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PSICOLOGIA SOCIALE (slide + appunti)

= studio scientifico del comportamento sociale, cioè dall’interazione tra individui, singoli o in gruppi.

La psicologia dell’individuo a seconda che l’individuo si percepisca come singolo (IO) o membro di un
gruppo (NOI )

gli psicologi sociali cercano di comprendere il modo in cui gli individui interpretano il mondo e il modo in cui
sono influenzati dagli altri.
1. CAPIRE: è imp capire e prevedere un comportamento di un individuo attraverso teorie che devono essere
convalidate con la ricerca empirica

2.PREVEDERE: quello che molto probabilmente succederà e non Sicuramente

psicologia è una scienza esatta? NO si basa sulla statistica.

APPUNTI 21 NOVEMBRE
Psicologia sociale: è lo studio scientifico degli effetti dei processi sociali e cognitivi sul modo in cui gli
individui percepiscono sé e gli altri, si influenzano e si pongono in relazione reciproca.

> entrambi (psicologi e persone comuni) studiano e prevedono i comportamenti, cambia il metodo
persone comune : attraverso il buon senso
psicologi sociali : gli psicologi sociali studiano il comportamento sociale in modo sistematico, attraverso il
metodo scientifico; cercano di evitare errori e distorsioni tipici della conoscenza basata sul senso comune.

> Processi sociali: i modi in cui i nostri pensieri, motivazioni, emozioni, comportamenti sono influenzati dagli
altri cioè le persone che ci circondano, le loro conoscenze e opinioni, i gruppi di appartenenza (ingroup), i
rapporti personali, la cultura in cui siamo immersi

influenza sociale : fenomeno pervasivo → anche quando non ci sono fisicamente gli altri ci influenzano.
Es. devo compiere una scelta, sono influenzata dall’idea dei genitori.
Modi in cui le nostre cognizione sono influenzate dagli altri, dall’ambiente sociale

> Processi cognitivi: i modi in cui i ricordi, le percezioni, i pensieri, le emozioni, le motivazioni (le nostre
cognizioni) guidano la nostra interpretazione del mondo e il nostro comportamento
influenzano l’ambiente sociale, pk lo influenzano?
L’ambiente sociale dipende da come noi lo interpretiamo

Esiste una stretta interconnessione tra processi sociali e processi cognitivi


p.sociali si riferiscono al modo in cui l’ambiente sociale influenza le nostre cognizioni
p.cognitivi: si riferiscono al modo in cui le nostre cognizioni influenzano l’ambiente sociale

→ congiuntamene tali processi (socio-psicologici) determinano tutto ciò che pensiamo, sentiamo, facciamo.

Si distingue dalla sociologia, pk nella sociologia invece leggi e teorie generali sulla società, non sugli
individui e il loro funzionamento psicologico.
Prospettiva- punto di vista diverso
sociolgia: sulla società
psicologia sociale: degli individui
PARTE STORICA
psicologia: Germania - fine ’800 – quando alcuni studiosi hanno iniziato ad usare metodi sperimentali usati
in fisiologia applicati allo studio dei processi mentali come la sensazione, la memoria, il giudizio.

emerge poco dopo (fine ‘800, inizio ’900), quando i ricercatori hanno cominciato ad analizzare il modo in
cui il comportamento è influenzato dalla presenza di altre persone.

1° esperimento di psicologia sociale: Triplett 1898


si chiede: la presenza di altre persone può aumentare la prestazione degli sportivi?
osservando le prestazioni di alcuni atleti il tempo che ottenevano era + breve quando gli sportivi erano in
gara piuttosto che negli allenamenti

Esamina degli studenti, compito: avvolgere + velocemente possibili dei mulinelli da canna da pesca.
Compito in due condizioni sperimentali diversi = con le persone o senza le persone

= nella condizione in cui cerano altre persone → la prestazione era migliore

> Molti psicologi sociali si allontanano presto dal comportamentismo che è approccio dominante nella
psicologia generale nordamericana fin dall’inizio del ‘900.
mente: non poteva essere studiata
Ad esempio Skinner, un comportamentista radicale (statunitense), negava la validità di teorie che si
basavano su pensieri e sentimenti: era possibile studiare solamente il comportamento osservabile e gli
stimoli ambientali osservabili che provocano determinante risposte comportamentali (sequenze stimolo-
risposta); La mente = scatola nera che non può essere indagata.

gli psicologi sociali= studiano la MENTE


Tra gli psicologi sociali, invece, è ampiamente accettata fin dall’inizio l’idea che il comportamento sia
influenzato da stimoli esterni ma che l’effetto di tali stimoli dipenda da come l’individuo li percepisce e li
interpreta. Quindi, per comprendere il comportamento osservabile è essenziale analizzare percezioni,
opinioni, sentimenti dell’individuo. Si sostiene la necessità di studiare l’influenza dei pensieri e delle
emozioni sul comportamento. I processi mentali (cognitivi) devono essere indagati.

Negli anni ’30-’40 l’ascesa del nazismo e la II guerra mondiale portano molti psicologi sociali europei,
formati nella tradizione della Gestalt, a fuggire in Nord America; qui contribuiscono in modo incisivo allo
sviluppo della disciplina.
Qui si rafforza l’idea che in Psicologia sociale si debbano studiare i modi in cui gli individui interpretano
l’ambiente sociale (processi cognitivi) e i modi in cui sono influenzati dagli altri (processi sociali).

Tra i più importanti psicologi sociali formati nella tradizione della psicologia della Gestalt ci sono Solomon
Asch, Kurt Lewin, Muzafer Sherif:

il comportamento dipende dal significato psicologico della situazione (cioè dipende) dalle percezioni e
cognizioni individuali,

> si allontano da Freud- orientamento psicoanalitico

2° effetto della guerra: stimolare gli studiosi di psicologia sociale a trovare soluzioni a problemi pratici
immediati.
Esempi:
✓ Lewin (1947): studi sul cambiamento delle abitudini alimentari con gruppi di discussione. Presa di
decisione fatta indivudualmente o fatta in gruppo
trova: la partecipazione attiva al gruppo di discussione + efficacia nel cambiare le abitudini alimentare,
rispetto a conferenze ascoltate passivamente
✓ Stouffer (1949): studi sul morale dei soldati americani e i sentimenti di deprivazione relativa
il governo americano che ai psicologi sociali di mantenere alto il morale dei soldati
esamina il morale e dimostra che il senso di soddisfazione o insoddisfazione
non dipendeva dalla loro situazione oggettiva, ma da come interpretavano la loro situazione rispetto ad
altri simili
status relativo
✓ Hovland, Janis, e Kelley (1953): studi sulla persuasione (insegnare alle truppe a resistere alla propaganda
nemica e lavarsi i denti con regolarità)
trovato che è fondamentale che un sms sia persuasivo
- la fonte
- chi lo riceve
- il modo in cui questo messaggio viene elaborato cognitivamente

>Negli anni successivi (’50-’60) la disciplina cresce e sviluppa in pieno i due suoi aspetti fondamentali:
- studiare l’interazione tra processi cognitivi e sociali
- rivolvere importante problemi sociali

Negli anni ’70 -’80 la disciplina raggiunge la sua maturità scientifica accumulando dati di ricerca affidabili,
inventa nuovi paradigmi sperimentali sempre più innovativi, e sviluppando nuove teorie e soluzioni di
problemi sociali.

Ambiti in cui servono i processi sociali e cognitivi


✓ Salute: si studiano emozioni, stress, norme sociali, autostima, atteggiamenti
✓ Istruzione e mondo del lavoro: percezioni interpersonali e aspettative; competizione e cooperazione tra
gruppi; pregiudizio e discriminazione; stereotipi etnici e di genere; leadership; produttività di gruppo
✓ Sistema giudiziario: formazione delle impressioni; influenza minoranza; presa di decisione

perchè non ci sono rivoluzioni in psico sociale?


- in quella generale si è passato da comportamentismo a cognitivismo
- in psicologia sociale : fin dall’inizio si è interessato ai processi cognitivi

Il comportamento sociale può essere spiegato in base a alcuni processi socio-psicologici fondamentali che
derivano da 8 principi:
➢ 2 assiomi(punto di partenza, un postulato):
costruzione della realtà
pervasvità dell’influenza sociale
➢ 3 principi motivazionali:
acquisizione della padronanza
ricerca dell’affiliazione
valorizzazione di ‘me’ e ‘mio’
➢ 3 principi di elaborazione delle informazioni
conservatorismo
accessibilità
superficialità vs. profondità

1° assioma
Ciò che ognuno di noi considera ‘reale’ non è altro che una sua costruzione personale della realtà, plasmata
da: processi cognitivi = i modi con cui opera la nostra mente processi sociali = gli input provenienti dagli
altri, presenti o immaginati. Se il mondo è obiettivamente ‘là fuori’ come è possibile che chi lo osserva arrivi
a conclusioni tanto diverse riguardo a uno stesso evento? E’ possibile se teniamo presente che la realtà è
una nostra costruzione.
2° assioma
Gli altri ci influenzano SEMPRE,praticamente tutti i nostri pensieri, sentimenti e comportamenti,
indipendentemente dal fatto che gli altri siano presenti o meno.
Pervade la vita dell’individuo
Ad esempio, le appartenenze di gruppo (piccolo, come un gruppo di lavoro, oppure molto grande, come la
nazionalità o il genere) costituiscono filtri attraverso cui osserviamo gli eventi. Le influenze sociali ci
circondano fin da bambini e spesso siamo inconsapevoli del loro effetto.

es. pressione sociale: venditore vuole vendirti un tsuo prodotto a tutti i costi

3 principi motivazionali:
1. acquisizione di padronanza:
siamo motivati ad acquisire competenze x padroneggiare il nostro ambiente sociale
capire e prevedere l’ambiente sociale
Si desidera acquisire la padronanza dell’ambiente sociale e, quindi, avere opinioni accurate che ci possano
perciò guidare in modo efficace.

2. la ricerca dell’affiliazione:
E’ il principio motivazionale in base al quale si cerca sostegno, simpatia, accettazione da parte di persone o
gruppi che ci interessano. Questa ricerca/ bisogno di affiliazione si tende a conformarsi agli standard
(norme) del gruppo e si possono compiere azioni che portano beneficio al gruppo, a volte anche a scapito di
persone o gruppi esterni.

Può portare ad esiti negativi → ci si conforma alle norme


beneficio al nostro gruppo ma danneggiano gli altri

3. valorizzazione di me il mio
E’ il principio motivazionale che porta a valorizzare e valutare positivamente se stessi, le persone e i gruppi
connessi al sé.
Si desidera vedere in una luce positiva se stessi e qualunque cosa connessa a sé: ad es., la famiglia, la
nazione. Ad esempio, spesso membri di gruppi diversi interpretano gli eventi in modi molt diversi, cioè in
modi favorevoli al proprio gruppo.

3 principi di elaborazione delle informazioni:


1. conservatorismo:
Idee, nostre credenze, visione del mondo, atteggiamenti preferenze che per noi sono consolidate = sono
molto difficili da cambiare, sono lente e tendono a perpetuare sé stesse

Questo avviene perché si tende a interpretare gli eventi in base alle proprie convinzioni (credenze,
valutazioni, preferenze) che fungono da ‘filtri’. Le percezioni selettive della realtà che ne derivano
rafforzano ulteriormente tali convinzioni.
= visione selettiva della realtà

2. Accessibilità:
spesso l’info che è + prontamente disponibile in memoria (accessibile) è quella che + probabilmente si nota,
si ricorda e si usa per emettere giudizi e decisioni.
L’info accessibile è, in genere, quella che ha un’influenza + forte su pensieri, sentimenti e comportamenti: si
tratta di un’influenz perlopià inconsapevole

quando elaboriamo le info basandoci sull’accessibilità, stiamo elaborando in modo superficiale

3. Superficialità VS profondità
l’elaborazione dell’info può essere superficiale o approfondito
quando siamo molti motivati: percorso profondo
poco tempo: percorso superficiale

superficiale : porta all’errore

Spesso dedichiamo scarso impegno, abbiamo poco tempo o poche energie per formarci un’idea della realtà
considerando con attenzione tutte le informazioni potenzialmente utili: elaboriamo le informazioni in modo
superficiale, basandoci ad esempio, su quelle più accessibili; questo più probabilmente porterà a un giudizio
distorto o a una decisione sbagliata. Altre volte, siamo motivati ad essere accurati, abbiamo tempo e
energie a disposizione e, quindi, elaboriamo le informazioni in modo completo e approfondito.

Pubblicità ci focalizziamo sul contenuto del sms persuasivo, abbiamo tempo, siamo motivati, elaboriamo in
modo profonfo
ma normalmente nella vita quotidiana svolgiamo un elaborazione superficiale della pubblicità

Quando usiamo le euristiche di pensiero: elaboriamo in modo superficiale


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Dunque, i processi cognitivi e sociali ( i processi psicosociali) possono produrre
- qualcosa di positivo: giudizi accurati, emozioni positive e rapporti sociali costruttivi
- qualcosa di negativo: giudizi distorti, interpretazioni fuorvianti della realtà, decisioni scorrette, il rifiuto e
la svalutazione degli altri, la pressione sociale.

Siamo tutti soggetti a distorsioni (bias) nella percezione, nel giudizio e nel comportamento: questi bias
caratterizzano il pensiero e l’agire quotidiano, fanno parte del normale funzionamento cognitivo umano!!! E
per la maggior parte del tempo, i bias avvengono senza che noi c’è ne rendiamo conto, ne siamo
inconsapevoli.

LA METODOLOGIA DELLA RICERCA IN PSICOLOGIA SOCIALE


Gli psicologi sociali hanno l’obiettivo di spiegare e prevedere il comportamento umano nell’ambiente
sociale, attraverso teorie scientifiche che devono essere verificate con la ricerca che possiede i requisiti di
validità.

Teoria: formulazione sistematica che descrive rapporti causa-effetto tra costrutti


1) riguarda i costrutti: che sono concetti astratti e generali non direttamente osservabili, come
‘autostima,’ ‘valutazione di una persona,’ ‘atteggiamento,’ ‘confronto sociale.’
2) Una teoria studia i rapporti causa-effetto tra costrutti: un cambiamento in un costrutto (causa)
determina un cambiamento corrispondente in un altro costrutto (effetto).
3) Teoria aspira ad essere valida (bontà più che validità) con persone, tempi e contesti diversi, e
applicabile a molti tipi di persone
avere il potere euristico (di spiegare) e di previsione
→ tanto + la ricerca ottiene lo stesso risultato da + persone, tanto + la teoria è valida
4) sono utili pk spieganoil perché qualcosa avviene, il perché di un fenomeno e se conosciamo le
cause possiamo prevederle, posso intervenire da un punto di vista pratic

Teoria del contatto intergruppi di Allport 1954


cerca di trovare una strategia per migliorare i rapporti tra i gruppi sociali della nostra società
italiani – immigrati
interazione faccia a faccia positiva, cooperativa, sostenuta dalle istituzioni tra gruppi diversi
lavoratore italiano – lavoratore immigrato – in una azienda
quando questa interazione tra membri di gruppi diversi è cooperativa, sostenuta dalle istituzioni,
questo contatto riduce il pregiudizi
da parte degli italiani contro gli immigrati

causa: contratto tra intergruppi


effetto: riduzione del pregiudizio
Teoria similitarietà – attrazione
quando delle persone in un rapporto interpersonale, si percepiscono simili (stesse idee, preferenze, gusti
musicali) la percezione di similitairetà determina attrazione
ti piace l’altro
causa: percezione di similitarietà
effetto: aumento di attrazione

Teoria del confronto sociale di Festinger


→ Teoria: socio psicologica generale
le persone hanno bisogno di confrontare se stesse con altri simili, per valutare le proprie opinioni, abilità e
altri aspetti della nostra vita.
Corrisponde a tutte le caratteristiche citate in precedenza:

1. È una formulazione relativa a costrutti: ad es., ‘confronto’, ‘valutare le proprie opinioni’.


2. Descrive un rapporto causale: la conoscenza delle abilità o opinioni altrui determina il modo in cui
si valutano le nostre abilità e opinioni.
3. È una teoria che intende essere di portata molto generale; tuttavia, la tendenza al confronto sociale
può differire nelle diverse culture.
4. E’ una teoria utile, con ampie applicazioni pratiche: ad esempio, in ambito sanitario, per
promuovere la possibilità di guarigione, si potrebbero incoraggiare confronti con pazienti che
hanno forme più gravi di una data patologia.

Ricerca sul soldato militare ( fatta lezione precedente)

CRITERI DI VALIDITA’ DELLA RICERCA


• validità di costrutto: si riferisce al modo in cui i costrutti teorici vengono tradotti in variabili nella
ricerca e come noi misuriamo la variabile oppure la manipolazione ( variabile indipendente)
→ la loro traduzione in variabili che possono essere rilevate: le variabili usate nella ricerca devono
corrispondere ai costrutti teorici che si stano analizzando, e non ad altri costrutti;

→ . la misurazione delle variabili: deve essere adeguata (e, in un disegno sperimentale, la manipolazione
della causa – VI – deve essere adeguata).

es. voglio il costrutto di altruismo


operazionalizzazione : potrei tradurre il costrutto di altruismo con donazioni di sangue che fa la persona
(come indicatore di altruismo)
processo di traduzione da costrutti teorici alle variabili

devo misurarlo; vado dalle persone e chiedo: quante donazioni di sangue fa? Quante ne vorrebbe fare?
Self- record
• validità interna: quanto io ricercatore sono sicura che quella variabile causa e determina l’effetto –
• validità esterna: i contesti, tempi, persone a cui io posso applicare il risultato della mia ricerca
APPUNTI MERCOLEDI 22-11 – PROF CANOVA

ATTEGGIAMENTI SOCIALI: pk si struttura sulla base delle info che sono circolanti in un determinanto
ambiente sociale, condivoso spesso in un numero ampio di persone che vivono in un det. Contesto sociale

atteggiamento x Jung : La prima lettera dell’alfabeto psicologico è “A” come “Atteggiamento”

diverso dal livello colloquiale


x psico sociali : , non è un modo di porsi , ma causa dell’azione inteso come una valutazione
si studia il conportamento manifesto
psico sociali vedono comportamento come una variabile latente

ponte rapporto tra individuo e società

Definizione attualmente condivisa da molti studiosi di atteggiamento è quella di Cavazza


ATTEGGIAMENTO è una «valutazione globale di un oggetto con un certo grado di favore o sfavore»
oggetto di aatteggiamento: qualsiasi cosa che sia discriminabile può diventare un oggetto di atteggiamento
= stimoli nei confronti dei quali possiamo formulare valutazioni più o meno strutturate e permanenti:
esempi di oggetti atteggiamento studiati dalla psicologia
❖oggetti astratti (uguaglianza, pace nel mondo)
❖concreti (quest’aula, frutta e verdura)
❖eventi ( friday for future, guerre )
❖comportamenti ( relativi alla salute: bere alcolici, fumare)
❖gruppi sociali ( immigrati)
❖singole persone (influencer, attiviste)

2 caratteristiche distintive degli atteggiamenti


dare una valutazione
esiste una specifica entità valutata : oggetto di atteggiamento

DUE APPROCCI ALLA DEFINIZIONE DI ATTEGGIAMENTO


1. modelli multicomponenziali dell’attegg, = att. Può essere composto in + dimensioni
Eagly e Chaiken – def. Di atteggiamento: l’atteggiamento è una TENDENZA PSICOLOGICA espressa
attraverso la valutazione di una particolare entità con un qualche genere di favore o sfavore […]. Con
“tendenza psicologica” si fa riferimento ad uno stato interno alla persona, e con “valutazione” ad ogni
classe di risposta valutativa, sia essa manifesta o non osservabile, cognitiva, affettiva o comportamentale.

Uno stato interno all’ondividuo, molto personale che sta nella testa- struttura cognitiva delle persone

risposte comportamentali: possono essere di 3 tipi : cognitivo, affettivo, comportamentale


• risposta affettiva: variano di intensità, possono essere positive o negative
fisiologica, EMOZIONI, sentimenti, stati d’animo, reazioni del sistema nervoso autonomo che si
provano in relazione all’oggetto di atteggiamento, possono variare da un massimo di positività ad
un massimo di negatività
• risposta cognitiva: CREDENZE (beliefs), convinzioni, opinioni, pensieri o idee relative all’oggetto di
atteggiamento = ATTRIBUTI positivi e negativi.
• risposta comportamentale: AZIONI manifeste e INTENZIONI che si possono sviluppare nei confronti
dell’oggetto di atteggiamento.
Risposta finale: si mettono insieme queste 3 risposte

2. Modello unidimensionale dell’att. = unica componente dell’atteggiamento: di natura affettiva


Fishbein e Ajzen (1975): l’atteggiamento consiste in “una disposizione appresa a rispondere in maniera
coerentemente favorevole o sfavorevole nei confronti ad un dato oggetto”.

COME SI FORMANO GLI ATTEGGIAMENTI


Effetto mera esposizione: studiato 55 anni fa da Zajone, in una serie di esperimenti famosi
è emerso che la mera esposizione ripetuta di un certo stimolo o è una condizione sufficiente per provocare
un atteggiamento più favorevole verso questo stimolo».

Stimolo nuovo presentato ripetutamente, si registra il gradimento di questo stimolo dall’inizio via a via …
si trova che senza avere un interazione diretta noi formiamo un atteggiamento + favorevole nei confronti di
questo stimolo, via a via che lo sentiamo

stimoli nuovi rappresentano una minaccia = generano una risposta affettiva negativa

Mera esposizione = condizione in cui viene reso accessibile uno stimolo rende lo stimolo più familiare
(abitudine), meno minaccioso (più riconoscibile e quindi fa risparmiare energie mentali). Mera esposizione
→ Punto di noia = punto oltre il quale la ripetizione delle esposizioni riduce il gradimento dello stimolo
(Bornstein et al., 1990).
Mera esposizione = condizione in cui lo stimolo viene accessibile alla memoria

modi per formare l’atteggiamento:


• esperienza indiretta ( osservazione) = tramite gli altri, tramite osservazione, tramite la lettura delle
valutazioni degli altri
• Comunicazione – per effetto dell’influenza normativa: le persone in det gruppo o contesto sociale
in cui ci sono det comportamenti normativi , le persone del proprio gruppo pensano e si
comportano allo stesso modo
MISURARE GLI ATTEGGIAMENTI
Misurare gli atteggiamenti significa sapere come si distribuiscono nella popolazione le opinioni favorevoli o
contrarie verso gli oggetti.
Gli atteggiamenti sono costrutti non osservabili, inferibili da alcuni indicatori (comportamenti manifesti
verbali e non).
Bisogna individuare gli indicatori che hanno un rapporto significativo con il costrutto di atteggiamento

Misure dirette= chiedomo alle persone di dare loro stessi delle autodescrizioni degli atteggiamenti ( self-
report). Fa riferimento agli atteggiamenti espliciti
scale di atteggiamento = scale permettono di misurare la natura e l’intensità degli atteggiamenti
- scala Likert 1932 : insieme di item= affermazioni favorevoli o sfavorevoli riguardanti l’atteggiamento che
coprono gli aspetti rilevanti nell’area semantica dell’oggetto studiato. I soggetti devono indicare su una
scala di risposta a 7 o 5 punti il grado di accordo o disaccordo con le affermazioni
usate spesso nei questionari per misurare atteggiamenti o per sodddisfazione del cliente
fine: quanrtificare gli atteggiamenti, quanto piace o nn piace un certo atteggiamento
- differenziale semantico
→ Tutte le misure dirette di tipo self-report possono risentire degli effetti della desiderabilità sociale = le
persone sanno di essere giudicate per cui possono cercare di rispondere in modo da avere risultati positivi
e/o per compiacere il ricercatore o per veicolare un’immagine positiva di sé.

PUNTEGGIO TOTALE = somma del punteggio ottenuto in ciascun item = grado di FAVORE/SFAVORE verso
l’oggetto di atteggiamento → Consente di effettuare operazioni statistiche come l’aggregazione delle
risposte sullo stesso oggetto per un certo gruppo di persone, il calcolo della media.
Misure indirette= atteggiamenti implici
a) reazioni fisiologiche: - elettromiogramma facciale
b) misure non intrusive: - osservazioni del comportamento
c) misure implicite: - priming – IAT

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