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Psicologia 9/05

LA FENOMENOLOGIA DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA 1-CAPITOLO

Il disagio

Mancini e Gabrielli (2003) lo definiscono come uno stato emotivo, non correlato a disturbi di tipo
psicopatologico, linguistici o di ritardo intellettivo, che si manifesta attraverso un insieme di
comportamenti disfunzionali, che non permettono al soggetto di vivere adeguatamente le attività di
classe e di apprendere con successo. Il disagio scolastico può manifestarsi con varie modalità, tra cui:
comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento e di
attenzione, difficoltà di inserimento nel gruppo, scarsa motivazione, basso rendimento, abbandono e
dispersione scolastica.

Le cause:

• le responsabilità del drop-out scolastico possono essere interne ed esterne al soggetto e al


sistema scolastico-formativo.
• cause di ordine culturale: scarse aspettative verso l'istruzione e il successo scolastico
• cause di ordine socio-economico, quando la posizione professionale dei genitori, la
situazione culturale ed il titolo di studio dei genitori possono influire sulle aspettative dei
loro figli e sulle finalità di un percorso scolastico di successo.
• l'area socio-familiare: situazioni familiari e del gruppo dei pari
• area socio-pedagogica: la capacità di raggiungere determinati standard educativi identificati
come modelli di riferimento,
• l'area fisiologica: variabili biologiche e neuro-fisiologiche (iperattività, dsa)
• l'area psicopatologico-individuale: il disagio, l'assenteismo scolastico, l'uso di droghe ed i
comportamenti devianti.

I disturbi d'ansia

Sono un problema abbastanza diffuso nella fascia di età compresa fra i 15 e i 18 anni, in particolare
fra coloro che hanno problemi nel socializzare, nel parlare in pubblico, in chi soffre di fobia scolastica
ed attacchi di panico. Questi ragazzi non sono disinteressati alla cultura e all'istruzione, anzi cercano
di completare poi come autodidatti, ma non riescono a sostenere i livelli di stress che procura
l'ambiente scolastico.

L'età

la fase adolescenziale rappresenta un momento estremamente delicato di passaggio verso l'età


adulta, che rende i ragazzi più sensibili ai fattori di rischio rispetto a una gestione degli stessi in età
matura. L'insuccesso scolastico, quindi, può essere considerato come manifestazione di
perturbazioni più o meno gravi, transitorie o durature dell'adolescenza, in cui il caratterizzante
disorientamento viene esteso dal generale al particolare dell'esperienza scolastica con insofferenze,
malumori, segnali di malessere che vengono amplificati e focalizzati nel contesto di formazione.

• Quando gli amici sono troppo simili per poter fornire un confronto opportuno, i genitori non
forniscono un valido sostegno ai figli e gli insegnanti non riescono a stabilire relazioni
significative all'interno della scuola, l'esito sarà una negazione dell'immaturità
• Secondo Winnicott questa negazione obbliga il soggetto adolescente ad una precoce vita
adulta, ad una falsa maturità e a perdere la libertà di poter esprimere sé stessi
L’ESPERIENZA SCOLASTICA

• riveste un ruolo essenziale per la crescita della persona: pone all'adolescente una serie di
compiti evolutivi di rilevanza individuale e sociale,
• è in grado di incidere profondamente sul processo di costruzione dell'identità (ruolo nella
società), attraverso: gli stimoli culturali, i modelli relazionali, le conoscenze e competenze.

SVILUPPO IDENTITARIO

• secondo Eriksson il processo di formazione dell'identità si realizza attraverso il passaggio di


alcune fasi
• si passa da uno stato di diffusione a uno stato di acquisizione dell'identità, rispettivamente
caratterizzati da due diverse modalità relazionali: la sperimentazione e l'identificazione

SPERIMENTAZIONE E IDENTIFICAZIONE

la sperimentazione consente al soggetto di provarsi e riprovarsi in ruoli diversi e di recitare una


pluralità di copioni scoiali confrontandosi con diverse regole e valori. Parallelamente, le relazioni
sociali si moltiplicano e si intensificano anche le occasioni di identificazione con altri individui, adulti
e coetanei.

• l'adolescente cerca una risposta, si definisce,


• si conosce come separato dagli altri, sviluppa consapevolezza delle sue risorse e dei suoi
limiti
• si confronta con l'immagine che la società e gli altri hanno di lui.

Il processo di acquisizione dell'identità è la sintesi originale tra le diverse parti di sé.Tale percorso è
emotivamente faticoso perché comporta:

• l'elaborazione di una perdita


• la rinuncia di alcuni sé possibili
• una definizione della propria personalità
• l'assunzione di fronte a sé stessi e agli altri, delle proprie idee, valori e azioni.

TEORIE DI ERICKSON

Palcoscenici Psicosociali

• Lo sviluppo individuale coinvolge il completamento di una serie di compiti inerenti allo


sviluppo.
• Le sequenze in cui i compiti si presentano coincidono con la maturità biologica, psicologica e
le influenze culturali.
• il modello di sviluppo stadiale di Erickson comprende otto fasi che corrispondono a differenti
compiti di sviluppo.
I STADIO: DALLA NASCITA AD 1 ANNO

Il primo stadio (orale): fiducia opposta a sfiducia.

• Il bambino sperimenta la sensazione di potersi fidare di chi lo allatta, che questa persona da
cui dipende non “lo lascerà cadere";
• Il bambino avverte la presenza di una corrispondenza tra i suoi bisogni e le risposte fornite
dalla madre;
• Egli sperimenta un senso di fiducia verso gli altri e verso sé stessi, costitutivo dell'identità
dell'lo;
• Prototipo della modalità psicosociale del dare e ricevere.

II STADIO: DA 2 A 3 ANNI

Il secondo stadio (anale): autonomia opposta a vergogna o dubbio.

• Il bambino può sentire di poter fare da solo determinate operazioni;


• Sviluppa un senso di autocontrollo (soggetto dotato di volontà autonoma);

Oppure

• Senso di vergogna o dubbio persistente se i genitori appaiono controllanti e scarsamente


fiduciosi nelle capacità del figlio.
• Sviluppo della maturazione muscolare, della capacità di verbalizzare e di coordinare un certo
numero di modelli di azioni.

III STADIO: DA 4 A 5 ANNI

Terzo stadio (fallico); spirito di iniziativa opposto al senso di colpa;

• Si identifica con le figure genitoriali di riferimento, che percepisce come grandi, potenti e
intrusive.
• L'attività principale diventa il gioco perseguire gli scopi,
• Motivazione ad agire e prendere iniziative, sperimentare le proprie capacità imparare a
conoscere la realtà esterna.
• Senso di colpa: bambino riconosce che per raggiungere i propri fini deve utilizzare qualsiasi
mezzo.

IV STADIO: DA 6 A PUBERTA'

Industriosità opposta ad un senso di inferiorità

• Età scolare: svolge attività che gli possono consentire il riconoscimento e le gratificazioni da
parte degli adulti e dei pari.
• Le esperienze positive esperite gli conferiscono un senso di industriosità, di competenza;
• Il fallimento di quest'ultime determina in lui sensazioni di inadeguatezza e di inferiorità.
V STADIO: ADOLESCENZA

Sviluppo dell'identità opposto ad un processo di dispersione di identità.

• La fiducia, l'autonomia, l'iniziativa e l'industriosità delle fasi precedenti sono state


fondamentali per lo sviluppo psico sociale.
• Sperimentano modificazioni corporee insieme a cambiamenti psicologici, come i bisogni
sessuali prima mai sperimentati.
• Rinforzare le identificazioni che si porta dall'infanzia.
• Sviluppo dell'identità opposto ad un processo di dispersione di identità.
• Confronto con il gruppo di pari Frequentazione di associazioni
• Acquisisce strumenti utili per cimentarsi in nuovi ruoli possibili
• Costruisce un'identità integrata

VI STADIO: GIOVANE ADULTO

Senso di intimità opposto a isolamento

• Il giovane adulto ha costruito un'identità bene integrata e stabile;


• Instaura relazioni fondate sulla sessualità, sperimentando intimità, e amore;
• Crea legami di amicizia, sperimentando sentimenti di affiliazione;

Qualora i tentativi verso l'intimità fallissero: Isolamento e relazioni stereotipate

VII STADIO: ADULTO MATURO Generatività opposta a stagnazione e auto assorbimento

• Interesse nel creare e guidare la generazione successiva


• Allevamento dei figli o produzione di imprese creative e ideologiche.

La mancanza di generatività si esprime con l'assenza di crescita psicologica, la stagnazione, l'auto


assorbimento, la noia.

VIII STADIO: ADULTO ANZIANO Senso di integrità opposto a disperazione

• Accettazione dei propri limiti,


• Percezione che la vita ha avuto un senso, inteso nella storia più ampia e in un ordine sociale
condiviso.
• L'adulto integro è saggio e capace di offrire esempi utilizzabili dalle generazioni successive.

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