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Luigi XIV)
Cardinale Richelieu
- Aveva un programma assolutista che si avviò in diversi ambiti:
- Lotte Religiose: abolì i privilegi degli ugonotti che si erano ribellati. L’anno
dopo ci fu l’assedio a La Rochelle, principale città ugonotta, che cadde nel 1629.
Qui il cardinale fece distruggere ogni edificio e l’organizzazione politica e
militare venne abolita.
- Amministrazione: cercò di controllare gli atti regi che il parlamento di Parigi
rivendicava fra i propri compiti. Costituì una nuova burocrazia, parallela a quella
convenzionale, costituita da “intendenti” ovvero commissari di nomina regia e
dotati di pieni poteri in campo fiscale, militare, amministrativo e di polizia. Ciò
portò ad un concentramento delle funzioni pubbliche anche perché vi era una
forte necessità di aumentare le entrate a causa della politica estera.
Scoppiarono infatti numerose rivolte contro il fisco ( fra cui le jacquerie ) in tutto
il Paese.
- Il cardinale morì poi nel 1642.
Armand-Jean du Plessis, duca di Richelieu
Cardinale Mazzarino
- Gli fu affidato il governo dalla regina madre, poiché il re, Luigi XIV, era un
bimbo di soli cinque anni.
- Diresse ingegnosamente le trattative gestite nel congresso di pace,
assicurando alla Francia una posizione di forza politica e militare in Europa.
- Fu però contrastato dall’interno nella sua opera, perché i costi della guerra
gravavano sui ceti minori. E non solo, anche la borghesia mercantile risentiva
della limitazione dei traffici imposta dalla guerra, mentre nobili e magistrati
vedevano i loro poteri sfuggirgli di mano. Come se non bastasse aveva contro
anche i signori feudali che non lo vedevano di buon occhio.
Giulio Mazzarino
- Questo malcontento confluì in varie rivolte ( dette “fronde” ) fra il 1648 e il
1653, contro la monarchia:
1. La prima rivolta fu la “fronda parlamentare”, diretta dal parlamento
parigino con lo scopo di abolire gli intendenti.
1.a Mazzarino allora fuggì dalla città insieme alla corte.
1.b Tornò però in breve tempo perché si aggiunse una carestia alle rivolte, e il
parlamento per paura accettò Mazzarino a Parigi.
2. La “fronda dei principi” fu invece il secondo tumulto, guidato questa volta
dalla grande nobiltà che voleva tornare ad essere l’unica forza politica a fianco
del re.
2.a Mazzarino lasciò una seconda volta da Parigi.
2.b La nobiltà riuscì ad avere assicurato l’appoggio del popolo parigino, ma
l’accordo con
i magistrati non durò a lungo e fu alquanto precario.
2.c Il cardinale optò così per una politica che poi si rivelò vincente: quella di
saper
aspettare. Infatti i vari interessi delle forze che si allearono erano
discordanti e in
breve entrarono in collisione fra loro. Così Mazzarino rientrò a Parigi,
reprimendo i
resti delle rivolte nobiliari.
Luigi XIV
- Assunse il potere subito dopo la morte del cardinale Mazzarino, circondandosi
di ministri borghesi.
- Durante il suo regno seguì un programma assolutistico:
1. Questo non fu del tutto realizzato perché il parlamento parigino aveva il
diritto di
segnalare o meno le ordinanze del re, ma egli aggirò una possibile
opposizione del
parlamento imponendo una procedura chiamata “letto di giustizia”.
2. L’assolutismo in campo religioso conseguì degli esiti parecchio discussi:
2.a Perseguitò i calvinisti per obbligarli a tornare alla religione cattolica, e in
seguito
affermò che non c’erano più ugonotti. Questi emigrarono però in altri
paesi dando
uno scossone all’economia francese.
2.b Soffocò anche il movimento dei giansenisti, promotori di un severo
rigorismo
morale e critici verso la chiesa di Roma sulla questione della grazia.
2.c Inoltre intraprese una battaglia contro il papa poiché non accettava
l’egemonia
della chiesa di Roma. Tale conflitto si concluse con la chiesa nazionale
che non
concedeva agli editti papali l’automatica applicazione nel paese.
3. Trasferì la corte e il governo da Parigi a Versailles in un edificio grandioso:
3.a Questo palazzo divenne anche sede del centro culturale della Francia,
attuando
una strategia per sottomettere arti e lettere. La stampa infatti fu
censurata in
modo da esaltare la monarchia.
3.b Ma uno degli scopi principali fu attirare la nobiltà nel lusso più
sfrenato per
proteggersi da una possibile rivolta e quindi controllare i nobili.
La reggia di Versailles