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LA VITA___________________________
TUCIDIDE è il primo storico di ATENE, la principale città del mondo greco dal punto di vista culturale.
Per quanto riguarda la sua vita abbiamo principalmente dei riferimenti autobiografici che TUCIDIDE
inserisce nella sua opera.
L’EDUCAZIONE, LA FORMAZIONE
Anche avendo pochi dati sappiamo che TUCIDIDE ricevette un’educazione accurata e di alto livello, con una
base tradizionale ma elementi moderni. Assimilò l’aiuto e il contesto della retorica, riuscendo a prenderne
le tecniche di PRESENTAZIONE E ARGOMENTAZIONE.
LA MEDICINA IPPOCRATICA
Conobbe e adottò l’elaborazione della medicina ippocratica e il suo lessico, adottando l’analisi
sintomatologica come categoria di comprensione storica oltre che medica.
L’USO DEL LINGUAGGIO MEDICO E LE LEGGI IMMANENTI
TUCIDIDE è solito usare un linguaggio che comprende i termini tipici del “linguaggio medico”
Utilizza termini come PROGNOSI, DEDUCEVA, MISURAVA. Fa questo perche crede che la STORIA
OBBEDISCA A DELLE LEGGI. TUCIDIDE crede che ci siano delle LEGGI INNATE che regolano il
comportamento umano come quelle che regolano i corpi. Parla di LEGGI IMMANENTI dell’agire umano
come si parla di LEGGI IMMANENTI DEL COSMO grazie alle quali l’astrofisico, il geologo comprendono le
cause del mondo fisico.
LA SOFISTICA
Sappiamo poi che nel corso del 5 secolo ad ATENE sono cambiate alcune cose. E’ sorto un movimento
internazionale, LA SOFISTICA. I SOFISTI, personaggi a metà tra i filosofi e gli scienziati del linguaggio
insegnano l’arte del parlare e sono convinti che si debba partire dal linguaggio per il significato del cosmo.
In tal senso sviliscono la religione tradizionale e riducono la realtà ad espressione del linguaggio portando a
compimento l’intuizione di ECATEO dei RACCONTI DEI GRECI SONO MOLTI E RIDICOLI. TUCIDIDE è imbevuto
di questo clima.
Insomma, nell’opera di TUCIDIDE possiamo trovare elementi di medicina, di sofistica, retorica e filosofia.
I suoi possibili maestri sono ANASSAGORA per la filosofia e ANTIFONTE per la retorica.
Appartiene alla generazione successiva di ERODOTO. Sembra aver avuto legami diretti con 2 tra le famiglie
piu alte dell’aristocrazia ateniese. Infatti grazie ad alcune sue relazioni personali e ad alcuni possedimenti in
TRACIA venne assegnato a TASO nel 424 durante la sua carica di STRATEGO
Tutto ruota attorno all’episodio della 1 FASE DELLA GUERRA DEL PELOPONNESO che vede TUCIDIDE
protagonista in prima persona e che lui stesso racconta. Mentre è a TASO come stratego viene chiamato dal
collega EUCLE in difesa della colonia di ANFIPOLI che viene minacciata dall’avanzata dell’armosta spartano
BRASIDA. BRASIDA ha capito che per fermare gli atenesi e interrompere la grande macchina militare deve
colpire ANFIPOLI sulla costa della TRACIA che è stata fondata proprio per gestire la scoperta dei filoni d’oro.
STRATEGO ED ESILIO______________________________
Quando gli ateniesi capiscono il piano di BRASIDA inviano 2 strateghi per fermare gli spartani e uno di
questi è TUCIDIDE. Una congettura molto fondata infatti ci dice che TUCIDIDE sarebbe stato addirittura
l’appaltatore delle miniere d’oro del PANGEO e quindi l’uomo che governava ANFIPOLI per conto ateniese.
Nel 425/424 quando ANFIPOLI viene presa TUCIDIDE ha circa 30 anni per cui si fissa un TERMINUS ANTE
QUEM per la sua data di nascita al 455 che viene spostato fino al 460.
I due strateghi TUCIDIDE ed EOCLE arrivano tardi ad ANFIPOLI e verranno condannati ad un esilio di 20 anni.
NEL 2 PROEMIO TUCIDIDE dice di essere stato costretto ad un esilio di 20 anni protratto fino alla fine della
GUERRA DEL PELOPONNESO NEL 404/403. L’esilio si sarebbe consumato tra i PELOPONNESIACI anche se
altri parlano di TRACIA, MACEDONIA, ITALIA. Conoscendo le condizioni di un esilio ci rendiamo conto che
non avrebbe potuto soggiornare ne ad ATENE e ne presso le città aderenti alla LEGA NAVALE DELIO ATTICA.
E’ probabile quindi che si sia rifuggiato in territorio peloponnesiaco e che si sia informato sulla guerra de
fonti principalmente spartane
Sono assenti dal suo orizzonte interpretativo il riconoscimento della presenza divina. LA STORIA E’
ATTRAVERSATA DA SPINTE TERRENE: NON C’E’ LEZIONE CHE NON APPARTENGA ALLA SFERA UMANA,
NESSUN TRIONFO DI LEGGI DIVINE, NESSUN PROVVIDENZIALISMO.
Il mondo di TUCIDIDE è un mondo in cui i fatti della guerra, della politica, vengono analizzati con grande
scrupolo ed è totalmente assente l'intervento divino. L'indagine si deve fare con la propria testa. TUCIDIDE
scrive una storia che potremmo definire "TOTALMENTE LAICA" in cui, a differenza di ERODOTO ad esempio,
la religione non c'entra e se viene menzionata è solo per descrivere popolazioni che agiscono in un
determinato modo. In TUCIDIDE l'intepretazione dei fatti è qualcosa di relativo alla sola "razionalità
umana". ERODOTO aveva introdotto un metodo esterno, la "testimonianza oculare", cioè trovare dei
testimoni. Il metodo di ERODOTO è l'uso di testimoni il piu possibile oculari. TUCIDIDE FA UN PASSO
AVANTI : non basta neanche questo, perche anche nel caso di testimoni oculari le informazioni/le prove
vanno verificate perche a volte possono riferire cose non vere. "QUESTO ACCADE PERCHE LA MEMORIA
SI MODELLA"
LE STORIE DI TUCIDIDE_________________________
L’opera di TUCIDIDE “LE STORIE” si compone di 8 libri e l’oggetto della narrazione è LA GUERRA DEL
PELOPONNESO. Il titolo dell’opera e la divisione in 8 libri è una realizzazione posteriore dei bibliotecari
alessandrini.
NEL 1 LIBRO, 1 CAPITOLO E POI NEI CAPITOLI SUCCESSIVI 20 E 22 PARLA DELLA CONCEZIONE DELL’OPERA
STORICA
- IL 1 LIBRO SI APRE CON UN’INTRODUZIONE, L’ARCHAIOLOGHIA, UNA SINTESI DELLA STORICA
DELLA GRECIA DAI PRIMI ABITANTI FINO ALLA SUA EPOCA. Perche inserisce all’inizio questa che
sembra una digressione non utilizzando il mito ma facendo una ricerca sociologica della grecia ?
Questa ARCHAIOLOGHIA è un LOGOS sull’ARCHAIA, sul passato del mondo. Nel 1 capitolo dice che parlerà
della guerra tra ateniesi e spartani e dei loro alleati, alcuni alleati da subito e altri successivamente, e su
come combatterono fra loro e questa fu una grande guerra civile di tutto il mondo greco. Poi dice, fu la
guerra piu grande che fu mai avvenuta. Poi prosegue, io mi rendo conto che ogni storico presenta le
vicende che narra come le piu grandi di tutti i tempi però questa fu effettivamente la piu grande perche nel
passato non ci sarebbero state le pre-condizioni economiche, sociali perche avvenisse uno scontro del
genere. Prendiamo le guerre persiane ad esempio, si sono rivolte in poche battaglie. Questa è una guerra
che è durata 27 anni. Poi parla della guerra di TROIA, che è stata fatta da popoli infinitamente meno
potenti.
L’ARCHAIOLOGIA QUINDI E’ UNA DIMOSTRAZIONE DELLA VERITA’ DI QUESTO
ASSUNTO. Prima c’era il nomadismo, le città non avevano un numero sufficiente di abitanti, c’era la
pirateria. Siamo giusti con LA GUERRA DEL PELOPONNESO al massimo della potenza di questi 2 stati.
Il problema degli storici nell'interpretazione del pensiero di TUCIDIDE è che non sappiamo collocare
cronologicamente alcune parti della sua opera. TUCIDIDE dichiara di aver iniziato a prendere appunti
dall'inizio della guerra, poi c'era stato il periodo di 6 anni pace dal 421 al 415, in cui TUCIDIDE non aveva
preso appunti perche pensava che con la "PACE TRENTENNALE" la guerra fosse finita. Alla spedizione
contro SIRACUSA capisce che in realtà la guerra sta riprendendo ma non ha preso appunti nel periodo
intermedio. Poi sappiamo che reintervenne anche in un tempo molto posteriore sui libri pubblicati per
primi. Il fatto che TUCIDIDE probabilmente rielaborò non solo gli appunti per i libri nuovi ma ritoccò anche i
libri vecchi che si considerano editi nella versione finale, ci fa comprendere difficilmente alcuni passi. Un
conto è interpretarli se considerati al suo tempo, un conto è rileggerli pensando che siano stati scritti dopo
la sconfitta di ATENE, per dare un amaro e ironico contraltare a quanto detto. NE E' UN ESEMPIO L'ELOGIO
PERICLEO DELLA DEMOCRAZIA
DISCORSI/DIALOGHI_________________
COME GIUSTIFICA IL RICORSO AI DISCORSI : Io ho inserito i discorsi, nella maniera in cui mi sembrava che
ciascuno degli oratori, dei protagonisti avesse potuto parlare nella maniera piu opportuna. Frase ambigua
perche non si capisce se vuole dire che ha trascritto gli appunti, le informazioni che mi sono state date o me
li sono ricostruiti come immagino che siano stati pronunciati.
Nonostante abbia sempre detto di aver iniziato a prendere appunti da subito c’è un LIBRO PIU
INCOMPIUTO DEGLI ALTRI. E’ IL 5 LIBRO. Lui aveva trattato della storia della GUERRA ARCHIDAMICA fino
alla sua conclusione, cioè fino alla pace di NICIA del 421. Tutti erano convinti che la guerra fosse finita, e
quando gli ateniesi organizzano la spedizione in SICILIA lui dice : io ho capito che questa era la ripresa della
guerra, cioè un nuovo episodio della vecchia guerra. Nel periodo intermedio però non aveva preso appunti
e quindi quella è una parte meno documentata.