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A cosa ci si riferisce con le espressioni unum ius e unum imperium?con unum ius si ci riferisce al diritto universale ossia dato da un’unità politica dell’impero.con unum
imperium si indica l’unico impero a cui era destinato il diritto universale. L’unico impero era quello fondato da Carlo Magno cioè il sacro romano impero.
A cosa mirava Gregorio VII con il suo Dictatus Papae. Con il Dictatus Papae Gregorio VII affermò la supremazia del pontefice sia all’interno della Chiesa sia nei rapporti
tra Chiesa e Imperatore: il Papa poteva deporre anche l’Imperatore oltre ai vescovi, in virtù del potere delle chiavi conferite da Dio a Pietro e ai suoi successori. i diritti del
Pontefice della Chiesa di Roma venivano sanciti per mezzo delle affermazioni contenute nel Dictatus, affermazioni che sottolineavano l’onnipotenza del Papa,
l’inaccusabilità e l’infallibilità della Chiesa cattolica romana.

Cos'è il diritto? A cosa serve?


Il diritto è il prodotto,l’espressione, la vita stessa di una comunità sociale in un determinato momento storico, colta in uno dei momenti più alti della condizione umana
cioè quello associativo-organizzativo. Serve a comporre il pluralismo e a mantenere gli uomini uniti fra di loro.
Come si può definire, in via di prima approssimazione, il Diritto Comune?
Si può definire in prima approssimazione il diritto comune, il diritto romano giustinianeo e il diritto
canonico. Questi furono elaborati ed interpretati tra il XII e il XVIII secoli dalla giurisprudenza dottrinale e
giudicante dell’Europa occidentale
Con quali strumenti tecnici l'Imperatore, nell'età tardo antica, esercitava il potere legislativo?
L’imperatore era solito esercitare il potere legislativo tramite l’EDICTA cioè le costituzioni.,
ossia le leggi vincolanti nell’impero e tramite la RESCRIPTA ossia brevi testi con cui l’imperatore regolava le questioni.
Cosa sono i codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano?Sono raccolte di costituzioni imperiali sotto il regno di Diocleziano.

Cos'è la littera Pisana (di poi littera Florentina)?la littera Pisana è un prezioso manoscritto conservato nella biblioteca Medicea Laurenzia di Firenze particolarmente
rilevante perché riporta quasi integralmente la parte più rilevante del Digesto, compilazione dei principali giuristi romani voluti da Costantino I.
Cosa sono le Institutiones di Giustiniano?
Sono un’opera composta da 4 libri voluta dall’imperatore Giustiniano e rappresenta una delle parti in cui si compone il corpus iuris civilis.Essa fu realizzata dai giuristi
Triboniano, Teofilo e Doroteo che ricevettero il compito di compilare un’opera di facile comprensione destinata agli studenti di diritto nelle scuole dell’impero. L’opera
fu pubblicata nel 533 con la costituzione dell’Imperiatoriam cioè il diritto-potere di amministrare i beni della donna e di assisterla negli atti giuridici. Senza tale
assistenza gli atti non erano ritenuti validi
Cos'è il Corpus Iuris Civilis di Giustiniano?
La sterminata compilazione giustinianea costituisce quello che verrà chiamato Il Corpus Iuris Civilis straordinario ed ineguagliabile monumento di sapienza e cultura
giuridica
Cos'è il Pactus legis Salicae? Il pactus legis silicae è un complesso normativo di fattura germanica emanato da Clodoveo. è il più antico esempio di “tariffario penale” e
si sostanzia in una serie di capitoli diretti a stabilire pene pecuniarie per i reati. il metodo di costruire le pene in termini di composizione economica era tipico dei
germani: tale metodo cercava di quantificare congrui risarcimenti in modo tale da evitare il ricorso alla vendetta privata o alla faida, un fenomeno sociale che scatenava
sanguinose guerre tra famiglie.
Cosa caratterizza la legislazione dei popoli barbari?
Il diritto dei popoli barbari (a differenza del sistema romano) era fondato sul principio della personalità del diritto:ogni uomo segue il diritto della sua stirpe di
appartenenza. Quindi i soggetti di un medesimo ordinamento politico potevano utilizzaare sistemi normativi diversi a seconda dell’etnia di appartenenza, pertanto la Lex
Romana Visigothorum sarebbe stata invocata soltanto dai romani e la Lex Visigothorum solo dai Goti. Il popolo romano che non ebbe una doppia legislazione fu il popolo
dei Franchi.
Cosa è il gairethinx?Nel diritto longobardo il termine gairenthix corrisponde alla consegna della legge al popolo da parte del re. Legge preventivamente consegnata dalla
assemblea delle armi a mezzo di una rumorosa cerimonia che consisteva nel battere rumorosamente le lance in segno di approvazione collettiva. Si può quindi dire che il
Gairethinx aveva funzioni politiche, legislative e giudiziarie.
Cosa sono le curtis ducalis e le curtis regiae?
In epoca longobarda con l’elezione del re Autari, si ebbe il rafforzamento della monarchia con la cessione da parte dei duci
di un terzo delle proprie terre al sovrano. Si formarono cos’ due tipi di amm.ne locale del territorio: le curtis ducalis per i beni dei duchi e le curtis regiae per quelli del
re. Le prime erano sostanzialmente degli organi di controllo del re sui duchi e le seconde erano invece rette da funzionari del re che controllavano se i fondi di
quest’ultimo erano ben coltivati, riscuotevano i tributi .

Cos'è il guidrigildo? Il diritto penale longobardo ruota intorno al guidrigildo. La maggior parte delle norme di diritto penale erano corredate da un tariffario
che attraverso il quale venivano fissati compensi pecuniari per evitare la vendetta privata. L’ammontare delle pene cambia in base allo status sociale
dell’offeso poiché il guidrigildo longobardo rappresentava lo status sociale dell’arimanno. Vi erano alcuni casi in cui le composizioni venivano versate per
metà all’offeso o alla famiglia e per metà alla curtis regia: ciò segna il passaggio da un sistema di diritto penale privatistico (fondato sul risarcimento) a uno
fondato sull’ammenda, quindi pubblicistico.

Cos'è la wadia? La wadia era un atto formale del diritto Longobardo. Aveva funzione accessoria di garanzia per negozi di varia natura e veniva usata per
confermare una promessa e garantirne l’esecuzione con l’intervento di un garante-fideiussore. Consisteva in un rito col quale il debitore consegnava un
bastoncino al creditore. Eseguita l’obbligazione il bastoncino veniva riconsegnato al debitore disobbligato che entro tre giorni doveva consegnare ad un
terzo garante. La wadia serviva anche per garantire la comparsa in giudizio.

Cos'è il mundio? Nel diritto longobardo la donna era titolare della capacità giuridica ma non di quella di agire. Era perennemente assoggettata al mundio, il cui potere
veniva esercitato dai maschi della famiglia successivi secoli alla nascita della scuola di bologna.

Che tipi di processo conoscevano i Longobardi?Il processo longobardo avveniva in due forme in cui il giudice non decideva nel merito: il duello tra campioni dove la
controversia si risolveva in base al vincitore del duello con giuramento dei convenuti. La funzione del giudice era essenzialmente quella di vigilare sul rispetto delle
regole della formula del duello e del giuramento.
Come si classificavano i capitolari? I capitolari erano leggi scritte suddivise in capitoli, in cui il sovrano dettava la sua volontà,dopo averla espressa a voce in presenza
delle più alte personalità del regno . In base alla materia trattata si distinguevano in: capitularia ecclesiastica, contenenti provvedimenti relativi alla Chiesa e al
clero; capitularia mundana, contenenti provvedimenti relativi al mondo laico; capitularia missorum, contenenti le istruzioni per i missi dominici; capitularia
legibus addita o addenda, volti alla modifica a all’aggiornamento delle vecchie leges.
Chi erano i missi dominici?Erano uomini di fiducia dell’imperatore Carlo Magno che avevano il compito di controllare l’operato dei conti attraverso ispezioni e
l’andamento generale del territorio.
Come può essere definito il feudo? Il feudo può essere definito come “un legame personale tra due uomini di diversa posizione, stretto per garantire il
superiore l’aiuto di ogni circostanza, in particolare nelle imprese di guerra, e all’inferiore una protezione e uno stabile mezzo di sostentamento, realizzato
per lo più attraverso la concessione di una terra a titolo di beneficio” Padoa Schioppa.
Come può essere definito il Diritto Comune? Il diritto comune si definisce come l’opera scientifica e pratica attraverso cui le norme romano-canoniche vennero
sistemate dalla giurisprudenza dottrinale e giudicante come ius commune rispetto agli iura propria ed elaborate e rese applicabili alla vita sociale dei successivi secoli alla
nascita della scuola di bologna.
Cos’è e qual è l’importanza del rinascimento giuridico? Il rinascimento giuridico è un fenomeno culturale sviluppatosi nei secoli XI e XIII, alimentato e a sua volta
alimentatore del più ampio fenomeno del rinascimento culturale; culminato nell’esperienza della scuola giuridica di bologna, ferma guida della scienza giuridica
continentale per tutta l’età moderna. Il rinascimento giuridico è di fondamentale importanza perché, come detto sopra, segna la nascita della scuola di bologna e dei
glossatori; viene volta nella storia viene studiato come specifica branca del sapere, in apposite università fondate e frequentate da studenti di tutta europ a.

Cos’è e qual è l’importanza del Placito di marturi? Il Placito di marturi è un evento storico che segna la riscoperta del corpus iuris: fu intorno al 1076 che
riapparve il digesto. A Marturi nel corso di un giudizio (placito) fu utilizzato per la prima volta un frammento appunto del digesto.
Come può essere definita la Glossa? La glossa era il chiarimento che il doctor apportava al testo durante la lectura di esso agli studenti, finalizzato a una miglior
comprensione del testo normativo. È quindi una postilla chiarificatrice di un passo o di una parola ritenuta controversa od oscura. Le glosse potevano essere
interlineari o marginali, a seconda della posizione in cui erano collocate nel testo, e recanti le iniziali di chi le apponeva. A seconda del contenuto si distinguevano
tra glosse grammaticali e interpretative.
Cosa era l’aequitas e quale era il suo ruolo nel sistema del diritto comune? L’aequitas è ciò che assicura l’equilibrio del sistema del diritto comune gestito dai
giuristi della scuola di bologna prima e di quella dei commentatori poi, impedendo lo sfaldamento delle strutture portanti del diritto giustinianeo così come
utilizzate per risolvere le problematiche del presente. Il giurista medievale adattava la norma romana alle nuove esigenze della società del suo tempo facendosi
guidare dall’aequitas nella società medievale fortemente religiosa. L’aequitas era considerata la superiore giustizia divina.
Come si distingue l’aequitas rudis da quella constituta? l’aequitas è ciò che assicura l’equilibrio del sistema del diritto comune, garantendo il costante
adattamento del diritto giustinianeo alle concrete esigenze attuali. Perché l’equità possa operare occorre il passaggio dall’aequitas rudis (equità grezza)
all’aequitas constituta (equità positivizzata,tradotta in norma):al legislatore grava il compito di sviscerare l’equità grezza dalle relazioni umane, caricarla di
auctoritas e consacrarla nel comando della legge. In questo modo il legislatore cesella l’aequitas rudis in constituta.
Cosa si otteneva al termine degli studi universitari? Al termine degli studi universitari ci si laureava conseguendo la licentia docendi, una sorta di abilitazione
all’insegnamento. Lo scopo era quello di formare docenti che, una volta conseguito il titolo, tornassero nei luoghi d’origine, sparsi per l’ europa, a diffondere
quanto appreso.
Come è strutturata la Glossa Magna?La grossa Magna era composta da 5 volumi. Su ciascun foglio al centro vi era la norma giustinianea e tutt’intorno vi era un fittissimo
reticolo di grosse che rappresentavano le annotazioni e le postille che spiegavano parola per parola, il testo descritto.

Chi è Accursio e qual è la sua opera più famosa?Accursio, discebolo di Azzone e e di questi ne continuò l’opera costituita. Fu’ l’autore della Glossa magna una raccolta
di circa 97.000 glosse, frutto di annotazioni di glossatori che lo avevano preceduto. Tale testo rappresenta il un eccezione nonché certosino lavoro del testo
giustinianeo e rappresenta il fondamento del diritto europeo, nonché la sintesi del lavoro svolto dalla scuola dei glossatori.
Cosa accomuna l’opera di Abelardo con quella di Graziano. L’opera di Graziano si ispira ai criteri già seguiti da Abelardo nella sua Sic et non in cui il filosofo sosteneva
che nella Sacra Scrittura erano contenute contraddizioni e le metteva a fronte. Graziano fece un analogo lavoro, riscontrando queste contraddizioni, ma con l’obiettivo di
appianarle ed evitare lo scandalo che Abelardo suscitava, in modo tale da assicurare tranquillità al diritto canonico.

Cos’è il Decretum di Graziano. Il decretum gratiani è una raccolta privata scritta dal monaco Graziano, concepita come un manuale per la didattica e pubblicata intorno al
1140. Si tratta della prima vera risistemazione del materiale normativo della Chiesa:il suo scopo era quello della razionalizzazione normativa, ovvero di trovare la
concordantia delle antinomie tra i precetti canonistici accumulatisi nel corso dei secoli e cercare i motivi razionali delle autoritates. Graziano in fase di redazione non ebbe
davanti a sé un corpus di norme, ma iniziò lui stesso a costruirlo, facendone critica, sbalzato dai precetti religiosi dei testi sacri ai moralismi della Patristica e alla casistica
più diversa dell’enorme materiale conciliare di ogni parte del mondo cristiano.
Chi sono i più autorevoli esponenti dell’età dei postaccursiani. Illustri giuristi postaccursiani sono: Rolandino de’ Passaggieri, Guglielmo Durante, Alberto da Gandino.
Rolandino De’ Passaggieri è autore della Summa Artis Notariae, opera con cui risistemò l’intera materia notarile approfondendo, spiegando e analizzando le formule
notarili allo scopo di favorirne l’uso. Guglielmo Durante fu il canonista più famoso della fine del 1200 conosciuto per lo Speculum Ludiciale (specchio del processo), opera
dedicata alla materia processuale. Ad Alberto da Gandino si devono una raccolta di quaestiones statuto rum e il tractatus de’ maleficiis:le prime riguardavano questioni
sul problema tecnico-giuridico del rapporto ius commune e ius proprium, mentre il secondo rappresenta la prima vera grande trattazione organica di diritto e procedura
penale.
Cos’è il tractatus. Il tractatus è il frutto giuridico – letterario dell’età ponte (1250-1300) caratterizzata dal passaggio avvenuto dalla Glossa al Commento. Attraverso il
tractatus i postaccursiani risistemarono un certo settore del diritto con intenti meramente pratici. Con la rilettura di tutta la compilazione giustinianea, i nessi logici che i
glossatori avevano rilevato, sparsi nel Corpus Iuris, venivano riassorbiti in una nuova e più complessa struttura fondata sulla giurisprudenza.

Cos’è il mos italicus. Il nuovo approccio ai testi giuridici impiegato dai commentatori è chiamato mos italicus. L’approccio alla normativa diventa logico-sintetico e
sistematico (quest’ultimo unito alla grande attenzione per la vita e per i fatti quotidiani porta alla creazione di nuovi istituti e nuove soluzioni giuridiche) e non più
soltanto esegetico. Essendo l’esito degli studi dei commentatori essenzialmente pratico e diretto a fornire soluzioni giuridiche ai problemi che sorgono al loro tempo, si
può dire che la loro opera è tutta tesa a regolamentare la convivenza civile tra gli uomini. Quindi è un’opera per la prassi applicativa .
Chi sono i giuristi maggiormente rappresentativi della Scuola giuridica dei Commentatori. La nascita della scuola del commento avviene in Francia, ad Orleans. I
principali giuristi furono Jacques de Revigny(che ricercò soluzioni interpretative del corpus iuris utilizzando spesso l’argomentum a fortiori), il quale fu maestro di Pierre
de Belleperche, il quale a propria volta fu maestro di Cino da Pistoia(il quale scrivendo le sue opere si distaccò dagli schemi interpretativi della Magna Glossa). Discepolo
di Cino fu Bartolo da Sassoferrato(secondo lui la dicotomia ius commune e ius proprium è pervasa dalla forza propulsiva dell’aequitas. Il suo modello vedeva la prevalenza
del diritto comune rispetto ai diritti particolari). Ultimo fu baldo degli Ubaldi che fu allievo di Bartolo e fu il primo civilista a dedicarsi al diritto canonico

Cos’è il bartolismo. Il bartolismo è una delle due tendenze nella scienza giuridica continentale (insieme almos gallicus) nata alla fine del XV secolo. Prende il nome da
Bartolo da Sassoferrato perché si basa sullo studio dogmatico del diritto secondo i suoi dettami. Il bartolismo si caratterizza per l’attenzione dei giuristi ai problemi della
prassi e per la loro preoccupazione di trovare nel corpus iuris civilis sempre e comunque la soluzione al caso concreto con l’impiego di strumenti tecnici diversi dal
commento: si prediligono infatti trattati e consilia.

Cos’erano i consilia. I consilia sono pareri giuridici, forniti dai giuristi che svolgevano ormai la funzione di consulenti. I consilia erano finalizzati alla soluzione dello
specifico caso concreto e venivano richiesti ai giureconsulti o dai giudici (come nel caso del consilium sapientis iudiciale) o dai privati (consilium proveritate). Si parla
infatti di età dei “consiliatori”. Con l’invenzione della stampa nel XV secolo l’uso di comporre delle raccolte di consilia si diffuse in tutte europa:tali raccolte erano utili sia
agli stessi consiliatori che vedevano accrescere il loro prestigio, sia ai giudici e avvocati. Venne così a crearsi una consistente letteratura consiliare che alimentava un
diritto comune di stampo europeo. I consilia perderanno efficacia quando i Grandi Tribunali li soppianteranno con gli usus fori.

Cos’è la communis opinio. Poiché le opiniones dei giuristi divenivano sempre più numerose e tra loro contrastanti, si alimentava sempre più un incertezza del diritto. A
tale problema l’ordinamento giuridico del tardo 400 tentò di porvi rimedio con la communis opinio:l’opinione più diffusa tra i giuristi autorevoliveniva ritenuta quella
corretta e veniva utilizzata da causidici e giudici per ricercare la certezza del diritto.L’opinione communis veniva ricercata nelle raccolte di consilia, la letteratura consiliare
alimentava la prassi.
Che tipo di studio conducono gli Umanisti sul Corpus Iuris Civilis. Tra le attività svolte dagli umanisti quella filologica merita particolare attenzione:si tratta
dell’operazione volta alla ricerca, allo studio,al recupero della versione originaria e alla pubblicazione del corpus iuris civilis. L’umanesimo giuridico prende le distanze
dall’atteggiamento di riverenza che i giuristi della scuola di bologna avevano nei e commentatori) ma in modo colto,storicistico e filologico. Quindi il corpus iuris viene
inteso e qualificato come l’espressione di un determinato periodo storico da cui desumere la conoscenza delle norme vigenti in tale epoca, norme ormai inattuali e non
più imperative da trattare come tutti i testi classici ovvero un documento di storicizzare,analizzare filologicamente per recuperare la conoscenza del diritto romano
classico.

Cosa mira a recuperare la corrente filologica del mos gallicus. La corrente filologica del mos gallicus mira al recupero della versione originaria dei testi delle norme del
diritto romano, privi delle interpolazioni operate dai giuristi capeggiati da Triboniano durante le fasi della redazione della compilazione giustinianea. I giuristi umanisti
infatti volevano riscoprire il diritto romano dell’ epoca classica.

Come sono visti i Glossatori e i Commentatori dai giuristi della Scuola Culta. Gli esponenti della Scuola Culta ritenevano i Glossatori e i Commentatori ignoranti e rozzi
poiché non conoscevano il greco e scrivevano in un latino pieno di errori. La critica storico-filologica mossa dalla Scuola Culta era una critica alla struttura portante
dell’intero sistema del Diritto Comune e quindi al Corpus Iuris Civilis che non veniva più considerato come l’espressione pura del diritto romano, ma come l’esito delle
interpolazioni e delle alterazioni operate da Giustiniano.

Con quali argomenti Alberico Gentili sostiene la tesi della prevalenza del mos italicus rispetto al mos gallicus. Il giurista Alberico Gentili difese il mos
italicus dai pesanti attacchi sferrati dal mos gallicus. Nel suo “de iuris interpretatibus dialogi sex” riconosce la fondatezza di alcuni di questi attacchi, ma
riafferma la superiorità del mos italicus riconoscendo la necessità di emendare filologicamente e storicamente la preparazione scientifica dei giuristi e i
risultati della loro attività, però conservando il modo tradizionale. In caso contrario il rischio sarebbe stato di ridurre il diritto a qualcosa di riservato e
praticato da pochi eruditi e a una scienza incurante del realistico senso giuridico consistente nella civilis sapientia. La comprensione del lessico del corpus
iuris da parte del giurisperito doveva servire come strumento ausiliario per consentire il funzionamento della giustizia. Secondo Gentili aderire alla teorica
del mos gallicus avrebbe accentuato le lacune e le contraddizioni contenute nella normativa giustinianea, facendo perdere il senso giuridico e spalancando
le porte della società al disordine e all’incertezza.

Cosa sono i grandi tribunali?I Grandi Tribunali erano grandi corti giudiziarie, ove operavano i migliori giuristi rappresentanti della suprema autorità politica.
Nati in Europa nel XVII secolo d. per volere dei sovrani, in seguito alla profonda crisi dei consilia e della inutilità delle communis opinio, la giurisprudenza dei
grandi tribunali si rivelava la fonte più vitale e creativa nel sistema normativo del diritto comune.

Cos’è il diritto di interinazione. La nascita e l’affermarsi dei grandi tribunali europei, presenta alcuni aspetti problematici, uno dei quali è il rapporto con il
potere politico. Anche se nati in tutta Europa per volere dei sovrani, i rapporti tra potere politico e quello giudiziario non sono univoci: laddove si ponevano
in contrasto con il potere sovrano, i grandi tribunali ricorrevano al diritto di interinazione, cioè conservare e documentare materiale giuridico altrimenti
disperso e faticosamente accessibile nel rispetto della loro principale caratteristica (etero-integrabilità) che presupponeva infatti la sopravvivenza del diritto
comune e dei diritti particolari. Per lo stesso motivo si caratterizzavano anche per la mancanza del tipico e fondamentale requisito della completezza in
quanto si trattava di sistemi aperti, nel senso che vi era materiale giuridico che alimentava e a sua volta era alimentato dal Diritto Comune. Si possono
distinguere in compilazioni realizzate per iniziativa privata e compilazioni promosse dai sovrani e da questi pubblicate come veri e propri corpi di
legislazione dello Stato.
Che competenze avevano i Grandi Tribunali. I grandi tribunali europei nascono per volere dei sovrani, in concomitanza al sorgere delle monarchie
europee. Sono posti al vertice della piramide giudiziaria (per questa ragione sono “grandi”). Hanno competenza esclusiva in unico grado su alcune
particolari materie (cause regie e cause fiscali). Hanno competenza in grado di appello(secondo grado) contro le sentenze

Cosa sono gli usus fori. Gli usus fori dei Grandi Tribunali erano le raccolte delle sentenze di una Corte e venivano assimilati alla Legge: più sentenze
conformi di uno o più tribunali, per effetto della forza del precedente, avevano efficacia vincolante. Sono coloro i quali soppiantarono i consilia.

Cosa si intende con l’espressione “particolarismo giuridico”. Il particolarismo giuridico era una caratteristica del sistema del diritto comune che si sviluppò nell’ europa
medievale. con “particolarismo giuridico” si intende una situazione spazio – temporale in cui sul medesimo territorio e nel medesimo tempo coesistevano più diritti (più
ordinamenti giuridici sostanziali e processuali), a causa della mancanza di unitarietà e coerenza che dilagavano nell’ europa medievale in particolare nei secoli XVI – XVIII
d.c.

Cosa si intende con l’espressione “particolarismo giuridico soggettivo”. Per“particolarismo giuridico soggettivo” si intende una contemporanea vigenza su medesimo
territorio di ordinamenti processuali che si applicavano a diverse categorie di soggetti giuridici in base allo status sociale. Il trattamento processuale era differente per i
nobili, per i chierici, per i mercanti, per il popolo minuto, ecc.

Cosa sono le leggi delle citazioni. Con l’adozione dei provvedimenti antigiurisprudenziali, si ebbe una sorta di leggi delle citazioni, idealmente simile a quella costituzione
imperiale che nel 426 d.c. attribuiva autorità legislativa solo ai responsi resi dai giuristi Paolo, Modestino, Ulpiano, Papiniano e Gaio.

Cosa sono e cosa disciplinano le “Leggi e Costituzioni di S. il Re di Sardegna”. Le Leggi e Costituzioni di S. il Re di Sardegna, poi chiamate “Costituzioni Piemontesi” sono
una raccolta del 1723, pubblicata da Vittorio Amedeo II. Era composta in principio di 5 libri(poi fu aggiunto il sesto con materia feudale e fiscale) con i seguenti argomenti:
culto cattolico ed ebrei, apparato giudiziario, procedura civile, procedura e diritto penale, diritto civile. Erano uno strumento di politica legislativa volta ad un’ampia
riforma programmata dell’ordinamento giuridico e dello Stato. Tale programma era difatti volto all’unificazione politica dello Stato sulla base dell’unificazione legislativa e
alla ristrutturazione dell’apparato governativo: Secondo Vittorio Amedeo II l’unificazione legislativa era raggiungibile solo attraverso un’opera di semplificazione e
ammodernamento della normativa vigente.

Cos’è e cosa disciplina il “Codice di leggi e costituzioni di S Serenissima”. Il “Codice di leggi e costituzioni di S. Altezza Serenissima” (meglio denominato Codice estense)
fu il corpo normativo commissionato da Francesco III e realizzato di Valdrighi e altri 4 giuristi. Fu promulgato nel 1771. Tripartito in cinque libri che disciplinavano
l’ordinamento giudiziario e procedura civile, diritto privato, materie feudali e finanziarie, procedura e ambito penale. Il materiale normativo ivi contenuto era stato tratto
da grida ducali, diritto statuario modenese e costituzioni piemontesi. L’intento di Francesco III era quello di porre fine alla molteplicità e all’incertezza delle norme, quindi
alla contraddittorietà delle sentenze e al formalismo degli avvocati.

Cos’è il Giusnaturalismo. Il Giusnaturalismo è una corrente giusfilosofica che dominò la cultura europea nei secoli XVII e XVIII, che pone il proprio perno sulla teorica del
diritto naturale, fondato sul “diritto della ragione”. È il complesso di norme non scritte, universali e necessarie, inerenti l’uomo, precedenti l’ordinamento giuridico, e non
sempre coincidenti con il diritto positivo, che appartengono al patrimonio etico-razionale-religioso di ogni individuo.

Cos’è il Giuspositivismo. Il Giuspositivismo è una corrente di pensiero positivistica del diritto che intende come diritto quello elaborato ed emanato dal legittimo organo
legislativo dello Stato, posto dalla volontà della Legge, e applicato effettivamente nello Stato per cui ogni regola di giustizia esterna all’ordinamento giuridico
formalmente vigente è da ritenersi un mero principio etico privo di quella forza autoritativa e coercitiva tipica della sola norma, espressione della volontà del legislatore.
Cos’è, secondo Grozio il diritto naturale. Secondo Grozio il diritto naturale è razionale e universale, nonché un complesso di regole autoevidenti di diritto e ragione.
Secondo Grozio, infatti, il diritto naturale fondato sulla ragione e sull’istinto sociale dell’uomo, resisterebbe allo stato civile e alle sue istituzioni politiche e sociali.
Cos’è il principio di legalità. A Thomas Hobbes si deve il principio di legalità, secondo cui è reato solo e soltanto ciò che è espressamente qualificato come tale dalla
Legge, per cui sono punibili solo le infrazioni alle norme e di conseguenza tutto ciò che le norme non vietano è lecito.
Cos’è il diritto di resistenza. Secondo John Locke i cittadini (non sudditi come per Hobbes) hanno un diritto di resistenza nei confronti dell’autorità pubblica che non
rispetti i diritti naturali inviolabili dell’individuo e che arbitrariamente oltrepassi i poteri delegatigli dal contratto sociale. Quindi secondo Locke nessun potere è legittimo
se non è consentito.

D
Decisiones e usus fori. Le decisiones (sentenze) dei grandi Tribunali, oltre ad avere forza di legge, avevano anche una preminenza sulle fonti del diritto
scritto, tanto che i giudici e gli avvocati ricorrevano per prima cosa alla soluzione contenuta nella sentenza per risolvere altri casi simili. In sostanza con le
loro sentenze, i giudici diventano fonte di produzione del diritto. Gli usus fori erano le raccolte delle sentenze di una Corte, venivano assimilati alla Legge:
più sentenze conformi di uno o più tribunali, per effetto della forza del precedente, avevano efficacia vincolante.
Da quali elementi è composta la norma giuridica, secondo Pufendorf. Secondo Samuel Von Pufendorf la norma giuridica è composta da un comando provvisto di
sanzione.Il comando deriva in ogni caso da un superiore: da Dio per le leggi di diritto naturale, dal Sovrano per il diritto positivo. La coercibilità della norma è ciò che la
rende tale e a garantirne la coattività provvede il potere sovrano, che secondo Pufendorf spetta ad uno Stato di stampo assolutistico, benché sia comunque il popolo a
dover scegliere liberamente la forma di potere da attribuire al proprio ordinamento giuridico.
Da quali elementi è composta la norma giuridica secondo Thomasius. Secondo Thomasius (come fu per Pufendorf) la norma giuridica è composta di precetti provvisti di
sanzione. Secondo lui sono giuste solo le azioni conformi al precetto giuridico e che solo queste, rese oggetto di un comando, possono essere costrette. Tutte le altre
azioni inerenti la sfera morale e il buon comportamento sociale non possono essere fatte oggetto di un obbligo giuridico da parte dello Stato. La sua era una necessità di
laicizzare il diritto e assicurare un regime di tolleranza religiosa che consentisse la piena libertà di coscienza.

E
F
G
Gli elementi strutturali del Giusnaturalismo. Gli elementi strutturali del giusnaturalismo sono: l’esistenza di diritti soggettivi innati a ciascun individuo; l’esistenza di un
originario stato di natura anteriore alla società civile e politica; l’esistenza di un contratto sociale con lo scopo di portare l’uomo dallo stato di natura allo stato di diritto e
come strumento tecnico e presupposto fondante il potere legittimo dello Stato; l’idea di poter creare un sistema scientifico di diritto naturale ordinato secondo la
ragione, a disposizione dei consociati e nell’interesse del loro benessere
H
I
In quale contesto venne alla luce il Digesto?
Il Digesto venne promulgato il 16 dicembre 533 a soli tre anni dall’inizio dei lavori. Fù redatto in un periodo tutto sommato molto breve soprattutto se si considera che si
dovettero cernere circa 10.000 pezzi di una quaratina di giuristi e che fù redatto durante l’insurrezione di Nika che rappresentavano interessi di fazioni contrapposte che
erano rappresentate dai verdi e dagli azzurri.

Il movimento riformatore di Gregorio VII. L’apice del movimento riformatore della Chiesa di Roma si ha nel 1073, con Papa Gregorio VII . Con il Dictatus Papae e la
lettera a Ermanno di Metz, Gregorio VII affermò la supremazia del pontefice sia all’interno della Chiesa sia nei rapporti tra Chiesa e Imperatore: invirtù del potere delle
chiavi conferito da Dio a Pietro e ai suoi successori, il Papa poteva deporre anche l’Imperatore oltre che i vescovi .
In che rapporto stanno Glossa e Commento. Tra i glossatori e la scuola del commento non c’è una nettissima cesura:il commento rappresenta la naturale evoluzione e
maturazione, nel segno della continuità, del metodo dei primi giuristi glossatori. Il giurista commentatore si distacca psicologicamente dal testo giustinianeo:la sua
emancipazione culturale non lascia più spazio all’atteggiamento di venerazione per il testo giustinianeo tipico dei glossatori. La prima vera differenza tra la glossa e il
commento stava nella sistematicità dell’approccio al testo, non più soltanto interpretativo, ma logico-sintetico e sistematico che, unito alla grande attenzione per la vita e
ai fatti quotidiani, porta alla creazionedi nuovi istituti,nuove soluzioni giuridiche. L’esito dello studio dei commentatori è essenzialmente pratico.

In che termini si svolge la polemica culturale degli umanisti con le posizioni scientifiche dei Glossatori e dei Commentatori. Nel Cinquecento gli Umanisti polemizzarono
contro le posizioni scientifiche dei Glossatori. Il Corpus Iuris Civilis non veniva più considerato come l’espressione pura del diritto romano, ma l’esito delle interpolazioni,
rimaneggiamenti e alterazioni operati da Triboniano. La critica mossa dalla Scuola Culta al Corpus Iuris è una critica alla struttura portante dell’intero sistema del Diritto
Comune, poiché mina la validità del Corpus Giustinianeo come diritto attuale e vigente.

Il filone sistematico dell’ Umanesimo giuridico. L’Umanesimo giuridico si caratterizza anche per un filone sistematico (oltre che per l’esegesi filologica, la storicizzazione
e la relativizzazione) il cui obbiettivo era quello di fornire un quadro sintetico e organico del diritto, dei suoi istituti, delle sue norme e dei suoi concetti coordinati tra loro
secondo un proprio metodo razionale, differente e indipendente dall’ordine giustinianeo. Il filone sistematico voleva fornire una panoramica del diritto che si sostituisce
al metodo di insegnamento proprio del commento, secondo gli schemi troppo dispersivi del mos italicus, basati su un approccio frammentario, analitico e casistico del
diritto

In cosa consiste il sistema dei precedenti. I più autorevoli tra i Grandi tribunali tendevano ad attribuire forza vincolante ai propri precedenti: le decisiones
(o sentenze) nella prassi hanno forza di legge, ma hanno anche una preminenza sulle fonti del diritto scritto. I giudici e gli avvocati ricorrevano alla
soluzione contenuta nella sentenza per risolvere altri casi simili e con le loro sentenze quindi diventavanofonte di produzione del diritto

Il diritto naturale, secondo Pufendorf è un diritto di matrice divina? Secondo Pufendorf il diritto naturale è fondato sulla ragione umana ma è espressione di Dio

In quali categorie possono dividersi, secondo Thomasius, le regole dell’agire umano. Secondo Thomasiusl’uomo è chiamato a vivere decorosamente, onestamente e
secondo giustizia: il decorum è la categoria che contempla quegli atteggiamenti quali l’altruismo, la carità, la pietà e la saggezza che consentono all’uomo di vivere tra i
suoi simili con reciproca simpatia e solidarietà, l’honestum che è la sfera che contempla le regole di virtù e saggezza che consentono all’uomo la pace interiore e la
perfezione e lo iustum che è la sfera che contempla quelle regole che consentono all’uomo la convivenza sociale. Le prime due sono regole morali e di opportunità,
mentre quelle dello iustum sono regole di diritto finalizzate alla disciplina dei comportamenti intersoggettivi, ad evitare la lesione dei diritti altrui.
In cosa si sostanzia la modernità del pensiero di Leibniz. La modernità del pensiero di Leibniz si sostanzia nella metodologia di chiarificazione razionale e di
riordinamento formale del diritto vigente. Il suo schema metodico si fonda su quella che diverrà l’ideologia professionale dei giuristi dell’Europa continentale dalla fine
del 700 a tutto il XIX secolo. Leibniz sostenevache si potesse riassumere “in un sol foglio” l’intero Corpus Iuris Civilis:l’insieme delle regole madre contenenti l’essenza
concentrata di ogni ratio di ogni singola norma giustinianea. Tale programma non fu realizzato, ma Leibniz rese ai posteri delle vere e proprie lezioni di tecnica
redazionale della norma giuridica, una sorta di vademecum della tecnica di codificazione
Il principio di legalità nel pensiero di Hobbes. A Thomas Hobbes si deve il principio di legalità, secondo cui è reato solo e soltanto ciò che è espressamente qualificato
come tale dalla Legge, per cui sono punibilisolo le infrazioni alle norme e di conseguenza tutto ciò che le norme non vietano è cito.
L
La struttura della Glossa Magna di Accursio. La glossa Magna era un immenso reticolato composto da ben 97.000 grosse, tratte dalla migliore produzione dei
glossari precedenti(maestri). Ogni grossa era composta da un testo centrale su cui era strutturato il reticolo che spiegava parola per parola,il Corpus iuris
civilis in tutte le sue parti.
La nascita ed il ruolo dei Grandi Tribunali europei. la nascita ed il ruolo dei grandi tribunali europei è direttamente connessa alle politiche assolutistiche di
accentramento della funzione giudiziaria, che segnano il declino dell’attività consulenziale privata svolta dai giuristi. Essi erano corti giudiziarie In cui venivano
reclutati i migliori giuristi che rappresentavano la suprema attività politica. I grandi tribunali furono: 1. Istituiti per volere dei sovrani; 2.posti al vertice della
piramide giudiziaria(perciò sono grandi);3.ebbero competenza esclusiva in un unico grado su alcuni particolari materie;4.ebbero competenza in grado di
appello,II Grado,avverso le sentenze della magistratura inferiore.

Le competenze giurisdizionali dei Grandi Tribunali europei. I grandi tribunali europei nascono per volere dei sovrani, in concomitanza al sorgere
delle monarchie europee. Sono posti al vertice della piramide giudiziaria (per questa ragione sono “grandi”). Hanno competenza esclusiva in unico
grado su alcune particolari materie (cause regie e cause fiscali). Hanno competenza in grado di appello(secondo grado) contro le sentenze delle
magistrature inferiori.

Le Costituzioni modenesi devono considerarsi ancora delle consolidazioni o possono essere considerate delle codificazioni in senso moderno . Nonostante il
Codice Estense sia un’opera eccellente per tecnica di rielaborazione e caratterizzi una riforma giuridica imponente, non fu un’operazione di rinnovamento
radicale poiché non abolì totalmente il diritto preesistente. Le Costituzioni modenesi potevano essere integrate dalle norme di Diritto Comune in via sussidiaria
in caso in cui le Costituzioni stesse non provvedessero.

Ludovico Antonio Muratori e l’opera “ Dei difetti della Giurisprudenza”. Ludovico Antonio Muratori nel 1742 pubblicò la sua principale opera “Dei difetti della
Giurisprudenza” che rappresenta una somma di tutte le idee che tra il 500 e il 700 ispirano i vari tentativi di riordinamento del Diritto. Muratori analizza la
situazione giuridica del suo tempo, descrivendola come una situazione ai limiti della stasi, caratterizzata dall’incertezza, dal disordine e dall’arbitrio privato. La
Giustizia si ritrovava dominata da una giurisprudenza dottrinale e giudicante portatrice di ingiustizie. I difetti della giurisprudenza, secondo Muratori, sono
intrinseci (Ineliminabili) ed estrinseci (eliminabili).

L’importanza della comprensione della ratio legis per i Commentatori. La comprensione della ratio legis all’interno dei testi giustinianei da parte dei
Commentatori è stato il principio ispiratore che ha consentito loro di applicare estensivamente la norma ai casi da essa non espressamente contemplati ma
simili ( “de simili bus ad similis” – “dai simili ai simili”). Tale sistema diventò poi il vero propulsore della Scuola del Commento.

M
N
O
P
Perché nelle Facoltà di giurisprudenza si insegna la Storia del Diritto?La storia del diritto nella facoltà di giurisprudenza viene insegnato per dotare il futuro
giurista positivo di un bagaglio culturale del passato, composto di regole di giustizia, messe a disposizione dell’uomo moderno per comprendere meglio il diritto
contemporaneo.

Perché i Glossatori sono giuristi “mediatori”? I giuristi della scuola irneriana sono mediatori tra un testo vecchio di sei secoli e il loro presente poiché applicano
i principi giuridici contenuti nel corpus iuris configurando l’imperatore romano-germanico come la reincarnazione di Giustiniano e, di conseguenza, intendendo
l’impero romano-germanico come la continuazione dell’antico impero romano. Con la loro opera, metaforicamente intesa come lunghissimo ponte di 600 anni,
resero vivo e attuale il diritto di giustiniano: il corpus iuris diventa legge del presente, da applicarsi senza discussione.

Perché il Corpus Iuris giustinianeo venne considerato dai Glossatori come un libro caduto dal cielo? I Glossatori consideravano Il Corpus Iuris Civilis
giustinianeo come un libro caduto dal cielo per l’importanza, l’autorità e il prestigio di quest’opera. In essa i giuristi bolognesi erano convinti di poter
trovare tutte le soluzioni ai problemi giuridici che si presentassero.
Per quali ragioni assume importanza la nascita delle università? Lo scopo dell’educazione universitaria non era quello di indirizzare alle professioni
legali (avvocato,notaio,giudice) ma era quello di formare docenti che, una volta conseguito il titolo, tornassero nei luoghi d’origine sparsi per l’europa a
diffondere quanto appreso. L’università di bologna diviene propulsore di una circolazione europea delle conoscenze giuridiche e delle tecniche del
ragionamento giuridico. Altra importante ragione è che il diritto assume una propria autonomia scientifica e viene studiato in quanto tale per la prima
volta (e non più nell’ambito della retorica).

Perché il mos gallicus ebbe scarso seguito. In Italia (al contrario della Francia) il mos gallicus ebbe scarso seguito. Essendo l’ Italia sempre divisa
in tanti piccoli Stati, a questa frammentarietà politica ne corrispondeva una giuridica. L’uniformità giuridica difatti era assicurata dal diritto romano
che svolgeva una funzione sussidiaria agli iura propria e che, come tale, non poteva essere messo in discussione. Aderire al mos gallicus avrebbe
scomposto il Corpus Iuris nelle sue componenti diacroniche e avrebbe accentuato le lacune e le contraddizioni contenute nella normativa
giustinianea: si sarebbe quindi perso il senso giuridico e si sarebbe spalancato le porte della società al disordine e all’incertezza.

Perché Grozio viene considerato padre del giusnaturalismo moderno. Grozio viene considerato padre del giusnaturalismo moderno perché è stato il fondatore
del diritto internazionale post-medievale. Ad egli si deve la creazione ex novo di un vero e proprio sistema, quello appunto del diritto internazionale,
ponendocome base i principi generali di ius gentium.
Perché Hobbes viene considerato teorico tanto dell’assolutismo quanto del positivismo. Thomas Hobbes è considerato teorico dell’assolutismo politico e del
positivismo giuridico perché secondo lui ciò che caratterizza la situazione presociale è l’egoismo e la malvagità: siccome l’uomo è mosso unicamente dalle
proprie passioni e vuole solo godere di tutto ciò che gli procura benessere e soddisfazione, vige la legge del più forte. Il “contratto sociale” viene attuato per la
paura che gli uomini hanno dei propri simili e per garantirsi l’autoconservazione, la pace e la sicurezza dei propri beni. Dunque lo stato civile nasce nel
momento in cui gli uomini cedono al sovrano il potere di far rispettare l’ordine,la pace e la sicurezza tramite un patto sociale tra i soli sudditi. Con tale patto i
sudditi trasferiscono i propri diritti naturali al sovrano, sottomettendovisi: tale cessione comporta che ad essi comportino solo i diritti concessi dal sovrano,
ossia dalla legge statuale positiva:in ciò sta il positivismo giuridico.
Perché Locke viene considerato teorico del liberalismo. John Locke è considerato il padre del liberalismo,teorico dei diritti fondamentali dell’uomo e del
governo costituzionale. Contrariamente all’assolutismo di Hobbes, egli sostiene che il potere politico è legittimo solo se riconosce e garantisce il rispetto dei
diritti naturali di cui l’uomo è innatamente titolare poiché preesistenti allo Stato. Tali diritti naturali sono il diritto alla vita, alla libertà, alla proprietà e alla
resistenza all’oppressione. Gli uomini si trovano per natura in uno stato di perfetta libertà (di ordinare le loro azioni e disporre dei loro possessi e delle loro
persone come meglio credono, nei limiti dellla legge di natura) e uguaglianza (in cui ogni potere e giurisdizione sono reciproci, poiché nessuno ne ha più di un
altro).

Q
Qual è la tradizionale partizione della Storia del Diritto?La storia del diritto è tradizionalmente ripartita in cinque macro periodi:

 L’Età tardo antica che va dal IV/ sec. d.C.al 476;


 L’Alto Medioevo che va dal 476 al X secolo;
 Il Basso medioevo che va dall’XI secolo al 1492;
 L’Età moderna che va1942 al 1789;
 L’età contemporanea che va dal1789 ad oggi.
Quali sono le caratteristiche dell'età tardo antica?L’Età tardo antica è caratterizzata per ildeclino della giurisprudenza classica per la prevalenza delle LEGES
cioè costituzioni che prevalgono sugli IURA cioè fonti tradizionali del diritto civile ossia consuetudini, usi, pareri, ecc.e per la massiccia produzione normativa.

Quale era il fine della legge delle citazioni del 426 d.C.?
Il fine di tali leggi era quello di dare forza di legge solo ed esclusivamente agli iura. Gli iura componevano il Digesto e solo ciòche era in esso contenuto
avrebbe costituito il diritto. Quello che non era inserito in esso era escluso.
Quando e per mezzo di quale strumento normativo, la compilazione giustinianea diviene diritto vigente in Italia?Nell’agosto del 554 Giustiniano decretò,
tramite la Pragmatica sanctio,che l’Italia era formalmente sotto il diritto giustinianeo a differenza del resto dell’Europa che invece era assoggettato alle leggi
romano-barbarbariche e quindi al diritto teodosiano.
QUALI sono le caratteristiche dell'Editto di Rotari?L’editto di Rotari fu redatto in latino e coerentemente con il principio di personalità del diritto si
applicava alla sola popolazione longobarda e non ai romani. Composto da 388 capitoli, la maggior parte consta di antiche norme consuetudinarie,
il resto di libere decisioni del sovrano. Influenzato dal diritto teodosiano, dalla compilazione giustinianea, da fonti biblico- ecclesiastiche e dalle
altre legislazioni barbariche. Netta prevalenza viene data alla materia penale. In un primo gruppo tratta i reati politici, seguono quelli contro le
persone e le cose. Poi il diritto di famiglia e successorio, i diritti reali, le obbligazioni e la materia processuale. Degna di nota è la particolare
attenzione che fu data alla previsione di pene afflittive come il taglio della mano per i reati di falso e la pena capitale per gravissimi reati che
colpiscono la famiglia. Si tratta comunque di eccezioni (esempio se il servo uccideva il padrone, la moglie assassinava il marito o l’amante accusato
dal marito della moglie adultera). Invece all’omicidio dell’uomo libero conseguiva il pagamento del guidrigildo alla famiglia dell’ucciso.
Quando nasce il Sacro Romano Impero?il sacro romano impero nasce la notte di Natale dell’800 con l’incoronazione di Carlo Magno ad Imperatore.
Quali funzioni svolgevano i conti carolingi?I conti carolingi erano nominati a vita dal sovrano ed erano titolari del controllo di un determinato
territorio (la contea) su cui esercitavano il comando militare e civile. Il controllo del territorio veniva affidato a circa 400 conti cui venivano
attribuiti due compiti: il potere di banno ossia il comando militare e politico e il compito di amministrare la giustizia tramite le ammende.
Quali sono le caratteristiche fondamentale dell'istituto feudale? Le caratteristiche principali dell’ istituto feudale sono il rapporto di vassallaggio, in
base al quale il soggetto in posizione inferiore(vassallo) riceveva un beneficio che poteva consistere in una terra,una rendita o una carica. Il
beneficiario aveva un obbligo di fedeltà consacrata in un giuramento. Il feudo consta dell’unione di tre elementi strutturali: il rapporto personale
(vassallaggio), la concessione patrimoniale (beneficium) e il privilegio formale dell’immunitas che consisteva in una sorta di esenzione fiscale: si
può definire come un divieto rivolto ad ogni pubblico ufficiale di entrare nei fondi oggetto di immunitas per esercitare funzioni giudiziarie,
riscuotere imposte o eseguire arresti.
Qual è la definizione di consuetudine?La consuetudine, in età feudale ha un ruolo di fondamentale importanza: essa consiste in un comportamento
costante e uniforme (diuturnitas), tenuto dai consociati in quanto ritenuto (opinio iuris) doveroso in un certo contesto, o in quanto ritenuto
moralmente obbligatorio.
Qual è l'importanza delle Quaestiones de iuris subtilitatibus? L’importanza della Quaestiones de iuris subtilitatibus
È che viene riconosciuto il diritto romano come diritto unico ed universale in tutto l’impero. Questo diritto dovrà comunque confrontarsi co i diritti locali e
particolari:si parla quindi di pluralità di ordinamenti politici (feudali,comunini,signorie e corporazioni)

Quali sono le fasi storiche più importanti del diritto comune? Le fasi storiche più importanti del diritto comune possono essere identificate con: il
rinascimento giuridico e la scuola dei glossatori, l’età ponte dei postaccursiani, la scuola del commento, l’età della communis opinio (età della
giurisprudenza consulente e dei Grandi Tribunali), l’umanesimo giuridico e la scuola culta, la crisi del diritto comune, l’età delle consolidazioni. il
segnale di confine fu il pensiero di Muratori.
Quali strumenti tecnici utilizzavano i glossatori? La glossa non fu l’unico strumento utilizzato dai glossatori, essi utilizzarono anche le regulae iuris (regole,
principi e dogmi giuridici riuniti in raccolte), le distinctiones (che erano la scomposizione analitica del punto di diritto esaminato per trarne altre
sottoproposizioni da analizzare),i casus (inizialmente esemplificazioni di fattispecie concrete, in seguito veri e propri commenti interpretativi), le dissensiones
dominorum (che erano l’esemplificazione delle opinioni diverse e contrastanti dei maestri sulle questioni di diritto più dibattute),le quaestiones (lo strumento
letterari col quale il doctor poneva agli scholari i problemi giuridici, illustrando i testi e le ragioni che portavano ad una certa soluzione-pro- o inducevano ad
un’altra – contra - per poi concludere esponendo la propria – solutio) e le summae (opere di sintesi

Quale approccio adottarono i glossatori per accostarsi al Corpus Iuris Civilis? Nei confronti del codice giustinianeo, i Glossatori adottarono un atteggiamento
fideistico: attribuivano a Dio la paternità del dirittoda essi riscoperto, e di conseguenza ritenevano il Corpus Iuris una sorta di Bibbia del diritto, contenitore di
verità dogmatiche, indiscutibili, immodificabili, astoriche e valevoli in quanto tali in ogni tempo.

Quali sono i caratteri salienti dell’età dei postaccursiani. Dopo la realizzazione dell’opera accursiana il metodo esegetico dei glossatori iniziava ad evolversi e a
cambiare. I glossatori,sempre più esperti e padroni della norma, da interpreti dei testi giustinianei, si trasformarono col passare del tempo in Commentatori. Il
passaggio dalla glossa al commento durò circa 50 anni:tale età ponte viene definita età dei post accursiani. I postaccursiani, allontanatesi dall’esegesi del diritto
romano intrapresero una nuova via, tenendo conto di tutte le fonti vive del diritto, ma mostrando interesse per le problematiche inerenti gli iura propria,
ovvero i diritti locali. Si interessarono alle esigenze di una realtà sociale che vedeva le comunità italiane sempre più legate ad attività commerciali e
imprenditoriali.

Quali sono le caratteristiche principali del metodo utilizzato dai Commentatori per approcciare il Corpus Iuris Civilis? L’approccio al testo non è più soltanto
esegetico,ma diventa un approccio logico-sintetico e sistematico. (quest’ultimo aspetto unito alla grande attenzione per la vita e i fatti quotidiani, porta alla
creazione di nuove soluzioni giuridiche). L’esito dello studio dei commentatori è essenzialmente pratico efornisce soluzioni giuridiche ai problemi che sorgono
nel loro tempo:la loro opera è tesa a regolamentare la convivenza civile tra gli uomini, è un’opera per la prassi applicativa. Questa attenzione si rispecchia
anche nel loro esame condotto sui rapporti tra ius commune e ius proprio:il sistema delle fonti e i meccanismi di gerarchia vengono approfonditi come mai
prima e lo ius commune diventa sempre più “diritto sussidiario”, mentre i diritti locali diventano la prima fonte normativa dei rapporti giuridici e vengono
applicati con la stessa metodica concettuale con cui veniva applicato il corpus iuris.

Qual è la differenza tre consilium sapientis iudiciale e consilium pro veritate. Il consilium sapientis iudiciale veniva chiesto dai giudici del Comune al giurista
dotto, poiché spesso i magistrati erano privi diconoscenze giuridiche, erano infatti uomini politici e non tecnici del diritto. Ricevuto il consilium, il giudice poi lo
riportava nella sentenza secondo quanto previsto dallo statuto comunale: la sua finalità applicativa denota l’importanza dei giuristi nell’amministrazione della
giustizia. A differenza del consilium sapientis, il consilium pro veritate veniva chiesto al giurista non dal giudice ma dalle parti che, in un’epoca caratterizzata
dalla pluralità degli ordinamenti giuridici spesso tra loro in conflitto, avevano necessità di affidarsi ad uno specifico giurista che fosse in grado di orientarsi e
muoversi concretamente in tale scenario normativo.
Quando una opinio da tale che era, diveniva communis . Una opinio da tale che era diventava communis ecome tale dove essere considerata quando era la più
diffusa tra le opinioni concordate da giuristi più autorevoli (nel numero e nella profondità in cui avevano trattato l’argomento). Quella era l’opinione ritenuta
più corretta e veniva utilizzata da causidici e giudici come strumento endogiurisprudenziale per cercare di ovviare al problema dell’incertezza del diritto.

Quali sono i caratteri fondamentali dell’ Umanesimo giuridico. Nel XV secolo il sistema medievale entra in crisi:l’autorità che si riconosce non è più la
Bibbia,ma è la ragione umana. È vero solo ciò che è scientificamente verificabile. L’umanesimo giuridico si caratterizza per l’attività di recupero della cultura
classica e della prospettiva storica: il corpus iuris giustinianeo perde la sua “sacralità” che i giuristi della scuola di bologna gli avevano attribuito e diviene un
complesso di norme inattuali e non più imperative, un documento da storicizzare.
Quale processo anticipa il filone sistematico dell’Umanesimo giuridico. Il processo che anticipa il filone sistematico dell’ Umanesimo giuridico è rappresentato
dall’ opera di Francesco Hotman ossia l’Antitribonianus. La quale rappresenta il manifesto della polemica invettiva operata dai giuristi della Scuola Culta nei
riguardi di Triboniano. Nell’Antitribonianus Hotman prende posizione contro Giustiniano:secondo lui Triboniano alterò e distrusse parzialmente il prezioso
patrimonio giuridico della romanità classica,sostenendo l’inutilità e la pericolosità dell’attualizzazione del diritto romano, ormai nonpiù applicabile a un’epoca
storica caratterizzata da ben altri problemi giuridici e necessitante di un differente corpus normati vo.

Qual è la riforma proposta da Francesco Hotman. Francesco Hotman nel suo “Antitribonianus” manifesta tutto il suo disappunto nei riguardi di Triboniano:
secondo lui fu il responsabile della parziale distruzione del prezioso patrimonio giuridico della romanità classica. Essendo ormai un diritto non più applicabile
alla sua epoca storica, Hotman propose di costituire una commissione di giuristi e politici incaricati di trarre dal diritto romano ciò che fosse ancora
irrinunciabile,combinandolo con la filosofia, la legge mosaica e le consuetudini francesi, in modo da ottenere uno o due volumi di norme chiare e semplici.

Quali sono le fasi storiche più importanti del Diritto Comune?Le fasi storiche del diritto comune furono:1.il rinascimento e la scuola dei glossatori; 2.l’età dei
postaccursiani; 3.l’età della communis opinio; 4. L’Umanesimo giuridico e la scuola cuta;5. Le crisi del diritto comune; 6. L’età delle consolidazioni;7.un segnale
di confine: il pensiero di Ludovico Antonio Muratori.

Quali sono le fonti del diritto e la loro gerarchia nel tardo diritto comune. Nella gerarchia delle fonti la legislazione sovrana (leggi, dispacci, ordini,
editti, ecc…) era al vertice e solo ove mancasse la norma regia, che disciplinava la fattispecie concreta, il giudice poteva applicare una norma
diversa: se il caso non doveva essere disciplinato dal diritto canonico o non vi fosse un rinvio diretto allo ius commune, il giudice doveva applicare
le disposizioni degli statuti o le consuetudini locali o altro ius proprium. Infine in caso di mancanza anche di normative particolari si poteva
ricorrere all’applicazione del diritto comune.
Qual è la finalità dei provvedimenti antigiurisprudenziali. La finalità dei provvedimenti antigiurisprudenziali era quella di limitare le allegazioni e le citazioni
delle opiniones dei giuristi. Gli avvocati e i giudici non potevano allegare in giudizio opiniones di giuristi diversi da quelli tassativamenteelencati nel
provvedimento sovrano
Qual è la fondamentale differenza tra Consolidazioni e Codice. La principale differenza tra Consolidazioni e Codice sta nella etero-integrabilità delle prime che
ne impedisce l’assimilazione al Codice poiché presuppongono la sopravvivenza del Diritto Comune e dei diritti particolari, che continuano ad essere fonti del
diritto accanto alle Consolidazioni.

Quali sono le caratteristiche principali delle Consolidazioni. Le Consolidazioni nacquero con l’intento di conservare e documentare materiale giuridico
altrimenti disperso e faticosamente accessibile nel rispetto della loro principale caratteristica (etero-integrabilità) che presupponeva infatti la sopravvivenza del
diritto comune e dei diritti particolari. Per lo stesso motivo si caratterizzavano anche per la mancanza del tipico e fondamentale requisito della completezza in
quanto si trattava di sistemi aperti, nel senso che vi era materiale giuridico che alimentava e a sua volta era alimentato dal Diritto Comune. Si possono
distinguere in compilazioni realizzate per iniziativa privata e compilazioni promosse dai sovrani e da questi pubblicate come veri e propri corpi di legislazione
dello Stato.

Quali sono le caratteristiche di maggior pregio dell'Ordonnance du commerce? Quali sono le caratteristiche di maggior pregio dell’ Ordonnance du commerce.
L’ Ordonnance du commerce vide luce nel 1673. Scritta in 12 libri, promulgati da Re Sole Luigi XIV e messa a punto dal suo primo ministro Colbert. L’ordinanza
sul commercio raccoglieva il regolamento generale del commercio, era una vera e propria codificazione che abrogava tutto il materiale giuridico contrario o
differente rispetto a quello in essa contenuto. Del codice presentava i caratteri essenziali della chiarezza, della linearità e della sistemazione organica delle
norme, ma mancava di carattere di unicità, esclusività e non etero-integrabilità: nella formula finale delle Ordonnances veniva disposta l’abrogazione di tutte le
fonti esterne che avessero disciplinato i casi previsti nel testo in modo diverso e contrario. Facevano salvi gli usi giurisprudenziali e le disposizioni emanate dai
vari Parlamenti su punti controversi e dotate di efficacia normativa nell’ambito di ciascuna giurisdizione.

Quali sono e cosa disciplinano le Ordonnances del Re Sole. Le Ordonnances di Luigi XIV sono compilazioni promosse dal Re Sole (sovrano assoluto che incarna
la Legge di Dio), promulgate come sistematico intervento legislativo volto all’unità giuridica dello Stato assoluto. La direzione dei lavori di preparazione e
redazione fu fatta dal ministro Jean Baptiste Colbert. Tra il 1667 e il 1681 furono emesse ordinanze che disciplinarono Processo civile, processo penale, diritto
commerciale, diritto alla navigazione. Per la precisione le Ordonnances furono: nel 1667 ordinanza civile per la riforma della giustizia, 35 titoli, imponeva che
tutte le Corti del regno si uniformassero ad essa; Nel 1670 l’ordinanza criminale che disciplinò la stessa cosa nel campo della procedura penale; Nel 1673
l’ordinanza sul commercio, 12 libri a raccolta del regolamento generale del commercio; Nel 1681 l’ordinanza sulla marina, in 5 libri elaborava norme statuarie e
consuetudini del diritto marittimo in cui il diritto stesso si trovava disperso.Quali erano, secondo d’ Aguesseau, i due principali problemi giuridici che
affliggevano la Francia di Luigi XV. D’ Aguesseau era colpito da un lato dalla diversità e dall’arbitrarietà della giurisprudenza dei vari tribunali (i giudici
applicavano in maniere diverse le stesse leggi ma con massime giudiziali nettamente diverse od opposte) e dall’altro lato dallamolteplicità variegata e
contraddittoria delle consuetudini licali vigenti nelle varie province. Desiderava quindi raccogliere in un solo testo tutte le leggi che dovevano servire alla
risoluzione delle controversie nei processi e fissare dei principi uniformi a cui tutte le Corti dovessero attenersi (piuttosto che alla compilazione di materiale
propriamente normativo).
Quali erano, secondo d’Aguesseau, i due principali problemi giuridici che affliggevano la Francia di Luigi XV. D’ Aguesseau era colpito da un lato dalla diversità
e dall’arbitrarietà della giurisprudenza dei vari tribunali (i giudici applicavano in maniere diverse le stesse leggi ma con massime giudiziali nettamente diverse od
opposte) e dall’altro lato dalla molteplicità variegata e contraddittoria delle consuetudini licali vigenti nelle varie province. Desiderava quindi raccogliere in un
solo testo tutte le leggi che dovevano servire alla risoluzione delle controversie nei processi e fissare dei principi uniformi a cui tutte le Corti dovessero attenersi
(piuttosto che alla compilazione di materiale propriamente normativo).

Quali sono e cosa disciplinano le Ordonnances di Luigi XV. Luigi XV, coadiuvato dal cancelliere guardasigilli d’ Aguesseau, emanò tre ordonnances: nel 1731
quella sulle donazioni, nel 1735 quella sui testamenti, nel 1747 quella sui fedecommessi. Queste ordonnances disciplinavano i singoli istituti di diritto privato,
mirando ad eliminare le discordanze tra le varie interpretazioni giurisprudenziali esistenti in seno alle diverse Corti e configurandosi come un progetto di
unificazione generale del diritto civile francese piuttosto che alla compilazione di materiale propriamente normativo.

Quali sono le principali caratteristiche delle Costituzioni Piemontesi. Le Costituzioni Piemontesi di Vittorio Amedeo II si caratterizzano per la finalità di
riduzione della litigiosità, la limitazione dell’arbitrio del giudice, la coerenza delle norme, la concisione della formulazione del precetto normativo, la legalità e la
proporzionalità delle pene, la sistematica strutturale e la generalità e l’astrattezza delle norme. Pubblicate nel 1723 in 5 libri, poi ripubblicate nel 1729 con
l’aggiunta del sesto libro e ulteriormente revisionate nel 1770 da Carlo Emanuele III. Si sostituirono in molti settori al Diritto Comune ma non possono essere
definite una vera e propria codificazione, poiché potevano essere integrate dagli Statuti locali, dal Diritto Comune e dalla giurisprudenza delle Corti.

Quali sono le principali caratteristiche del Codice estense. Il Codice estense fu promulgato nel 1771 dopo due anni di lavoro da parte di Valdrighi e altri giuristi.
Il materiale normativo contenuto era stato tratto da grida ducali, diritto statuario modenese e dalle Costituzioni modenesi. Il Codice estense, rispetto alle
Costituzioni piemontesi, era meno etero-integrabile. Non abolì il diritto preesistente poiché le Costituzioni modenesi potevano essere integrate solo dalle
norme di Diritto Comune in via sussidiaria. In caso di dubbia interpretazione di un norma Francesco III imponeva che si facesse ricorso non ai giuristi, ma al
Supremo Consiglio di Giustizia.

Quando, secondo Ludovico Antonio Muratori, i difetti della giurisprudenza sono “intrinseci”. Secondo Ludovico Antonio Muratori i difetti della giurisprudenza
sono intrinseci per l’ambiguità della legge in quanto soggetta all’interpretabilità del linguaggio usato nel testo; per l’indefinibile numero delle casistiche della
vita che non possono essere previste dalla norma; per l’indifinitezza delle volontà e delle intenzioni umane che prendono vita in parole e in atti suscettibili,
come quanto le Leggi, di interpretazione e di manipolazione; per la disomogenea attitudine e intelligenza dei giudici, i quali, nel tentativo di adeguare
soggettivamente principi astratti di giustizia a casi concreti, creano esiti variabili e imprevedibili.

Quando, secondo Ludovico Antonio Muratori, i difetti della giurisprudenza sono “estrinseci”. Secondo Ludovico Antonio Muratori i difetti della giurisprudenza
estrinseci sono il caos oceanico delle interpretazioni dottrinali e delle pronunce giurisprudenziali che, negli anni, avevano stravolto il significato originario delle
norme romane tramandate dal Corpus Iuris Civilis di Giustiniano (per altro un atto proibito da Giustiniano stesso, quello di interpretare le norme del Corpus
Iuris). Altro difetto è l’arbitraria applicazione giudiziale del Diritto, che si basa sulla discutibile scelta fatta dal giudice tra le varie opinioni (inclusa la propria).
Quali sono le tre regole dalle quali Grozio ritiene possa dedursi un’intera serie di precetti giuridici. Le tre regole dalle quali Grozio ritiene possa dedursi
un’intera serie di precetti giuridici particolari sono: non appropriarsi indebitamente di beni altrui e restituire il maltolto; pacta sunt servanda ovvero prestare
fede ai patti conclusi; risarcire il danno cagionato colpevolmente.

R
S
Secondo Leibniz, il giudice come dovrebbe risolvere la controversia portata alla sua cognizione . Secondo Leibniz il giudice, per risolvere la controversia
portata alla sua cognizione, tramite un ragionamento logico-deduttivo deve sviluppare la norma-proposizione fino ad un livello di dettaglio tale da consentirne
la risoluzione. il suo compito è definire solo le proposizioni di partenza (infatti non occorre che si dilunghi nell’enucleazione di ogni norma). il ragionamento
logico-deduttivo farà il resto poiché i giuristi sapranno dedurre logicamente le norme minute (indispensabili per risolvere la specifica controversia) dalle regole
madri di partenza.

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U
V
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