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Le trasformazioni galileiane

Le coordinate ( x , y , z )sono quelle del punto materiale nel sistema fisso, le coordinate ( x ' , y ' , z ' )sono quelle
nel sistema in moto con velocità costante ( v x , v y , v z ) , tale velocità è detta anche velocità di trascinamento.

{
x=x ' +v x ∙ t
'
y= y +v y ∙t
z=z ' +v z ∙ t

La figura si riferisce ad una traslazione diretta solo lungo l’asse delle x

Composizione della velocità nella


meccanica galileiana
Per le velocità nei due sistemi vale la legge di composizione delle velocità, ossia: ⃗
v a=⃗
vr +⃗
vt

v a=¿velocità assoluta valida nel sistema di riferimento fisso

v r=¿ velocità del punto materiale nel sistema di riferimento mobile

v t=¿ velocità di trascinamento ossia la velocità con cui si muove il secondo sistema di riferimento

Incongruenza delle trasformazioni


galileiane nelle leggi
dell’Elettromagnetismo
Alla fine del XIX secolo, si presentò un problema. In altri campi della fisica erano state stabilite leggi, quelle
che regolano i fenomeni elettromagnetici che non mantengono la stessa forma in tutti i sistemi inerziali.
Applicando alle equazioni di Maxwell le trasformazioni galileiane, la loro forma matematica viene alterata.
L’esame della validità o meno delle trasformazioni galileiane è stato oggetto di celebri esperienze verso la
fine dell’Ottocento. Tra cui la famosa esperienza di Michelson e Morley. Tutte queste esperienze hanno
mostrato che contrariamente a quanto potrebbe attendersi dall’applicazione delle trasformazioni
galileiane, la velocità della luce non dipende dal moto dell’osservatore o della sorgente nello spazio ed è la
stessa qualunque sia il sistema inerziale in cui viene misurata. Einstein, per chiarire il problema sottopose
ad acuta critica il rigore logico dei concetti posti od implicitamente ammessi nella meccanica classica e fu
condotto a rigettare i concetti di spazio e tempo assoluti, indipendenti cioè dallo stato di moto
dell’osservatore. La soluzione delle difficoltà incontrate può essere ottenuta partendo da due postulati:

1. Tutte le leggi della fisica devono essere le stesse (cioè rimanere invariate) per tutti gli osservatori in
sistemi di riferimento inerziali -Principio della relatività ristretta.

2. La velocità della luce è la stessa per gli osservatori inerziali, indipendentemente dal fatto che la
sorgente sia ferma o in moto nel corrispondente sistema di riferimento.

I due postulati conducono a relazione di trasformazione per passare da un sistema inerziale ad un altro,
diverse da quelle galileiane. Esse prendono il nome di trasformazioni di Lorentz, giacché erano già state
stabilite da Lorentz nello studio del problema del campo elettromagnetico creato da una carica in moto.

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