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GLI OBIETTIVI EDUCATIVI

Sono ideali della personalità ed indicano le caratteristiche che i giovani devono acquisire e gli educatori
incoraggiare. Non esiste educazione senza obiettivi educativi; non sono fatti naturali, ma culturali o
istituzionali, creati e validati dagli uomini.

Il senso di ogni pratica educativa si trova nell’intenzione di aiutare gli educandi ad acquisire le
caratteristiche della personalità che permettono una vita indipendente e socialmente responsabile. Quelli
essenziali sono sovraindividuali, non dipendenti dall’arbitrio del singolo.

1 COSTANZA
COSTANZA = immutabilità, stabilità → suscita domande di tipo empirico, valoriale, normativo.

Domande di tipo empirico → esistono ideali della personalità nei quali si possa dimostrare una prolungata
continuità nella storia? Questi ideali si possono ritrovare universalmente? E così via.

Domande di tipo valoriale e normativo → sarebbe meglio tralasciare o almeno ridimensionare gli ideali che
da tempo appartengono al canone dei fini educativi socialmente bollati?
In questo tipo di domande, solitamente, non si tratta di un aut aut, ma di uno spostamento dell’origine
gerarchico degli obiettivi validi di volta in volta.

PSEUDOCOSTANZA = povertà di contenuti e di carattere.

Tre insiemi di obiettivi educativi costanti:

1. Ideale dell’educazione formale delle forze psichiche: strumenti psichici per orientarsi e agire
2. Autodisciplina: capacità e disponibilità all’autodisciplinarsi → i presupposti si ritrovano nella
combinazione di debolezza degli istinti, forte motivazione, ecc.
3. Capacità di vivere con gli altri: competenza sociale o disponibilità al comportamento prosociale. I
suoi aspetti concreti dipendono dalla cultura e sono quindi relativamente variabili.

2 CAMBIAMENTO
Anche qui, vanno distinte le domande di tipo empirico da quelle valoriale e normativo. Il mutamento
coinvolge la politica, il lavoro, tempo libero, famiglia e scuola, mass-media, ecc. → di fronte ad una società
pluralistica, l’uomo singolo prende le distanze ed esamina in modo critico cosa richiede la sua attenzione.

In questo senso:

 Obiettivi educativi formali: capacità di autodeterminazione, razionalità critica, autonomia dell’io,


ecc. che da soli non sono sufficienti
 Obiettivi educativi materiali: a completamento dei primi → determinati contenuti della
conoscenza, fede religiosa, convinzioni morali e politiche, ecc.

Queste due non bastano però. Sono necessari legami emotivi relativamente stabili e affinché possano
nascere dei vincoli sono necessari tempo e continuità nel valore sociale dei loro contenuti: una sufficiente
costanza per una sufficiente quantità di ideali nei gruppi per lo più importanti.
3 FUTURO
Non si può conoscere il futuro, ma si può speculare su esso. Cosa sarebbe necessario tenere in
considerazione, qui ed oggi, affinché nei prossimi anni si possa mantenere o recuperare un consenso
sufficiente sugli obiettivi educativi essenziali?

1. Chiarire pubblicamente e riflettere maggiormente sul fatto che buoni ideali della personalità sono
indispensabili per una vita buona. Si tratta sia di ideali comuni fondamentali validi per tutti i
cittadini, sia di ideali specifici che hanno compiti o convinzioni particolari.
2. Rifiutare idee vaghe senza valore orientativo e accettare come obiettivo educativo solo ciò che lo è
veramente. Gli obiettivi educativi sono immagini della qualità della personalità o disposizioni
psichiche ideali.
3. Dare meno peso ai termini che si riferiscono a obiettivi troppo astratti e che di conseguenza sono
privi di contenuto. Per la teoria educativa così come per la pratica, sono importanti gli obiettivi
educativi concreti. → ognuno deve poter visualizzare i compiti che l’individuo deve essere in grado
di svolgere.
4. Non basta sapere che gli ideali e gli obiettivi educativi sono indispensabili; dovremmo conoscere
anche i loro pericoli e fare attenzione ai nostri limiti → non sopravvalutare né le capacità di
elaborare razionalmente le info e di esercitare controllo, né l’attitudine all’amore, ai legami e
all’interiorizzazione.

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