concetto di io (il soggetto che agisce) e me (il soggetto che è oggetto di riflessione); il
concetto di sè include:
Il Concetto di sè si sviluppa tra 1 e 2 anni, come entità fisica e motoria attraverso indizi
contingenti (es.: l’immagine allo specchio) e morfologici (es.: il fatto di avere tratti
morfologici propri rispetto ad altri). Per capire se il bambino abbia consapevolezza di sè ci
sono indici di auto riconoscimento (es.: il maggiore Interesse per l’immagine di sè, l’uso di
vocaboli di auto riferimento, l’espressione di emozioni che implicano la valutazione di sè, la
disobbedienza deliberata per affermare la propria identità…).
Il concetto di sè si evolve; nella prima infanzia i bambino nella propria percezione presta
attenzione ai propri tratti fisici, nella prima adolescenza attraverso appartenenze sociali
(es.: i propri amici, la propria classe…) e nella più matura adolescenza attraverso tratti
psicologici.
Già a 6-7 anni il bambino si confronta con gli altri.
Noi abbiamo molteplici immagini di sé che non sempre sono coerenti; ciò accade
perchè in base alla situazione ci possiamo comportare in un certo modo(es.: essere
responsabili al lavoro, scherzosi con gli amici…); anche il confronto con gli altri ci può
restituire immagini diverse.
Nonostante questo noi abbiamo un’immagine coerente di noi stessi, e questo perchè:
● Attiviamo solo gli aspetti di noi stessi congruenti con il singolo contesto
(concetto di sé operativo); proprio questi aspetti andranno a guidare le nostre
condotte. Il problema è quando certe situazioni attiveranno schemi di sé incongruenti
(es.: discuto la tesi di fronte ai miei famigliari o amici)
● Attiviamo la memoria selettiva, ricordando gli aspetti coerenti con l’immagine di sé
● Attiviamo processi attributivi, immutando gli aspetti inerenti alla situazione (sono
stata “costretta” ad agire così)
● Selezioniamo alcuni schemi chiave che formano il concetto di sè