Sei sulla pagina 1di 1

RIVOLTA IONICA :

Nell'età che seguì il crollo della civiltà micenea, un numero significativo di Greci emigrò in Asia Minore e vi
si stabilì. Questi coloni provenivano da tre popolazioni: Eoli, Dori ed Ioni.[10] Gli Ioni si insediarono lungo le
coste della Lidia e della Caria, dove fondarono le dodici città che costituivano l'Ionia.[10] Queste città erano
Mileto, Miunte e Priene in Caria, Efeso, Colofone, Lebedo, Teo, Clazomene, Focea ed Eritre in Lidia e le isole
di Samo e Chio.[11] Anche se le città ioniche erano indipendenti l'una dall'altra, riconoscevano la loro
comune origine e avevano un tempio e luogo di incontro comune, il Panionion. Nacque così una lega
culturale a cui si unirono altre città o altri Ioni.[12][13] Le città della Ionia erano rimaste indipendenti fino a
quando furono conquistate dal famoso re di Lidia Creso, intorno al 560 a.C.[12] Le città ioniche rimasero
sotto il dominio della Lidia fino a quando questa non venne a sua volta conquistata dall'Impero achemenide
di Ciro il Grande.

Circa 40 anni dopo la conquista persiana della Ionia, durante il regno del quarto re achemenide, Dario il
Grande, il tiranno di Mileto Aristagora si trovò in una situazione favorevole.[20] Suo zio, Istieo, aveva
accompagnato Dario in una campagna militare nel 513 a.C. e, quando il re gli offrì una ricompensa, aveva
chiesto per sé una parte del territorio conquistato della Tracia. Anche se questa gli venne effettivamente
concessa, l'ambizione di Istieo allarmò i consiglieri di Dario, ed Istieo fu quindi ulteriormente "premiato"
venendo costretto a rimanere a Susa come "Compagno reale di tavola" di Dario.[20] Vista la reputazione di
Istieo, Aristagora fu accolto con un grande malcontento a Mileto. Nel 500 a.C. Aristagora venne avvicinato
da alcuni esuli di Nasso, che gli chiesero di conquistare l'isola.[21] Cogliendo l'opportunità di rafforzare la
sua posizione a Mileto conquistando Nasso, Aristagora si rivolse al satrapo di Lidia, Artaferne, con un
proposta. Se Artaferne gli avesse fornito un esercito, Aristagora avrebbe conquistato l'isola, estendendo
così i confini dell'Impero persiano, e avrebbe poi dato ad Artaferne una parte del bottino per coprire il costo
dell'esercito.[22] Il satrapo approvò l'idea e chiese a Dario il permesso di lanciare la spedizione. Questo
acconsentì, e venne predisposta una flotta di 200 triremi per attaccare Nasso l'anno successivo.

Potrebbero piacerti anche