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POLIBIO DI MEGALOPOLI

MEGALOPOLI 200 A.C / GRECIA 118 A.C

LA VITA______________________
La vita e l’opera di POLIBIO sono strettamente collegati alle vicende storiche e ai mutamenti della GRECIA
della fine del 3 secolo e nel corso del 2 secolo. Nasce a MEGALOPOLI, antica città della LEGA ARCADICA
( periferia del Peloponneso). MEGALOPOLI era sorta dopo la BATTAGLIA DI LEUTTRA DEL 371 sotto l’egida
TEBANA di EPAMINONDA. Sappiamo che la Macedonia con FILIPPO 2 e Alessandro Magno aveva raggiunto
il suo punto massimo e i suoi successori ( diadochi ) avevano continuato a controllare perlomeno l’ORIENTE
e la GRECIA ancora per molto tempo. La crisi del grande regno macedone si era avuta con FILIPPO 5,
discendente alla lontana di FILIPPO 2 e TEOPOMPO ce lo ricorda con le sue FILIPPIKA’ in 58 libri da cui
vennero estratti poi i 15 su FILIPPO 2. Dopo la battaglia di CANNE del 216 quando tutti pensavano che
ANNIBALE avrebbe marciato su ROMA e preso ROMA, FILIPPO aveva offerto un’alleanza ad ANNIBALE.
Sappiamo però che poi ANNIBALE viene sconfitto nel 202 nella battaglia di ZAMA e deve darsi dalla fuga.
ALLA fine del 2 SECOLO A.C i romani si affacciano in GRECIA, sia per fare i conti con le città greche che
avevano appoggiato ANNIBALE e sia per fare i conti con PIRRO. FILIPPO viene sconfitto e si arriva all’ultimo
atto della storia macedone indipendente che avviene a PIDNA nel 168 A.C. FILIPPO è morto e c’è un
usurpatore che si chiama PERSEO ma i romani vincono questa battaglia e pongono fine alla MACEDONIA. La
GRECIA viene trasformata in una provincia romana con il nome di ACAIA, LA MACEDONIA diventa una
provincia che ora è allargato fino ad oriente dopo aver unificato l’ITALIA e abbattuto CARTAGINE.

BATTAGLIA DI PIDNA_________________________________________

POLIBIO cresce all’interno dell’elitè politiche della “ confederazione arcadica” segui le orme paterne.
Diventa IPPARCO della cavalleria nel 169/168 durante la 3 GUERRA MACEDONICA che vede la vittoria dei
ROMANI con LUCIO EMILIO PAOLO su PERSEO nella BATTAGLIA DI PIDNA.
La battaglia di PIDNA fu combattuta con i romani da una parte con LUCIO EMILIO PAOLO e tutti gli altri
dall’altra parte, compresa la LEGA ACHEA, questa lega delle città greche del PELOPONNESO che un tempo
erano state guidate dal padre di POLIBIO. Nella battaglia di PIDNA POLIBIO era comandante della cavalleria.
Alla battaglia di PIDNA esisteva una fazione antiromana che si illudeva di poter resistere all’espansione
romana e l’altra fazione che voleva una collaborazione con i romani per mantenere l’indipendenza delle
città greche.
POLIBIO era della fazione che non voleva lo scontro. Pensava che bisognasse continuare cosi con una
POLITICA DI SAGGE ELEVAZIONI E REALISMO RISPETTO AI RAPPORTI DI FORZA CON ROMA. Bisognava
rispettare la potenza romana perche magari i Romani avrebbero mantenuto la libertà dei GRECI.
Nonostante questo la fazione che voleva la guerra aveva vinto e si era arrivati in battaglia.

DEPORTAZIONE A ROMA_______________________________________

Quando LUCIO EMILIO PAOLO sconfigge PERSEO a PIDNA, degli esponenti filoromani della Lega Achea
presentarono ai vincitori una lista di mille persone accusate di aver simpatizzato per la Macedonia durante
il conflitto. POLIBIO, che era il primo della lista, fu trasferito in Italia con gli altri denunciati, Era il piu
prestigioso tra gli ostaggi mandati in Italia. Venne assegnato alla vigilanza di LUCIO EMILIO PAOLO.
POLIBIO fini cosi a ROMA e fu assegnato al vicintore di PIDNA con cui già prima aveva avuto rapprti ed è per
questo motivo che tra l’altro andò a finire bene. A ROMA POLIBIO rimase ostaggio per 16 anni e poi tornò in
GRECIA da uomo libero.
POLIBIO PRESSO IL CIRCOLO DEGLI SCIPIONI
Trattenuto a ROMA divenne amico di LUCIO EMILIO PAOLO e partecipò al circolo letterario e politico
chiamato “CIRCOLO DEGLI SCIPIONI”. La possibilità di frequentare i piu alti ambienti politici della capitale
romana gli consente di OSSERVARE DALL’INTERNO IL PENSIERO E I COSTUMI DEL MONDO ROMANO.
Essendo un Filosofo, cresciuto con un’educazione adeguata, cominciò a ragionare su quello che vedeva. Si
inizia a chiedere cosa ha portato ROMA a diventare la padrona del mondo ? Dalle stanze segrete della
politica romana lui rifletteva su questo.

MORTE_______________________________________________
POLIBIO nel 150 aveva avuto il permesso di tornare in GRECIA ma pur avendo questa opportunità l’anno
successivo è di nuovo a ROMA per accompagnare SCIPIONE EMILIANO nell’assedio di NUMANZIA, città
spagnola che si era liberata da ROMA ma che fini con lo sterminio degli abitanti.
Secondo una notizia dello PSEUDIO LUCIANO e dei MACROBII mori’ a 82 anni cadendo da cavallo.

LE STORIE ______________________________________________
LE STORIE di POLIBIO sono divise in 40 libri. I libri superstiti sono 5 , dal 1 al 5. Gli altri li abbiamo in
maniera piu o meno frammentaria o completa. Di alcuni libri abbiamo quasi tutto. Ad esempio il 12 ci è
arrivato in buona parte. Per altri libri invece abbiamo degli estratti. QUESTI ESTRATTI CI SONO ARRIVATI
ATTRAVERSO GLI EXCERPTA COSTANTINIANA. Esisteva questo imperatore COSTANTINTO SETTIMO
PORFIROGENITO che commissionò ai suoi storici di corte degli estratti di tutti i libri di storia piu importanti e
questi fecero degli estratti anche dei LIBRI di POLIBIO che ci sono arrivati. Il 12 libro è il famoso libro della
grande polemica con gli storici suoi predecessori, dove critica soprattutto TEOPOMPO e TIMEO.
CRITICA E IDEALE STORICO
POLIBIO è fermo sul fatto che bisogna avere competenza. La sua critica ai colleghi precedenti sta nel fatto
che la loro sapienza, erudizione è di tipo libresco. Soprattutto TIMEO che era rimasto esule da ATENE tutta
la vita chiuso in biblioteca è visto da POLIBIO come l’esponente di una storiografia che NON HA NULLA A
CHE FARE CON LA VITA, CON L’ESPERIENZA DI QUELLO DI CIO’ DI CUI PARLA.

DI CHE COSA PARLANO “LE STORIE DI POLIBIO”


L’oggetto della sua opera lui la descrive in un certo modo. “IO MI OCCUPERO’ DEI 53 ANNI IN CUI ROMA E’
DIVENTATA PADRONA DI UN IMPERO. ANNI IN CUI HA CONQUISTATO TUTTO IL MONDO.” Questo è
l’oggetto principale poi ci sono prolungamenti sia verso la parte iniziale che finale. Quali erano gli anni che
avevano trasformato una potenza regionale, una potenza italica in una potenza che invece era erede di tutti
gli imperi del passato ?
- IL TERMINE INIZIALE E’ LA 2 GUERRA PUNICA A PARTIRE DAL 220. In realtà gli storici moderni la
fanno iniziare con l’arrivo di ANNIBALE in ITALIA dopo aver valicato le Alpi nel 218 ma lui parte dal
momento in cui le città romane della SPAGNA come SAGUNTO vengono conquistate da ANNIBALE
nel 220.
- POI C’E’ UN GRANDE EXCURSUS SUL PASSATO SULLA 1 GUERRA PUNICA INIZIATA NEL 264 FINO AL
241. La tratta molto in dettaglio per capire come si era arrivati al conflito con ANNIBALE. Poi arriva
ANNIBALE. La 2 GUERRA PUNICA finisce nel 202 con la BATTAGLIA DI ZAMA
- IL TERMINE FINALE LA PARTE FINO A PIDNA CHE SONO LE GUERRE IN GRECIA ORIENTALI E’ LA
BATTAGLIA DI PIDNA
- POI C’E’ UN ULTIMO PASSAGGIO FINO AL 146 CON LA DISTRUZIONE DI CARTAGINE

LA STORIA UNIVERSALE DI POLIBIO ____________________________


LA VITTORIA DI ROMA CHE FU POLITICA
POLIBIO inizia a ragionare in termini di EVOLUZIONE DELLA STORIA e lui crede che l’evoluzione della storia
va sempre verso una semplificazione dei sistemi e quindi ad un certo punto dice :
Ci sono stati tanti imperi e poi ad un certo punto è arrivata ROMA. POLIBIO parla di una degenerazione
rispetto a tutte le forme politiche costituzionali : MONARCHIA, OLIGARCHIA, DEMOCRAZIA. Il ragionamento
che fa rispetto a ROMA è il fatto che secondo lui ROMA come SPARTA non sarebbe degenerata perché la
sua costituzione si fondava sull’equilibrio delle 3 FORME POLITICHE BENIGNE
- CONSOLATO ( POTERE MONARCHICO)
- SENATO ( POTERE ARISTOCRATICO)
- TRIBUNI E PLEBE ( POTERE DEMOCRATICO)
LA VITTORIA DI ROMA FU UNA VITTORIA POLITICA. La risposta alla domanda perche hanno vinto i ROMANI
non può essere di tipo militare ma non può neanche essere soltanto di tipo politico. Ci deve essere
qualcos’altro. Questo qualcos altro era questo assetto interno, che era nel seguito di questo frammento che
non abbiamo con città con il suffraggio che quindi potevano votare a ROMA. Il sistema ROMANO insomma,
era un sistema complesso.
LA STORIA UNIVERSALE E PRAGMATICA
Quando parliamo di POLIBIO riconosciamo il primo vero autore di una STORIA UNIVERSALE. Chiaramente
possiamo parlare anche di EFORO DI CUMA per quanto riguarda una STORIA UNIVERSALE però EFORO si
limitava a vedere tutto in funzione della civiltà greca. Quindi tutti gli altri popoli che venivano incontrati e
descritti erano soltanto in funzione greca.
POLIBIO ha uno sguardo piu ampio perche si poneva il problema di come mai ROMA avesse raccolto
l’eredità di tutto gli imperi precedenti. La sua riflessione quindi non è chiusa sulla POLIS ma UNIVERSALE.
Questo perche comunque la situazione politica è nettamente cambiata. Già con ALESSANDRO MAGNO era
finita l’età delle POLIS e con l’ascesa di ROMA si stava creando un nuovo impero che estendeva i limiti delle
città stato. LA STORIA DI POLIBIO E’ PRAGMATICA, concreta e legata a fatti realmente accaduti. In questo
senso POLIBIO è piu vicino alla STORIOGRAFIA TUCIDIDEA piuttosto che a quella di ERODOTO o a quella
PSICAGOGICA che si era diffusa in età ellenistica e che voleva suscitare emozioni stupendo il pubblico
piuttosto che ispirare riflessioni. Il suo stile inoltre è secco, essenziale ed è uno storico che giudica
continuamente i fatti che narra. Quando si legge POLIBIO è come se lo si avesse accanto perche POLIBIO
suggerisce sempre al lettore una sorta di giudizio su quello che ha appena sentito, non un GIUDIZIO
MORALE MA UN GIUDIZIO TECNICO.

SIGNIFICATO DELLE STORIE DI POLIBIO__________________________


Il significato piu profondo dell’opera di POLIBIO consiste nell’individuazione e nella comprensione dei
fattori che hanno reso ROMA cosi grande. Questa espansione è strettamente legata all’ordinamento
costituzionale interno. NELL’AMPIO EXCURSUS del 7 LIBRO SUI VARI GENERI DI COSTITUZIONE POLIBIO
menziona SENOFONTE, PLATONE e inserisce la costituzione romana nel dibattito riguardante le varie
forme di governo che erano state in vigore in GRECIA. L’EXCURSUS inizia con la suddivisione delle forme
costituzionali in MONARCHIA, ARISTOCRAZIA E DEMOCRAZIA. POLIBIO afferma che queste forme di
governo sono da un lato positive ma dall’altro nel corso del tempo subiscono per natura una
trasformazione e sono soggette a degenerazione. Questo accade come per le cellule vegetali che
attraversano una nascita, sviluppo e decadenza.
TEORIA DELL’ANACICLOSI
QUINDI:
- LA MONARCHIA degenera in TIRANNIDE
- L’ARISTOCRAZIA in OLIGARCHIA
- LA DEMOCRAZIA in OLOCRAZIA ossia nel dominio delle masse popolari
A questo punto ricomincia tutto da capo e le forme costituzionali si ripetono in un RITORNO CICLICO DETTO
ANACICLOSI. Secondo POLIBIO la COSTITUZIONE ROMANA si inserisce in modo anomalo in questo ciclo, in
quanto non si identifica con nessuna delle semplici costituzioni ma può apparire come MONARCHIA,
ARISTOCRAZIA o DEMOCRAZIA a seconda che si considerino I CONSOLI, IL SENATO o IL POPOLO. La
COSTITUZIONE ROMANA è diversa dalle altre perche comprende contemporaneamente l’elemento
monarchico, aristocratico e democratico. Nessuno dei 3 poteri può operare autonomamente ma ognuno è
strettamente legato agli altri e controlla le loro sfere d’influenza. Ciò impedisce a ognuno dei 3 poteri di
affermarsi in modo assoluto. Parliamo quindi una COSTITUZIONE MISTA

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