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STORIA UNIVERSALE

EFORO DI CUMA : (Cuma eolica, 400 a.C. circa – 330 a.C. circa) è stato uno storico greco antico,
incluso nell'elenco degli otto storici esemplari del Canone alessandrino.)

CANONE ALESSANDRINO : Canone alessandrino, o Canone di Alessandria, è il nome dato a un elenco di


scrittori greci che i grammatici alessandrini consideravano come i modelli dei vari generi letterari.

EFORO DI CUMA è un autore del quale conosciamo alcune centinaia di frammenti. Noi lo conosciamo sia
attraverso i frammenti e sia perche DIODORO SICULO, autore del 1 secolo A.C. contemporaneo di CESARE e
anche AUGUSTO, scrisse un’opera che si chiamava la “BIBLIOTECA STORICA” ed era una sorta di collage di
tutte le opere storiche migliori del passato. DIODORO a volte ricopia pari pari il testo degli autori su cui ci si
basa. DIODORO viene chiamato SICULO perche era di un paesino della SICILIA che oggi si chiama AGIRA.
All’età di DIODORO era difficile trovare i libri. DIODORO quindi dice : siccome è difficile innanzitutto capire
quali sono le opere migliori e poi procurarsele, ho composto quest’opera per i lettori che amano la storia.
Uno degli autori che DIODORO prende come punto di riferimento per la storia dalla fine delle guerre
persiane 478 alla morte di ALESSANDRO MAGNO del 323 è EFORO DI CUMA. Noi possiamo integrare i
frammenti che abbiamo di tradizione indiretta con questa ricopiatura che DIODORO fa di quest’opera di
EFORO, quando quest’opera la si poteva leggere per intero. Quando parliamo di CUMA non è la CUMA della
CAMPANIA, delle colonie calcidesi. Questa è la CUMA DELLA EOLIA, cioè dell’ASIA MINORE nella quale era
nato addirittura ESIODO. EFORO quindi era cittadino di una città importante della costa asiatica, una di
quelle città che era stata grande nel 5 secolo ma agli inizi del 4 ( EFORO nasce probabilmente intorno al
400) già era molto decaduta. La CUMA dei tempi di ESIODO, di 2 secoli prima e poi la CUMA delle guerre
persiane aveva poco a che vedere con quel borgo molto meno ridotto e importante che era la CUMA dei
templi di EFORO.

OPERE DI EFORO : EFORO scrive probabilmente un’opera della giovinezza, un libro che noi conosciamo
semplicemente per il titolo e non abbiamo altro. EPICORIOS LOGOS, cioè trattazione etnografica.
Trattazione etnografica locale. Un piccolo trattato sulla propria città, origine, monumenti principali, usanze,
riti religiosi, un po di storia. Poi però EFORO si trasferisce ad ATENE e diviene anche lui come TEOPOMPO
allievo di ISOCRATE, grande maestro di retorica. Non sappiamo se per impulsi di ISOCRATE o propria
decisione decise di scrivere una STORIA UNIVERSALE. La storia di EFORO viene di solito citata dagli antichi
semplicemente come HISTORIE ma aveva una grosssa differenza rispetto a tutte le opere pubblicate fino a
quel momento. A differenza di ERODOTO, TUCIDIDE che avevano trattato di vicende anche molto
importanti complesse e prolungate nel tempo e lo stesso SENOFONTE che scrive l’ANABASI, EFORO decide
di scriver una storia che vada dalle origini, cioè dalle origini della storia (lontano nel tempo) fino ai propri
giorni. Lui vuole scrivere non la storia di un determinato episodio o di un qualcosa ma una storia generale,
UNIVERSALE ( UNIVERSALIS, CHE ABBRACCIA TUTTO).

TIPOLOGIE DI STORIE UNIVERSALI : Le STORIE UNIVERSALI POSSONO ESSERE DI 2 TIPI :


- Esiste un tipo di storia universale in senso DIACRONICO, cioè che comincia dalle origini del mondo,
dalla CREAZIONE e scende giu fino al momento in cui l’autore deve arrestarsi perche è arrivato alla
propria epoca. Se uno storico volesse fare davvero bene il suo lavoro dato che ogni evento è
collegato a qualcosa di precedente logicamente dovrebbe iniziare con la storia del mondo. E’
ovviamente un modo di dimostrare la paradossalità della storia e il legame tra tutti gli eventi.

- Esiste un tipo di storia universale in senso SINCRONICO, nel senso che si prende soltanto un
pezzetto di storia, ad esempio il 5 secolo A.C. e si cerca di trattare di tutto ciò che è avvenuto nel 5
secolo, senza limitarsi ad una determinata regione ma andando su tutto il mondo conosciuto.
Queste sono storie che gli antichi non hanno molto avuto la possibilità di coltivare perche loro
avevano una visione molto limitata del mondo. Gli storici moderni invece hanno addirittura
dedicato grandi opere a 1 solo anno della storia del mondo, vedendo magari cosa è successo in
quell’anno in EUROPA, ASIA, in CINA, RUSSIA.. Sono storie che abbracciano la storia del mondo,
sono storie del tutto in senso orizzontale.

EFORO quindi aveva scritto UNA STORIA DI TIPO DIACRONICO che passa dai secoli, dalla creazione fino ai
suoi tempi. La novità di EFORO sta nel fatto che in realtà EFORO NON PARTE DALLA CREAZIONE DEL
MONDO, NE DALL’ETA’ LEGGENDARIA, NE DALL’ETA’ DEL MITO, ma decide di partire dal 1 episodio che
secondo lui ha una vera consistenza storica.

EFORO PARTE DAL RITORNO DEGLI ERACLIDI nel PELOPONNESO che noi sappiamo essere un mito ma lui era
convinto che fosse storia vera. Per questo, con la sua storia, faceva fuori, perche era prima del ritorno degli
eraclidi tutta la guerra di troia o tanti altri episodi gloriosi che gli ateniesi o i greci consideravano parte
inseparabile del loro patrimonio culturale. EFORO COMINCIAVA CON IL RITORNO DEGLI ERACLIDI perche lui
diceva una cosa all’inizio dell’opera. “BISOGNA DIFFIDARE DI QUEGLI STORICI CHE SONO MOLTO DIFFUSI,
CHE SI TRATTENGONO MOLTO SULLE ORIGINI, PERCHE SULLE VICENDE DELL’ANTICHISSIMO PASSATO NOI
SAPPIAMO MOLTO POCO E QUINDI QUEGLI STORICI CHE INVECE DEDICANO POCO TEMPO ALLA STORIA
CONTEMPORANEA E MOLTO SPAZIO INVECE ALLA STORIA ANTICHISSIMA SONO DEI CATTIVI STORICI. “. Del
remoto passato noi conosciamo poco e quindi possiamo scrivere poco. Quindi lui parte da quel tempo e
arrivava in 29 libri, fino alla terza guerra sacra, episodio da cui comincia la carriera politica e militare di
FILIPPO 2 DI MACEDONIA. E’ il momento in cui FILIPPO inizia a inserirsi, a mettere il naso nelle faccende
greche e al termine poi entrerà nell’ANFIZIONIA di DELFI, riconosciuto come sovrano di uno stato non piu
barbarico ma greco. Sappiamo che anche il figlio di EFORO, DEMONICO, avrebbe aggiunto un ulteriore libro,
un 30 esimo libro. Questo ci fa pensare che i 29 LIBRI sono un numero cosi strano perche poi EFORO ad un
certo punto mori’ e non chiuse con cifra tonda. Il figlio poi avrebbe chiuso l’ultimo libro che dal 346 arrivava
fino al 341, al cosiddetto assedio di PERINTO, il primo attacco che FILIPPO 2 fa ad una città greca.
Quest’opera di EFORO andava quindi dalle origini al 346 e poi al 341 con il completamento del testo del
figlio. ERA UN’OPERA IMBEVUTA DI RETORICA, in cui ad esempio ci sono repubblicazioni.

SI PONE IL PROBLEMA DI INSERIRE RACCONTI DI BATTAGLIA ALTRIMENTI CHI LEGGE E COMPRA


L’OPERA ?

Però è anche faticoso, ogni volta, informarsi su come siano andati i fatti, su quali sono stati i movimenti nel
terreno. Una cosa del genere ad esempio la può fare per la battaglia di CUNAXA SENOFONTE perche ha
partecipato alla battaglia oppure TUCIDIDE perche sappiamo che lui è un grande lavoratore. EFORO invece
aveva da fare e da pensare ad altro, a questa grande architettura ma doveva pur scrivere un racconto molto
piu lungo ed esteso. Allora che cosa fa per risparmiare tempo ? Duplica le battaglie nel senso che tutte piu
o meno si assomigliano. Cambia qualche particolare ma poi come se fossero dei mattoncini di lego le
inserisce in un detrminato punto in maniera piu o meno uguale. Queste duplicazioni sono tipiche della
tecnica retorica, infatti anche i grandi avvocati quanto salgono in tribuna per parlare non è che si devono
inventare ogni volta un discorso nuovo. Sanno come suscitare il pianto, la commozione o l’indignazione.
Hanno quasi dei pezzi prefabbricati che inseriscono quando serve. Lo stesso fa EFORO per questo la sua è
un’opera retorica perche spesso non gli interessa tanto la verità dei fatti. Quando ci sono le battaglie non gli
interessa ricostruire esattamente come è andata ciascuna battaglia. Prende uno schema e lo adatta sempre
con qualche piccola variazione. Inoltre, la sua è un’opera di STORIA UNIVERSALE, che va in senso
diacronico, dalle origini ai suoi tempi, però a lui interessa il mondo greco. Lui è un greco a cui non importa
nulla dei barbari, dei popoli italici, orientali, se non quando entrano in contatto con i greci. La sua è una
STORIA UNIVERSALE ma finalizzata a ciò che hanno fatto i greci e ciò che hanno fatto gli altri popoli solo
quando sono venuti a contatto con i greci. E’ un’opera che oggi potremmo dire “razzista” per certi versi.
EFORO chiaramente non è un razzista, non considera gli altri dei popoli inferiori ma semplicemente per lui
era normale pensare che i GRECI avessero una loro specificità e anche una loro superiorità, non di tipo
morale ma storico sugli altri popoli del mondo. EFORO era un patriota quindi uno che difende l’eredità
greca a tutti i costi ma era anche un cittadino di CUMA e quindi ogni tanto in questa grande opera mette
CUMA anche quando noi lo considereremo superfluo perche vuole ricordare la sua patria. Lui ha scritto una
storia universale forse anche perche se avesse scritto una grande storia della propria patria non l’avrebbe
comprata nessuno. A chi interessa la storia di CUMA EOLICA ? Riguardo una notizia della sua storicità
sappiamo che quando ALESSANDRO MAGNO parti per la spedizione in ASIA chiese ad EFORO di seguirlo
come storico ufficiale e EFORO si rifiutò perche ormai era in età avanzata. Alessandro inizia la spedizione
asiatica e la grande conquista dell’impero persiano nel 334. EFORO era nato intorno al 400 e avrà avuto 65
anni. ALESSANDRO quindi ripiegò su un’altra scelta, si consultò con ARISTOTELE che era stato suo maestro
per 3 anni e ARISTOTELE gli disse che c’era il nipote, CALLISTENE che diventò lo storico della spedizione

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