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AGENZIE EDUCATIVE E SOCIALIZZAZIONE

1. INSEGNAMENTO E SOCIETA’

Socializzazione avviene a vari livelli:


 Famiglia
 Scuola
 Contesto sociale di riferimento.

La pedagogia sociale si occupa dei rapporti tra formazione e società.


I principali oggetti di riflessione sono:

 Garanzia dell’educazione per tutti


 Superamento individualismo
 Rilettura in senso critico del rapporto tra società e formazione
 Approccio critico alla valutazione dei fatti sociali.

Quindi educazione è una COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVA che abbia


come fine l’inserimento del singolo nella società e nella cultura di appartenenza.

Quattro diversi approcci di pedagogia sociale:

 In riferimento all’individuo:
per sostenere il processo di maturazione della responsabilità sociale del singolo
 In riferimento alla dimensione politica:
come pedagogia civica
 In riferimento alla società:
formazione dei membri della società
pluralità
 In riferimento al disagio sociale:
si occupa dei casi in difficoltà ed emarginati favorendo l’acquisizione delle regole e
dei valori della società in cui il singolo intesse le proprie relazioni interpersonali.

1.1 IL RUOLO DELLA FAMIGLIA

Famiglia numerose trasformazioni sociali:


 Cambiato il ruolo della donna
 Aumentati i single
 Famiglie senza figli
 Aumento nuclei familiari ricostruiti

Ne consegue che la famiglia è caratterizzata da una MOLTEPLICITA’ DI FORME e


da una GRANDE ADATTABILITA’ ai diversi contesti in cui si sviluppa.
Pertanto si attua un sistema formativo che medi il rapporto tra individuo e società.

1. 2 IL RUOLO DELLA SCUOLA


Scuola:
 Centro del processo formativo
 Scuola di massa mezzo di democrazia e di progresso sociale
 Uguaglianza formativa per tutti
 Adeguamento del modello scolastico alle esigenze di ogni singolo alunno
 Libertà del singolo quindi educazione alla gestione attiva e consapevole delle
proprie scelte.

1.3 LE RICADUTE SULLA FORMAZIONE

Due nuclei fondamentali:

 Continuità formativa tra famiglia, scuola e città


 Relazione tra democrazia e uguaglianza delle opportunità formative.
 Apprendimento legato alla socializzazione: Imparare a ragionare e Imparare a
stare insieme vanno di pari passo.

2. IL CONTESTO AMBIENTALE

Ambiente condiziona lo sviluppo PSICO FISICO del bambino e dell’adolescente.


Importanti gli stimoli che provengono dall’esterno:

 AMBIENTE:
Scuola principale luogo di incontro e di gioco collettivo
 COMPUTER E TELEVISIONE:
Eccesiva esposizione non giova alla creatività
Il giovane non ha gli strumenti di discriminazione e di comprensione riguardo a tutte
le fonti/notizie di internet
Passività di fronte allo schermo inibisce la formazione del senso critico e dell’abilità
di valutazione.
 ALIMENTAZIONE:
corretta alimentazione base di un sano sviluppo psico fisico
 SCUOLA:
Luogo per sperimentare e sviluppare se stesso
No luogo di frammentazione cioè di separazione della sfera affettiva da quella
cognitiva
I disturbi dei ragazzi non devono essere etichettati come sintomi di una malattia.

3. LA PROFESSIONALITA’ DOCENTE

Situazione spesso problematica:


 Difficoltà dovute alla necessità di superare definitivamente il ruolo funzionale
burocratico
 Problematicità di una società multietnica tenuta al rispetto delle differenze e
delle diverse provenienze culturali
 Ridefinizione della formazione secondo le logiche di una società complessa
 Educare significa FORMARE
 Ogni attività formativa è virtualmente esposta alla sconfitta

Al centro della professionalità docente dovrebbero collocarsi:


 Competenza:
capitale culturale di base
 Complesso delle abilità:
saper fare
 Dimensione della riflessività:
capacità cognitiva e culturale di avere uno sguardo critico su se stessi, sui propri
compiti e sulle proprie competenze.

4. LA COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVA DOCENTE ALLIEVO

Dialogo e comunicazione con lo studente indispensabili.


ASCOLTO ATTIVO

Per facilitare una comunicazione sono indispensabili:


 Rapporto empatico:
capacità di mettersi al posto di un’altra persona
 Ridondanza:
canali adeguati per il destinatario. Ripetere con modalità diverse la stessa
informazione o lo stesso concetto
 Rispetto dei reciproci ruoli
 Individuare i disturbi della comunicazione, analizzarli e eliminarli
 Favorire la ricerca dell’identità personale, sociale e professionale.

Elementi ostativi al rapporto comunicativo:


 Distrazione studente:
causata da stanchezza o noia
 Saturazione:
incapacità di recepire messaggi per stanchezza
 Inadeguatezza dei canali e codici incompatibili.

Inoltre il rapporto comunicativo si complica con gli INTELOCUTORI DIFFICILI


 Polemico aggressivo:
evitare di polemizzare,
invitarlo ad essere costruttivo e riflessivo
non replicare
 Distratto annoiato:
coinvolgerlo in attività che ritiene particolarmente interessanti
 Digressivo:
richiamarlo al tema di cui si sta discutendo
 irruente invadente:
bloccarlo con decisione
interloquire con gli altri
ignorarlo
 timido e silenzioso
dare importanza al suo modo di pensare
esortarlo ad esprimersi
 brioso e spiritoso
alzare il tono della comunicazione
rivolgergli domande difficili
invitarlo a prestare attenzione e ad essere costruttivo
ignorarlo

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