e tradizionali, l’intera area del Delta del Nilus è coperta da una In questo suo inaspettato elemento tecnologico, spesso progettato,
rete di canali, corsi d’acqua e strade di antichissima fondazione, che curato e manutenuto dai migliori sapienti e architetti della Biblio-
collega agilmente tutti i centri della regione. Chi arriva dal mare può teca, il Delta si mostra molto più progredito di quanto non sem-
entrare direttamente dalla foce di uno dei rami principali del fiume brerebbe a prima vista.
e da lì spostarsi senza alcuna difficoltà da un braccio all’altro, da un Lenti buoi che risalgono le sponde dei bracci limacciosi del fiume
villaggio all’altro, fino alle città di Heliopolis e Memphis. trascinando le imbarcazioni verso sud sono infatti una visione co-
Gli stranieri potrebbero essere in grave difficoltà a orientarsi tra cana- mune, ma, a guardar bene, ecco che mulini, ruote, macine, chiuse
li, chiuse, sentieri e strade, ma basta affidarsi alla gente del luogo che meccaniche, ponti mobili e altri manufatti tecnologici di acutissi-
questo labirinto di vie di comunicazione assume un senso ben preciso. ma progettazione punteggiano il territorio allo stesso modo.
Le vere e proprie strade sono poche, ma tantissime le strette carrarecce Per quanto riguarda veri e propri pericoli, questa regione ne co-
sterrate che collegano le varie città tra loro o congiungono diversi tratti nosce ben pochi: le belve ne sono state scacciate via da millenni
di canali e rami del fiume. Tutte queste contrade sono costituite dalla e l’intera regione è più simile a un’immensa campagna coltivata
Keme, la “terra nera”, e considerate il più comune e popolare aspetto che a una palude o a un acquitrino. L’unica eccezione è la grande
della Provincia. Nessuno in tutto il mondo ottiene i frutti della terra presenza di serpenti velenosi e coccodrilli che ancora oggi infestano
con così poca fatica. Gli Egizi non solcano il suolo con l’aratro né con le rive e le acque di moltissimi tratti del fiume. La gente del posto
la zappa, né compiono alcuna delle fatiche che tutti gli altri uomini vi è abituata fin dalla nascita e conosce tutti i trucchi per scacciare
fanno per garantire le messi. Il fiume si alza da sé, irriga i campi, li rico- questi rettili o tenersene alla larga, ma degli stranieri dovranno fare
pre di terra nera fertilissima e, dopo averlo fatto, si ritira.Tutte le civiltà molta più attenzione.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Cambio di programma. Il tracciato di terra conduce a un tratto fluviale, o viceversa. I viaggiatori devono abbandonare
la modalità di spostamento che stavano utilizzando e proseguire nell’altro modo. Non è difficile per i Custodes effettuare
11
il cambio, a meno che non stiano viaggiando in incognito: in questo caso, entra in gioco ogni possibile complicazione
pratica.
Nugoli di insetti. Questa contrada è infestata da nubi di insetti senza fine, portatori di fastidiose malattie. Alla fine
della giornata, ogni Custos deve superare un tiro di Vigor (SD 3) per non subire la condizione Ammalato (vedere
12
Manuale Base). Coloro che hanno fallito il tiro dovranno ripeterlo al termine di ogni giornata successiva, fino a
quando non otterranno un successo (nel qual caso guariscono).
Oh, melma! I viaggi via terra o via fiume sono rallentati da inusitate quantità di fango. Una squadra di dragatori o
13 operai viari giunge presto a sistemare la situazione, ma ci vorrà tutto il giorno. I Custodes possono dare una mano
con opportuni tiri di De Corpore, De Natura o De Scientia, al fine di dimezzare il tempo richiesto.
Mezzo ribaltato. Davanti ai Custodes appare un carro o un battello ribaltato, con i viaggiatori che si lamentano e
14 hanno difficoltà a raddrizzarlo per poter riprendere il viaggio. I personaggi possono ignorarlo, ma aiutando i viaggiatori
(anche se perdendo diverse ore di tempo) ne possono ricevere indicazioni, consigli o un aiuto più pratico.
Pioggia. Il brutto tempo rallenta il viaggio, ma le precipitazioni sono un fenomeno talmente raro in Aegyptus da
15 mettere di buon umore tutti. Quando la pioggia termina, i Custodes assistono anche a un improvvisato rito dedicato
alla dea della pioggia Tefnut: ciascun Custos recupera 1d3 Pietas.
Meccanismo inceppato. Un ponte girevole o una chiusa meccanizzata sul tragitto dei Custodes si è rotta e non vi
è modo di proseguire. Il giorno successivo, giunge sul posto un geniere esperto e lo ripara assieme a un gruppo di
17 operai specializzati, eventualmente anche grazie all’aiuto dei Custodes stessi. Un personaggio interessato alle opere
di ingegneria potrebbe imparare molte cose: con un tiro di Ingenium (SD 6), il personaggio ottiene uno sconto di
10 Punti Curriculum nell’acquisto del successivo grado in una Specializzazione attinente.
Coccodrilli. La piaga dei coccodrilli è tutt’altro che sgominata nel Delta. In genere queste creature si tengono alla larga da
imbarcazioni e viaggiatori, ma oggi pare che l’“Ira di Sobek” abbia colpito i Custodes e le bestiacce potrebbero effettuare
18 un pericoloso assalto (1:1 Coccodrilli, vedere Manuale Base). Il Demiurgo dovrebbe consentire ai giocatori di fuggire o
allontanare questi rettili senza combattere, ma alla prima esitazione i coccodrilli attaccheranno e i Custodes dovranno
difendersi!
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Cerimonia religiosa. I personaggi passano nelle vicinanze di un tempio e vedono una processione di uomini vestiti di bianco
che portano dei fiori verso il fiume. Se si fermano a guardare, come gli altri presenti suggeriscono, sono coinvolti nel rito e
possono proseguire solo una volta che gli officianti hanno gettato le loro ghirlande in acqua. Al termine della cerimonia, tutti
19 i Custodes recuperano automaticamente 2d3 Pietas. Se vogliono invece navigare oltre senza fermarsi, avranno interrotto una
cerimonia dedicata alla dea Hathor. Tutti i fedeli cominciano a tirare pietre, torce e limum verso i Custodes, essendo però troppo
lontani per colpirli. Ben più grave è, invece, lo Sfavore di Hathor che alza di 1 livello la difficoltà di tutti i tiri di Auctoritas e De
Societate verso le persone dell’altro sesso e impedisce di godere del Tiro del Fato in questi tiri, fin quando non verrà rimosso.
La zona morta. I personaggi si svegliano sotto un cielo sinistramente stellato, in un settore maleodorante e piuttosto
bizzarro del Nilus. Le acque non sembrano scorrere nel verso giusto e non è chiaro comprendere l’origine di alcune
20 brillanti luci dalle sponde. La navigazione prosegue lentamente. I marinai sono particolarmente inquieti e non
rispondono alle domande dei Custodes, per scaramanzia. Questo incontro può essere usato come Presagio di qualche
elemento previsto nell’avventura in corso, aggiungendo apparizioni o voci inquietanti lungo le sponde.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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IL GRAN SACERDOTE DI SETH
Archantes è una delle figure più sinistre e pericolose di tutta la provincia d’Aegyptus. È originario di Carthago, ma l’impossibilità di
venerare il suo dio apertamente nella metropoli numidica l’ha portato fino alla città di Avaris, dove il dio Seth, l’immagine egiziana
di Baal, è un culto tollerato.
Prestando orecchio a quanto si dice in giro, Archantes è uno degli uomini più potenti della provincia: vi sono voci secondo le quali egli sarebbe
diventato una specie di leggenda per criminali e reietti che vedono in lui una speranza di riscatto. Il sacerdote, infatti non disdegna circondarsi
di rinnegati di qualsiasi sorta, creandosi così delle grandi cerchie di fedeli i quali, attirati dalle sue promesse di gloria, redenzione e vita eterna,
fanno tutto ciò che l’adoratore di Seth chiede loro.
La figura di Archantes è stata talmente mitizzata che i malviventi di tutta la provincia lo conoscono di fama, ma le sue imprese narrate sono
tali che molti pensano che egli sia solo un mito, frutto dell’invenzione di qualcuno per non far dormire i bambini la notte.
Pochi hanno visto il sacerdote di persona: egli preferisce impartire ordini ai suoi seguaci mediante altri, così da alimentare l’aura di
leggenda attorno a lui e fare in modo che le persone che l’hanno visto rimangano una quantità esigua e facilmente controllabile.
Fisicamente, Archantes è un uomo sui trentacinque anni e dallo sguardo carismatico, ma nel suo aspetto c’è qualcosa che suscita
ripugnanza e inquietudine nella maggior parte delle persone: nel carattere, infatti, il sacerdote è lunatico, perverso e violento.
Come in tutte le antiche capitali della Provincia, ad Avaris vi sono segreti e arcani. Per la sua natura isolata, ma di passaggio, Avaris
templi sparsi ovunque, ma la maggior parte di questi è dedicata al è anche il luogo prediletto da razziatori di tombe, procacciatori di
subdolo Seth, il dio protettore di Avaris, che qui ha il centro prin- antichità per patrizi e sapienti, cercatori di reliquie e tesori, ricet-
cipale del suo culto. tatori di gemme e tesori rubati, contrabbandieri di sali e droghe
Poiché questo dio rappresenta gli elementi indomabili della natura, speciali, stregoni e demonolatri di tutta la Prefettura.
da sempre gli stranieri lo associano ad altre veneratissime divinità
legate alla tempesta come Baal o Tarkhuns. Nella città vengono
inoltre adorate, in piccoli e isolati templi, una moltitudine di an- I PORTI DEL DELTA:
tichissime divinità orientali, simili tra loro. Alcune di queste risal-
gono ai regni Hittiti e Assiri e sono così antiche da essere ormai NIKOPOLIS, TAMIATHIS
dimenticate in tutto il resto del mondo conosciuto.
Questo ha causato non pochi problemi alla città; infatti, molti degli E PELUSIUM
adoratori di culti proibiti in altre province giungono ad Avaris per
avere la possibilità di venerare il tollerato Seth e altri dei perduti Nikopolis è un insediamento sorto attorno ai castra romani di con-
della stessa risma, rendendo ancor più pericolosa e minacciosa la già trollo sul Delta e sulla città di Alexandria, a pochissima distanza da
poco tranquilla Avaris. È il caso di Archantes di Carthago (vedere essa. Dopo secoli dalla sua fondazione, l’accampamento è diventato
riquadro), un potente sacerdote di Baal-Moloch che si dice viva nei una vera e propria cittadella fortificata, dotata di torri, contrafforti,
quartieri alti di Avaris, officiando sacrifici sia per la divinità fenicia magazzini, moli e navi da trasporto per le truppe.
che per quella egizia. Insomma, si tratta di un luogo vetusto e mal- È qui che la Cohors Arcana ha uno dei suoi distaccamenti ufficiali
famato, dove sono assassini, avvelenatori e cultisti di Seth a dettare in Aegyptus e i Custodes che si trovano a sbarcare nella Provin-
legge, eppure al contempo un luogo ricchissimo di tesori orientali, cia e prendere servizio o indagare ad Alexandria potrebbero vero-
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
alla maniera greca, pur trovandosi in mezzo a una lussureggiante Progettato come un luogo di culto in onore del serpente Apophis
vegetazione nilotica e africana. Per questo motivo, templi e teatri durante il regno di Ptolomeos III Euergetes, nulla si sa su chi ne fosse
di splendida forma ellenica sorgono circondati da palme, canneti e committente e nemmeno se la popolazione o gli operai che vi lavo-
fittissima verzura, creando un peculiarissimo connubio. ravano fossero a conoscenza della divinità cui sarebbe stato dedicato
Purtroppo, gli abitanti della città hanno da sempre temuto un tra- il tempio. Il progetto venne poi scoperto e la costruzione interrotta,
gico destino che sembra si stia, proprio ora, attuando. Taposiris mentre il re fece uccidere gli schiavi e gli ingegneri coinvolti. Nes-
Magna dista solamente una trentina di miglia da Alexandria, e il suno tuttavia seppe mai chi fosse stato a volere quel tempio, chi lo
richiamo della metropoli è sempre stato forte, ma finora gli abitan- avesse finanziato, a quali complicati progetti architettonici esso si ri-
ti, orgogliosi delle loro tradizioni, hanno resistito alla tentazione di facesse. Si dice però che le anime di coloro che ci lavorarono infestino
trasferirsi nella turbinosa e affascinante vita di Alexandria. ancora oggi l’edificio, sotto forma di terrificanti spettri vendicativi.
La nuova generazione, però, non la pensa allo stesso modo e sono Aule scoperte, passaggi voltati e vestiboli incompiuti restano ancora
sempre di più i giovani che lasciano vuote le strade di Taposiris oggi a testimonianza di quel misterioso e inquietante progetto, men-
Magna, dove le tuniche attillate e i cappelli nubiani che imperver- tre i suoi corridoi sprofondano sinistramente nel nulla o conducono
sano ad Alexandria sono invece guardati con disprezzo e timore. a vastissime volte sotterranee. Il luogo è maledetto e la popolazione
Ciò ha causato grande apprensione nei vecchi, che saranno ben lieti di Taposiris Magna lo evita costantemente.
di offrire la cittadinanza a chiunque ne possieda le caratteristiche Nei meandri della costruzione si possono ancora oggi ammirare
adatte. numerosi rilievi che narrano la profezia per cui il serpente Apophis
Fra marmi lucenti e splendidi colonnati, la città possiede un’unica stritolerà alla fine dei tempi il sole fra le sue spire.
costruzione in stile egizio. Si tratta a quanto pare di un tempio: Decine di colonne che raffigurano scene di angoscia, follia e morte
un’architettura enorme, un labirinto di aule di dimensioni dissimi- sorreggono il soffitto, perdendosi sinistramente nel buio; alcune
li, ponti sospesi e cunicoli sotterranei. delle sale sono state riconsacrate a Osiris, da cui la città prende il
Il santuario si perde tra le rocce e le caverne circostanti e non è an- nome, ma gli abitanti sono comunque reticenti ad aggirarsi per le
cora stato esplorato nella sua interezza. La storia di questo sacrario vaste aule dell’enorme tempio maledetto: troppe sono le tenebre
è quanto mai bizzarra e inquietante. che permeano queste sale.
Le aule di Osiris. I Custodes si stanno muovendo nella parte luminosa e (relativamente) trafficata del tempio. Vi
1-10
sono altari dedicati alle divinità egizie del Nuovo Culto e vi è un certo andirivieni di fedeli.
L’altare di Giove. Fra i molti altari dedicati a Horapollo, Serapis e altre divinità egizie, i Custodes ne trovano uno
11 consacrato a Giove. Attorno, vi sono alcuni Romani che stanno pregando. Se i personaggi si uniscono a loro, uno
dei fedeli bisbiglierà loro di non girare troppo per il tempio, essendo questo molto pericoloso.
La pittura del Serpente. I Custodes possono notare in un’antica colonna del tempio un affresco in parte eroso
dal tempo, che originariamente raffigurava le spire del serpente Apophis: la pittura, eseguita con tecniche di un
12
astrattismo mai visto e geometrie sconcertanti, turberà molto i personaggi (tiro di Ratio con SD 6 per non perdere
1d3 Pietas.
L’invasato. Ad un tratto, nel silenzio del tempio, i Custodes sentono delle urla: si tratta di un egizio di età indefinibile che
è entrato nel tempio e sta urlando improperi di ogni tipo contro una statua di Isis. I personaggi possono capire ciò che dice
13 se conoscono l’Egiziano Antico oppure con un tiro di De Scientia (SD 12). La persona in evidente stato di agitazione è un
Adoratore del Vuoto (vedere Parte V), che ha trovato il modo peggiore per professare la propria fede. Se i Custodes non
intervengono, l’uomo rischia un feroce linciaggio; se invece lo salvano, potrebbero scoprire molto su questa nuova setta.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
La maschera di Akhenaton. I personaggi possono notare fra i doni esposti su un altare di Isis una maschera dorata di
grande valore, raffigurante un uomo dai tratti egizi di aspetto bizzarro. Il manufatto è stato creato da alcuni seguaci di
Akhenaton, che lo stavano portando in dono al loro signore ad Akhet-Aten, prima di essere derubati. Dopo numerosi
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cambi di mano, il bel manufatto divenne proprietà di alcuni religiosi, che lo donarono a Isis.
La maschera ha il potere di far diventare il proprietario Maledetto a sua insaputa e, se indossata, continua a mandargli
visioni e presagi, spingendolo a raggiungere Akhet-Aten.
Le aule di Apophis. I personaggi arrivano in una grande sala adiacente a quelle degli altari consacrati ad Osiris. Qui
il soffitto è incompleto e in massima parte crollato: se è giorno, i personaggi noteranno un sole paurosamente coperto
15 da nubi cariche di tempesta. Vi sono molte colonne che raffigurano la prima battaglia di Amon-Ra e di Apophis e
la sconfitta del dio del sole; ve ne sono poi altre in cui è raccontata la fine dei tempi, quando il Serpente stritolerà il
carro solare tra le sue spire.
Gli scommettitori. Due devoti stanno offrendo dei doni votivi a Marte per far ottenere la vittoria in un incontro
clandestino al loro combattente preferito. Interrogandoli con opportuni tiri di De Societate o anche di De Bello,
16
i Custodes possono ottenere maggiori informazioni sugli angoli bui del santuario o sul mondo delle scommesse
clandestine di Taposiris.
Temporale passeggero. Uno scroscio di pioggia torrenziale investe il santuario e la temperatura si rinfresca. Tutti coloro
17 che erano Debilitati a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli si liberano di questa condizione. Tuttavia, l’aria si fa
pesante e gravida di cupi presagi: il tiro successivo su questa tabella viene aumentato di +5 (fino a un massimo di 20).
Le aule incomplete. Queste aule sono totalmente spoglie e a cielo aperto. Se avesse piovuto da poco, ci sarebbero
grandi pozzanghere sul pavimento e si potrebbe udire un sinistro stillare d’acqua (in Aegyptus piove raramente, ma
18 non si sa mai). Le pozze sembrano scorrere verso una fessura nel pavimento, in cui l’acqua si infiltra e gocciola giù e
dalla quale proviene uno strano suono, simile all’ululato del vento. Il tiro successivo su questa tabella viene aumentato
di +10 (fino a un massimo di 20).
Il presidio romano: I personaggi si sono profondamente addentrati tra le aule incompiute del santuario, quando
incontrano un gruppo di Medjai (vedere Parte V) che sembrano visibilmente preoccupati. Guardandosi nervosamente
attorno, intimano ai personaggi di tornare sui loro passi e non vogliono sentire ragioni. Non fanno passare i personaggi
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nemmeno se si identificano come Pretoriani o Custodes, a meno che questi non superino un tiro di Auctoritas o De
Societate (SD 12). Se i Custodes riescono a passare oltre, il tiro successivo su questa tabella viene aumentato di +15
(fino a un massimo di 20).
Il Regno di Apophis. Seguendo tracce segrete, il gocciolare delle pozzanghere o semplicemente per caso, i personaggi
si trovano in un’enorme sala buia e, non appena entrati, la porta dietro di loro diventa irriconoscibile, confondendosi
con l’intensa oscurità che li circonda. I Custodes devono immediatamente superare un tiro di Ratio contro Follia
(vedere pag. 119; l’effetto ha una forza pari a 2d6). Per ritrovare la porta è necessario andare a tentoni nel buio
più assoluto, superando un tiro di De Scientia, Ingenium o Sensibilitas (SD 12). Se non riescono a trovare la porta
di ingresso entro i primi tre tentativi, possono avvertire una brezza gelida, che contrasta con il caldo clima egizio:
20
seguirà un odore acre e pestilenziale. In alto sopra le loro teste vedranno poi due enormi occhi, vitrei e gialli; in attimi
di stupore e orrore distingueranno a fatica l’enorme sagoma di una Progenie di Apophis (descritta a pag. 130). La
creatura decide di attaccare i Custodes dopo tre tempus, limitandosi nel frattempo a osservarli con il suo sguardo
maligno. Durante questi tre tempus, i Custodes possono continuare a cercare la porta di uscita (un tentativo per
ogni tempus), ma sono anche esposti al potere di Follia del mostro. Se in un modo o nell’altro sopravvivono a questo
incontro, tutti i personaggi ottengono immediatamente 2 Punti Esperienza.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
HELIOPOLIS, LA CAPITALE
DEL REGNO DEGLI DÈI y
PROFEZIE A HELIOPOLIS
Heliopolis rappresenta la cesura tra le terre del Delta e quelle dell’Alto
Corso del Nilus, non solo dal punto di vista territoriale, ma anche da
quello culturale, sociale e religioso. Se infatti molti porti del Delta e L’orma lasciata dagli dèi è in Heliopolis qualcosa di ancora
la splendida Alexandria sono luoghi fortemente romanizzati e greciz- palpabile e l’aria stessa pare sempre carica di presagi. Per
zati, ricchi di elementi cosmopoliti e provenienti da tutto l’Impero, àuguri, Custodes e personaggi particolarmente sensibili ai
Heliopolis segna la fine della romanizzazione dell’Egitto e il portale segni del destino, questo luogo è un vero e proprio santua-
verso il mondo più misterioso, vetusto e tradizionalista della Provin- rio. Innanzitutto, se i Custodes sono affetti da Maledizioni
cia. Oltre Heliopolis la cultura greca si dissolve, i dialetti e i paesaggi o Possessioni, liberarsene qui è più facile. Il Demiurgo può
costieri scompaiono e il Romano rimane solo un amministratore e un garantire un nuovo tiro di Ratio ai personaggi vittima di
lontano dominatore, presente al limite nelle ville sul lago Meride o una delle condizioni sopra citate se questi si dedicano per
negli insediamenti attorno alla Prima Cateratta. A parte i documenti una notte e un giorno alla meditazione o alla preghiera; la
ufficiali e le conversazioni tra patrizi stranieri, da qui in poi le uniche difficoltà del tiro viene inoltre abbassata di 1 livello.
lingue parlate sono quelle locali, tutte varianti della lingua copta, che Similmente, la difficoltà di qualsiasi rituale di Divinazione
altro non è se non l’ultima discendenza della parlata dei loro faraoni e effettuato a Heliopolis viene abbassata di 1 livello.
delle popolazioni che lì vissero per infinite generazioni. Infine, sogni, premonizioni e presagi spontanei sono qui
Molti degli scritti degli studiosi e sapienti indicano Heliopolis molto più frequenti e, se i Custodes attraversano Helio-
come l’insediamento tuttora abitato più antico dell’Aegyptus, la polis durante una delle loro missioni, ne riceveranno uno
Città Primordiale, tanto che le antiche leggende raccontano che il appropriato per l’avventura in corso.
regno di Osiris, Seth e Horus avesse proprio questo centro come
capitale, prima che il Primo Faraone facesse erigere Memphis.
Alcuni dei suoi monumenti più antichi, antecedenti alla venuta
dell’uomo, hanno visto trascorrere le ere e ora sono ridotti a sugge- IL CORSO DEL NILUS
stive macerie: titanici altari sono divenuti massi informi e di antichi
templi non restano che ciclopici ipogei. In giornate particolari, al DA MEMPHIS ALLA
tramonto o sotto la luce delle stelle, le pietre senza forma e senza
età possono suggerire la loro precedente fisionomia e grandezza. PRIMA CATERATTA
Accade a volte che la vita di questa città si fermi per qualche impercet-
tibile attimo: la piazza si quieta di colpo e gli animali fissano il vuoto
impauriti. Quando si verificano queste bizzarre coincidenze è possibile oco più a sud di Heliopolis, tutti i rami del Delta si riunisco-
percepire un’antichità paurosa, un incredibile, inumano, accumulo di
millenni gravare su questi stanchi monumenti. Non è difficile avvertire
P no e il Nilus torna ad essere quello che è per l’intero corso
superiore: un unico, immenso corso d’acqua tra due strette strisce
un senso di vertigine al solo pensiero degli avvenimenti e degli anni, di terra nera, circondate dalle sabbie rosse del deserto. In queste
nonché degli sconvolgimenti che questa città ha subito. vastissime terre che a levante si scontrano col Mare Rubrum e a
La città è sovrastata dalla grande Montagna Rossa, un massiccio ponente si mescolano con le non dissimili sabbie della Numidia, la
isolato che al tramonto si colora di uno scarlatto intenso. La leg- morte regna sovrana e moltissime leggende vi vengono raccontate
genda attribuisce questo fenomeno al sangue che il dio Amon-Ra riguardo ai demoni, che vi abitano e ai terribili rumori che emet-
perse durante la sua vittoriosa battaglia contro il malvagio serpente tono.
Apophis, che proprio su questo promontorio era stata combattuta, Il Nilus è considerato a buon diritto tra i fiumi più importanti e
quando questa era appena affiorato dalle acque primordiali. caratteristici dell’Impero, figurando spesso, assieme al Tevere, al
Non bisogna, tuttavia, lasciarsi impressionare da questa sacrale antichi- Danubio e all’Eufrate, come una delle principali arterie fluviali di
tà. Heliopolis è, infatti, una città estremamente vitale ed il suo mercato Roma. Questa preminenza è giustificata dal suo ruolo e dalla sua
è tra i più belli e vari di tutta la provincia. Molti mercanti affermano grandezza: si tratta infatti di un fiume amplissimo che congiunge
che tra questi banchetti e botteghe si possano scovare e ammirare gli il Mare Internum con il cuore misterioso dell’Africa. Attraversa la
oggetti più rari e singolari. Oggi, aggirarsi per Heliopolis vuol dire av- provincia per la sua interezza, per proseguire il suo corso tra i regni
vertire anche fisicamente la cesura tra l’Alto e il Basso Egitto. I rioni della Nubia. Dove siano le sue sorgenti resta però un mistero e i
greci e asiatici accolgono tutti i viaggiatori e smistano merci e culture racconti delle bizzarrie che si troverebbero oltre le regioni a sud
straniere, confrontandosi d’altra parte con una città di maggioranza egi- del limes sono una costante fonte di interesse: prosa e versi di au-
zia, orgogliosa delle proprie tradizioni. E tutti questi popoli, locali o di tori di tutto il Mare Internum sono spesso dedicati all’argomento,
passaggio, sembrano solo formiche che si spostano in mezzo alle rovine portando un po’ di Aegyptus negli angoli più remoti del mondo
colossali della Città Primordiale, che sembra neppure curarsi di loro... conosciuto.
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Ippopotami. Le sponde del Nilus in questo tratto sono piene di Ippopotami (vedere pag. 122), che raramente si
avvicinano alle imbarcazioni, tranne quando qualcuno cade in acqua, tra schizzi e improperi, infastidendo questi
11-12
pericolosi animali. Ed è proprio quello che sembra sia appena accaduto! Basta un tiro di De Corpore (SD 6) per
aiutare il malcapitato a togliersi dai guai prima che sia troppo tardi.
Uomo in acqua! I Custodes vedono un uomo estremamente corpulento annaspare pateticamente tra le fangose acque
del fiume: impreca e maledice in modo raccapricciante sua moglie ed è davvero arduo metterlo in salvo, a causa della
sua stazza (tiro di De Corpore con SD 9). L’uomo è un mercante di Alexandria ed è stato rapinato e buttato in acqua
13
dai marinai che dovevano accompagnarlo a Philae. Sarà molto grato a coloro che lo dovessero salvare, che avranno
per sempre un posto gratuito dove dormire nella grande metropoli. Se in più questi decidessero di portarlo a Philae,
il mercante farà loro anche un consistente regalo.
Pesca fortunata! I marinai ottengono enormi quantità di ottimo pesce. Il morale è alle stelle e il lauto pasto permette
14
ai Custodes di liberarsi della condizione Debilitato e di recuperare 1d3 Punti Vita ciascuno.
Naufragio! La barca affonda dopo aver urtato dei tronchi affioranti. I Custodes devono effettuare un tiro di De
15
Corpore o De Natura (SD 6) per raggiungere la riva. Prima che arrivino i coccodrilli.
Battello incagliato. L’imbarcazione dei Custodes si blocca contro un fondale sabbioso e non bastano remi e pertiche a
16 sbloccarlo. Serve che tutti scendano in acqua a spingere e tirare (tiro di De Corpore o De Natura SD 6). Ovviamente,
prima che arrivino i coccodrilli.
L’apparizione. I Custodes vedono una figura antropomorfa enorme sorgere dalle acque del Nilus a poche braccia
da loro. Il simulacro è formato d’acqua e ha il sembiante di un antico faraone. Solo i Custodes a bordo lo potranno
vedere, mentre tutti gli altri attorno, per una coincidenza, sono impegnati in altro e non presteranno attenzione
17
all’apparizione. Dopo pochi secondi, la barca si infrangerà contro il simulacro, che si trasformerà in un enorme
cascata d’acqua. Questa visione potrebbe essere un presagio relativo a una delle figure apocalittiche che i Custodes
stanno affrontando nella loro missione in Egitto: Akhenaton, il Faraone Nero, il Figlio di Horus o chissà chi altri...
La barca dall’Ade. L’imbarcazione dei Custodes incrocia un tratto desolato del fiume. Il cielo è cupo e il loro battello
entra in collisione con una piccola barca, su cui è posto un cadavere circondato da un ricco corredo di oro e spezie.
18 Si tratta di un rito funebre, ma, affinché sia completo, la salma deve raggiungere la sponda orientale del Nilus. Se i
personaggi toccano il corredo del defunto, l’anima di questi non avrà pace e darà la caccia al Custos colpevole. Ai fini
di gioco, il Custos è Maledetto fin quando non officia un rito di espiazione.
La Progenie di Apophis. Qualcosa di enorme e sinuoso sfiora la chiglia del battello. Tutti i marinai fanno terribili
19 scongiuri e attendono terrorizzati. Secondo loro si tratterebbe della Progenie di Apophis, enormi rettili acquatici che
discendono dal grande serpente primordiale.
Vento incantato. Durante la notte, correnti magiche e misteriose sollevano l’imbarcazione dei Custodes, che da
un’altezza vertiginosa vedono il Nilus scorrere sotto di loro, per poi addormentarsi. Quando si risvegliano, la loro
20 barca sarà in una piccola ansa del fiume illuminata dalla pallida luce lunare. Davanti a loro vi è un enorme edificio
costruito con materiali che brillano di colori inusuali nel riverbero degli astri. Dalle colossali colonne che sostengono
il timpano proviene una musica inumana. Avranno il coraggio di entrare?
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NEL REGNO
DEL DIO VERDE
Le missioni che si possono svolgere nella regione del lago Meride assumono tutto l’aspetto di avventure tropicali ambientate in un
paradiso verde e azzurro lontano dal mondo, distante perfino dal resto del Nilus. Il lago Meride non sembra neanche più Egitto,
ma ricorda piuttosto una foresta pluviale ricca di paludi, rettili e acquitrini, ma costellata anche di splendide ville e luoghi dove
la vita è molle e opulenta. Qui, tra decadenza e depravazione, tra i contrasti di ville patrizie ricchissime e miserabili capanne di
pescatori, si possono svolgere indagini su intrighi politici, complotti dinastici, culti dell’immortalità, antichi sacrifici umani offerti
al Dio Coccodrillo. Non c’è spazio per Seth e Apophis, per Akhenaton o per il Figlio di Horus; gli dèi del Culto Tradizionale e
quelli del Nuovo Culto sono venerati in maniera svogliata e annoiata. C’è posto solo per il Dio Coccodrillo e per il suo volere,
che da millenni rappresenta l’unica legge della regione. I santuari ancestrali che punteggiano le rive fangose ne sono una chiara
testimonianza, ultimi relitti di un passato antidiluviano, quando l’intero deserto era, si dice, una giungla. I Custodes potrebbero
trascorrere le loro licenze bevendo in compagnia, mangiando sensuali frutti tropicali e incontrando le bellezze del luogo. Il De-
miurgo potrebbe sfruttare la regione per creare avventure “estive” e leggere, che tuttavia potrebbero volgere presto verso il nero per
via dei culti della regione e delle numerose minacce che incombono sulla provincia e sull’Impero. In tutto l’Aegyptus, l’unica zona
analoga al lago Meride è quella dei laghi di Sketes, un’arida valle situata presso Memphis le cui acque ad alto contenuto salino sono la
principale fonte di natron, il sale indispensabile per molti scopi rituali. Questa è la regione in cui è più facile incontrare Coccodrilli di
Sobek e, a quanto si dice, il Dio Coccodrillo in persona. Qui si professa inoltre un particolare gesto scaramantico a base di natron,
che può essere molto utile da imparare per i Custodes, una vera e propria tekné:
Adversus: Lamia, Lilim, Striges e Vampiri. Questi tipi di creature odiano il sale sacro che si ricava dai laghi essiccati del deserto,
in particolare il natron. Quando combatte contro un qualunque tipo di creatura vampirica dotata del potere Risucchio del Sangue,
il Custos può gettarsi addosso del natron, (almeno un pugno pieno) e inibirà il potere di risucchio della creatura contro di sé per
l’intera durata dell’incontro.
LUNGO IL GRANDE FIUME Nilus. Le regioni circostanti sono desertiche, ma lungo le piste sorgono
comunque villaggi, caravanserragli e insediamenti di piccole dimensio-
Tra Memphis e Tebe si snoda il Grande Padre Nilus, l’immenso fiume ni. Lasciare le sponde del Nilus per proseguire verso il Mare Rubrum o
sinuoso che rappresenta anche, di per sé, un paese e un impero. Lun- la Lybia non è poi così arduo e alcune piste sono discretamente pattu-
go di esso non mancano i villaggi, né scarseggiano le città splendenti, gliate, specialmente quelle del deserto orientale. La città meglio colle-
retaggio del passato millenario del paese: la bianca e ingioiellata Aphro- gata con esse è Antinopolis, un centro fondato dall’imperatore Adriano
ditopolis, con i suoi bagni e le splendide fanciulle dagli occhi neri; He- dopo la morte del suo amato Antinoo, avvenuta proprio nei paraggi.
racleopolis, con i suoi immensi mercati coperti, ombrosi e labirintici; la Città romana nella forma, ma oggi egizia quasi completamente nella
regale Ossirinco, ricca di teatri, terme, ippodromi e palazzi adornati di popolazione e nei costumi, Antinopolis è il terminale principale della
ogni arte; Hermopolis la sapiente, dedicata a Thot tanto quanto a Seth, splendida Via Hadriana, che collega il Nilus con la costa del Mare
nei cui sotterranei si narra vi sia l’accesso a un intero impero dimenti- Rubrum fino al porto di Berenice, tanto che tutti i pedaggi pagati per
cato. E poi ancora Lycopolis, la Città dei Lupi, in cui si adora Osiris in mantenere in funzione le vie carovaniere sono dette la “tariffa di An-
forma di lupo e dove si narra che un tempo un intero esercito invasore tinopolis”. Non vi sono altri elementi qui che potrebbero destare il
fu scacciato da un’armata di queste fiere provenienti dalla città. Solo vostro interesse, se non fosse per lo spettro che infesta la città e che
che non vi sono lupi attorno a Lycopolis, né dentro le sue mura. Ogni molti dicono si tratti dello stesso Antinoo: un essere bianco come il
abitante della città ve lo potrà confermare, guardandovi con quegli marmo, con una maschera d’oro sul volto e in mano dei falcetti, che a
splendidi occhi gialli che si trovano solo tra la gente del luogo. volte emerge dalle acque e fa scempio degli incauti che vagano di notte
La città di Tolemaide venne fondata e accresciuta dai sovrani di quella sulle sponde del fiume. Secondo la gente del luogo, Antinoo emerge a
nobile dinastia che le diede il nome ed è il centro più a meridione della vendicarsi del popolo che non gli offre dovuti tributi, essendo stato egli
provincia a manifestare un carattere greco. Vi si trovano i santuari e i divinizzato e il suo santuario presente in città. Altri dicono invece l’op-
mausolei dedicati ai grandi sovrani tolemaici, nonché numerosi templi posto: poiché il suo santuario è raggiante e gli onori a lui tributati ogni
eretti agli dèi greco-egizi, che qui attuarono il più perfetto sincretismo. anno meravigliosi, forse Antinoo non tollera il culto a lui dedicato,
Dalle città sul Nilus partono decine di piste e strade che conducono inventato secoli orsono da Adriano, e non vorrebbe altro che riposare
alle miniere del deserto, ai canali, alle oasi e ai laghi che circondano il dimenticato, nell’oblio di una morte tranquilla.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
AKHET-ATEN, fregi che una volta alleggerivano i grandi palazzi, e il colore è scomparso
ovunque sotto l’abbacinante luminosità solare. Si dice che le strane e
LA CITTÀ CHE PIÙ NON È antiche creature che abitano il deserto abbiano scelto la solitudine di
Akhet-Aten per loro dimora e questo è sufficiente a tenere lontani dal-
Akhet-Aten, (nella lingua egizia “Orizzonte del Disco Solare”), è l’enor- la città avventurieri e viaggiatori. Oscure leggende aleggiano su questa
me metropoli progettata dal Faraone Eretico Amenophis IV, che in se- città, e spesso il mito e la verità si mescolano inestricabilmente. Una
guito a rivelazioni divine, prese il nome di Akhenaton, sei secoli prima leggenda però, la più terribile, è confermata da molti viaggiatori che ne
della fondazione di Roma. La metropoli non venne mai completata, ma giurano la veridicità su quanto loro di più caro. Secondo queste dicerie,
rovine enormi e ostili si ergono nel silenzio quasi perfetto del deserto in nelle segrete e profonde cripte di Akhet-Aten, il malvagio Akhenaton si
cui ora sorge. La città si trova a metà strada fra le due antiche capitali di sarebbe ridestato, ancora preservato da oscuri rituali e, lì, questo male-
Memphis e Thebae e, nella visione del Faraone Eretico, sarebbe dovu- detto adepto di Apophis attenderebbe la chiamata del Demone Faraone
ta divenire la nuova capitale del regno con una gloria avrebbe dovuto per sferrare il suo attacco al regno di Amon-Ra. Il cuore più tenebroso
offuscare quella delle due grandi città. Akhet-Aten era stata progettata e sinistro della Città Che Più Non È consiste nel gigantesco tempio di
come un luogo di architetture enormi e spazi infiniti, in cui lo sguardo Aton, che, perduta ogni originaria bellezza, appare oggi come una mo-
si sarebbe perduto nelle perfette simmetrie innalzate in gloria degli dèi nolitica e cadente costruzione. Il santuario, miracolosamente rimasto in
e del loro faraone. Nella sua costruzione si erano adoperati i più gran- piedi, non è mai stato visitato, nonostante i Romani regnino in Egitto
di architetti dell’epoca, e impiegati fiumi d’oro. La città, tuttavia, non da secoli. Lo stesso Augusto stabilì la pericolosità del luogo, dato che gli
venne mai completata. Pochi anni dopo la sua fondazione, infatti, il auspici tratti dagli auguri romani rivelano la triste sorte di chi decidesse
giovane Tutankhamon la fece abbandonare condannandola all’oblio. di inoltrarsi tra gli enormi pilastri del tempio e scendere le ripide scale
Con la magia dei suoi sacerdoti e il lavoro dei suoi schiavi, il faraone fece che portano ai sotterranei. Per evitare l’accesso alla città, alcuni drappelli
deviare il corso del Nilus così che la città venisse investita dalla forza del di Medjai sono assegnati all’ingresso delle rovine e innumerevoli sono
deserto. Lì, anno dopo anno, le sabbie hanno conquistato le splendide gli scontri con i forsennati, i ladri di tombe e i fanatici che vogliono
piazze, le fontane colorate e i vasti giardini pensili. Molto tempo è pas- continuamente entrare tra le mura cadenti. È anche vero che chiunque
sato, e oggi, dopo quasi diciotto secoli anni dal suo abbandono, la città potrebbe penetrare tra le rovine di notte, aggirando l’immensa città dal
appare come un labirintico insieme di costruzioni enormi fatiscenti, che lato opposto, e invero molti lo fanno. Cosa avvenga di costoro non è
paurosamente si ergono sul viaggiatore per metà sommerse dalle sabbie. dato saperlo. Di tutte queste voci e leggende trovi maggiori dettagli nel
Le strade e le vie sono immerse in un’assolata desolazione, torri spez- terzo rotolo della mia relazione. In ogni caso, in giornate particolari, il
zate emergono dalla polvere dei secoli e pozzi ormai asciutti sono una viaggiatore sul Nilus può ancora osservare il profilo della città stagliarsi
minaccia per i disperati che si avventurano fra quelle rovine maledette. lontano nella statica luminosità della provincia. E viene sempre colto da
Il vento ha, con il lavoro di secoli, deturpato i bei volti e gli intricati un senso di malessere.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
TENTYRIS, LA CITTÀ
ABYDOS, DELLA SCIENZA IMPOSSIBILE
LA NECROPOLI DEGLI DÈI Il più importante centro tra Abydos e Thebae è Tentyris, una cittadina
fiorente e accogliente, che ospita il secondo centro sapienziale d’Egitto
Abydos esiste da prima del Primo Re e da prima dell’invenzione dopo la Biblioteca di Alexandria, perlomeno escludendo i luoghi dedicati
dell’architettura e della scrittura. Qui si dice siano sepolti i primi a necromanzia, culti proibiti di ogni genere e magia...Tentyris è infatti
Faraoni dell’Egitto e perfino alcuni degli dèi, come lo stesso Osiris. nota per tutti i suoi laboratori meccanici, i suoi opifici, le misteriose of-
Che sia vero o meno, questa città santa, questa capitale primordiale, ficine, gli osservatori astronomici e gli atenei di scienziati e studiosi che
è ancora abitata ininterrottamente da quattro millenni e la sua ne- qui si riuniscono. In questa città avviene una straordinaria commistione
cropoli è in uso dallo stesso periodo di tempo. Sono talmente tanti i sapienziale, tra studi sulle scienze perdute, discipline filosofiche greche,
morti della necropoli, tra cui sacerdoti, faraoni e dèi, che il numero tecnologie ritenute altrove impossibili, osservazioni celesti e matematiche
di coloro che lì giacciono supera di mille a uno quello dei viventi. La misteriose. Nelle sale di queste accademie di studio, spesso parte dei san-
gestione dei santuari e delle tombe è l’attività principale della gente tuari dedicati agli dèi della sapienza, si dice esistano orologi e calendari
della zona, che vive delle offerte e dei tributi lasciati dai pellegrini. meccanici in grado di ricostruire ogni moto celeste nel passato, nel presen-
I nostri rapporti parlano di un luogo tranquillo e pacifico, e non te e nel futuro, mappe che mostrano la forma completa della terra, prima
vi sono quasi mai dissidi, rivolte o insurrezioni nel suo territorio. e dopo i sommovimenti delle terre emerse, meccanismi e congegni antichi
Un’altra bizzarria è che, nonostante l’ammontare incommensurabile dieci millenni e planisferi che mostrano l’aspetto dei cieli nel trascorrere
di tesori, testi del passato e segreti che si trovano nella necropoli di dei secoli, da prima che lo stesso Egitto venisse fondato. Vi sono poi semi
Abydos, la città non registra attività di predatori di tombe o cercatori di piante e ossa di animali che abitavano la regione quando il grande de-
di tesori. Tuttavia, un’unica altra relazione su Abydos racconta la serto era una vasta foresta, una ricostruzione degli splendidi navigli di
verità in maniera differente, e molto più inquietante. Atlantide, automi e Daidala di ogni genere, e altre mirabiliae come queste.
I predoni arriverebbero in città, eccome! Ma gli abitanti di Abydos In particolare, i saggi di questa città sono in grado di realizzare le celebri
sono in combutta con i morti, con i demoni e con gli dèi millenari che “Lampade del Loto”: delle speciali invenzioni che producono bagliori co-
riposano nella necropoli, e considerano i ladri di tombe solo un “tipo stanti ed eterni, senza fiamme o fuochi. Queste speciali lucerne sono og-
particolare di offerta” che viene tributata ai Signori della Necropoli. getti sacri molto difficili da realizzare e necessitano di contenitori colmi di
sali e acidi per funzionare, ma la luce che emettono è davvero prodigiosa.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
THEBAE, LA CITTÀ
y DEI VIVI E DEI MORTI
AUTOMI, TEURGIA E
Thebae è ubicata a ridosso del Nilus e si sviluppa in due parti su en-
CONGEGNI MISTERIOSI trambe le rive del fiume. Una, la metà orientale, viene denominata la
Dimora dei Vivi; l’altra è la città dei morti, la necropoli. Il Nilus taglia
Tentyris è il luogo ideale dove approfondire le proprie cono- la città esattamente al centro, da sud a nord, e il disco solare passa sopra
scenze di Daidala, Teurgia e tecnologie in generale. Queste di essa formando una croce quasi perfetta. Secondo il mio segretario,
discipline sono oggetto di approfondimenti e studi continui Thebae fu in passato centro di enorme importanza, secoli prima che
da parte dei sapienti del posto e non vi è quasi nessuno che ne Roma nascesse. Fu infatti una delle tante capitali di questo regno e a
sappia così tanto nell’Impero. lei giunsero gli enormi tributi che l’Aegyptus, all’apice del suo potere,
Se i Custodes passano un cospicuo numero di giorni a stu- riceveva da tutti i paesi del mondo conosciuto. La maggior parte delle
diare ed esercitarsi con i sapienti di Tentyris ed effettuano bellissime costruzioni della città, compresi i colossali templi della Città
un tiro di Ingenium (SD 6), possono diminuire il costo dei Morti, risalgono a questo periodo e così anche le immense miniere
del successivo grado nelle Specializzazioni Artigianato, d’oro che punteggiano il deserto poco a ovest di essa. Tuttora, la città
Machinae o Daidalica di 10 Punti Curriculum per grado ha una discreta importanza essendo una tappa della via che i nomadi del
di successo rispetto a quanto richiesto normalmente. deserto, scendendo dalle oasi a nord, percorrono per arrivare al mare.
Thebae è l’esempio più perfetto di quanto la nostra dominazione ab-
Ad esempio, aumentare una Specializzazione da +2 a +3 bia intaccato solo marginalmente la vita quotidiana della popolazione.
costa 60 PC, ma se il Custos ha trascorso un mese studiando La città si presenta, infatti, con lo stesso aspetto che aveva nei gloriosi
a Tentyris e ha ottenuto un II grado di successo nel tiro di anni degli antichi re e vi si compiono ogni giorno rituali che, sempre
Ingenium, il passaggio da +2 a +3 costa solo (60-20) 40 PC. uguali da millenni, vengono officiati per l’eterna gloria degli dèi. La
casta sacerdotale ha qui un potere enorme e le sue incredibili ricchezze
Tentyris è anche il luogo idoneo dove trovare o costruire potrebbero assoldare eserciti o comprare l’onore di Roma, se solo deci-
automi, Daidala e congegni vari. dessero di svuotare i tesori dei loro santuari o delle tombe. Nella città
sembrano avverarsi tutte le leggende che viaggiatori greci, come Erodo-
to o Strabone, avevano sentito sul conto dei misteriosi preti di Amon-
Ra. Quella che in passato era la dimora dei Faraoni, viene oggi adibita
a sede dell’amministrazione cittadina, nonché a residenza di Orazio
Ulpio Turpidio, il legato del governatore a Thebae (descritto nell’av-
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
ventura L’Alba del Sole Nero). Il palazzo, chiamato dagli egizi Phar-O,
“Grande Casa”, è la mitica e antichissima dimora che, millenni orsono,
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
y
MEZZANOTTE NELLA CITTÀ DEI VIVI E DEI MORTI
Alexandria è una metropoli cosmopolita, Memphis una città amministrativa, Heliopolis un luogo mistico, ma è Thebae il vero cuore
dell’Egitto, la città che più di tutte simboleggia e racchiude in sé l’immaginario del paese dei faraoni. La Città dei Vivi e quella dei Morti,
il Nilus che scorre in mezzo, i templi più colossali del Culto Tradizionale, i vertici di tutti gli ordini sacerdotali più importanti del paese, il
cuore del malcontento contro i Romani e del tradizionalismo culturale e religioso, confraternite di ladri di tombe ramificate come eserciti,
viaggiatori, pellegrini, mendicanti, sacerdoti, sapienti, archeologi e cercatori di tesori... Thebae è davvero il centro dell’avventura egizia di
Lex Arcana. È qui che conducono le piste della rivolta che serpeggia nel paese, è qui che i saccheggiatori di tombe hanno il centro del loro
impero, ed è qui che risiede la casta superiore dei sacerdoti degli dèi principali del paese, come quella di Amon-Ra. Difficile qui incontrare
davvero rivoltosi, ribelli o eserciti pronti all’insurrezione, ma di certo il popolo è pronto a linciaggi e sedizione, fomentato dai sacerdoti e
dai nobili decaduti, a loro volta forse essi stessi burattini nelle mani raggrinzite di figure ancora più potenti e terribili. Se di giorno tutto
sembra ancora scorrere come sempre, la notte è il momento in cui vengono fuori tagliagole e ladroni, mummie di ogni ordine e grado,
cultisti carichi di maledizioni e poteri arcani e mostri evocati da scagliare contro gli stranieri. Chi sopravvivrà alle notti di Thebae?
di scribi e sacerdoti. La Valle si presenta come una stretta gola sabbiosa che non pochi studiosi hanno paragonato allo Zeus di Olimpia. La cosa
che si conclude incontrando le aspre e riarse pendici del monte di Ha- più stupefacente è che, durante l’alba di solstizi ed equinozi, un raggio
thor, che incombe sinistramente su tutta la Valle e sulla stessa città di di sole penetra attraverso le strutture trilitiche del tempio, andando ad
Thebae; nascoste nelle strette pareti della Valle si trovano, celate con ar- illuminare il volto del simulacro, costruito per restare in ombra tutto il
tifici magici ed architettonici, innumerevoli tombe cariche di ricchezze. resto dell’anno. In entrambi i templi, durante alcune giornate prima-
Tutti i sovrani d’Egitto dopo Thutmosis I, infatti, decisero di riposare verili o autunnali, è facile incontrare genti da tutta la provincia arrivate
in eterno in sacrari nascosti e non più su vistosi e depredabili mausolei, a Thebae per onorare le loro divinità. In ogni momento il calore che si
che, tuttavia, ricoprono la Valle, appartenendo ad un’epoca precedente. accumula in questa gola è insopportabile, tanto che nessun animale può
Se la Città dei Vivi di Thebae è un luogo di vita, commerci, dispute e viverci se non gli scorpioni sacri a Selkis. È così necessario, per chiun-
amministrazione civica, la Città dei Morti è un’altra delle titaniche e que la visiti, consumare grandi quantità di acqua, facilmente reperibile
ancestrali attestazioni di possanza di questo popolo millenario. Grazie in profondi bacini artificiali che sono stati creati canalizzando le acque
ai suoi innumerabili mausolei, cenotafi, santuari e monumenti, la Città del Nilus per offrire ristoro ai fedeli. Durante il giorno, la necropoli si
dei Morti di Thebae viene considerato uno dei luoghi più impressio- anima di fedeli, che compiono i loro riti di ringraziamento nelle cap-
nanti del mondo conosciuto e la più importante meta religiosa della pelle dedicate ai defunti, e di viaggiatori giunti da tutto l’Impero per
provincia. Un intero viale di sfingi lungo due miglia porta poi i fedeli a ammirare la tanto celebre Valle dei Re. L’ambiente in queste ore non è
contatto con i numerosi templi, circondati da cinte murarie che costi- molto dissimile da quello di un grande santuario greco: ovunque scin-
tuiscono il temenos (terreno sacro) del più grande di tutti i santuari di tilla l’oro offerto agli dèi e grandi processioni di fedeli in vesti bianche si
Thebae. Voci affermano che, in notti particolari, coincidenti con le an- incontrano sulla sabbia bruciata dal sole. Molto diversa la città appare
tiche festività egizie, si verifichino strani avvenimenti lungo questi mi- dopo il tramonto. Lontana dalla luce e dalla vita, la Thebae occidentale
steriosi viali, come l’apparizione di ombre traslucide o cortei inesistenti. è infatti la sacra e inviolabile dimora dei morti, eterni sovrani di queste
Alcuni cittadini romani sostengono di aver visto per queste strade appa- terre, incuranti del passare delle ere. Nessuno osa oltrepassare i colossi di
rizioni di legionari coperti di sangue, che intimavano ai loro impauriti Amenophis nelle ore notturne: troppe, infatti, sono le oscure leggende
(e più sani) compagni di lasciare la provincia, perché orribili sciagure legate ai morti ed ai loro luoghi. A fronte di questo splendore e di questa
si sarebbero presto abbattute su tutti i Romani in Aegyptus. Il grande magnificenza inarrivabile, infatti, qualcosa di meno luminoso si annida
santuario di Amon-Ra è un agglomerato di templi minori, cappelle e tra le ombre della Città dei Morti di Thebae. Presagi e oracoli parlano
altri edifici di vari periodi. È il centro del culto di Amon-Ra e di molte chiaro e persino i più mondani tra gli informatori e le spie della Cohors
altre divinità del paese, tra cui Horus e Isis. La grande sala del tempio di confermano questa sensazione. Un oscuro potere giace nascosto nel
Amon non può che lasciare stupefatti i viaggiatori che la vedono per la cuore della Necropoli di Thebae, una malevola intelligenza che sarebbe
prima volta: è infatti costituita da una foresta di immense colonne che dietro a molte delle trame che strisciano segretamente nella regione.
sorreggono il tetto a dieci pertiche di altezza nella navata centrale e ad Secondo queste voci, uno dei principali tra gli Usurpati di cui parlo
una dozzina nelle più ampie navate laterali. In questo enorme ambien- nel terzo rotolo di questa relazione avrebbe la sua corte segreta proprio
te, la luce filtra attraverso alte finestre a grata ricavate sotto la navata più qui e userebbe l’andirivieni incessante dei fedeli per comunicare con gli
alta e va ad illuminare i meravigliosi bassorilievi che ornano le colonne, altri della sua schiatta e i propri seguaci. Rispetto a questo millenario
sfumando poi verso la misteriosa oscurità delle navate laterali. Oltre avversario dell’umanità, a quanto pare, il vecchio sacerdote di Amon-
questa selva di colonne si trova l’altare a cielo aperto dedicato a Ra, Ra sarebbe solamente l’ultimo di una lunga serie di servitori ossequiosi.
posto innanzi alla cella contenente il raffinatissimo simulacro del dio,
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
La valle sacra. Ovunque i personaggi si voltino possono vedere costruzioni sacre e processioni di sacerdoti e
1-10
fedeli provenienti da tutta la provincia. Molti sono ben disposti a fornire informazioni sul culto di Amon-Ra.
Donazioni. Fastidiosi individui seguono i personaggi chiedendo loro insistentemente donazioni per i loro
11-12
templi.
Romani, andate via! Una donna scarmigliata e con gli occhi spiritati si ferma davanti ai Custodes e, dopo
averli indicati, urla: «Romani, maledetti Romani. Assassini della nostra gente!». I Custodes possono scegliere di
ignorare la donna o convincerla a lasciarli in pace con le buone (tiro di Auctoritas o De Societate con SD 6). Se
13 i Custodes minacciano o insultano la donna, tutta la folla ne prende le difese. Dopo qualche istante, gli Egizi
si gettano sui Custodes, che dovranno difendersi (potenzialmente causando un massacro) o fuggire. I Custodes
dovranno rispondere al loro superiore della Cohors Arcana per aver causato questo disastro e probabilmente
anche al governatore stesso.
Generosità e benedizioni. Alcuni fedeli di buon cuore, offrono sorridendo una tisana benefica ai Custodes, che
14
riguadagnano 1d3 Pietas (a meno che non siano Maledetti).
Legionari. Un gruppo di legionari si aggira con aria circospetta fra le costruzioni religiose e le schiere dei fedeli.
Se i Custodes si fanno notare, verranno fermati per accertamenti visto il loro equipaggiamento; le guardie
15-16
si scusano non appena gli eroi si identificano come Custodes, altrimenti devono essere convinte con tiri di
Auctoritas o De Societate.
Archeologi. Un drappello di studiosi provenienti da Alexandria, compresa una dozzina di giovani volenterosi,
sta indagando in un’area isolata e apparentemente inutile della Valle. Nonostante tutti li prendano in giro
17-18
(perché scavare la sabbia quando lì attorno c’è ogni sorta di monumento già in vista?), gli archeologi sono tutti
convinti di stare per compiere una scoperta eccezionale.
Comizio. I Custodes arrivano in un ampio spiazzo dove, sotto una cocente luminosità, alcune persone, fra cui
Hirior di Thebae, stanno arringando la folla contro Roma. Se un Custos dovesse intromettersi con argomentazioni
intelligenti, dovrà dedicarsi a un vero e proprio comizio con le regole delle Udienze per convincere la folla
19-20
(successi richiesti: 9, SD 9). In caso di successo, il Custos si sarà attirato l’inimicizia di Hirior di Thebae, ma
sarà riuscito a disperdere la folla. In caso di fallimento, invece, gli ascoltatori si getteranno sui personaggi con i
medesimi effetti descritti per l’incontro 13: Romani, andate via!
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
21-30 La Valle deserta. Il paesaggio è estremamente inquietante, ma per il resto non sembrano esservi pericoli reali.
I Colossi di Amenophis. I Custodes passano vicino alle gigantesche statue che segnano l’ingresso alla Valle dei
31 Re. Da queste esce un costante lamento che costringe i personaggi ad effettuare un tiro di Ratio (SD 3) per non
fuggire di corsa verso la Thebae dei vivi.
Scale che scendono. Una cripta è accessibile dall’esterno. I Custodes notano una lastra di marmo spostata
lateralmente che lascia libero il passaggio verso una scala che scende nell’oscurità. L’ambiente sotterraneo è un
corridoio umido e maleodorante. Se i Custodes vi entrano, devono affrontare (1:1) Mummie che escono da alcune
nicchie sulle pareti. Alla fine del corridoio vi è una camera mortuaria difesa da (1:2) Guerrieri Mummificati.
32
Qui vi è custodito un sarcofago dove è sepolto un cadavere mummificato ricoperto di ricchezze; in particolare
vi è una Lancia incantata che ignora i poteri magici di Immortalità e Invulnerabilità delle Mummie stesse. Le
Mummie sono i resti di un gruppo di eunuchi che in passato uccisero il loro signore e vennero condannati a
essere sepolti vivi nel mausoleo del principe che così poveramente avevano servito.
Lampade misteriose. Da dentro un santuario isolato arriva una strana luce giallastra. Il tempio è dedicato alla
dea Hathor e al suo interno una costante radianza luminosa è garantita da una Lampada di Tentyris (vedere
33
pag. 102). Lo straordinario artefatto non può essere spostato senza spezzarsi, ma un Custos particolarmente
interessato potrebbe studiarlo con calma e a fondo e impararne i principi di funzionamento.
Luna. Sorge la luna che illumina con una luce irreale e inquietante la Valle. Chiunque sia in grado di interpretare
34 gli auspici vedrà questo come un segno estremamente malaugurante. Il tiro successivo su questa tabella viene
aumentato di +10 (fino a un massimo di 40).
Tombaroli. Alcune figure furtive sgattaiolano nella notte. Sembrano ladri di tombe, ma quale refurtiva vanno
35
davvero a cercare tra i polverosi santuari? Oro e preziosi, o tesori più inquietanti?
L’antro di Seth. Nascosto dietro mausolei più grandi, i personaggi trovano un piccolo tempio dedicato al dio
Seth, che emana un’aura carica di presenze malvagie. Se i Custodes vi vogliono entrare, trovano il tempio
estremamente spoglio, fatta eccezione per un povero sarcofago. Se i Custodes decidono di aprirlo, rischiando di
subire una Maledizione (SD 6), trovano al suo interno un cadavere mummificato che diventa polvere al primo
36
contatto con l’aria. Immediatamente, dalle spaccature sulle pareti escono (3:1) Serpenti Velenosi (Manuale Base),
che circondano i personaggi se questi hanno fonti di luce, o li attaccano immediatamente se questi sono al buio.
I serpenti sono molto aggressivi, e, anche se i personaggi hanno una torcia, attaccheranno non appena questa si
sarà spenta.
La visione di pace. Una figura pallida e traslucida appare ai personaggi vicino ad alcune antichissime lapidi: è
37 una donna egizia di incredibile bellezza. L’apparizione dice ai personaggi che questi non sono luoghi per loro,
dopodiché bacia sulla fronte il personaggio con la Pietas più bassa, donandogli 1d3 Pietas.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Il Figlio di Horus. In una zona rischiarata da una luna pallida e fredda, i Custodes scorgono la figura di un
vecchio curvo che si regge a un giovane ragazzo. Entrambi sono egizi e il vecchio sta indicando un tempio
al giovane a mo’ di insegnamento. Si tratta di Hirior di Thebae (descritto a pag. 49) e di un giovane dal
38 portamento regale. Se i Custodes decidono di avvicinarsi, un tiro di Sensibilitas (SD 3) fa capire ai personaggi
l’estremo potere del giovane, che appare con un’aura simile al dio Horus. Non appena Hirior si accorge della
loro presenza, alza un braccio e (1:1) Falchi di Horus (vedere pag. 123) andranno in picchiata sui Custodes. Se
i Custodes riescono a uscire dallo scontro, Hirior e il suo potente allievo sono ovviamente spariti.
Le anime perse. I Custodes arrivano vicino ad alcuni fra i mausolei più poveri, dai quali odono chiaramente
provenire dei lamenti. Se decidono di ispezionare queste costruzioni, si trovano di fronte a delle aule spoglie e
antiche che ospitano i resti di alcuni guerrieri morti nelle battaglie di secoli prima. Se i personaggi arrivano alle
sale dove si trovano i sarcofagi, avranno delle visioni su come sono morti coloro ai quali è dedicato il mausoleo.
Le anime dei morti non tentano di danneggiare i Custodes apprezzandone il valore, a meno che uno o più
39
Custodes non provenga dalla Mesopotamia o dall’Armenia (terra da cui anticamente provenivano gli asiatici
che invasero l’Aegyptus e contro i quali costoro morirono). In questo caso, i Custodes in oggetto rischiano una
Maledizione (SD 9) che gli spiriti gettano su di loro. Questa potrebbe durare fino a che i Custodes non fanno
qualcosa che, a parere degli spiriti, sia sufficiente a riscattarli o non riescono a convincere le anime che loro non
sono in alcun modo responsabili della trista sorte che li colpì.
Il rito oscuro. I personaggi vedono un altare attorno al quale, nell’oscurità della notte, un gruppo di Alti
Sacerdoti sta officiando un qualche rituale proibito. Se i Custodes si fanno notare o tentano di fermare il
rito, dalle ombre spuntano (1:1) Guerrieri di Anubis, mentre il gruppo di sacerdoti si dà alla fuga. Se invece i
40 Custodes permettono ai sacerdoti di completare il rito, assistono all’evocazione di una mostruosa creatura con la
parte inferiore del corpo di ippopotamo, quella superiore da leone e il muso da coccodrillo: si tratta di Ammit,
il Divoratore d’Anime (vedere pag. 125). Non è dato sapere quale sia lo scopo per cui il terrificante demone è
stato evocato, ma ora i Custodes hanno un grosso problema da risolvere….
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
ziano, fatta costruire dall’omonimo imperatore a seguito della sua Un’altra industria molto fiorente è quella dell’estrazione mineraria,
campagna africana, affinché i barbari sapessero che, una volta varcato con blocchi immani di pietra che vengono qui ritagliati e inviati a
il sacro cancello, erano sottoposti all’eterna maestà di Roma. Qui è nord per la costruzione di piramidi, santuari e obelischi. La mag-
possibile trovare orpelli, talismani, bestie rare, spezie e ogni sorta di gior parte dei monumenti dell’Età degli Antichi Re che si possono
esotico tesoro proveniente dai regni del deserto e africani. È da qui che ammirare in Egitto sono costituiti dalla roccia estratta a Syene. Qui
partono tutte le spedizioni per il meridione e che si possono ingaggiare il Nilus è ampio quasi mezzo miglio e, se da qui volessimo ripren-
delle guide per le terre oltre i confini del mondo. Ma Syene non è dere il nostro viaggio di ritorno verso Alexandria, ci aspetterebbero
solo mercato, fortezza e caravanserraglio. Al tramonto, il profilo degli 750 miglia di navigazione, che potremmo percorrere in tre o quat-
edifici che si stagliano scuri sull’orizzonte ha affascinato più di un viag- tro settimane. All’interno della città vi sono numerose costruzioni
giatore. Calli tortuose tagliano le insulae cittadine, conducendo a corti sia di epoca greca che romana, dato che tutti i regni che si sussegui-
nascoste e giardini segreti: è facile perdersi nel melanconico fascino dei rono in Aegyptus considerarono il centro, data la sua posizione, di
suoi scorci e nello splendore dei suoi edifici. La mitezza del clima è poi grande importanza politica e militare, investendo in opere difensive
garantita dalla grande abbondanza di acque e dalla presenza di piccole ed artistiche.
aree boschive, rare da trovare nel resto della provincia. Alla sera, il ven- Syene è anche sede di un governatore, l’ultima autorità romana in
to leggero che si alza dalle acque del Nilus stempera l’aria e trasforma Africa… Vi sono poi alcuni templi molto più recenti dedicati al
quell’angolo di deserto in un fresco giardino. culto del Cristo, venerato da alcuni dei soldati che secoli fa arriva-
Per questo suo fascino, durante i primi secoli del dominio romano, rono alla città per difendere i desolati confini di Roma. Numerosi,
Syene era spesso meta di romantici viaggi per i facoltosi amanti di infine, sono gli altari consacrati al culto dell’Imperatore.
tutto l’Impero.
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y I maggiori dei suoi monumenti e dei suoi templi sono infatti stati
eretti sotto il divo Augusto e Traiano, mentre altri sono un omaggio
IL NERO CANCELLO degli antichi sovrani d’Egitto. Talmis è un centro per carovanieri e
avventurieri, dove quelli tra i Romani che vogliono lanciarsi nell’e-
Se i Custodes dovessero tentare l’esplorazione della tom- splorazione dell’Africa hanno il loro quartier generale.
ba e il Demiurgo decidesse che questi, soli dopo Ewin il Oltre Talmis esisteva un tempo una catena di tredici fortezze, che
Nero, sono degni di trovare il Cancello, è superfluo ricor- sorvegliavano l’intero corso del Nilus tra la Prima e la Seconda Ca-
dare che la travagliata missione non si dovrebbe svolgere teratta, lungo un tratto di oltre quaranta miglia ancora più a sud.
solamente sul piano fisico, ma che i valori morali dei Cu- Queste roccaforti furono costruite dagli antichi re d’Egitto durante
stodes verrebbero duramente messi alla prova. le loro campagne militari, per poi venire riconquistate dai Cushiti e
dai Nubiani dei secoli successivi. Roma non presiede le fortezze, ma
ha ottenuto dai Nubiani che queste non vengano occupate neppure
da loro, lasciandole piuttosto alla libera fruizione dei viaggiatori.
Sono passati due decenni da quando questo Ewin ha tentato la sua Per questo motivo, oggi, chiunque discende il Nilus oltre la Prima
avventura e, da quel momento, nessuno ha più avuto la medesima vi- Cateratta ha diritto a riposarsi tra queste mura secolari. Il problema
sione, nonostante anche i nostri Custodes abbiano tentato di aiutarlo è che alcune di esse sono ancora sicure, mentre altre sono rifugio
o abbiano provato a scovare il lugubre ingresso con le proprie forze. per banditi, disertori, predoni e perfino demoni delle sabbie e mo-
A quanto riferiscono le ultime relazioni sullo straniero nordico, stri, che attendono la notte per venir fuori dalle loro tane sotterra-
Ewin si aggira spesso tra le rovine dell’Abaton, ma è più facile tro- nee e pascersi degli incauti che vi transitano.
varlo in qualche bettola: ubriaco e senza un sesterzio. Sarà però
felice di raccontare le sue avventure in cambio di una bevuta. I suoi
racconti hanno la tendenza a essere sempre un po’ diversi e a tratti I MISTERIOSI REGNI
inverosimili anche per un barbaro ubriaco.
Benché nessuno abbia mai incontrato problemi visitando l’Abaton, DEL SUD: NAPATA E MEROE
se non quelli forniti da qualche coccodrillo affamato, non uno di
coloro che vi si sono avventurati ha avuto il coraggio di fermarsi nel A quanto riportano gli storici, l’antico regno egizio si estendeva ben
gigantesco tumulo dopo il tramonto. Nelle ore notturne, infatti, oltre la prima cateratta, limite sul quale si è fermato l’Impero, esten-
quando il vento soffia verso nord, giungono ai castra romani in- dendosi, sotto il regno di alcuni loro sovrani, fino alla sesta di queste
quietanti suoni, come lo stridere di metallo, e pesanti tonfi, che la formazioni rocciose. Per questo motivo non è quindi difficile trovare
tradizione vuole siano i rumori prodotti dai defunti che tentano di oltre questo confine templi dedicati ad Amon o villaggi di contadini
sfondare il nero cancello. egizi rimasti fedeli a usanze e credenze antichissime; molto più a sud,
vi sono, invece, i regni di Nubiani ed Etiopi, popoli una volta vassalli
d’Aegyptus e ora amici dell’Impero. Alcuni studiosi, brandendo teorie
GLI AVAMPOSTI DI ROMA: vecchie di quasi mille anni, sosterrebbero che oltre le terre degli Etiopi
vi sarebbero le spiagge rosse dove l’Africa incontra l’Oceano Meridio-
TALMIS E LE FORTEZZE nale e che su queste abiterebbe un’antica razza di uomini dal sangue
divino che aspirerebbe alla distruzione di Roma.
PERDUTE Anche ai tempi di Ottaviano Augusto, il governatore della pro-
vincia Lucio Elio Gallo tentò di estendere ancor più a sud i limiti
Egizi, Greci e Romani si sono spinti più volte in passato oltre dell’Impero, muovendo le legioni e nominando come alleati alcuni
Agilkia e la Prima Cateratta. sconosciuti sovrani nella Nubia. Tuttavia, l’espansione si risolse in
Da Syene fino a Meroe, la capitale del grande regno nubiano a sud rivolte e reazioni militari dai regni del Sud. Da allora, i Romani
dell’Egitto, ci sono trenta giorni di marcia per un buon cammina- hanno fissato i loro confini alla Prima Cateratta e, a parte missioni
tore, o due settimane di battello. Ma tra il confine dell’Impero e diplomatiche, esploratori e avamposti, in questa direzione nessuno
la capitale dei Nubiani vi sono terre, popoli e regni minori. Qui pare avere più interesse ad andare.
vivono molte genti, di cui Cushiti, Blemmi e Nobati sono i più Molte spedizioni sono poi partite alla volta delle sorgenti del Nilus,
numerosi. I Blemmi abitano nell’interno di quella regione, mentre ma in molti hanno abbandonato la loro ricerca riportando racconti
i Nobati occupano la zona lungo il fiume Nilus. confusi e altri non hanno neppure fatto ritorno, venendo inghiot-
Comandanti militari, diplomatici, sapienti ed esploratori hanno titi dalle inesplorate lande del Sud.
più volte in passato proseguito lungo il corso del Nilus o attraverso La ricca e prospera città di Napata si trova a oltre 800 miglia di
le piste del deserto per contattare i regnanti e i popoli del Sud. In distanza da Syene ed è la capitale di un piccolo potentato sussidia-
alcuni casi, questi viaggi e relazioni sono stati molto proficui e han- rio del grande regno numida, eppure la storia di questi popoli è
no portato a risultati duraturi. tanto complessa e contorta che questo luogo fu in passato capitale
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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LE COMODITÀ DEL SUD
Varcare la Prima Cateratta vuol dire davvero uscire fuori
dalle mappe dell’Impero ed entrare nelle sconfinate terre
selvagge dell’avventura. Queste sono regioni abitate da po-
poli nobili, ma spesso afflitte da razzie di tribù e predoni
spietati, oppure da mostri che vivono lontano dalla civiltà:
Trogloditi e Giganti, Leoni, Grifoni, Serpopardi e Sfingi.
Le regioni che si estendono tra la Prima e la Terza Caterat-
ta sono poi patria dei discendenti di genti dette Cushite,
a metà tra Egizi e Nubiani. Tra di essi vi sono molti Guer-
rieri di Anubis, sacri difensori degli ultimi rimasugli del
proprio popolo.
Ma proprio questa è una terra dove dev’essere l’ostilità
della natura a costituire la sfida più grande: montagne da
scalare, paludi da attraversare, pianure sconfinate, burroni,
forre, selve, fiumi in piena...
Il Demiurgo è incoraggiato a usare questi elementi per
rendere i viaggi e le esplorazioni dei Custodes veramente
memorabili.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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SULLE PISTE
DEL DESERTO ORIENTALE
Questa sezione del deserto egizio è ben gestita e molto trafficata e i Custodes non vi troveranno predoni e saccheggiatori. Non
mancano tuttavia eremiti e profeti del deserto, Forsennati e Adoratori del Vuoto, e tra gli animali più pericolosi, grossi Scorpioni di
Selkis, Leonesse di Bastet, Serpenti velenosi, Serpopardi, Sciacalli di Anubis e Avvoltoi. I Garamanti si tengono lontani da queste
regioni, ma delle sortite di brutali Trogloditi potrebbero colpire i viaggiatori, specialmente nella parte meridionale della regione.
Per quanto riguarda i mostri, il Deserto orientale è infestato di Lilim, che venti demoniaci portano qui dall’Arabia, mentre il canale
sotterraneo perduto che conduce a Pelusium, se i Custodes dovessero trovarlo, è utilizzato da contrabbandieri e cultisti per muo-
versi non visti e dà rifugio a Scorpioni di Selkis e terribili Empuse. Non mancano, ovviamente, le Mummie.
Se al Demiurgo servisse un demone ancora più terrificante da usare come sfida per i Custodes, Azazel è un essere perfettamente a
suo agio in un deserto come questo e potrebbe avere già stabilito un regno segreto tra rocce e caravanserragli.
Nel deserto orientale si snodano le vie commerciali verso i porti La vicinanza alle regioni abitabili della provincia e la relativa tran-
del Mare Rubrum, Arsinoe e Berenice, che costituiscono la porta quillità di queste aree ha poi fatto sì che vagabondi, folli e attori
per l’Arabia Felix, l’India e la mitica Sina, luoghi di arrivo di spezie falliti arranchino tra le rocce e le sabbie della regione, in fuga dalle
profumate, seta, lame, polveri piriche, automi e altre meraviglie. città del Nilus o provenendo dalle Provincie Orientali, in special
Gli antichi popoli liberi di questa regione sono oggi affidabili pa- modo Siria e Arabia.
stori, cammellieri, guide e scorte: cercheranno in ogni modo di Una leggenda vuole che una sorta di circo itinerante sia stato av-
spillare denaro ai viaggiatori, ma perlomeno non li lasceranno in vistato da una parte e dall’altra del Nilus. Si dice che lo spettacolo
un fosso con la gola tagliata. apra la mente dello spettatore verso nuovi mondi, ma che il prezzo
Per l’amministrazione di Roma, come per quella dei Tolomei pri- di ingresso sia altissimo e da pagarsi non solo in sesterzi.
ma di loro, il Deserto Orientale è principalmente un luogo di enor-
mi ricchezze che giacciono nascoste nelle rocce.
Le miniere d’oro e le cave del deserto orientale sono collegate con il MONS IGNEUS,
Mare Rubrum e con il Nilus tramite strade romane piccole e grandi
che dispongono, a intervalli corrispondenti a un giorno di viaggio, I SEGRETI
di stazioni di sosta. In particolare, i blocchi di pietra, cui viene data
forma all’imboccatura della miniera, sono trasportati lungo la stra- DEL PORFIDO VIOLA
da fino al Nilus o ai porti piccoli e grandi della costa settentrionale,
da dove poi proseguono via nave per Roma. La presenza dell’Impero si fa ancora più forte attorno alle cave di
Colossali carri a dodici ruote, dotati di ogni ritrovato della odierna minerali pregiatissimi che si trovano sul Mons Igneus, o Mons Por-
meccanica applicata, servono al trasporto meglio delle antiche slitte phyrites, e che avevano già attirato l’interesse dei Faraoni.
usate all’epoca dei faraoni e i viaggi durano dai due ai sei giorni, Vaste e assordanti sono queste miniere che si ergono ai limiti orientali
a seconda di origine e destinazione. Tutte le stazioni di sosta lun- di Aegyptus, tagliando profondissimamente il suolo della provincia.
go queste strade sono di fatto cittadelle fortificate e presidiate, che Si tratta di un gruppo di rocce altissime da cui, unica cava nell’Impe-
comprendono serragli, stalle, alloggi e riserve idriche e garantisco- ro, è possibile ricavare il porfido, il preziosissimo minerale scarlatto.
no, oltre all’acqua e al cibo, il riposo e il pernottamento a uomini e Negli ultimi decenni, il porfido è divenuto amatissimo dagli impe-
animali che trasportano le pietre. ratori tanto che, per preservarne le quantità non illimitate, i sovrani
Asini, onagri e cammelli sono invece appannaggio delle tribù dei di Roma ne hanno precluso l’utilizzo a chiunque non faccia parte
nomadi della zona, che spesso fungono da manovalanza generica e della famiglia imperiale. Il porfido si dice avere proprietà segrete:
supporto alle necessità dei minatori e dei viaggiatori. è in grado di aumentare le percezioni delle persone e di allungarne
Che non vi siano problemi con le popolazioni locali in questa se- la vita. Vivere a contatto con il porfido sarebbe dunque una fonte
zione del deserto, non vuol dire che non vi siano affatto problemi... di potere e longevità, che da generazioni gli imperatori di Roma
I venti rossi provenienti dall’Arabia a volte trascinano qui spiriti monopolizzano con determinazione.
furiosi del vento e della sabbia, mentre certe aree sono letteralmen- Per questo motivo, il Mons Igneus è allo stesso tempo uno tra i
te infestate di belve feroci: iene, sciacalli, leoni, nonché da esseri luoghi più conosciuti e uno tra i posti più sorvegliati dell’Impero.
ancora più pericolosi... Ci sono dei castra non lontano dalle miniere e i soldati pattugliano
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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LO STREGONE DELLA MONTAGNA DI FUOCO
Il Mons Igneus, la Montagna di Fuoco, non rappresenta di certo una minaccia per l’Impero. Si tratta anzi di un centro segreto di estra-
zione e ricerca di diretto controllo imperiale. Questo non toglie che il luogo sia spesso colpito da “inconvenienti” di competenza dei
Custodes e che questi vi vengano chiamati ad indagare e operare, sotto stretti giuramenti di riservatezza, superiori a quelli in genere in
atto per le altre missioni della Cohors Arcana. Innanzitutto, la voce che vi vengano tenuti all’opera dei mostri come schiavi è abbastan-
za corretta: un’intera popolazione di Trogloditi, tra cui alcuni primitivi Giganti dei deserti e della Nubia, è stata rastrellata e portata qui
in catene per scavare nel sottosuolo. Questi schiavi vengono tenuti in condizioni davvero estreme e nauseanti e nel fondo delle miniere
si compie ogni sorta di orrore. La disciplina non è tuttavia un problema: i Trogloditi sono ben lieti di morire di stenti nel cuore del
Mons Igneus, vista la possibilità di inalare continuamente i Vapori di Porfido, che agiscono su di loro come la più feroce delle droghe.
È anche vero che il cuore delle miniere è occupato di laboratori e opifici, dove si compiono esperimenti proprio su queste sostanze,
obiettivo secondario dell’estrazione dei grandi blocchi, così come è vero che a volte si usano come cavie di alcuni di questi esperimenti
proprio belve e mostri. A capo di queste segrete e dell’intera base di estrazione e ricerca vi è Oran il Vecchio, chiamato “lo Stregone”,
un Cushita chiamato a controllare le miniere per le sue conoscenze e capacità. Oran è il responsabile di tutti gli orrori e gli esperimenti
della Montagna di Fuoco ed esegue il suo compito con astuzia e pugno di ferro. È gelosissimo del Porfido e dei suoi Vapori, ma sa che
non può in ogni caso disobbedire a ordini dell’Imperatore o tentare colpi di mano. I Vapori di Porfido aumentano temporaneamente
le percezioni di chi li inala, riducendone al contempo i riflessi e le capacità intellettive. La durata di questa condizione, più gli ulteriori
effetti collaterali, dipende da quanti Vapori si inalano e per quanto tempo. Gli schiavi dei sotterranei sono da questo punto di vista
completamente Soggiogati dal Porfido, come chiunque ne respiri troppo.
p Una creatura umanoide Soggiogata dal Porfido ha sempre Sensibilitas pari a 3DV e guadagna la capacità speciale Sensi
Acuti, ma perde il proprio punteggio di Ratio e diventa ottusa, pigra e indolente (i punteggi di tutte le Peritiae diventano
pari a 1DV e la creatura perde le capacità speciali Carica, Formazione, Picchiata, Tattiche del Branco e il potere magico
Velocità Innaturale, se ne era dotata).
Un Custos che dovesse inalare i Vapori di Porfido per più di qualche minuto vedrà il proprio punteggio di Sensibilitas aumentare
di 4 punti e i propri punteggi di Auctoritas, Coordinatio, Ingenium e Ratio diminuire della stessa quantità. Gli effetti dei Vapori
scompaiono trascorrendo tempo a sufficienza lontano da essi (di solito, dopo poche ore), ma, per ogni giorno di esposizione, c’è il
rischio che il Custos diventi Soggiogato dal Porfido: deve superare un tiro di Vigor (SD 3, più 1 livello di difficoltà per ogni giorno
consecutivo di esposizione), o modificare permanentemente le proprie Virtutes come sopra, tranne la Ratio che diventa pari a 0
(rendendo il personaggio a tutti gli effetti privo di una volontà propria e incapace di cercare una cura alla propria condizione).
p Un personaggio Soggiogato dal Porfido non aspira ad altro che ad essere lasciato in pace e inalare altri Vapori. Se privato
della sostanza, un personaggio Soggiogato diventa Debilitato e deve effettuare un tiro di Vigor (SD 6) alla fine di ogni
giorno per evitare un collasso fisico: se fallisce, perde Punti Vita pari alla differenza tra il risultato del tiro e la Soglia di
Difficoltà, mentre se ha successo ottiene solo di resistere agli effetti per un altro giorno. Solamente con un III grado
di successo nel tiro di Vigor, oppure dopo aver ricevuto cure adeguate (tiro di De Scientia con SD 12), il personaggio
riuscirà a liberarsi dal giogo del Porfido (nel caso di un Custos, le Virtutes vengono ripristinate ai loro valori normali).
Si dice che una versione raffinata e priva di controindicazioni di questa sostanza sia preparata da Oran in persona nei suoi labora-
tori, per sé e per la famiglia imperiale. Se questa Essenza di Porfido esiste, è comunque un segreto estremamente ben celato.
costantemente le vie di accesso: si tratta di veterani fedeli all’impe- addestratori e maghi, che punta diritto su Berenice per imbarcare il
ratore e alla sua famiglia, guerrieri durissimi che difendono le mi- carico su caratteristiche imbarcazioni dalle vele rosse.
niere con la loro vita. Non solo dai numerosi nomadi dal deserto, Le miniere sono un luogo costantemente avvolto dalle polveri sollevate
ma anche da viaggiatori, eremiti, folli e semplici curiosi: chiunque dalle attività di scavo e dagli intensi vapori sulfurei che si sprigionano
venga scovato ad aggirarsi senza autorizzazione rischia di incorrere in dalla lavorazione dei metalli e delle rocce che vengono estratte: il sole
una pessima fine, come ad esempio la schiavitù a vita nelle miniere filtra a fatica colorando il cielo di rosso, cosicché l’intero paesaggio ap-
stesse. Dato il pregio del trasporto, questo materiale ha il doppio pare alieno e inumano. In questo scenario allucinato è possibile vedere i
della scorta e viene trainato da un convoglio di elefanti, circondati da minatori aggirarsi coperti di polvere così da sembrare uomini di pietra.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Si dice anche che creature fantastiche vengano utilizzate dai Romani: Heroopolis mantiene l’aspetto di un caravanserraglio fortificato,
giganti e minotauri soggiogati dai Cesari per scavare nelle miniere con architetture e monumenti di tradizione giudaica, amorrea, ca-
sotto le sferzate delle fruste di altrettanto mostruosi aguzzini. Da se- nanea, filistea, egizia, libica ed etiope, prodigiosamente mescolati
coli, ormai, le riserve e si sono esaurite nei monti in superficie, ma insieme in un aspetto pacifico e ordinato. Le sue mura bianche e le
i Romani hanno trovato vene che si insinuano nel profondo, miglia stalle per i dromedari e gli onagri sono celebri in tutta la regione e
e miglia sotto il livello del mare. Si dice che volte immense siano l’ordine vi viene mantenuto in maniera esemplare.
state aperte nel sottosuolo, rette da colonne ciclopiche che vanno a Un terzo canale, detto di Pelusium, pare scorresse un tempo diritto
formare miracoli di ingegneria e architetture bizzarre. Si racconta poi verso nord fin quasi alla suddetta città, ma di esso non vi è più
che nel profondo siano sorti insediamenti sotterranei e che lì vivano traccia. Riporto comunque alcune inverificate dicerie per le quali il
molti degli architetti e degli schiavi costretti a lavorare per la gloria canale sia finito interrato per una maledizione degli dèi del deserto
di Roma. Scavando, si sono anche aperte le tortuose vie che hanno e adesso scorra sotterraneo lungo il precedente tracciato.
condotto alla dimora di creature antiche e nemiche della luce. Chi dovesse scovarne l’imboccatura segreta, potrebbe scoprire
Spesso, i Custodes più esperti sono chiamati a gestire situazioni questa lunga galleria sprofondata nel terreno e percorrerla lontano
impossibili. Quasi sempre, arrivano troppo tardi. dall’afa del deserto. Le stesse leggende dicono però, purtroppo, che
il cunicolo è infestato di pericoli e belve del deserto, alcune delle
quali di origine innaturale.
IL CANALE DI ARSINOE,
I LAGHI AMARI ARSINOE,
ED HEROOPOLIS LA FINESTRA D’ORIENTE
L’immane opera ingegneristica del Canale è uno dei vanti dell’Im- La città di Arsinoe sorge alla fine del Sinus Heroopoliticus, l’ultima
pero, anche se correttezza impone di ricordare che i primi tracciati rientranza del Mare Rubrum in prossimità del Nilus. È collegata
di questo percorso risalgono all’età degli antichi re del paese, e in alle città del fiume tramite strade vecchie e nuove, ma la sua impor-
seguito ai sovrani Tolomei. Esistono attualmente due sbocchi del tanza deriva dal Canale che parte proprio a ridosso della città, rag-
canale che unisce il Mare Rubrum al corso del Nilus. Uno di essi giunge i Laghi Amari e poi si divide in due rami, i quali giungono
raggiunge il fiume sacro dell’Egitto tra Memphis ed Heliopolis, ed sul Delta ad Avaris e sull’Alto Corso presso Memphis.
è detto Canale Meridionale. L’altro, il Settentrionale, sfocia lungo Nonostante abbia una baia capiente e che ogni anno almeno due-
uno dei bracci orientali del Delta all’altezza di Avaris. cento navi partano in primavera verso l’oriente per acquistare beni
Entrambi partono da Arsinoe, la più settentrionale delle città egizie e spezie, il pessimo regime dei venti e la grande e spettacolare bar-
sul Mare Rubrum, e per prima cosa raggiungono i Laghi Amari che riera corallina del Sinus, uniti alla presenza di comunità di numi ac-
si trovano tra questa città e il corso del Nilus. quatici di ogni sorta, causano non pochi problemi alla navigazione,
Il Canale Settentrionale attraversa poi un’altra serie di laghi natura- che spesso si affida a tempestari, maghi del vento e streghe dei mari.
li e bacini artificiali sul lato orientale del Delta e consente un con- Il decadente approdo è utilizzato dai mercanti indi, arabi ed etiopi
torto ma agevole collegamento tra Arsinoe e Avaris, la pericolosa per trafficare con l’Egitto, ed è un luogo opulento ma pericoloso:
città dei tagliagole del Delta. Non sembri paradossale, ma proprio un porto di mare crocevia di merci e ricchezze, tormentato da spo-
questo tratto di navigazione in mezzo a deserti e laghi salati, piane radici ma feroci assalti di pirati, in mano a potenti mercanti, gilde
desolate e canali, è il tragitto meglio controllato e più sicuro del di ladri e stregoni, in cui l’autorità di Roma è per forza di cose
viaggio. Mentre ad Arsinoe e Avaris, infatti, la legge di Roma - e assoggettata agli interessi di uomini ricchissimi, potentissimi e privi
invero qualsiasi altra forma di giustizia - fatica a venire esercitata, di scrupoli.
come il resto del deserto orientale il canale è ben pattugliato in en- Chi cerchi un ingaggio verso oriente, un lavoretto al porto o un
trambi i tratti e vi sono diverse postazioni militari di stanza lungo commercio sottobanco troverà ad Arsinoe pane per i suoi denti,
il percorso. Non vi sono villaggi lungo questi itinerari, se non le ma sarà necessario aggirarsi tra i vicoli della città con gli occhi bene
fortezze di cui si è detto poc’anzi e pochi centri abitati da barcaioli, aperti, le spalle al muro e la sica sempre in mano, per evitare brutte
genieri e operai dedicati ai canali, ma vi sorgono invece numerosi sorprese.
santuari isolati, abitati da monaci di varie confessioni e sacerdoti di A coloro che sapranno farsi rispettare, Arsinoe mostrerà tutto il
divinità vecchie e nuove del paese. suo splendore: tesori, misteri e bellezze d’oriente vi fluiscono senza
Fa eccezione la piccola città di Heroopolis, che sorge sulle rive del posa, al pari dell’oro dei re dell’Egitto, di smeraldi e segreti del
Lago degli Scorpioni e rappresenta uno splendido esempio di cit- Nilus.
tadina del deserto.
Pare che essa fu fondata secoli orsono da una comunità di Ebrei
fuggiti alle proprie terre e riscattati dalla schiavitù del Faraone, il
centro divenne presto una importante tappa per le vie carovaniere
e i battelli del Deserto Orientale.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
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AVVENTURE NEL
DESERTO OCCIDENTALE
Missioni, viaggi e indagini in questa regione avranno per i
Custodes un gusto e un’atmosfera tipiche delle avventure
nel deserto. Gli Egizi e i Romani qui sono davvero pochi
e il paesaggio è quello delle oasi, delle vie carovaniere, del
deserto e dei suoi nomadi. Non mancano tra gli incontri
più comuni Nomadi del deserto, Sha-gaz, Cammellieri,
Forsennati e Ladri di tombe. Meno diffusi, ma molto più
pericolosi, Trogloditi, Giganti Trogloditi e Guerrieri di
Anubis. Per quanto riguarda animali e mostri, i più fre-
quenti sono Avvoltoi, Sciacalli, Leoni, Scorpioni di Selkis,
Grifoni, Sfingi e, naturalmente, Mummie!
Nella rete dei canali sommersi dei Garamanti non vi sono
pericoli, se non i Garamanti stessi, che potrebbero attac-
care i Custodes se dovessero scoprirli nei loro passaggi se-
greti; le leggende di questo popolo parlano però di una
Poco conosciute ai Romani, si sa che sostengono un proprio am- terribile creatura, la Lamia Nera, che si aggira proprio nel
biente vitale in cui si sono ricavate terre coltivate, alberi da datteri e dedalo sotterraneo da loro scavato.
piantagioni di cotone grazie allo sfruttamento di pozzi scavati con
grande sapienza: qui si trovano mercati, templi e potenti signori, p Le statistiche della Lamia Nera corrispondono a
protetti da seguiti armati. quelle della Lamia (descritta nel Manuale Base),
In alcuni di questi centri vengono inoltre allevati asini, cammelli tranne per i seguenti tratti: DV 10, Furtivo; pote-
e cavalli, fondamentali per muoversi nel deserto, alcuni dei quali ri magici aggiuntivi: Forza Vampirica, Immortali-
sono pregiatissimi. tà, Ombra (2DV), Terrore (2 DV, la vittima vede
Ma si tratta pur sempre di insediamenti piccolissimi. Il più grande la creatura) e Velocità Innaturale.
della Provincia, chiamata dai Romani Oasis Magna, ospita appena
qualche centinaio di persone. A parte le scorrerie dei predoni e le tane dei mostri, il luo-
Le bande di predoni che qui si riuniscono sono innumerevoli, pic- go più pericoloso della regione sono le rovine di Garama,
cole e grandi, composte in parte da Egizi e altri rinnegati prove- dove si annidano Forsennati, Adoratori del Vuoto e persi-
nienti dalla Valle del Nilus, in parte da Nubiani allo sbando, e in no un Abitatore del Vuoto, che sorgerà la prima notte in
parte ancor maggiore, in genere, da membri delle decine di tribù cui vi sono degli stranieri in città per divorarli.
dei Nomadi dell’entroterra, che considerano tutti questi deserti Le spedizioni in questa terra desertica sono inoltre soggette ai
delle provincie d’Africa come loro dominio da sempre. peggiori rischi ambientali: calore eccessivo, colpi di sole, sete e
Per questo motivo, le bande sono in realtà, vere unioni tribali di miraggi tra tutti: consultare la Parte IV per maggiori dettagli.
razziatori e guerrieri nomadi, che un giorno fungono da guide e
cammellieri, quello dopo diventano predoni e razziatori, il succes-
sivo ausiliari dell’Impero.
Un pericolo ancora maggiore viene da colui che si è autoproclama- SULLE TRACCE DI ZERZURA
to “Re dei Predoni”, un ex ufficiale delle nostre legioni chiamato
Maximus Furiosus. Tra predoni e signori dei ladri, sciacalli che camminano a due zam-
Questo rinnegato imperversa per i deserti assieme a una banda ca- pe e demoni del deserto, c’è un’altra leggenda che anima le notti
pace di assalti rapidissimi e fughe mozzafiato, grazie principalmen- dei bivacchi, quella della Città di Zerzura. Questo luogo miste-
te agli splendidi cavalli da corsa in loro possesso. Cosa abbia por- rioso è stato descritto come una città bianca come una colomba,
tato uno stimato cittadino romano a diventare la spina nel fianco o “l’Oasi delle Averle”, e si troverebbe da qualche parte ai confini
dell’Egitto e rivoltarsi contro tutto quello che Roma rappresenta, occidentali della provincia, quasi al limite con i territori dei Libi e
non ci è dato saperlo, e forse non ha neppure importanza. dei Garamanti. La città sarebbe sorvegliata da presunti “giganti di
pietra nera” e complessi miraggi che impediscono a chiunque di
entrare e uscire.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Tra le sue bianche mura vi si troverebbero tesori senza fine, ma no il dedalo di passaggi freschi e ombrosi che si estende sotto di voi
anche, bene forse ancor più prezioso, giardini pensili, acqua a vo- per miglia e miglia e spunteranno tra qualche ora lontani all’oriz-
lontà e un governo sapiente e illuminato, ispirato perfino, si dice, zonte, in un’altra direzione.
da un dio. La capitale dei Garamanti e la loro città santa è attualmente Zin-
Zerzura è uno degli obiettivi dei cercatori di tesori della regione, checra, un centro di cui essi tengono nascosta in ogni modo l’ubi-
ma a quanto mi viene riferito solo i più disperati e audaci vi si de- cazione, ma che probabilmente si trova su uno sperone roccioso
dicano. E nessuno di essi fa mai ritorno. nascosto tra i monti oltre il confine sudoccidentale della Provincia.
Pochissimi sono i viaggiatori imperiali che vi sono stati ammessi,
sempre bendati e con vari accorgimenti, ed essi hanno narrato di
I CANALI SOMMERSI, un percorso - a malapena intuito - che attraversava grotte e forre
ombrose. La città santa ospita, sempre secondo questi resoconti,
ZINCHECRA E GARAMA poche centinaia di persone, quasi tutti membri della loro famiglia
reale e i custodi dei santuari, ma la capitale doveva essere un tempo
Le terre più a occidente e a meridione del deserto di Lybia ap- molto più abitata, come si deduce dalle dimensioni e dal cospicuo
partengono al popolo nomade dei Garamanti, anch’essi alleati di numero degli edifici.
Roma e dai quali non ci si attende usualmente ostilità o rapina. Abbandonata sulle sponde di un lago disseccato vi è invece un’al-
I Garamanti sono genti nobili e altezzose, che si ritengono “princi- tra delle loro città, questa considerata invece perduta e maledetta:
pi del deserto”, discendenti delle antiche regine che, nei loro miti, Garama!
governavano un tempo queste regioni. I resti di Garama sono abbattuti, ricoperti da segni di incendi e da
Se essi sono spesso indistinguibili da altre tribù di nomadi della una patina di sale, segno che probabilmente, in un certo momen-
regione, perlomeno a un occhio non allenato a riconoscere i popoli to della loro storia, i Garamanti decisero di incendiarla, raderla al
del deserto, vi sono diverse caratteristiche che possono incuriosire suolo e farla inondare dalle acque del lago salato lì accanto, che
particolarmente i membri della Cohors. poi per qualche motivo deve essersi ritirato. Sono rovine malsa-
Innanzitutto, essi custodiscono, soli tra i popoli di Lybia, il segreto ne, fetide e distorte, e portano i segni di geometrie preumane. Di
degli antichissimi canali sotterranei che solcano la regione: cunicoli tanto in tanto, i viaggiatori che vi si fermano, rischiando le lame
in parte naturali e in parte artificiali costruiti per canalizzare le acque dei Garamanti, i quali non lasciano che nessuno vi si avvicini, ne
che scorrono sotto il deserto e condurle ad oasi, città e pozzi. Pochi riportano degli strani frammenti di ossidiana, incisa con simboli e
tra essi padroneggiano ancora le tecniche di costruzione di questa rete glifi incomprensibili.
sepolta di passaggi, condotte e pozzi verticali, ma tutti loro ne cono- Queste iscrizioni, dette “Frammenti di Garama”, sono stranamente
scono benissimo l’ubicazione e le diramazioni sotterranee. molto ambite dagli Adoratori del Vuoto e da altri forsennati di
Se a un certo punto vedrete a distanza svanire nel nulla un’armata quella specie e un certo numero di esse è conservato da qualche
di Garamanti, sappiate che essi sono “scesi nei pozzi”, percorreran- parte nella Biblioteca di Alexandria.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
LA CIRENAICA
a Cirenaica è una regione occupata principalmente da cinque La lunga via costiera che collega ad Alexandria è continuamente
L piccole ma operose città, le quali sono governate e spesso consi-
derate tutte assieme, formando quasi un’unica entità detta Pentapolis.
trafficata da viaggiatori, soldati e mercanti ed è considerata la via
più importante d’Africa. Tuttavia, le relazioni riportano, sotto l’in-
Questo territorio, chiamato anche Lybia Ellenica, è stato accorpato alla nocua facciata di centri commerciali, tutta una messe di segreti e
provincia d’Aegyptus, con una sorta di capitale identificata nel centro misteri, sui quali attualmente, per quanto ne so, nessun contuber-
più importante della regione, la stessa Cyrene che le dà il nome. Si trat- nium ha mai indagato. Uno degli aspetti caratteristici di questa ter-
ta di una terra piuttosto fertile, costituita principalmente da un grande ra è la leggenda che vuole vi cresca una delle piante più incredibili
altipiano che declina verso il mare. Il clima tuttavia non è ideale, dato di tutto il mondo: il Silfio. Questo avrebbe il potere di riportare in
che il cielo è spesso coperto e le piogge sono molto scarse, il che rende vita i morti, se inserito nella bocca del defunto entro pochi giorni
l’aria decisamente pesante. Da qualche secolo queste città rivestono dalla sua dipartita. La pianta è talmente rara che molti pensano si
un’importanza marginale, anche se la più grande, Cyrene, è ancora tratti solamente di un mito, ma vi sono alcuni sacerdoti di Diana
discretamente considerata come snodo commerciale. che affermano di averne fatto uso nel corso di potenti e rischiosi
Oltre a questa, le altre città che compongono la Pentapolis sono rituali. Secondo la tradizione, il Silfio è una pianta di piccole di-
Euesperides, Barca, Balacris e Tauchira. mensioni e di colore rosso che crescerebbe solamente entro i con-
La Pentapolis ha origini antichissime: millenni orsono, infatti, la fini della Cirenaica.
zona venne colonizzata dall’isola egea di Thera, i cui abitanti, di Trovarla è chiaramente molto difficile, sia per la sua enorme rarità
origine greca, avevano ritenuto che le città avrebbero potuto dive- sia perché ad essa è legata una strana leggenda che scoraggia i pos-
nire delle eccellenti basi di appoggio per il commercio con l’Egitto. sibili cercatori. Si dice infatti che ad ogni pianta sia collegato uno
Le cinque città, tutte strettamente collegate tra loro da giurisdizione, spirito della natura: questi morirà non appena il suo Silfio sarà im-
accordi e vie di comunicazione, sono luoghi aperti e di commercio, piegato per donare la vita e lotterà quindi disperatamente affinché
floride e cosmopolite: più greche che egizie, più egee che romane. nessuno riesca ad impossessarsene.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Traffico. Le strade e le vie del centro sono completamente bloccate da una massa eterogenea di persone che
3-4 ostacola per ore l’accesso agli edifici e alle piazze principali. I personaggi rischiano di perdersi di vista se non
superano un tiro di De Corpore o De Societate (SD 6).
Opera d’arte. I personaggi che riescono in un tiro di Sensibilitas (SD 6) rimangono incantati a contemplare
5-6 un monumento di eccelsa fattura; l’avvenimento può dare vita a un incontro speciale o essere foriero di qualche
presagio.
Processione. Un corteo religioso legato al dio principale della città si snoda per le strade cittadine. La cerimonia
7-9 è accompagnata da canti, suoni e incessanti preghiere, intonate dai sacerdoti e da qualche centinaio di fedeli. Una
ventina fra vigiles e legionari controllano a distanza che tutto si svolga regolarmente.
Festa cittadina. Gli abitanti festeggiano un’importante ricorrenza cittadina, legata a uno degli eventi raccontati nella
descrizione della città. Tutti gli edifici principali e le botteghe sono chiusi al pubblico. Le autorità distribuiscono
10-11
gratuitamente birra e vino e gruppi di ubriachi si aggirano per le strade fino al tramonto. Scontri e risse scoppiano
di continuo in ogni piazza, creando non pochi problemi ai vigiles.
Processo. In una basilica giudiziaria si sta svolgendo il processo di un importante funzionario cittadino, accusato di
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peculato. I vigiles hanno il loro daffare per contenere la rabbia di varie decine di persone riunite fuori dall’edificio.
Attentato. Un importante personaggio politico passa a fianco dei personaggi, scortato da una mezza dozzina di
guardie personali e da una gran folla di clientes. C’è molta confusione. Chi riesce in un tiro di Sensibilitas (SD 9)
si accorge che una donna molto vicina al politico (un’Adoratrice del Vuoto) ha estratto una sica e sta per colpire. Se
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i personaggi non intervengono, la donna assassina il politico, per venire poi immediatamente uccisa dalle guardie.
Se invece i Custodes agiscono in tempo e impediscono l’aggressione, si guadagnano la fiducia e la gratitudine del
politico.
Protesta. Rappresentanti della popolazione giudaica e cristiana presente in città sfilano rumorosamente per le
strade, gridando la propria rabbia nei confronti delle autorità e scortati da un gran numero di legionari. In una
piazza, il gruppo subisce l’aggressione violenta e ingiustificata di una banda numerosa di cittadini armati con bastoni
14-15
e coltelli. Il centurione che comanda i legionari dà il chiaro ordine ai suoi uomini di non intervenire. Se nessun
altro agisce, il corteo viene soffocato nel sangue. Se i personaggi aiutano i manifestanti, saranno successivamente
contattati dagli organizzatori della protesta, che intendono rovesciare la Curia cittadina.
Furto. Tentativo di borseggio da parte di un ladro che si aggira tra la folla: serve un tiro di Sensibilitas (SD 9) per
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accorgersene, altrimenti un oggetto di valore (arma, borsa con i soldi, pergamena, ecc.) viene sottratto a un Custos.
Regolamento di conti. Nei paraggi di dove si trovano i Custodes, un capobanda cittadino di origine libica,
scortato da una decina di ex gladiatori, fa irruzione in una locanda dove soggiorna con i propri uomini un altro
agitatore professionista, un greco. Ne segue uno scontro sanguinoso tra l’indifferenza delle pattuglie di vigiles e di
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legionari. Intervenire, significa per i personaggi mettersi in mezzo a uno scontro tra bande che dura da più di un
anno; altrimenti, la fazione dell’aggressore avrà la meglio e il cadavere sgozzato dell’avversario sarà abbandonato
per la strada.
f 67
RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Prostituta fuggitiva. Una giovane donna di origini egizie passa di corsa a fianco dei personaggi, seguita
immediatamente da tre uomini armati di bastoni. Si tratta di una prostituta in fuga, inseguita da degli schiavi
della proprietaria della ragazza. Se nessuno interviene, la donna viene raggiunta, bastonata a sangue e riportata
19
a casa. Se salvata, si dimostrerà estremamente riconoscente e cercherà in ogni modo di abbandonare la città. Sul
collo porta un collare di piombo con la seguente iscrizione: “Mi chiamo Kimesi. Prendimi perché sono in fuga e
riconducimi alla casa di Anicio Claudio.”
Funerale. Un corteo funebre di un eminente personaggio romano avanza per le strade cittadine. Portatori di
fiaccole seguono i suonatori di flauti e di corni, mentre le prefiche levano altissime grida di dolore o cantano
nenie dei morti. Mimi e ballerini danzano e lanciano lazzi, ma non riescono a sollevare la cappa di tristezza della
cerimonia. Uomini vestiti con abiti da parata e con addosso maschere rappresentano gli antenati del morto,
20 mentre portatori di cartelli, con parole e simboli legati a fatti precisi della vita del defunto, chiudono il triste
corteo. La bara col corpo, aperta, viene dopo gli antenati, accompagnata da persone vestite di nero e dai parenti.
Il corteo raggiunge la zona del Foro e sosta per un po’, mentre il figlio del defunto pronunzia la laudatio funebris;
poi prosegue fino alla zona del rogo. Se i Custodes decidono di partecipare all’intero rito funebre, recuperano
ciascuno 1d3 Pietas.
CYRENE E IL SEGRETO
DELLE CITTÀ INABISSATE {
USO DEL SILFIO
Cyrene è la città più importante di tutta la Lybia e fu fondata circa
mille e cento anni orsono dal mercante Batto di Thera. La città fu, Una volta superate le difficoltà legate all’entrare in posses-
per un lungo periodo, governata da un ramo locale della dinastia so di una pianta di Silfio (vedere Spirito del Silfio a pag.
dei Tolomei, l’ultimo dei quali la donò all’Impero Romano nel 660 131), i personaggi dovranno imboccare colui che voglio-
AUC. Cyrene ha quindi fortemente subito l’influsso della cultu- no riportare in vita. Il corpo del defunto dev’essere intatto
ra romana e ne sono testimonianza l’Arco di Antonino, il Grande e morto da meno di una settimana. Dopo qualche istante,
Teatro ed il tempio di Giove. In questa bella città vi sono anche il personaggio tornerà in vita e dovrà effettuare un tiro di
numerose strutture di età ellenistica, come la Grande Acropoli e gli Vigor (SD 3 per ogni giorno trascorso dalla sua morte: SD
altari dedicati a Zeus. Caso particolare è un piccolo tempio dedica- 6 dopo due giorni, SD 9 dopo tre, ecc.): con un successo,
to alla dea Tanit, fatto edificare, come ringraziamento alla città, da il personaggio torna in vita con 1 Punto Vita e la sensazio-
alcuni nobili fenici anticamente fuggiti dalla dominazione persiana ne di essersi risvegliato da un brutto sogno. Altrimenti, il
e subito accolti in questo porto mercantile. personaggio perde definitivamente un numero di punti di
Centro di scambi e commerci tra Fenici, Greci, Cretesi, Egizi e Vigor (e, conseguentemente, di Punti Vita massimi) pari
Romani, Cyrene nasconderebbe un grande segreto e il mistero di alla differenza tra la SD e il risultato del suo tiro, oltre a
una sconosciuta minaccia. Pare infatti che i Therani che fondarono risvegliarsi con 0 Punti Vita e Morente (se il punteggio di
la città lo fecero per adempiere a una profezia che riguardava la loro Vigor del personaggio è stato ridotto a 0 oppure non è
terra di origine e la nuova. Quale che sia il contenuto di questo possibile salvarlo dalla condizione Morente, la magia del
oracolo, a noi oggi ignoto, i Therani portarono con loro documen- Silfio fallisce e non potranno essere effettuati ulteriori ten-
ti antichissimi e tecnologie dimenticate, provenienti dai millenni tativi per riportare in vita il personaggio, nemmeno utiliz-
precedenti, quando Thera altro non era che un grande avamposto zando altre piante).
di Atlantide nel Mare Internum. Una pianta di Silfio non può essere conservata per lunghi
periodi e morirà poche ore dopo essere stata colta.
f 68
RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Circa mille anni prima, Thera era stata colpita da un terribile ter- La rivolta principale scoppiò tre secoli e mezzo fa, quando uno di que-
remoto e da una eruzione vulcanica, che aveva quasi spazzato via i sti profeti, di nome Lukuas, affermò di essere il Messia e il “Re dei
resti di quell’isola e della civiltà che l’aveva fondata, già preceden- Giudei” e scatenò una rivolta che portò a devastazioni su larga scala, a
temente maledetta e a sua volta inabissata nell’oceano occidentale. partire da Cyrene, colpendo poi Alexandria e spostandosi infine ver-
Pare dunque che la venuta dei Therani in Lybia fosse dovuto al so la parte meridionale della Syria. Era scoppiata la Seconda Rivolta
tentativo di evitare che un evento del genere si ripetesse. L’accor- Giudaica, che Roma non esitò a combattere con grandi spargimenti
gimento al principio dovette funzionare, perché non vi furono più di sangue. La stessa ripristinò ben presto il controllo sulla regione e
catastrofi naturali né sulla madrepatria né in Lybia. Tuttavia, le la Cirenaica tornò in pace, tranne per il fatto che tutte le sette giudai-
cose cambiarono un secolo fa, quando un misterioso cataclisma che della regione fossero divenute Lukuasiane, fondendosi in un unico
colpì la Cirenaica e parte della città sprofondò a sua volta nel mare. movimento. Città Santa dei Lukuasiani è da allora Euesperides, un
Quale che sia il segreto di questi cataclismi, esso si è abbattuto di centro oggi di pace e armonia, dove tuttavia serpeggia ancora un fuoco
nuovo, per la terza volta, proprio a Cyrene. sepolto nella cenere, fatto di pensieri di rivolta ed eresia. Quanto ci
Oggi, per questo motivo, buona parte del porto di Cyrene giace vorrà ancora perché Euesperides passi da essere paradiso a inferno non
sotto il mare. Monumenti e palazzi sono ancora visibili lungo la è dato saperlo.
costa e tra flutti e colonne giocano delfini, tritoni e sirene.
BALACRIS, L’ULTIMO
TAUCHERIA
FORZIERE DEL MARE
E LA GRANDE MADRE NERA
A confronto con Cyrene, Taucheria ed Euesperides, il piccolo por-
La città di Taucheria condivide parte della propria storia con Cyre- to di Balacris appare secondario e anonimo: un centro di pesca e
ne, tranne che per la distruzione e l’inabissamento dei suoi palazzi. agricoltura dimenticato dal resto del mondo.
La maggior parte degli abitanti è di origine fenicia, filistea o siriana Queste osservazioni sono corrette, ma a pochi sono note delle in-
e questo è un centro di scalo, commercio e passaggio molto fre- formazioni su Balacris che la rendono un luogo misterioso e inte-
quentato da tali popoli levantini. La città è devota alla dea Cibele e ressante. Qui, in una delle innumerevoli grotte che punteggiano
compie per essa riti sanguinari e misterici in tutti i periodi dell’an- la costa o nella baia antistante la città, sarebbe custodito il grande
no. Nonostante il santuario di Cibele non sia riconosciuto come il tesoro dei Re del Mare, la coalizione di predoni che millenni orso-
più grande e importante del Mare Internum - anzi, tutt’altro! - nei no si abbatté sull’Egitto e ne saccheggiò il Delta da cima a fondo,
giorni dedicati alla dea è possibile vedere in città fedeli silenziosi assieme ai propri alleati libici.
provenienti da ogni parte dell’Impero. Questa flotta di pirati e saccheggiatori aveva come quartier generale
I nostri sapienti hanno supposto che il culto di Cibele qui sia legato a proprio la baia che oggi appartiene a Balacris e qui si riunirono tutti
un qualche rito particolare, unico nella devozione della Grande Ma- i capi dopo la guerra, per spartirsi il bottino. Ma la divisione non
dre: forse alla particolare statua del santuario, completamente nera, andò come previsto: i Libici li tradirono e ne venne fuori un bagno
o all’usanza di lasciar vagare per la città gli animali sacri alla divinità, di sangue senza pari, che in parte fu considerata la vendetta degli
leoni e leopardi, che hanno la possibilità di divorare chi vogliono per dèi dell’Egitto contro i predoni. Fatto sta che il tesoro dei Re del
tutti i giorni delle celebrazioni. Che vi sia qualcosa di sospetto che Mare si trova ancora qui, da qualche parte: un incommensurabile
avviene al Santuario della Grande Madre Nera sembra ovvio, ma gli ammontare di statue, oro, preziosi, gemme e gioielli, che potrebbe
aspetti misterici del culto non ci hanno permesso di indagare oltre. comprare un intero regno.
Vi è un’altra versione della storia, altrettanto inquietante. Pare che,
conoscendo le proprie inclinazioni al tradimento reciproco, i Re
EUESPERIDES, LA CITTÀ- del Mare avessero concordato di riunirsi tutti in un santuario, una
zona neutrale e consacrata, i cui sacerdoti e il cui stesso dio avreb-
PARADISO DEL MESSIA bero vegliato sugli accordi e i giuramenti che lì sarebbero stati presi.
Tuttavia, gli unici sacerdoti che acconsentirono ad ospitare quella
Euesperides è stata fondata nel corso dei secoli da fuoriusciti delle masnada di tagliagole, furono quelli di Apophis, i Sacerdoti del
altre città della regione e il suo nome è quello dato a un centro che Vuoto che qui avevano un loro tempio - e la cui posizione non ci
voleva essere un santuario di religione, preghiera e grandi ambizioni: è oggi nota.
il toponimo Euesperides infatti ricalca “il giardino delle Esperidi”, le Quando i predoni furono tutti giunti nel cortile del santuario, si
isole dei beati che si trovano a occidente, oltre i confini del mondo. narra, i sacerdoti serrarono le porte e ne spalancarono altre, al cen-
La Cirenaica venne raggiunta e colonizzata da moltissime famiglie tro del temenos, lasciando che amorfi Abitatori del Vuoto potessero
ebraiche, giudaiche, essene e cristiane, fin dai primi anni della do- banchettare di quelle anime corrotte.
minazione romana. Queste fazioni arrivavano spesso a scontri anche Se questa seconda versione della storia fosse vera, andare alla ricerca
violenti tra loro e contro l’autorità religiosa e civile della Provincia. del tesoro dei Re del Mare non sarebbe poi così entusiasmante...
f 69
RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
{
I BASILISCHI
DELLA MARMARICA
Tra tutti i rettili che infestano queste zone, i più pericolosi sono di certo i celebri Basilischi della Marmarica, considerati i “re” di
tutti i serpenti della regione. I Basilischi della Marmarica sono noti per vivere tra canaloni e dirupi, avvelenare pozzi e oasi, aumen-
tare l’aridità della regione e assalire chiunque passi loro a tiro.
La presenza di questi mostri è il grande problema che affligge la già poca popolazione della regione, anche se per fortuna i Nasamo-
nes sono ben abituati ad affrontarli. Questa speciale sotto-razza di creature ha dimensioni maggiori a quella dei comuni basilischi,
creste, speroni e bargigli rossastri, e risulta molto aggressiva e feroce.
p I Basilischi della Marmarica corrispondono ai Basilischi descritti nel Manuale Base, tranne per i seguenti tratti: Taglia 3;
DV10; Protezione 5; poteri magici aggiuntivi: Miraggio, Velocità Innaturale.
p Per i Nasamones, si usano le statistiche dei Nomadi del Deserto (descritti a pag. 122), più la capacità speciale Veleno
(2DV), con cui cospargono le loro armi, e il potere magico Guarigione, limitato a rimuovere la condizione Avvelenato (a
simboleggiare la loro esperienza nel trattare i veleni).
f 70
RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
CRETA, della nostra fede. Che vi sia una grande sacralità su queste monta-
gne è cosa nota: a parte i santuari rupestri, i templi megalitici e le
IL PERDUTO IMPERO cappelle votive sparse per le montagne, qualsiasi viaggiatore riporta
facilmente di incontri con ninfe, satiri, arpie, e con altre divinità
DEL MARE dei monti e delle foreste, che tutt’oggi si aggirano in gran numero
in queste regioni.
L’unica contrada non montuosa della splendida Creta è la pianura
A questa bella provincia d’Aegyptus appartiene anche l’isola di Cre- meridionale, che circonda i ruderi e i roveti di quello che una volta
ta, perla del Mare Internum. era il palazzo di Phaistos.
Questa terra è chiamata Messarà: qui le montagne lasciano il po-
sto a più dolci pendii, costituiti da antiche colline e piccole vallate
LA CULLA DEGLI DÈI facilmente coltivabili. Su queste regioni si basa tutta l’agricoltura
dell’isola, che trova gli altri suoi sostentamenti nella pesca, nella
L’isola di Creta non è certo una terra ospitale e quasi tutta la sua su- caccia e nel pascolo di caprini. Questo aspetto povero e semplice
perficie è composta da montagne brulle e calcaree che raggiungono che l’isola offre al giorno d’oggi è quanto mai desolante se pensia-
notevoli altezze. Da sempre, queste cime hanno riempito le menti mo alle antiche glorie di Creta, quando l’isola era la prima potenza
dei cretesi di fantastici miti e terribili leggende. È qui, sul Monte navale del Mare Internum, ma forse anche in questo si potrebbe
Ida, che Giove sarebbe nato, partorito da sua madre Rea a cui lo nascondere un messaggio degli dèi: gli imperi sorgono e cadono,
stesso monte è consacrato. Proprio qui venne allevato e allattato e ma forse l’obiettivo dell’uomo è quello di vivere sereno in una tran-
vi sarebbero stati concepiti molti altri degli Olimpi, che Saturno quilla campagna affacciata sul mare colore del vino, senza ambizio-
continuava tuttavia a divorare. ni e preoccupazioni, vedendo crescere i propri figli e nipoti, fino
Proprio in questo luogo, insomma, avrebbe origine la schiera di- alla placida fine dei suoi giorni.
vina che ancora oggi onoriamo a Roma e che costituisce il centro
f 71
RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
*
SU E GIÙ PER LE
STRADE DI CRETA
A causa della natura mutevole e prodigiosa dell’isola e del
suo suolo roccioso e spesso franoso, aggirarsi per monti,
valli, colline e scogliere di Creta è molto rischioso.
Roveti e aree pericolanti, fenditure che si aprono all’im-
provviso nel terreno, valanghe inaspettate e persino innal-
zamenti di alture possono causare cadute e ferite leggere a
ogni piè sospinto.
Per ciascuna ora trascorsa in giro per l’entroterra selvag-
gio o lungo le coste rocciose è necessario superare un tiro
La popolazione dell’interno è rimasta molto legata alle vecchie tra- di Coordinatio o De Corpore, per non scivolare o essere
dizioni e la dominazione romana ha lasciato che il modo di vita colpiti da rocce cadenti (SD 3), subendo così 2d6 danni.
semplice e rude che la maggior parte di loro conduce continuasse. Superare tre volte di seguito questi inconvenienti rende
Molti degli abitanti delle montagne ignorano totalmente il latino e il Custos finalmente esperto in tali fenomeni misteriosi,
parlano un antico dialetto composto da termini minoici mescolati a come una persona del posto, e non sono più necessari tiri.
quelli dorici (l’antica lingua del Peloponneso). Questo idioma è di A parte questo, Creta è ancora piena di mostri risalenti
difficile comprensione per chiunque non sia nativo della provincia al suo mitico passato: ci sono almeno tre Ciclopi che si
e per capirlo sarà necessario un tiro di De Scientia (SD 12, o 6 per nascondono in altrettante grotte lungo la costa, tre fratel-
i Custodes che parlano greco). Uno dei vanti di Creta viene però li perennemente litigiosi, che vivono tuttavia in tre capi
proprio da queste genti dell’entroterra: si tratta dei Rhizotomoi, una diversi dell’isola. Sulla cima delle montagne più scoscese
particolare categoria di erboristi la cui scuola si trova sull’isola e alla dell’entroterra volteggiano invece Arpie e Grifoni, mentre
quale giungono aspiranti discepoli da tutto il mondo, per imparare chi si aggira tra colline e campagne desolate potrebbe in-
i segreti delle erbe e ripartire solo al termine degli studi. I giardini crociare scaltri Satiri e Ninfe ritrose.
dei Rhizotomoi sono anche un centro rinomato per la produzione Creta ha anche un’altra caratteristica: si dice infatti che i
di erbe officinali sotto lo stretto controllo imperiale. Cretesi siano tutti bugiardi. Nessuno è mai stato in grado
Creta può vantare molte altre caratteristiche uniche che ne fanno di verificare questa diceria, ma essa pare essere stata messa
un posto permeato di magia e di mistero. A causa di una qualche in giro proprio da un Cretese, generando quindi un appa-
antica maledizione o dei misteriosi cataclismi del suo passato, per rente paradosso. Nel dubbio, agli stranieri è raccomandato
esempio, l’isola è in continuo cambiamento: nel corso dei molti di non fidarsi...
secoli della sua storia, le montagne hanno leggermente mutato la
loro altezza, alcune zone costiere si sono inabissate come altre sono
emerse dalle acque, grotte e colline si allungano e si restringono, si
allargano o paiono spostarsi di luogo. Questo ha suscitato molto LE CITTÀ DELL’ISOLA
scalpore negli ambienti dotti dell’Impero ed è ormai secolare la di-
sputa fra auguri e sapienti che dibattono sulla natura divina o natu- Creta ha numerosi insediamenti, ma pochi di questi possono de-
rale di questi fenomeni. Agli abitanti dell’isola egea, però, di questo finirsi oggi città. La vita qui è molto semplice e la maggior parte
poco importa e un qualunque marinaio cretese direbbe in riguardo: degli abitanti è composta da pescatori e cacciatori che vivono total-
mente al di fuori della politica imperiale. Tuttavia, dietro l’appa-
«Se diamo alle nostre isole nomi di esseri viventi è perché esse non sono renza semplice e rustica di questi insediamenti, si celano credenze
immobili sui flutti. E i nostri promontori, che mostrano l’aspetto e usanze molto più vecchie di Roma, risalenti a un’epoca remota e
di divinità dormienti, noi crediamo abbiano il sonno davvero agitato.» dimenticata.
Per quanto riguarda le vie di comunicazione fra le città, queste sono
Il territorio di Creta si apre come un mondo pieno di città nascoste quasi totalmente marittime, fatta eccezione per alcune vie carra-
che vanno dalle viscere della terra alle profondità marine. Ovunque bili molto antiche che collegano Heracleia (l’unico centro degno
sull’isola potrebbe essere stato eretto, in epoche passate, qualcosa di essere chiamato tale) agli altri insediamenti. Questi in passato
che poi sia sprofondato o finito distrutto per gli sconvolgimenti dovevano essere molto più grandi, ma oggi sono semplici villaggi
della terra. Ma l’isola, dopotutto, è sotto la protezione del greco Po- le cui case sono costruite riciclando parti di antiche costruzioni, a
seidone, che è dio, lo sappiamo, del mare ma anche dei terremoti. grottesca imitazione della gloria passata.
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RELAZIONE SULLA PROVINCIA DI AEGYPTUS
Molto comuni sono anche delle antiche fortezze risalenti alla fine
della nostra Repubblica, solitamente erette su ripide scogliere o su
picchi brulli e isolati. Queste costruzioni oggi sono ruderi scoper- *
chiati frequentati unicamente da piccoli animali e serpenti, ma un L’IRA DI TALOS
tempo erano i castelli che costituivano i rifugi per i pirati e i bri-
ganti che resero, nell’VIII sec. AUC, le acque del Mare Internum L’indagine sta davvero per partire: una delle avventure del-
molto pericolose. la Parte VI di questo volume è dedicata proprio ai misteri
di Cnossos. Si chiama L’Ira di Talos e si trova a pag. 134.
à HERACLEIA
Anticamente rappresentante lo scalo marittimo del Palazzo di
Cnossos, Heracles è oggi il porto più grande dell’isola e ospita le
sedi burocratiche da cui i legati di Alexandria amministrano la poli- Ã PHAISTOS
tica di Creta. Fra questi, il più in vista è Flavio Massenzio Africano, Il palazzo di Phaistos si trova all’estremo meridionale di Creta, al
il legato del governatore Clodio Quintiliano a Creta. centro della pianura chiamata Messarà. Benché una volta molto
La città, a differenza del resto dell’isola, è notevolmente latinizzata florido e ricco, il palazzo è, al giorno d’oggi, un ammasso di ru-
e la lingua più parlata è il greco vero e proprio, conservando quindi deri divorati dalla vegetazione e dalle intemperie e il suo aspetto è
molto poco dell’antica tradizione minoica. Essendo da secoli il cen- selvaggio e corrotto. Durante i secoli, le maleodoranti acque di un
tro del potere a Creta, fu infatti modificata dai vari popoli che vi si torrente che scorreva poco distante, a causa di terremoti e sommo-
insediarono secondo il loro gusto e le loro usanze. Al giorno d’oggi, vimenti, hanno cominciato progressivamente ad attraversarlo e si
quindi, Heracleia appare come un porto piccolo ma fiorente, strut- sono venute a creare pozze e piccole cascate che scendono da archi-
turato sul modello delle città del continente. travi o finestre. Qui, nella umida foschia che circonda il palazzo, si
Ha un’alta acropoli con un Heraion (santuario dedicato a Giunone possono vedere le vestigia dell’antica civiltà di Phaistos: scale che
Hera), un teatro e alcuni piccoli templi dedicati a Diana, Apollo e terminano nel vuoto, archi che non reggono più nulla, sotterranei e
Bacco. pozzi senza fondo, tetri resti di muratura circondati da rovi e alberi
Non molto lontano dal porto fortificato giacciono tuttavia, sempre contorti. Secondo i resoconti ufficiali, redatti dall’amministrazione
sulla costa, i resti dell’antico palazzo di Cnossos, la grande reggia di romana a Heracleia, il palazzo dovrebbe essere totalmente abban-
Minosse costruita millenni orsono. In passato, il maestoso edificio donato, così come i piccoli insediamenti che lo circondano.
era invidiato da tutti i sovrani del mondo conosciuto: era talmente Alcune relazioni sostengono però che il palazzo sia ancora abitato e
grande che poteva contare, si dice, oltre millecinquecento stanze. che i suoi tortuosi corridoi e le sue ampie sale echeggino, tuttora, di
Di recente, alcuni scavi sono stati fatti condurre attorno al palazzo passi e sussurri; attenendosi a questi racconti, l’ira di Poseidone per il
da un ricchissimo mercante cretese, Teocrito Nigro, e ne sono state mancato sacrificio di Minosse non si sarebbe conclusa con la nascita
riportate alla luce numerose aree quasi intatte. del Minotauro, ma graverebbe ancora sull’isola egea e un certo nu-
Cosa più allarmante, è stato anche ritrovato un antico e angusto mero di nascite di bambini deformi ogni anno ne sarebbero la prova.
cunicolo che, secondo molti studiosi, sarebbe l’entrata all’antico Questi bambini, non potendo essere allevati nella società degli uomini,
labirinto architettato da Dedalo per volere di re Minosse. vengono portati tra le rovine di Phaistos, dove, sempre secondo questi
Teocrito ha recentemente fatto ricostruire molte aule dell’antico racconti, vengono allevati da altre creature nate deformi come loro.
palazzo e la popolazione dell’interno (a differenza dei cittadini, che Le aule in rovina del Palazzo sarebbero, pertanto, la dimora di queste
guardano all’evento con notevole sufficienza) è molto attratta dal povere anime, che fra tali macerie cercherebbero rifugio dal resto del
restauro, tanto che parecchi Cretesi sono andati a popolare le aree mondo. Nulla si sa sulla loro indole, ma di certo, per la loro danna-
circostanti. zione, nutrono un grandissimo odio verso gli uomini e gli dèi. Proprio
Si è così creato un altro centro indipendente a ridosso di Heracleia, per questo, ogni buon Cretese sa di non doversi avvicinare troppo alle
che ha permesso a Teocrito Nigro di formarsi una propria cliente- rovine di Phaistos. Ovviamente, Roma non può ammettere che tali
la, una faccenda che preoccupa abbastanza le autorità imperiali e “Portenti” esistano entro i confini dell’Impero, negando quindi nel
gli ufficiali della Cohors Auxiliaria Arcana e su cui sta per partire modo più categorico l’esistenza di questi esseri. Comunque sia, nes-
un’indagine più approfondita. sun legionario romano ha mai messo piede nella città o nel palazzo di
Phaistos.
f 73
p
PARTE II
ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
incomprensibile, vi fosse solo un mare, un enorme, titanico oceano Amon-Ra è considerato il dio supremo d’Egitto e nessuno può infrange-
di acqua inerte avvolto nella tiepida oscurità e in un silenzio sovran- re le sue leggi. Gli stessi Faraoni venivano visti come governatori in suo
naturale. Questo oceano è chiamato Nun e, benché, il suo culto sia nome e si credeva che dopo la loro morte sarebbero stati chiamati a ri-
molto diffuso, spesso associato al culto del Nilus, non esiste in tutta spondere delle colpe commesse in vita di fronte al dio del Sole Nascosto.
la provincia d’Aegyptus un solo tempio dedicato a questa antichissi- Amon-Ra è anche il primo creatore della vita e in lui vi sono sia il
ma divinità, se non quello, perduto, di Heracleion. Dalle profondità bene che il male. Egli, infatti, diede origine a divinità tanto diverse
del vuoto arrivò dunque il dio Ptah, il più antico e potente, colui come Seth e Osiris.
che per primo infuse la scintilla della vita creando il dio Amon-Ra. Nelle immagini sacre, Amon-Ra viene presentato come un uomo
Il nuovo nato sarebbe sorto dalle acque, divenendo la divinità più di bellissime sembianze, vestito alla moda dei Faraoni. Egli è anche
importante del regno e colui che avrebbe dato vita alla razza degli dèi. conosciuto con un’infinità di altri nomi, come Khepri (nome che
Amon-Ra ebbe poi due figli, Shu e Tefnut, nel modo che ci viene viene dato anche allo scarabeo sacro) o Atum, ma questi sono solo
descritto nei papiri: gli appellativi con cui il dio del Sole viene evocato dai mortali. Si
dice infatti che il suo vero nome sia potentissimo e segreto e che
«Tutte le manifestazioni vennero a esistere dopo che io le creai, non esiste- chiunque riuscisse ad impossessarsene acquisirebbe poteri al di là di
va il cielo, non esisteva la terra. Creai da solo tutti gli esseri. Da un mio ogni immaginazione.
starnuto nacque Shu, da un mio sputo Tefnut; poi Shu e Tefnut crearono
Geb e Nut, Geb e Nut diedero vita a Osiris, Seth, Isis e Nephthys... Ã OSIRIS
Infine essi produssero la popolazione di questa terra.» È il primogenito di Geb e di Nut e pertanto successore legittimo
del trono di Aegyptus. Secondo la tradizione, egli fece mutare agli
Da questi testi contenuti negli archivi sacri di Thebae si intuisce che Egizi il loro genere di vita povera e selvatica, li istruì nelle coltiva-
Shu e Tefnut sono Aria e Umidità, intesi come principi universali. zioni dei campi, fissò le leggi e insegnò loro a onorare gli dèi.
Da loro nacquero Geb e Nut, rispettivamente la Terra e il Cielo. In millenni lontanissimi, Osiris cadde però vittima di un agguato
Amon-Ra non volle che la sua discendenza si espandesse oltre tesogli dal fratello Seth, che, con l’inganno, lo imprigionò in una
e proibì a Geb e Nut di avere figli. L’amore dei due fratelli non bara uccidendolo e facendone successivamente il cadavere a pezzi.
avrebbe pertanto potuto appagarsi, se non fosse stato per la bene- Salvato dalla moglie Isis, Osiris venne messo da Amon sul trono
volenza di Thot, le cui origini sono avvolte nel mistero, che riuscì a degli Inferi, dove sarà, per sempre, l’eterno sovrano delle schiere
celare i due fratelli amanti per il tempo necessario al concepimento dei morti. Il dio incarna tutti i Faraoni defunti e per questo è molto
di Isis, Seth, Osiris e Nepthis. amato dal popolo, che vede in lui una speranza di vita ultraterrena.
Da questo momento si sarebbero succeduti i regni degli dèi sul La furia del dio degli inferi è temutissima dato che, se egli dimostrasse
trono di Heliopolis e le vicende divine avrebbero lasciato gradual- inimicizia nei confronti di un uomo, potrebbe celargli per sempre la
mente il posto a quelle umane. strada per le sue aule, costringendo il poveretto a vagare eternamente
per i labirinti che le precedono. Queste sono popolate da esseri vecchi
e terribili, capaci di infliggere sorti ben peggiori della morte.
I PRINCIPALI DÈI DEL
à ISIS
CULTO TRADIZIONALE È la divinità della guarigione e della famiglia, madre saggia e giusta,
rappresentante ideale di tutte le madri. È figlia di Geb e Nut e
Gli dèi dell’Egitto sono moltissimi, dato che ogni città ha numi che consorte di Osiris. Fu lei a istigare il figlio Horus contro Seth e a
da secoli la proteggono e tradizioni che affondano le radici in un ricomporre il cadavere del marito fatto a pezzi dal fratello.
passato insondabile, ma alcune divinità sono universalmente rico- Il culto di Isis è molto popolare fra la gente comune, che crede, of-
nosciute e vengono adorate ovunque. frendo sacrifici alla dea, di assicurare prosperità alla casa. Ma essa è
Sappiate dunque discernere e riconoscere i tratti fondamentali del anche adorata da occultisti e necromanti, che vedono nella dea pure
loro culto. la madre di tutti gli incantamenti. Isis è veneratissima addirittura
fuori dalla provincia: in tutta l’Africa sorgono templi dedicati alla
à AMON-RA dea e moltissimi Romani sono rimasti affascinati da questo culto
È sicuramente la divinità più venerata dagli Egizi ed è la rappre- esotico, specialmente nella sua versione rinnovata.
sentazione pura del sole e della luce, gli elementi ritenuti più nobili Isis viene raffigurata come una bella donna dallo sguardo carita-
nell’antico Impero egiziano. tevole o, in alcuni casi, come una fanciulla dalla testa di vacca. In
Un tempo i due dèi, Amon il Nascosto e Ra il Sole, o se vogliamo alcuni racconti infatti, Horus, adirato con la madre per la sua cle-
le due manifestazioni di questa divinità, erano adorate in maniera menza nei confronti di Seth, le mozzò la testa con la sua spada. Fu
differente in altrettante città, ma infine prevalse la fusione tra i loro allora che il dio Thot, tempestivamente, le mise sul collo una testa
aspetti, tanto che oggi sono quasi sempre associati in un’unica fi- di vacca, salvandole la vita.
gura sacra.
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
à VENERE ISIDE
È una dea già amata in tutto l’Impero, tanto che vi sono santuari a lei DÈI MINORI
dedicati non solo sul Delta, ma in ogni Provincia e persino a Roma.
Per i nostri sacerdoti, Isis è considerata una versione locale dell’Afro- Nelle terre d’Egitto, oltre alle divinità principali sopra descritte,
dite ellenica, che è la nostra Venere, figlia di Giove. Altre volte, al vi sono una moltitudine di dèi minori più o meno venerati. Ho
simulacro della dea viene attribuita una quaterna di nomi che la ren- accennato a diecimila dèi e il numero non è esagerato. Ma qui com-
de comune a tutti i fedeli dell’Impero: Venere Iside Astarte Afrodite. pleterò questa trattazione solo con un accenno ai più rilevanti.
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
à GEB à NUN
Come narrato nei racconti della teogonia, Geb è il dio della terra. È l’oceano primordiale, la gigantesca massa di acqua inerte che
Non ci viene descritto fisicamente, ma di lui sappiamo che è il pa- dopo la creazione andò a circondare la volta celeste. In esso giaceva
dre di Osiris e il figlio di Shu e Tefnut. Usurpò il regno al padre e Amon-Ra all’inizio dei tempi, prima che fosse risvegliato da Ptah,
lo mantenne fino a quando non gli fu preso dal figlio Osiris. e in esso tornerà a riposare quando il cosmo avrà cessato di esistere.
L’unico tempio conosciuto di Nun era nella perduta Heracleion.
à HAPIS
È il dio del Nilus e dell’inondazione, dispensatore del limum e à NUT
protettore dei raccolti. È un dio veneratissimo, a volte al pari di Moglie e sorella di Geb, è la dea del cielo, oltre che madre di Osiris,
Amon-Ra. Da egli infatti dipende la salvezza della popolazione e Isis, Seth e Nephtis.
tutta la vita lungo la valle del Nilus. Le vacche sacre che vengono
annualmente purificate nel Nilus sono chiamate con il suo nome. Ã SELKIS
Dea scorpione estremamente temuta per le sue punture, che tut-
à HATHOR tavia feriscono solo gli uomini. Protesse il piccolo Horus quando
È la dea dell’amore e in alcune regioni è considerata come figlia di questi venne nascosto da Isis alla furia di Seth e in seguito divenne
Amon-Ra o come un altro aspetto di Isis. La leggenda vuole che la sposa del Dio Falco.
Horus uscisse accecato dal terribile scontro con Seth e sarebbe stata
proprio Hathor a ridargli la vista, applicando sui malati occhi del à SHU
dio un unguento dalle magiche proprietà. La dea viene rappresen- È il dio dell’aria e il figlio primogenito di Amon-Ra. Viene rappre-
tata come una bellissima donna con le corna da vacca, ed è molto sentato come un uomo dalla testa di leone. Nei millenni dimentica-
adorata nella città di Philae accanto a Osiris e Isis. ti sedette sul trono d’Aegyptus, prima di Osiris e Horus.
à IGAI à SOBEK
Tra tutti gli dèi del culto romano, dell’Egitto e dei popoli del de- È il dio delle acque e il patrono della navigazione. Nel culto è raf-
serto, gli abitanti dei villaggi occidentali e della Lybia preferiscono figurato come un coccodrillo. Sobek richiede molti sacrifici, anche
onorare Igai, il Signore delle Oasi, che fa sgorgare le sorgenti, vigila cruenti. È temuto per la sua voracità e la regione principale del suo
sugli armenti e fa crescere i datteri sulle palme. Igai è di fatto la divi- culto è nel lago Meride.
nità protettrice dei carovanieri garamanti e dei nomadi che vivono
più a stretto contatto con gli Egizi. Ã TEFNUT
Sorella di Shu e madre di Geb e Nut, è la dea dell’umidità.
à KHONS
È il dio della luna e della notte. In alcune regioni viene inoltre con-
siderato come fratello di Horus e associato alla vittoria in guerra. LA FINE DEGLI DÈI
à MAAT Secondo il popolo egizio, sin dai tempi in cui Nun copriva ogni luogo,
È la dea della saggezza e il suo nome in antico egiziano significa la vita è sempre stata in costante pericolo. Molti sono, infatti, i nemici
“verità”. A volte ci si può riferire a lei col nome di “Bocca di Ra”. di Amon-Ra e della sua stirpe divina e in ogni momento questi attenta-
Rappresenta la rettitudine e l’equilibrio cosmico. no all’esistenza del cosmo. Ve n’è tuttavia tra di essi uno in particolare,
supremo signore del male e del vuoto, considerato il grande nemico
à NEITH degli dèi: il suo nome significa terrore e follia e agli uomini è noto
Divinità della caccia, viene rappresentata armata di arco e frecce e come Apophis.
ricorda molto la nostra Minerva. Apophis è il Gigantesco Serpente, il Demone Faraone, un essere
inconoscibile che rappresenta distruzione e stupidità ed era in prin-
à NEMTY cipio l’assoluto sovrano del Vuoto.
È il traghettatore degli dèi, che portava da una parte all’altra del Riferiscono i sacerdoti egizi che con l’arrivo di Ptah e poi di Amon-
Nilus chiedendone servigi in cambio. Pare sia estremamente cor- Ra nacque il creato e furono generati cielo e terra, e tutte queste
ruttibile e sensibile ai doni. cose tolsero spazio al Vuoto, unico dominio di Apophis.
Già dalla prima comparsa di Amon-Ra sulle placide acque di Nun,
à NEPHTIS Apophis attaccò dunque il Dio, fu ingaggiato un terribile scontro e il
Sposa di Seth e sorella di Osiris, generò assieme a questi il dio scia- Dio del Sole Segreto riuscì a scacciare l’avversario, riportandone gravi
callo Anubis, essendo Osiris convinto che ella fosse Isis. Da questo ferite. Apophis però non si arrese e tuttora minaccia il cosmo assalendo
si capisce che è una divinità molto simile a Isis, e in alcune regioni Amon-Ra in più punti nella sua corsa sul carro solare, attraverso la vol-
del Delta le due dee sono accomunate. ta celeste. Sempre, però, il serpente viene respinto da Amon-Ra con il
grande aiuto dei suoi discendenti Horus e Seth, i più potenti fra gli dèi.
In queste circostanze, infatti, i due allontanano ogni rivalità dato che
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
lo scotto da pagare nel caso di una sconfitta sarebbe troppo grande. Gli
uomini non hanno nessun sentore di queste epiche battaglie fra gli dèi,
se non un vago sentimento di inquietudine che in alcune giornate pesa
sulle città. I sacerdoti più accorti, però, riescono a percepire la gravità y
di ciò che sta avvenendo e offrono grandi sacrifici in aiuto dei loro dèi.
Purtroppo, è scritto che questa sia una battaglia destinata a essere
REGOLE PER LA
perduta e in molte fonti è presagito di come il malvagio Apophis MUMMIFICAZIONE
stritolerà un giorno fra le sue spire il carro solare lasciando il mondo
nell’oscurità. In nessun documento è descritta con chiarezza la batta- La Mummificazione è una pratica lunga e difficile: si tratta
glia che Amon-Ra dovrà affrontare, né se egli resterà ucciso. È certo infatti di un’azione prolungata, divisa in due fasi successi-
però che, quando quegli anni arriveranno, il regno di Osiris spalan- ve. In entrambe, la Peritia da utilizzare è De Scientia. La
cherà i suoi cancelli e morte e disperazione si spargeranno ovunque. prima fase, che corrisponde alla preparazione del cadavere
Per le lande dell’Impero si troveranno solo peste e carestia, la terra all’immersione nel natron, è la più delicata e richiede 6
trasuderà sangue e l’uomo conoscerà la pazzia e il terrore. successi, ciascuno contro SD 12. L’azione può essere com-
Ma non è ancora questo il giorno, giusto? piuta in cooperazione da più persone, abbassando così la
difficoltà di tutti i tiri di 1 livello (SD 9 se vi sono almeno
tre addetti, fino a un massimo di cinque).
LA VITA DOPO LA MORTE Fallire più di tre tiri in questa fase comporta la corruzione
del cadavere e l’irrimediabile compromissione dell’intero
procedimento. La seconda fase si dovrà risolvere dopo i
’Egitto è da sempre fonte di grandissimi misteri per le civiltà settanta giorni di immersione nel natron. Le operazioni di
L che l’hanno conosciuto. Gli scritti sulle bizzarre abitudini
dei suoi abitanti abbondano e moltissimi cantori greci e romani
imbalsamazione e di avvolgimento nelle bende sono più
facili e rapide ed è richiesto un unico tiro contro SD di 9;
hanno trovato la loro fortuna narrando mirabolanti saghe che col- anche in questo caso, se tre persone (e non più di tre) co-
locavano nella misteriosa terra del Nilus. operano nell’azione, la difficoltà viene ridotta di 1 livello
Uno dei più grandi enigmi della società faraonica, però, è legato alla (SD 6). Fallire questo tiro ha come conseguenza la non
stupefacente sicurezza con cui questo popolo affronta la morte. È corretta preservazione del cadavere, il cui decadimento
prerogativa degli Egizi, infatti, avere delle fermissime convinzioni su non verrà prevenuto né rallentato.
tutto ciò che riguarda la vita e il trapasso. Il numero massimo di addetti è dato da motivi prettamen-
Fu per questo motivo che molti dei loro antichi re, senza esitare, di- te tecnici, infatti ulteriori assistenti su una data azione sa-
lapidarono fortune immani per far costruire immensi mausolei che rebbero d’intralcio più che d’aiuto. La mummificazione è
onorassero il loro passaggio tra le schiere di Osiris. Fecero inoltre sì una pratica molto costosa ed è chiaro che chiunque volesse
che i sacerdoti conservassero i loro corpi grazie a pratiche costosissime, operarla avrebbe necessità di tutti i materiali sopra elenca-
perché questi fossero pronti quando avessero deciso di tornare a vivere ti, dei quali alcuni di difficile reperibilità.
sulla terra. Nessuno si opponeva alle grandissime spese che il regno
doveva sostenere per il proprio sovrano, tanto radicata e incrollabile
era la convinzione che egli fosse un dio e che quelle pratiche - la mum- vengono considerati degni di essere ammessi a una pratica riservata
mificazione e la costruzione di piramidi - avessero un potere effettivo. alle persone più vicine ad Amon-Ra, a meno che non si distinguano
La vita dopo la morte è quindi uno dei più grandi misteri per gli per particolari meriti religiosi, offerte speciali al tempio o devozione
stranieri ma anche una delle grandi certezze degli Egizi, una delle inamovibile. Troviamo un’esauriente descrizione delle tecniche usate
cose che li rende un popolo forte, inconsueto e temuto. nelle Ricerche di Erodoto (circa 770 AUC), che illustrano i lunghi
procedimenti nel modo seguente:
LA MUMMIFICAZIONE «Estraggono dapprima una parte del cervello dalle narici con uncini di
ferro, iniettando dei medicamenti in quel che rimane del cervello stesso.
Questa antichissima pratica trova le sue origini agli albori dell’im- Poi, con un coltello etiopico tagliente, praticano un’incisione nelle regioni
pero egizio. Si dice infatti che fu insegnata all’umanità dal dio Anu- glutee, estraggono le interiora e puliscono la cavità addominale con mirra
bis, quando per primo mummificò il cadavere del padre Osiris. tritata finemente, cassia e altri aromi, non con incenso, infine ricuciono
Secondo la credenza egizia, la conservazione del cadavere è indi- l’incisione. Lasciano così il cadavere immerso in una soluzione salina per
spensabile perché il defunto mantenga un legame col mondo dei settanta giorni, tanto dura il tempo dell’imbalsamazione. Trascorsi i
vivi, avendo un corpo da abitare nel caso di un ritorno dell’anima. settanta giorni, puliscono la salma e l’avvolgono di strisce di lino fine,
La mummificazione è una pratica costosa e complessa, che però il cosparse di resina... Ciò fatto portano la salma ai congiunti. Questi
semplice denaro non può comprare. Solo i nobili, gli alti sacerdoti e i fabbricano una bara di legno dalla forma umana, nella quale pongono
più gloriosi generali hanno l’onore e la fortuna di essere mummifica- il cadavere. In seguito, lo portano e lo conservano in una camera fune-
ti. Tutti gli altri, compresi facoltosi mercanti e potenti burocrati, non raria, ove lo poggiano diritto alla parete.»
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
La soluzione salina in cui viene immersa la salma è a base di natron, Questi edifici, i cui più vetusti esemplari contano più di trenta se-
ha un colore scuro e un odore molto spiacevole. coli, sono avvolti nel più fitto mistero: anche i saggi faraoni delle
Erodoto tralascia altri particolari che considera troppo crudi per le dinastie più recenti - quelli ad esempio contemporanei alla Guerra
menti dei greci. È indispensabile però menzionarne alcuni, perché di Troia e all’arrivo di Enea nel Lazio - avevano ormai perduto il
di fondamentale importanza per la mummificazione: gli organi in- segreto per edificare i giganteschi mausolei ed erano abituati da de-
terni, una volta rimossi, vengono depositati in particolari vasi col cine di generazioni a considerare le piramidi come edifici di grande
coperchio a forma di testa animale, che vengono poi posti nella sacralità e antichità.
camera funeraria con il sarcofago; anche il cuore viene asportato Nemmeno ora i misteri della loro edificazione sono stati del tutto
e conservato in un vaso, ma al posto di questo viene inserito nella risolti. Roma da principio, soprattutto sotto i principati di Augusto
salma uno scarabeo di pietra trattato con rituali e incantesimi. e di Claudio, aveva stanziato una discreta quantità di fondi per
studiare le bizzarre strutture.
Nel 931 AUC, ad esempio, durante il regno di Marco Aurelio,
LE PIRAMIDI l’esploratore Orazio Vulsone trovò l’accesso a una delle tre grandi
piramidi nei pressi di Memphis. Tale ingresso è ancora oggi aperto
e protetto, grazie a mura e strutture in pietra, dall’aggressione delle
e piramidi sono i giganteschi mausolei che gli antichi re d’E- sabbie. Successivamente vi furono una decina di spedizioni esplora-
L gitto fecero erigere per onorare la propria morte e glorificare la
propria ascesa al cielo. Queste costruzioni hanno origini millenarie e,
tive all’interno della struttura aperta e tutte tornarono gravemente
decimate. Dai racconti confusionari dei superstiti si può intuire che
da sempre, costituiscono l’aspetto più conosciuto della regione. l’interno sia un insieme di cunicoli, pozzi profondissimi, reliquie
Ogni anno, centinaia di viaggiatori, curiosi e sapienti giungono da tutto nate col mondo e un’infinità di trabocchetti e false piste create da
l’Impero per visitare i misteriosi mausolei, la cui nomea, si dice, sia giun- abilissimi architetti per sviare gli eventuali predoni dalla sala che
ta oltre la lontana India, e nel 1179 AUC persino un principe britannico custodisce la salma dell’antico sovrano, unica possibilità per il Fa-
federato dell’Impero affrontò un viaggio molto lungo per visitarle. raone di tornare al regno dei vivi.
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
Circolano molte leggende sulle piramidi e si dice che ognuna di Oggi, le tre principali piramidi di Memphis sono diventate un luo-
esse porti nelle sue aule terribili maledizioni e rituali di difesa, of- go che ha perso gran parte dell’antica sacralità. Molti mercanti,
ficiati quando la necromanzia era una scienza molto più potente. danzatori e ristoratori che vedevano le loro carriere al termine si
Altri misteri vanno ad infittire la già inestricabile matassa di dicerie sono infatti trasferiti sulle piane che circondano le piramidi.
che circondano questi edifici. Alcuni, ad esempio, sostengono che Qui sperano di ottenere guadagni dalla moltitudine di viaggiatori
le distanze da cui sono stati trasportati i materiali per la loro costru- che giungono da ogni dove per visitare i meravigliosi mausolei. La
zione sono tuttora impercorribili e la sola idea della loro edifica- loro intuizione è stata buona e così, oggi, l’area su cui sorgono le
zione appare agli ingegneri di tutto l’Impero una ridicola sfida alle antiche costruzioni è ricolma di mercati e aree recintate, dove man-
leggi della natura. Altri affermano che nelle piramidi esisterebbero giatori di fuoco e incantatori di serpenti si esibiscono chiedendo
stanze in cui, inspiegabilmente, la materia non si decompone. qualche sesterzio alla fine del loro spettacolo. Vi sono poi bestie
Negli ambienti dotti e fra gli iniziati ai vari culti misterici continua- in vendita e grandi fuochi su cui vengono cucinate maleodoranti
no poi a circolare centinaia di voci a riguardo che vedono le pirami- pietanze ad uso dei visitatori, che banchettano sotto dei tendoni
di o come chiavi per la felicità eterna o come terribili minacce che che riparano dal caldo infernale.
incombono sul mondo. Sopra questo vitale (e quanto mai blasfemo) scenario incombono an-
Come spesso avviene, tuttavia, la maggior parte di queste congettu- cora sinistramente le piramidi, soprattutto la centrale, quella dall’in-
re sono solamente sciocchezze inventate di sana pianta e solo alcune gresso ancora aperto. Delle tre, questa è l’unica le cui pendici non
hanno un minimo fondo di verità. siano state utilizzate come sostegno per bancarelle o per appoggiare
Se le note del mio fidato Saturnino non mentono, il primo di que- anfore contenenti del vino. Infatti, dopo un lungo viale affiancato da
sti enormi mausolei, una delle piramidi a gradoni che si trova pres- alti muretti in pietra che tengono lontane le sabbie del deserto, si tro-
so Memphis, fu edificato dall’architetto Imothep per voler di re va il portale che segna l’accesso alla piramide. Questo, sebbene non
Zoser. L’architetto, dai posteri divinizzato e associato al dio Ptah, sorvegliato, è evitato da tutti e per la vasta area davanti all’ingresso
sarebbe stato un uomo indubbiamente geniale di cui, purtroppo, mercanti e viaggiatori transitano rapidamente, sentendosi a disagio.
non si ha alcuna altra testimonianza. Solo alcune stele trovate pres- Chiunque volesse esplorare l’interno della piramide di mezzo è li-
so Memphis recano inciso il nome di Imhotep, vagheggiando pure bero di farlo e spesso alcuni incauti vanagloriosi, sobillati dal vino
di una fantastica piramide che l’architetto avrebbe fatto costruire in e dagli amici, si riuniscono, prendono coraggio e tentano l’impre-
mezzo al deserto per custodire la propria salma e che sarebbe stata la sa. Nessuno li ha mai più visti tornare. Persino tra i noti ladri di
prova generale di tutte le altre. Questa leggendaria Prima Piramide tombe della zona sono ormai decenni che nessuno tenta l’eroica
non è mai stata trovata, come non sono ancora state rinvenute mol- impresa, essendo le favolose ricchezze che vi sarebbero contenute
te altre di queste tombe titaniche che risultano invece dagli archivi non sufficienti a compensare il rischio dei terribili tranelli e delle
e dalle cronache dei sacerdoti. Le sabbie potrebbero averle distrutte maledizioni che si celano in quelle aule, che da millenni non vedo-
o sepolte, e il deserto è sconfinato. no la luce del sole.
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
y
PIRAMIDI DI PAURA
Esplorare una piramide colma di tesori, misteri, trappole e maledizioni potrebbe essere una delle cose più eccitanti e divertenti che
i Custodes possano fare in Egitto. Le piramidi conosciute non sono in realtà dei dedali senza fine pieni di tranelli e passaggi segreti,
ma probabilmente quelle perlustrate dai Custodes lo saranno.
Per creare una piramide personalizzata, il Demiurgo può utilizzare le seguenti regole.
Bisogna innanzitutto decidere se si vuole creare una mappa precisa di tutte le camere, i passaggi e i livelli, oppure usare le regole
astratte per Perlustrare un labirinto che si trovano a pag. 106. In quel caso, va considerato che una Piramide è in genere un labi-
rinto vasto ma semplice da percorrere, ma si può comunque utilizzare qualsiasi combinazione di suoli, grandezze e obiettivi che si
preferisce. Si può anche decidere che una piramide si trovi su più livelli e assegnare a ciascun livello un tipo di suolo, una grandezza
e degli obiettivi specifici.
Se invece il Demiurgo vuole mapparle compiutamente, può usare un semplice foglio quadrettato, considerando che i livelli più alti
potrebbero essere dei quadrati dal lato di 16 caselle, che diventano 32 nel secondo, 48 nel terzo, 64 nel quarto e così via. Da questo
punto di vista, 1 casella è considerata una unità immutabile e ha un lato di 5 piedi.
Tutti i livelli sono costruiti al centro di quelli sottostanti e sono composti da mura e pilastri di pietra, il cui spessore minimo è
sempre di 1 casella. Questa regola edilizia, che riguarda anche il perimetro esterno di ogni livello (compreso nelle 16, 32, 48, 64
caselle), fa sì che non sia possibile comunemente sfondare una parete o un pavimento e l’unico modo di spostarsi è quello di seguire
i varchi e i passaggi previsti dalla mappa. Anche se si trovasse il modo di farlo, intaccare una parte della struttura potrebbe causare
il crollo dell’intera piramide sui maldestri esploratori. Tutte le varie camere e i passaggi sono alti in genere 2 caselle (10 piedi o 3
metri), tranne i saloni principali che possono raggiungere le 7 caselle. In ogni caso, ogni livello delle piramidi è alto 8 caselle, dal
pavimento di un livello a quello del livello superiore.
Se si considera che almeno 1 casella di questa sezione è occupata dai blocchi di pietra, è anche vero che si possono ricavare dei livelli
intermedi nascosti e dei passaggi nei sotto-soffitti. Tuttavia, per la stabilità della struttura, questo viene realizzato raramente e in
genere si tratta di passaggi alti 1 casella, che congiungono due o più aree sottostanti. In ogni caso, questi passaggi sono considerati
parte del livello di cui rappresentano il sotto-soffitto.
Ecco alcuni consigli su come procedere:
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ALL’OMBRA DELLE PIRAMIDI
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PIRAMIDI DI PAURA
Che il Demiurgo stia creando una mappa della piramide o preferisca affidarsi alle regole per Perlustrare un labirinto, quali sono i
tipici ostacoli da inserire in queste strutture?
p Mummie! Sono i mostri più diffusi dentro le piramidi ed è giusto che sia così: usare i vari tipi di mummia presentati a
pag. 128 per creare tutte le combinazioni di mummie che servono.
p Cultisti! La piramide è sorvegliata da una setta di religiosi: sacerdoti, alti sacerdoti, guerrieri e forsennati. Non appena si
accorgono che i Custodes hanno profanato la dimora eterna del loro signore saranno pronti a mettersi sulle loro tracce e
punirli severamente per l’oltraggio.
p Predoni e Ladri di tombe! I Custodes hanno aperto l’accesso a una delle tombe più ambite dei dintorni e i più svelti
saccheggiatori potrebbero essere già pronti a tagliare loro la gola e arraffare tutto. O attenderli all’uscita.
p Bestiacce! Scorpioni, scolopendre, vespe, locuste, ragni, serpenti, scarabei carnivori: orribili creature che iniettano i
loro veleni sottopelle, mordono, cercano di divorare organi interni. Il Demiurgo può sbizzarrirsi nell’elaborare incontri
o effetti disgustosi dei loro veleni e dei loro morsi, purché ci sia sempre da qualche parte la possibilità di procurarsi un
antidoto.
p Mostri! Il Demiurgo può immaginare ogni sorta di avversario fantastico che i costruttori della piramide hanno evocato
e imprigionato nelle sue camere per proteggere il riposo eterno del loro signore. Deve solo ricordarsi di scegliere mostri
che non abbiano una fisiologia naturale, ma solo creature in grado di resistere per millenni al buio e immobili, in attesa
di intrusi da fare a pezzi.
p Passaggi segreti! Di tutti i tipi e attivabili in tutti i modi pensabili, questi passaggi possono essere un grosso impedimen-
to, se non se ne trova la logica.
p Porte sbarrate! Se un passaggio è chiuso, sarà sempre necessario trovare la giusta chiave, parola magica o combinazione
per potere proseguire.
p Enigmi! Vanno pensati nella maniera più macchinosa possibile, con codici numerici, visivi o a parola chiave. Si ricordi
però che le iscrizioni delle pareti di una piramide sono nella lingua perduta degli antichi re, comprensibile solo a pochi
sapienti.
p Malefici! Trappole magiche, maledizioni, possessioni, incantesimi ed effetti di terrore e follia si possono aggiungere alle
trovate precedenti, per il gusto di frapporre ostacoli sovrannaturali alla vita già molto complicata dei Custodes!
LA SFINGE
on lontano dalle tre Grandi Piramidi sorge l’imponente ed «Guarda e osservami, o figlio mio Thutmosis. Io sono tuo padre Kephri
N emblematica sfinge, un monumento che ha sempre suscitato
perplessità e dubbi in tutto l’ambiente religioso e sapienziale. Non
Amon-Ra Atum. Voglio donarti la sovranità regale. A te apparterrà la
terra per quanto è lunga e larga. A te saranno destinate le ricchezze d’E-
si sa infatti se la scultura fosse un mausoleo, un tempio o qualcos’al- gitto e i tributi di tutti i paesi. Già da lunghi anni il mio sguardo e il mio
tro ancora. cuore si rivolgono a te. La sabbia del deserto mi opprime. Promettimi che
La sfinge è il simulacro di un gigantesco leone disteso, con la testa esaudirai il mio desidero perché sei mio figlio e il mio salvatore.»
scolpita nelle fattezze del faraone che la fece costruire. L’immensa
statua è perfettamente allineata verso est, cosicché da millenni or- La sabbia fu tuttavia un avversario degno di un re e, pochi anni
mai osserva il nascere del giorno. dopo la fine del regno di Thutmosis IV, la colossale statua cominciò
La Sfinge deve da sempre combattere contro il deserto. Più volte, ad essere nuovamente inghiottita dal deserto.
infatti, le calde sabbie portate dal vento hanno ricoperto il misterio- Per secoli, la Sfinge vi restò di nuovo immersa comparendo e scom-
so colosso, ma ogni volta qualcuno si è preso il compito di riportar- parendo a seconda di come soffiavano i venti, fino a quando, nel
la alla luce. Una leggenda vuole che un giovane nobile che sarebbe 961 AUC, l’imperatore Settimio Severo, con una colossale opera di
poi diventato uno degli antichi re, stanco della caccia, si assopisse terrazzamento, riuscì a riportarla alla luce e, tuttora, questa riesce a
all’ombra della testa della statua, che all’epoca era tutto ciò che ne tenere le sabbie del deserto lontane.
emergeva. Il rampollo venne svegliato da una voce misteriosa pro- Dopo le opere di Settimio Severo sono stati scoperti dei cammina-
veniente dal simulacro: menti che percorrono internamente il corpo della sfinge ed è stato
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poi appurato che, nei secoli passati, gli alti sacerdoti si muovevano
in questi vani accedendovi dall’alto per far “parlare” la sfinge che,
con la sua bizzarra dialettica, arringava folle enormi. Le frasi erano
tuttavia enigmatiche e spesso incomprensibili, anche se il popolo y
ascoltava il grande essere immerso nello stupore e annichilito dal- I FUNGI SETHI
la paura. Roma ha smascherato questo tranello per dimostrare al
popolo che la Sfinge non ha mai avuto voce. Tuttavia, si narra, il Come detto sopra, i Fungi Sethi, o Funghi di Seth, si pos-
giorno successivo allo smascheramento dei sacerdoti, quando l’ac- sono trovare nei camminamenti della Grande Sfinge, ma
cesso ai camminamenti era stato interdetto a tutti, la sfinge tornò a anche in cripte buie o ipogei e nei sotterranei dei santuari
parlare esattamente alla stessa maniera. di Seth. Questi particolari funghi sono rari e il loro valore
Da quel momento, nessuno degli amministratori di Memphis si commerciale è molto alto, per quanto riguarda quei pochi
permise più di mettere il naso nelle faccende del Culto Tradizionale esemplari che vengono venduti segretamente nei mercati
della Sfinge, che riprese senza problemi. di Avaris o Alexandria.
Una recente esplorazione di questi passaggi da parte di alcuni Cu- I funghi di Seth hanno forma di petali e una colorazione
stodes ha dimostrato la presenza, in alcuni scuri cunicoli che passa- biancastra. Il loro sapore è amarissimo e si dice che diven-
no per la colossale statua, di particolari funghi di un colore bianco tino estremamente velenosi se presi in quantità superiori al
pallido, denominati dai latini Fungi Sethi (funghi di Seth). Questi necessario.
si dice procurino allucinazioni potentissime. I sacerdoti ne assu-
mono delle piccole dosi per poi, stimolati dagli effetti della droga, p Se un Custos dovesse ingerirne un petalo, deve
parlare alla folla convinti di essere pervasi dall’essenza di Amon-Ra. effettuare un tiro di Vigor contro SD 6 e un tiro
Le frasi che ne escono sono incomprensibili e grottesche, ma sem- di Sensibilitas contro SD 9.
pre custodiscono delle verità nascoste. p Se entrambi i tiri dovessero riuscire, il personag-
gio cadrà in uno stato comatoso per alcune ore
e pronuncerà enigmatiche ma veritiere frasi sulle
MAGIA EGIZIA sorti dei suoi compagni, in maniera simile a un
rituale di Oraculum compiuto con successo.
p Se il Custos dovesse riuscire nel tiro di Vigor ma
fallire il tiro di Sensibilitas, non vi saranno incon-
LA NECROMANZIA venienti se non che il personaggio resterà inco-
sciente per qualche ora e si sveglierà dopo aver
Oltre a straordinarie e complesse credenze nell’aldilà, alla conservazione subito terribili incubi. Questi possono essere co-
di tradizioni e necropoli millenarie e alla pratica della mummificazio- munque oggetto di apposite Interpretazioni dei
ne, la più grande tra le scienze arcane che ha caratterizzato per millenni Sogni.
le arti mistiche egizie è la temuta Necromanzia, la pratica insegnata p Se invece il tiro di Vigor fallisce, a prescindere
dagli dèi agli uomini che racchiude i segreti della vita e della morte. che il tiro di Sensibilitas abbia avuto successo o
La Necromanzia è una forma di magia molto antica e di grande meno, il Custos resta intossicato dal fungo: su-
potere. I primi utilizzi della Necromanzia sono talmente antichi da bisce un numero di danni pari alla differenza tra
essere persi negli abissi del tempo: la leggenda vuole che sia stata il risultato del tiro di Vigor e la SD ed è conside-
la dea Isis a istruire gli uomini su di essa, tredici millenni or sono. rato Debilitato per un giorno intero.
Con la fine del regno di Horus a Heliopolis, tuttavia, gli uomini p Se uno sprovveduto o temerario Custos dovesse
persero la capacità di usare tali incantamenti. ingerirne più dosi nell’arco di una giornata, si
Benché il termine Necromanzia, attribuito dai primi viaggiatori applicherebbero le medesime regole, ma la diffi-
greci ai complessi rituali egizi, sia piuttosto riduttivo per una forma coltà del tiro di Vigor sale di 1 livello ogni volta
di magia che abbraccia moltissimi campi, esso riesce comunque a e quella del tiro di Sensibilitas scende di 1 livello
trasmettere il profondo legame di questo ramo della magia egizia ogni volta (fino a un minimo di 3).
con il mondo dei morti e con le potenze legate ad essa.
Il raggio di azione della Necromanzia egizia è il più vasto: resur-
rezione dei morti, preservazione dei cadaveri, utilizzo delle loro La maggior parte di queste pratiche rientra in quelle che possiamo
parti corporee come farmaci, droghe o veleni, abiette pratiche di definire nettamente come Culti proibiti, che vanno da noi membri
ricucitura di membra e organi in corpi vivi e morti, mescolanza di della Cohors Arcana impietosamente scovati, indagati ed eliminati
parti animali e umane in corpi ibridi e abominevoli, evocazione di ovunque ne incontriamo. Altre di queste pratiche, tuttavia, rientra-
spettri, ombre, demoni e apparizioni di ogni genere, viaggi tra le no nel canone di alcune divinità e cerimonie tollerate dai sacerdoti
ombre e in regni oltre l’umano, trasmutazione dei corpi, pratiche di e dai maghi del posto e, in quel caso, vanno lasciate eseguire, pur
immortalità, creazione di piaghe e morbi, maledizioni e ogni altra con il sommo ammonimento di non prenderne mai parte.
oscura manipolazione delle leggi della vita e della morte.
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Anche oggi, circa la metà della popolazione del Delta del Nilus e la
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*
GIOCARE LA TAUROMACHIA
Se un Custos fosse così folle da voler partecipare ad una tauromachia o vi fosse costretto dalle conseguenze di una sfortunata av-
ventura potrete trovare qui le regole per gestire lo strano avvenimento.
La maggior parte degli atleti che praticano la tauromachia cretese vede l’atto permeato di una forte spiritualità e pertanto eseguono
delle azioni che si ripetono per ogni sfida al toro e che vengono tramandate da generazioni. Ogni buon atleta cretese non infran-
gerebbe mai la tradizione, ma un Custos potrà fare ciò che riterrà più giusto. Comunque sia, seguendo le antiche usanze dell’isola,
i saltatori potranno ottenere alcuni benefici.
La tradizione impone che gli atleti passino le prime ore della notte in preghiera e meditazione spesso contemplando la volta celeste
e gli altri elementi del creato, in modo da entrare in simbiosi con la natura. Dovranno poi fare un pasto frugale a base di verdure
e coricarsi fino all’alba successiva. Una volta giunti nell’arena, gli atleti che la conoscono potranno eseguire una particolare danza
allo scopo di attirare su di sè il favore degli dèi.
Per eseguire correttamente la danza bisogna riuscire in un tiro di De Magia (SD 6).
Se il tiro ha successo e il personaggio si è attenuto anche alle altre prescrizioni, allora la danza è gradita dagli dei e l’atleta potrà tirare
per le azioni concernenti alla seguente tauromachia abbassando tutte le difficoltà di 1 livello.
Una volta pronto, l’atleta viene vestito per l’evento, con abiti vivacemente colorati e con lunghe frange in modo da enfatizzare la
spettacolarità del salto. Ovviamente, è proibito l’uso di qualunque tipo di protezione.
p Lo svolgimento della cerimonia è molto semplice: è infatti necessario ottenere almeno 3 successi complessivi saltando
oltre il toro, anche in più tentativi, con ogni balzo che corrisponde a un tiro di De Corpore contro SD 12 (o 9 se la
danza rituale ha avuto esito positivo).
p
Se un qualunque tiro di De Corpore fallisce, il personaggio viene colpito dalla carica del toro, subendo 2d10 danni (potenzialmen-
te letali) e provocando la conclusione della cerimonia con disonore.
Se invece vengono accumulati i gradi di successi richiesti, il personaggio ha portato a termine vittoriosamente la sfida ed è accla-
mato dal pubblico, che lo copre di onori e lo porta in trionfo (con eventuali ulteriori conseguenze positive per l’avventura in corso,
a discrezione del Demiurgo).
È da ricordare che la Tauromachia è una pratica estremamente rischiosa e una volta che un Custos vi sarà finito in mezzo sarà da
solo in mezzo l’arena; il costo del fallimento potrebbe anche essere la morte.
LE TAUROMACHIE
on il nome di tauromachie si intende tutto l’insieme dei gio- Nel Palazzo Vecchio, infatti, la tauromachia è tenuta in grande conto
C chi e delle sfide legate in qualche modo ai tori, che vengono
eseguiti in Egitto e Creta ancora oggi. Questi animali, infatti, ven-
e Teocrito fa eseguire spesso questi spettacoli alla sua corte. La “lotta
al toro” che gli abitanti del luogo praticano, e che è propriamente una
gono sovente usati in giochi, spesso cruenti, patrocinati da ricchi o Taurocatapsia, piuttosto che una Tauromachia, è molto pericolosa e
da nobili, che trovano nell’assistere a queste rappresentazioni uno difficile, per questo motivo gli atleti devono essere preparatissimi, con
dei maggiori piaceri della vita. anni di allenamento alle spalle. La cerimonia consiste nella sfida fra
Esistono moltissimi tipi di tauromachie e forse le più famose sono un toro e un saltatore. Quest’ultimo dovrà attirare l’attenzione dell’a-
le celeberrime corse coi tori iberiche, note per la loro violenza e per nimale e, una volta che il toro l’avrà caricato, attenderne l’avvicinarsi.
il coraggio degli atleti che vi partecipano. Un altro tipo di tauro- Quando l’animale sarà abbastanza vicino, l’atleta gli afferrerà le corna
machia è quella messa in scena in anfiteatri e circhi, con grossi tori per poi, usandole come sostegno, spiccare un salto mortale atterrando
scagliati contro gladiatori e schiavi, che sempre si concludono in alle spalle dell’animale. Inutile dire che la pratica comporta rischi ele-
maniera cruenta. vatissimi e più o meno un atleta su cinque muore cercando di superare
Le tauromachie cretesi sono però quelle di gran lunga più spetta- il toro. Chi però riesce ad essere abbastanza bravo da sopravvivere a più
colari ed emozionanti, anche se il sangue che vi viene versato, con sfide viene letteralmente coperto di doni e ricchezze. Benché, come già
giubilo della folla, è solamente quello umano. Grandi rappresenta- detto, nata come pratica cultuale, la tauromachia cretese è un spetta-
zioni delle sfide cretesi al toro trovano posto in molti dei magnifici colo che sta tornando ad essere rinomato in tutta l’area egea ed ora sta,
affreschi delle antiche aule di Cnossos. per la prima volta, venendo rappresentata in Italia fra i giochi circensi.
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PARTE III
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ramente tra necropoli e in mezzo alle sabbie, ma quando trovano l’anima più subdola, reazionaria, tradizionalista e chiusa del paese,
una tomba che pare ancora inviolata hanno l’obbligo di riferirne quei folli che sognano di riportare il mondo a com’era tremila anni
l’ubicazione ai loro Magistri e devono pagare per il diritto di sac- prima.
cheggiarla. In cambio, la Schola provvede a rivendere per conto Al di là dei loro intenti, questi mandanti che rimangono nell’ombra
loro ogni cosa trovata a ricettatori, sapienti, stregoni, a seconda di sembrano tutti avere grandi poteri, concessi loro dai Culti proibiti
cosa si tratti, e offre loro un congruo compenso. Non sappiamo o tollerati che professano, dalle sette a cui appartengono, dagli dèi
molto altro delle Scholae di questi ladri di tombe, se non che il con- che venerano e dalla magia necromantica che esercitano nel buio
siglio dei Magistri si riunisce una volta l’anno ad Avaris per stabilire polveroso dei loro mausolei in rovina.
quote e compensi dell’anno successivo e per eleggere il Rex Latro- Indagare su questi omicidi mirati contro politici e cittadini romani,
num, il Re dei Ladri che governerà l’organizzazione per tredici lune. su queste uccisioni seriali, su queste sparizioni misteriose o sugli
È molto probabile che la Cohors Auxiliaria Arcana finisca per im- strani massacri compiuti con modalità inumane porta spesso i Cu-
battersi in questi ladri di tombe e di cadaveri nel corso delle proprie stodes a muovere i loro passi nel cuore di necropoli abbandonate,
missioni: di fatto, in Egitto non è possibile muoversi per una qual- santuari antichi di millenni o palazzi affondati nelle sabbie del de-
siasi delle città comprese tra Alexandria ed Elephantina senza in- serto. In questo caso, i capi di tali sette e confraternite sono spesso
cappare in qualcuno di questi predoni. I problemi principali che ne dotati di poteri davvero temibili e possono richiamare sul mondo
derivano non sono, come potrebbe sembrare, quelli legati a pestare terreno mostri, dèi e demoni pericolosissimi, in grado di possedere
i piedi a una così ben organizzata rete di furfanti e ricettatori, ma le loro vittime, terrorizzarle fino a fermare il loro cuore, infliggere
piuttosto cosa questi ladri riportano fuori dalle tombe millenarie malattie o risucchiare la loro anima.
d’Egitto: oggetti misteriosi e inquietanti, conoscenze innominabili,
testi proibiti, rituali e incantesimi dimenticati, reliquie maledette,
tesori stregati e ogni sorta di pericolo che ritorna in superficie dopo L’ORDINE ERMETICO
essere stato nascosto per millenni tra le sabbie, come meritava... per
non parlare delle maledizioni e delle stregonerie, della furia delle Guidati dagli insegnamenti del misterioso Ermete Trismegisto, che
mummie e degli antichi dèi, che costoro attirano profanando tom- sia egli dio o uomo, i potenti maghi dell’Ordine Ermetico sono
be e santuari. ormai una realtà con cui fare i conti per mistici e praticanti di arti
C’è da dire che tutti loro sono esperti di scongiuri, magie e con- arcane di tutto l’Impero. Invece che affidarsi a tradizioni e miste-
tro-maledizioni, per esserne stati vittima cento e una volta. Anche ri antichi come il mondo, essi si approcciano alle scienze occulte
in questo modo, tuttavia, non vi è modo di sfuggire alle maledizio- come odierni metafisici e filosofi, costruendo una dottrina segreta
ni più pericolose e potenti e, perlomeno una volta ogni luna, un e nuova che tuttavia ha già dimostrato di poter competere, se non
qualche villaggio dell’Alto Egitto viene colpito da demoni artigliati superare, i polverosi segreti che vetusti stregoni sussurrano nelle
o invasioni di locuste, scatenati da un incauto profanatore. loro cripte ricolme di ragnatele.
Al contrario di costoro, i maghi dell’Ordine Ermetico sono viag-
giatori, uomini di mondo, cosmopoliti, esperti di scienze e tecno-
SACERDOTI, STREGONI, logie e affrontano ogni dilemma e ogni tematica mistica con mente
fresca e priva di pregiudizi, giungendo a intessere delle strutture
NECROMANTI E RIBELLI concettuali e delle chiavi di potere del tutto nuove. Tra tutte le
minacce che provengono dai segreti di questa terra, l’Ordine Er-
Ho già più volte riferito che la gente d’Egitto è pacificata e non metico è forse la meno inquietante, eppure costoro sono sempre
cova la ribellione, per lo meno non un’insurrezione armata. Ep- più intelligenti e astuti, organizzati come un esercito e fedeli come
pure, non mancano oggi gli episodi di violenza - singoli e rari per iniziati e hanno un qualche ambizioso piano in mente.
fortuna - contro l’autorità romana. Questi avvengono soprattutto In particolare, è stato riscontrato che essi siano molto addentro ai
nell’Alto Egitto e, più raramente, ad Alexandria o in altre città del segreti della Teurgia e della telestiké, l’arte di imprigionare spiriti
Delta. Sono finora circoscritti a nuclei di ribelli o insorti di piccole e daimon dentro statue o automi per interrogarli o farli agire per
dimensioni, forsennati ai margini della società, privi di agganci e di loro conto, pratiche che in effetti sono state sviluppate in maniera
vere strategie, capaci di portare a termine giusto degli assalti suicidi articolata proprio da loro.
ed esemplari. Quello che però è sempre stato notato in questi casi Rituali e Costrutti Teurgici sono dunque all’ordine del giorno per
è che i capi di questi gruppuscoli sono stati traviati o convinti a i membri di questo ordine e sono le principali calamità di ordine
passare all’azione da alcune forze molto più subdole e potenti, che soprannaturale in cui i Custodes potrebbero incorrere nello sfidarli.
rimangono sempre nell’ombra e seminano malcontento agendo in Bisogna anche rimarcare il fatto che essi ritengono l’intera Cohors
maniera occulta. Auxiliaria Arcana, anche a causa della consulenza per quanto ri-
Non conosciamo i loro nomi, ma sappiamo chi sono: alti sacerdoti guarda la Teurgia di un filosofo a loro ostile, Proclo di Atene,
delle divinità del Culto Tradizionale, seguaci di Seth o di altri dèi come una forza reazionaria e chiusa, una sorta di cane da guardia
del dissidio e della guerra, capi di fazioni fondamentaliste, nobili dell’Impero dedicato acriticamente a difendere la decadente classe
locali caduti in disgrazia che sgomitano per avere nuovo potere e dirigente senatoria, la famiglia imperiale e le vetuste fandonie di dèi
altre figure simili... insomma, il cuore marcio del Vecchio Egitto, antichi e balbettanti sacerdoti. Di fronte a questa forma di difesa
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dello status quo priva, ai loro occhi, di qualsiasi prospettiva mo- Come che stiano le cose, sempre secondo l’analisi di saggi della
derna, essi professano piuttosto l’anarchia e la ribellione spirituale Biblioteca mancherebbe un solo ultimo rione da riconfigurare per
e filosofica, anche a costo della disgregazione della Pax Deorum e chiudere le linee, gli incroci e gli snodi di tale schema metropoli-
del Mos Maiorum. mantico: quello di Rakhotis, che conserva ancora la forma egizia
Per tutti questi motivi, i Custodes siano pronti a trattare con loro originaria. Nessuno allo stato attuale può modificarne la forma e il
contro minacce ancora più pressanti, soprattutto se si dovessero tessuto urbanistico, ma se per caso un incendio colpisse quel rione,
aggirare tra i viali di Alexandria, ma anche a tenerli da conto come fosse anche doloso, chi si occupa di portare avanti questi progetti
possibili nemici dell’Impero. avrebbe mano libera per la ricostruzione.
E lo Schema sarebbe finalmente completato.
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nelle segrete del tetro palazzo vengano di nuovo officiati sacrifici, si diletterà alla vista del sangue. Preferirà i momenti in cui annienta a
immolando sui neri altari di Talos coloro che infrangono le sue quelli del piacere, e con un solo colpo massacrerà i nemici senza lasciare
insensate leggi. loro discendenza. Poi si ergerà rinnovato e splendente come un novello
Talos viene a volte chiamato con l’appellativo di Dio Costrutto Horus, e Amon Padre gli donerà lunga vita ed eterna discendenza.»
dato che, in epoche passate, doveva esistere sull’isola un colossa-
le automa di bronzo, animato mediante un complesso rituale di Per secoli, questa profezia ha sostenuto l’ingrato popolo egizio do-
teurgia dall’essenza vitale del dio. Questo colosso era talmente ve- nandogli una speranza di riscatto. I castra pretoriani provinciali di
loce che si dice riuscisse a fare il giro dell’isola tre volte al giorno Alexandria sono particolarmente allarmati per questo genere di noti-
e che vagasse per i villaggi a controllare che le sue leggi venissero zie e profezie e una grande attenzione viene dedicata all’analisi e alla
rispettate. Se questo non fosse avvenuto, il dio, con alcuni sortilegi, raccolta di materiale informativo sulle istanze secessioniste e reazio-
avrebbe portato il proprio corpo fino all’incandescenza e afferrato narie dell’Aegyptus. Voci non confermate sostengono che un qual-
nelle sue mani roventi i malcapitati che avevano disobbedito ai suoi che faraone bambino, identificato proprio come “Figlio di Horus”,
dettami, uccidendoli tra atroci sofferenze. Si dice anche che questa sia in procinto di essere segretamente incoronato Re dell’Alto e del
forma del dio sia stata, in secoli lontani, distrutta dagli Argonauti Basso Egitto, e attenda solo di raggiungere l’età sufficiente per appa-
nel corso di una grande battaglia. Questi avvenimenti sono riporta- rire di fronte al popolo indossando la corona bianca e rossa, simbolo
ti dal poeta Apollonio Rodio, che fu visitato in sogno dallo spirito del paese riunito, e dare inizio a una sanguinosa insurrezione.
dello stesso Giasone. Non possiamo dire a che punto siano giunti costoro con la loro fol-
Animato dai suoi folli intenti, Teocrito avrebbe prestato fede alla le campagna di rivolta, ma invero temiamo che i preparativi siano
diceria che da qualche parte, sull’isola, esisterebbe un altro antico arrivati a una fase più che avanzata.
simulacro del dio pronto a essere animato. Ma, a quanto pare, an- E dico questo perché troppo sono aumentati in numero e in vio-
cora nessuno ha trovato questa misteriosa statua, visto che l’isola lenza gli episodi di ribellione e le manifestazioni di dissenso degli
offre un’infinità di nascondigli. ultimi anni, segnale che deve essersi dato un giro di vite a questo
Il continuo assoldare battitori sciiti e traci, per motivi non chia- abietto piano.
ri, da parte del nobile cretese ha cominciato a preoccupare Flavio Questo “Figlio di Horus” potrebbe essere già attivo da qualche par-
Massenzio e l’amministrazione locale. È chiaro che se gli adoratori te, con un seguito di sacerdoti, nobili, guerrieri e capi che si va
di Talos dovessero trovare la statua del loro dio e riuscissero ad allargando di giorno in giorno, in attesa che giunga il momento per
animarla, la Cohors Arcana avrebbe una nuova tremenda missione l’insurrezione generale e i bagni di sangue annunciati dalla profezia.
da compiere.
L’ERESIA DI AKHENATON
IL RITORNO
Seicento anni prima della nascita di Roma, avvenne nell’antica ter-
DEL FIGLIO DI HORUS ra d’Egitto un fatto che avrebbe lasciato i segni sulla popolazione
del Nilus per i secoli a seguire. Nel periodo del suo regno, il faraone
Nella terra d’Egitto, nei secoli passati, il re veniva venerato come Amenophis IV avrebbe per sempre compromesso il favore degli dèi
un dio e tutta la nazione si sentiva unificata sotto la carismatica abbandonando il culto di Amon-Ra e sottraendo diritti e poteri alla
figura del sovrano. In questo stato di cose, gli abitanti dei due regni religione ufficiale.
d’Egitto non avevano il rango di cittadini che ora, dopo l’editto di Il faraone era un uomo dall’aspetto fisico bizzarro, con tratti del
Caracalla del 965 AUC, possono vantare, ma erano semplici suddi- volto assai allungati e corpo gracile, che formava un singolare con-
ti, schiavi del Faraone soggetti ad ogni suo capriccio. trasto accanto alla stupefacente bellezza della sua consorte, la regina
Malgrado questo notevole miglioramento della loro condizione, Nefertiti. Il faraone deluse la maggioranza delle aspettative: sem-
molti Egizi hanno sempre auspicato un ritorno dei tempi passati, brava un sovrano mediocre, senza una grande abilità e totalmente
quando l’Egitto era la massima potenza del mondo e i sovrani etio- disinteressato alla politica estera, tanto che in quegli anni l’Aegyp-
pi, greci ed ittiti erano loro tributari. tus avrebbe perso molte delle sue conquiste.
A tale riguardo, da sempre le voci dei rivoltosi e dei seguaci più Qualcosa però mutò repentinamente nell’inetto sovrano durante il
chiusi del Culto Tradizionale parlano di un condottiero prescel- quinto anno del suo regno: egli infatti cambiò il suo vecchio nome
to dagli dèi, che tornerà alla sua terra quando questa sarà stata in Akhenaton e abbandonò definitivamente le città di Memphis e
schiacciata, umiliata e immersa nella più totale disperazione, per Thebae per costruire una nuovissima, enorme metropoli fra le due
ricondurla alla vittoria e per far crollare l’effimero potere che vi si vecchie capitali. Sorse in quegli anni la terribile città di Akhet-Aten
è insediato: dedicata al nuovo dio Aton, il primitivo simbolo del disco solare.
Tutti i templi dedicati alle precedenti divinità vennero chiusi pre-
«In quei giorni la Sua maestà tornerà, benedetta da Amon, e sarà co- cipitosamente e tutti i moti di protesta vennero soffocati in violenti
nosciuto come il Figlio di Horus. Vedendo la disgrazia delle sue terre, bagni di sangue, i beni sacerdotali requisiti e “donati” al dio Aton,
egli piangerà lacrime d’assenzio, ma in seguito questo Dio Perfetto esul- il clero venne disperso e le già ridotte libertà di pensiero totalmente
terà agli inizi della battaglia, godendo nel gettarsi in essa, e il suo cuore represse. Di quell’atroce periodo c’è giunta notizia attraverso i Testi
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L’unico altro frammento sul perduto regno di Stigia è una nota Sulle origini di Apophis nulla si sa, tranne che è molto più antico
riguardo la sua ultima sovrana, Akivasha l’Eterna, che ancora gia- degli dèi e forse anche di Ptah stesso. Il suo dominio è più temuto
cerebbe laggiù pronta a ghermire chiunque le si avvicini, per bere il delle tempeste di Seth o delle piaghe di Selkis: il Vuoto è, infatti,
suo sangue e ritornare a vivere... inconcepibile alle menti umane e, benché sia stato oggetto di lun-
ghi studi dei gran sacerdoti prima, di diplomatici e auguri poi, non
si è venuti a conoscenza di nulla riguardo ad esso. L’ambiente del
APOPHIS, terrificante rettile resta avvolto nei più fitti misteri.
Non si conoscono templi dedicati al culto di Apophis, tranne quel-
IL SIGNORE DEL VUOTO lo interrotto di Taposiris Magna e un altro perduto, forse in corri-
spondenza di Balacris, fatto sta che il culto fu proibito fin da tempi
di Menes, il Primo Faraone, e oggi è il più proibito di tutti i Culti
«Oh Apophis, Nemico di Ra, Proibiti dell’Impero, talmente aliena e inumana è la sua essenza.
volgi altrove il tuo volto, Apophis ci viene presentato con fattezze incredibilmente mostruo-
poiché anche solo la tua vista è detestabile per Ra! se, anche se davvero pochi sono gli artisti che abbiano deciso di
La tua testa sia schiacciata, essere strisciante! rappresentarlo. Il solo pronunciare il suo nome o tentare di raffi-
Le tue ossa siano spezzate! gurarlo, infatti, crea inquietudine e ansia, mentre rituali, formule e
La tua carne sia fatta in pezzi! rilievi appena più complessi possono condurre gli uomini diretta-
Ra ti consegni alla terra, mente alla follia. Il serpente è descritto come enorme, lungo all’in-
oh Apophis, Nemico di Ra!» verosimile, e in alcune zone viene rappresentato con la testa di un
vecchio umano invece che di un rettile.
Vi sono, si dice, tante forme di male. Apophis, anche questo si dice, Questo mito primordiale oggi non è più tale: Akhenaton potrebbe
è la peggiore. Se secondo la nostra tradizione è Tifone Seth il più essere il terrificante sovrano che da Akhet-Aten in suo nome può
abietto degli esseri divini che si scagliano contro gli dèi e porteran- partire per devastare il paese, gli Adoratori del Vuoto già vagano per
no la fine del mondo, in Egitto le cose non sono uguali. E qui di i villaggi a portare la parola del Nulla, i bibliotecari nascondono i
queste faccende ne sanno più di noi, questo è indubbio. testi più terrificanti su questa nera mitologia in magazzini dimenti-
Seth è crudele, violento, infido, subdolo. Seth è assassino e traditore. I cati e un oscuro araldo del dio vaga per il paese, circondato da folli
suoi sacerdoti, qui nel paese, compiono scempi e crimini, e seguono un seguaci suicidi.
culto proibito. Eppure, quando nei miti spunta la minaccia di Apophis, Io non so se siamo davvero di fronte alla fine dei tempi, ma so che
persino Seth ritorna nei ranghi, si affida agli altri dèi, si mette al fianco quando essa verrà, giungerà dove essi hanno avuto inizio, qui in
di Horus e Thot e con loro combatte contro il Signore del Vuoto. Egitto, tra queste sabbie antiche come il tempo e dello stesso colore
Perché Apophis è nauseante persino agli occhi di Seth. dell’oro...
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PARTE IV
NUOVE REGOLE
NUOVE REGOLE
NUOVO EQUIPAGGIAMENTO
a vita nella Provincia d’Aegyptus si svolge grossomodo come
L quella delle altre regioni dell’Impero più profondamente ro-
manizzate e anche gli armamenti destinati ai militari di carriera
sono gli stessi già ampiamente descritti nel Manuale Base.
Ci sono tuttavia alcune armi locali e artefatti speciali, spesso in uso
per tradizione alla popolazione locale di Egitto e Creta, con cui i
Custodes potrebbero avere a che fare.
à LAMPADE DI TENTYRIS
La costruzione e l’uso di questi congegni straordinari, e di altri che
potrebbero utilizzare la stessa tecnologia, è una tecnica altamente
specializzata. Si tratta di bulbi di vetro soffiato con all’interno fila-
menti metallici, alimentati da alcune sostanze chimiche racchiuse
in appositi vasi. I primi prototipi di questi manufatti sono stati
realizzati per illuminare e decorare l’interno delle piramidi e di altre
necropoli senza utilizzare torce e lucerne, che producono troppo
fumo.
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NUOVE REGOLE
NUOVE ARMI
à KOPESH
Questa spada a forma di mezzaluna è molto diffusa tra
predoni, nomadi e Garamanti dei deserti di Lybia per
la sua versatilità, che la rende inoltre un’ottima arma da
à BASTONE DA LANCIO portare a cavallo o sul dorso di un cammello. La Specia-
Arma tradizionale degli eserciti egizi, questa corta maz- lizzazione applicabile nei tiri di De Bello con quest’arma è
za è perfettamente bilanciata per il lancio ed è in grado Spade.
di mettere fuori combattimento un avversario con un
colpo ben piazzato alla testa. La Specializzazione appli-
cabile è Mazze.
à GASTRAPHETES.
Questa enorme balestra, antenata dell’attuale e più compatta
Manubalista in uso tra i Romani, si basa sul progetto originale
à MACHAIRA
Questo coltellaccio è l’equivalente greco dello Scramasax e
dell’inventore Erone di Alexandria ed è chiamata anche “arco da
pancia” per il suo particolare modo d’uso. È diffusa oggi tra i mili-
viene usato dai montanari di Creta e dagli abitanti di molte tari di guardia al porto di Alexandria e delle città della Cirenaica.
isole greche per avanzare più facilmente nella vegetazione e La Specializzazione applicabile è Archi.
per difendersi da belve feroci di piccole e medie dimensioni. La
Specializzazione di De Bello applicabile è Pugnali.
ARMI RAVVICINATE
Arma Danno/Difficoltà Ingombro Caratteristiche
ARMI A DISTANZA
Danno/
Arma Ingombro Gittata Caratteristiche
Difficoltà
f 103
NUOVE REGOLE
NUOVE AZIONI SPECIALI p Nei mesi caldi dell’anno. Le temperature diurne del
deserto sono tali da imporre delle condizioni climatiche
à CURE SPIRITUALI Sfavorevoli (tiro di Vigor contro SD 6 per non subire la
La follia, assieme a molte altre afflizioni della psiche, può essere condizione Debilitato), anche se in molte zone desolate,
curata in molti casi solamente tramite specifiche Cure Spirituali. soprattutto nell’entroterra, le condizioni sono da consi-
Esistono pochissimi uomini mortali in grado di aiutare una vittima derarsi estreme (tiro di Vigor contro SD 9). Entrambe le
della follia: filosofi, mistici e terapeuti speciali, studiosi di rami del- difficoltà sono abbassate di 1 livello se i Custodes indos-
la medicina e della magia ancora poco esplorati. sano un equipaggiamento adeguato, che nel caso del de-
Tuttavia, nei rigorosi e sicuri santuari della salute, quelli dedicati a serto prevede l’assenza di qualunque armatura (gli scudi
Esculapio, alla dea Salus, a Igea e a tante divinità simili, ma anche sono concessi). Per fortuna, le temperature notturne sono
quelli di Apollo, Mercurio e Minerva, tra giardini e ricoveri è pos- notevolmente più basse, al punto da non imporre alcuna
sibile recuperare la sanità mentale perduta. condizione climatica sfavorevole per chi viaggia di notte.
Il più importante santuario di guarigione fisica e spirituale di Aegyptus p Nei mesi freddi. Le temperature diurne si fanno più miti
è il Serapeum di Alexandria, che i Custodes possono sfruttare come e non impongono condizioni sfavorevoli, mentre quelle
perfetto luogo di ricovero al rientro dalle loro missioni più dure. Poi- notturne precipitano tanto da provocare in alcune occa-
ché questa città è anche il centro del commercio di erbe e sostanze sioni la formazione di ghiaccio sulla sabbia e condizioni
pregiate utilizzate spesso in preparazioni mediche, come quelle prove- climatiche sfavorevoli, contrastate da un equipaggiamen-
nienti dai giardini dei Rhizotomoi di Creta, al Serapeum si formano to adeguato a climi freddi.
molti medici specializzati nell’utilizzo di pozioni e unguenti.
f 104
NUOVE REGOLE
Viaggiare nel deserto preparati. Se i Custodes viaggiano assieme Se il Custos era già Debilitato, subisce 1d3 di danni (l’armatura non
a una guida esperta, con muli e cammelli, lungo le vie carovaniere, protegge). Ogni mezza giornata ulteriore passata senza bere causa nuo-
di oasi in oasi o spostandosi tra i caravanserragli, e non avvengono vamente al Custos la condizione Debilitato (e quindi altri 1d3 di danni).
eventi speciali, la difficoltà di tutti i tiri di Vigor contro le condi-
zioni climatiche sfavorevoli diminuisce di 1 livello (per esempio, da Procurare cibo nel deserto. Se si sono organizzati a dovere per
SD 6 a SD 3), fino a rimuovere del tutto la necessità di effettuare attraversare il deserto, i Custodes hanno con loro cibo e acqua
tiri nel caso la SD venga ridotta a 0 in questo modo. sufficiente per l’intero tragitto fino alla prima tappa del viaggio,
Un’altra cosa da valutare è la durata del viaggio, visto che le condi- più qualche giorno di provviste addizionali per sicurezza (almeno
zioni estreme di alcune giornate o i consigli di viaggio potrebbero il doppio del necessario). Quando si fermano in un qualunque
imporre riposi aggiuntivi, deviazioni, tappe obbligate e soste forzate: insediamento, oasi o caravanserraglio, è dato per automatico che
reintegrino le loro scorte (non serve che lo specifichino). Nel caso i
p Tirare 1d6: Custodes si ritrovino per qualsiasi motivo a viaggiare impreparati,
1. Il viaggio dura il doppio del tempo previsto. essi possono tentare di trovare del cibo (ma non acqua) anche nel
2-3. Il viaggio dura una volta e mezzo il tempo previsto. deserto, pur se con estrema difficoltà.
4 o più. Il viaggio dura il tempo previsto.
p Per Procurare cibo nel deserto si applicano le normali
Viaggiare nel deserto impreparati. Muoversi nel deserto da soli e pri- regole per Procurare cibo e acqua descritte nel Manuale
vi di orientamento, lontano da piste, senza animali e/o privi di guide, Base, tranne che è solamente possibile rifornirsi di cibo
è qualcosa di molto diverso e ne va della sopravvivenza dei Custodes. (non di acqua) e che i tiri hanno SD almeno pari a 12.
p In questo caso, alla fine di ogni giornata un Custos, de- Il fallimento in un tiro non porta a ulteriori conseguenze negative
signato dal contubernium come guida, deve superare un oltre al non recuperare ciò che serve e al trascorrere più tempo del
tiro di De Natura (SD 9, oppure SD 12 per zone parti- dovuto (a meno che non sia previsto dall’avventura).
colarmente aspre e inospitali) per trovare un luogo ripa-
rato dove il gruppo possa trascorre la notte. Procurare acqua, trovare pozzi, oasi e caravanserragli. In un de-
serto come quello di Lybia, non è possibile trovare comuni fonti
Se ha successo, la difficoltà di tutti i tiri di Vigor contro le condi- d’acqua in giro, perché queste sono pochissime e ciascuna di essa
zioni climatiche sfavorevoli diminuisce di 1 livello (come Viaggiare è rara, mappata, ben nota e spesso sorvegliata. Trovare l’acqua nel
nel deserto preparati, sopra). deserto significa solamente una cosa: trovare un’oasi ed essere salvi.
Viaggiare di notte. Nel deserto, spostarsi di notte non è poi una p Per riuscire a raggiungere un luogo fertile e “salvarsi” in
così cattiva idea, specialmente nel caso si viaggi nei mesi più caldi questa situazione, l’unica possibilità è quella di Esplorare
dell’anno (nel caso di viaggi accorti, si considera che guide esperte un’area (vedere Manuale Base) su una superficie più o meno
utilizzeranno alcune ore del giorno e alcune ore della notte per pro- vasta, a seconda di quanto i Custodes siano vicini all’oasi
seguire, riposandosi in tutte le altre). (sempre che ce ne sia una nei dintorni…) e con una difficol-
tà per i tiri che dipende da quanto l’oasi è grande, frequen-
p Nel deserto, viaggiare di notte e riposare di giorno per- tata o conosciuta (SD sempre almeno pari a 9 o superiore).
mette di muoversi alla normale velocità (anziché della
metà, come per le normali regole per Viaggiare di notte) Colpi di calore e abbagli. Oltre a fatica, fame, sete e disperazione, un
e, in aggiunta, consente di ignorare le condizioni clima- Custos in viaggio nel deserto deve anche stare attento ai colpi di calore,
tiche sfavorevoli, beneficiando della frescura notturna letali come martellate sulla nuca.
(vedere anche Clima desertico, sopra).
p Essere esposti alla calura e ai raggi del sole a picco senza
Come di consueto, tuttavia, tutti i tiri di De Natura e Sensibilitas alcun tipo di protezione (un vestiario che permetta di co-
effettuati dai Custodes hanno la difficoltà aumentata di 1 livello prire il capo, il volto e buona parte del corpo, come un
quando viaggiano di notte. mantello, un turbante o delle vesti integrali), rende il per-
sonaggio Abbagliato (pag. 102) e aumenta di 1 livello la
Rimanere senza acqua nel deserto. Nel deserto, la disidratazione difficoltà dei tiri di Vigor contro le condizioni climatiche
è una minaccia costante e ben più pericolosa che in un normale sfavorevoli. In aggiunta, in caso di fallimento del tiro il
viaggio, a causa dell’azione del sole a picco e del vento arido. Custos viene colpito da febbri e deliri e diventa Ammalato
anziché semplicemente Debilitato.
p Se un Custos rimane senza acqua nel deserto, riceve au-
tomaticamente la condizione Debilitato solamente dopo
mezza giornata in cui non ha bevuto (anziché alla fine di
una giornata intera; vedere Manuale Base).
f 105
NUOVE REGOLE
Tempeste di sabbia. Che siano di origine naturale o magica, le Miraggi. Anche i miraggi, naturali o soprannaturali che siano, pos-
tempeste di sabbia possono essere davvero letali per chi si trova sono confondere e far smarrire ulteriormente i viaggiatori.
senza riparo in mezzo alle dune.
p I Custodes coinvolti devono effettuare un tiro di Inge-
p Per prima cosa, è possibile avvistarle a distanza e riuscire nium contro la forza del miraggio, in genere 2d6. Chi
a mettersi al riparo, superando un tiro di De Natura o fallisce, scambia il miraggio per la realtà, con conseguen-
Sensibilitas (SD 6). ze potenzialmente pericolose per sé e i compagni.
f 106
NUOVE REGOLE
Mentre uno di loro traccia una rudimentale mappa, un altro segna Il fallimento in un tiro non porta a ulteriori conseguenze negative
con dei gessetti i corridoi dove sono già passati, un altro srotola un oltre al trascorrere di più tempo, ma è consigliato in questo caso
gomitolo di lana e gli ultimi fanno la spola avanti e indietro ispe- preparare una tabella di incontri casuali specifica per il labirinto
zionando tutti i passaggi secondari che si aprono attorno al gruppo. in questione.
p Perlustrare un labirinto è un’azione prolungata partico- p Se la perlustrazione viene effettuata in condizioni clima-
lare per la quale più Custodes possono effettuare i tiri e il tiche sfavorevoli, si applicano inoltre le normali regole
numero di tiri a disposizione non è limitato (trascorre solo descritte nel Manuale Base.
più tempo).
p Ogni Custos può effettuare un tiro per ogni ora che il con-
tubernium dedica interamente alla perlustrazione. Questa y
pratica, se condotta in maniera corretta, permette anche di USARE ALTRE PERITIAE
trovare passaggi segreti, trappole, corridoi e porte nascoste,
indizi utili, tracce nella polvere e qualsiasi altro elemento AL POSTO DI DE SCIENTIA
rilevante in una perlustrazione accorta, il tutto nella ma-
niera più furtiva possibile. È necessario ovviamente essere In base al labirinto da perlustrare e alla situazione, un Cu-
nelle condizioni adatte per farlo, per esempio avere torce o stos può proporre al Demiurgo di tirare una Peritia diversa
lucerne. Se la visibilità è ridotta o il suolo molto accidenta- da De Scientia (ad esempio De Corpore perché il labirinto
to, la cadenza della prova si dimezza. in questione è un sistema di grotte molto contorto e su più
livelli, o De Natura se parte del labirinto si trova all’aperto
La difficoltà per tutti i tiri dipende dallo scopo della perlustrazione e il Custos si può orientare tramite elementi naturali o
(vedere tabella più avanti). osservazioni celesti).
Il numero di successi richiesto per riuscire nella perlustrazione di- Se usa una Peritia diversa da De Scientia, in caso di riu-
pende dalla vastità e dalla complessità del labirinto da Perlustrare scita il Custos aggiunge un solo successo al totale (indi-
(vedere tabella più avanti). pendentemente dal grado di successo ottenuto), mentre se
Come per una normale azione prolungata, i successi ottenuti nei fallisce sottrae un successo dal totale.
vari tiri si sommano e ogni grado di successo superiore al primo
garantisce un successo aggiuntivo.
f 107
NUOVE REGOLE
pianeggiante
L'interno della Biblioteca di
e/o semplice da 15
Alexandria, il Labirinto di Cnossos
Il labirinto percorrere
da perlustrare è
molto vasto impervio e
Intere città perdute, sepolte sotto le sabbie,
difficoltoso da 18
sotto le paludi o nel cuore delle caverne.
percorrere
Esempio. I Custodes si trovano lungo la costa di Balacris e hanno individuato l’accesso alle caverne per metà sommerse dove i Re del Mare
hanno nascosto l’immenso tesoro frutto dei loro saccheggi sul Delta, millenni orsono. Il sistema delle grotte è vasto e il terreno difficile e im-
pervio, quindi il numero di successi da raggiungere è 12, mentre la difficoltà per il tiro di De Scientia è pari a 9 (il tesoro si trova in fondo
al complesso, ma non è nascosto ulteriormente).
NUOVI RITUALI
I rituali di Necromanzia sono molto potenti, ma comportano spes- p Alcuni dei rituali di Necromanzia rientrano nei culti tol-
so enormi rischi sia per l’officiante che per tutti coloro che possono lerati o nei culti proibiti e sono destinati generalmente
trovarsi nelle vicinanze o che abbiano legami con l’incantatore. ad avversari e PNG. Un Custos che voglia far uso di un
Qui sono riportati solamente alcuni fra i rituali più complessi e rituale necromantico di questo tipo, suscita con tutta
il Demiurgo dovrà tenere conto che ne esistono moltissimi altri probabilità l’indifferenza (nel caso di un rituale apparte-
legati alla vita quotidiana, ma questi rituali “minori” sono simili a nente a un culto tollerato) o l’ostilità (nel caso di un ritua-
quelli di qualsiasi altra popolazione dell’Impero, essendo mirati a le appartenente a un culto proibito) degli dèi del Culto
soddisfare interessi comuni a moltissime regioni. Il loro uso rientra Ufficiale (vedere Manuale Base).
tra le superstizioni, più che tra le vere e proprie discipline magiche. p Altri rituali, come la Nekyia, la Katabasis e la Psicostasia
Alcune cose da tenere a mente: sono invece considerati parte del Culto Ufficiale, e pos-
sono essere praticati senza problemi.
f 108
NUOVE REGOLE
NUOVI RITUALI
DI DIVINAZIONE
NECROMANTICA
Questi rituali sono pratiche che vengono svolte sotto l’egida di
Plutone Serapis e dunque appartengono di fatto al Culto Ufficiale
consentiti ai Custodes. Il loro scopo è eminentemente divinatorio
e quindi sono soggetti a tutte le specifiche generali legate ai rituali
già descritti nel Manuale Base. La disciplina a cui sono collegati i
seguenti rituali è la Necromanzia (vedere riquadro a pag. 87) e
la Specializzazione applicabile al tiro di De Magia per officiarli è
Necromanzia (descritta a pag. 104).
à NEKYIA
Discipline. Necromanzia (SD 9).
Costo. 6 Pietas.
Durata. Lunga (alcune ore).
Procedura. Il rituale consiste nell’evocazione di un morto, il cui
spirito viene richiamato sulla Terra per essere interrogato sul pro-
prio passato, o su cose che potrebbe aver appreso nell’oltretomba.
Per officiare questo rituale, l’Augure deve trovarsi, dopo il tramon-
to, in un luogo che costituisce un canale diretto con l’aldilà, come
un cimitero o una caverna profonda. Deve poi scavare una fossa
e versarvi del sangue di animali sacrificati e recitare le opportune
formule necromantiche. Ã PSICOSTASIA
Responso. Più elevato è il grado di successo, maggiore è il nume- Discipline. Necromanzia (SD 6).
ro di domande a cui l’anima convocata può rispondere, di solito Costo. 3 Pietas.
con una singola frase o un’unica parola (tipicamente, è concessa Durata. Media (1 ora).
una domanda per grado di successo fino a un massimo di tre). Gli Procedura. Il rituale consiste nell’estrazione del cuore dal cadavere,
eventi legati alla sua morte sono quelli più chiari nel ricordo del che deve essere al massimo di tre giorni, e della sua pesatura su una
defunto, mentre, man mano che si torna indietro nel tempo, le bilancia sacra, assieme a una piuma e allo sciorinamento di lunghe
memorie si fanno sempre più confuse e incoerenti. formule prese dal Libro dei Morti egizio.
Costo di apprendimento. 90 Punti Curriculum. Responso. Un I grado di successo permette all’officiante di iden-
tificare le caratteristiche morali principali del morto; un II grado
Nota. Un Custos dotato dell’indigitamentum Ecate Propylaea (de- di successo permette al Custos di capire se era una persona pia o
scritto nel Manuale Base) può effettuare questo rituale in alternativa a empia, secondo il giudizio degli dèi; un III grado di successo con-
quello di Oraculum per attivare l’effetto dell’invocazione. sente di capire se era colpevole o innocente rispetto a un crimine
ben preciso.
Esempio. I Custodes sono chiamati a indagare sulla morte di Costo di apprendimento. 60 Punti Curriculum.
un funzionario romano, ritrovato ucciso da enormi artigli
dentro una camera chiusa dall’interno. Esempio. I Custodes hanno rinvenuto il corpo di una vitti-
L’Augure esegue allora un rituale di Nekyia e ottiene un I ma sacrificale a loro già nota durante l’indagine. L’Augure,
grado di successo: lo spirito del defunto appare e fissa i Custo- per verificare se questo personaggio fosse un complice o un
des silenzioso. “Cosa ti ha fatto questo?” domanda con voce testimone della setta su cui stanno indagando, decide di offi-
ferma l’Augure. “La belva” risponde dopo qualche istante ciare una Psicostasia. Ottiene un III grado di successo e sco-
la voce del morto, prima di tornare al silenzio eterno. “La pre che l’uomo era empio, e colpevole, e che il suo cuore era
belva che mai riposa, che ha cento artigli e un solo occhio...” colmo di invidia, abiezione e avidità. Gli altri membri della
setta devono averlo ucciso per evitare che venisse catturato e
interrogato dai Custodes.
f 109
NUOVE REGOLE
à KATABASIS
Discipline. Necromanzia (SD 15).
Costo. 15 Pietas.
Durata. Lunga (alcune ore). La durata si riferisce solamente alla
preparazione del rituale; la Katabasis vera e propria potrebbe durare
molte ore o anche giorni interi.
Procedura. Questo rischioso rituale permette la discesa dei viventi nel
mondo dei morti. Benchè sia simile alla Nekyia, in quanto entrambi
i rituali offrono l’opportunità di parlare con i defunti, la Katabasis è
molto più potente, consentendo all’officiante e ai suoi compagni di
effettuare un vero e proprio viaggio fisico nell’aldilà. L’officiante, assie-
me a coloro che compiranno la traversata con lui, deve trovarsi nelle
vicinanze di un luogo tradizionalmente considerato un ingresso al re- ALTRI RITUALI
gno dei morti (vedere riquadro). Dopo aver compiuto sacrifici agli déi
inferi e recitato formule segrete, l’officiante consegna un rametto di vi- Questi rituali fanno parte delle pratiche tradizionali della religione
schio consacrato a ciascuno di coloro che viaggeranno nell’oltretomba: egizia e pertanto sono considerati appartenenti ai culti tollerati, o in
il ramo permette di completare il rituale e di intraprendere la discesa, alcuni casi ai culti proibiti. Le conseguenze dell’officiare un rituale
ma se dovesse spezzarsi finchè il possessore si trova nell’aldilà, egli sarà non ufficiale sono descritte nel Manuale Base.
condannato a rimanervi per sempre.
Effetto. Se il tiro di De Magia ha successo, l’officiante e i suoi com- Ã BACIO DI ISIS (CULTI PROIBITI)
pagni scompaiono tra le ombre e lasciano il mondo dei vivi per av- Disciplina. Necromanzia (SD 18).
venturarsi in quello dei morti. Le conseguenze specifiche del viaggio Durata. Molto lunga (tre giorni).
sono lasciate al Demiurgo, ma l’aldilà visitato dai personaggi non Svolgimento. Questo rischioso rituale ha lo scopo di riportare in
possiede caratteristiche definite: esso è un non-luogo dai tratti indi- vita un defunto, che può essere morto anche da molto tempo pur-
stinti, privo di luci o colori e immerso nell’oscurità, dalla quale emer- ché in maniera prematura (il rituale funziona solo se il defunto ha
gono di tanto in tanto figure spettrali. Se i Custodes stanno cercando subito una morte violenta, per malattia o per altre fatalità).
uno spirito in particolare, con un II grado di successo nel tiro di De Per officiare il rituale, è necessario che il cadavere sia stato adegua-
Magia esso si manifesterà per primo, e con un III grado di successo tamente mummificato e che i suoi organi siano stati conservati in
f 110
NUOVE REGOLE
f 111
NUOVE REGOLE
à MALEDIZIONE DI OSIRIS
(CULTI PROIBITI)
Disciplina. Maledizione (SD 12).
Durata. Lunga (alcune ore).
Svolgimento. il rituale consiste in una maledizione scagliata contro
un individuo e il suo lignaggio. L’officiante deve possedere qualche
goccia del sangue della vittima e mescolarlo all’interno di un vaso
con il sangue di quattro serpenti decapitati. Dopo vari gesti rituali,
dovrà bere la mistura e pronunciare la sua maledizione.
Effetto. Se il rituale riesce, l’individuo colpito dalla maledizione di-
venta vittima della sfortuna: perde il Tiro del Fato (se ne era dota-
to) e in caso di pareggio in un qualunque tiro opposto si considera
che il suo avversario abbia ottenuto un I grado di successo. Se la vit-
tima è un Custos, acquisisce la condizione Maledetto. Infine, sarà di
frequente soggetto a eventi sfortunati non necessariamente descritti
da meccaniche di gioco, determinati dal Demiurgo: inconvenienti
come pesanti ritardi nei viaggi, incidenti potenzialmente fatali o la
perdita di ingenti somme di denaro sono gli esempi più comuni.
La durata della maledizione dipende dal grado di successo ottenuto
nel tiro di De Magia:
f 112
NUOVE REGOLE
p I grado di successo. 1 anno. liberato, l’officiante, recitando le opportune formule, chiede a Horus
di posare il suo sguardo sulla terra ed effettua il tiro di De Magia.
p II grado di successo. Fino alla morte della vittima. Effetto. A seconda del grado di successo ottenuto, l’amuleto wa-
djet conferisce a chi lo indossa un bonus di +1 (con un I grado di
p III grado di successo. In eterno - alla morte della vit- successo), +2 (con un III grado di successo) o +3 (con un III grado
tima, la maledizione viene trasferita ai suoi discendenti. di successo) ai risultati dei tiri di resistenza contro Maledizioni ed
effetti che causano la condizione Maledetto. In alternativa, l’amule-
In qualunque momento, l’officiante può sollevare la maledizione, to può essere utilizzato per completare il rituale del Tocco di Anubis
che viene spezzata anche se questi dovesse morire (tranne con il III (descritto di seguito).
grado di successo, nel qual caso la maledizione è davvero permanen- Se il rituale fallisce, l’amuleto non guadagna alcuna proprietà e l’of-
te: nel caso di morte dell’officiante, solo un suo discendente o un ficiante viene anzi Maledetto da Horus, infastidito dalle sue petu-
potente intervento divino potranno rimuoverla dal malcapitato…). lanti preghiere. La maledizione potrà essere rimossa solo recandosi
Nel caso di fallimento del rituale, l’officiante è vittima egli stesso della presso un tempio di Horus con offerte e sacrifici adeguati.
maledizione, secondo gli effetti sopra descritti e per la durata di 1 anno. Costo di apprendimento. 90 Punti Curriculum.
Costo di apprendimento. 120 Punti Curriculum.
à SGUARDO DI HORUS
(CULTI TOLLERATI)
à TOCCO DI ANUBIS
(CULTI TOLLERATI)
Disciplina. Necromanzia (SD 9). Disciplina. Necromanzia (SD 6).
Durata. Lunga (alcune ore). Durata. Lunga (alcune ore).
Svolgimento. Questo rituale, tollerato dalla dottrina imperiale ro- Svolgimento. Questo rituale, tollerato dalla dottrina imperiale ro-
mana, ha lo scopo di conferire poteri protettivi a un amuleto su cui mana, ha il potere di benedire il corpo soggetto a mummificazione
è raffigurato il simbolo wadjet, l’Occhio di Horus. L’amuleto da di un defunto in modo da facilitarne il viaggio verso l’aldilà. L’of-
incantare può essere di qualunque forma o materiale, ma deve esse- ficiante deve presenziare alla seconda fase del processo di mummi-
re realizzato in ogni caso con la massima cura e possibilmente dalle ficazione, quella di imbalsamazione e di avvolgimento delle bende
mani di un artigiano esperto. L’officiante deve procurarsi il capello (vedere riquadro a pag. 81), e accendere una lanterna a becco
di un morto e legarlo alla zampa di un falco: dopo che il falco è stato consacrata al dio Thot. Lì, comincerà a salmodiare numeri e parole
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NUOVE REGOLE
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NUOVE REGOLE
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p
PARTE V
NUOVI MOSTRI E PNG
NUOVI MOSTRI E PNG
media 4 3
OGGETTI E LIBRI MALEDETTI
elevata 4 4
La terra di Aegyptus è piena di millenarie maledizioni, segreti perduti
tra le pieghe del tempo e conoscenze-perdute-che-l’uomo-non-dovreb- demoniaca 5 5
be-mai-disvelare-e-sarebbe-meglio-restassero-tali. Per questo motivo,
sono stati qui introdotti Oggetti e Libri Maledetti, nonché un nuovo
tipo di insidia che funziona per molti versi come un mostro speciale. Esempio.
Di seguito le regole per permettere al Demiurgo di introdurre i Fram-
menti di Garama, il Libro di Iod, la Maschera di Akhenaton e ogni Historia Innaturalis di Plinio il Vecchio.
sorta di artefatti e rotoli maledetti nelle proprie avventure. Grado di Pericolosità. 4.
Per generare un Libro o un Oggetto Maledetto, la scelta principale Descrizione. Questo testo era un estratto della più celebre
da effettuare è il tipo di beneficio o conoscenza che un personaggio raccolta del grande scienziato romano ed era dedicato allo
potrebbe ottenere leggendo il Libro o utilizzando l’Oggetto. È vero studio di mostri, demoni e portenti. Per questo motivo, pre-
che questo tipo di elementi possono funzionare anche se non vi sto tutte le copie del rotolo in questione vennero sequestrate
sono benefici, ma inserire un possibile vantaggio nel leggere il testo e distrutte. Oggi si trovano copie scampate alla distruzione
in questione rende le cose più complicate e interessanti. solo in alcuni Repositoria della biblioteca di Alexandria.
Nonostante la sua natura formalmente neutrale, il libro
Esempio. Il libro o l’oggetto garantiscono una tekné, una ha pian piano preso una terribile nomea, a causa dei temi
forma di protezione specifica o un’invocazione, oppure per- trattati e della sua storia tormentata, e adesso si dice che la
mettono di imparare un nuovo rituale. lettura di alcune sue parti possa far impazzire gli incauti,
per via dei segreti sul cosmo e sull’uomo che rivela...
Per seconda cosa, bisogna decidere i poteri magici dell’Oggetto o Benefici. L’Historia Innaturalis è la più grande collezione
del Libro Maledetto, in genere tutti negativi e aventi una forza al- di tekné che i Custodes possano mai trovare. Basta investire
meno pari a 2d6, come i seguenti (consigliati): un congruo ammontare di tempo e sfidare i malefici insiti
nel testo e i Custodes potrebbero imparare ogni sorta di trucco
p Follia (vedere pagina seguente) per sconfiggere le orrende creature oggetto delle loro indagini.
p Incantamento Poteri Magici. Follia (2D6), Maledizione (2d6), Profezia.
p Invulnerabilità Attivazione. Lettura.
p Malattia Liberazione. L’Azione speciale di Cure Spirituali (descrit-
p Maledizione ta a pag. 104) permette di rimuovere tutti gli effetti.
p Paralisi Distruzione. Il libro è composto di comunissimi rotoli. Può
p Possessione essere distrutto come un qualsiasi altro libro.
p Profezia
p Risucchio dell’Anima
p Risucchio della Vita (vedere pagina seguente) NUOVE CAPACITÀ SPECIALI
p Terrore
à IMPREVEDIBILE
Nome dell’Oggetto Il PNG è talmente folle o erratico che ogni sua strategia di bat-
Grado di Pericolosità. In base alla potenza. taglia risulta incomprensibile. Per questo motivo, i Custodes non
Benefici. Un’invocazione, un rituale, una tekné o altro. possono applicare l’Abilità di Combattimento tipica della propria
Poteri Magici. Vedere lista precedente. Qualifica contro di esso; in aggiunta, una volta per tempus, il PNG
Attivazione. Lettura, tocco, ferita, sguardo. può ripetere un tiro di De Bello effettuato contro un avversario.
Liberazione. Come liberarsi dai suoi effetti.
Distruzione. Come distruggere il Libro e l’Oggetto Maledetto.
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NUOVI MOSTRI E PNG
Per esempio, un Augure non può costringere il Demiurgo a L’armatura e lo scudo non sono di alcun aiuto, in quanto gli insetti
ritirare l’attacco di un PNG Imprevedibile contro di lui, un sono in grado di aggirarli facilmente.
Esploratore non può usare De Natura al posto di De Bello Se lo sciame è composto da ragni, scorpioni o altri insetti velenosi,
quando lo attacca e un Guerriero non può ingaggiarlo assieme chiunque abbia subito almeno 1 danno dall’effetto principale del
a un altro avversario. potere è anche Avvelenato (il veleno ha potenza pari a 1DV).
Se lo sciame è composto invece da creature volanti (come cavallette
e locuste), tutti gli avversari della creatura sono anche Accecati per
NUOVI POTERI MAGICI l’intera durata del tempus in cui lo sciame è stato evocato (non è
concesso alcun tiro di resistenza).
à ECLISSI
La creatura può attivare questo potere all’inizio di un qualsiasi à TEMPESTA DI SABBIA
tempus. La creatura è in grado di evocare un’eclissi innaturale in La creatura può attivare questo potere all’inizio di un qualsiasi tem-
un’area aperta di grandi dimensioni, con effetti del tutto analoghi pus, ma solo una volta per combattimento o per scena. La Tem-
al potere magico Ombra (descritto nel Manuale Base), tranne che pesta può essere suscitata di giorno o di notte, su terra e su mare,
per l’estensione molto maggiore e che le creature al suo interno e in qualsiasi condizione atmosferica, ma solo in mezzo a deserti o
subiscono la condizione Abbagliato, anzichè Accecato. litorali sabbiosi, o nelle immediate vicinanze. L’area viene investita
da una potente tempesta di sabbia che dura 1DV tempus, e che
à FOLLIA infligge a tutti gli avversari della creatura 1d3 danni ogni tempus
Alcune creature fanno paura, provocano terrore e causano spavento (riducibili normalmente dall’armatura; un eventuale scudo permet-
o panico. Altri esseri innaturali causano orrore cosmico e assoluto, te di ridurre automaticamente un numero di danni pari al proprio
follia e sconvolgimento. La Follia è del tutto analoga al Terrore (de- valore di Parata), più la condizione Accecato (vedere Manuale Base);
scritto nel Manuale Base), con la sola differenza che, con un III grado la difficoltà del tiro di Sensibilitas per combattere è però abbassata
di successo ottenuto dalla creatura, la vittima acquisisce in aggiunta a SD 6).
la condizione Impazzito fino a quando non riceverà cure appropriate
(per esempio, attraverso Cure Spirituali, descritte a pag. 104).
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Non tutti perseguono i medesimi scopi, ma generalmente odiano I cammellieri, ancor più che allevatori, sono mercanti, guide e scor-
l’Impero romano perché ha sottratto i poteri che detenevano, in- te dei viaggiatori lungo le piste e le oasi dei deserti della Provincia.
fangato i loro dèi e proibito la loro magia.I Sommi Sacerdoti hanno Possono procurare ogni genere di prodotto o servizio sia disponibi-
DV10 e molti più poteri a disposizione. le in oasi e caravanserragli e, se assoldati, si occupano di ogni detta-
glio delle spedizioni. Attenzione però: molto spesso sono d’accordo
à BATTELLIERI
Valore medio: DV5
(CAMPAGNA) con i predoni del Deserto di Lybia, oppure sono loro vecchi rivali,
quindi bisognerebbe tenerli sempre d’occhio.
1 dado: De Bello, De Magia (Superstizioni), Ratio
2 dadi: De Corpore, Punti Vita, Sensibilitas
3 dadi: De Natura (Nilus)
à FORSENNATI
Valore medio: DV4
(CITTÀ E CAMPAGNA)
à CAMMELLIERI
Valore medio: DV5
(CAMPAGNA) I Forsennati sono di solito girovaghi, eremiti e mendicanti, in ge-
nere volutamente coperti di lerciume e strani simboli, mutilazioni
1 dado: De Bello, De Magia (Superstizioni), Ratio o altri palesi esternazioni di follia. Vanno in giro urlando e conti-
2 dadi: De Corpore, De Societate (Negoziare), Punti Vita, nuando a ripetere frasi inquietanti e insensate, ma guai a chi li sta
Sensibilitas troppo a sentire: potrebbe fare la medesima fine...
3 dadi: De Natura (Deserto)
Punti Vita: 10
Armi: Bastone (Danno 4)
Protezioni: Nessuna
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Rappresentano “la feccia” degli Adoratori del Vuoto, risultato di men- Memphis officiando riti segretamente. Non possiedono alcun punteg-
ti che hanno conosciuto quello-che-l’uomo-non-dovrebbe-mai-sapere gio di Ratio, essi sono infatti totalmente pazzi dato che le rivelazioni
e non hanno retto, e per questo non possiedono alcun punteggio di del Serpente spezzerebbero anche le menti più forti. Gli Adoratori del
Ratio. In genere gli Adoratori del Vuoto li utilizzano come spie o ese- Vuoto sono combattenti mediocri e mal equipaggiati, ma sono carat-
cutori di folli gesti di violenza, due compiti che comunque i Forsennati terizzati da innaturale fanatismo, imprevedibilità e resistenza fisica, che
non sono quasi mai in grado di compiere a dovere. li rendono avversari temibili. In combattimento urlano e bestemmiano
e sembrano non curarsi delle ferite che subiscono.
p Capacità Speciali: Carica, Imprevedibile, Invulnera- I Capibanda hanno DV6 e di solito usano un Arcus al posto
bilità (a tutti i colpi che infliggono 4 o meno danni) della Fionda.
Gli Adoratori del Vuoto sono reietti e disperati. Hanno totalmente vo- I predoni di tombe, saccheggiatori di sepolcri e ladri di cadaveri
tato la loro vita ad adorare il serpente Apophis per conseguirne gli scopi egizi sono tra i più celebri e ammirati del mondo della furfanteria.
ed eliminare i suoi nemici. La maggior parte di essi si raduna nella città Sono quasi tutti egizi, ma non è raro trovare fra le loro schiere indi-
di Akhet-Aten, sotto la protezione di Akhenaton, ma ve ne sono molti vidui provenienti da altre località, compresi Nubiani, Greci e Ro-
altri che vivono come straccioni nelle grandi città come Alexandria o mani. Gli affari dei ladri di tombe in Egitto sono talmente colossali
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che essi si sono nel tempo organizzati in “Scholae”, ovvero cellule Gli Sha-gaz sono i terribili predoni del deserto che da secoli mi-
diffuse in ogni città principale della regione, ciascuna delle quali nacciano le popolazioni insediate lungo il Nilus. Queste feroci e
controlla un territorio e ha diritto di predazione sulle necropoli che bellicose tribù erano una minaccia sin da tempi molto antichi e i
vi si ritrovano. Rubare tesori o cadaveri di un territorio controllato Faraoni di tutte le dinastie si gloriarono più volte di aver debellato
da una Schola senza la sua autorizzazione, o interferire nel traffico, questa piaga che minacciava le comunità insediate lungo le sponde
ricettazione e contrabbando di queste refurtive, è il modo migliore del placido fiume, ma dopo pochi decenni nuove orde si costitui-
per far infuriare tutti i ladri della regione. vano e le vie d’Aegyptus tornavano ad essere pericolose e insidiose.
Benché recentemente l’istituzione dei Medjai stia costituendo un
à MEDJAI
(AUSILIARI EGIZI IN AEGYPTUS)
valido contrasto contro gli Sha-gaz le vie più esterne nella Valle del
Nilus sono tuttora pericolose e i viaggiatori possono essere derubati
Valore medio: DV6 e uccisi. I predoni attaccano in gruppi di dieci o dodici persone, ma
1 dado: - possono anche riunirsi in veri e propri eserciti di centinaia di unità.
2 dadi: De Bello, De Corpore, Punti Vita, Ratio, Sensibilitas
3 dadi: De Natura
Punti Vita: 12
à TROGLODITI
Valore medio: DV5
Armi: Arcus (Danno 6), Lancia (Danno 6), Pugio (Danno 3) 1 dado: Ratio
Protezioni: Parma (Parata +1) 2 dadi: De Bello, Sensibilitas
3 dadi: De Corpore, De Natura, Punti Vita
I Medjai sono un gruppo di ausiliari egizi che sorvegliano i confini Punti Vita: 15
delle regioni nilotiche e hanno il compito di contrastare le bande di Armi: Lancia (Danno 6), Fionda (Danno 3)
predoni del deserto. Benché di recente istituzione, il corpo dei Me- Protezioni: Nessuna
djai ha già dato prova di valore combattendo alcuni piccoli scontri
nei deserti a sud della Cirenaica. p Capacità Speciali: Furtivo, Rete, Tattiche del Branco
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p Capacità Speciali: Afferrare I Falchi di Horus sono le creature sacre al dio della guerra che si posso-
no trovare a volare sopra i templi di Thebae e le Piramidi di Memphis.
Pur essendo erbivori, questi enormi animali possono essere estre- Queste creature sono falchi bellissimi e leggermente più grandi dei
mamente aggressivi e pericolosi, grazie alla loro poderosa stazza e loro cugini, che sono però stati allevati dai sacerdoti di Amon e nu-
al potente morso. Per tale ragione, è consigliabile starne alla larga. triti con misteriosi cibi la cui ricetta è stata insegnata loro dagli dèi
in persona. I falchi sono solitamente innocui e attaccheranno solo
per difendersi, o per difendere un potente sacerdote in difficoltà.
ANIMALI SACRI
à LEONESSE DI BASTET
Grado di Pericolosità: 2
à COCCODRILLI
Grado di Pericolosità: 3
DI SOBEK Taglia: 4
Valore medio: DV8
Taglia: 4 1 dado: Danni, Sensibilitas
Valore medio: DV10 2 dadi: De Bello, De Corpore, Punti Vita
1 dado: Danni, De Corpore, Sensibilitas 3 dadi: De Corpore (Corsa e Salto)
2 dadi: De Bello, De Corpore (in acqua) Punti Vita: 16
3 dadi: Punti Vita
Punti Vita: 30 p Capacità Speciali: Afferrare, Carica, Furtivo, Sensi
Protezioni: Pelle squamata (Protezione 3) Acuti, Tattiche del Branco
p Poteri Magici: Incantamento (2DV, la creatura fis-
p Capacità Speciali: Afferrare, Furtivo (in acqua) sa lo sguardo sulla vittima), Metamorfosi, Tiro del
p Poteri Magici: Guarigione (1DV), Rigenerazione Fato
(1DV), Tiro del Fato
Le leonesse di Bastet sono individui prescelti dalla divinità, che ab-
I coccodrilli di Sobek sono esemplari benedetti dal dio Sobek, do- bandonano gli istinti naturali e diventano, da sole o in branchi,
tati di prodigiosi poteri rigenerativi. esecutrici della volontà della dea. Hanno il potere di trasformarsi in
donne bellissime e seducenti.
à FALCHI DI HORUS
Grado di Pericolosità: 1
Taglia: 2
à SCIACALLI DI ANUBIS
Grado di Pericolosità: 1
Valore medio: DV4 Taglia: 3
1 dado: Danni, Punti Vita Valore medio: DV4
2 dadi: - 1 dado: Danni
3 dadi: De Bello, De Corpore, Sensibilitas 2 dadi: De Bello, Punti Vita
Punti Vita: 4 3 dadi: De Corpore, Sensibilitas
Punti Vita: 8
p Capacità Speciali: Picchiata, Sensi Acuti, Volo
p Poteri Magici: Maledizione*, Tiro del Fato, Velo- p Capacità Speciali: Furtivo, Sensi Acuti, Tattiche del
cità Innaturale Branco
p Poteri Magici: Profezia, Tiro del Fato
* Se un Falco di Horus dovesse essere ucciso, il Dio Falco
lancerà sull’assassino una terribile maledizione: l’indivi- Gli sciacalli di Anubis sono più scaltri di quelli norma-
duo, oltre a diventare Maledetto e Debilitato, perderà 1d3 li, con i quali condividono tuttavia le abitudini e gli
Punti Vita e 1d3 Pietas ogni volta che sorgerà il sole e, se istinti. Hanno il potere di generare presagi e sogni
non riuscirà a riscattarsi in tempo agli occhi di Horus, in- premonitori, a volte per avvertire i mortali, altre per
contrerà la morte giunto a 0 Punti Vita o a 0 Pietas. Nel guidarli verso uno scopo o una destinazione.
caso che il dio liberasse lo sventurato dalla maledizio-
ne, questi ricomincerebbe a guarire tutti i Punti
Vita persi per la maledizione normalmente e
recupererebbe Pietas secondo le normali
condizioni.
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à SCORPIONI DI SELKIS Creta. Anche se le storie mitologiche non concordano sul nome di
Grado di Pericolosità: 2 chi uccise questo mostro, tutte parlano di un punto debole nella
Taglia: 3 sua struttura bronzea, una zona scoperta grazie alla quale è possibile
Valore medio: DV8 colpire l’unica vena vitale che scorre nel suo corpo.
1 dado: Danni, Sensibilitas
2 dadi: De Bello, Punti Vita III grado di successo
3 dadi: De Corpore Il punto debole di Talos è situato sulla sua caviglia, ma è ben na-
Punti Vita: 16 scosto: è necessario innanzitutto individuare il punto con un tiro
Protezioni: Corazza a placche (Protezione 8) di Ingenium o di Sensibilitas (SD 9). Successivamente, se si mira a
questa piccola zona scoperta, le Protezioni e il potere di Invulnera-
p Capacità Speciali: Afferrare, Veleno (2DV) bilità del mostro vengono ignorati, ma solo ottenendo un moltipli-
p Poteri Magici: Tiro del Fato catore dei danni pari a x3 o superiore. Se i giocatori non possiedono
questa informazione, il punto debole non può essere individuato in
Questi orrendi animali sono grandi come muli ed estremamente alcun modo.
pericolosi. Con le chele anteriori afferrano le loro vittime, mentre
con il pungiglione sulla coda iniettano il loro veleno.
CREATURE
FANTASTICHE
COSTRUTTI TEURGICI
I grado di successo
Desta una certa preoccupazione nelle autorità il numero spropositato
di avventurieri, pseudo studiosi e veggenti alla ricerca dei resti di Ta-
los, il gigantesco e invulnerabile automaton di bronzo con la testa
di toro, che secondo il mito proteggeva l’isola di Creta. Una volta
trovato, sarebbe di inestimabile valore per maghi e teurghi in
grado di infondere nella creatura uno spirito per farlo tornare a
camminare e agire.
II grado di successo
Talos aveva l’incarico di scagliare enormi massi
contro le navi straniere che si avvicinavano a
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I grado di successo
DEMONI Ammit è un demone dell’oltretomba, deputato a divorare il corpo
dei defunti il cui cuore è stato giudicato impuro da Anubis, dio
della morte. Questa temibile creatura possiede la testa di cocco-
à AMMIT, IL DIVORATORE D’ANIME drillo, la parte superiore del corpo di leone e quella inferiore di
Grado di Pericolosità: 5 ippopotamo (i tre animali più pericolosi dell’Aegyptus) e non viene
Taglia: 4 incontrata nel mondo dei viventi, a meno che non sia stata evocata
Valore: DV12 attraverso potenti rituali.
1 dado: Danni, Sensibilitas
2 dadi: De Corpore II grado di successo
3 dadi: De Bello, De Corpore (Lotta), Punti Vita Si dice che l’anima di coloro che sono stati divorati da Ammit sia
Punti Vita: 36 destinata o a vagare in eterno e senza riposo, impossibilitata a rag-
Protezioni: Pelle Squamata (Protezione 4) giungere l’aldilà, oppure a essere distrutta per sempre.
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In forma di sciacallo
Grado di Pericolosità: 3
Taglia: 3
Valore medio: DV8
1 dado: Danni, Ratio, Sensibilitas
2 dadi: De Bello, Punti Vita
3 dadi: De Corpore
Punti Vita: 16
à GIGANTI TROGLODITI
Grado di Pericolosità: 4
Taglia: 4
Valore medio: DV12
1 dado: Danni, De Natura, Sensibilitas
2 dadi: De Bello, De Corpore
3 dadi: Punti Vita
Punti Vita: 36
Armi: Clava (Danno 14)
Protezioni: Nessuna
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à SACERDOTI MUMMIFICATI
MUMMIE Grado di Pericolosità: 3
Taglia: 3
à MUMMIE Valore medio: DV8
Grado di Pericolosità: 1 1 dado: Danni, De Bello, De Corpore
Taglia: 3 2 dadi: De Corpore (Lotta), Ratio, Sensibilitas
Valore medio: DV5 3 dadi: De Magia, Punti Vita
1 dado: Danni, De Corpore, Sensibilitas Punti Vita: 24
2 dadi: De Bello, De Corpore (Lotta), Ratio
3 dadi: Punti Vita p Capacità Speciali: Afferrare
Punti Vita: 15 p Poteri Magici: Immortalità, Invulnerabilità (a tutti
i colpi che infliggono 8 o meno danni), Malattia*
p Capacità Speciali: Afferrare (2DV, la vittima èferita dalla creatura), Maledizio-
p Poteri Magici: Immortalità, Invulnerabilità (a tutti ne (2DV, la vittima deve udire la creatura), Parali-
i colpi che infliggono 5 o meno danni), Malattia* si (2DV, la creatura fissa lo sguardo sulla vittima),
(2DV, la vittima è ferita dalla creatura), Terrore Risucchio dell’Anima (1DV, la creatura tocca la
(2DV, la vittima vede la creatura) vittima), Terrore (2DV, la vittima vede la creatura)
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à BESTIE DI SETH
Grado di Pericolosità: 1 * La vittima deve effettuare un tiro di Vigor
Taglia: 2 contro la forza della malattia. Se fallisce, ol-
Valore medio: DV4 tre a subire la condizione Ammalato, perderà
1 dado: Danni un numero di punti di Auctoritas e di Coordi-
2 dadi: De Bello, Punti Vita natio pari alla differenza tra il risultato del tiro
3 dadi: De Corpore, Sensibilitas di Vigor e quello della potenza della Malattia,
Punti Vita: 8 e analogamente a ogni tiro successivo fino a
quando non riuscirà a guarire con successo.
p Capacità Speciali: Furtivo, Sensi Acuti, Tattiche La perdita si manifesterà con apertura di
del Branco piaghe, pustole, leggere dislocazioni degli arti
p Poteri Magici: Illusione (3DV), Tiro del o piccole deformità. La perdita di Auctoritas
Fato, Velocità Innaturale e le relative deformità potranno essere curate
solo con la magia.
Le Bestie di Seth sono strane e inquietanti creature
sacre al dio del caos e delle tempeste. Assomigliano a I grado di successo
dei canidi grigi privi di pelo e dal corpo snello e slancia- I Portenti di Phaistos sono gli sfortunati esseri che vi-
to (simili a sciacalli o levrieri), ma con uno strano muso affilato e ri- v o no sulle rovine dell’antico palazzo cretese. Finora vi sono
curvo e occhi rossi come tizzoni ardenti. Si dice che possano confonde- stati pochissimi contatti fra loro e il mondo esterno, dato che quasi
re i mortali con le loro illusioni e che la loro presenza anticipi catastrofi sempre conducono un’esistenza pacifica, a meno di non essere distur-
e violenze, ma che essi possano anche condurre individui abbastanza bati. Hanno subito delle terribili mutazioni al momento della loro na-
coraggiosi da seguirli a trovare un modo per evitarle. scita e queste deformità sono attribuibili alla maledizione di Poseidone,
che li ha colpiti come in secoli antichi aveva colpito Pasifae facendole
à PORTENTI DI PHAISTOS partorire il Minotauro.
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à PROGENIE DI APOPHIS Si mormora che esistano esemplari ancora più grandi e spaventosi,
Grado di Pericolosità: 4 che giacciono addormentati nelle profondità della terra o tra rovi-
Taglia: 4 ne dimenticate: queste creature, chiamate Araldi di Apophis, hanno
Valore medio: DV12 Taglia 5, DV20, il potere magico aggiuntivo Eclissi e Grado di
1 dado: Danni, Sensibilitas Pericolosità 5. Se anche uno solo di essi dovesse risvegliarsi dal suo
2 dadi: De Bello, De Corpore torpore, rappresenterebbe una grave minaccia per l’intero Aegyp-
3 dadi: Punti Vita tus.
Punti Vita: 36
Protezioni: Pelle Squamata (Protezione 6)
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II grado di successo
Questa creatura non è malvagia, ma non si farà problemi ad ucci-
dere chiunque tenti di cogliere la sua pianta. Per scoprire gli intenti
di ciascun intruso che entri nella zona dov’è custodito il Silfio a cui
è legato, allo spirito sarà sufficiente posarvi uno sguardo e, se do-
vesse scoprire che è intenzionato a cogliere il Silfio, tenterà di fargli
cambiare idea, giungendo persino a implorarlo o a piagnucolare. Se
questi, però, non dovesse lasciarsi convincere, non esiterà ad attac-
carlo usando i suoi artigli.
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p
PARTE VI
AVVENTURE
NELLE TERRE D’AEGYPTUS
AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
L’IRA DI TALOS
INTRODUZIONE INTRODUZIONE PER
PER I GIOCATORI IL DEMIURGO
L’Isola di Creta non è di certo al centro dei traffici mercantili o Per prima cosa, tutto quello riportato nel paragrafo dedicato al
delle produzioni agricole dell’Impero e questo ha portato, da parte Culto di Talos, nella Parte III, corrisponde a verità: Teocrito Nigro
di Roma a un controllo sempre più blando dei suoi porti e del suo vuole riportare alla gloria gli ancestrali riti della sua isola, ricostruire
entroterra. il Palazzo di Cnossos, esplorarne il labirinto e rifondare il Culto
Tale indifferenza è diventata però la causa del ritorno di alcune di Talos, cercando proprio nel cuore del Labirinto al di sotto del
minacce inusuali, legate all’antichissimo passato dell’isola. Le ro- Palazzo un nuovo simulacro del dio.
vine di Phaistos, ad esempio, sono infestate dalla mala genia dei Ci sono tuttavia delle cose che neanche lui sa. Talos, il vecchio
Portenti, che, sebbene per adesso non abbiano provocato guai di guardiano di bronzo dell’isola, non era un dio, ma un “semplice”,
alcun tipo, sono una presenza inquietante e sinistra che prima o ancorché colossale costrutto teurgico (vedere Manuale Base), cre-
poi bisognerà affrontare. ato, secondo le leggende, da Vulcano in persona. Nel tentativo di
Molto più pressante è invece quanto sta avvenendo a Cnossos, dove scoprire i segreti di questi costrutti, il geniale inventore Dedalo, che
una vasta clientela di cretesi si sta radunando attorno al misterioso fu lo stesso creatore del labirinto, aveva realizzato tutta una serie di
Teocrito Nigro, ricchissimo mercante con il pallino della storia e automi, congegni, statue mobili, tripodi semoventi ed esseri artifi-
delle tradizioni della sua terra. ciali, a partire dai pochi scritti rimasti riguardanti una tecnologia
Nigro ha iniziato il restauro del vecchio Palazzo di Minosse, situato ad oggi completamente perduta. Così facendo, pose le basi per la
poco lontano dall’attuale città di Heracleia, e vi si è trasferito con realizzazione di un nuovo tipo di costrutti, non animati da uno spi-
la sua corte. rito incarnato tramite la magia (come i costrutti teurgici e le statue
Oltre alla popolazione dell’entroterra, il palazzo sta di recente ac- animate), bensì frutto di conoscenze puramente scientifiche: questi
cogliendo artisti e filosofi da molte zone della Graecia e dell’Asia automi vennero chiamati Daidala in suo onore. Le Tavole Mecca-
e questi vanno rapidamente ripopolando le sinistre aule del Palaz- niche di cui il Culto di Talos favoleggia non sono altro che piastre
zo Vecchio. Alcuni, inoltre, affermano che all’interno del palazzo punzonate che comprendono comandi e istruzioni per i Daidala,
si starebbero costituendo corpi di milizie armate che rispondono secondo un codice meccanico di cui si è persa memoria da quindici
unicamente agli ordini di Teocrito Nigro. Alcune confuse dicerie, secoli. Chi le ha trovate e interpretate come dettami morali, e ha
infine, affermano che Teocrito effettuerebbe pratiche legate al cul- ricostruito un “Culto di Talos” basato su di esse, semplicemente
to proibito di Talos (vedi Parte III) e che custodirebbe fra le mi- non ha compreso il loro reale significato e funzionamento.
steriose e oscure mura del Palazzo molte icone del Dio Costrutto. Teocrito Nigro, nel frattempo, ha condiviso la sua visione con mol-
Questi avvenimenti stanno notevolmente inquietando il governa- ti abitanti dell’isola, i suoi miliziani e perfino con l’inviato di Roma
tore Flavio Massenzio, che ha deciso di inviare una decuria a con- mandato a sorvegliarlo, Caio Flaminio, che è tutt’ora un corrotto e
trollo del possibile accesso al Labirinto. Il giovane ufficiale Caio ignavo burattino nelle sue mani.
Flaminio si è offerto come garante romano fra le rinascenti e in- Ha anche trovato l’accesso al labirinto e scoperto molti portenti
quietanti aule di Cnossos, ma non ha ancora confermato nessun dell’epoca di Dedalo, fino a rinvenire quello che secondo lui po-
pericolo o problema. trebbe essere il nuovo corpo meccanico adatto a ospitare lo spi-
Ai Custodes, di stanza ad Alessandria o inviati da qualsiasi par- rito di Talos (che non esiste): un gigantesco automa in foggia di
te dell’Impero, si chiede di indagare su quanto sta avvenendo a minotauro che adesso è nascosto nel cuore del labirinto e che sta
Cnossos e assicurarsi che nessun dio o demone possa tornare dalla cercando da settimane di rianimare tramite le Tavole Meccaniche.
polvere dei millenni per angosciare nuovamente Creta. Quando i Custodes arrivano a Cnossos, il problema è già a una fase
avanzata e saranno loro a farla precipitare ancora di più, mettendo
Teocrito in agitazione, fino all’inevitabile confronto con il Mino-
tauro Meccanico.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
I Custodes incontrano Teocrito Nigro, Caio Flaminio e altri ospiti à PARTE 3: IL LABORATORIO DI DEDALO
del palazzo e si dedicano all’esplorazione dell’antica reggia. Al centro del Labirinto si svolgerà il confronto finale con Teocrito
e il Minotauro.
PARTE 1
IL PALAZZO VECCHIO DI CNOSSOS
Dopo aver ricevuto la missione, aver svolto eventuali ricerche pre- II grado di successo
liminari e aver raggiunto Creta via nave, i Custodes arrivano senza Il legato del governatore è una persona estremamente superstiziosa
problemi a Heracleia, una piccola ma fiorente cittadina portuale, e ottusa. Ha fatto arrivare dalle regioni più disparate dell’Impero
ben fortificata e controllata dalle truppe imperiali. amuleti e oggettini apotropaici che spera possano tenere lontane le
influenze che è convinto provengano dal Palazzo Vecchio.
f 135
AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
SCENA 2:
IL RITORNO DI MINOSSE y
TEOCRITO NIGRO
Quando i Custodes decidono di presentarsi al Palazzo Vecchio sco- Teocrito Nigro è un personaggio di spicco nella politica
prono che questo luogo, sicuramente un rudere fino a pochi anni fa, cretese, ultimo discendente di un’antica famiglia nobiliare
è adesso una sorta di villaggio in piena attività di restauro. L’area at- da secoli decaduta. Le sue recenti ricchezze, che lo hanno
tualmente ricostruita e addobbata corrisponde a circa un quarto della reso da pochi anni un vero e proprio magnate, sono do-
originaria, quella in corso di rifacimenti rappresenta un altro quarto, vute alla sua spietata abilità mercantile (non è affatto uno
mentre la rimanente metà è ancora ridotta in rovina. sciocco) e ad accordi intessuti con mercanti del Delta del
Il Palazzo di Cnossos si trova a circa quattro miglia di distanza da Nilus. In particolare, ha ottenuto ricchi appalti grazie al
Heracleia ed è abitato ormai da una comunità ben nutrita, in cre- volere del clero di Amon-Ra e all’intercessione diretta del
scita e molto legata, il cui capo assoluto e incontrastato è Teocrito sommo sacerdote. I piani di quest’ultimo sono evidenti:
Nigro, la cui fissazione per le antiche tradizioni e la perduta gloria fomentare un pazzo ricchissimo sulla remota isola di Creta
di Creta ha raggiunto le dimensioni di un’ossessione. per fargli scatenare un qualche putiferio o evocare chissà
Quando i Custodes arrivano a Cnossos, Teocrito sta presenziando a quale demone in quell’angolo della Provincia, in modo da
un grande banchetto, un giorno di festa da lui voluto, a cui parteci- spostare l’attenzione della Cohors Arcana e delle legioni
pano decine di invitati e centinaia di servi. Teocrito ha fatto risiste- dai propri piani, legati al ritorno del Figlio di Horus.
mare un vasto cortile porticato alla maniera antica e tutti prendono Teocrito è scuro di carnagione, con capelli corvini e occhi
parte alla festa vestiti con abiti tradizionali di due millenni prima, il neri, da cui il suo soprannome. La sua capacità di con-
tutto allestito grazie ai suoi fondi sconfinati e alla perizia artigianale vincere, minacciare e corrompere chiunque è proverbiale.
degli abitanti dell’entroterra che adesso vivono a palazzo.
In particolare, Teocrito si fa chiamare Minosse e finge di essere Valore: DV8
l’antico re di Cnossos. 1 dado: De Bello, De Corpore
Nonostante i Custodes siano inviati ufficiali di Roma e Teocrito 2 dadi: De Scientia, Punti Vita, Sensibilitas
non possa scacciarli con le armi o farli attaccare, il Palazzo Vecchio 3 dadi: De Magia (Culti Proibiti, Culto di Talos), De So-
di Cnossos è ufficialmente casa sua e l’accoglienza che riserverà ai cietate, Ratio
personaggi dipende da come questi lo riescono a blandire. Punti Vita: 16
Quando arrivano a palazzo, egli finge platealmente di essere re Mi- Armi: Sica (Danno 4)
nosse e concede una pubblica Udienza ai viaggiatori, un po’ per Protezioni: Nessuna
prenderli in giro, un po’ per studiarli e un po’ per metterli alla prova.
Gioca questo incontro con le regole per le Udienze del Manuale
Base, considerando che:
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
PARTE 2
NEL LABIRINTO
Durante la festa o nella notte, a seconda di come si siano com- p L’estenuante veterano. In una zona secondaria del
portati in precedenza, i Custodes possono avere l’opportunità di palazzo, i personaggi incontrano un gruppo di guardie
gironzolare più o meno di nascosto nel Palazzo di Cnossos e cer- armate che festeggia il matrimonio della figlia del più
care di scoprire qualcosa di particolare, o rintracciare l’ingresso al anziano di loro. Questi, visibilmente ubriaco, dice di
Labirinto. chiamarsi Seleuco e di aver compiuto un sacco di belle
imprese (il colosso di Antiochia, il drago di Epidauro, la
gallina di Londinium) che meritano di essere raccontate.
SCENA 5: NEL PALAZZO Comincia quindi a parlare e non la smette per qualche
ora, a meno che non venga interrotto. Se così fosse, inizia
a fare delle domande sul perché i Custodes non vogliano
Ecco una serie di incontri che possono avvenire, tra i quali il De- ascoltarlo e diventa estremamente molesto nei confronti
miurgo può scegliere i più appropriati. degli stranieri.
p Il Codice di Clitemnestra. I Custodes incontrano uno
p Le sale restaurate. I Custodes si stanno muovendo strano personaggio che dice di essere un mercante siriano
nell’ala più sfarzosa del palazzo e ovunque si girino in- con davvero poco tempo a disposizione, dato che deve
contrano ricchezza e beltà queste sono le stanze in cui ri- partire immediatamente. Propone quindi ai personaggi
siedono i poeti e i filosofi che costituiscono la parte aulica di comprare un libro, che vende loro solo perché “sem-
della nuova corte di Teocrito. brano persone oneste”. Il mercante dice che trattasi del
p L’amichevole ancella. Girando in una zona particolar- Codice di Clitemnestra, un testo scritto in siriano (e per-
mente buia, dove si odono risa leggere e gemiti soffoca- meato di grande potere) che si pensava fosse perduto da
ti, i Custodes incontrano una bella ancella che conversa anni. Detto questo, non vuole dare altre spiegazioni. Il
amabilmente con le sue amiche. Quando passano i Cu- prezzo è estremamente elevato. “Un vero affare” aggiun-
stodes, fissa quella o quello che fra loro ha l’Auctoritas ge il mercante, ma, se i Custodes decidono di acquistarlo,
più alta e cerca di appartarsi. Si tratta ovviamente di una una volta contattato qualcuno che conosca la lingua, il
spia di Teocrito, che finge di avere delle cose da dire ai testo si rivela una grossa fregatura, essendo una raccolta
Custodes per capire cosa fanno qui. di scritti di Seneca tradotti in siriano.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
7 Insidia. un tratto di pavimento, di parete o di soffitto Una parte del Labirinto di Cnossos altro non era che il
cede al passaggio dei Custodes, che devono superare un Laboratorio di Dedalo, dove questi custodiva i suoi pro-
tiro di Coordinatio (SD 6) per evitare di subire 2d6 dan- totipi ed effettuava i propri esperimenti. Non vi è nulla
ni (eventualmente ridotti dall’armatura). di utile qui, ma se un Custos vuole tentare, superando un
8 Daidala. i Custodes giungono a una serie di sale e pas- tiro di De Scientia con SD 12 riesce a riattivare un auto-
saggi occupati da antichissimi automi, oggetti dalla fun- ma a forma di tripode, che lentamente e con un suono di
zione misteriosa e macchinari sconosciuti. Sono Daidala: rondelle arrugginite inizia a camminare verso il Labora-
artefatti meccanici attribuiti a Dedalo stesso e ai suoi nu- torio. Se i Custodes lo seguono, hanno terminato la loro
merosi assistenti, realizzati con una tecnologia che oggi è perlustrazione e sono finalmente arrivati alla meta!
stata dimenticata e si dice risalga alla perduta Atlantide.
PARTE 3
IL LABORATORIO DI DEDALO
SCENA 7: L’AGGUATO Ã CAIO FLAMINIO
Valore medio: DV6
1 dado: Sensibilitas
Finalmente, i Custodes iniziano a vedere una luce in lontananza e 2 dadi: De Corpore, De Societate (Comandare), Punti Vita
a udire dei clangori e delle voci. 3 dadi: De Bello, Ratio
Quando si affacciano verso l’area occupata, si ritrovano davanti una Punti Vita: 12
sala circolare vasta e illuminata da strane lucerne perenni, il cui ba- Armi: Gladius (Danno 6), Angon (Danno 5), Pugio (Danno 3)
gliore proviene dall’incandescenza dello strano metallo biancastro Protezioni: Lorica Plumata (Protezione 6), Scutum (Parata +3)
contenuto all’interno. Le lampade emanano anche calore e scottano
(sono altri Daidala, riattivati da Teocrito nelle ultime settimane). Ã LEGIONARI CORROTTI
La sala è composta da tre anelli concentrici: il primo è largo venti Valore medio: DV6
passi ed è quello al livello dove appaiono i Custodes, su cui si aprono 1 dado: Sensibilitas
una decina di varchi che conducono a varie zone del Labirinto. 2 dadi: De Bello, De Corpore, Punti Vita, Ratio
Il secondo si trova più in basso di dieci piedi rispetto al primo, è 3 dadi: De Corpore (Marciare)
largo di nuovo venti passi ed è occupato da strani macchinari acca- Punti Vita: 12
tastati un po’ alla rinfusa (di nuovo Daidala, di metallo lucidato). Armi: Gladius (Danno 6), Angon (Danno 5), Pugio (Danno 3)
Il terzo, di nuovo ribassato di dieci piedi, è un vero e proprio cer- Protezioni: Lorica Hamata (Protezione 5), Scutum (Parata +3)
chio che si trova al centro dei primi due anelli, largo 40 passi. É
occupato in mezzo da un piano di granito circolare, su cui sono p Capacità Speciali: Formazione - (con 3 o più Legio-
poggiati armi e strumenti misteriosi, ed è lì che si trova anche Caio nari Corrotti e Caio Flaminio a comandarli)
Flaminio con un manipolo dei suoi legionari più fidati, pronti a
fare la festa ai Custodes. Caio Flaminio e i suoi sono in attesa dei Custodes, in allerta e
Ci sono sei diverse scalinate, a distanza regolare lungo gli anelli, che armati di tutto punto. Sanno anche che, qualora questi dovessero
uniscono i tre livelli, e una grande statua di bronzo che raffigura un riferire del loro tradimento, la morte sarebbe la più leggera delle
minotauro armato di due bipennis torreggia contro una parete del pene a cui sarebbero sottoposti e, per questo, lotteranno tutti fino
secondo anello. all’ultima goccia di sangue.
Sono presenti (1:1) Legionari Corrotti, ma, nascosti tra il ciarpame
e i catorci del secondo anello, ce ne sono altrettanti, che stanno
sorvegliando le porte d’accesso pronti a dare l’allarme.
Se i Custodes non si accorgono dell’agguato, per prima cosa Caio
Flaminio attiva una leva e fa calare sei saracinesche sulle uscite, che
impediscono ogni via di fuga.
A quel punto, partono i pilum e il combattimento può iniziare!
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
y
I DAIDALA
In questa avventura, e qua e là nel volume dedicato all’Aegyptus, si è accennato ai Daidala, senza tuttavia averli trattati nel dettaglio.
Poiché queste potrebbero essere le prime volte che i Custodes incontrano tali artefatti, non magici né divini ma tecnologici, si è
pensato di inserire questa nuova Specializzazione, ma non di presentare tutte le modalità di costruzione, manutenzione e indagine
di eventuali Daidala, che appariranno invece in futuro. È importante comunque evidenziare le differenze con altri tipi di mecca-
nismi, congegni e costrutti simili: i Costrutti Teurgici sono artefatti imbevuti di magia divina e arcana e la Teurgia che li studia è
una Specializzazione di De Magia. Al contrario, Daidala è una Specializzazione di De Scientia, dedicata a questi costrutti meccanici
complessi e ad altri macchinari che funzionano tramite lastre punzonate e speciali fonti di energia dimenticate.
Se il Demiurgo volesse creare un Daidalum personalizzato, simile a quello utilizzato in questa avventura, può utilizzare le regole
presentate nel Manuale Base per generare gli Automata, con le seguenti differenze:
p Essendo costrutti puramente meccanici e privi di uno spirito senziente ad animarli, i Daidala non hanno alcun punteggio
di Ratio o di Sensibilitas;
p Più grandi e pesanti dei normali Automata teurgici, dovendo ospitare al loro interno un gran numero di ingranaggi e altri
dispositivi necessari a farli funzionare, i Daidala hanno sempre Punti Vita pari a 3DV;
p Ciascun Daidalum è dotato di un meccanismo che ne permette la disattivazione, nascosto al suo interno o nelle vicinanze e
solitamente individuabile attraverso tiri di De Scientia o Ingenium. Il meccanismo dovrebbe garantire ai giocatori un meto-
do alternativo per sconfiggere il Daidalum, specie se affrontarlo in combattimento diretto si dovesse rivelare troppo difficile.
SCENA 9: RISOLUZIONE
Durante il combattimento contro Asterione, tutto quello che si È l’alba.
trova nel Laboratorio, compresi i legionari rimasti, fa una brutta Un’altra tipica nottata di indagini della Cohors Arcana si è final-
fine e, a un tratto, perfino le pareti iniziano a crollare. Quando il mente conclusa.
mostro, in un modo o nell’altro, viene sconfitto, le sue zampe di Per calcolare i Punti Esperienza aggiuntivi di quest’avventura, usa
bronzo indietreggiano fino a sbattere contro il lastrone centrale. i seguenti parametri:
Si attiva allora una leva incastrata da secoli e un antichissimo mec-
canismo fa salire la predella centrale verso l’alto, mentre la volta del p I Custodes hanno sconfitto o consegnato alla giustizia
laboratorio si apre. Teocrito, Caio Flaminio e i suoi legionari: +1 Punto
Mentre tutto crolla, la predella (e, si spera, i Custodes) ascendono Esperienza.
fino all’esterno, al livello del Palazzo di Minosse. p I Custodes hanno capito che Talos non esiste e la sua
A quel punto, il congegno meccanico inizia a ticchettare sempre venerazione è un culto vuoto: +1 Punto Esperienza.
più forte e poi deflagra in un’esplosione colossale, che rade al suolo p I Custodes hanno sconfitto con le proprie forze il Mino-
buona parte del Palazzo e fa collassare i sotterranei su se stessi. tauro Meccanico: +2 Punti Esperienza.
Quando il sole sorge su Cnossos, il Vecchio Palazzo è di nuovo una p I Custodes hanno compreso qualcosa in più su questi
completa rovina, il Labirinto distrutto e ancora una volta inacces- Daidala: +1 Punto Esperienza.
sibile, Teocrito e Caio Flaminio sono morti e la gente che si era p I Custodes hanno recuperato artefatti, testi e cimeli deda-
riunita attorno a Teocrito fugge via disperdendosi nelle campagne. lici dal Laboratorio: +1 Punto Esperienza.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
I PREDONI
DELLA CITTÀ SEGRETA
INTRODUZIONE INTRODUZIONE
PER I GIOCATORI PER IL DEMIURGO
Il reggente della Cohors Arcana di Alexandria convoca i Custodes Quella di Zerzura non è semplicemente la base nascosta di una
negli imponenti castra di quella città, quartier generale di tutti i masnada di predoni, ma una vera e propria città-santuario segreta
Custodes dell’intera Prefettura. consacrata al dio Dioniso. Essa venne costruita secoli orsono da
Il compito che affida loro è riservato e delicato. Si narra infatti popolazioni greche provenienti dalla Cirenaica per sfuggire a per-
che da qualche parte nel Deserto di Lybia, a cinque o sei giorni di secuzioni politiche. Fuggiti nel deserto, i profughi rischiarono di
distanza dall’Oasi degli Aironi, si trovi la misteriosa “Città Segreta” morire di fame e sete, fin quando delle sacerdotesse di Dioniso, che
di Zerzura, nient’altro che un covo di fuggiaschi e razziatori che accompagnavano il gruppo, non invocarono disperate il loro dio.
ospita ribelli in fuga dall’Impero, schiavi fuggitivi, evasi, ricercati e E il dio le ascoltò e le guidò verso un rifugio nascosto tra valli e ca-
predoni, che assaltano tutte le carovane in transito nella regione. Le naloni rocciosi, sconosciuto perfino ai nomadi del deserto. Qui, la
voci raccolte dagli informatori parlano di una fortezza bianca come benedizione di Dioniso fece sgorgare l’acqua dal sottosuolo e donò
una colomba situata in una certa “Oasi delle Averle”, che tuttavia a quella valle nascosta vegetazione abbondante. Allo stesso tempo,
nessuno dei nomadi sembra conoscere. A quanto pare, essa si trove- per proteggere i suoi figli disperati, Dioniso nascose l’accesso alla
rebbe da qualche parte ai confini occidentali della provincia, quasi forra che conduce alla sua città santuario con un prodigioso feno-
al limite con i territori dei Libi e dei Garamanti, ma anche costoro meno naturale: un miraggio che impedisce di scorgere l’ingresso
dicono di saperne nulla. alla vallata anche se ci si passa davanti.
Il compito dei Custodes è individuare questo introvabile covo di Nel corso dei secoli, il popolo di Zerzura crebbe e si moltiplicò, co-
reietti, che a quanto pare è protetto dalla magia o da chissà quale struì una vera (e stupefacente) città all’interno della valle nascosta,
prodigio, studiarne i segreti e tornare a riferire, affinché Roma pos- dotata di fontane e terrazzamenti, ed eresse in cima all’abitato un
sa inviarvi le sue coorti ed estirpare il problema una volta per tutte. bellissimo tempio dedicato al suo dio. Inoltre, di tanto in tanto,
Per farlo, sarà indispensabile che i Custodes viaggino in incognito fedeli seguaci di Dioniso chiedono di abbandonare la città, recarsi
da Alexandria in poi, in modo da non farsi sospettare, e magari in Egitto, Cirenaica o Marmarica e confidare a poveri e disperati
convincere i predoni o i razziatori lì attorno ad accoglierli nella loro l’esistenza di Zerzura, invitandoli a raggiungere quel luogo, dove gli
base segreta. uomini sono liberi e fratelli e non vi sono affanni per loro.
Per questo motivo, i Custodes avranno a disposizione la consue- Questa pratica ha fatto diffondere la voce dell’esistenza di Zerzura,
ta scelta di armi e armature, indosseranno vesti da viaggio tipiche che è arrivata anche a schiavi fuggiaschi, disertori, rinnegati, mise-
dell’Egitto o delle loro terre di origine e riceveranno un gruzzolo di rabili e reietti: tutti i diseredati e i disperati del mondo sono bene
denaro coerente con la loro identità fittizia (quindi molto scarso), accetti a Zerzura, purché vi portino la pace e rispettino i comandi
ma non potranno più rivelarsi come Custodes dal momento della delle sacerdotesse che governano la città.
partenza, pena il fallimento della missione. A Zerzura, oggi, tutti seguono la legge di Dioniso, ma è pur vero
L’ufficiale suggerisce che il Sapiente del gruppo finga di essere uno che, di tanto in tanto, alcuni rifugiati compiono scorrerie all’ester-
scriba o un medico in viaggio e tutti gli altri assumano i ruoli dei no e attaccano le ricche carovane romane o libiche, per portare a
suoi compagni e della sua scorta, ma qualsiasi altra idea che il grup- Zerzura quanto non si trova tra le pareti della valle.
po possa avere verrà accettata. Queste scorrerie e l’attrattiva che la leggenda di Zerzura ha tra gli
Quando i Custodes sono pronti a partire, prenderanno un battello schiavi, i prigionieri e i disertori la rendono una minaccia alla sicu-
che risale il Nilus fino a Memphis e da lì si dirigeranno verso il rezza e alla stabilità dell’Impero.
Deserto Occidentale. I Custodes dovranno essere davvero bravi a trovarla ed entrarvi,
senza dimenticare che poi devono anche uscirne e tornare indietro
ad avvisare l’esercito: non sarà affatto impresa da poco!
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
PARTE 1
VERSO LA CITTÀ SEGRETA
SCENA 1: SULLE PISTE
OCCIDENTALI y
PREVEGGENZA
Il viaggio lungo il Nilus dura una ventina di giorni e i Custodes
possono occupare il tempo a conversare con libici ed egizi, in modo E PREMONIZIONI
da acquisire il più possibile i loro usi e la loro parlata.
Tre settimane dopo la partenza, possono finalmente unirsi a una Poiché Zerzura e tutto ciò che la riguarda ricadono sotto
carovana che supererà l’Oasi Parva, una delle più grandi e fortifi- la protezione del dio Bacco, non è semplice ricevere delle
cate, e si dirigerà verso l’Oasi degli Aironi, l’ultima oasi di qualche premonizioni divine che possano servire a danneggiare o
rilevanza a occidente del Nilus. rivelare i suoi segreti. Il solo ricercare la città per conto del-
Durante il viaggio, i Custodes dovranno più volte esercitarsi a man- la Cohors è considerato né fausto né infausto dai presagi e
tenere la propria copertura. Se le loro identità fittizie sono credibili, tutto dipende da cosa si farà con quella informazione. In
si tratterà di un tiro di De Societate (SD 6), altrimenti potrebbe generale, ogni rituale di divinazione su Zerzura ha 1 gra-
essere SD 9 o addirittura 12: molti viaggiatori stranieri raggiun- do di difficoltà maggiore rispetto al normale. Inoltre, per
gono l’Oasi Parva o Ammonium, ma pochissimi sono quelli che volere di Dioniso, non vi sono rituali che possano rivelare
vanno fino a quella degli Aironi, e questi ultimi devono avere un alcuni dei suoi elementi chiave:
buon motivo per farlo!
Se vogliono raccogliere informazioni o dicerie lungo la strada e si p La posizione della città.
muovono bene, i Custodes possono apprendere diversi elementi p Chi vi abita in questo momento.
utili per il prosieguo della missione. p Com’è fatta.
p Quale dio o forza numinosa la protegga.
p Com’è fatto il canalone e il massiccio roccioso
in cui si trova.
p Come superare il miraggio all’ingresso della forra.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
p Un piccolo capannello di viaggiatori sembra avere lo stes- la Città Segreta da soli. Per non destare sospetti, nessuno di loro
so obiettivo dei Custodes. È possibile scoprire che si trat- dovrebbe avere il denaro per poter comprare dromedari e somari
ta di avventurieri e “cacciatori di tesori” interessati alle per il viaggio. Ci sono tuttavia altre opzioni percorribili:
favoleggiate ricchezze della Città Segreta. Sono individui
infidi e pronti a tutto, ma è anche vero che hanno mezzi e p Pagare una guida a buon mercato. Nessuno tra i caro-
informazioni per organizzare una spedizione verso ovest e vanieri regolari va in una direzione compresa tra ovest e
hanno un’idea precisa e corretta della direzione da seguire sud a partire dall’Oasi, ma si potrebbe cercare una guida
(ovest-sudovest), che non riveleranno facilmente. Se ser- garamante disposta ad accompagnarli per qualche gior-
ve, usare le statistiche dei Ladri di Tombe. no, anche se non pare molto convinta. E non ha idea
p Cammellieri, nomadi e viaggiatori del caravanserraglio della direzione da seguire.
sono quasi tutti infidi e pronti a mettere le mani sulle armi. p Unirsi agli avventurieri. I Cacciatori di tesori hanno
Nessuno di loro è davvero disposto ad aiutare in alcun noleggiato una guida, tre cammelli, e una scorta di no-
modo e si può arrivare anche a incrociare le lame, con l’ag- madi che sembrano più loschi di loro e sono diretti verso
gravante che qui si trovano predoni in abbondanza pronti ovest-sudovest. Ma perché dovrebbero accettare con loro
a dare manforte ai compari contro “i dannati stranieri”. i Custodes?
Attenzione: non si trovano qui razziatori provenienti da p Unirsi a una carovana che va verso nordovest, in dire-
Zerzura, ma ladroni del deserto di origine nomade e per- zione della Cirenaica, e staccarsene a un certo punto. È il
fino qualche esponente della celebre Masnada Selvaggia. compromesso più comodo ed economico, ma li porterà
di parecchio fuori strada.
p Procurarsi cammelli e scorte di cibo e acqua in ma-
SCENA 3: LA SPEDIZIONE niera “alternativa” e andarsene da soli per il deserto.
Andrebbe anche bene, ma in che direzione?
Se vogliono progredire in qualche modo, i Custodes non possono Qualunque sia il mezzo scelto, le cose non vanno per il verso giusto...
fare altro che trovare una spedizione a cui unirsi o andarsi a cercare
PARTE 2
SOLI NEL DESERTO
SCENA 4: PREDONI! doni non hanno calcolato... i Custodes non sono quello che sembrano!
Alla fine della razzia, i Custodes potrebbero essersi rivelati per quel-
lo che sono davvero, potrebbero esser stati derubati di tutto punto
È il momento che i Custodes affrontino un bell’attacco da parte di o potrebbero ritrovarsi con i cammelli dei razziatori. In tutti questi
un congruo drappello di razziatori delle dune... casi, le guide, i cammellieri e le scorte non vogliono avere a che
Gli Sha-gaz (vedere pag. 122) arrivano senza paura di mostrarsi fare con loro, o sono morti o fuggiti. Insomma, con o senza armi,
a distanza, al terzo giorno di spedizione, qualsiasi sia la formula di rifornimenti e cavalcature, i Custodes dovrebbero rimanere adesso
viaggio che i Custodes hanno trovato. Non si tratta di razziatori da soli nel deserto con la propria missione da compiere.
di Zerzura (anche se sconfitti e interrogati non ne sanno nulla) Beh, potrebbe andare peggio...
ma di semplici predoni nomadi allo sbando. Se i Custodes stanno
viaggiando in una carovana regolare (ovunque essa sia diretta), i
predoni chiedono un pesante tributo per lasciar loro continuare il
viaggio: anche i Custodes devono dare qualcosa di valore e le loro
SCENA 5:
armi. In ogni altro caso, rubano qualsiasi cosa questi possiedano e
le cavalcature e lasciano ai Custodes e ai loro compagni a malapena
TEMPESTA DI SABBIA
il cibo e l’acqua per poter tornare indietro con le pive nel sacco.
Il numero degli Sha-gaz è pari a due volte il numero dei membri del- All’alba del giorno successivo all’attacco dei predoni, un muro di
la spedizione e hanno tutti cammelli da guerra, facendo pertanto uso polvere si staglia all’orizzonte.
delle regole per il combattimento a cavallo. Le guardie armate della I Custodes hanno il tempo di provare ad accorgersi della tempesta
carovana sono troppo in disparità numerica, ma c’è una cosa che i pre- di sabbia e pensare a un modo per mettersi al riparo, prima che
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
questa si abbatta su di loro. Vedere le regole specifiche a pag. 106. ogni mezza giornata. Nel caso si riesca a individuare la direzione
Aggravante. A meno che i Custodes non pensino espressamente giusta, l’agognata meta si trova comunque ancora a 1d3 giorni di
a legarlo o trattenerlo, qualsiasi animale viaggi con loro in quel viaggio.
momento fugge via al galoppo in direzione opposta alla tempesta L’altura ha un’immensa fenditura che la attraversa da un capo
in arrivo ed è davvero difficile corrergli dietro e ricatturarlo (De all’altro da est a ovest, un burrone scosceso quasi impossibile da
Natura, SD 15). Se però i Custodes ci provano e riescono, scopro- scalare (SD 18) che la divide quasi a metà. L’aria qui è torrida e
no che gli animali si sono rifugiati presso uno sperone di roccia che la vista continuamente offuscata da miraggi, che riflettono il cielo
offre un ottimo riparo. Lì dietro sono al sicuro dagli effetti della sulla sabbia creando in lontananza l’immagine di pozze d’acqua az-
tempesta. zurra, nient’altro che illusioni letali. L’unica cosa che si muove in
questo vuoto soffocante sono degli uccelli bianchi, che volteggiano
in cielo troppo lontani perché si possa pensare di acchiapparli.
SCENA 6:
PERSI NEL DESERTO SCENA 8: IL MIRAGGIO
Con o senza scorte, con o senza compagni e con o senza cavalcatu- La protezione di Dioniso ha creato o amplificato la potenza di un
re, adesso i Custodes si ritrovano nel deserto, lontani da ogni pista, miraggio costante all’interno del canalone: un tratto della scarpata
e senza avere la minima idea di come trovare la propria meta. della larga fenditura è in realtà un’illusione provocata dalla confor-
È il momento di usare tutte le regole del Viaggiare nel deserto “alla mazione della roccia e dal calore del sole, che si può aggirare solo
disperata” che trovano nella Parte IV, con un’unica accortezza ini- in tre modi:
ziale: prima di poter fare il tiro per cercare di individuare il Cana-
lone di Zerzura, è necessario trovare: p Di notte o con Oculari affumicati (pag. 19), se ci si
trova a passare proprio lì davanti (ma il canalone è lungo
p 1 Pozzo, se i Custodes si stavano dirigendo verso due miglia).
ovest-sudovest a partire dall’Oasi degli Aironi. p Superando un tiro di Ingenium (SD 9) al momento di
p 2 Pozzi, se si stavano dirigendo verso sudovest o ovest. passarci davanti.
p 3 Pozzi, se si stavano dirigendo verso nord-nordovest, p Osservando le cavalcature e gli uccelli, o altri animali pre-
nordovest, sud-sudovest, sud. senti. Avvertendo il sentore dell’acqua, ciascuno di questi
animali si dirigerà istintivamente verso la forra ignorando
Per riuscire a raggiungere ciascuno di questi pozzi e reintegrare le il miraggio (che non percepisce).
proprie scorte d’acqua, ogni mezza giornata di viaggio è possibile
effettuare un tiro di De Natura (SD 9) per individuare la direzione La forra celata dal miraggio è appena una fessura nella roccia, larga
giusta. Nel caso si fallisca, si continua a vagare senza meta. Nel caso in alcuni punti quanto basta per impedire a due cammelli di pas-
si riesca a individuare la direzione giusta, il pozzo si trova a 1d3 sarci affiancati, che prosegue verso nord perpendicolare al burrone
giorni di viaggio. principale. Lungo la pista ci sono statue di pietra nera raffiguranti
Durante questo vagare alla disperata, è il momento di inserire un colossi armati, risalenti a un’antichità sconosciuta. Dopo circa cen-
acuto contrattempo per animare un po’ il viaggio: (1:1) Scorpioni to passi di quel percorso stretto e contorto, due di quelle statue si
di Selkis (pag. 124) si nascondono nei pressi del primo pozzo parano proprio di fronte ai Custodes: sembrano giganti pietrificati
avvistato dai Custodes e li attendono in una ferale imboscata. e hanno uno sguardo molto minaccioso. Una prova di Sensibilitas
(SD 6) basta a percepire che si tratta di qualcosa di non comune,
che sarebbe meglio non fare infuriare.
SCENA 7: IL CANALONE Tra le statue c’è poi un piccolo altare intorno a cui svolazzano di-
verse averle, che si posano anche sulle statue tutto attorno.
Se i Custodes hanno portato dell’uva passa per onorare Dioniso e
Superate queste tappe intermedie, è possibile individuare finalmen- la mettono sull’altare, le averle la beccano subito con trasporto: i
te una strana formazione rocciosa, come una sorta di vasta altura Custodes recuperano 2d3 Pietas. Lo stesso effetto arriva anche in
in mezzo al deserto. caso ci versassero sopra del vino.
Dovrebbe essere in qualche modo chiaro ai Custodes che quella è la Se i Custodes offrono acqua alle averle, queste la bevono un po’
loro meta: se hanno ancora delle cavalcature, quelle cercano di diri- altere ma non succede altro.
gervisi, oppure potrebbero ricevere una premonizione improvvisa, Se i Custodes non hanno offerte adeguate o non le presentano
o ancora potrebbero notare i tanti uccelli bianchi (averle) che van- sull’altare, le statue muovono gli occhi e li scrutano disgustati. I
no e vengono dalla strana roccia. In ogni caso, serve di nuovo un Custodes rischiano di ricevere una Maledizione (SD 9) e le Madri
tiro di De Natura (SD 6) per individuare la direzione giusta. Nel del Tempio sapranno subito della loro presenza.
caso si fallisca, si continua a vagare senza meta ma si può riprovare In ogni caso, i Custodes possono proseguire verso...
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
PARTE 3
ZERZURA!
SCENA 9: pubblica e perfino i nomadi armati che si aggirano attorno alle stal-
le sembrano rispettarle e avere timore di loro.
BENVENUTI Che decidano di aggirarsi in città di soppiatto o parlare con la gente
del posto (la lingua neutra qui è il Greco, e tutti li accolgono come
NELLA CITTÀ SANTA! “Nuovi Fratelli in Dioniso”), ben presto i Custodes verranno indi-
rizzati o capiranno da soli di doversi dirigere al santuario.
Se non lo capiscono in alcun modo, ad un tratto, tutta la gente at-
Dopo circa mezzo miglio di cammino, la forra termina in un trilite torno a loro ammutolisce di colpo, lascia stare le proprie occupazio-
di pietra bianca, con su inciso il disegno di un averla. Affacciandosi ni e si volta a guardarli. Poi, due ali di folla si aprono, indirizzandoli
cautamente oltre il portale, è possibile scorgere la più incredibile alla rampa che sale verso il tempio. A questo punto, le Madri sanno
delle visioni. della loro presenza.
Nascosta nel cuore del canalone si trova una città avviluppata at-
torno a un pinnacolo di pietra, coperto di verdi terrazzamenti, orti
pensili e cascatelle di acqua sorgiva, che piovono dall’alto per qual-
che miracolo ingegneristico. Gli edifici sono tutti in pietra bianca
SCENA 10:
e marmi e non mancano giardini e frutteti che si snodano a spirale
attorno alla grande roccia. La gente della città mostra la provenien-
NEL CUORE
za più eterogenea: uomini del deserto e delle oasi, nubiani, siriani,
egizi, libici e garamanti, perfino qualche straniero della Prefettura
DEL SANTUARIO!
Occidentale. Alcuni di essi appaiono banditi e predoni, schiavi li-
berati e disertori, ma ovunque vi sono donne, vecchi e bambini che Il tempio di Dioniso sovrasta l’abitato e non è difficile comprende-
si dedicano alle più comuni attività quotidiane. re che sia il vero centro del potere della Città Segreta. Sembra an-
In cima allo sperone roccioso vi è un tempio solenne di foggia gre- tico di secoli ma l’interno è arioso e ordinato. Quattro sacerdotesse
ca, con ben visibile in cima al timpano una statua di Dioniso. Uno stanno discutendo in fondo alla navata, di fronte al grande altare
stormo di quelle averle bianche ci si dirige contro, ci gira attorno del dio dell’ebbrezza. Indossano vesti di pelle di cerbiatto e in testa
un paio di volte, per poi svanire nel cielo azzurro. portano corone di edera dorata.
Non vi è dubbio che i Custodes abbiano raggiunto la loro meta! Se i Custodes vogliono origliare quanto dicono e sono giunti qui
A questo punto, sarebbe già possibile per i Custodes lasciare subi- senza farsi percepire dalle Madri del Tempio, ne hanno la possi-
to la Città Segreta e cercare di tornare verso un qualsiasi presidio bilità con un tiro di De Corpore (SD 9), e potendo così sentire
romano per rivelare finalmente il segreto di Zerzura alle legioni. discussioni come questa:
Se i Custodes decidono di farlo, saranno nuovamente soggetti a
una possibile Maledizione da parte di Dioniso (SD 9) e all’ostilità «Roma continua a mandare le sue spie» sta dicendo la più anziana.
degli dèi (vedere Manuale Base, pag. 135). Se inoltre hanno destato «Le incursioni degli uomini del deserto contro le loro carovane si sono
l’attenzione delle Madri del Tempio, queste invieranno contro di fatte troppo ardite!»
loro un intero battaglione di Nomadi del deserto (o la Lamia Nera, «Vi avevo detto che sarebbe accaduto» replica un’altra. «Dobbiamo
pag. 64), per cercare di eliminarli prima che sia troppo tardi. essere più prudenti!»
Qualora anche in questo modo i Custodes riuscissero a tornare ver- «Ci sono trecento uomini armati e furiosi in città» continua una terza
so l’Oasi Parva e da lì verso la Valle del Nilus, la missione potrà «E dobbiamo dar loro la possibilità di sfogarsi. Roma è odiata da tutti,
dirsi in ogni caso compiuta. qui...»
Se invece i Custodes decidono di mescolarsi alla folla ed esplorare la «E a buona ragione» risponde la prima. «Ma adesso tutti rischiamo
città, scopriranno ben presto che Zerzura sembra davvero una terra la vendetta dell’Impero, anche gli innocenti. La Città di Dioniso è a
promessa: non vi sono catene qui, né fruste; tutti vivono fianco a rischio e il miraggio non ci proteggerà in eterno. Non abbiamo mura
fianco aiutandosi nelle incombenze quotidiane; vi è acqua e cibo né torri adeguate per contrastare le legioni...»
per tutti e la gente offre frutta e boccali colmi al loro passaggio; la
violenza è bandita e l’amore e il vino sono serviti liberi per le strade; Altrimenti, o se vogliono rivelarsi e discutere apertamente con le
sono le Sorelle del Tempio che vanno avanti e indietro per la città Madri del Tempio, il tono delle argomentazioni è molto simile.
(facile riconoscerle come Sacerdotesse di Dioniso) a gestire la cosa A questo punto, possono intervenire diversi fattori:
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
p Tiro di Sensibilitas (SD 6). Sembra abbastanza palese p Capacità Speciali: Sensi Acuti
che le Madri del Tempio non sono semplici sacerdotesse p Poteri Magici: Follia (2DV, le Menadi toccano la
di Dioniso, come le più comuni Sorelle, ma qualcosa di vittima), Imprevedibile, Maledizione (2DV, la vit-
più potente e solo parzialmente umano. tima deve udire le Menadi), Tiro del Fato, Velocità
II o III grado di successo: si riconoscono le Madri come Innaturale
Menadi.
p Tiro di De Societate (SD 9). È evidente che la Città Le Menadi non hanno armi, ma combattono gli assalitori con furia
Segreta è per Roma un problema politico (schiavi in fuga, selvaggia, infliggendo loro Follia e Maledizione per conto di Dio-
prigionieri, evasi) e di sicurezza (attacchi alle carovane), niso stesso.
ma, al di là di questo, la Città si trova fuori dal limes Esiste anche una soluzione pacifica e diplomatica. I Custodes de-
dell’Impero ed è una Città Sacra dedicata a uno degli dèi vono trattare in nome di Roma un cambiamento nelle attività di
del Culto Ufficiale. Forse, con una soluzione diplomatica Zerzura: se le Madri del Tempio accettano di far interrompere gli
e un accordo, i Custodes potrebbero evitare un attacco agguati alle carovane, i Custodes faranno in modo che il segreto
frontale da parte delle Coorti d’Egitto. di Zerzura rimanga sacro e custodito solo dalla Cohors Auxiliaria
p Effettuare una Divinazione. Tradire il segreto di Zerzu- Arcana, senza il coinvolgimento delle legioni.
ra non è una cosa gradita agli dèi e le Sorelle e Madri del Questo tipo di risultato rappresenta lo scenario migliore di conclu-
Tempio sono sacerdotesse ufficiali di Bacco, uno dei Do- sione dell’avventura.
dici dèi di Roma. Attaccarle apertamente, offendere loro
o Bacco, tradirle, imbrogliarle o giurare il falso davanti a
loro, nel loro stesso santuario, corrisponde a una serie di
offese gravi o gravissime che potrebbe causare ogni sorta
SCENA 12:
di ripercussione divina.
RISOLUZIONE
SCENA 11: Con dei cavalli freschi presi in città, i Custodes lasciano al galoppo
il canalone in fondo a cui si nasconde Zerzura, la Città Segreta,
IL DESTINO DI ZERZURA proprio mentre il sole tramonta di fronte a loro...
Dopo sei giorni arrivano all’Oasi degli Aironi e da lì proseguono
verso Alexandria.
Nessuno interverrà in quello che accadrà nel santuario non appena i Quando sono di nuovo di fronte al loro superiore e fanno rapporto
Custodes dovessero fronteggiare le quattro Madri del Tempio, né dopo. possono dire di essere sicuri di aver completato la loro missione.
La soluzione più brutale (e sciocca) è combatterle, minacciarle in L’ufficiale li premia con degne onorificenze e invia a Roma un en-
nome di Roma e affrontarle in uno scontro diretto. comio solenne nei loro confronti.
Improvvisamente, i loro volti si contrarrebbero in una smorfia inu- Verranno assegnati a nuove imprese quanto prima, ma adesso è il
mana, mentre i loro capelli si inspessirebbero e proromperebbero in momento di celebrare il loro successo.
una corona di ciocche scomposte, finalmente rivelandosi per quello Ben fatto, Custodes: missione compiuta!
che sono: Menadi, esseri per metà umani ma invasati dai poteri di Per calcolare i Punti Esperienza aggiuntivi di quest’avventura, usa
Dioniso. i seguenti parametri:
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SOMMARIO Ã PARTE
HORUS
5: IL RITORNO DEL FIGLIO DI
Le indagini ad Alexandria spingono nella direzione di un contrab- p Invece di iniziare a indagare da Alexandria e dalla mi-
bando di strani idoli provenienti da Heracleion, la Città Sommersa naccia dei Forsennati, i Custodes possono essere inviati
alla foce del Nilus. Qualcuno ha ritrovato l’antico santuario della direttamente a Heracleion o Avaris, sulle tracce del Ser-
Madre degli Abissi e sta riportando alla luce delle reliquie che non pente d’Oro o del contubernium scomparso.
dovrebbero esistere. Al termine delle indagini, emerge un evidente p Da Avaris, invece di seguire la pista che conduce a Be-
interessamento dei sacerdoti di Seth su queste reliquie: sono forse renice, fare in modo che le informazioni in possesso dei
loro dietro a quanto sta accadendo? Custodes puntino direttamente a Thebae e a Hirior.
à PARTE 3: LA TIRANNIA DELLE ASPIDI In questi casi si consiglia di prevedere Custodes di rango già avan-
L’azione si sposta ad Avaris, la Città dell’Aspide, sulle tracce del zato, affinché, arrivando quasi subito ad Akhet-Aten, siano in gra-
culto di Seth e del gran sacerdote Archantes di Carthago. In questo do di affrontare i potenti nemici che vi troveranno.
centro letale e insidioso avviene un primo colpo di scena. Non sono
i seguaci di Seth a tramare contro l’Impero (non in questo caso, Valore dell’avventura: Questa avventura-campagna permette ai
comunque), ma i tradizionalisti del Culto di Amon-Ra e il loro giocatori di far progredire i propri Custodes da un rango di prin-
sommo sacerdote, Hirior. Un nuovo indizio conduce i Custodes cipianti a quello di veri e propri veterani. Si consiglia di prevedere
verso il Mar Rosso, ad Arsinoe e poi a Berenice, sulle tracce di una base di 4 PE per ogni Parte dell’avventura, più dei momenti
un’immensa gemma dai poteri misteriosi, “il Gioiello del Nilus”, intermedi tra le varie Parti di riposo che permettano il recupero dei
che le profezie dicono essere collegata con il ritorno del Faraone Punti Vita e della Pietas. Ogni capitolo ha inoltre in conclusione
Nero e il culto abominevole di Apophis. alcune indicazioni su come assegnare eventuali Punti Esperienza
addizionali, in aggiunta a quelli derivanti dai normali tiri di Inge-
à PARTE 4: IL GIOIELLO DEL NILUS nium e di Auctoritas (vedere Manuale Base).
La maggior parte di questa sezione è dedicata al viaggio tra le terre La conclusione positiva dell’intera avventura dovrebbe inoltre con-
desertiche e le piste che dal Delta conducono ad Arsinoe e poi a ferire a ciascuno dei Custodes altri 6 PE per l’incredibile impresa
Berenice. Giunti a destinazione dopo diversi pericoli e imprevisti, i portata a termine.
Custodes scoprono che la zona è stata attaccata e distrutta da inviati
dei loro nemici soprannaturali e che il Gioiello è ormai finito nelle
mani di Hirior. A quel punto, si torna sulle piste del deserto in
direzione di Thebae.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
PARTE 1
LA CITTÀ DEGLI UOMINI FOLLI
Con le indicazioni di Burro, è possibile indagare ad Alexandria sul Se invece le informazioni richieste hanno un respiro più generale
fenomeno dei Forsennati: i Custodes possono interrogare gli dèi a e vertono sui pericoli dell’intera avventura, allora la visione è più
riguardo (vedere Scena 1), cercare spiegazioni nella Biblioteca, tra i oscura e sfuggente ma coglie bene il punto della situazione:
libri su cui indagava il contubernium scomparso (Scena 2), interro-
gare i folli catturati (Scena 3), o perlustrare le strade di Rakhotis, il p «Assise nelle ombre su troni dorati, o dentro sarcofagi ingio-
quartiere egizio (Scena 4). iellati in sepolcri perduti, antiche mummie sembrano mor-
Ci sono molte vie che i Custodes possono seguire, ma tutte do- morare tra loro incessantemente, e le loro mani bendate si
vrebbero condurre in un modo o nell’altro a Rakhotis e alla Scena estendono su città e regioni dell’Egitto.»
5. Durante le loro indagini, inoltre, i Custodes potrebbero avere p «Un gioiello splendente, del colore dell’ambra, è tenuto na-
l’impulso di tornare spesso da Burro o ai castra per riferire e cercare scosto da secoli in un’isola remota, ma la mano di un vecchio
aiuto o nuovi suggerimenti, ma in questo caso tali richieste non si allunga per prenderlo.»
dovrebbero ottenere alcun risultato, se non quello di spazientire p «Ombre oscure provenienti da oltre il mondo si radunano
il Magister: Burro ha molte cose a cui pensare e, qualunque sia- sulla regione e premono sul velo che divide il nostro mondo
no le esigenze dei Custodes, li esorterà ad andare avanti per conto dal vuoto, attendendo di poter entrare.»
proprio fino a quando non avranno conseguito un risultato deter- p «Un nero e subdolo consigliere sta sussurrando parole di te-
minante. nebra all’orecchio di un sommo sacerdote, corrompendolo
nel cuore e nella mente.»
p «Horus appare splendente all’inizio dei secoli, primo re d’A-
SCENA 1: p
egyptus. Horus sta per tornare per essere l’ultimo re.»
E, infine: «Un sole nero sta per sorgere sull’Aegyptus e sul
INTERROGARE GLI DÈI mondo, e la sua aurora è un manto di tenebra che già stri-
scia sopra il deserto...»
Eseguendo i propri rituali, è possibile come sempre per i Custodes Questo genere di percezioni, presagi e visioni possono anche essere
ottenere qualche indizio soprannaturale su quanto sta avvenendo. usate dal Demiurgo come spunti narrativi durante tutto il corso
Il tipo di visione o profezia che i Custodes ricevono dipende ovvia- dell’avventura, visto che il loro significato comprende tutto quanto
mente da quale segreto in particolare cercano di strappare agli dèi e sta accadendo.
alle trame velate del destino. In ogni caso, ogni volta che uno dei Custodes ha successo in queste
Un altro parametro fondamentale è che tipo di rituali si vanno a premonizioni e riceve indizi concernenti i serpenti dorati e le loro
eseguire: se quelli del Culto Ufficiale oppure qualcosa di più speci- spire impossibili, o le trame di Nephren-Ka, chi è riuscito nella
fico legato all’Aegyptus, ad esempio la Necromanzia o l’invocazio- premonizione ha anche delle visioni stranianti e disturbanti, che
ne a divinità del Nuovo Culto. In questi ultimi casi, la difficoltà dei gli possono causare degli effetti indesiderati: deve immediatamente
vari tiri, specie se effettuati ad Alexandria e ai castra, è diminuita superare un tiro di Ratio contro Follia (vedere pag. 119; all’inizio
di un livello. dell’avventura, l’effetto ha una forza pari a 1d6).
Se le informazioni richieste sono pertinenti ai Forsennati di Alexan-
dria e a cosa sta accadendo in città, la visione è quella di «serpenti
d’oro che si attorcigliano su se stessi continuamente in spirali impossi-
bili», «serpenti d’oro che mordono delle vittime rendendole folli» o «un
SCENA 2:
enorme serpente dorato che dipana le sue spire nella notte tra i vicoli e
gli edifici cadenti di Rakhotis».
LA BIBLIOTECA PIÙ
Se si vuole chiedere agli dèi del fato del contubernium scomparso,
le visioni dovrebbero mostrare «i colleghi dei Custodes intenti a stu-
GRANDE DEL MONDO
diare vetusti rotoli tra scaffali colmi di libri, in uno strano magazzino,
mentre delle ombre serpentiformi si levano attorno a loro e sembrano Le ultime notizie sul contubernium scomparso, o le visioni ottenu-
circondarli» oppure «il gruppo che parte a piedi una mattina dalla te tramite i rituali, indicano che i compagni dei Custodes sono stati
porta orientale di Alexandria, per venire poi subito inghiottito dalla impegnati diverso tempo a studiare nella Biblioteca (e in special
tenebra più fitta...». modo in uno dei suoi Repositoria segreti).
A questo punto, i Custodes possono indagare per conto proprio
o informarsi presso i bibliotecari per scoprire su quali testi e in
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
quali “magazzini” abbiano indagato i compagni scomparsi, finendo Interrogare uno dei Forsennati è quasi impossibile: uomini e don-
a mettere il naso con ogni probabilità all’interno dei Repositoria ne, adulti, vecchi e ragazzi urlano o pronunciano frasi senza senso
più segreti e protetti. È il momento per i Custodes di aggirarsi un e starli troppo a sentire rischia di essere solo una perdita di tempo.
po’ per questo edificio titanico e confrontarsi con alcuni dei suoi Sul loro corpo non appaiono segni di veleni o di ferite evidenti
misteri, facendo la propria conoscenza anche con i reggenti e con il che possano aver provocato tale condizione di insanità, ma solo i
sovrintendente Zenodoto Albino in persona (pag. 30). danni che alcuni di loro si sono provocati dopo la perdita del sen-
Speciale. Nel tempo trascorso all’interno della biblioteca, il De- no. Applicando delle Cure Spirituali (vedere pag. 104) presso il
miurgo può e dovrebbe concedere alcuni tiri nella relativa Tabella Serapeum di Alexandria sarebbe possibile riportare una vittima alla
degli Incontri. ragione, ma ai Forsennati non è consentito lasciare l’isola e in ogni
Dopo aver ottenuto di cercare tra i più riservati di questi magazzini caso i Custodes non avrebbero abbastanza tempo a disposizione per
(presentando i propri diplomi, oppure con tiri di De Societate o al- curare ogni singola vittima. Parlandoci a lungo, tuttavia, e superan-
tro), i Custodes potrebbero trovare qualche Libro Maledetto, indizi do un tiro di De Societate (SD 9), è possibile far tornare in sé una
di varia natura, e infine scovare proprio l’ultimo dei rotoli esami- vittima quanto basta per farle ricordare un uomo macilento e de-
nati dai compagni: si tratta di alcuni brani dei Testi delle Piramidi turpato in volto, che l’ha avvicinata poco prima del “buio” mentre
sui quali scopriranno una misteriosa profezia sul Figlio di Horus: si trovava impegnata nelle sue faccende a Rakhotis. Interrogando
le guardie su chi possa essere l’uomo, viene fuori il nome di un
«In quei giorni la Sua maestà tornerà, benedetta da Amon, e sarà co- certo Ezerem, un mendicante che si aggira per Rakhotis (vedere
nosciuto come il Figlio di Horus. Vedendo la disgrazia delle sue terre, Scena 4).
egli piangerà lacrime d’assenzio, ma in seguito questo Dio Perfetto esul- Successivamente, la consapevolezza di quanto ha fatto da folle (qui
terà agli inizi della battaglia, godendo nel gettarsi in essa, e il suo cuore è il Demiurgo che può decidere il grado di orrore o pazzia dei suoi
si diletterà alla vista del sangue. Preferirà i momenti in cui annienta a atti) getta la vittima in una nuova disperazione che le impedisce di
quelli del piacere, e con un solo colpo massacrerà i nemici senza lasciare parlare ancora.
loro discendenza. Poi si ergerà rinnovato e splendente come un novello C’è un’altra cosa che i Custodes possono notare qui. Le celle usa-
Horus, e Amon Padre gli donerà lunga vita ed eterna discendenza.» te per rinchiudere i folli sono sei. In due di esse ci sono cinque
Forsennati apparentemente calmi, che siedono in cerchio e conti-
Proprio al termine della lettura, i Custodes (con un tiro di Sensi- nuano a mormorare cantilene suadenti con occhi spiritati. Alcuni
bilitas contro SD 6) possono accorgersi di essere spiati attraverso cadaveri gettati al suolo e la testimonianza delle guardie rivelano
una finestrella da un uomo macilento e dalla faccia orribile. Questi, che i cinque che adesso stanno tranquilli hanno ucciso brutalmente
accortosi di essere stato scoperto, comincia a scappare. Purtroppo, ogni altro occupante della cella. Ascoltare quanto costoro dicono
la finestra non è una via percorribile per i Custodes, a causa di e cantilenano equivale a subire un effetto di Follia (forza 1d6). In
pesanti sbarre. Nel tempo che essi ci mettono a tornare nel corpo ciascun’altra cella vi sono quattro occupanti, che strepitano tutti
principale della Biblioteca, la spia si è dileguata. come matti.
Non è tuttavia impossibile seguirne le tracce. Chiedendo in giro del Mentre i Custodes indagano questo strano fenomeno, le guardie
fuggitivo, studiosi e passanti indicano che l’uomo è fuggito per la conducono nel sanatorio un altro Forsennato appena catturato, che
via e da lì pare essersi diretto a Rakhotis (vedere Scena 4). urla e scalcia. Non appena questi viene inserito in una cella con altri
quattro suoi pari, i cinque si calmano e si siedono a terra iniziando
a salmodiare a loro volta, mentre la cantilena dei tre gruppi da cin-
SCENA 3: que si alza di tono e riprende all’unisono.
«Vedete? Fanno sempre così!» spiega una delle guardie.
LA COSA SULLA SOGLIA A quel punto, qualcuno dei Custodes potrebbe pensare di prova-
re a mettere i Forsennati in gruppi di cinque, come esperimento
(in alternativa, una delle guardie potrebbe suggerirlo con l’intento
I locali in cui sono stati portati e imprigionati i Forsennati catturati dai di calmare i detenuti). Se questo avviene e si compongono cinque
Vigiles sono quelli di un vecchio centro di quarantena ormai abbando- cinquine, i due rimanenti nell’ultima cella tentano di uccidersi im-
nato e cadente che si trova sull’isola del faro, antistante la città. Qui, i mediatamente e i cinque gruppi iniziano a salmodiare urlando tutti
folli che si è riusciti a contenere sono imprigionati in una mezza dozzi- insieme, fino a diventare assordanti. Il tetto del sanatorio inizia a
na di celle comuni prive di finestre, fetide e luride, senza alcun riguardo tremare e qualcosa sembra cominciare a strisciare o percolare nella
per le loro condizioni se non per il fatto che non ne possano fuggire. nostra realtà. A questo punto, bisogna effettuare un tiro di Ratio
I Custodes possono dare un’occhiata alle prigioni e sentire i reso- contro Follia ogni tempus, via via più arduo (forza 1d6 nel primo
conti delle guardie che li sorvegliano. Il contenimento dei folli in tempus, 2d6 nel secondo e 3d6 dal terzo in poi).
questi locali abbandonati è stato voluto proprio, nel corso delle L’unico modo per fermare questa tregenda è separare i Forsennati
indagini di qualche settimana prima, dai Custodes scomparsi e, da nuovamente o metterli fuori gioco. Quando tuttavia questa opera-
allora, si è continuato a radunarli qui ogni volta che ne veniva cat- zione è conclusa, vi è una nuova complicazione da gestire. Adesso
turato qualcuno (per le caratteristiche dei Forsennati, vedere pag. sono le guardie del sanatorio ad essere impazzite a loro volta e a
120 di questo volume). rivoltarsi contro i Custodes!
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
Se i Custodes arrivano nel quartiere egizio di Alexandria per inda- Ã MALVIVENTI DI RAKHOTIS (1,5:1)
gare sui casi di follia e i Forsennati, o su Ezerem, trovano un rione Valore: DV4
ormai funestato da numerosi episodi di violenza, retate dei Vigiles, 1 dado: Ratio, Sensibilitas
interrogatori, lutti o rapimenti: la gente del posto è più chiusa e 2 dadi: De Bello
scorbutica del solito e qualsiasi minaccia o aggressione potrebbe 3 dadi: De Corpore, Punti Vita
scatenare delle piccole rivolte. Punti Vita: 12
Per prima cosa, il Demiurgo dovrebbe trasmettere un po’ delle at- Armi: Arma improvvisata (Danno 4)
mosfere del rione egizio, prendendo spunto dalle descrizioni a pag. Protezioni: Nessuna
23, e magari prevedere almeno 1-2 incontri casuali, a partire dalla
Tabella degli incontri di Rakhotis a pagina 24. p Capacità Speciali: Tattiche del Branco
Per avere informazioni sulle vittime della strana follia che ha colpi-
to la città, sono necessari tiri di De Societate (SD 9), oppure di De All’interno della taberna, i Custodes fanno la conoscenza del gigan-
Bello (SD 9) se i Custodes intendono usare l’intimidazione e altri tesco e omonimo proprietario e dei pittoreschi avventori del luogo
metodi poco ortodossi. e possono o meno chiedere notizie sul fuggitivo. Se i Custodes insi-
Le famiglie e i conoscenti dei Forsennati sono affranti e rabbiosi, stono di aver visto entrare l’uomo, il Leviatano può farsi convincere
ma non hanno molto da dire: a un tratto la vittima, mentre era a consegnarlo con denaro e opportuni tiri di De Societate, oppure
nelle proprie faccende, è stata vista compiere dei gesti folli senza se uno dei Custodes acconsente a partecipare, per quella sera, ad
motivo (urla, aggressioni, profezie di sventura, rovesciamento di uno degli incontri clandestini della taberna, quella sera.
ceste e mercanzie) e nessuno sembra sapere perché.
Se i Custodes tuttavia ottengono almeno un II grado di successo in à IL LEVIATANO
uno qualsiasi dei loro tiri (oppure descrivono o fanno esplicitamen- Valore: DV10
te menzione di Ezerem e hanno ottenuto un I grado di successo), a 1 dado: De Bello, De Corpore, Ratio, Sensibilitas
uno dei testimoni può venire in mente uno strano individuo visto 2 dadi: De Bello (Minacciare), De Corpore (Lotta)
conversare con le vittime poco prima degli slanci di follia. È un 3 dadi: Punti Vita
mendicante straniero, macilento e dal volto sfregiato dalla malattia, Punti Vita: 30
che si dice contrabbandi cianfrusaglie antiche, essenze profumate e Armi: Kopesh (Danno 7)
cimeli di poco conto. I testimoni sono anche in grado di indicare Protezioni: Nessuna
dove egli si trovi abitualmente a vendere la sua merce.
Quando i Custodes avranno individuato il sospettato tra la folla, p Capacità Speciali: Sensi Acuti
questi si getterà in una fuga a rotta di collo tra le vie di Rakhotis,
cercando di dileguarsi tra i vicoli e gli angiporti: si passa alla Scena 5. Se convinto, il Leviatano fa entrare due membri della sua banda
con il fuggitivo tra le mani, le braccia legate dietro la schiena, e lo
consegna ai Custodes.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
L’uomo si chiama Ezerem, ed è un Adoratore del Vuoto recalci- Tuttavia, sia che i Custodes gli abbiano liberato le braccia o meno,
trante e malevolo, per metà egizio e per metà arabico, che si guada- Ezerem inizia a contorcersi e avviene qualcosa di prodigioso: due
gna da vivere smerciando antichi cimeli e reliquie. La verità è che tatuaggi dorati in forma di serpente gli scivolano sottopelle, da die-
è solo una pedina in un gioco più grande di lui ed è manovrato da tro le spalle ammantate e fino alle braccia, e iniziano a serpeggiare
Nephren-Ka tramite il Vento Nero, ma non sa davvero nulla di assieme come un unico essere.
quanto sta accadendo. La visione e l’effetto ipnotico di questo prodigio consentono a Eze-
rem di liberarsi, estrarre una Sica nascosta dal suo ciarpame e usare
à EZEREM il suo potere di Follia, trasformando in Forsennati gran parte dei
Valore: DV5 presenti: (2:1) Forsennati attaccano immediatamente i Custodes..
1 dado: Sensibilitas Qualora Ezerem morisse (o gli venissero mozzate le braccia), i due
2 dadi: De Bello, De Corpore tatuaggi si tornerebbero a trasformare in bracciali d’oro serpentifor-
3 dadi: De Magia (Culto di Apophis), Punti Vita mi che cadrebbero tintinnando a terra, per ora inerti.
Punti Vita: 15
Armi: Sica (Danno 4)
Protezioni: Nessuna
PARTE 1: CONCLUSIONE
p Capacità Speciali: Carica, Imprevedibile
p Poteri Magici: Follia* (3DV, la vittima vede Ezerem, op- Alla fine di questa breve scorribanda per Alexandria, i Custodes
pure Ezerem fissa lo sguardo sulla vittima) hanno sfiorato la parte superficiale della minaccia che incombe
sull’Aegyptus: Forsennati, Adoratori del Vuoto e folli entità che
* finchè indossa i Serpenti d’Oro (vedere sotto). cercano di superare il velo della realtà. Il tutto sembra esser stato
scatenato dai due bracciali venduti al ricettatore Ezerem dalla mi-
Quello che è successo è che uno dei suoi abituali fornitori di ciar- steriosa Ahmes Kitara. Seguire le tracce di questa contrabbandiera
pame e cimeli da rivendere, Ahmes Kitara, gli ha fornito due brac- di reliquie sarà la prossima tappa dell’avventura.
ciali a forma di serpente dorato provenienti, così diceva, dalla Città Il Demiurgo può inoltre distribuire 1 Punto Esperienza ulteriore ai
Sommersa di Heracleion. Da allora, dopo averli indossati, Ezerem Custodes per ciascuno di questi risultati:
ha cominciato ad avere visioni e premonizioni dissennate, che lo
hanno portato ad essere quello che è ora. Quelle stesse voci gli han- p Aver rinvenuto dei testi speciali o Libri Maledetti nella Bi-
no ordinato di spiare i Custodes e di mostrare i Serpenti Dorati alla blioteca, o aver scoperto qualcosa di nuovo sui Repositoria.
gente del luogo, rendendoli Forsennati. p Aver esaminato i Forsennati prigionieri ed evitato la mi-
Ezerem non racconterà questa storia ai Custodes, nemmeno se for- naccia del sanatorio.
zato. Pretenderà però che, prima di confessare, questi gli liberino p Aver catturato e interrogato Ezerem senza spargimenti di
almeno le braccia in modo che egli possa mostrare loro “la verità”. sangue, tafferugli in città e litigi con il Leviatano.
Su di esse, a un esame sommario, non vi è traccia dei bracciali, né p Aver recuperato i Serpenti d’Oro e consegnato Ezerem
questi si trovano tra gli altri cimeli del miserabile. ancora vivo alla Cohors Arcana.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
PARTE 2
I PREDATORI DELSERPENTE D’ORO
Dopo aver interrogato Ezerem o dopo aver indagato sui due in-
quietanti bracciali d’oro a forma di serpente (eventualmente chie- SCENA 7:
dendo a qualche esperto di queste reliquie, ad esempio “il Cap-
padocio”, descritto a pag. 25), i Custodes possono scoprire che LE ROVINE DELLA
quel reperto viene da Heracleion e che sicuramente è arrivato nelle
mani di Ezerem dalla banda di Ahmes Kitara, “l’Aspide del Mare”, CITTÀ SOMMERSA
una pirata e cacciatrice di reperti che si occupa specificamente dei
saccheggi della Città Sommersa e della loro ricettazione.
È il momento di lasciare Alexandria e dirigersi verso Heracleion. Per raggiungere le acque sopra Heracleion è necessario ottenere
una qualche imbarcazione. Avendo saputo dell’arrivo del contu-
bernium, nessuno degli scagnozzi di Kitara si fa vedere qua in giro,
SCENA 6: IN VIAGGIO ma i Custodes possono comunque immergersi nelle acque basse
(nessun tiro di De Corpore richiesto) ed esplorare le antiche rovine.
A pochi piedi sotto la superficie del mare, si estendono i ruderi della per-
Per raggiungere da Alexandria la costa antistante la perduta He- duta Heracleion, splendidi e pittoreschi: cupole spezzate, palazzi abitati
racleion è necessario percorrere appena una quindicina di miglia da murene e banchi di pesci, statue e colonnati avvolti da alghe fluttuanti.
verso nord-est, tra canali, pantani e piccoli attracchi costieri. Per quanto facciano qui, c’è poco da scoprire a Heracleion per i Custo-
È l’occasione per utilizzare una volta la Tabella degli Incontri del des, mentre attardarsi troppo potrebbe avere delle brutte conseguenze:
Basso Egitto (pag 35), se il Demiurgo vuole aggiungere colore al dopo circa un’ora di esplorazione, attratti dal movimento, alcuni pe-
viaggio; altrimenti, la spedizione raggiunge la destinazione senza scecani affamati vengono ad assaltare i Custodes troppo curiosi!
problemi.
Proprio di fronte al luogo dove sorgeva la Città Sommersa, si trova à PESCECANI (1:2)
oggi un piccolo villaggio di pescatori e battellieri, innocuo e irrile- Valore medio: DV8
vante, se non fosse che tutta la popolazione locale è segretamente 1 dado: Danni, Sensibilitas
coinvolta nei traffici di Ahmes Kitara, che recluta i propri scagnozzi 2 dadi: De Bello, Punti Vita
tra le famiglie dei portuali. Per questo motivo, nessuno all’inizio 3 dadi: De Corpore (in acqua)
è disposto a collaborare o ad aiutare in alcun modo i Custodes Punti Vita: 16
con informazioni rilevanti o sostegno. Le cose ovviamente possono Protezioni: Nessuna
cambiare, se questi ultimi sanno giocare bene le proprie carte e
usare metodi convincenti, accompagnati da opportuni tiri di De p Capacità Speciali: Afferrare, Sensi Acuti
Societate (SD 9) o di De Bello (SD 9), ma provocando l’inimicizia
degli abitanti del villaggio).
In questo caso, è possibile ottenere quanto segue:
SCENA 8:
p Un piccolo battello a disposizione per spostarsi tra i cana-
li e il mare antistante, condotto da un pescatore accondi-
TRA LE SPIRE DELLA
scendente che si occupa personalmente della navigazione.
p Individuare la zona di mare proprio sopra Heracleion per
MADRE DEGLI ABISSI
andare a esplorarne le rovine sommerse (vedere Scena 7).
p Individuare il luogo dove sorgeva il Santuario di Nunet, Nel cuore della città di Heracleion si trovava il tempio dell’anti-
poco fuori dalla città sommersa, per andare a esplorare chissimo dio Nun, che i rapporti della Cohors Arcana ricordano
quelle rovine sommerse (difficoltà aumentata di 1 livello come un culto atavico e misterioso, paragonabile a quello dell’ance-
rispetto a ogni altra informazione: vedere Scena 8). strale dea Thalassa o della mesopotamica Tiamat. In realtà, la Ma-
p Scoprire la base operativa di Kitara tra i canali per andare dre degli Abissi non era identificata con Nun, essenza maschile del
a esplorarla (Scena 9). mare, ma nella sua paredra femminile Nunet, il cui santuario, già
all’epoca dell’affondamento della città, era deserto e abbandonato.
Questa informazione è quindi fuori dalle comuni conoscenze dei
membri della Cohors Arcana e solo degli esperti di storia egizia
o archeologia (o dei Custodes provenienti dall’Aegyptus) possono
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
PARTE 3
LA TIRANNIA DELLE ASPIDI
Questa volta il viaggio attraverso il Delta è lungo e impegnativo, probabilmente per la prima volta, la possibilità di esplorare questo luogo
e potrebbe essere occasione per utilizzare più volte la Tabella degli esotico e letale, con tutta probabilità la città più pericolosa del Delta.
incontri del Basso Egitto (si consiglia di farlo almeno 2-3 volte). Il Demiurgo può descrivere e far vivere qualche scena particolar-
Se invece i Custodes decidono più saggiamente di prendere un’imbar- mente conturbante e caratteristica ai Custodes (per le informazioni
cazione e viaggiare via mare, per poi risalire il Delta lungo il ramo più sulla città, vedere pag. 36): danzatrici esotiche che si esibiscono
orientale del Nilus, il viaggio è più breve e la Tabella degli Incontri può assieme a enormi pitoni, incantatori di serpenti, venditori di spezie,
essere usata una sola volta. In questo caso, essi arrivano in città prima del veleni e medicamenti e cultisti di Seth a ogni angolo delle strade,
contrabbandiere che sta portando ad Archantes le reliquie recuperate da- intenti nei propri loschi affari. Anche qui, a quanto pare, si stan-
gli urinatores (Scena 9, alla Parte precedente). Arrivare prima o dopo del no registrando i primi casi di follia e sono apparsi dei Forsennati.
contrabbandiere non ha una particolare influenza nel proseguimento Sembra però che questi folli e sediziosi siano stati fatti scomparire
dell’avventura, ma potrebbe essere un vantaggio se i Custodes vogliono velocemente in maniera abbastanza... brusca, ad opera della comu-
giocare d’astuzia e fingere di essere loro stessi gli inviati di Kitara. ne criminalità locale, dei Vigiles o dei sacerdoti di Seth.
Quando sono pronti a muoversi, dopo aver preso alloggio in città o
durante un rinfresco in un mercato sotto i portici, ecco tuttavia che
SCENA 10: una nidiata di aspidi darà loro la giusta sveglia.
Se si trovano a una locanda, i serpenti potrebbero trovarsi nei loro
LA CITTÀ DELL’ASPIDE giacigli o venir fatti strisciare dalla finestra durante la prima notte
di riposo. Se si trovano per la via, o al mercato, una cesta colma di
rettili viene versata loro addosso da una finestra.
Giunti in un modo o nell’altro ad Avaris (per maggior effetto, il Demiur- Benvenuti ad Avaris!
go dovrebbe collocare l’arrivo al calar della notte), i Custodes hanno, Per prima cosa, i Custodes devono sopravvivere ai morsi dei letali
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
serpenti: è innanzitutto richiesto un tiro di Sensibilitas (SD 6) per p Non sanno chi li ha assoldati per far fuori i Custodes, ma
accorgersi del pericolo e successivamente un tiro di Coordinatio solo che ha pagato bene: hanno visto solamente un uomo
(SD 9, oppure SD 6 se il tiro di Sensibilitas ha avuto successo) per incappucciato, avvolto da una tonaca sacra di colore ver-
evitare di farsi mordere. I Custodes che falliscono il tiro di Coordi- de, con dei serpenti verdi tatuati sugli avambracci (tutti
natio subiscono 1d3 danni e vengono Avvelenati da un veleno con segni di riconoscimento dei sacerdoti di Seth). I Custodes
forza 2d8, a meno che non riescano a estrarlo entro 3 tempus, come non lo sanno ancora, ma si tratta di Meriamon (vedere
di consueto (vedere Manuale Base). sotto), camuffato da fedele di Seth per far ricadere la col-
Se uno dei personaggi viene definitivamente Avvelenato, il Demiur- pa sul culto guidato da Archantes.
go potrebbe concedere un’ultima possibilità di salvarsi, convincen- p Il misterioso mandante sembrava sapere entrambe le vol-
do un guaritore di passaggio con un tiro di De Societate (SD 9) te dell’arrivo dei Custodes ad Avaris, prima che questo
a prestare loro soccorso, il quale riesce, con lamette, pompette e avvenisse... come se qualcuno lo avesse avvisato.
contravveleni, a trarli in salvo.
In ogni caso, i due sono criminali senza speranza, colpevoli anche
dell’uccisione di alcuni Custodes. Il contubernium dovrebbe assi-
SCENA 11: curarli alla giustizia imperiale o eseguire personalmente una sen-
tenza di morte.
RESA DEI CONTI
AD AVARIS! SCENA 12:
Dopo essere sopravvissuti a questa trappola ben orchestrata, i Cu-
IL TEMPIO MALEDETTO
stodes vorranno scovare o inseguire chi ha giocato loro quel brutto
tiro. A questo punto, i Custodes potrebbero decidere di fingersi gli inviati
Sarà facile individuare due assassini prezzolati che cercano di met- di Kitara, cercare un modo ufficiale o meno per approcciare Archantes
tersi in salvo dopo aver compiuto la loro missione: questa volta ai di Carthago o penetrare nel grande tempio di Seth. In tutti i casi, il
Custodes aspetta uno spericolato inseguimento sui tetti di Avaris, Demiurgo può descrivere il santuario del dio come un luogo colossale
tra passaggi voltati, terrazzi sbrecciati e pontili cadenti. ma decadente, pieno di ombre e crepe lungo cui strisciano rampicanti
L’inseguimento è un’azione prolungata di De Corpore (SD 6): verdi e bruni. Superare la sorveglianza è un’impresa molto semplice e,
ciascun Custos deve totalizzare almeno 6 successi (ogni grado di se i Custodes agiscono con accortezza, non necessita neppure di tiri
successo, oltre al primo, equivale a un successo addizionale, come dedicati.
di norma) prima di ottenere altrettanti fallimenti (nel qual caso, All’interno, colonne immani dividono uno spazio carico di statue e sacra
i fuggitivi riescono a far perdere le proprie tracce). Il Demiurgo mobilia, male illuminato, intriso da fumi rituali e frequentato da molti
può arricchire di dettagli l’inseguimento, descrivendo il risultato sacerdoti in tunica verde, o con bordi di quella tinta su abiti più dimessi.
dei tiri dei giocatori: eventi fortuiti che ostacolano di volta in volta Al contrario di quanto i giocatori si potrebbero aspettare, in questo
i Custodes (in caso di fallimento) o i fuggitivi (in caso di successo), luogo non ci sono inquietanti guardie armate di khopesh, vittime
come mercanzie rovesciate, carretti che sbucano all’improvviso da urlanti e sacerdoti dallo sguardo folle, anzi... l’intero santuario è lugu-
vicoli laterali o processioni religiose. bre ma tranquillo: è importante ricordare che il culto di Seth di Ava-
I Custodes possono decidere se cercare di acciuffare i due - che ri- ris è tollerato dall’Impero, uno status che i sacerdoti sono ben inten-
spondono ai nomi di Sethos e Shebitku - o scoprire dove vanno. Nel zionati a mantenere evitando qualsivoglia usanza troppo... esotica.
primo caso, i due non opporrano resistenza e i personaggi potrebbero Se i Custodes evitano di mettere mano alle armi e sgattaiolano fino
trovare addosso a uno di essi un diploma o un segno appartenuto a alle celle più interne, o se si presentano con qualche espediente, ben
uno dei membri del contubernium scomparso. Nel secondo caso, presto potranno incontrare Archantes in persona (vedere pag. 37).
troveranno il covo dei due in una cantina ammuffita nei peggiori L’aura di astuzia e malevolenza di questo personaggio è tangibile,
bassifondi della città, con il pavimento in terra battuta. Non solo ma non vi sono ragioni di alcun tipo che permettano ai Custodes
questo è il nascondiglio dei due assassini, ma nel terreno della cantina di accusarlo di qualcosa o provare la sua colpevolezza.
sono seppelliti malamente i Custodes svaniti nel nulla: Avaris è stato È il momento di impostare un’Udienza (Manuale Base): Archantes
l’ultimo luogo dove sono arrivati seguendo la pista della cospirazione! potrebbe essere più o meno ben disposto nei confronti dei Custo-
Interrogando i due tagliagole, si può scoprire quanto segue: des a seconda di come questi si sono presentati al suo cospetto (da
3 a 9 successi richiesti), ma la richiesta più ovvia che i Custodes
p I due sono noti criminali della città, ma è chiaro che si possono presentargli (“Cosa sta succedendo? Puoi aiutarci?”) è per
tratta di esecutori di poco conto, buoni solo in quanto si- lui “ragionevole e semplice da soddisfare” (SD 6). D’altronde, an-
cari sacrificabili e per la loro dimestichezza a maneggiare ch’egli potrebbe trarre informazioni proficue da questo incontro…
serpenti e veleni.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
Ecco cosa può rivelare o concedere Archantes se l’Udienza ha successo: Se i Custodes gli si confidano, lui fingerà di volerli aiutare, rac-
contando qualcosa sul mito del Gioiello del Nilus e offrendosi di
p Non ha idea di chi siano o chi abbia ingaggiato i due organizzare la spedizione fino a Berenice sfruttando i suoi contatti.
tagliagole per uccidere loro o i Custodes precedenti; po- Il suo intento è tuttavia quello di avvelenare i Custodes tramite dei
trebbe essere stato qualche altro sacerdote di Seth sotto datteri ed eliminarli una volta per tutte, eventualmente con l’aiuto
di lui o appartenente a un altro tempio... o chiunque si di alcuni tagliagole appostati e assoldati per l’occasione. Ci sono
possa mettere addosso una tunica verde! molti modi per evitarlo:
p Ha ordinato effettivamente ad Ahmes Kitara di vendergli
qualsiasi manufatto legato al santuario di Nunet, per- p I Custodes potrebbero notare un retrogusto amaro nella
ché “sono reliquie molto... interessanti”. È ovvio che il frutta offerta o il fatto che lui non ne mangia, oppure
suo interesse è legato ai loro effetti soprannaturali, ma trovare sospetto il suo atteggiamento (in tutti i casi, devo-
non sembra interessato a diffondere la follia o il culto di no avere successo in un tiro di Ingenium o Sensibilitas
Apophis in Aegyptus, anzi! contro SD 9).
p Non conosce Ezerem e qualsiasi cosa riguarda Apophis, p I Custodes potrebbero aver ricevuto la Benedizione di
Nephren-Ka, i Forsennati e gli Adoratori del Vuoto gli Seth, che li rende resistenti ai veleni, ma comunque con-
sembra un abominio (è sincero). Lui guarda con odio i sapevoli di averne ingeriti.
Romani e soprattutto i Custodes, ma per scacciarli e di- p Con un tiro di Sensibilitas (SD 6) potrebbero notare dei
struggerli non invocherebbe mai una follia tanto inuma- frammenti di tinta verde sulle braccia: quanto rimane dei
na (anche questo è vero: se i Custodes cercano di tornare finti tatuaggi delle aspidi che Meriamon si era dipinto per
con la mente ai miti e alle tradizioni egizie, persino Seth ingannare i due tagliagole della Scena 11.
è nemico di Apophis e si schiera con Amon nella lotta
contro di esso). Se scoperto, Meriamon dà il segnale d’attacco (1:1 Sicari escono dai
p Chiunque stia causando il ritorno di Apophis e di questa loro nascondigli) e si lancia come un invasato contro i Custodes con
follia soprannaturale è nemico di tutti gli dei e dello stes- il proprio pugnale avvelenato, disposto a morire pur di fermarli.
so Aegyptus. Le profezie rivelano che esiste un misterioso
gioiello, più grande di qualsiasi altra gemma mai trova- Ã MERIAMON
ta dall’uomo, che costituisce la chiave per il ritorno del Valore: DV5
Faraone Nero in terra e dunque l’apertura del mondo ad 1 dado: De Bello, Ratio
Apophis. L’unica cosa che gli viene in mente è che quanto 2 dadi: De Bello (Pugnali), De Corpore, Punti Vita, Sensibilitas
sta accadendo sia legato a questo “Gioiello del Nilus”. 3 dadi: De Societate (Ingannare)
p Da oltre cento generazioni, il Gioiello del Nilus è custo- Punti Vita: 10
dito da una casta di sacerdotesse guerriere che di recente Armi: Sica avvelenata (Danno 4)
lo hanno portato in un’isola antistante la città di Bereni- Protezioni: Nessuna
ce, sul Mar Rubrum, in un misterioso “santuario di Ho-
rus sperso per le montagne”. L’unica cosa che Archantes p Capacità Speciali: Carica, Furtivo, Veleno (3DV)
può fare è di indirizzarli lì (facendoli opportunamente
seguire da qualcuna delle sue spie, per verificare se le in- Dopo aver sconfitto Meriamon e i suoi sicari, indagando la sua
formazioni sono vere…). dimora, facendo le giuste domande in giro oppure celebrando dei
rituali opportuni i Custodes possono facilmente scoprire che Me-
Al termine dell’udienza, se i Custodes hanno ottenuto un risultato riamon aveva contatti con il culto di Amon-Ra, e in particolare era
particolarmente positivo o fornito ad Archantes informazioni utili, un noto informatore del sommo sacerdote stesso, Hirior di Thebae!
possono accettare la Benedizione di Seth: questo garantisce loro (da
adesso fino alla fine dell’avventura) un bonus di +3 ai risultati dei
tiri di resistenza contro Veleni e Illusioni.
PARTE 3: CONCLUSIONE
SCENA 13: A questo punto, i Custodes dovrebbero aver capito che Archantes e
i Sacerdoti di Seth non sono coinvolti in questa storia, ma che anzi
I DATTERI FANNO MALE sembrerebbero i loro più grandi nemici, i sacerdoti di Amon-Ra, a
covare qualcosa.
Vi sono solo due piste principali che adesso i Custodes possono
Usciti dal tempio, i Custodes incontrano un uomo dallo sguardo seguire: viaggiare verso Berenice e scoprire qualcosa sul “Gioiello”
vispo e apparentemente bonario: si tratta di Meriamon, che cer- (che tutto sommato è una deviazione, ma permette di raccogliere
cherà di attirarli nei propri alloggi offrendo loro del cibo e la pro- indizi, benedizioni ed esperienza: passare alla Parte 4) oppure diri-
messa di aiutarli nelle loro ricerche. gersi direttamente verso Thebae (Parte 5).
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
Il Demiurgo può inoltre distribuire 1 Punto Esperienza ulteriore ai p Aver catturato i colpevoli della loro morte assicurandoli
Custodes per ciascuno di questi risultati: alla giustizia, disponendo anche le esequie dei compagni.»
p Non aver provocato tafferugli o spargimenti di sangue in
p Aver scoperto la tragica fine dei Custodes e mandato no- città, né attriti con i cultisti di Seth.
tizia ai castra di Alexandria. p Aver ricevuto la Benedizione di Seth.
PARTE 4
IL GIOIELLO DEL NILUS
Il viaggio da Avaris a Berenice rappresenta la parte più consistente Inoltre, alla fine, una figura immane, serpentiforme e più grande
di questo capitolo. I Custodes possono decidere se risalire il Cana- del possibile appare sopra di loro e si sporge per entrare nel mondo,
le Settentrionale di Arsinoe, un percorso più lento ma più sicuro, indescrivibile e terrificante. E solo a quel punto i Custodes si ren-
oppure requisire delle cavalcature veloci e percorrere le vie di terra, dono conto di un orribile errore di prospettiva che hanno sempre
infestate da banditi. avuto: la figura non viene da fuori, la figura è il fuori, e il mondo
In entrambi i casi, il viaggio scorre relativamente tranquillo fino a è semplicemente qualcosa al suo interno, come lo stomaco è all’in-
Heroopolis, con al limite un incontro ricavato dalla Tabella degli terno di un animale.
incontri relativa al Basso Egitto (pag. 39). In preda a questa abominevole rivelazione, i Custodes si risvegliano
madidi di sudore, in quella che sembra essere tornata la realtà di
tutti i giorni, ma se cercano di interpretare questi presagi devono
SCENA 14: IL CIELO superare un tiro di Ratio contro Follia: da questo punto dell’avven-
tura in poi, l’effetto ha una forza pari a 2d6!
SOPRA HEROOPOLIS
Qualsiasi sia il modo scelto dai Custodes per il viaggio, il centro di He-
SCENA 15: ASSALTO
roopolis (vedere pagina 61) è probabilmente una tappa importante
della spedizione. Qui i Custodes trascorreranno presumibilmente una
NEL DESERTO!
sola notte, ma durante questa avranno un importante presagio da in-
terpretare, che è anche connesso con tutti gli altri presagi e visioni che Se i Custodes stanno procedendo lungo i canali, presidiati dalle
potrebbero aver avuto finora, a partire da quanto descritto nella Scena postazioni militari romane, da Heroopolis ci vogliono ancora tre
1. Mentre dormono, il tetto dell’abitazione (o la tenda) in cui riposa- giorni per arrivare ad Arsinoe, i quali, tuttavia, trascorrono senza
no viene strappato via e una tempesta di luci violacee e ultraterrene complicazioni.
tinge il cielo notturno. Le stelle si fanno diverse, lo spazio sopra le loro Percorrere quel tratto di Deserto Orientale a cavallo, invece, rap-
teste pare piegarsi e fondersi in una prospettiva aliena e impossibile. presenta un sistema più veloce, ma espone il contubernium all’as-
Se avevano avuto alcune delle visioni descritte nella Scena 1, adesso salto di una banda di predoni.
i Custodes si trovano di fronte a uno sviluppo di quelle stesse visioni: L’assalto avviene nelle ore notturne, quando i Custodes sono pronti
ad andare a riposarsi, e gli assalitori sono una masnada di (2:1)
p «Assisi nelle ombre su troni dorati, o dentro sarcofagi in- Sha-gaz che pensano di ottenere un facile bottino da smerciare poi
gioiellati in sepolcri perduti, antiche mummie prendono a ad Arsinoe.
urlare di terrore e si dissolvono in una nube di polvere.»
p «La mano del vecchio afferra il gioiello viola e si pone la
gemma sul petto. Al suo comando e al bagliore del gioiello,
innumerevoli armate si radunano.» y
p «Ombre oscure provenienti da oltre il mondo riescono a var- ADVERSUS: MUMMIE
care il velo tra i mondi e sciamano nel cielo.»
p «Un nero e subdolo consigliere smette di sussurrare nelle te- Il grande punto debole delle Mummie è il fuoco. I danni
nebre e si lancia in una risata matta e inumana.» da fuoco ignorano i poteri di Immortalità e Invulnerabilità
p «Horus appare ferito e imprigionato: il suo trionfo gli viene delle Mummie, che se distrutte con il fuoco ardono com-
strappato via ed è gettato in catene nel buio.» pletamente in una rapida pira.
p «Un Sole Nero sorge da oriente, gettando il mondo in una
notte senza fine.»
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PARTE 5
IL RITORNO DEL FIGLIO DI HORUS
Se i Custodes sono stati a Berenice, la via più breve per raggiun-
gere Thebae è quella di prendere una delle piste carovaniere che SCENA 20:
si dirigono dalla costa verso ovest e raggiungere la valle del Nilus
all’altezza di Syene ed Elefantina, e da lì discendere il corso del IPPOPOTAMI E
fiume seguendo la corrente.
Se invece hanno saltato completamente la Parte 4 dell’avventura, COCCODRILLI
da Avaris si possono spostare fino a Memphis e da lì invece risalire
il Nilus. In entrambi i casi la direzione è Thebae.
Raggiunta la Valle del Nilus e superata la prima imboscata, il resto
del viaggio verso Thebae avviene in maniera abbastanza pacifica. Il
SCENA 19: AGGUATO! Demiurgo può utilizzare tutto l’elenco delle città che sorgono lun-
go il fiume per animare il viaggio e utilizzare la Tabella degli incon-
tri dell’Alto Corso del Nilus a pag. 43 per mettere in scena altri
Grazie a informatori, doti profetiche e oscuri consigli, Nephren-Ka imprevisti. Per un viaggio più avventuroso, il Demiurgo potrebbe
è ormai a conoscenza dell’indagine dei Custodes e invia loro degli inserire alcuni incontri “obbligati” e magari pericolosi: coccodrilli,
emissari per toglierli di mezzo. ippopotami o pirati di fiume, o ancora meglio episodi di follia e
Se il gruppo sta risalendo il fiume, l’imboscata si tiene dopo Mem- assalti ad opera dei soliti Forsennati e Adoratori del Vuoto, che di
phis, proprio in vista delle inquietanti rovine della città maledetta giorno in giorno sembrano diffondersi sempre più lungo tutta la
di Akhet-Aten, dove i Custodes subiscono un attacco da parte di Valle del Nilus.
alcuni seguaci di Apophis. Di notte, i battellieri tirano le chiatte a Durante il viaggio, i Custodes hanno la possibilità di informarsi
riva e allestiscono l’accampamento sulla riva opposta a quella del- nel dettaglio sulla configurazione urbana di Thebae, su Hirior e
le rovine. I Custodes subiscono un’imboscata (normali regole) da sul clero di Amon-Ra e possono scoprire l’Adversus: Mummie, se
parte di un alto numero di Adoratori del Vuoto (2:1) che emergono ancora non l’hanno fatto. In generale, quest’ultima parte del viag-
dalle acque, guidati da un capo con una grossa cicatrice sull’occhio gio potrebbe fornire la possibilità di radunare le informazioni e le
e buona parte del viso: Azam (stesse statistiche degli Adoratori ma notizie che ancora sfuggono loro.
DV5 e armato di Kopesh, potere di Maledizione (2 dadi, la vittima
deve vedere o udire la creatura); inoltre, finchè Azam è in vita gli
Adoratori del Vuoto sono dotati della Capacità Speciale Tattiche
del Branco). Gli Adoratori combattono fino alla morte, ma, se il
SCENA 21:
capo rimane l’unico in piedi, cerca di fuggire e i Custodes lo po-
trebbero ritrovare in seguito.
I CUSTODES A THEBAE
Nel corso dello scontro, ai Custodes sembra di intravedere una cre-
atura avvolta da stracci nell’altra sponda, con due occhi rossi come Giunti a Thebae, i Custodes hanno per la prima volta dopo tanto
tizzoni e che emana un potere terrificante. La creatura è Akhenaton tempo la possibilità di rinfrancarsi e fare il punto della situazione
e dopo alcuni istanti se ne andrà. in un palazzo dell’amministrazione provinciale di una certa impor-
Alcuni membri dell’equipaggio muoiono o vengono feriti nel corso tanza, la Grande Casa di Thebae. Possono inoltre contare sull’o-
dello scontro, ma se i Custodes respingono l’attacco possono ri- spitalità e l’assistenza di Orazio Ulpio Turpidio (vedere riquadro),
prendere il viaggio senza indugi. legato del governatore Domizio Clodio Quintiliano. Turpidio non
Se stanno cercando di raggiungere Syene da est, l’assalto è gui- sa nulla del “Gioiello” né di strani atti di follia (a Thebae non ne
dato dai Trogloditi dell’entroterra di Berenice, ancora asserviti a sono accaduti, per non minare l’autorità di Hirior), ma può fare
Nephren-Ka ed essi stessi artefici di parte dei misfatti compiuti molta chiarezza su chi è Hirior, sul suo pensiero e sulle dinamiche
sull’Isola dei Topazi. Il Vento Nero ha infatti reso alcuni esemplari politico-religiose di questa parte dell’Aegyptus.
abietti di diverse tribù una sorta di mostruosi servitori degenerati Non sono pochi, inoltre, quelli che hanno dei dubbi sull’opera-
sotto il comando di Nephren-Ka e della cospirazione. to del vecchissimo sacerdote: la decisione di fermare gli esorcismi
Questa volta l’imboscata avviene lungo le strade polverose dei de- quotidiani contro Apophis sono stati criticati anche da molti suoi
serti orientali e i Trogloditi (1:1) portano con sé un residuo imbar- seguaci più fedeli e persino la cerimonia annuale della Messa al
barito di mostri preistorici ormai quasi estinti: un Gigante Troglo- Bando del Demone Faraone, da tenersi da lì a poco, pare essere
dita (pag. 127)! stata messa in discussione.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
Per evitare di affrontare tali questioni, pare che Hirior si sia recato
da qualche tempo nella Valle dei Re “a pregare e riflettere nei luo-
ghi dove riposano gli antichi sovrani” ed è lì che Turpidio consiglia
di cercarlo. In realtà, Hirior è nascosto in un vecchio santuario da y
lui fatto attrezzare di tutto punto, per custodire il Figlio di Horus IL SOSTITUTO
lontano da occhi indiscreti ed evitare di dare spiegazioni sulla Mes-
sa al Bando di Apophis annullata. GOVERNATORE
Per cercarlo, i personaggi devono chiedere in giro o esplorare l’area
effettuando, rispettivamente, tiri di De Societate o De Natura (in Orazio Ulpio Turpidio
entrambi i casi, si tratta di un’azione prolungata contro SD 6; 3 Valore: DV8
successi richiesti), o compiendo dei rituali per ogni prova (uno ogni 1 dado: De Bello, De Corpore, Punti Vita, Sensibilitas
mezza giornata), il Demiurgo deve effettuare un tiro nella Tabella 2 dadi: De Scientia (Geografia, Storia), Ratio
degli Incontri nella Valle dei Re a pag. 51. Se ottengono 19, 20 3 dadi: De Societate
o 38, i Custodes hanno trovato Hirior, altrimenti trovano l’Alto Punti Vita: 8
Sacerdote di Amon dopo aver accumulato i successi richiesti. Armi: Pugio (Danno 3)
Hirior non è affatto ben disposto verso i Custodes e tiene evidente- Protezioni: Lorica Musculata (Protezione 10)
mente in disparte il ragazzino che è con sé. Se i Custodes sollevano
un polverone e attirano l’attenzione delle guardie di Roma o dei Orazio Ulpio Turpidio è una delle persone più in vista del-
pellegrini, la situazione rischia facilmente di precipitare: è davvero la Provincia, essendo stato posto a capo di una delle città
difficile pensare che i Custodes abbiano con sé abbastanza potere più importanti di tutto l’Aegyptus. Egli è grande amico di
e prove accumulate da affrontare direttamente Hirior e trascinarlo Domizio Clodio Quintiliano e i due collaborano spesso
alla Grande Casa a rispondere di quanto accaduto (un atto del ge- per mantenere l’ordine nella Provincia.
nere scatenerebbe una rivolta per tutta Thebae). Benché onesto e integerrimo, Oratio non impiega tutto se
D’altra parte, neanche Hirior possiede il potere di assalire i rap- stesso nella lotta per la pace nella Provincia: egli infatti è
presentanti della Cohors Arcana pubblicamente, visti anche i suoi molto anziano e, avendo perso l’ardore giovanile, guarda
comportamenti sospetti delle ultime settimane. L’ago della bilancia con scetticismo a una possibile tranquillità in Aegyptus,
è a questo punto il ragazzo dalla pelle ambrata che è con lui, che ma soprattutto non intende rischiare la propria vita con
altri non è che Narmer, il Figlio di Horus e il Gioiello del Nilus! quelle che ritiene rischiose ed inutili operazioni. Ad ogni
modo, Orazio ha ripetutamente sventato congiure e piani
di Hirior di Thebae, che disprezza profondamente.
SCENA 22: Di recente, la morte del figlio minore ha accentuato il
comportamento sfiduciato e apatico di Orazio e a Roma
IL GIUDIZIO DI HORUS si comincia a pensare ad un suo possibile trasferimento.
Fisicamente, Oratio è un uomo alto e corpulento con radi
capelli grigi e barba dello stesso colore, che egli porta in
A questo punto, i Custodes hanno un solo modo per portare a segno di lutto per la morte del figlio.
conclusione degnamente questa Parte dell’avventura: convincere il
Figlio di Horus a passare dalla loro parte e venire via con loro,
togliendolo dalle grinfie di Hirior in pubblico, quando questi non
può evitarlo. Il Gioiello del Nilus è chiaramente ostile ai Custodes e a quello che
Questa scena va giocata come un’Udienza, al principio della quale rappresentano (9 successi necessari) e quello che loro gli chiedono
i Custodes hanno la possibilità di effettuare una degna presenta- lo mette in imbarazzo di fronte al proprio popolo (SD 9).
zione, anche in base a come e quando hanno scovato Hirior nella Tuttavia, i Custodes hanno diverse carte da giocare per migliorare
Valle e al fatto di avere o meno compreso subito che il bambino è il le proprie occasioni di riuscita: se infatti questi hanno prove con-
Figlio di Horus e il Gioiello del Nilus (in questo caso, proclamando crete di quanto sta avvenendo, se hanno compiuto con successo
la verità in pubblico, un tiro di Presentazione è ridotto di un livello un’indagine all’Isola dei Topazi e scoperto la verità sull’assalto, se
di difficoltà). hanno sconfitto i Trogloditi vendicando la famiglia del ragazzo, e
Una volta riconosciuto il ragazzo ufficialmente, inizia un pubblico se infine hanno ottenuto la Benedizione di Horit, la SD dei singoli
dibattito con Hirior per far sì che lo stesso decida di passare sotto la tiri dovrebbe essere ridotta.
custodia della Cohors Arcana, sfuggendo ai sacerdoti di Amon-Ra
che hanno provocato la morte dei suoi parenti (anche se lui questo
non lo sa: crede che gli inviati di Hirior lo abbiano salvato dai Tro-
gloditi che lo avevano rapito!).
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
SCENA 23:
IL SORGERE y
DELLA BESTIA IL DESTINO DI HIRIOR
A questo punto dell’avventura, i Custodes dovrebbero aver
In qualunque modo vada a finire la scena, quando le cose sembrano capito che, nonostante il suo ruolo tutt’altro che secon-
essere ormai decise, Nephren-Ka decide che il ruolo di Hirior è dario nelle trame che stanno sconvolgendo l’Aegyptus,
giunto al termine e l’intervento dei Custodes è ormai troppo fasti- Hirior è sotto l’influenza del Vento Nero di Nephren-Ka
dioso, prendendo così in mano la situazione. ed è solo in parte responsabile delle proprie azioni: per
In cielo sorge allora un’Eclissi (pag. 119), che tinge di rosso l’in- questo motivo, potrebbero voler sottomettere il sacerdote
tero paesaggio, e si solleva una Tempesta di sabbia (pag. 119). posseduto senza ucciderlo, o tentare un esorcismo tramite
Inoltre, da una tomba antica e collassata, dimenticata da secoli, si rituali o invocazioni.
solleva “la Bestia”, un mostro fatto di potenza brutale e tenebra Se dovessero riuscire nel loro intento (o più semplicemen-
vagamente simile a una Sfinge, che si scaglia contro i Custodes. te, se Hirior fosse ancora vivo al termine dello scontro),
Lo stesso Hirior viene posseduto dal Vento Nero di Nephren-Ka e l’anziano sacerdote tornerebbe libero dalla nera influenza
parla ai Custodes con voce ultraterrena: di Nephren-Ka e cercherebbe in ogni modo di fare am-
menda per i propri crimini: potrebbe mettere tutte le
«Sozzi, arroganti emissari di Roma! Io sono Nerelah-Hotep, già cono- proprie risorse e persino se stesso al servizio dei Custodes
sciuto da millenni come Nephren-Ka, servitore di Apophis e Araldo del pur di salvare il Figlio di Horus dalle grinfie dei seguaci di
Vuoto! Avete interferito con i miei piani fin troppo a lungo: il Figlio di Apophis, rivelandosi un alleato prezioso per l’atto conclu-
Horus mi appartiene, e l’Era di Apophis sta per cominciare!» sivo di questa avventura e il futuro dell’Aegyptus.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
Al termine di questa Parte, tutto dovrebbe essere chiaro ai Custo- p Aver sconfitto e catturato Azam e i suoi scagnozzi, o fatto
des: le intenzioni e il tradimento di Hirior, i Forsennati e gli Adora- giustizia sui Trogloditi di Berenice.
tori del Vuoto che stanno sorgendo da ogni parte del paese per col- p Aver trionfato su Hirior nel Giudizio di Horus e aver
pa dell’influenza di Nephren-Ka, l’importanza del Figlio di Horus convinto Narmer ad affidarsi a Roma.
e l’identità del Gioiello del Nilus, le trame tenebrose di Akhenaton. p Aver distrutto la Bestia.
Per salvare il Gioiello rapito o per fermare comunque i nemici p Aver scacciato l’influenza maligna dall’anima di Hirior,
dell’umanità che stanno tramando per aprire le porte al Vuoto, i anziché ucciderlo.
Custodes dovranno affrontare un’ultima tappa del loro viaggio, p Aver evitato che Narmer venisse rapito dalle ombre invia-
verso Akhet-Aten, la città maledetta! te da Nephren-Ka.
PARTE 6
IL TRIONFO DI APOPHIS
Se i Custodes non l’hanno già scoperto con le loro indagini, è pos- ma tra agosto e settembre il tempo di percorrenza scende a 6, vista
sibile per loro utilizzare rituali o interrogare i sacerdoti di Amon- la forte corrente stagionale che arriva dalla Prima Cateratta. In tutte
Ra (o Hirior stesso, se è ancora vivo) per capire dove si compirà il le stagioni, scegliere invece cavalcature veloci e seguire le vie lun-
rituale maledetto destinato a trasformare Narmer nel Faraone Nero go il fiume permette di percorrere la stessa distanza in 4 giorni ed
e a dare vita all’era di terrore che Nephren-Ka sta pianificando. eventualmente di ricorrere a marce forzate (vedere Manuale Base).
L’ultima tappa della missione dei Custodes è Akhet-Aten, la Città
Maledetta di Akhenaton!
SCENA 25:
SCENA 24: CORSA TERRORE NELLA
CONTRO IL TEMPO! CITTÀ MALEDETTA
La discesa lungo il Nilus da Thebae a Akhet-Aten questa volta do- Giunti nella Città Maledetta di Akhenaton, i Custodes possono
vrebbe essere precipitosa e condotta a marce forzate, secondo le trovarsi davanti a diverse insidie.
normali regole. In questa fase concitata, e avendo probabilmente il Per prima cosa, la stessa Città Che Più Non È, Akhet-Aten, è un
supporto di Orazio Ulpio Turpidio, non c’è più tempo per incontri luogo dannato, infestato da orde di Forsennati, Adoratori del Vuo-
casuali e piccoli imprevisti, ma il viaggio potrebbe essere comunque to, Mummie di ogni genere e perfino alcune Lamie, venute a ono-
funestato da veri e propri attacchi terrificanti: assalti condotti da rare Apophis e a pasteggiare con i resti dei massacri che attendono
Forsennati a cui “il Vento Nero ha parlato”, avvelenamenti o sabo- la fine del Rituale del Sole Nero.
taggi da parte di più astuti Adoratori del Vuoto e perfino Progenie Che fine abbiano fatto tutti costoro, dipende da quanto tempo i
di Apophis che sorgono dalle acque. Custodes impiegano a raggiungere Akhet-Aten.
Dopo aver convinto gli altri sacerdoti di Amon-Ra che la follia
di Hirior era dettata dall’influenza soprannaturale di Nephren-Ka, p 1-3 giorni. Il Rituale di Nephren-Ka deve ancora ini-
infatti, i rituali quotidiani di esorcismo contro Apophis e i suoi ziare, anche se i preparativi sono cominciati. Se è stato
servitori riprendono come prima nel Grande Tempio di Thebae, in rapito, Narmer è drogato e sorvegliato all’interno del
vista di quello che si terrà di lì a poco, il rituale annuale della Messa Tempio di Aton e fa tutto quello che Akhenaton gli dice.
al Bando di Apophis. Per questo motivo, l’ultima possibilità che Altrimenti, il rituale verrà comunque eseguito a distanza.
Akhenaton e Nephren-Ka hanno per operare il loro piano è quella I Custodes hanno il tempo di giungere segretamente ad
di officiare la loro cerimonia blasfema, il Rituale del Sole Nero, Akhet-Aten, perlustrare cautamente la zona e preparar-
prima di quella data... a quattro giorni da adesso! si per quanto sta per accadere. L’insidia principale è che
Con un buon battello e i lasciapassare per evitare rallentamenti tutti i traditori e i Forsennati convenuti in città adesso
e imprevisti, percorrere il Nilus in primavera e nella prima parte bivaccano tra le rovine in attesa del Rituale (da cui non
dell’estate, da Thebae fino a Akhet-Aten, richiede circa 8 giorni, usciranno vivi).
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
p 4 giorni. La notte del Rituale, che avviene nell’oscuro Forsennati si radunano all’interno del tempio, ignari di
Tempio di Aton. Se i Custodes arrivano proprio in quel essere sul punto di venire sacrificati. La cerimonia è in
momento, non hanno altra possibilità che irrompere nel corso e, oltre ad Akhenaton e ai suoi Guerrieri Mummi-
tempio e interrompere il Rituale con ogni mezzo a loro ficati, i Custodes dovranno affrontare orde di seguaci di
disposizione. Il vantaggio di arrivare appena in tempo è Apophis mentre si gettano in difesa del loro padrone: nel
che attorno al tempio non c’è nessuno, visto che tutti i primo tempus di combattimento e ogni 3 tempus succes-
Forsennati e gli Adoratori del Vuoto convenuti si sono sivi, infatti, (2:1) Forsennati si aggiungeranno allo scon-
ormai radunati all’interno. tro. Come se non bastasse, i Custodes hanno un totale di
p 5 giorni o più. Il Rituale è stato completato e su Akhet-A- 20 tempus per sconfiggere Akhenaton e le sue mummie
ten adesso grava una prodigiosa eclissi nera e violacea che prima che il Rituale venga completato (vedere Troppo
non lascia presagire nulla di buono. Adesso Narmer è di- tardi!, di seguito).
ventato l’incarnazione terrena di Nephren-Ka, il Faraone p Troppo tardi! Il Sole Nero è giunto e l’energia vitale di
Nero in persona, e assieme ad Akhenaton si preparano a tutti i Forsennati e gli Adoratori del Vuoto presenti nel
portare rovina nel mondo. Quando i Custodes arrivano, tempio è stata assorbita da Narmer, ora ricettacolo di Ne-
tutti gli Adoratori del Vuoto, le guardie, i traditori, i sa- phren-Ka. Nel Tempio di Aton si trovano ora solamente
cerdoti e i Forsennati presenti sono stati massacrati e il Akhenaton, le sue mummie e il rinato Faraone Nero:
tempio di Aton è ormai un lago di sangue. A quel punto,
il Faraone Nero emerge da questa strage, pronto a com- Ã IL FARAONE NERO
battere gli ultimi che osano affrontarlo... Grado di Pericolosità: 5
Taglia: 3
In un modo o nell’altro, in ritardo o in anticipo, combattendo o Valore: DV20
sgattaiolando in giro non visti, i Custodes trovano il modo di farsi 1 dado: Danni, De Bello, De Corpore, Punti Vita
strada fino al Tempio di Aton. 2 dadi: De Societate, Sensibilitas
3 dadi: De Magia
Punti Vita: 20
SCENA 26: p Capacità Speciali: Furtivo, Sensi Acuti, Volo
L’ALBA DELLA p Poteri Magici: Eclissi, Immortalità, Incantamento (1DV,
la vittima deve udire la creatura), Invulnerabilità (a tutti
DISTRUZIONE i colpi che infliggono 20 o meno danni), Maledizione
(2DV, la vittima deve vedere o udire la creatura), Mirag-
DEL MONDO gio (2DV), Follia (2DV, la creatura fissa lo sguardo sulla
vittima), Rigenerazione (1DV), Risucchio dell’Anima e
della Vita (1DV, la creatura tocca la vittima), Sciame di
Anche lo svolgersi di questa scena dipende dalle tempistiche del Insetti, Soffio dell’Inesistenza (vedere Abitatori del Vuoto,
viaggio dei Custodes. pag. 126), Tempesta di Sabbia, Velocità Innaturale
p In anticipo. Se arrivano in anticipo sul Rituale del Sole Nell’improbabile eventualità che i Custodes riescano a sconfiggere
Nero, il problema principale è superare tutti i cultisti e i questo essere potentissimo e immortale, la battaglia non sarebbe
disperati radunati attorno al tempio, in attesa tra le ro- che la prima di una lunga serie, per la salvezza dell’Aegyptus e forse
vine di Akhet-Aten... ma per fortuna costoro sono tutti del mondo intero...
(o quasi) comuni esseri umani. Dopo aver trovato un di-
versivo, essersi fatti strada con la forza delle armi o essere
sgattaiolati via verso le celle interne del tempio, a quel
punto lo scontro finale si svolgerà contro Akhenaton in
SCENA 27:
persona e un drappello di (1:1) Guerrieri Mummifica-
ti: una battaglia feroce, ma che i Custodes hanno tutto
LA GLORIA DI HORUS
il tempo per pianificare con calma. Avere avuto accesso
all’Adversus: Mummie durante l’avventura potrebbe esse- Se i Custodes sono riusciti ad arrivare nel tempio e a sconfiggere
re un ottimo viatico verso la vittoria. Akhenaton prima che il Rituale del Sole Nero venga completato,
p Appena in tempo. La quarta notte è quella del Rituale accade qualcosa di terribile e meraviglioso allo stesso tempo: il po-
del Sole Nero: cinque cinquine di Adoratori del Vuoto vero Narmer, finora rimasto in disparte e soggiogato, appare per
seduti in cerchio iniziano a salmodiare incessantemente un attimo circonfuso da luce dorata a forma di falco e si solleva a
in un salone polveroso e colmo di statue colossali, alla mezz’aria. Se Narmer era rimasto a Thebae, appare comunque qui
luce violacea di torce intrise di bitumi speciali, mentre i nella forma di Dio Falco.
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AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
Gli occhi stessi del ragazzo si illuminano di un ardore ultraterreno, A quel punto, il Figlio di Horus incanala la sua forza divina contro
mentre lui stesso si alza in volo e grida con voce rimbombante: qualsiasi altro nemico umano o soprannaturale resti in circolazione
e lo spazza via in un fascio di luce dorata e fiammeggiante. Poi,
«Ora basta! La messa al bando è avvenuta! Oh, Apophis, nemico di volando ancora più alto, esce dal tempio e distrugge quanto resta
ra! Volgi altrove il tuo volto immondo, poiché anche solo la tua vista è del santuario e delle rovine, mettendo in fuga i Forsennati e ogni
detestabile per ra! La tua testa sia schiacciata, essere strisciante! Le tue altra creatura presente.
ossa siano spezzate! La tua carne sia fatta in pezzi! Ra ti consegni alla Infine, si accascia a terra al centro del tempio, esausto, e ritorna con
terra, oh apophis, nemico di ra!» l’aspetto del giovane Narmer, mentre l’eclissi sparisce e i Custodes
hanno il tempo per riprendersi.
CONCLUSIONE
DELL’AVVENTURA
Al termine di questa tregenda, se tutto si è risolto per il meglio, il p Infine, se Hirior è ancora vivo e ha dato prova di reden-
Vento Nero e le trame di Nephren-Ka sono spazzate via e gli epi- zione, i Custodes potrebbero compiere la rischiosa scelta di
sodi di follia smettono di verificarsi. Akhenaton e le sue mummie affidare a lui il ragazzo: sinceramente ravveduto per i suoi
potrebbero essere stati distrutti per sempre oppure solo temporane- deprecabili atti, Hirior fornirà un’educazione tradizionale al
amente, ma anche in quest’ultimo caso dovrà passare molto tempo giovane Narmer, senza però insegnargli l’odio verso i Ro-
prima che lui o Nephren-Ka possano tornare a ordire i loro piani. mani che egli stesso ha nutrito in tutti questi anni. Questo,
Il complotto di Hirior è stato smascherato e, se egli è ancora vivo, perlomeno, fintanto che l’età non avrà la meglio sull’anziano
potrebbe ricevere o meno il perdono della sua gente e delle autorità sacerdote: a quel punto, non sarebbe difficile per il subdolo
imperiali. L’Aegyptus torna sotto il saldo controllo di Roma e delle Archantes mettere le mani sul Figlio di Horus...
caste sacerdotali tradizionali, comunque meno pericolose del De-
mone Faraone e dei suoi seguaci. Se invece le cose fossero andate male, orde di Forsennati, Progenie
Le trame di ribellione che serpeggiano per la regione, i loschi traf- di Apophis e perfino orrendi Abitatori del Vuoto si riverseranno
fici di Archantes e dei sacerdoti di Seth e perfino gli intrighi del sull’Aegyptus e da lì inizieranno a erodere le fondamenta dell’Impe-
Cerchio degli Usurpati sono sempre una minaccia, ma oggi molto ro. Il paese si trasformerà in un campo di battaglia contro il terrore
è stato compiuto e per un po’ in Aegyptus si respirerà un’aria nuova e il Vuoto e il Faraone Nero, aiutato dal suo terrificante luogote-
e più serena... rimane solo da capire quale sarà il destino di Narmer, nente Akhenaton, avvierà la sua campagna per la distruzione del
il Figlio di Horus, al termine degli eventi di questa avventura: mondo. Ma la Cohors Arcana resisterà e nuovi eroi verranno inviati
a trovare una soluzione... oppure no?
p I Custodes potrebbero decidere di consegnare il ragazzo
al governatore Domizio Clodio Quintiliano che, dopo In conclusione dell’intera avventura, il Demiurgo può inoltre distribuire
averne riconosciuto l’enorme potenziale, gli fornirà un’e- 2 Punti Esperienza ulteriori ai Custodes per ciascuno di questi risultati:
ducazione filoromana, nella speranza, un giorno, che
metta i suoi poteri al servizio dell’Impero; p Aver raggiunto Akhet-Aten appena in tempo o in antici-
p In alternativa, i Custodes potrebbero decidere di nascon- po ed essere riusciti a evitare l’avvento del Faraone Nero
dere il ragazzo, consegnandolo a una famiglia o a un tu- in maniera particolarmente eroica o brillante.
tore in qualche sperduto villaggio dell’Aegyptus, in modo p Aver trionfato sulle trame di Nephren-Ka e aver distrut-
che egli cresca ignaro dei suoi poteri e del suo lignaggio; to Akhenaton definitivamente, privando Apophis di uno
ma quanto a lungo potrà restare celato agli occhi del Cer- dei suoi più temibili servitori.
chio degli Usurpati? p Aver salvato Narmer e averlo consegnato a tutori più degni.
f 170
AVVENTURE NELLE TERRE D’AEGYPTUS
f 171
“Creta ed Egitto sono tra le regioni più antiche dell’Impero. Possono
vantare una tradizione millenaria di re, eroi e dei che risalgono
agli albori della civiltà umana.”
Highland, artwork di Omar Samy
“Thebae è ubicata a ridosso del Nilus e si sviluppa in due parti su entrambe le
rive del fiume. Una, la metà orientale, viene denominata la Dimora dei Vivi; l’al-
tra è la città dei morti, la necropoli. Il Nilus taglia la città esattamente al centro, da
sud a nord, e il disco solare passa sopra di essa formando una croce quasi perfetta.”
f FU
AEGYPTUS
LE SABBIE DEL TEMPO E DELL’ORO
Questo volume rappresenta la prima espansione geografica ufficiale di Lex Arcana e descrive
la splendida e conturbante Provincia d’Aegyptus.
d’Aegyptus.
Nella terra degli antichi faraoni, le cui dinastie risalgono agli dèi stessi, la Cohors Auxiliaria
Arcana deve affrontare intrighi e cospirazioni, malefici provenienti da ere dimenticate,
demoni delle sabbie e segreti che possono condurre alla follia anche le menti più sagge.
Aegyptus comprende:
• Approfondimenti sulle principali regioni, città e personalità del Delta e della Valle
Nilus, di Lybia e Cirenaica
del Nilus, Cirenaica,, del deserto e dell’Isola di Creta
Creta..
• Innumerevoli spunti di gioco e di avventura, dedicati alle più grandi insidie della
Provincia, ai suoi tesori più ambiti e ai suoi misteri millenari.
• Decine di tabelle e riquadri con artefatti, incontri e pericoli da utilizzare nelle
vostre avventure.
Regole, Specializzazioni
• Nuove Regole, Specializzazioni,, Armi
Armi,, Azioni speciali e Condizioni
Condizioni..
Avversari, Mostri
• Nuovi Avversari, Mostri,, Indigitamenta e Rituali
Rituali..
• Tre avventure mozzafiato che condurranno i Custodes da Creta alle oasi occidentali,
dalle lussureggianti paludi del Delta fino alle più terrificanti città perdute del
deserto.
ISBN 978-88-31334-14-3
QUALITY
G MES 9 788831 334143
€ 39,90