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L’ADOLESCENZA

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Adolescente

Deriva dal latino adolescens”


e significa, “in via di crescita”
“ad” e dal verbo “alere”
(da cui anche
“alunno” e “coalizione”)
cioé alimentare e nutrire.

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Per Anna Freud l’adolescenza

è una fase transitoria che si pone tra


l'infanzia e il mondo adulto, ma mentre il
mondo infantile è un mondo
relativamente stabile, da un punto di
vista emotivo, l'adolescenza appare come
un periodo di grandi mutamenti, fisici,
intellettuali, affettivi e sociali, i quali
tutti finiscono comunque per avere
una rilevante influenza sul mondo
interno del giovane.
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“La sua sensazione è che, per crescere, deve
andare avanti senza pietà, diventare abile e avere
successo. Ciò che egli pensa possa riportarlo
indietro nell'infanzia: le sensazioni, le emozioni, il
fascino dell'infanzia stessa, dell'attaccamento e la
consapevolezza della bellezza del mondo e della
sua propria impotenza e debolezza, lo portano
invece avanti verso il mondo degli adulti, mentre
la mancanza di pietà, in realtà, gli impedisce di
diventare un adulto”

(Meltzer, 1978)
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L’adolescenza dei figli, nei genitori:

1. Fa terminare il monopolio della


sessualità da parte dei genitori;
2. Impone situazioni nuove da parte dei
figli;
3. Mette in discussione dei valori
familiari e degli ideali;
4. Inasprisce il complesso edipico

Il buon esito della di questa fase dipende molto


dall’evoluzione di quelle precedenti.
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La difficoltà della famiglia “adolescente” è quella di
conciliare la spinta coesiva all’unione e alla stabilità
del sistema familiare con l’altrettanta forte tendenza
all’uscita e all’autonomia da parte del figlio.

Il compito evolutivo consiste nel realizzare il


processo di separazione tra adolescente e
genitori e costruire una propria identità separata
(individuazione).

Se la famiglia fallisce in questo tentativo uno dei


rischi maggiori è rappresentato dall’incapacità
dell’adolescente di sviluppare un’identità “diffusa”,
caratterizzata da estrema confusione delle regole
e dei modelli di identificazione avuti fino a quel
momento della propria vita. 11
Nel caso in cui i confini della famiglia sono diffusi e
non vi è la giusta differenziazione tra i sottosistemi

il processo di svincolo sarà impedito dalle


forti spinte centripete della famiglia;

Nel caso in cui i confini sono rigidi, e non vi è condivisione e


partecipazione emotiva tra i diversi membri della famiglia

l’adolescente potrà trovarsi senza alcun


sostegno nei momenti di bisogno,
sviluppare una bassa autostima e una forte
insicurezza e adottare comportamenti
devianti per affrontare tale disagio. 12
La famiglia deve cercare quindi di trovare
un equilibrio tra due compiti opposti

Promuovere e Essere una base


favorire il sicura per il
cambiamento e figlio, soprattutto
lo svincolo nei momenti di
dell’adolescente difficoltà 13
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l'adolescente trova un gruppo di
riferimento solo nella comunità
dei pari.

Insieme, tra loro, gli adolescenti


si sentono isolati e in una
posizione di incomunicabilità
tanto con i bambini che con gli
adulti. 15
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L’innamoramento
per l'adolescente amare con intensità
costituisce un bisogno e un momento cruciale del
suo sviluppo mentale

Innamorarsi, a quest'età, aiuta a mettere in luce, in


modo spiccato, i tratti maschili e femminili,

offrono l'opportunità di sperimentare nuove


relazioni e nuovi incontri e non solo, come spesso si
pensa, in quanto occasioni di esperienze sessuali. 19
Difficoltà di apprendimento
soventi manifeste nel periodo adolescenziale, ma presenti
già prima

Difficoltà di accettare norme disciplinari e


programmi scolastici
visti come mansioni riduttive, infantili, tese a spogliarlo
della sua personalità
veri e propri ostacoli che lo intralciano nella scoperta di sé
e nelle possibilità di fare nuovi incontri

Nasce il tipico atteggiamento contestativo e


contrappositivo adolescenziale
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Sete di conoscenza, prima ancora che
problemi sessuali,
desiderio di comprendere,
ricerca della propria identità,
sforzo per risolvere le confusioni,

sono, nelle linee generali, i


maggiori e più profondi problemi
dei giovani in età adolescenziale.
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Compiti evolutivi

L’adolescente deve svolgere quattro


compiti evolutivi:

1.Separazione dalla nicchia primaria


2.Mentalizzazione della corporeità erotica
3.Nascita degli ideali
4.Ingresso nel sociale

Le crisi degli adolescenti sono uno scacco a


questi compiti evolutivi 22
Secondo Meltzer, questi compiti evolutivi si
giocano in quattro comunità

La famiglia
Il gruppo dei pari
Si vive una Il mondo della realizzazione
sorta di personale
latenza
prolungata La propria camera
L’amico è l’Io
ausiliario, è
Attenzione: il quello che ti
cinismo rischia di permette di
uccidere tutte le osare ***
sue emozioni
Vivono sentimenti di
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onnipotenza
*** In questa fase è necessario prestare
particolare attenzione alla tipologia del gruppo:
nel gruppo omosessuale ognuno fa la sua
parte e solo tutti insieme fanno una persona.
E’ il gruppo più pericoloso perché agisce molto,
vivendo di trofei
La possibilità di accedere al gruppo
eterosessuale, la grande compagnia, è un
segnale positivo.
C’è una grande comunicazione affettiva, è un
tempo di maggiore elaborazione delle
problematiche adolescenziali.
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