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LE FONTI

DEL DIRITTO
D E L L AV O R O

PROF.LUCIANA GUAGLIANONE
A.A.2022/23
FONTI NAZIONALI
❖Fonti tipiche (o legali):
• ‣ Costituzione
• ‣ Codice civile
• ‣ Legislazione speciale (statale e regionale)
• ‣Regolamenti
• ‣ Usi
❖Fonti atipiche (o extra ordinem)
• ‣ Contratto collettivo
❖Il ruolo della Giurisprudenza

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MARCATA DEVIAZIONE
RISPETTO AL DIRITTO CIVILE

❖Peculiarità del Diritto del lavoro:


‣ le fonti non sono solo di tipo soggettivo (v. volontà delle parti
contraenti), ma anche e prevalentemente di tipo oggettivo (legge e
contrattazione collettiva)
❖Si crea una scissione tra:
‣ nascita del rapporto, di natura contrattuale
‣ disciplina del rapporto, largamente affidata a fonti eteronome

❖Negli ultimi anni si assiste a una rivalutazione dell’autonomia


individuale

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IL LAVORO E LA LEGGE

❖Perché la legge è così importante nella disciplina del rapporto di


lavoro?

❖Perché riequilibra la disparità del potere contrattuale tra le parti


del rapporto di lavoro
❖Perché il diritto del lavoro è una “tecnica per la regolamentazione
del potere sociale”.

❖ Scopo della legislazione del lavoro di “costituire una forza di
ribilanciamento, atta a neutralizzare la disparità del potere
contrattuale che è immanente, ed in un certo senso deve essere tale,
nelle relazioni di lavoro” (Otto Kahn-Freund).

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IL RAPPORTO TRA LE FONTI / 1

❖Possibili conflitti tra:


‣ costituzione / legge
‣ legge / contratto collettivo
‣ legge / contratto individuale
‣ contratto collettivo / contratto individuale
‣ CCNL / contratto decentrato

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IL RAPPORTO TRA LE FONTI / 2

❖Come veniva risolto il conflitto nell’assetto tradizionale delle fonti


(cfr. Preleggi):

‣ rapporto gerarchico

‣ inderogabilità unilaterale della disciplina protettiva legale da


parte della fonte contrattuale (principio del favor), e cioè:

→ inderogabilità in pejus
→ derogabilità in meljus

Ultimamente l'assetto tradizionale è stato rimesso in discussione:

• ipotesi di inderogabilità bilaterale della legge (in pejus e in


melius)

• derogabilità in pejus ad alcune condizioni da parte della


contrattazione collettiva (art. 8, L. 148/2011) 6
IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE / 1

❖I principi generali (articoli 1, 2, 3, 4)

→ lavoro come diritto sociale

❖Le norme specifiche dedicate al lavoro (artt. 35-40, 46)

❖→ v. Titolo III sui “rapporti economico-sociali”


▪ es. art. 36 (retribuzione, orario, ferie)
▪ es. art. 38 (previdenza sociale)
▪ es. art. 39 (libertà sindacale)
▪ es. art. 40 (sciopero)

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IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE / 2

❖Art. 1: “l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”

‣ lavoro come veicolo di piena ed effettiva partecipazione

❖Art. 2 (principio personalistico)

→ rispetto dei diritti inviolabili della persona anche nell'ambito del


rapporto di lavoro

❖Art. 3, c. 2 (principio di eguaglianza sostanziale)

→ il diritto del lavoro può essere visto come correttivo delle disuguaglianze
che si determinano nel mercato e, più in generale, nella società
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IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE / 3

❖Art. 4 → DIRITTO AL LAVORO

o Comma 1: “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro


e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”

Comma 2: “ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie


possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al
progresso materiale o spirituale della società”

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LE FONTI LEGISLATIVE

❖Libro V del codice civile (Del Lavoro)

❖Statuto dei lavoratori (L. n. 300/1970)

❖Legislazione speciale (es. L. n. 604/1966 o Jobs Act)

❖Legislazione regionale

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LA RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE
STATO/REGIONI DOPO LA RIFORMA DEL
TITOLO V DELLA COSTITUZIONE
❖Art. 117: la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle
Regioni

❖Art. 117, c. 2: elenco materie devolute alla competenza


esclusiva dello Stato (es. ordinamento civile, previdenza
sociale)

❖Art. 117, c. 3: elenco materie devolute alla competenza


concorrente Stato-Regioni (es. tutela e sicurezza del lavoro)

❖Art. 117, c. 4: assegna alle Regioni una potestà legislativa


residuale sulle materie non assegnate alla competenza statale

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LE FONTI DEL DIRITTO UE

Per il diritto del lavoro nazionale l'influenza del diritto europeo è di


fondamentale importanza
Partizione fondamentale:
❖1) diritto europeo “PRIMARIO” (o “ORIGINARIO”):
● Trattato sull'Unione europea (TUE)
● Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in vigore dal 1°
dicembre 2009 (cfr. Trattato di Lisbona)

❖2) diritto europeo “SECONDARIO” (o “DERIVATO”):


→ atti normativi, vincolanti o meno, prodotti dalle istituzioni europeo
(regolamenti, direttive, raccomandazioni, ecc.)

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IL DIRITTO DERIVATO

Fonti vincolanti Fonti non vincolanti


(c.d. “hard law”) (c.d. “soft law”)
‣ regolamenti ‣ raccomandazioni
‣ direttive ‣ pareri
‣ decisioni ‣ orientamenti
‣ dichiarazioni

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LA “PRIMAZIA” DEL DIRITTO EUROPEO

❖PROBLEMA: possibili conflitti tra norma comunitaria e


norma interna con essa contrastante
❖ ⇩
❖SOLUZIONE: PRIMAZIA (o primato) del diritto comunitario
→ prevalenza della norma comunitaria sulla norma di
diritto interno con essa contrastante
→ ratio: esigenza di applicazione uniforme del diritto UE
N.B. - a cedere di fronte al diritto comunitario sono le norme
interne di qualunque rango (anche costituzionale)

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FONTI INTERNAZIONALI:
RACCOMANDAZIONI E CONVENZIONI
O.I.L.

❖Le fonti O.I.L fissano gli standard minimi internazionali relativi


alle condizioni di lavoro e ai diritti dei lavoratori

▸ Raccomandazioni
Vincolano gli Stati quanto agli obiettivi
▸ Convenzioni
Per la loro validità è necessaria la sottoscrizione da parte di
un certo numero di Stati
Per la loro efficacia nell’ordinamento interno è necessaria
la ratifica (normalmente con atto avente forza di legge)

• Fino ad oggi l’Italia ha ratificato più di 100 convenzioni


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RIFERIMENTO MANUALE

• Sezione I-Capitolo II

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