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Schemi riassuntivi
- gli schemi riassuntivi sono schemi che hanno lo scopo di riassumere in maniera facilmente
memorizzabile l’argomento trattato
- gli schemi riassuntivi sono spesso schemi a blocco, da leggere secondo una determinata
sequenza dove ogni concetto è racchiuso in una casella e questa casella è legata alla
successiva da un trattino o da una freccia
- gli schemi riassuntivi fanno leva sulla memoria visiva e richiamano in modo efficace i
collegamenti tra le varie parti
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Le caratteristiche delle mappe concettuali
- le mappe concettuali rispecchiano un ordine gerarchico che vede a un livello superiore i
concetti a carattere generale e via via i concetti più specifici
- concetto chiave → concetti più generali → concetti meno generali → concetti specifici →
esempi, fonti, link, etc
- la mappa concettuale parte dai concetti più generali per giungere ai concetti più specifici
- i concetti sono espressi solitamente con sostantivi, graficamente racchiusi in rettangoli
(chiamati nodi) e collegati gli uni agli altri da relazioni, disegnante come frecce ed esplicitate
con verbi o preposizioni
- concetto = l’elemento di costanza presente nelle diverse esperienze o rappresentazioni di
oggetti o eventi similari; ogni concetto viene etichettato con la parola che lo designa
- proposizione = un’unità di significato costituita dal legame tra concetti.
- proposizione = concetto + collegamento + concetto
- la sequenza concetto-collegamento-concetto è una proposizione
- ogni nucleo concetto-relazione-concetto deve essere leggibile come entità di senso
compiuto e prende il nome di proposizione. Le proposizioni legano elementi di due livelli
consecutivi e ogni proposizione deve avere senso compiuto indipendentemente da tutti gli
altri livelli della mappa.
- quando i collegamenti tra i vari concetti procedono dall’alto verso il basso, secondo una
sequenza gerarchizzata, il collegamento può essere indicato da un segmento
- se è necessario tracciare un collegamento trasversale o dal basso verso l’alto è opportuno
esplicitare la direzione della freccia
- una mappa concettuale troppo complessa è didatticamente meno funzionale
- una buona mappa non dovrebbe contenere troppi concetti né troppi collegamenti
trasversali per non provocare un sovraccarico cognitivo
- le mappe concettuali inducono gli studenti a identificare i concetti-chiave di un argomento
e mettere in ordine gerarchico i concetti, a usarli per rispondere ad una domanda, ad
esprimerli con un linguaggio sintetico e chiaro
- è possibile integrare la mappa concettuale con altre forme di rappresentazione (immagini,
fonti, link, etc)
- una mappa concettuale è costituita da cornici geometriche (rettangoli, ellissi, etc)
generalmente tutte omologhe, nelle quali sono inscritti dei concetti collegati tra loro da
frecce che indicano la direzione del collegamento. Le frecce sono contrassegnate da parole
legame che indicano il significato del collegamento
Suggerimenti
- l’uso delle mappe concettuali come strumento per la rappresentazione grafica della
struttura dei contenuti di insegnamento registra un Effect Size pari a 0,6: le mappe
concettuali manifestano complessivamente un alto potenziale di efficacia
- il fatto che le mappe concettuali riescano ad ottenere in determinati situazioni un alto
indice di efficacia non è una garanzia della loro utilità. Il supporto grafico non è di per sé
capace di favorire una operazione di comprensione concettuale di alto livello se i presupposti
cognitivi non sono già disponibili nella mente dello studente e la ristrutturazione cognitiva
non è attentamente e consapevolmente esplicata.
- con studenti poco esperti nella regolazione dei propri processi di apprendimento (i
bambini della scuola infanzia e scuola primaria) le mappa concettuali costruite solamente
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dagli studenti, senza interventi guidati volti alla ristrutturazione delle conoscenze, finiscono
per riflettere solo le loro preconoscenze e possono anche confermare cattive conoscenze o
favorire idee confuse.
- attualmente si è abbandonata la struttura univocamente orientata dall’alto in basso
proposta da Novak. Oggi si preferisce porre il concetto-chiave non in alto, ma al centro della
mappa, circondato dai concetti generali più significativi, dai quali posi si dipartono i concetti
più specifici.