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Multicultura
- contesto in cui sono presenti più popoli o etnie che rimangono separati tra di loro,
ognuno nella propria zona fisica e culturale e che raramente entrano in contatto
- si creano nicchie etniche, piccoli ghetti in cui ciascuna cultura continua a esistere senza
essere sottoposta al vivificante incontro con l’alterità
- ogni etnia, gruppo religioso o culturale continua a pratica le proprie abitudini e le
proprie tradizioni senza considerare le altre comunità
- il modello multiculturale considera la coesistenza di gruppi, delle culture, delle
religioni, l’uno accanto all’altro, ma separati e senza necessità di riconoscimento
reciproco
Intercultura
- contesto relazionale in cui i vari gruppi linguistici e culturali stabiliscono tra di loro un
costante rapporto dialettico di arricchimento reciproco, fondato sul mutuo rispetto e
sull’interesse per ciò che l’altro rappresenta o può rappresentare
- l’intercultura oltrepassa la tolleranza e presuppone il confronto e lo scambio tra le
culture, considera le differenze culturali come un valore positivo
- la prospettiva interculturale presuppone che l’identità, per potersi arricchire e
sviluppare, necessita del confronto con l’alterità
- nel modello interculturale prevale l’interazione tra le persone portatrici di molteplici
riferimenti culturali e diversità
● nella scuola italiana, a partire dagli anni Novanta si sono succedute tre macrofasi che
caratterizzano il rapporto tra educazione e intercultura:
1. la scuola risponde all’emergenza e fa posto agli alunni stranieri. La scuola si
trova a vivere una situazione inaspettata alla quale gli insegnanti e lo stesso sistema
scolastico non erano preparati. In risposta alla presenza degli alunni stranieri c’è stato
un immediato tentativo di cercare di comprendere le problematiche e le difficoltà e di
rispondere alle nuove richieste sociali
- L’educazione interculturale viene riconosciuta come aspetto e impegno della scuola nel
1990 con la circolare ministeriale n. 205 che fornisce indicazioni operative per
l’inserimento degli alunni stranieri nelle scuole.
2. la scuola si organizza attivandosi per l’integrazione degli alunni stranieri.
Il tema dell’integrazione diventa sempre più centrale nelle pratiche scolastiche e nei
riferimenti legislativi. Il tema dell’integrazione diventa l’obiettivo finale del percorso
scolastico dei bambini stranieri per evitare successive forme di disagio e marginalità. La
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scuola deve favorire momenti di incontro e di collaborazione tra tutti i bambini. Ci sono
alcuni elementi di criticità che limitano il successo dei percorsi di integrazione: l’età
anagrafica del bambini straniero non corrisponde all’età della classe di riferimento; la
mancata organizzazione di corsi di lingua italiana al di fuori dell’orario scolastico; la
scarsa fiducia nelle possibilità scolastiche dei bambini stranieri; l’idea che la non
conoscenza della lingua italiana equivalga ad una mancanza di apprendimento. I buoni
risultati riguardo alla conoscenza della lingua italiana non determinano
automaticamente un adattamento positivo ed un successo scolastico.
3. la scuola elabora una nuova prospettiva interculturale nella prospettiva
dell’inclusione e dello stare insieme
Integrazione
- riguarda soltanto gli alunni con una disabilità certificata
- interviene prima sul soggetto e poi sul contesto
Inclusione
- riguarda tutti gli alunni
- interviene prima sul contesto e poi sul soggetto
- ha come obiettivo la rimozione di tutte le barriere sociali, economiche e politiche che
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ostacolano il processo di apprendimento di tutti gli alunni
Human Security
- l’interesse per la sicurezza umana
- il concetto di Human Security è strettamente collegato con i concetti di diritti umani e
di sviluppo umano
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- il concetto di sicurezza è in stretta connessione ai processi di sviluppo: non ci può
essere sicurezza se non c’è sviluppo e viceversa
- porre attenzione al problema della sicurezza delle persone dalle croniche minacce che
danneggiano i loro diritti, indeboliscono la capacità di scelte e di azioni autonome e
condannano alla dipendenza di forme di violenza e di potere
- Le forme croniche di minaccia possono essere identificate nella fame, nella diffusione
di malattie, di devastazioni ambientali, nell’insicurezza abitativa, nel rischio di povertà,
nell’impossibilità di soddisfare i bisogni di sopravvivenza umana
- situazioni di stress, paure, condizioni di povertà sono cause di conflitto e di violenza
oltre che di dipendenza, sfruttamento e abuso
- La sicurezza umana si rivolge alla dignità e al senso di autostima delle persone; la
sicurezza umana considera anche la necessità di proteggersi da ogni forma di egemonia
che può essere
agita da governi, istituzioni, organismi o singole persone
- La Human Security è un obiettivo delle politiche della globalizzazione e una condizione
necessaria per garantire la sostenibilità del benessere e dello sviluppo umano.
- Le maggiori forme di insicurezza trovano origine nella quotidianità delle persone: la
mancanza di lavoro, la continua paura della povertà e la condizione di povertà stessa
dovuta a fattori che non sono casuali ma piuttosto l’effetto di precise volontà di scelte
economiche, sociali e politiche che vanno poi a ricadere sulla parte più debole della
popolazione.
- La Human Security, come la pace, non deve più essere dipendente dai risultati finali
delle guerre. La cultura della guerra ha sempre sostenuto che la sicurezza delle persone e
dei popoli è garantita solo attraverso l’eliminazione del nemico
Sviluppo Umano
- lo sviluppo umano riguarda il fornire un maggiore accesso alla conoscenza, alla
padronanza del know how e delle competenze partecipative e decisionali. Fattori che
permettono di aumentare o di creare un sostanziale miglioramento delle condizioni di
vita locali e globali. Un miglioramento che tuttavia deve essere garantito attraverso lo
sviluppo dei saperi e delle conoscenze locali delle persone e la loro integrazione con
saperi nuovi che ne innalzano la qualità e l’operabilità.
- Uno dei principali obiettivi dello Human Development è quello di sostenere la
costruzione condivisa di un ambiente di benessere per le persone e di garantire a tutti un
continuo miglioramento delle conoscenze e della qualità di vita, prolungando le
aspettative di vita
Sviluppo sostenibile
- sostenibilità è il modo con il quale gli esseri umani scelgono di vivere la propria vita in
quanto gli indirizzi presi avranno anche in futuro delle conseguenze per la vita delle
future generazioni
- a partire dagli anni ’90, si è fatta sempre più presente la necessità di costruire e
praticare uno sviluppo partendo dalla gestione sostenibile delle risorse locali, dalla lotta
radicale contro le forme di inquinamento e dalla gestione pacifica delle diversità umane
presenti sul territorio
- l’educazione allo sviluppo sostenibile contribuisce alla costruzione di conoscenze e
competenze necessarie per preservare, difendere e migliorare il mondo di oggi come
eredità da dare alle nuove e future generazioni
- lo sviluppo sostenibili riguarda lo studio dei problemi che riguardano il pianeta terra
nel suo insieme e la ricerca continua di soluzioni creative e alternative ai problemi attuali
e alle questioni di domani
- tematiche specifiche dello sviluppo sostenibile: il cambiamento climatico, la riduzione
del rischio delle catastrofi, la comprensione e l’arricchimento dato dalle biodiversità, il
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mantenimento del patrimonio ambientale e culturale, la salvaguardia delle fonti
energetiche e un cambiamento del rapporto tra gli esseri umani e l’ambiente.
- il tema dello sviluppo sostenibile deve entrare nella quotidianità dell’educazione ed
attraversarla nei differenti campi
- Le questioni inerenti la natura e l’evoluzione delle biodiversità, le risorse necessarie e le
risposte alternative ai bisogni ed ai cambiamenti ambientali
- In genere, il tema dell’ambiente ha interessato, in particolare, la ricerca in ambito
tecnologico e scientifico, ma poco è stato esplorato, per ciò che riguarda l’attenzione e la
comprensione per le pratiche culturali
- garantire il rispetto, oltre che per gli esseri umani, anche per la natura, gli animali e
l’ambiente nel suo complesso, in considerazione del fatto che la terra appartiene
all’intera umanità
- È importante avere una visione planetaria dell’ambiente che si presenta come un
sistema complesso e elementi strutturali, in interazione
- È necessario comprendere che le soluzioni ai problemi ambientali, per quanto possano
apparire limitate e locali, devono essere sempre valutate attraverso una prospettiva
planetaria
Terra-Patria
- Terra-Patria: ogni persona è nata nel pianeta Terra e quindi la Terra è la sua patria
- è necessario pensare e agire tenendo conto della sostenibilità ambientale delle nostre
azioni perché la Terra è la patria di ogni persona
- nella società della globalizzazione appartenere ad un territorio non è più un fattore
importante per determinare l’identità di una persona. Bisogna andare oltre il concetto di
appartenenza e ripensare insieme il concetto di identità e differenza.
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