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MANUALE DI LINGUISTICA E FILOLOGIA ROMANZA

INTRODUZIONE
2 Che cosa sono la linguistica e la filologia roan!a
1.1. Roan!o variet (lingue e dialetti) continuazione del latino volgare
1.2. Linguistica studia il linguaggio umano, soprattutto la lingua parlata la
linguistica storica studia lo sviluppo storico delle lingue
1.3. Filologia dal greco, amore per la parola, lo studio linguistico dei testi la
filologia romanza studia la genesi delle lingue e dei dialetti romanzi a partire dal loro
distaccarsi dal latino
1.4. A"ito #i stu#io #ella linguistica e filologia roan!a italiano e suoi
dialetti, altre lingue romanze, latino, inglese
3 I tre $ara#igi #egli stu#i roan!i paradigma principi e risultati ac!uisiti"
4 paradigma classico visione statica
paradigma storico #del metodo storico$comparativo% dimensione storica
paradigma moderno #strutturale% dimensione storica & sincronica
' IL DOMINIO ROMANZO
%& Il #oinio roan!o romania continua #(ortogallo, )pagna (spagnolo & lingue
regionali catalano e galego), *rancia (francese & patois), +talia (italiano & dialetti),
,elgio francofono, svizzera francese, italiana e romancia, -roazia e )lovenia italiane%
& .omania e /oldova (isolate, si parla il rumeno)
& romania perduta (dove il latino non 0a avuto continuazione, come l1africa
settentrionale)
& romania nuova (con le colonizzazioni)
'& Le $rinci$ali (ariet) roan!e
2.1. Le lingue #ella $enisola i"erica lingue della )pagna medievale
(galego$portog0ese, asturo$leonese, castigliano, aragonese, catalano) dopo
l1invasione ara2a, nel 1432 si conclude la .econ!uista e le variet settentrionali
si espandono al sud (sostituendo ara2o e mozara2ico)
2.1.1. Il $ortoghese portog0ese & galego nel medioevo due varianti
della stessa 4oin5 galego$ portog0ese importante lingua letteraria nel 1266
e 1366 origine settentrionale del portog0ese, poi diffusosi verso sud e anc0e
in ,rasile (un po1 diverso e con maggiore stratificazione sociale)
2.1.2. Il galego nel medioevo lingua della poesia lirica (anc0e in -astiglia, alla corte
di 7lfonso 8) a fine medioevo pressione castigliana dal 9'66 dialetti solo parlati
dalla seconda met dell1:66 rinascita letteraria anni 1;6 lingua ufficiale in <alizia
nell1:3 entrata in vigore la =egge di normalizzazione linguistica
2.1.3. Lo s$agnolo (castigliano) lingua romanza pi> parlata al mondo e 3
a
in
assoluto (dopo cinese mandarino e inglese) in origine dialetto settentrionale (intorno a
,urgos) poi lingua ufficiale in 7merica del centro$sud castigliano meridionalizzato
fenomeni regionali (?eismo $ s in finale di silla2a diventa 0 aspirata o scompare $ seseo)
2.1.4. Il catalano tra 1266 e 1466 splendore del catalano alla corte di 7ragona
14;3 unificazione con il regno di -astiglia e catalano sopraffatto dallo spagnolo 1:66
rinascita nazionale catalana repressione da parte del fascismo spagnolo 13;: nuova
costituzione democratica e riconoscimento del catalano come una delle lingue ufficiali
nella regione autonoma della -atalogna
2.2. Il francese origine dalla met del 1166 dal francien (franciano) parlato
a (arigi dall11:66 con l1industrializzazione 0a sostituito i dialetti antic0i (oggi
patois di uso familiare) antic0i dialetti settentrionali" lingue d1oil meridionali"
lingue d1oc forte differenziazione storica del francese (trasformazione
profonda)" antico (1166$1366), medio (1366$1'66), moderno (dal 1@66)
francese lingua ufficiale in -anada, =ouisiana, 7frica, Aceania, nei BA/ e nei
CA/ 0a dato origine a pidgins e lingue creole
2.3. L*italiano (evoluzione del latino parlato a *irenze) 9366" diffusione del
toscano grazie a Bante, (etrarca, ,occaccio 9'66" grazie a (ietro ,em2o il fiorentino
la lingua comune (prevalentemente scritta) dei letterati d1+talia 9:66 (unit d1+talia)"
diffusione anc0e dell1italiano orale (accanto ai dialetti) dialettofonia passaggio
all1italiano in anni recenti italiano influenzato dal dialetto locale (soprattutto per la
fonetica) molti tipi di italiano
2.4. Il roancio (in )vizzera) una delle 3 lingue ufficiali del -antone dei <rigioni
(con italiano e tedesco) e una delle 4 lingue nazionali della )vizzera (con tedesco,
francese e italiano) per le loro affinit, con il ladino centrale e il friulano forma un1unit
linguistica" il ladino (o retoromanzo)
2.'. Il roeno (o dacoromeno, della Bacia, cio la .omania) si parla in .omania,
/oldavia e parte della ,ucovina (in Dcraina) 2 variet principali" tipo munteno (a sud,
lingua letteraria) e tipo moldavo (a est) affinit del romeno con le lingue 2alcanic0e
(neogreco, 2ulgaro, al2anese) e forte influenza dei modelli linguistici e culturali francesi
(dall1:66)
+& Altre (ariet) roan!e
3.1. L*occitanico ,o $ro(en!ale- lingua romanza del sud della *rancia
(lingua d1oc) provenzale variet dell1occitanico parlata in (rovenza dal
9366 decadenza politica del meridione decadenza dell1occitanico in favore del
francese (lingua della monarc0ia, della rivoluzione e dello stato) oggi lingua
regionale foneticamente meno evoluto del francese (pi> legato al latino)
3.2. Il franco.$ro(en!ale (ponte tra francese e provenzale) parlato in *rancia sud$
orientale, )vizzera e valli alpine italiane =ione maggior centro letterario e linguistico
3.3. Il sar#o variet romanza pi> conservativa (in fonetica e morfologia) per il suo
isolamento tutelato dalla legge sulle minoranze linguistic0e storic0e
3.4. Il corso parlato in -orsica, presentava numerose affinit con il sardo, poi 0a
su2ito l1influsso del toscano (per la penetrazione pisana) oggi una lingua regionale
della *rancia (ma non esiste una variet standard, nemmeno per l1uso scritto) 2 variet"
ultramontane (pi> conservative, simili al sardo) e cismontane (simili al toscano)
3.'. Il la#ino centrale (o dolomitico) si parla nell1area alpina centrale (in Crentino
e Eeneto)
3.@. Il friulano si parla in *riuli (nord$est d1+talia) tra le variet ladine (o
retoromanze) con ladino centrale e romancio oggi gode della tutela della legge sulle
minoranze linguistic0e storic0e
3.;. Il #alatico variet romanza estinta (parlata in Balmazia) assor2ita dal
veneziano (sulla costa) e dal croato (nell1interno)
3.:. I #ialetti italiani continuazioni locali del latino (non deviazioni dell1italiano
di 2ase toscana) si dividono in"
@ dialetti settentrionali (gallo$italici) 0anno tratti comuni al gallo$romanzo, ad
eccezione del veneto (influenzato dal fiorentino)
dialetti centro$meridionali dal =azio in gi>, ad eccezione del romanesco (influenzato
dal toscano a partire dal 9466)
; IL /ARADIGMA CLASSICO
%& Il $ensiero linguistico classico 7ristotele (pensatore, filosofo greco)" il
linguaggio il riflesso del pensiero umano con le scuole filosofic0e ellenistic0e di
)toici e 7lessandrini nasce la filologia (analisi linguistica applicata alla letteratura,
soprattutto Amero) e si sviluppa la grammatica ((latone e il suo allievo 7ristotele, e
poi gli 7lessandrini, ela2orano e mettono a punto le categorie grammaticali)
concezione ellenocentrica del pensiero classico stranieri 2ar2ari cam2iamento
linguistico deviazione, corruzione della lingua (fallacia classica perc05 le lingue
sono portate naturalmente a cam2iare, non una degenerazione) purismo italiano
(fra 9;66 e 9:66) difesa del toscano degli autori del 9366 (le 3 corone)
'& /rie graatiche roan!e (volgari) 1266" scoperta della dignit letteraria
delle lingue volgari (parlate gi da molti secoli) nel medioevo il latino (lingua della
c0iesa, della cultura e della scienza) godeva di grande prestigio grammatic0e del
latino prima grammatica romanza" del provenzale, di .amon Eidal (+ soggetti del
poetare, per poeti italiani e catalani), grazie alla tradizione lirica dei Crovatori in
+talia Cerramagnino da (isa (insegnamento dell1accordo, opera in rima) e Dc *aidit
(Bonato provenzale) opere grammaticali dedicate al francese in +ng0ilterra (alla
corte normanna) Artograp0ia gallica (tra 9266 e 9366) e Bonait franFois (ad opera
di c0ierici parigini, per tutelare la purezza del francese in terra straniera)
+& Dante e l*eccellen!a linguistica #ell*italiano Be vulgari elo!uentia" trattato
(incompiuto) c0e afferma l1eccellenza del volgare italiano come lingua letteraria (da
usare in tutta +talia) e passa in rassegna i dialetti condannandoli tutti (anc0e il
fiorentino) propone una lingua ideale (elementi migliori dei vari dialetti)
0& La riflessione rinascientale sull*origine #elle lingue roan!e Bante
pensava c0e esistesse una lingua comune alla 2ase di italiano, francese e provenzale,
ma secondo lui !uesta non era il latino durante il 9466 gli Dmanisti cominciarono a
discutere sull1origine dell1italiano e ,iondo *lavio affermG c0e nell17ntica .oma
esistevano 3 variet di latino"
: la poeticaH
l1oratoriaH
il vulgaris non latino del volgo ma registro parlato del latino, dal !uale deriva
l1italiano.
7l contrario, =eonardo ,runi sosteneva c0e nell17ntica .oma esistessero il latino e il
volgare (una sorta di dialetto parlato dal volgo) prevarr (dal 1'66) l1ipotesi del
*lavio dopo gli italiani, (nel 9@66) gli eruditi spagnoli e francesi dedicano opere
all1origine della lingua castigliana e di !uella francese 1@33" <illes /5nage (il
/enagio) Arigini della lingua italiana (sopravvaluta il ruolo del greco)
1& Gran#i o$ere (grammatic0e e dizionari) #e#icate alle lingue roan!e dal
9'66 per italiano, francese, spagnolo e portog0ese (poic05 si sono affermate
letterariamente) mentre scompaiono occitanico e catalano (importanti nel medioevo)
in +talia 7l2erti, ,em2o, )peroni e -astiglione ri2adiscono la superiorit
dell1italiano nei confronti del latino (durante la discussione detta Iuestione della
lingua, acceso di2attito su !uale modello di italiano adottare per le opere letterarieH
prevale la proposta di ,em2o di usare il fiorentino del 9366) in *rancia Joac0im
du ,ella? per primo afferma l1eccellenza del francese rispetto a latino e greco (a
modello di )peroni) in )pagna nel 1432 7ntonio de Ke2riLa pu22lica la
<rammatica de la lengua castellana perc05" spagnolo (nell1et moderna) latino
(nell1antic0it) lingua di un impero prima grammatica romena nel 1;'; i
grandi voca2olari delle lingue romanze i primi furono gli spagnoli ma il pi>
importante il Eoca2olario degli 7ccademici della -rusca (1@12), modello per tutti
gli altri
2& La nascita #ella filologia (olgare nel 9466 con gli Dmanisti" non pi>
interpretazione medievale (allegorica o morale) ma lettura filologica (comprensione
della lingua, dello stile e della cultura di un autore e della sua epoca) inizio della
ricerca dei testi antic0i correzione e miglioramento attraverso 2 tecnic0e"
intervento congetturale (emendatio ope ingenii) e collazione (confronto), superati in
et moderna dal metodo del =ac0mann la filologia degli umanisti costituisce i primi
passi della filologia testuale (critica del testo) per ricostruire il testo originale e venne
applicata da ,em2o anc0e alla letteratura volgare (opere di (etrarca, Bante e
,occaccio) (etrarca diventa il modello lirico e linguistico interesse per i suoi
precursori, fra cui i Crovatori studi di provenzalistica in +talia
3& L*eru#i!ione settecentesca eruditi e anti!uari in *rancia riscoprono e
pu22licano testi e documenti antic0i (del medioevo e della prima letteratura romanza)
mentre in +talia =udovico 7ntonio /uratori (il pi> importante erudito del 9;66) scrive
sull1origine della lingua italiana
3 IL /ARADIGMA STORICO
%& Linguistica e letteratura rivoluzione a cavallo tra 9;66 e
9:66 in tutti i campi della cultura (culture classic0e non pi>
modelli da imitare) .omanticismo, )toricismo (in
storiografia), +dealismo (in filosofia) una nuova concezione
del cam2iamento" non pi> degenerazione, decadenza (fallacia
classica) ma indispensa2ile per la comprensione rinnovato
amore per il medioevo in *rancia e +ng0ilterra a cavallo fra
9@66 e 9;66" Iuerelle des 7nciens et des /odernes (la
grandezza dei greci e dei latini puG essere superata dalle opere
dei contemporaneiM) nuova prospettiva filosofica e letteraria
(1;:6 circa) in <ermania, )c0iller e )c0legel" il confronto fra
antic0i e moderni non possi2ile perc05 i criteri di valutazione
sono necessariamente diversi
'& La filosofia #ella storia una nuova idea di umanit"
Neider rifiuta l1esemplarit degli antic0i e propone una
relativizzazione dell1idea di umanit
+& Le gran#i graatiche storiche nuovo metodo di studio
delle lingue" linguistica storica (esamina l1evoluzione della
lingua) e comparativa (confronta le lingue fra loro per creare
uno stemma, diagramma dei rapporti intercorrenti) risultato"
l1indoeuropeo all1origine di molte lingue europee (ed alcune
asiatic0e) *ranz ,opp (il padre dell1indoeuropeistica
:66esca) inaugura il nuovo metodo storico$comparativo
Jaco2 <rimm" <rammatica comparata delle lingue germanic0e
*ranFois .a?nouard (letterato ed erudito francese) applica il
nuovo metodo storico$comparativo allo studio delle lingue
romanze
0& Frie#rich Die! (linguista e filologo tedesco :66esco)
studia l1evoluzione del latino verso le lingue romanze e
applicando in maniera scientifica il metodo storico$comparativo
ela2ora una grammatica delle lingue romanze e rapportandole
al latino /e?er$=u24e (maggior esponente della scuola dei
noegrammatici e continuatore di Biez) nella seconda met
dell1:66 disciplina e codifica ulteriormente i principi del
metodo storico$comparativo
1& Caratteri #el eto#o storico.co$arati(o principi
teorici" regolarit dei cam2iamenti fonetici linguistica
scienza
'.1. Le leggi fonetiche (agiscono nella trasmissione per via
popolare, non valgono per i cultismi) (a partire dal latino
volgare) regola generale" +, O (lunga) P e c0iusa eccezioni
(digitum P dito, non deto) anaforesi" regola condizionata
dal contesto, cio davanti a particolari gruppi consonantici &
Lod +, O lunga P i (familLa P famiglia)
'.2. L*analogia (legge speciale c0e spiega un gruppo di
eccezioni) attrazione di una forma sull1altra (per affinit di
suono o di senso), ad esempio il passato remoto mossi (processo
analogico c0e lo fa entrare nella serie dissi, scrissi) lapsus
analogici" dicete, facete (tipici di 2am2ini e stranieri)
'.3. Cultisi e $restiti forme ereditarie e ripescamenti colti
(rimaste pi> vicine o uguali alla forma di partenza) oculum
(latino)"
16 occ0io (forma trasmessa per via popolare)H
oculare (cultismo) non si evoluto secondo le leggi fonetic0e.
(restiti parole passate all1italiano attraverso un1altra
lingua manducare (latino) P manger (francese) P mangiare
(da manducare P manicare P manicaretto)
'.4. La etafonesi (tipo speciale di legge fonetica)
anticipazione fonetica, cio processo di assimilazione per cui
la vocale tonica cam2ia per effetto della vocale finale in
veneto, napoletano e inglese (foot P feetH toot0 P teet0)H la
metafonesi veneta provocata da i finale c0e fa passare o
tonica a u ed e tonica. =a metafonesi del napoletano
provocata non solo da i ma anc0e da u.
'.'. Fenoeni (fonetici) generali leggi fonetic0e
comuni a molte lingue"
11 assiila!ione un segmento vocalico o consonantico
diventa simile ad uno adiacente (octo P ottoH pectus P
petto)H
#issiila!ione un segmento si differenzia da uno adiacente
(dissimilazione di r peregrinus P pellegrinoH armarium P
armadio)H
inser!ione aggiunta di una vocale o consonante
1$ all1inizio $r4stesi (inserzione di una QeR prostatica
davanti ad s impura in spagnolo e francese)
2$ all1interno e$5ntesi (inserzione di una v per eliminare
l1incontro di due vocali, cio uno iato ruina P rovinaH
vidua P vedova)
3$ alla fine e$itesi (in toscano antico, aggiunta di QeR dopo
parola tronca per farla diventare piana ciGe ciG)
di una parola
12 cancella!ione eliminazione di uno o pi> segmenti
vocalici o consonantici
13 all1inizio aferesi (a22atissa P 2adessa)
all1interno sinco$e (masculus P masclus P masc0ioH oculum P
oclus P occ0io)
alla fine a$oco$e (in italiano sistematica l1apocope di de
civitatem P cittade P cittH virtutem P virtudeP virt>)
della parola
14 et)tesi (scam2io) alterazione dell1ordine dei suoni
(fa2ula P fia2a)H
1'
2& L*etiologia origini delle parole e scienza c0e le studia
onomastica (origine dei nomi propri) toponomastica (origine
dei nomi di luogo) interesse presente gi nell1antic0it classica
e nel medioevo studi affinati nell1Dmanesimo e nel
.inascimento nel sei e settecento anc0e per le lingue romanze
nella seconda met dell1:66 /e?er$=u24e (utilizzando il
metodo storico$comparativo) pu22lica il .OS (dizionario
etimologico romanzo)
3& La #ialettologia6 Gra!ia#io Isaia Ascoli Biez analizza
solo le principali lingue di cultura mentre rimangono fuori molte
importanti variet dialettali romanze <raziadio +saia 7scoli
(linguista goriziano) nei suoi )aggi ladini fa uno studio
scientifico dei dialetti dell1+talia settentrionale, identificando
un1area linguistica c0e denomina QladinoR comincia a farsi
strada l1idea di un continuum dialettale dato dal fatto c0e le
lingue si differenziano in modo graduale, senza confini
linguistici netti (infatti i dialetti italiani settentrionali sono pi>
affini alle variet d1oltralpe c0e al toscano) la dialettologia
romanza si sviluppa ulteriormente con il lavoro di /e?er$=u24e
(il .OS)
7& S(ilu$$i e liiti #el eto#o storico6 lingua e cultura8
seantica e geografia linguistica tra 9:66 e 9366
innovazione metodologic0e grazie a /ic0el ,r5al c0e rivolge la
sua attenzione alla semantica (studio del significato) difetti del
metodo storico$comparativo" lingua specc0io della mentalit
di un popolo esaltazione delle differenze fra le lingue
esagerazione delle differenze fra i popoli critica dell1idealismo
linguistico (,enedetto -roce e <iovanni <entile)" evoluzione
della lingua & storia del paese
9& L*e#i!ione #ei testi e il eto#o #el Lachann limiti
della filologia umanistica" soggettivit dei metodi di correzione
dei testi antic0i (intervento congetturale e collazione) meta
9:66" nuovo metodo editoriale ad opera di Tarl =ac0mann,
padre del metodo (c0e da lui 0a preso il nome) utilizzato
nell1edizione critica di un1opera di =ucrezio $ metodo
successivamente perfezionato e codificato (all1inizio del 9366)
dal filologo tedesco (aul /aas principi del metodo
lac0manniano"
1@ la recensio (classificazione dei testimoni in 2ase agli errori
comuni al fine di ricostruirne i rapporti genealogici)H
la correzione del testo in 2ase a criteri oggettivi (legge della
maggioranza)
(rima applicazione del metodo al dominio romanzo <aston
(aris" la Eita di sant17lessio (1:;2) (io .aLna" Be vulgari
elo!uentia aspetti comuni tra metodo del =ac0mann e metodo
storico$comparativo"
1; idea di al2ero genealogicoH
idea di legge
)viluppi del metodo agli inizi del 9366 critic0e e revisioni da
parte di <iorgio (as!uali" il filologo deve fornire"
1: il testo criticoH
la storia della tradizione (vicende trasmissorie)
=e o2iezioni del filologo francese *ranFois ,5dier" la recensio
(com2inare le lezioni di testimoni diversi un procedimento
oggettivoM) propone di riprodurre il testimone ritenuto pi>
vicino allUoriginale (correggendone solo gli errori pi> evidenti)
%:& ;ilancio #el eto#o storico.co$arati(o successi"
0a affrontato il pro2lema dell1evoluzione delle lingue e 0a
trattato a fondo la fonetica e il lessico limiti" rimaneva esclusa
l1analisi dei rapporti fra lingua, pensiero e mondo esterno e
compariva appena lo studio della sintassi inizio del 9366 il
linguista ginevrino *erdinand de )aussure affronta !ueste
carenze nel suo corso di linguistica generale verso il
paradigma moderno" lo )trutturalismo
%9
26 IL /ARADIGMA MODERNO6 LA LINGUA COME
STRUTTURA E LA <ISIONE SINCRONICA DEL
LINGUAGGIO
%& Alle origini #ello Strutturaliso corrente della
linguistica generale alla fine degli anni 126 fondata da )aussure
(c0e criticava il metodo storico$comparativo) diversi rami
dello strutturalismo"
21 -ircolo di (raga (Ja4o2son)H
)cuola di -openag0en (NLelmslev)H
)trutturalismo linguistico americano #,loomfield e la sua opera
=anguage (1333)%
)viluppi dello strutturalismo in *rancia il funzionalismo di
/artinet
'& Il segno linguistico (uno dei concetti 2asilari del metodo
strutturale) uno dei tipi di segni (con i gesti, i segnali, il
linguaggio dei fiori) c0e formano i vari sistemi semiologici,
dotati di caratteri comuni" ogni segno dotato di"
22 significante (sostrato fisico)H
significato (contenuto, idea, concetto)
*ra !uesti due elementi c1 un legame ar2itrario il segno
convenzionale (il significato del significante frutto di una
convenzione fra i parlanti di una comunit linguistica)
23
+& Sincronia e #iacronia lo strutturalismo, come la
concezione classica, considera la lingua (nella contemporaneit)
una realt statica" la lingua viene studiata prima di tutto da un
punto di vista sincronico (analisi di un preciso stato della
lingua) e poi da un punto di vista diacronico (del cam2iamento,
dato dal confronto fra due stati sincronici)
0& La struttura (sistema) termine centrale del nuovo
approccio, strettamente dipendente dal concetto di valore di un
elemento, c0e non mai assoluto (poic05 fa parte di un sistema)
)aussure paragona la lingua al sistema dei prezzi e dei salari
(e al valore dei pezzi nel gioco degli scacc0i)
1& Langue (lingua, la generalit, l1aspetto fisso, regolare) e
$arole (discorso, l1individualit, atto linguistico unico e
irripeti2ile) solo la langue puG essere oggetto di studio (della
linguistica) altri sinonimi"
24 codice (ar2itrario, convenzionale e fatto di regole precise) e
messaggio Ja4o2son (maggior esponente del -ircolo di
(raga)H
competence (dominio istintivo della lingua grazie ad una
grammatica interiorizzata) e performance (esecuzione concreta)
Koam -0oms4? (fondatore della <rammatica <enerativa negli
anni 9'6)
2& Il fonea e i tratti so$rasegentali fonetica" studia i
suoni nella loro natura fisica e articolatoria $ fonologia" studio
del sistema dei fonemi (non semplici suoni ma rappresentazioni
mentali, astratte dei suoni), elementi dotati di carattere
distintivo, capaci cio di costituire coppie minime (2 parole c0e
si differenziano per un solo fonema caneVpane) allofoni
(varianti posizionali)" diverse realizzazioni dello stesso fonema
(non 0anno funzione distintiva) tratti soprasegmentali
(indipendenti dai fonemi)"
2' accento (0a funzione fonologica ncoraVancGra)H
lung0ezzaH
tono (intonazione) affermazione, interrogazione (tono
ascendente), esclamazione
3& Gli assi $ara#igatico (verticale) e sintagatico
(orizzontale) prova della commutazione (per individuare
coppie minime)" rapporto paradigmatico (in assenza), comporta
la scelta all1interno di un paradigma, cio di una classe di
fonemi rapporti sintagmatici tra fonemi" in presenza (cane
V4V ,VaV, VnV, VeV) i rapporti sintagmatici e paradigmatici sono
validi non solo per il significante, ma anc0e per il significato
(opposizione categoriale, semantica o morfologica all1interno di
una frase)
7& Oltre il $rinci$io #ella linearit) #el significante (sviluppi
ulteriori dello )trutturalismo)
:.1. Dalla fonologia strutturale alla fonologia generati(a
fonologia strutturale classica" i fonemi tipici di ogni
lingua sono i suoi elementi primitivi sviluppi"
2@ l1ultima articolazione del sistema fonologico sono i tratti
distintivi (propriet articolatoria e acustic0e di ogni
fonema)H
i tratti distintivi sono universali per tutte le lingue (ognuna delle
!uali le com2ina in modo diverso) universalit fonologica di
.oman Ja4o2son inoltre i tratti si com2inano in modo 2inario
(un fonema lo 0a o no)
Bagli studi di Ja4o2son -0oms4? e Nalle sviluppano la
fonologia generativa" esiste un sistema fonologico
soggiacente c0e si trasforma nelle concrete realizzazioni
fonic0e grazie a delle regole fonologic0e
:.2. La sintassi #allo Strutturaliso alla Graatica
generati(a )aussure" i morfemi (unit minime dotate di
significato) si strutturano secondo rapporti lineari di
contiguit strutturalisti americani (,loomfield e Narris)"
analizzano la frase in sintagmi (costituenti) -0oms4?"
grammatica generativa #l1analisi della frase in sintagmi
(gerarc0ia fatta di gruppi e sottogruppi) puG essere
rappresentata tramite l1al2ero sintagmatico, c0e utilizza le
Qparti del discorso della grammatica tradizionale, cio
)intagma Kominale, )intagma Eer2ale, 0ead (testa) del
sintagma% la grammatica generativa non solo mira a
descrivere la lingua, ma anc0e a darne una rappresentazione
!uasi matematica, mostrando c0e la lingua fa un uso finito di
mezzi infiniti e c0e in fondo esiste una sola lingua
(originaria, il nostratico) cosW come esiste un solo uomo" la
monogenesi dell1uomo e del linguaggio
2; <ARIAZIONE SOCIALE ,sociolinguistica- E
GEOGRAFICA ,geografia linguistica-
%& La Geografia linguistica (nasce fra 9:66 e 9366)
rappresentazione su carte geografic0e della variet linguistica
l17=* (7tlante =inguistico della *rancia, c0e rappresenta i vari
patois presenti sul territorio) di Jules <illi5ron l1opera c0e 0a
fondato la geografia linguistica nel dominio romanzo l17+)
(7tlante +talo$)vizzero) il solo atlante linguistico completo dei
dialetti italiani oggi disponi2ile
'& La Sociolinguistica nasce in 7merica negli anni 1@6 e
studia la variazione sociale della lingua, cio le diversit
linguistic0e fra gli appartenenti delle varie classi sociali
diglossia (due variet della stessa lingua usate in contesti
diversi, ad es. italiano e dialetto) vs 2ilinguismo (conoscenza di
due lingue diverse) il fondatore della sociolinguistica stato il
linguista americano Driel Sienric0, alla cui morte prematura
Silliam =a2ov 0a proseguito e approfondito i suoi studi
affermando c0e la presenza o assenza di certi fonemi (e anc0e la
loro realizzazione) puG a classificare una persona in una
determinata classe sociale $
+& Il contri"uto #ella Sociolinguistica alla s$iega!ione #el
ca"iaento linguistico la sociolinguistica 0a messo in
luce la relazione fra classi sociali e cam2iamento linguistico" la
lingua popolare si impone su !uella delle 5lites o viceversa, ma
con estrema lentezza, ed il risultato di una lotta tra
conservazione (pi> difficile da osservare perc05 spesso le forme
concorrenti erano solo orali) e innovazione (cam2iamento),
come il caso egliVlui (fiorentino antico" solo egli 1466"
egliVlui oggi" egli nello scritto, lui nell1orale futuro" solo
luiM)
0& Lingua (termine generico) e #ialetto ,dal greco diale4tos" in
<recia esistevano 4 dialetti, cio variet linguistic0e letterarie &
una 4oin5, la lingua comune) distinzione (dicotomia)
rinascimentale nata con l1affermarsi del fiorentino sulle altre
variet (considerate inferiori sul piano letterario, non adatte
all1espressione scritta accezione peggiorativa) oggi dal
punto di vista linguistico si potre22e anc0e eliminare la
distinzione fra lingue e dialetti (poic05 entram2i sono capaci di
esprimere !ualsiasi concetto e!uieffa2ilit delle lingue),
mentre dal punto di vista storico e sociale non tutte le lingue si
e!uivalgono (la gerarc0ia decisa dalla comunit dei parlanti)
con lo sviluppo degli stati nazionali (nell1:66) la lingua
entrata a far parte del sistema dei valori etici e sentimentali della
nazione (per la creazione di una coscienza nazionale e la
partecipazione alla vita civile della nazione) il passaggio da
dialetto a lingua deve avvenire, oltre c0e per via politica, anc0e
attraverso la standardizzazione (ela2orazione di una norma per
la nuova lingua, oltre a grammatic0e e dizionari) per renderlo
adatto all1insegnamento e agli usi ufficiali.
2: IL CAM;IAMENTO NELLA LINGUISTICA
CONTEM/ORANEA
1. Sincronia e #iacronia a22andono dello storicismo e
nuova concezione del cam2iamento (con lo strutturalismo)"
23 sincronia stesso periodo storico (sezione sincronica)
diversi fenomeni linguisticiH
diacronia (confronto) stesso fenomeno linguistico diversi
periodi storici (stati di lingua)
'& Il ca"iaento sintattico
+& Il ca"iaento orfologico morfologia" ramo della
linguistica c0e studia la struttura interna della parola e i processi
c0e ne determinano la formazione morfema" unit minima
dotata di significato (i morfemi si com2inano per formare le
parole) fonema" unit minima non dotata di significato
morfologia diacronica" confronto fra sistemi morfologici relativi
a stati di lingua cronologicamente differenti
0& Il ca"iaento fonologico .oman Ja4o2son 0a per
primo distinto il cam2iamento fonetico (del sistema dei fonemi)
da !uello fonologico (dell1articolazione dei suoni)" il
cam2iamento fonologico la manifestazione di un cam2iamento
fonetico il cam2iamento fonologico si 0a solo !uando le
modificazioni fonetic0e portano alla"
36 fonologizzazione ac!uisizione di una nuova opposizione
distintiva (i fonemi di una lingua aumentano)
defonologizzazione perdita di un fonema dal sistema fonologico
di una lingua (ad es. la perdita nel latino volgare dell1opposizione
fra vocali lung0e e 2revi)
rifonologizzazione ridefinizione in altri termini di
un1opposizione distintiva (ad es. nel latino volgare la perdita
dell1opposizione tra vocali lung0e e 2revi 0a portato alla
distinzione fra aperte e c0iuse)
1& Il ca"iaento seantico semantica" ramo della
linguistica c0e si occupa del significato delle parole lo
storicista /ic0el ,r5al 0a affrontato per la prima volta il
cam2iamento semantico, poi nel 9366 lo strutturalismo lo 0a
affrontato in una prospettiva sincronica" ogni parola dotata di
un significante (il sostrato fisico" in !uanto ar2itrario, diverso
da lingua a lingua), un significato (il contenuto, l1idea, il
concetto,anc01esso non sempre sovrapponi2ile in tutte le lingue)
e un referente (l1entit eXtralinguistica, concreta o astratta, cui il
segno linguistico si riferisce) a fare da mediazione tra
referente e segno linguistico c1 il concetto" una
rappresentazione mentale generale, a livello concettuale, del
referente in prospettiva diacronica, a22iamo un cam2iamento
semantico !uando il significato di una parola cam2ia da uno
stato all1altro della lingua (il lessico cam2ia pi> rapidamente
della fonologia, delle morfologia e della sintassi) ad es. in
latino" 2ucca guancia, os 2occa nelle lingue romanze"
2occa, 2ouc0e, 2oca cause del cam2iamento semantico" fattori
di carattere socio$culturale ed esigenza di esprimere i concetti
(sia vecc0i c0e nuovi) nel modo pi> efficace ed adeguato, ad es.
usando una parola vecc0ia in una nuova accezione (oppure
attraverso neologismi e prestiti)
2& La #iffusione #el ca"iaento linguistico nella societ)
un gruppo di parlanti introduce nel proprio sistema linguistico
un1innovazione c0e si estende a gruppi sempre maggiori della
societ" spesso l1innovazione appartiene ad un gruppo di
parlanti c0e gode di un particolare prestigio, ma puG accadere
anc0e il contrario (una nuova forma puG espandersi dai ceti pi>
2assi fino a !uelli pi> alti, come accade per la tendenza alla
riduzione del sistema vocalico francese, fatto di fonemi orali e
nasali)
31 IL LATINO
%& /ria #el latino il latino deriva dall1indoeuropeo (fa
parte delle lingue indoeuropee, nella sottofamiglia dell1italico)
nel territorio occupato da .oma e latinizzato esistevano lingue
di sostrato indoeuropee e non$indoeuropee 7scoli" il sostrato
il motore delle leggi fonetic0eM cio i popoli latinizzati
avre22ero influenzato lo stesso sviluppo del latino trasportando
nella nuova lingua le loro a2itudini fonetic0eM
'& /erio#i e stili #el latino le lingue romanze non derivano
dal latino classico ma dal latino volgare, c0e un concetto
ricostruttivo in !uanto le forme intermedie possono essere solo
ipotizzate poic05 non esistono testimonianze storia,
evoluzione del latino (dimensione diacronica)"
32 latino arcaicoH
latino tardoH
latino medievale, c0e masc0era il romanzo (nato intorno al E
secolo ma scritto solo molti secoli dopo)
Bimensione stilistica" registri del latino"
33 latino classico (variet alta)H
latino volgare (sermo familiaris, lingua parlata spontanea di tutte le
classi sociali, e non solo del popolo, nella comunicazione
!uotidiana)
+& Le fonti #el latino (olgare testi latini in cui il filologo 0a
trovato deviazioni dalla norma del latino classico sintomi
dell1evoluzione delle lingue romanze (gli QerroriR sono i
principali rivelatori di cam2iamento linguistico) !ueste forme
scorrette sono dette volgarismi (o romanismi)
3.1. O$ere #ei graatici latini (segnalano, per
condannarle, le forme scorrette) 7ppendiX (ro2i"
appendice (opera di un modesto insegnante) ad una copia di
una grammatica di (ro2o (elenco di volgarismi con a fianco
la forma corretta) vengono segnalati alcuni fenomeni
fonetici all1origine di molte forme romanze, ad es. la sincope
#caduta della vocale postonica (calida P calda)%
3.2. Iscri!ioni sul marmo"
34 ufficiali latino classicoH
occasionali latino !uotidiano #i graffiti di (ompei e le
defiXionum ta2ellae (formule magic0e per gettare il malocc0io)%
3.3. Lettere di privati, ad es. militari in Ogitto c0e,
parlando delle loro faccende !uotidiane, fanno un uso vivo, e
a volte scorretto, della lingua
3.4. Letteratura tecnica (trattati di arc0itettura,
agricoltura, veterinaria, culinaria) riguardante le artes (le
discipline scientific0e) ritenute inferiori alla retorica, alla
grammatica, alla matematica e alla geometria"
3.'. O$ere letterarie6
3' commedie teatrali di (lauto e Cerenzio (scritte in un latino
a22astanza affine al parlato)H
epistole di -icerone (lettere private scritte in un latino familiare,
dallo stile colorito, idiomatico)H
)at?ricon di (etronio (unico testo della letteratura latina
deli2eratamente scritto in latino volgare)H
traduzioni latine della ,i22ia" la Eetus latina (o +tala) la pi>
antica (il linguaggio umile e popolare, come la successiva
versione di ). <irolamo, detta Eulgata)H
+tinerarium Ogeriae (diario di viaggio di una no2ile monaca nei
luog0i dell17ntico e del Kuovo Cestamento)
0& Dal latino tar#o al latino e#ie(ale la trasformazione
dal latino al romanzo avviene intorno al E secolo, alla caduta
dell1+mpero romano (4;@ d.-.) $ il latino, dalla nascita dei regni
romano$2ar2arici, masc0era il romanzo, c0e verr scritto solo
alcuni secoli dopo
4.1. Testi #ocuentari scritture giuridic0e e pratic0e
(registri dei monasteri, donazioni, rogiti)
4.2. O$ere storiografiche (in <allia) Nistoria francorum,
scritta (in un latino linguisticamente modesto) dal vescovo
<regorio di CoursH il *redegario, opera miscellanea
particolarmente ricca di volgarismi
4.3. Regole onastiche la .egula di san ,enedetto ('36)
4.4. Glosse spiegazioni, parafrasi, traduzioni di parole o
gruppi di parole latine"
3@ <losse di .ic0enau (traduzioni di parole ed espressioni
della ,i22ia)H
<losse di Tassel (per i 2avaresi diretti in *rancia)H
<losse emilianensi e <losse silensi (in zona i2erica)H
<lossario di /onza (parole latino$romanze spiegate in greco
volgare)
1& L*inter$reta!ione #elle fonti& L*interferen!a gli errori
sono molto utili per ricostruire il cam2iamento linguistico ad
es. la 0, c0e non si pronunciava pi>, nello scritto o scompare
oppure viene inserita dove non serve (ipercorrettismo) in
generale, l1errore e l1ipercorrettismo derivano dall1interferenza
con un1altra lingua o un dialetto
2& Fenoeni e(oluti(i con#i!ionati ti$ologicaente"
3; l1ordine delle parole in latino classico era molto li2ero
(soprattutto in poesia), ma con il tempo !uesta caratteristica
si persa, tanto c0e nessuna lingua romanza l10a ereditataH
l1ordine oggetto$ver2o in latino classico il ver2o si trovava alla
fine della frase (dopo il soggetto e il complemento oggetto) in
tutte le lingue romanze l1ordine soggetto$ver2o$oggettoH
!uesto vale anc0e per l1ordine aggettivo$nome, avver2io$ver2o,
genitivo$sintagma nominale (come in inglese)H
+n conclusione, ci sono due tipi linguistici"
4$ l1ordine modificatore$modificato tipo linguistico (di cui
fa parte il latino) c0e risale all1indoeuropeo primitivoH
'$ l1ordine modificato$modificatore tipo linguistico a cui
appartengono le lingue romanze (a partire dal latino volgare)
Iuesto cam2iamento tipologico 0a influenzato anc0e la
riduzione e la caduta dei casi latini, la cui funzione (con
ordine inverso) svolta nelle lingue romanze dalle
preposizioni
3& Altri fenoeni sintattici e orfologici (c0e non possono
essere spiegati in una prospettiva tipologica)
;.1. Con#i!ionale (espresso in latino dal congiuntivo) e
futuro (si formava in maniera diversa)
;.2. /ronoi clitici (atoni, sempre uniti al ver2o) continuano
direttamente il latino ma la loro posizione nelle lingue romanze
medievali era diversa rispetto alle variet moderne
;.3. Le #eclina!ioni noinali per esigenze di
semplificazione le ' declinazioni nominali del latino classico
diventano 3 nel latino volgare"
3: masc0ile in u e oH
femminile (e !ualc0e forma masc0ile) in aH
masc0ile e femminile in $e
;.4. Le coniuga!ioni (er"ali in latino erano 4 (pi> i
ver2i irregolari) e nelle lingue romanze si sono meglio
conservate, anc0e se con fre!uenti metaplasmi (passaggi di
singoli ver2i da una coniugazione all1altra)
;.'. La fora!ione #el $assi(o in latino, a seconda del
tempo ver2ale, il passivo si formava"
33 con forme sintetic0e (semplici)H
con forme analitic0e (composte)
Kelle lingue romanze le forme sintetic0e non esistono pi>,
cosW some i ver2i deponenti (aventi forma passiva sintetica
ma di significato attivo)
7& Tre fenoeni (di cam2iamento) #i $articolare interesse
:.1. Il sistea casuale (eredit indoeuropea) e la sua
e(olu!ione i casi latini sono dati dalla posposizione del
morfema di caso (c0e esprimono anc0e il numero e il genere
dei nomi) successivamente si passa ad una struttura mista,
cio preposizione & morfema di caso !uest1ultimo,
divenuto ridondante, un elemento accessorio, viene
eliminato al contrario, la preposizione diventa essenziale
poic05 permette di prevedere il significato del sintagma i
primi errori nell1uso dei casi sono indice di cam2iamento
linguistico il francese antico aveva una declinazione
2icasuale, cio un sistema a due casi (nominativo e
accusativo) in seguito perduto il romeno l1unica lingua
romanza c0e 0a conservato le declinazioni del latino la
gran parte dei nomi romanzi derivano dall1accusativo latino
(il caso pi> fre!uente) ma anc0e dal nominativo
:.2. <erso l*articolo roan!o il latino non aveva articolo
mentre le lingue romanze 0anno sia !uello definito c0e !uello
indefinito l1articolo definito nasce come ric0iamo a !ualcosa
presente nel testo" un uso testuale (gli altri usi sono apparsi pi>
tardi) l1uso dell1articolo indefinito unus diventa molto fre!uente
a partire dall1alto medioevo, cosW come !uello dell1articolo
partitivo (tipicamente gallo$romanzo e toscano)
:.3. Genesi #egli ausiliari roan!i (importante innovazione
rispetto al latino) il latino per esprimere l1anteriorit utilizzava
la forma sintetica (semplice) del ver2o, mentre le lingue romanze
0anno creato delle forme ver2ali perifrastic0e (i tempi composti
ver2o avere & participio passato)

9& E(olu!ione fonologica
3.1. La lunghe!!a silla"ica latino classico" vocali,
lung0e e 2revi, e consonanti, lung0e (le doppie) e 2revi
latino volgare" complementarit di vocale e consonante
(consonante lunga & vocale 2reve, e viceversa) la
lung0ezza delle vocali non pi> un tratto distintivo, !uindi
avviene una fonologizzazione dell1accento (nel latino
classico aveva un ruolo accessorio mentre nel latino volgare
diventa un tratto distintivo) in italiano (come in latino)
distintiva la lung0ezza consonantica, ma non pi> !uella
vocalica, mentre le altre lingue romanze non 0anno
opposizione n5 di vocali n5 di consonanti lung0e e 2revi
3.2. <ocaliso tonico
3.2.1. <ocali toniche la caduta della distinzione fra
vocali lung0e e 2revi portG ad una riorganizzazione del
sistema vocalico latino, ma solo in una piccola parte della
romania =aus2erg, cio )ardegna, -orsica meridionale, il
confine tra -ala2ria e =ucania) si verificG una
defonologizzazione (tutte le coppie vocalic0e uguali
confluirono nello stesso suono) in gran parte della
romania si e22e un nuovo tipo di defonologizzazione
(rifonologizzazione)" ad esempio in italiano nata
l1opposizione fonologica tra vocali aperte e c0iuse in
molte lingue romanze (come italiano e spagnolo), le vocali
aperte 0anno dato origine a dittong0i (venit P viene,
2onum P 2uono)
3.2.2. Dittonghi molto presto il dittongo latino Y
diventato prima e 2reve, poi e aperta e infine si evoluta in gran
parte delle lingue romanze nel dittongo VLeV (caelum P cielo, pedem
P piede) invece il dittongo au (c0e ancora il latino volgare
conservava) si monottongato in o in italiano, spagnolo e francese
(aurum P oro, or)
3.3. <ocaliso atono
3.3.1. Sinco$e caduta di vocali postonic0e nel latino
volgare (e poi nelle lingue romanze)" solidus P soldus P
soldo, masculus P masclus P masc0io, oculus P oclus P
occ0io testimoniata nell17ppendiX (ro2i
3.3.2. <ocali in iato il latino volgare avvia un processo di
semplificazione della struttura silla2ica eliminando lo iato
(incontro di due vocali appartenenti a silla2e diverse) originato da i
2reve o e 2reve & vocale trasformandole nella semivocale palatale L
(Lod) alea P alia (dado), lancea P lancia
3.4. Consonantiso (fenomeni evolutivi gi diffusi nel
latino volgare e poi ereditati, e spesso ulteriormente
sviluppati, dalle lingue romanze)
3.4.1. Sei(ocali (latine) = (palatale) e > (velare)
diventano consonanti per semplificare l1articolazione"
$ il latino classico non possedeva la consonante VvV e i
segni E e u indicavano sia la vocale u c0e la semivocale
Z nel latino volgare la semivocale Z diventa la
fricativa 2ila2iale [ e poi in gran parte delle lingue
romanze diventa la la2iodentale v (nello spagnolo, [ si
conserva in contesto intervocalico, mentre all1inizio di
parola o dopo consonante diventa 2)H
$ i segni + e i indicavano sia la Lod c0e la vocale i nel latino
volgare la Lod si rafforza, passando alla serie delle consonanti e in
gran parte della romania si evoluta nelle affricate g e z (in
spagnolo diventata Lota) iocum P gioco P Luego
3.4.2. Nessi #i consonante ? =o# nel latino volgare, nei
nessi consonantici (t, d, 4, g, l, n) & Lod, per un fenomeno
di assimilazione la Lod provoca la palatalizzazione della
consonante c0e la precede"
t= ts (zeta dura) platea P piazza
@= t\ (c0) ts (z dura) faciam P faccia, face
#= e g=
g o z dolce(coincidono con
l1esito di Lod)
l= ll
n= coincide con gn e ]
regnu P renum (si legge
regnum)
3.4.3. S$iranti!!a!ione #i .". V2V intervocalica diventa la
fricativa 2ila2iale V [ V (com1era avvenuto per la semivocale VZV) e
in gran parte delle lingue romanze si evolve ancora nella
la2iodentale VvV (ma non in spagnolo e catalano)
3.4.4. Ca#uta #i h. ini!iale (si deduce da alcune grafie errate e da
casi di ipercorrettismo) causata dalla perdita dell1aspirazione
(del latino classico) nel latino volgare
3.4.'. Ca#uta #i A finale gi nel latino classico la m finale
si era inde2olita e nel latino volgare cade definitivamente
diversamente da s, la m stata eliminata in tutto il dominio
romanzo (ne resta traccia solo in alcuni monosilla2i italiani e
spagnoli" con, !uien)
%:& A$$en#ice& Un testo latino (olgare6 BItinerariu
EgeriaeC (uno dei testi latini c0e pi> si allontana dalla norma
classica, rappresenta un compromesso fra l1uso vivo e la
tradizione letteraria latina" risulta !uindi dalla commistione di
due lingue, il latino classico e !uello volgare) il diario del
pellegrinaggio in Cerrasanta (svoltosi alla fine del +E sec. d.-.)
di Ogeria, una religiosa originaria della <alizia nel testo sono
presenti le due forme ipse e ille, c0e daranno origine all1articolo
definito romanzo e due fenomeni di ipercorrettismo (+sra0el e
0eremo, c0e testimoniano c0e la 0 aspirata latina gi non si
pronunciava pi>)
46 I CARATTERI DELLE LINGUE ROMANZE
%& La classifica!ione #elle lingue roan!e (come si possono
raggruppare) le somiglianze tra le lingue romanze
(soprattutto nel lessico) sono dovute alla contiguit geografica
oppure alla presenza di forme arcaic0e nelle aree laterali (agli
estremi della romania) nel caso in cui l1innovazione sia partita
dal centro riguardo alle somiglianze grammaticali (di
morfologia e sintassi) possiamo distinguere tra variet romanze"
41 conservatrici (come il romeno, i dialetti dell1+talia centro$
meridionale, a volte il sardo)
innovatrici (il francese e in generale il gruppo gallo$romanzo)
'& Fenoeni graaticali nelle lingue roan!e
2.1. I casi latino classico" ' latino volgare" 3
romanzo" 6 (ad eccezione del sistema 2icasuale del romeno,
o meglio solo del dacoromeno, non degli altri dialetti
separati) in tutte le lingue romanze, il sistema dei casi
latini sopravvive nel sistema tricasuale (nominativo, dativo e
accusativo) dei pronomi clitici
2.2. L*articolo (innovazione di tutte le lingue romanze del
E+ sec. circa)
42 determinativo (da ille)H
indeterminativo (da unus)
)olo in romeno l1articolo definito si trova dopo il nome e
fuso con !uesto (enclitico)
2.3. Il neutro con la perdita del genere neutro latino in
gran parte della romania c1 stata una riclassificazione delle
parole" neutro plurale femminile singolare (folia, plurale
di folium P foglia) in romeno il neutro ancora sopravvive,
ma nella forma c0e aveva assunto nel latino tardo e cio"
43 nomi singolari masc0ili
nomi plurali femminili
Iuesto avvenuto anc0e in italiano, solo c0e a differenza del
romeno, !ueste parole rappresentano una categoria c0iusa
(2raccio $ 2raccia, osso $ ossa)
2.4. L*a((er"io in $mente un1innovazione delle lingue
romanze (in romeno, non esiste" avver2io aggettivo)
poic05 il latino prevedeva per l1avver2io una formazione
autonoma da !uella dell1aggettivo (2onus $ 2ene)
2.'. Il con#i!ionale altra innovazione romanza, dato c0e il
latino esprimeva il significato del condizionale con il congiuntivo
(e in parte con l1indicativo) le lingue conservatrici sono ancora il
romeno, il sardo e i dialetti italiani centro$meridionali
2.@. Il futuro il futuro latino stato sostituito da una perifrasi
(infinito & 0a2et) ma non in tutto il dominio romanzo (il romeno, il
dalmatico e il sardo lo formano in altri modi) spesso oggi il
futuro viene sostituito dal presente indicativo
44 innovazioni dello spazio gallo$romanzo "
2.;. La $ronoinali!!a!ione o""ligatoria #el Soggetto
in francese (come in inglese e tedesco), ma anc0e nei dialetti
gallo$italici, in veneto, friulano e fiorentino popolare 2isogna
sempre esprimere il soggetto della frase (per compensare la
perdita delle desinenze ver2ali), anc0e nel caso di ver2i
impersonali attraverso il soggetto espletivo (o pleonastico)"
+= faut 2isogna
2.:. La nega!ione in !uasi tutte le lingue (tranne inglese
e tedesco) la negazione va prima del ver2o mentre in
francese a22iamo" negazione prever2ale (KO) & ver2o &
altro elemento ((7), point, ecc.) il francese parlato
contemporaneo 0a eliminato il ne ed esprime la negazione
solo con il secondo elemento
2.3. L*interroga!ione in latino" con avver2i nelle lingue
romanze medievali" con l1inversione (come tedesco e inglese)
oggi solo il francese conserva l1inversione (anteponendo al ver2o
non il sintagma nominale ma il pronome personale)
2.16. L*articolo $artiti(o (di) altra innovazione della
zona gallo$romanza solo in francese, provenzale e italiano
l1uso del partitivo si esteso al plurale (di & articolo
singolare delVdelloVdella)
4' innovazioni esclusive del francese "
2.11. L*or#ine #ei sintagi dall1ordine latino soggetto$
oggetto$ver2o si passati nelle lingue romanze all1ordine
soggetto$ver2o$oggetto (ordine non$marcato), c0e perG non
totalmente rigido in !uanto i sintagmi possono essere
disposti formando anc0e ordini marcati (se si vuole mettere
in evidenza un certo sintagma) in francese c1 stato un
irrigidimento dell1ordine delle parole, percui !uesta lingua
ammette solo l1Qordine direttoR soggetto$ver2o$oggetto (non
marcato), ad eccezione delle frasi interrogative (formate
attraverso inversione) e di !uelle c0e iniziano con avver2i e
complementi di tempo
2.12. La #iinuti(i!!a!ione (tipo di derivazione nominale)
le lingue romanze formano i diminutivi tramite suffissi,
mentre il francese moderno utilizza la parola (OC+C (come
small in inglese) per rendere !uesto significato #gli unici
diminutivi sono lessicalizzati (cristallizzati, parole a se
stanti), come baguette%
2.13. La $arola #al $unto #i (ista #el significante l1accento
puG occupare tutte le posizioni nelle lingue romanze, ma non nel
francese moderno, c0e una lingua ossitona (l1accento fisso"
cade sempre sull1ultima silla2a) tutte le parole sono tronc0e
percui l1accento non pi> pertinente (nel francese antico, invece,
l1accento era ancora un tratto distintivo)
4@ tratti caratteristici delle lingue i2ero$romanze "
2.14. Essere e stare8 a(ere e tenere (anc0e in gran parte
dell1+talia meridionale) in spagnolo tra )O. e O)C7. ci
sono differenze di significato, mentre COKO. 0a il
significato di 7EO.O e puG anc0e avere valore enfatico,
mentre N7,O. viene usato solo come ausiliare e ver2o
impersonale in portog0ese COKO. 0a assunto tutte le
funzioni di 7EO.O (oggi considerato arcaico)
2.1'. La $er#ita #ella fora se$lice #el $assato reoto
( stata poligenetica in gran parte della romania, a vantaggio
della forma composta del passato prossimo, c0e ne 0a
assor2ito il valore aspettuale di azione conclusa) non
avvenuta in spagnolo, portog0ese, occitanico, italiano (del
centro$sud, letterario e standard) in siciliano scomparso il
passato prossimo a vantaggio di !uello remoto
2.1@. L*infinito $ersonale (o infinito flessivo infinito &
desinenze personali) tratto caratteristico di portog0ese, galego e
sardo nuorese
2.1;. La fora!ione #el $lurale in latino esistevano due modi
per formare il plurale"
@$ plurale vocalico (con le varie vocali) nella romania
centro$orientale
;$ plurale sigmatico (con lUaggiunta di $s) nella romania
occidentale in francese la s non si pronuncia !uindi plurale e
singolare si distinguono solo per l1articolo (ad eccezione dei plurali
irregolari)
2.1:. Un fenoeno fonetico6 la leni!ione (inde2olimento)
#elle consonanti (occlusive) inter(ocaliche nella romania
occidentale"
$ area i2ero$romanza si inde2oliscono"
4; p P 2V[ #sa(ere P sa,er%
t P d #viCa P viBa%
4 P g #ami-a P ami<a%
4: area gallo$romanza si dileguano"
43 p P v #sa(ere P saEoir%
t P ^ #viCa P viO%
4 P ^ #ami-a P amiO%
'6 I /RIMI TESTI ROMANZI 3
o
secolo d.-. presa d1atto
di un processo durato secoli, durante i !uali le lingue romanze
venivano parlate ma non scritte, almeno nei documenti ufficiali"
$ :13 d.-. nel -oncilio di Cours i vescovi francesi sollecita i
preti a predicare nella lingua del popoloH
$ :42 d.-. <iuramenti di )tras2urgo (due formule di giuramento
in antico francese e tedesco)
%& Dal latino al roan!o dal + sec. a.-." diglossia"
'1 latino classico registro altoH
latino volgare registro !uotidiano (sermo vulgaris)
7 partire dall1et imperiale (tra il + e il +++ sec. d.-.)
evoluzione della societ romana"
$ maggiore mo2ilit allUinterno delle classi socialiH
$ 212 d.-. Oditto di -aracolla" estende a tutti gli a2itanti (li2eri)
dell1+mpero la cittadinanza romana, e con essa la lingua latina
progressiva differenziazione delle due norme dal punto di vista
grammaticale, lessicale e funzionale (graduale ristrutturazione
della lingua, non semplificazione n5 degradazione) tendenze
evolutive del latino dal E secolo"
$ cam2iamento dell1ordine degli elementi della frase (da )AE a
)EA)H
$ riduzione dei casi latini (da ' a 3)H
$ sviluppo di elementi nuovi (articoli e pronomi clitici)
E+ sec. circa passaggio dalla diglossia latino classicoVlatino
volgare a !uella latino scrittoVromanzo parlato" il latino diventa una
Qlingua mortaR, conosciuta solo dalle persone istruite
'& La fase soersa #el roan!o dal @
o
al 3
o
secolo" il
romanzo esisteva gi ma non veniva scritto
E+ secolo" frammentazione politica dell1+mpero romano
frammentazione dell1unit linguistica nascita dei regni
romano$2ar2arici a22assamento del livello culturale dei ceti
alfa2etizzati (a causa della crisi delle istituzioni culturali e
civili) e influenza delle lingue di superstrato latino scritto
pieno di errori tentativo di avvicinare latino e romanzo
(attraverso la loro mescolanza) da parte di ecclesiastici e uomini
di legge"
'2 testi di carattere didattico$prescrittivo (leggi, scritture religiose
per il popolo come le vite dei santi, glosse come !uella di
/onza)H
testi di carattere testimoniale (deposizioni, ver2ali, inventari di
2eni, 2revi testi orali di carattere rituale o letterario come
l1+ndovinello veronese)
+& Il $assaggio allo scritto #elle lingue roan!e :66$366
d.-. caratteri dei primi testi romanzi (molto diversi rispetto a
!uelli della fase sommersa)" c0iara percezione della differenza
tra latino e romanzo a causa di"
'3 aumento del divario fra lingua scritta e parlataH
riforme di -arlo /agno (fine :
o
sec.) in campo culturale e
scolastico fra le altre iniziative, promosse il ritorno al latino
classico il c0e portG ad un miglioramento della !ualit del latino e
un suo ulteriore allontanamento dalla lingua parlata il risultato
fu una maggiore percezione della distanza fra i due codiciH
influsso della scrittura del tedesco (c0e traduceva il latino della vita
religiosa)H
(rima legittimazione ufficiale delle lingue romanze" -oncilio
di Cours (:13) nella 1;esima disposizione si invitavano i
vescovi francesi a tradurre le proprie omelie nella lingua del
popolo cosicc05 tutti potessero capire ciG c0e si diceva
(rimo documento redatto intenzionalmente in volgare" i
<iuramenti di )tras2urgo (:42) l1+mpero di -arlo /agno
era stato diviso dal suo successore fra i suoi 3 figli" -arlo il
-alvo, =udovico il <ermanico e =otario ne consegue
un1accesa lotta e i due fratelli -arlo e =udovico rinnovano
presso )tras2urgo la loro alleanza contro =otario giurando
-arlo in tedesco e =udovico in francese (per farsi capire
ognuno dalle truppe del fratello) la lingua di !uesti
giuramenti non n5 francese antico n5 francese moderno ma
una lingua modellata sul latino merovingico
+l pi> antico testo letterario francese la )e!uenza di
)ant1Oulalia (:;:$:2) testo liturgico cantato c0e narra del
martirio della santa scritto in un volgare pi> maturo rispetto a
!uello dei <iuramenti
+n +talia il testo romanzo pi> antico (:'6 circa) un <raffito
della -atacom2a di -ommodilla (scritto nel volgare antico di
.oma e rivolto da un religioso a dei religiosi, esponenti del 2asso
clero c0e conoscevano solo superficialmente il latino)
testimonia una nuova attenzione nei confronti degli illitterati
0& I $iD antichi testi roan!i si possono raggruppare in 4
categorie"
'4 testi giuridici inizialmente erano solo forme o 2revi frasi
in romanzo all1interno di documenti in latino, poi,
gradualmente, i testi giuridici verranno redatti completamente
in romanzo (prima in (rovenza, poi in *rancia e )pagna,
successivamente in +talia)H
testi pratici scritture redatte per le esigenze della vita pratica (ne
a22iamo poc0i reperti poic05 venivano redatti su supporti c0e, non
essendo destinati alla conservazione, si disperdevano pi>
facilmente)H
testi di argomento religioso usati per la predicazione agli
analfa2eti (era un procedimento prevalentemente orale)"
'' predic0e tradotte in romanzoH
glosse a testi latini sulle pareti delle c0iese (solo in +talia)H
testi paraliturgici se!uenze, tropi e drammi liturgici (come lo
)ponsus in (rovenza e il (ianto di /aria in +talia) avevano
scopo pedagogico (a favore per lo pi> di religiosi di scarsa
cultura)H
'@ testi poetici di argomento profano comparsi verso la fine
dell1anno 1666 in *rancia e (rovenza (poi in +talia e )pagna)
gi esisteva da molto tempo una poesia volgare popolare
trasmessa oralmente (e a !uesta si sare22e ispirata la poesia
religiosa) in *rancia e (rovenza compaiono i primi testi
della poesia epica e della lirica cortese (amorosa) grazie alla
rinascita carolingia
4.1. Le $rie testionian!e (olgari in Francia (l1area
francese e !uella provenzale sono le prime sia dal punto di
vista cronologico c0e da !uello dell1importanza delle prime
testimonianze del romanzo)
4.1.1. Francese (successive a !uelle del provenzale)"
'; testi giuridici e pratici si diffondono ampiamente
durante il 1266, ad eccezione di !uelli dell1+ng0ilterra
normanna (risalgono alla met del 1166)H
i testi religiosi il )ermone di Ealenciennes (predica in latino e
francese intorno al profeta <iona, della prima met del 366), la
)e!uenza di )ant1Oulalia (fine :66), la Eita di )an =odegario e la
(assione di -risto dotati anc0e di notazione musicale (seconda
met del 366), la Eita di )ant17lessio (poema agiografico della
fine dell1anno 1666, la cui struttura metrica preannuncia !uella
della c0anson de geste)H
testi poetici profani la -0anson de .oland (poema epico) il
testo pi> antico a noi pervenuto (fine anno 1666, ma la sua
redazione sicuramente precedente)
-irca a met del 1166 nasce in *rancia un nuovo genere letterario"
il romanzo cortese in versi con il poema epico, contri2uir alla
diffusione della letteratura e della lingua francese in Ouropa
occidentale
4.1.2. /ro(en!ale"
$ testi pratici in territorio occitanico sono un po1 pi>
tardi (,enedizioni di -lermont$*errand, della met
dell1anno 1666)H
$ testi giuridici sono precoci (a differenza del francese) il
primo documento interamente in volgare il testamento di 7demar
Ado (del 1162)H
$ testi religiosi sporadicamente venivano tradotte parti della
liturgia, mentre pi> diffusi e precoci sono i testi paraliturgici in
versi la (assione di 7ugs2urg, l17l2a 2ilingue (canto pas!uale
in latino con ritornello in latino$volgare), lo )ponsus (dramma
liturgico in latino e volgare della fine dell1anno 1666), il )ancta
*ides (canzone dedicata alla vita di )anta *ede, forse composta in
am2ito giullaresco) e il ,oeci (frammento di una traduzione di una
testo latino di ,oezio, appartenente forse ad un am2iente clericale
o monastico pi> raffinato)H
$ testi poetici profani testi di argomento amoroso risalenti alla
fine dell1anno 1666, c0e testimoniano c0e la poesia d1amore in
(rovenza circolava gi prima della fioritura (1166$1266) della
lirica tro2adorica (con <uglielmo +8 d17!uitania), c0e rende il
provenzale una delle grandi lingue di cultura del medioevo
4.2. Le $rie testionian!e (olgari in area italiana (1266
tarda affermazione della scrittura del volgare rispetto a
*rancia e (rovenza) prevalenza di testi pratici e
documentari (l1uso del volgare in am2ito religioso limitato)
4.2.1. Toscano e altre (ariet) italiane"
$ testi giuridici (lacito -apuano (formula testimoniale
del 3@6), prima registrazione di un volgare italiano (in un
documento latino), i placiti di )essa 7urunca e di Ceano,
il memoratorium di Ceano (tutti legati all1a22azia
2enedettina di /ontecassino), le Cestimonianze di
Cravale (alcune frasi in volgare toscano all1interno di un
documento in latino), la (ostilla amiatina, tre versi alla
fine di un atto di donazione di 2eni in favore
dell1722azia di ). )alvatore (Coscana del sud), c0e
0anno pro2a2ilmente uno scopo scaramantico
(allontanare gli influssi maligni)H
$ testi pratici particolarmente precoce e isolato il -onto
navale pisano (registro delle spese per la costruzione di una nave
risalente alla fine dell1anno 1666 o all1inizio del 1166), mentre il
primo li2ro (anc0e se frammentario) in volgare sono i -onti di
2anc0ieri fiorentini (1211)H
$ testi religiosi la *ormula di confessione um2ra (atto di
penitenza in volgare della fine del 1266), i )ermoni su2alpini (22
predic0e in piemontese antico), il (ianto di /aria (testo
paralitugico in versi posto alla fine di un dramma liturgico in
latino), il .itmo cassinese (testo poetico di tematica religiosa ma
con elementi giullaresc0i, risalenti alla fine del 1166), l1+scrizione
di ). -lemente (una specie di fumetto scritto in volgare romano
con le parole pronunciate dal persecutore del santo), l1+scrizione di
)ant1Ovasio (iscrizione a mosaico precedente al 116@), l1iscrizione
nella tom2a di <iratto (in cui il defunto invita a pensare alla
precariet della vita umana)H
$ testi poetici profani della fine del 1166 sono il .itmo
2ellunese e !uello laurenziano (versi di genere epico, influenzati
dalla letteratura francese e provenzale), mentre il primo testo lirico
italiano Iuando eu stava in le tu1 cat0ene, ispirato alla tradizione
tro2adorica provenzale e risalente al periodo a cavallo tra il 1166 e
il 1266
4.2.2. Sar#o precocit assoluta dell1uso del sardo in
am2ito documentario (gi dalla fine dell1anno 1666) a
causa dell1isolamento politico e culturale della )ardegna
(c0e aveva fatto inde2olire pi> velocemente la tradizione
dell1uso del latino) le carte sarde sono documenti
giuridici redatti interamente in volgare (destinati alla
circolazione interna)" il pi> antico il (rivilegio
logudorese (o -arta consolare pisana), mentre la
letteratura in volgare non si svilupper prima del 1466
4.2.3. Roancio la prima testimonianza scritta la (rova di
penna di Surz2urg (di fine 366), mentre il )ermone pseudo$
agostiniano (del 1166) la traduzione scritta nell1interlinea del
testo latino di una predica falsamente attri2uita a )ant17gostino
4.3. Le $rie testionian!e (olgari nella $enisola i"erica
sono avvenute in ritardo a causa della con!uista ara2a c0e
isolG le regioni del nord fino all1anno 1666 (per circa 3
secoli)
4.3.1. Castigliano"
$ testi pratici il pi> antico la Kodicia de 4esos (elenco dei
formaggi consumati in un monastero del =5on, risalente al 3'3
circa)H
$ testi giuridici intorno all1anno 1666 si comincia ad
usare il volgare in testi latini (ma un uso non
intenzionale), mentre i primi documenti interamente in
volgare risalgono alla fine del 1166H
$ testi religiosi sono per lo pi> aggiunte a testi latini per aiutarne
la comprensione, come le <losse silensi (3'6 circa) e !uelle
emilianensi (anno 1666) solo nella seconda met del 1166
appaiono componimenti religiosi in versi, come l17uto de los
.e?es /agos (dramma liturgico c0e narra la storia dei /agi) e il
Be2ate del alma ? el cuerpo (componimento in versi di carattere
didascalico redatto a modello del genere dialogico dei contrasti)H
$ testi poetici profani il primo il -antar de mio -id (il pi>
antico e importante poema epico spagnolo, composto nel 126; da
Q(er 722atR, il !uale pro2a2ilmente mise insieme e riela2orG
materiali preesistenti) le 0argat mozara2ic0e, invece, sono versi
scritti in ara2o volgare o in romanzo (la variet mozara2ico dello
spagnolo) alla fine di poesie in ara2o o e2raico classico, e
rappresentano una testimonianza dello spagnolo meridionale
estintosi a favore delle variet del nord della penisola
4.3.2. Galego.$ortoghese i primi testi lirici (dall1inizio
del 1266) erano inizialmente ispirati a modelli provenzali
i centri pi> importanti della poesia galego$portog0ese
furono prima il santuario di )antiago de -ompostela e poi
le corti di (ortogallo e di -astiglia nel 1266 e 1366 il
galego$portog0ese fu la lingua della lirica di argomento
amoroso (e anc0e religioso, grazie all1opera del grande
sovrano castigliano 7lfonso 8 el )a2io), delle cantigas de
amor
4.3.3. Catalano"
$ testi giuridici il primo il <iuramento feudale latino$
catalano (163'$16''), poi c1 il =i2re LutLe (traduzione
catalana di antic0e leggi visigotic0e, risalente alla
seconda met del 1166) l1uso amministrativo del
catalano si afferma presso la corte di 7ragona (nel 1336)
fino alla fusione con il regno di -astigliaH
$ testi religiosi Amelie di Argan? (raccolta di predic0e della
fine del 1166)H
$ testi letterari fino al 1266 i poeti catalani scrissero in
provenzale, poi .amon =lull (scrittore 9366esco) usG per primo il
suo volgare materno in opere letterarie, come il romanzo
didascalico di argomento religioso ,la!uerna (12:3 circa)
1& Lo s(ilu$$o #i una tra#i!ione scritta #el roeno la
.omania stata geograficamente e storicamente isolata dal resto
del dominio romanzo, e in am2ito religioso e amministrativo si
utilizzava lo slavo ecclesiastico (in !uanto prestigiosa lingua
della c0iesa ortodossa) il romeno stato per secoli solo orale
(ed stato scritto in caratteri cirillici fino al 1:66)"
': testi pratici il primo documento in assoluto del romeno e
una lettera del 1'21H
testi giuridici solo da met del 1@66H
testi religiosi anc01essi della met del 1@66, come il -odice
Eoronet (traduzione di parte del Kuovo Cestamento), i vari )alteri
(traduzioni dei salmi) e i Iuattro Eangeli di -oresi (testi a stampa
della met del 9'66) la fioritura della letteratura religiosa in
.omania dovuta allU1arrivo dei protestanti (luterano e calvinisti)
la prima opera storica scritta in romeno risale alla met del 1@66 ed
la -ronaca della /oldaviaH
testi letterari li2ri popolari (1@66$1;66)
)olo nell1:66 (con l1affievolirsi e la scomparsa del potere turco sul
paese) la cultura romena si rivolta all1occidente, soprattutto alla
*rancia
'3 BelL*EDIZIONE DEI TESTI antic0i moderni si occupa l1O-BAC+-7 (o critica o
filologia testuale)
@6
%& Filologia roan!a e critica #el testo origini" 1:66 filologia romanza
critica del testo perc05 studio dei testi antic0i filologia & linguistica storica $
scopi della critica del testo" rendere accessi2ile al lettore moderno un testo antico
conforme alla volont del suo autore il filologo testuale deve correggere gli errori
di trascrizione mediante"
@1 lo studio della tradizioneH
la congettura.
+noltre, deve possedere nozioni di paleografia, codicologia e diplomatica
'& Materiali e scritture nel e#ioe(o si scriveva a mano (almeno fino a !uando
fu inventata la stampa nel 9466) intingendo il calamo o la penna di volatile
nell1inc0iostro e scrivendo su pergamena o su carta, c0e poteva anc0e essere rilegata
per formare i manoscritti (o codici) tipi di scrittura"
@2 prima della caduta dell1+mpero romano caratteri latiniH
dopo la della caduta dell1+mpero romano"
@3 in *rancia scrittura merovingica e poi con -arlo /agno la minuscola
carolinaH
in )pagna la visigoticaH
nei ducati longo2ardi del sud +talia scrittura 2eneventana
Cra 1266 e 1466 in +talia"
@4 gotica (per i li2ri)H
minuscola cancellerescaH
mercantesca.
-aratteristic0e della scrittura medievale"
@' non si distingue D da EH
si usano poc0issimo punteggiatura e lettere maiuscoleH
non esistono apostrofi e accentiH
le parole non sono sempre separate secondo l1uso moderno
@@
+& La trasissione #ei testi prima dell1invenzione della stampa l1unico sistema
per diffondere un testo era copiarlo a mano copiare s2agliare (incomprensioni,
disattenzioni, salti) inoltre il copista cercava di correggere gli errori dell1esemplare
antigrafo (da cui stava copiando) tipi di tradizione"
@; testimonianza originale manoscritto dell1autore (eventualit a22astanza rara)
#-anzoniere, Becamerone%H
testimonianza unica non originale unica copia di uno o pi> testimoni o dell1originale
andati perduti ( il caso di testi c0e 0anno avuto poca diffusione, come la )e!uenza di
)ant1Oulalia ma anc0e il -antar de mio -id)H
testimonianza plurima non originale copie dirette o indirette dell1originale andato
perduto (come la -0anson de .oland e la -ommedia dantesca)
Cipi di intervento dell1editore critico"
@: se esiste l1originale edizione interpretativa (trascrizione modernizzata)H
se esiste una testimonianza unica non originale correzione degli errori (scelta fra varie
soluzioni ugualmente valide oppure segnalazione della lacuna in caso di impossi2ilit di
correzione)H
se esistono pi> copie (dirette o indirette) dell1originale metodo del =ac0mann"
collazione (confronto) e recensio (classificazione dei testimoni in 2ase agli errori comuni)
al fine di valutare l1Qaffida2ilitR dei singoli testimoni e !uindi sta2ilire !uale sia da
preferire per la redazione del testo critico
0& Un ese$io #i e#i!ione critica6 BFresca rosa no(ellaC #i Gui#o Ca(alcanti
(uno degli autori pi> importanti del 9266 italiano)"
:$ censimento dei testimoni (prendere in considerazione tutti i manoscritti, le
pergamene, le edizioni a stampa e le testimonianze indirette, come citazioni in
altre opere, traduzioni, rifacimenti, compendi)H
3$ descrizione dei testimoni (individuare ogni manoscritto tramite una serie di dati e
attri2uire una sigla)H
16$ trascrizione (secondo criteri moderni, del testo trasmesso dai vari testimoni)H
11$ edizione interpretativa (trascrizione del testo antico per facilitarne la lettura e la
comprensione al lettore moderno)"
@3 distinguere D da EH
sciogliere le a22reviazioniH
;6 dividere le parole, usare le maiuscole, inserire punteggiatura e segni diacritici
(anc0e per indicare particolari fenomeni fonetici)H
disporre le strofe secondo l1uso moderno e numerare i versi
=1edizione interpretativa comporta sempre la collazione (confronto) fra i testimoni
superstiti in !uanto i testi presentano delle varianti (lezioni differenti), c0e si
distinguono in"
;1 formali (varianti grafic0e o linguistic0e c0e non comportano differenze di
significato)H
sostanziali (comportano differenze di significato, contenuto)
;2 =1unico modo per sta2ilire !uale tra due o pi> varianti adiafore risalga
all1originale fondarsi sulla classificazione dei testimoni visualizzata dallo
stemma codicum (al2ero genealogico dei rapporti di discendenza fra i testimoni)
ottenuto mediante lo studio degli errori comuni, ma solo !uelli congiuntivi (c0e
risalgono ad una fonte comune, e !uindi permettono di far risalire due o pi> testi
ad un capostipite) e non poligenetici (originatisi in maniera indipendente in due
o pi> testimoni, ad es. a causa del fenomeno della 2analizzazione, cio della
sostituzione di una forma inusuale con una pi> vicina alla lingua corrente, molto
fre!uente nella trasmissione dei testi medievali)
7rc0etipo esemplare perduto e non originale, cio intermedio e gi corrotto, a cui
risalgono tutti i testimoni (nel caso in cui esista almeno un errore comune a tutta la
tradizione)
=egge della maggioranza scelta delle varianti secondo criteri meccanici (oggettivi)
applicata ai discendenti diretti di un capostipite
(er la scelta del manoscritto 2ase si privilegiano i testimoni pi> vicini all1et in cui visse
l1autore (in !uanto ne rispecc0iano pi> da vicino le a2itudini linguistic0e) cosicc05 nella
ricostruzione della veste formale del testo si preferiscono le forme pi> arcaic0e e rare
7l testo critico si aggiunge un apparato critico (a pi di pagina o in fondo al testo,
contenente le lezioni scartate) c0e offre un !uadro complessivo della varia lectio (insieme
delle varianti)

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